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Manovra, Giorgetti “Nulla da temere per persone fisiche e imprese”

MILANO (ITALPRESS) – Nella prossima manovra economica “faremo dei tagli significativi, faremo fare dei sacrifici a ministeri ed enti pubblici, ci saranno dei ritocchi sulle entrate a chi, tra virgolette, se lo merita. Le persone fisiche e le imprese non hanno niente da temere. Sarà una manovra equa che metterà a tacere le polemiche”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in video collegamento all’evento “Far crescere insieme l’Italia” organizzato da Fratelli d’Italia a Milano.
Parlando della manovra “davanti a una platea di banchieri e finanzieri, ho detto che i sacrifici li dovevano fare anche loro, non mi sembra una bestemmia, non vedo cosa ci sia di male. Lo ripeterei”, ha detto ancora Giorgetti.
“Il Piano strutturale di bilancio porterà l’Italia a a navigare in acque sicure, rafforzando la credibilità che in questi due anni abbiamo cercato di costruire. E’ un tipo di approccio che noi abbiamo definito prudente: annunciamo dei risultati e poi, a consuntivo, facciamo molto meglio. Succederà anche questa volta – ha sottolineato il ministro -. Abbiamo una crescita che non sarà fantastica ma sta molto meglio di colossi economici come la Germania che sta in recessione da due anni. Penso che andando avanti su questa strada riusciremo a mettere a terra esattamente quello che abbiamo cominciato a compiere”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Al via la seconda edizione di “Murano illumina il mondo”

VENEZIA (ITALPRESS) – Il vetro di Murano torna a illuminare il salotto più bello del mondo, Piazza San Marco a Venezia, con la seconda edizione di Murano Illumina il Mondo, il progetto promosso da The Venice Glass Week e Comune di Venezia che quest’anno vede la straordinaria partecipazione di undici artisti e architetti internazionali dal calibro di Joseph Kosuth, Philippe Starck e Kengo Kuma, a cui è stato chiesto di reinterpretare un oggetto di uso quotidiano, il lampadario, utilizzando tecniche vetrarie antiche e moderne. Tutti gli artisti coinvolti hanno accettato l’invito a mettersi alla prova con il vetro artistico di Murano realizzando, insieme ai sapienti maestri muranesi, progetti originali e affascinanti, a dimostrazione del sodalizio vincente tra vetro e arte contemporanea. Per tutto il periodo invernale, da fine novembre a fine febbraio, sarà quindi possibile ammirare undici splendidi chandeliers che si accenderanno al calar della sera, frutto della collaborazione con undici tra le più prestigiose fornaci muranesi, che hanno messo a disposizione gratuitamente per la città le loro competenze tra tradizione e sperimentazione.
Gli artisti e i designer – che sono stati selezionati da un Comitato Scientifico composto da Rosa Barovier Mentasti, storica del vetro, David Landau, Trustee di Pentagram Stiftung, Chiara Squarcina, dirigente Area Attività Museali della Fondazione Musei Civici di Venezia e i curatori Mario Codognato e Alma Zevi – hanno aderito al progetto Murano Illumina Il Mondo condividendo l’obiettivo di dare visibilità all’isola di Murano non solo come industria artigianale, ma anche come centro internazionale di sperimentazione e collaborazione. “Le tradizioni secolari di Venezia prendono forma nella prestigiosa cornice di Piazza San Marco grazie all’incontro tra l’antica arte del vetro di Murano e la maestria di undici artisti di fama internazionale che hanno scelto di celebrare la Serenissima realizzando undici nuovi lampadari. Pezzi unici e pregiati della seconda edizione di Murano illumina il Mondo, che abbiamo deciso di riproporre dopo il grandissimo successo dell’anno scorso – dichiara il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro – Sarà una grande mostra a cielo aperto, nel cuore della città, che farà scoprire ai cittadini e ai visitatori l’eccellenza dei maestri vetrai in un crocevia tra ricerca, qualità e innovazione”.
Gli artisti e gli architetti che hanno aderito al progetto sono: Kimiko Yoshida, Marina e Susanna Sent, Emmanuel Babled, Hans Weigand, Joseph Kosuth, Philippe Starck, Deborah Czeresko, Fiedler O’Mastrangelo, Kengo Kuma, Arturo Tedeschi – Nicola Moretti – Matteo Silverio a cui si aggiungono gli alunni della Scuola Abate Zanetti di Murano. Le fornaci che hanno prodotti i lampadari sono: Gianni Seguso, Marina e Susanna Sent, NasonMoretti, Berengo Studio, AAV Barbini Specchi Veneziani, Aristide Najean, Massimiliano Schiavon, Giorgio Giuman, Salviati, Vetrate Artistiche Murano e Scuola Abate Zanetti. Il coordinamento della produzione e in particolare il rapporto tra artisti e fornaci è stato affidato a Giordana Naccari. Ognuno degli undici lampadari è stato disegnato, progettato e realizzato appositamente per Murano Illumina il Mondo rispettando specifici parametri di dimensione, peso e caratteristiche strutturali per garantire il totale rispetto del delicato luogo in cui vengono installati. Il Comitato Organizzatore di The Venice Glass Week è composto da: Comune di Venezia, Fondazione Musei Civici di Venezia, Le Stanze del Vetro – Fondazione Giorgio Cini e Pentagram Stiftung, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti e Consorzio Promovetro Murano.

– Foto ufficio stampa Comune Venezia –

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Nasce “box box box”, il primo vodcast di Pirelli

ROMA (ITALPRESS) – Max Verstappen è il protagonista della prima
puntata di “Box Box Box”, il primo vodcast realizzato da Pirelli e dedicato al mondo della Formula 1, online da oggi sul canale
YouTube della Casa milanese. “Box Box Box” si articola su sei
episodi, ognuno contraddistinto da un tema specifico (velocità,
formazione, dedizione, tempo, adrenalina, sfida) che fa da fil
rouge di una chiacchierata condotta da Tom Clarkson, uno dei più
noti giornalisti e presentatori della Formula 1, in attività da
quasi trent’anni, con alcuni fra i principali protagonisti della
massima competizione automobilistica. In ciascun episodio – della
durata di circa venti minuti – tre ospiti si alternano a
rispondere alle domande di Clarkson, parlando del loro rapporto
col tema della puntata anche attraverso il racconto di alcuni
aneddoti personali. Oltre al tre volte campione del mondo della
Oracle Red Bull Racing, i protagonisti della prima puntata sono il Direttore del FIA Single-seater Department, Nikolas Tombazis, e il team principal della McLaren F1 Team, Andrea Stella. Fra gli
ospiti delle puntate successive, ascoltabili anche su Spotify sul
canale Pirelli, ci saranno anche Charles Leclerc, Valtteri Bottas, Alex Albon, Mohammed Ben Sulayem, Stefano Domenicali, Christian Horner, Gunther Steiner e altri volti noti e meno noti del paddock della Formula 1.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
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Regione Lazio, al via a Viterbo il Festival dell’Economia della Cultura

VITERBO (ITALPRESS) – Al via a Viterbo la prima edizione del Festival dell’Economia della Cultura, la manifestazione che promuove il ruolo centrale della produzione culturale e creativa come volàno di crescita economica e sociale dei territori, realizzata da Lazio Innova, con il patrocinio del Ministero della Cultura, del Comune di Viterbo, del Comune di Zagarolo e dell’Università degli Studi della Tuscia, con la media partnership di RAI e del Sole 24 Ore. “Abbiamo voluto realizzare questo Festival che unisce economia e cultura, due dimensioni strettamente interconnesse della nostra società che possono arricchirsi reciprocamente se gestite in modo sinergico e sostenibile. Per questo abbiamo voluto coinvolgere tutti gli attori che concorrono insieme alla crescita del settore culturale, una risorsa strategica in termini di crescita per occupazione, ricchezza diffusa, innovazione e competitività. E’ una sinergia che favorisce anche l’attrazione turistica e che valorizza l’identità regionale, contribuendo al rafforzamento del posizionamento del nostro territorio a livello nazionale e internazionale. Il Festival dell’Economia della Cultura ci offre un’occasione straordinaria per promuovere nel Lazio la filiera delle imprese culturali, creando nuove professioni e nuovi posti di lavoro”, ha spiegato la vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli. In videocollegamento, Angelini ha evidenziato che il Festival è “un evento davvero importante, nelle nostre intenzioni deve essere memorabile. L’economia della cultura nel Lazio parte proprio da Viterbo, una città straordinaria da valorizzare”, la cui scelta “non è stata casuale. E’ un segnale forte per l’industria culturale del Lazio, che vale 15 miliardi di euro, occupa oltre 200mila addetti e 35mile imprese”. “Obiettivo del Festival è sviluppare una nuova progettualità nel settore della cultura che deve agganciarsi alle strategie territoriali, che devono essere un volàno di sviluppo”.
Per il presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini, “cultura ed economia devono essere un binomio di successo. Se ne parla da anni, è stata fatta tanta strada, ma con questo Festival vogliamo fare un passo avanti, tutti insieme, in modo veloce. La cultura deve cominciare a creare più posti di lavoro, rivitalizzare territori storici oggi un pò dimenticati, creare turismo culturale di alto profilo e aiutare anche le persone a crescere nella loro preparazione”.
In videocollegamento l’assessora alla Cultura della Regione Lazio, Simona Renata Baldassarre, ha sottolineato che “la cultura è identità, ma anche lavoro, soprattutto per giovani e donne” e “il futuro del nostro Paese è nell’economia della conoscenza: la Regione Lazio è un gigante dell’economia della cultura, contribuisce per il 15% alla filiera nazionale, ma ci sono ampi margini di miglioramento”. Nell’anno del Giubileo, “la grande bellezza di Roma non deve offuscare il resto della Regione”: è necessario rilanciare “un turismo antropologico che valorizzi i nostri cammini, le dimore storiche, i saperi e le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio”.
Il rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, Stefano Ubertini, ha ricordato che “i territori come il nostro sono aree da valorizzare ed è proprio l’economia della cultura il mezzo per farlo. Come università parliamo di economia della cultura anche legata alla formazione. Non possiamo continuare a vivere basandoci soltanto sulla storia, dobbiamo valorizzarla e valorizzare i territori come i nostri”.
In conclusione la vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonella Sberna, ha sottolineato l’importanza di aver organizzato “un festival di caratura nazionale che prende le mosse dalla città di Viterbo: già questo per noi è un orgoglio. L’ambizione di questo festival è dare uno spaccato di come economia e cultura siano un motore di sviluppo, specialmente in un Paese come l’Italia che della cultura e della storia ha fatto la sua più grande ricchezza: è il momento di raccontarla e di metterla a frutto”.
Nella giornata di apertura è stato presentato uno studio realizzato in collaborazione con l’Università della Tuscia sulle criticità e le potenzialità dell’Economia della Cultura. Nel corso del Festival saranno presentate nuove strategie di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, evidenziandone i casi di successo e le potenzialità ancora inespresse dalla rete italiana delle Città d’Arte. Con lo svolgimento delle tre giornate del Festival la Città di Viterbo si qualifica come centro del dibattito e del confronto sul futuro delle strategie culturali. La sindaca Chiara Frontini ha ricordato che “la città candidata a Capitale Europea della Cultura 2033, ha deciso di fare del turismo della cultura un perno del proprio sviluppo economico, della propria crescita e delle proprie fonti occupazionali, quindi questo festival ci dà una grande opportunità di poter raccontare tutto ciò”.
Dopo la tappa di Viterbo, il Festival proseguirà con le due giornate conclusive presso lo Spazio Attivo di Zagarolo, il 18 e 19 ottobre, che proporrà una serie di appuntamenti all’insegna delle tecnologie per la cultura, con la presentazione di prodotti multimediali e incontri B2B tra le imprese culturali e i potenziali buyer come le reti museali, le amministrazioni e le grandi aziende.

– foto ufficio stampa Lazio Innova –
(ITALPRESS).

Menarini con Astrolabio, riparte il progetto d’intervento terapeutico in acqua per 200 bambini di Firenze

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FIRENZE (ITALPRESS) – Più salute, socialità e autonomia, dentro la vasca e nella vita di tutti i giorni. È appena cominciata una nuova stagione di PITA – Progetto d’Intervento Terapeutico in Acqua, portato avanti dall’associazione Astrolabio. Un’altra tappa della longeva collaborazione fra l’associazione e il Gruppo Menarini, che dal 2011 sostiene l’iniziativa.
Così, anche quest’anno, i bambini con disturbo dello spettro autistico e plurihandicap coinvolti nell’edizione appena avviata dei corsi potranno frequentare attività guidate e strutturate in ambiente acquatico adatte ad assicurare loro benefici considerevoli sotto il profilo cognitivo, motorio e sociale. Dal potenziamento dell’attenzione e delle abilità motorie alla riduzione dell’iperattività, dallo sviluppo delle capacità mnemoniche al miglioramento dell’umore e della socialità.
Lo scorso anno PITA ha registrato un incremento di 42 bimbi, per un totale di 200 piccoli dai due anni in su seguiti nei quattro giorni a settimana in cui si svolgono le lezioni. Accanto alle attività estive – con un’impronta più sportiva -, il lavoro degli operatori di Astrolabio si svolge principalmente da ottobre a maggio, secondo i ritmi della routine scolastica. Per ciascun utente sono previste lezioni individuali della durata di circa 40 minuti e l’esperienza di un team multidisciplinare composto da professionisti specializzati, fra neuropsicomotricisti, pedagogisti, psicologi, allenatori e assistenti bagnanti.
“Siamo orgogliosi di portare avanti queste attività, accessibili pure a tante famiglie in difficoltà economica, con una valenza non solo terapeutica ma anche di alto contenuto sociale – dice Angela Manzani, presidente di Astrolabio – Vogliamo ringraziare Menarini e la famiglia Aleotti per la fiducia che da oltre dieci anni ripongono nel nostro progetto così unico e particolare”.
“Il movimento in acqua, assieme al gioco, favorisce la socializzazione e diverse abilità utili allo sviluppo – dichiarano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del Board di Menarini – Ci rende molto felici sapere che i bambini presi in carico da Astrolabio giocano e crescono in sicurezza e che le loro famiglie possono contare sulle competenze di uno staff altamente qualificato”.
-foto ufficio stampa Menarini –
(ITALPRESS).

Italia bella per 40′, poi follia Pellegrini e 2-2 col Belgio

Riecco l’Italia sul ponte dei sospiri. Eppure salva e in odor di rinascita. Degna dell’Europa Nations League. Battute Francia e Israele, ripresa fiducia, contro il Belgio per almeno un’ora è una bella Italia, questa di Spalletti. Senza complessi, senza paura. Ma anche senza memoria. Scurdammoce o passato. Peccato. Capisco il gol bellissimo al primo minuto che rovescia passati dolori ma servono anche gli amarcord di sofferenza, non perchè debbano ispirare prudenza ma sollecitare attenzione. E infatti l’impopolare (a Roma) Lorenzo Pellegrini – proprio mentre l’Azzurra vola nel cielo e nei cuori con due bei gol di Cambiaso e del rinato Retegui – per un fallaccio inutile si becca dall’arbitro norvegese un giallo che la Var trasforma in rosso. Al 40′ l’Italia è in dieci, al 42′ becca il 2-1 da De Cuyper. Critico l’episodio, non ancora la squadra. Bella, ripeto. Come non si vedeva dagli Europei manciniani. Giuste le scelte di Spalletti, bocciata da molti in anticipo quella di Pellegrini. Destino. Senza quella follia il Belgio di Domenico Tedesco (senza Lukaku e De Bruyne) non pareva in grado di infastidire un’Italia aggressiva come Dimarco, bandiera della rinascita.
Per un tempo positivi tutti, gli azzurri – dicevo – magistrale Samuele Ricci, un ragazzo che sembra un veterano. L’intelligenza non ha età. Gode il Toro, gode l’Azzurra. Ma questa per poco. I danni di Pellegrini si propagano e fanno nascere una bella partita: al 61° il Belgio trova anche il pareggio con Trossard e il bell’impianto di Spalletti salta, la luce ritrovata si spegne. E per fortuna la Var sa essere anche generosa, negando ai Diavoli Rossi (adesso si può dire) un rigore provocato da un fallo di Bastoni su Openda che all’improvviso diventa protagonista (con la maglia del Lipsia la difesa juventina l’aveva fermato in Champions). Più per allontanare l’irrazionale paura Spalletti si gioca Fagioli, Raspadori, il baby Pisilli (voglia di gioventù saltami addosso…) e Bellanova ed è di nuovo un’Italia combattiva quella che sogna addirittura di farsi assegnare un rigore decisivo, ma l’inatteso incubo rosso si riaccende. Ma finalmente è finita. E restiamo primi nel girone. E adesso tocca a Israele, maltrattato dalla Francia. Si gioca lunedì a Udine sperando di non incappare in qualche provocatoria manifestazione antisemita come sta succedendo in mezza Italia.
Al proposito, una singolare coincidenza: nell’estate del 1989 l’Udinese aveva acquistato dallo Standard Liegi l’attaccante di valore Ronny Rosenthal, che però non potè mai scendere in campo con la maglia bianconera perchè israeliano. Ovvero ebreo per gli ultras Hooligans Teddy Boys che lo insultarono minacciando anche il club che fu costretto a rompere il contratto. Rosenthal ricominciò da Liverpool con successo. Alla faccia dei razzisti imbecilli. Dio ne scampi.
Italo Cucci ([email protected])
(ITALPRESS).

Confapi, Camisa “Un fisco amico e semplificazioni per aiutare le Pmi”

MILANO (ITALPRESS) – “Dovremmo avere un sistema fiscale sempre più amico delle imprese, che le aiuti a produrre: molto spesso invece diventa molto più semplice tassare nel breve termine” e questo impedisce “alle nostre aziende di crescere. Anche la semplificazione è un problema atavico: bisognerebbe cominciare a premiare la storicità delle aziende serie, che sono sul mercato da tanto tempo e che quindi dovrebbero beneficiare di semplificazioni normative”. Lo ha detto Cristian Camisa, presidente di Confapi, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
Per quanto riguarda la prossima manovra, “indubbiamente il buco di bilancio che è stato creato dal Superbonus ha creato una situazione estremamente difficile”, ma “non si può pensare solo di lavorare sul breve termine: abbiamo fatto delle proposte pragmatiche di vero aiuto al mondo delle PMI, che contribuisce per il 48% dell’export, il 65% del valore aggiunto e oltre il 70% della manodopera impiegata”, ha spiegato.
Per Confapi “la priorità vera è la manodopera: una nostra indagine congiunturale dice che il 62% delle nostre aziende non trovano personale qualificato, dobbiamo lavorare per dare una risposta a questa esigenza”. Le cause di questa mancanza sono dovute “all’inverno demografico, un dato strutturale”, ma anche al fatto che “i giovani non sono più disponibili a mediare il tempo libero con una tipologia di lavoro che non sia consono alle loro esigenze”, ha sottolineato. In primis, ha continuato Camisa, “dobbiamo fare in modo che i dipendenti che sono già all’interno delle aziende possano lavorare di più e, per incentivarli, dobbiamo detassare almeno una quota parte degli straordinari”. Inoltre “abbiamo una percentuale tra il 5 e l’8% dei giovani laureati che va all’estero per guadagnare di più: dobbiamo fare in modo che i giovani capaci e preparati possano avere immediatamente ruoli di responsabilità, penso che questa debba diventare una strategia nazionale”.
Inoltre “pensiamo che l’immigrazione si possa vedere in modo anche differente: stiamo formando le persone direttamente in loco, partendo dalle specifiche esigenze delle nostre aziende”. Un altro tema fondamentale è quello dell’energia: “Come facciamo ad essere competitivi se abbiamo un gap iniziale così elevato? Le aziende energetiche italiane stanno facendo utili da capogiro, forse il sistema dei prezzi merita una modifica. Un’altra cosa immediata che potrebbe essere inserita in legge di bilancio è favorire i gruppi d’acquisto anche per le PMI che acquistano energia a lungo termine, per avviare una certa stabilità dei prezzi che non tenga solo conto della volatilità a breve termine”. A lungo termine, ha aggiunto, “nucleare senza sè e senza ma: oggi, per essere competitivi, è un tema da cui non si può prescindere”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Medio Oriente, Tajani “Disattesi gli accordi e mi aspetto delle scuse”

ROMA (ITALPRESS) – “E’ inaccettabile ciò che è successo a danno di alcune postazioni di Unifil nel Sud del Libano, è inaccettabile che per errore o ancora peggio intenzionalmente vengano colpite basi di Unifil. Da un paio di settimane il governo italiano avvertiva quello israeliano di questo pericolo: io stesso ho chiamato tre volte negli ultimi giorni il mio collega israeliano Israel Katz. E poi, visto che abbiamo stabilito da anni un rapporto molto intenso, ho chiamato due volte il presidente Herzog”. Così il vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani in una intervista al Corriere della Sera, torna sullo scenario in Medio Oriente.
“Israele può difendersi militarmente, ha tutto il diritto di rispondere al barbarico assalto del 7 ottobre. Ma le sue operazioni devono rispettare in ogni momento il diritto internazionale, i civili e in questo caso i contingenti delle Nazioni Unite. Mi hanno sempre risposto che comprendevano pienamente i nostri messaggi, che avrebbero garantito le nostre indicazioni a chi opera sul campo” continua Tajani. “Purtroppo vedo che i risultati sono diversi da quanto ci è stato garantito. Mi auguro che adesso da Israele arrivino le scuse e la condanna per quanto è accaduto. Bene che l’ambasciata di Israele abbia annunciato l’apertura di una inchiesta».
“Gli italiani si stanno comportando da veri portatori di pace – prosegue Tajani – Li stiamo seguendo come figli, chiediamo aggiornamenti minuto per minuto. Noi facciamo tutto quello che è in nostro possesso per garantire l’integrità di questi ragazzi ma la missione deve andare avanti per garantire la pace e impedire che la situazione degeneri”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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