RIMINI (ITALPRESS) – Si è tenuta presso lo stand della Regione Siciliana alla fiera TTG Travel Experience di Rimini, la conferenza stampa dell’assessore per il Turismo, lo Sport e lo Spettacolo, Elvira Amata. In uno stand dalla scenografia cinematografica, di quasi mille metri quadrati, l’Assessore ha presentato i dati relativi all’andamento del turismo in Sicilia nella prima parte del 2024, unitamente alle strategie attuate per un sempre più armonioso e proficuo allungamento dell’alta stagione e un conseguente contenimento del fenomeno dell’overtourism.
Nel corso del primo semestre 2024, le strutture ricettive della Sicilia, hanno contabilizzato oltre 6 milioni 294 mila presenze (+3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023). Tale dato non contempla le presenze registrate nelle strutture appartenenti alla tipologia “affitti brevi”, in continua forte espansione sull’Isola, che nei primi sei mesi del 2024, hanno registrato oltre 1 milione 834 mila presenze (+50,7% sul dato 2023).
La componente straniera tradizionalmente traina il comparto: se si escludono gli affitti brevi, le presenze straniere, nel periodo di riferimento dei dati (gennaio-giugno) ammontano, nel 2024, a 3.374.541 (+6,7% rispetto al 2023) mentre la componente interna subisce un decremento quantificabile nello 0,5%.
Guardando ai soli affitti brevi, nel 2024, le presenze straniere coprono circa il 72% delle presenze complessive di categoria con un incremento del 45,7% rispetto ai primi sei mesi del 2023. In termini assoluti, tra il 2023 e il 2024 le presenze stranire sono passate da 904.986 a 1.318.546 (+413.560 unità, pari al +45,7%). Contrariamente a quanto rilevato per le strutture ricettive classificate (alberghiere ed extra-alberghiere) per gli affitti brevi si registrano incrementi anche nelle presenze italiane che nel periodo in esame registrano una crescita di poco superiore al 50%, passando da 342.635 a 516.308 unità.
Ciò a dimostrazione di una crescente domanda di alloggi temporanei che si pone in forte competizione rispetto alle forme tradizionali di alloggio (hotel e altre tipologie ricettive tradizionali).
Considerando, dunque, l’intera offerta ricettiva dell’isola (strutture tradizionali ed affitti brevi) le presenze complessivamente registrate in Sicilia nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2024 ammontano a circa 8 milioni 183 mila e rilevano una crescita dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se consideriamo i soli mesi estivi, e al netto degli affitti brevi, i dati provvisori rilevati nel periodo giugno-agosto fanno registrare, per il 2024, decrementi nel numero complessivo di pernottamenti nelle strutture ricettive dell’Isola. In termini percentuali tali contrazioni sono dell’ordine del -3,6%. Disgregando il dato in base alla nazionalità dei clienti il periodo estivo sembrerebbe caratterizzarsi per un incremento delle presenze degli stranieri (+2,7% rispetto allo stesso periodo del 2023) e una netta contrazione degli italiani che, in pari tempo, fanno registrare una perdita di 8,2 punti percentuali in termini di pernottamenti. Di contro per gli affitti brevi si registrano, nel complesso, incrementi a due cifre, intorno al 20%, sia per gli arrivi che le presenze.
Al riguardo l’Assessore Elvira Amata sottolinea: “Riteniamo tale dato indicativo di un cambiamento strutturale nella composizione dei flussi turistici che interessano la Regione ma, piuttosto, frutto di un problema “frizionale” legato alla mancata tempestività delle strutture ricettive nell’adempiere alla trasmissione dei dati e dunque, come detto in precedenza, a un tasso di risposta non ancora ottimale”.
Altro aspetto interessante che emerge dall’analisi dei dati più recenti è quello che risponde ad uno degli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori dei primi sei mesi del 2024 sembrano confermare una tendenza già rilevata negli anni post pandemici: i flussi turistici che interessano la regione non sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi ma sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si caratterizzano per incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – con la componente straniera delle presenze che fa rilevare incrementi che superano il 20% rispetto al dato degli stessi mesi dell’anno precedente.
Con 4 milioni 663 mila presenze (+5,5% sul I semestre 2023, di cui oltre la metà straniere, +9,8% sul dato 2023) nei primi sei mesi del 2024, il comparto alberghiero domina il panorama regionale della ricettività trainando di fatto l’intero comparto ricettivo per via di una sofferenza dell’extra-alberghiero che, nel periodo di riferimento dei dati, fa rilevare lievi contrazioni complessive sia negli arrivi che nelle presenze.
Altro aspetto interessante che emerge dall’analisi dei dati più recenti, è quello che risponde a uno degli obiettivi generali della programmazione regionale, ossia l’allungamento della stagione turistica e la diversificazione dell’offerta turistica. In tal senso, i dati provvisori dei primi otto mesi del 2024 sembrano confermare una tendenza già rilevata negli anni post pandemici: i flussi turistici che interessano la Regione non sono più concentrati esclusivamente nei mesi tipicamente estivi ma sono meglio distribuiti nei vari mesi dell’anno e si caratterizzano per incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – con la componente straniera delle presenze che fa rilevare incrementi sempre a due cifre, con punte che superano il 24%. È il caso del mese di marzo 2024 per il quale i dati provvisori in nostro possesso rilevano un incremento di presenze straniere del 24,5% rispetto a marzo 2023. Analoga tendenza si registra per gli italiani seppur con tassi di crescita inferiori. Conferma, quindi, l’assessore Amata: “Questo è un dato che rileviamo con sempre maggiore evidenza negli ultimi anni e dimostra che stiamo lavorando nella giusta direzione rispetto agli obiettivi programmatici fissati”.
La destagionalizzazione è un obiettivo strategico della programmazione regionale su cui l’Amministrazione continua a investire energie e risorse. Si rileva, grazie alle azioni programmate, un flusso turistico non più concentrato esclusivamente nei mesi tipicamente estivi, come in passato, ma meglio distribuito nei vari mesi dell’anno e caratterizzato da incrementi percentuali ragguardevoli specie nei mesi di bassa stagione – e in modo macroscopico da gennaio a marzo – soprattutto per la componente straniera che fa rilevare incrementi che superano il 20% rispetto al dato degli stessi mesi dell’anno precedente. Un’offerta turistica sempre più estesa a tutti i mesi dell’anno rispetto ad una destinazione che si presta per sua natura e per le particolari condizioni climatiche favorevoli, a concorrere a tale obiettivo. Un approccio che ha già dato i suoi risultati positivi grazie a specifiche azioni declinate, come rilevato in occasione di manifestazioni e/o eventi appositamente programmati in alcuni periodi di bassa stagionalità, che hanno fatto registrare un oggettivo aumento delle presenze turistiche. A questo proposito citiamo: Sicilia Jazz Festival, Coppa degli Assi, Settimana di Musica Sacra, Celebrazioni Belliniane, Treni Storici, etc. Un approccio metodologico che accompagna costantemente l’azione dell’Assessorato anche rispetto ad altri ambiti di competenza.
La programmazione della Regione è quanto mai inclusiva e completa con una visione fortemente orientata a profilare un’offerta turistica il più possibile integrata all’interno della quale ogni segmento turistico risponde alle diverse esigenze del turista e, in particolare, il segmento enogastronomico e quello culturale rivestono carattere strategico rispetto sia alle azioni definite che quelle in corso di definizione.
L’enogastronomia è parte integrante del patrimonio culturale immateriale dell’Isola che, trasmesso di generazione in generazione, rafforza il senso di appartenenza culturale e sociale, e consente ai viaggiatori di entrare in contatto con la cultura dei luoghi attraverso le loro tradizioni culinarie e vitivinicole.
È sempre costante la promozione dei prodotti tipici enogastronomici in occasione di iniziative programmate nel territorio con il coinvolgimento delle Amministrazioni locali e della filiera turistica e delle Borse e Fiere di settore programmate all’interno dello stand istituzionale dell’Assessorato di volta in volta allestito.
Interessante il progetto pilota intitolato “Le Vie della Lava e i Sapori dei Nebrodi”, in corso di realizzazione, con il quale l’Assessorato ha presentato e ottenuto un finanziamento di € 1.470.000 dal Ministero del Turismo per questo progetto innovativo che mira a valorizzare i prodotti locali e le tradizioni territoriali siciliane, ricomponendo il legame tra cibo, vino e paesaggio. L’obiettivo è promuovere il turismo esperienziale, puntando sulla riscoperta di sapori e saperi tradizionali, contestualizzandoli all’interno delle ricchezze storiche e culturali di due aree simbolo della Sicilia: i Nebrodi e l’Etna. Questi territori, ricchi di bellezze paesaggistiche e di una straordinaria biodiversità, sono il palcoscenico ideale per un viaggio sensoriale alla scoperta delle eccellenze della Dieta Mediterranea. Il progetto prevede 7 giornate dedicate alla scoperta dei Nebrodi e altrettante alle pendici dell’Etna, attraverso percorsi enogastronomici che celebrano le peculiarità locali. L’iniziativa include visite guidate, convegni, degustazioni, e workshop che coinvolgeranno esperti, chef e imprenditori. Saranno organizzati eventi itineranti in agriturismi, cantine e musei del vino, per immergere i visitatori nel cuore delle tradizioni culinarie e vinicole siciliane.
Un focus particolare sarà riservato al Salone dell’Enoturismo e al Salone Travel & Taste, due manifestazioni internazionali che promuoveranno l’autenticità del territorio siciliano coinvolgendo strutture ricettive, cantine e ristoranti, in un’ampia rete di eventi. Tra gli appuntamenti più attesi, gli show cooking con chef di fama internazionale, workshop con sommelier, e press tour per giornalisti italiani e internazionali.
Grazie alla partecipazione di oltre 250 strutture e alla realizzazione di 30 eventi in diverse location, questo progetto non solo incentiva il turismo destagionalizzato, ma conferma la Sicilia come meta ideale per il turismo enogastronomico. Un’opportunità unica per conoscere e vivere da vicino la cultura e l’identità locali.
Di una terra ricca di storia e sapori, attraverso un viaggio tra vigneti, cantine, tradizioni e bellezze naturali. Un progetto pilota che porrà le basi per concretizzare ulteriori iniziative sempre in questa direzione che verranno definite con la nuova programmazione, anche in relazione all’interesse suscitato dai territori limitrofi che hanno già manifestato l’interesse ad aderire ad altre iniziative.
Per quanto riguarda il turismo culturale, si tratta di un segmento di particolare rilevo al quale l’Assessorato sta riservando significativa attenzione attraverso specifiche azioni.
Sono inoltre numerose le azioni in collaborazione con l’assessorato Regionale Beni Culturali e Identità Siciliana che hanno dato frutto ad azioni quale ad esempio “Anfiteatro Sicilia”, un accordo interassessoriale, ormai consolidato nel tempo, finalizzato a favorire la circuitazione di spettacoli ed eventi all’interno dei siti di maggiore interesse turistico e culturale.
Forte il sostegno allo sviluppo delle attività teatrali in favore di Enti a partecipazione pubblica (Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania e Ente Autonomo regionale Teatro “Vittorio Emanuele” di Messina, Fondazione Teatro Massimo Palermo, Fondazione Taormina Arte, Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, Fondazione The Brass Group, Fondazione Istituto di Alta Cultura Orestiadi, Fondazione Teatro Pirandello e INDA; Teatro Stabile Città di Catania e Teatro Biondo Stabile di Palermo. Non manca, inoltre, il supporto alle attività delle musicali e teatrali degli Enti e delle Associazioni di natura privatistica e tutto questo ha l’obiettivo di arricchire l’offerta culturale e musicale da destinare alla grande platea di spettatori e ai tanti turisti presenti nel territorio.
Per la prima volta è stato predisposto un calendario degli eventi di grande richiamo turistico su base biennale con l’obiettivo di promuovere le iniziative con il giusto anticipo.
È, infine, in corso di predisposizione un avviso pubblico finalizzato a rafforzare il ruolo della cultura e del turismo sostenibile nello sviluppo economico, nell’inclusione sociale e nell’innovazione sociale.
Tale avviso riguarderà sia interventi per migliorare l’accesso e la fruibilità dei siti e degli itinerari anche a vantaggio dei soggetti svantaggiati che iniziative di promozione del turismo esperienziale.
Saranno ammissibili interventi relativi a dotazioni infrastrutturali leggere e/o servizi per migliorare l’accesso e la fruizione di itinerari turistici fruibili tutto l’anno; l’ideazione, la realizzazione e la promozione di percorsi turistici innovativi; la creazione, lo sviluppo e il potenziamento dei servizi turistici ecosostenibili. Saranno infine beneficiari sia gli enti pubblici territoriali che le istituzioni e organismi di diritto pubblico così come le associazioni, le cooperative e le organizzazioni quali ONG e ONLUS.
Un elemento sempre più presente all’interno delle azioni declinate dall’Assessorato è la sinergia finalizzata a favorire ulteriormente un approccio fortemente condiviso sul territorio all’interno dell’intera filiera turistica. Tale elemento viene allargato anche ai rami dell’Amministrazione interessati (Infrastrutture, Agricoltura, Territorio ed Ambiente, Beni Culturali e Identità Siciliana) e alle Amministrazioni locali che devono costituire riferimenti territoriali privilegiati per l’individuazione delle specificità e peculiarità che ciascun territorio offre all’interno della dimensione regionale verso nuovi prodotti fortemente legati a modelli di turismo sostenibile ed esperienziale maggiormente coerenti con le nuove tendenze e scelte del turista.
Presenti allo stand della Regione Siciliana anche le DMO e gli aeroporti dell’isola, oltre che ad organizzazioni come la Strada delle Ceramiche, il Gal Terra Barocca Modica e il Consorzio Messina Tourism Bureau, sempre con l’obiettivo di rafforzare un approccio già consolidato in occasione di altre Borse e Fiere di settore per cercare di assicurare una sempre maggiore copertura del territorio dell’isola promuovendo in maniera più coordinata il brand Sicilia e garantendo una rappresentanza il più possibile estesa dei diversi territori.
– foto ufficio stampa Open Mind Consulting –
(ITALPRESS).
TTG di Rimini, il turismo in Sicilia continua a crescere
Taxi, Bittarelli “Tariffe flessibili per far incontrare domanda-offerta”
ROMA (ITALPRESS) – “La nostra proposta di predeterminare il prezzo delle corse e flessibilizzare le tariffe ha la finalità di facilitare l’incontro tra domanda e offerta del servizio taxi. Per continuare ad assicurare agli utenti le tutele del servizio pubblico, il servizio taxi deve rimanere regolamentato – quindi con un numero di licenze contingentato, come chiediamo da sempre. Ma in questo modo si avrebbe un’offerta fissa a fronte di una domanda variabile. Per far incontrare offerta e domanda dunque, si deve far leva sul prezzo”. Così Loreno Bittarelli, Presidente di URI – Unione Radiotaxi d’Italia e dell’app ItTaxi, questa mattina ai microfoni di Radio Roma Sound. “Peraltro, questo meccanismo replicherebbe quanto già fanno piattaforme come Freenow, Uber e molti altri servizi (dal trasporto ferroviario, a quello aereo, alle strutture turistico-ricettive) – aggiunge -. Inoltre, la proposta non intaccherebbe gli utenti che preferiscono continuare ad avvalersi del sistema tradizionale con tariffe a tassametro. Ma neppure danneggerebbe chi opta per i prezzi flessibili: al calare della domanda, si abbasserebbero anche i prezzi delle corse. Per quanto riguarda le carenze nel reperire i taxi, esistono due ordini di motivi: la carenza strutturale, per risolvere la quale non siamo contrari a un aumento delle licenze, purchè venga fatto in maniera graduale; poi, la carenza temporanea, dovuta all’alta concentrazione della domanda in stazioni e aeroporti. Della quale però soffrono tutte le grandi città d’Europa”.
– foto ufficio stampa UtopiaLab –
(ITALPRESS).
Vanessa Ferrari si ritira “Deciso già prima di Parigi”
ROMA (ITALPRESS) – “Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato così. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire”. In un’intervista a ‘BresciaOggì, Vanessa Ferrari ha ufficializzato il ritiro dell’attività agonostica, di fatto quasi scontato dopo l’ennesimo infortunio che le è costato la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi. Nata ad Orzinuovi il 10 novembre 1990, la fuoriclasse lombarda è stata campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e vice-campionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Prima atleta azzurra a laurearsi iridata di ginnastica artistica, prestazione realizzata ad Aarhus (Danimarca) nel 2006, nello stesso anno fu insignita del collare d’oro al merito sportivo del Coni e, a inizio 2007, ricevette l’onorificenza presidenziale di cavaliere al merito della Repubblica. Vanta nel palmares internazionale, oltre al titolo del 2006, un argento olimpico, un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori), cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2021 ed otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, che ne fanno la sportiva italiana più vincente nella storia di questa rassegna. Ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa. Dal 2009 gareggiava per il gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, forza armata nella quale riveste il grado di Caporal maggiore scelto. A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 11 scudetti conquistati con la squadra Brixia nel Campionato di Serie A1. Soprannominata la ‘Farfallà di Orzinuovi e la ‘Cannibalè, è stata anche la prima ginnasta italiana ad avere eseguito lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Giorgetti “Soddisfazione per avanzo primario positivo, debito un fardello”
ROMA (ITALPRESS) – “Noi quest’anno realizziamo un indebitamento, un deficit ben inferiore a quello che era stato promesso e dichiarato, che molti ritenevano irraggiungibile, del 4,3%. Chiuderemo al 3,8%, vale qualcosa? Eccome se vale. Perchè sotto quel 3,8% c’è un dato ancora più importante. Ieri in Commissione ho detto che l’avanzo primario non è un obiettivo economico, è un obiettivo prima di tutto morale, cioè di non creare per nostra responsabilità nuovo debito rispetto al debito che abbiamo ereditato. E quindi, il fatto che si chiuda o si possa chiudere il 2024 con un avanzo primario positivo è qualcosa che a me soddisfa moralmente, prima ancora che politicamente e prima ancora che economicamente”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo in aula alla Camera in replica alla discussione sul Psb. “Il problema vero che abbiamo in Italia è il debito. Noi affrontiamo ogni manovra di bilancio con un fardello del debito pubblico che ormai ha raggiunto i 3.000 miliardi, con i relativi oneri e interessi. Allora, quando io, come una specie di mantra, continuano a ripetere prudenza, responsabilità, cautela, qualcuno dice: ma questo qui forse ha il disco rotto. No, non è un disco rotto perchè io voglio costruire una credibilità a questo Governo, a questo Paese che ci permetta, come ci ha permesso, di abbassare lo spread sul debito pubblico italiano. E cosa significa abbassare di 100 punti base lo spread? Basta fare un calcolo matematico sull’ammontare del debito pubblico italiano, in termini di risparmio di oneri finanziari che si possono mettere a disposizione, come ossigeno puro per le famiglie e per le imprese”, ha concluso il ministro.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-
Ricerca, l’UniSR scala il THE World University Ranking 2025
MILANO (ITALPRESS) – Straordinario risultato dell’Università Vita-Salute San Raffaele (UniSR) nella prestigiosa classifica THE (Times Higher Education) World University Ranking 2025, dove l’ateneo eccelle, toccando la punta massima di 99.00 punti in totale nella ricerca, distanziandosi in modo sensibile dalla media dei risultati conseguiti dagli altri atenei e attestando la propria leadership. Entrando più nel dettaglio dei dati di performance dell’ateneo, UniSR raggiunge il top score (tra 98.4 e 99.7) in tutti gli indicatori della qualità della ricerca, che nel ranking ricopre il peso maggiore nella ponderazione dei dati (30%), vale a dire impatto delle citazioni, eccellenza della ricerca, forza della ricerca e influenza della ricerca.
Il punto di forza di UniSR, tra le aree chiave di eccellenza valorizzate dal ranking, è, dunque, quello della qualità della ricerca, che ha traghettato l’ateneo al 201-250 posto sui 2092 atenei classificati, e al 4° sulle 55 università italiane in classifica.
Un risultato eccezionale, se si considera, ad esempio, che per calcolare l’impatto delle citazioni, catturando il numero medio di volte in cui il lavoro pubblicato da un’università viene citato da studiosi di tutto il mondo, quest’anno il fornitore di dati bibliometrici, Elsevier, ha fornito più di 157 milioni di citazioni relative a 18 milioni di articoli di riviste, revisioni di articoli, atti di conferenze, libri e capitoli di libri pubblicati negli ultimi cinque anni. I dati includono oltre 30.000 riviste peer-reviewed attive indicizzate nel database Scopus di Elsevier e tutte le pubblicazioni indicizzate tra il 2019 e il 2023.
“Siamo orgogliosi dello straordinario risultato raggiunto da UniSR nel THE, in particolare nella ricerca – ha commentato il professor Enrico Gherlone, Rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele -. Il punteggio di 99.6 nelle citazioni, significativo di quanto la nostra ricerca sia condivisa nella comunità accademica globale, racconta di come il nostro ateneo contribuisca al complesso della conoscenza umana. Anche il parametro della forza della ricerca, che calcola il 75° percentile dell’impatto delle citazioni ponderato sul campo, conferma la solidità della nostra istituzione. L’eccellenza della ricerca, dove possiamo vantare un punteggio pari a 99.7, che esamina il numero di pubblicazioni di ricerca nel top 10% per impatto, nel mondo, delle citazioni, ponderate in base al campo di studio, elegge definitivamente la nostra università come centro di ricerca leader a livello globale”. “Il riconoscimento dell’influenza della nostra ricerca, infine, identifica la nostra università come una delle più influenti al mondo – ha aggiunto -. Il Times Higher Education Ranking pone un sigillo autorevole su UniSR, come istituzione votata alla qualità della ricerca, all’eccellenza della didattica, che ne è imprescindibilmente correlata e, in ultima analisi, al progresso della società basato sulla conoscenza”.
Si evidenzia, infine, che anche nelle aree della didattica, dell’ambiente di ricerca e dell’industria, l’ateneo si posiziona sopra i risultati medi conseguiti dalle altre istituzioni classificate e anche nelle prospettive internazionali il posizionamento in classifica è allineato al dato medio registrato dagli altri atenei. Peraltro, all’interno del pilastro della didattica, l’ateneo raggiunge l’eccellenza nell’ambito dei dottorati, con il punteggio massimo, pari a 100,00.
– foto ufficio stampa Università Vita-Salute San Raffaele –
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Ue, Von der Leyen “Ungheria non ostacoli il mercato unico”
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – Un anno fa, nel mio discorso sullo stato dell’Unione qui a Strasburgo, ho annunciato il rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea. Ora abbiamo tutti sentito il suo invito all’azione. Vorrei concentrarmi su due aree prioritarie. Innanzitutto, colmare il divario di innovazione con altre grandi economie. L’analisi di Draghi è molto chiara sul perchè stiamo perdendo terreno, soprattutto per quanto riguarda le innovazioni digitali rivoluzionarie. Troppe delle nostre aziende innovative devono guardare agli Stati Uniti o all’Asia per finanziare la loro espansione, mentre 300 miliardi di euro di risparmi delle famiglie europee vengono investiti ogni anno nei mercati esteri”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, intervenendo alla plenaria di Strasburgo del Parlamento Ue dopo le dichiarazioni programmatiche del premier ungherese Viktor Orban sul semestre di presidenza del Consiglio Ue.
“E nel nostro mercato unico esistono ancora troppe barriere che impediscono alle nostre aziende di espandersi oltre confine. Ecco perchè abbiamo proposto un’Unione del risparmio e degli investimenti – ha aggiunto -. Dobbiamo abbassare le barriere che impediscono alle aziende di crescere oltre confine. E proporremo una nuova spinta per completare il nostro mercato unico, ridurre gli oneri di rendicontazione in settori come la finanza e il digitale. Questa è la direzione di viaggio per rafforzare la nostra competitività”.
“Ma vediamo anche che un governo nella nostra Unione sta andando esattamente nella direzione opposta, allontanandosi dal Mercato unico. Ho ascoltato molto attentamente oggi. Come può un governo attrarre più investimenti europei, se allo stesso tempo discrimina le aziende europee tassandole più di altre? Come può attrarre più aziende se allo stesso tempo impone restrizioni all’esportazione da un giorno all’altro? E come può un governo essere considerato affidabile dalle aziende europee se le prende di mira con ispezioni arbitrarie, blocca i loro permessi, se gli appalti pubblici vanno principalmente a un piccolo gruppo di beneficiari? Ciò crea incertezza e mina la fiducia degli investitori – ha sottolineato Von der Leyen -. Tutto questo, in un momento in cui il PIL pro capite dell’Ungheria è stato superato dai suoi vicini dell’Europa centrale. L’Ungheria è al centro dell’Europa e dovrebbe essere anche al centro della nostra economia. Il popolo ungherese dovrebbe godere di tutti i vantaggi del nostro Mercato unico”.
“In secondo luogo, il rapporto Draghi chiede un piano congiunto per la decarbonizzazione e la crescita. Vorrei rivolgermi a coloro che ancora pensano che dovremmo attenerci ai combustibili fossili russi sporchi. Pochi giorni dopo l’ingresso dei carri armati russi in Ucraina, i leader europei si sono riuniti a Versailles. E tutti e 27, tutti e 27, hanno concordato di diversificare il prima possibile i combustibili fossili russi. Quindi, a che punto siamo con questa promessa, 1.000 giorni dopo? L’Europa si è davvero diversificata – ha spiegato la presidente della Commissione Ue -. Abbiamo costruito infrastrutture e nuovi legami con partner affidabili. Abbiamo investito in energia pulita ed economica prodotta in Europa, e con successo. Nella prima metà dell’anno, il 50% di tutta la nostra produzione di elettricità proveniva da fonti rinnovabili di produzione interna, dalla nostra energia che ha creato buoni posti di lavoro in Europa e non in Russia. Ma non tutti hanno rispettato gli impegni di Versailles. Invece di cercare fonti alternative, uno Stato membro in particolare ha semplicemente cercato modi alternativi per acquistare combustibili fossili dalla Russia. La Russia ha dimostrato più e più volte di non essere semplicemente un fornitore affidabile. Non ci possono essere più scuse. Chiunque voglia la sicurezza energetica europea, prima di tutto deve contribuire a essa. Questa è la regola che dobbiamo seguire”.
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Pichetto “Nuovo nucleare sicuro, non escluderlo a priori”
ROMA (ITALPRESS) – “La grande sfida che ci siamo posti come Governo è quella di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 in modo sostenibile, sicuro e competitivo per il nostro Paese. Siamo dell’idea che una transizione sostenibile, sicura e competitiva possa essere traguardata solo abilitando tutte le tecnologie, sia quelle esistenti che quelle future”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in audizione davanti alle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive della Camera, spiegando che “stiamo puntando su tecnologie molto diverse da quelle del passato nucleare italiano.
Nello specifico, abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle nuove opportunità offerte dai piccoli impianti modulari, i cosiddetti Small Modular Reactor o SMR, che presentano livelli di sicurezza molto superiori alla grande maggioranza degli impianti attuali”. Secondo il ministro “a differenza del fotovoltaico e dei sistemi di accumulo elettrochimici, che vedono un dominio a livello industriale da parte della Cina, la tecnologia nucleare sarebbe sviluppata e resa disponibile da Paesi occidentali, Italia inclusa, per via delle grandi capacità industriali già esistenti nel nostro Paese”. Quindi “riteniamo indispensabile abilitare tutte le fonti di energia sostenibile disponibili, senza preclusioni ideologiche, soltanto sulla base della scienza e della tecnica”. Pichetto ha quindi sottolineato come “il nuovo nucleare è riconosciuto a livello europeo e mondiale come una fonte tra le più sicure e sostenibili, a partire dal suo inserimento nella Tassonomia europea; pertanto, il nostro intento è semplicemente quello di non escludere a priori questa fonte di approvvigionamento energetico stabile, sicura e decarbonizzata”.
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Orban “L’Europa è in una lenta agonia, serve un cambiamento”
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) – “Cosa possiamo vedere oggi in Ucraina, in Europa? La guerra infuria. Ci sono gravi conflitti che stanno devastando il Medio Oriente e l’Africa, e ogni conflitto rischia l’escalation. E poi la crisi migratoria, ci sono molte minacce, e c’è il rischio che l’area Schengen crolli. E nel frattempo l’Europa sta perdendo in termini di competitività globale, secondo Mario Draghi. L’Europa sta affrontando una lenta agonia”. Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban, intervenendo alla plenaria di Strasburgo del Parlamento Europeo per illustrare le priorità del semestre di presidenza ungherese dell’Unione.
“La cosa più importante è che la nostra Unione ha bisogno di cambiare, e la presidenza vuole essere il catalizzatore di questo cambiamento – ha aggiunto -. Le decisioni devono essere prese dagli Stati membri e dalle istituzioni dell’UE, non dalla Presidenza ungherese. La Presidenza ungherese solleverà questioni e problemi e farà proposte. Per la pace e la prosperità dell’Europa”.
“La produttività dell’UE sta crescendo a un ritmo più lento rispetto ai nostri concorrenti e la nostra quota di commercio globale sta diminuendo. Le aziende stanno pagando prezzi dell’energia da 2 a 3 volte superiori rispetto agli Stati Uniti, da 4 a 5 volte superiori quando si tratta di gas naturale. E l’allontanamento dalle fonti energetiche russe ha messo a repentaglio la crescita del PIL dell’UE – ha detto ancora Orban -. Secondo la presidenza ungherese non dovremmo cadere nell’illusione che la transizione verde sia di per sè una soluzione a questo problema. Non è così”.
– Foto Agenzia Fotogramma –
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