MILANO (ITALPRESS) – Nell’anticipo della settima giornata di Serie A, un Inter famelica piega per 3-2 la rivelazione Torino, rimasto in dieci dopo 20 minuti. A San Siro le luci della ribalta sono tutte per Marcus Thuram, autore di una memorabile tripletta: per il Torino, invece, vanno in rete Zapata (uscito poi per
infortunio) e Vlasic su rigore. I padroni di casa dominano il
match, ma mostrano alcune preoccupanti disattenzioni che
permettono agli avversari di segnare due volte. L’Inter è brava a
indirizzare la partita sin dal primo tempo. Dopo una prima fase
caratterizzata da un paziente possesso palla, i campioni d’Italia
riescono a scardinare il blocco basso del Torino. Il compito dei
nerazzurri viene facilitato dalla madornale ingenuità di Maripan:
l’ex difensore del Monaco, infatti, dopo revisione al Var, viene
espulso, in seguito ad un pericoloso piede a martello su Thuram.
Nonostante l’inferiorità numerica, i granata provano a non
concedere troppo campo agli avversari. Di fronte, alla squadra di
Vanoli, però, si pone un Thuram semplicemente in stato di grazia.
Nel giro di dieci minuti, tra il 25′ e il 35′, il francese segna
due reti di testa, al termine di due azioni fotocopia: i cross
provengono entrambi dalla sinistra e portano la firma prima di
Bastoni, poi di Acerbi. Il doppio vantaggio dura, però, solo una
manciata di secondi. L’Inter si distrae e subisce al 36′ il gol
del 2-1 di Zapata, trovatosi tutto solo davanti a Sommer. Al 40′
Dimarco ha la chance di rimettere a distanza di due reti gli
ospiti, ma Milinkovic gli nega la gioia del gol. Nella ripresa non basta il grande sacrificio di Zapata per far prendere campo e
respirare il Torino. I nerazzurri continuano a macinare gioco,
schiacciando gli uomini di Vanoli nella propria metacampo. Il
terzo gol è solo una questione di minuti e ancora una volta il
marcatore è Thuram: al 60′ l’attaccante interista trova la prima
tripletta italiana, insaccando da pochi passi. I ragazzi di
Inzaghi sfiorano più volte anche il quarto gol con Lautaro e
Taremi. Nel finale piove sul bagnato per il Torino, costretto a
fare i conti con l’infortunio di Zapata: il colombiano è infatti
uscito dal campo in barella. Gli ospiti si regalano comunque un
recupero di speranza, approfittando della seconda sbavatura della
serata dell’Inter. Calhanoglu stende in area Masina: dal dischetto va Vlasic che fa 3-2. Con questo successo l’Inter torna
momentaneamente al secondo posto, a -2 dal Napoli capolista.
Dall’altra parte, invece, il Toro è costretto a leccarsi le
ferite, incassando il secondo ko consecutivo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Tripletta Thuram, Inter batte 3-2 il Torino
Scontri a Roma tra manifestanti pro Palestina e forze dell’ordine
ROMA (ITALPRESS) – Guerriglia urbana in piazzale Ostiense alla manifestazione non autorizzata pro Palestina. Dopo oltre tre ore di calma totale, alcuni manifestanti incappucciati si sono avvicinati alle forze dell’ordine che ne avevano impedito il corteo per tutto il pomeriggio, ne è nata una colluttazione che ha portato al lancio di sassi e bottiglie, fumogeni e petardi. La polizia ha risposto immediatamente, poi ha disperso la folla con gli idranti. Molti manifestanti protestano contro la decisione di attaccare le forze dell’ordine, il corteo infatti era stato ufficialmente sciolto pochi minuti prima dagli stessi organizzatori. Si sono registrati 3 feriti fra i manifestanti, con una ragazza ferita alla testa e una trentina tra le forze dell’ordine. Si registrano anche dei fermati.
foto: Agenzia Fotogramma
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Lavoro, serve education orientata alle qualificazioni alte e medie
ROMA (ITALPRESS) – Sulla mancanza di lavoro, sulla precarietà nel lavoro, sulla perdita di lavoro, si sprecano fiumi di parole ed allarmi senza fine. Gran parte della classe dirigente italiana, le usa esclusivamente indicando strumenti del passato, privi di senso per le dinamiche che oggi interessano le persone e le attività produttive. Il vicolo cieco, ad esempio, lo troviamo nelle iniziative abrogative del jobs act, nelle decontribuzioni degli oneri previdenziali per ottenere più occupati, nelle richieste di salari minimi, nei bonus una tantum per lavoratori. Proposte sbagliate e pannicelli caldi costosi, però redditizi per coloro in politica e nel sociale intendono catturare a piene mani consenso a buon mercato facendo leva sulla paura; costosissimi per le finanze pubbliche, e responsabili dei ritardi che provoca ai danni dello sviluppo. Dunque si perde tempo su soluzioni inidonee e nel contempo si rifiuta ogni scelta che costa fatica impegno, realismo e responsabilità. Si continua perciò a mostrare indifferenza o peggio ad osteggiare ogni legge ed ogni soluzione della contrattazione collettiva riconducibili all’obiettivo di adeguarsi alle organizzazioni del lavoro orientate alle nuove tecnologie digitali.
Esse vengono bollate inesorabilmente ed irresponsabilmente come portatrici di precarietà. Da troppi anni il lavoro italiano ha sofferto di ritardi e limitazioni, suggerite dal pregiudizio verso la modernità. Ma intanto i paesi nostri concorrenti non hanno indugiato, la loro produttività è aumentata, cosi come la stabilità del lavoro ed i salari, al contrario nostro che subiamo bassa produttività e bassi salari. Ed allora dovremo convincerci che le qualificazioni dovranno assumere i connotati idonei per il tempo che viviamo, ed ottenere riconoscimenti meritocratici. Ai criteri di misurazione oraria del lavoro ai fini delle retribuzioni, dovranno integrarsi quelli della ponderazione dei carichi di lavoro da assegnare ad ogni lavoratore, certamente più efficienti per misurare i risultati orientati alla produttività in ambienti assai avanzati tecnologicamente e nel lavoro agile. Un cambiamento tale che a quel punto ci farà superare la condizione di precarietà nel lavoro prodotta dai ritardi gravi, come quelli accumulati, proprio per averlo contrastato.
Chissà poi perché la battaglia senza quartiere non la si fa l’education orientata alle qualificazioni alte e medie per sostenere il cambiamento digitale applicato alle produzioni. Sappiamo che ormai non disponiamo di enormi quantità di qualificazioni occorrenti. Mancano più di centomila laureati itc, mancano un altrettanto numero di ingegneri, come quelli ad alta qualificazioni iscritti alle its, cosi tante altre medie qualificazioni adeguate alle tecnologie digitali. D’altronde gli italiani senza alcuna confidenza con il digitale sono 15 milioni, il 37% della popolazione. Ma se facciamo il confronto con la popolazione spagnola con il solo 12 %, comprendiamo di essere ultimi in Europa. Si può dire che il tempo straordinario di cambiamento del mondo, da noi viene vissuto male. Tant’è che assumiamo, in questi casi, comportamenti che sarebbero sconsigliabili anche nei tempi ordinari. Otterremmo una rivoluzione se il governo ponesse in cima al suo programma il riadeguamento del sistema dell’education in ogni ordine e grado della istruzione, formazione e percorsi universitari, riorientandoli alla visione dello sviluppo necessario. Ed anche coinvolgendo in una lunga e profonda discussione sulla istruzione e formazione, tutti gli steakholder, imprenditori e sindacati compresi. E poi spiegasse a tutti come stiamo usando i 60 miliardi stanziati dal PNRR per l’adeguamento tecnologico.
Sappiamo che dei 60 miliardi, 10% va destinato alla preparazione del nostro patrimonio umano, ma chissà cosa sta accadendo, datosi che il tema non è presente in alcun dibattito. Però si annunciano per la cosiddetta legge di bilancio 2025, come consuetudine, nuove decontribuzioni per aumentare l’occupazione soprattutto al sud, che tutti sanno non porterà occupazione, ed anzi sprecherà più di una decina di miliardi ai danni dell’equilibrio dei conti previdenziali, ma utili solo a dimostrare che il governo sta facendo qualcosa. Ma il Paese, e soprattutto il sud, aspettano un cambiamento che veda le forze politiche e sociali finirla con slogans e vecchie dispute sul nulla, osando di collaborare per scelte magari faticose, ma capaci di usare il motore Italia a pieni giri per garantire finalmente un futuro alla occupazione, ai salari ai tanti giovani del sud di preparare per fecondare il sistema produttivo e civile dei loro territori.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
Retegui trascina l’Atalanta, Genoa travolto 5-1
BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta torna a sorridere in campionato.
Tutto facile per i bergamaschi che battono il Genoa 5-1 grazie
alla tripletta di Retegui e alle reti di De Roon ed Ederson.
Ottima risposta sul campo da parte degli uomini di Gasperini dopo
il 3-0 rifilato allo Shakhtar, dopo la sosta ci sarà la sfida in
casa del Venezia. Situazione complicata in casa rossoblù. Ora la
squadra di Gilardino è a 5 punti e al terzultimo posto, contro il
Bologna servirà una reazione decisa. La teoria di Gasperini è
stata confermata, l’esperienza in Europa può aiutare anche in
campionato: si è percepito in un primo tempo sostanzialmente
dominato, in cui il Genoa si è visto nell’area atalantina soltanto per una mezza sforbiciata di Bani terminata sul fondo. I padroni di casa ci hanno messo 24 minuti per sbloccare la gara: Ederson di prima ha lanciato nello spazio Lookman, il nigeriano ha confezionato l’assist per Retegui, che in scivolata ha messo a
segno il suo quinto gol in campionato. Lo stesso Lookman e subito
dopo Kolasinac hanno avuto tra i piedi la palla del raddoppio, ma
il Genoa è riuscito a reggere agli affondi atalantini: in pieno
recupero ci ha provato Pasalic, il colpo di testa del croato è
terminato di poco sul fondo. Nella ripresa il copione è rimasto lo stesso, nel giro di cinque minuti Retegui ha trovato la doppietta dopo la conclusione di Ederson respinta male da Gollini. Il brasiliano si è rifatto al 15′ quando con una conclusione violentissima ha siglato la rete del 3-0. Il poker è arrivato al 29′ quando ancora Retegui ha messo a segno un calcio di rigore assegnato dopo un fallo di mano in area di Vogliacco. A dieci minuti dal termine è stato invece De Roon a scrivere il proprio nome sul tabellino con una conclusione al volo che ha sorpreso per la quinta volta Gollini. A rendere meno amaro il pomeriggio in casa Genoa ci ha pensato Ekhator, che ha sfruttato al 38′ una disattenzione della difesa nerazzurra.
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Confesercenti “Tetti agli affitti per le attività di prossimità”
MILANO (ITALPRESS) – Taglio del cuneo fiscale, semplificazione e meno burocrazia, aumento del potere d’acquisto delle famiglie, regolamentazione del commercio sulle piattaforme online, lotta all’elusione fiscale e tetti agli affitti delle attività di prossimità. Queste le principali richieste di Confesercenti al governo in vista della legge di bilancio, ribadite all’Italpress dalla presidente Patrizia De Luise, nella nuova puntata di Primo Piano, la rubrica condotta da Claudio Brachino.
“Noi chiediamo il taglio del cuneo fiscale, semplificazione e aumento del potere d’acquisto delle famiglie attraverso la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali, per lasciare soldi in tasca ai lavoratori, e chiediamo anche tagli alle spesa improduttiva: dove tagliare non spetta a noi dirlo, spetta al Governo, che ha responsabilità di scegliere” spiega De Luise. “Poi c’è il discorso delle piattaforme. Indubbiamente il covid ha abituato le persone a comprare sulle piattaforme online. Però c’è da metterci le mani, lì dentro. Per prima cosa sulla concorrenza fiscale. Perchè noi facciamo un lavoro in cui la concorrenza non ci spaventa, è la nostra quotidianità. E devi saper vendere il tuo prodotto, saper intercettare il bisogno del consumatore a cui ti rivolgi. Però, se giocano due squadre con due regole diverse, a tavolino sappiamo già chi vince. E noi giochiamo con regole diverse, perchè le piattaforme e i grandi colossi dell’online sappiamo tutti che non hanno residenza in Italia, non si sa molto spesso dove ce l’hanno. Quindi, questi soldi che arrivano dal transato non vengono reinvestiti nel nostro Paese. Se questi rimanessero qui staremmo meglio tutti, sia i cittadini sia le imprese” dice ancora la numero uno di Confesercenti.
Poi la presidente parla di affitti, tra le spese fisse più importanti per un’attività di prossimità: “sono esagerati, specialmente se un’attività si trova in una buona zona. Chiediamo tetti e regole. Chiediamo che si torni a considerare l’affitto commerciale come affitto residenziale a famiglie, bisogna cercare di detassare l’affitto a favore del proprietario, ovviamente a fronte di un taglio dell’affitto al commerciante. E poi chiediamo di considerare latterie, mercerie o negozi essenziali come attività di servizio. E’ chiaro che con queste attività non puoi fare miliardi che ti consentono di avere una tassazione come quella in vigore. Quindi, chiediamo di mettere un tetto alla tassazione in relazione al giro d’affari dell’attività”.
De Luise ha affrontato i temi legati alla manodopera, ai giovani e alla formazione. Anche le piccole attività di quartiere faticano a trovare lavoratori, “perchè nelle nostre attività di servizio il sabato si lavora. Poi, se il negozio è posizionato in una zona di particolari flussi turistici anche la domenica si lavora. Gli orari si sono dilazionati e ci sono turni più scomodi. Questi fattori rendono meno appetibili i lavori nelle attività di prossimità”.
La presidente di Confesercenti passa poi al tema della formazione: “perchè quando un ragazzo non vuole studiare, gli si dice ‘vai a fare il commessò? Ci vuole una preparazione per tutto, e non basta solo conoscere le lingue. Si dovrebbe investire sulla formazione, spiegare il lavoro dando gli strumenti. A volte i ragazzi si allontanano da un mestiere semplicemente perchè non lo comprendono”.
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Zemura rilancia l’Udinese, Lecce sconfitto 1-0
UDINE (ITALPRESS) – Vittoria di misura per l’Udinese, che dopo le
due sconfitte contro Inter e Roma batte per 1-0 il Lecce grazie
alla rete di Zemura, tornando momentaneamente al secondo posto in
classifica. Niente da fare per l’undici di Luca Gotti, che da ex
di giornata esce sconfitto dal Bluenergy Stadium, con i salentini
a digiuno di vittorie addirittura da agosto. Parte subito forte
l’Udinese, con doppia occasione sugli sviluppi di corner, prima
con il tiro ravvicinato di Kabasele respinto da Falcone, poi con
Lucca, che col sinistro calcia fuori. Avvio intenso della squadra
di Runjaic, al quale il Lecce risponde con una buona gestione
palla. Ma vicina al gol ci andrà nuovamente l’Udinese, sempre da
calcio d’angolo, sempre con Kabasele, che devia il pallone
crossato da Brenner colpendo la traversa, mentre sulla ribattuta è impreciso il tap-in di Zemura. Crescono ancora i friulani, che al 39′ colpiscono il palo con la conclusione dalla distanza di
Zarraga, deviata in maniera decisiva da Baschirotto ma finita tra
le mani di Falcone dopo aver sbattuto sul montante. Nel finale di
tempo si fa vedere il Lecce, con il tiro potente di Gallo che
termina però largo alla sinistra di Okoye. Nella ripresa faticano ad arrivare le occasioni da gol, da entrambe le parti, con i due allenatori che provano così a dare una svolta ai loro schieramenti con qualche innesto dalla panchina. La svolta della gara arriva però al 75′, con la punizione dal limite dell’area del Lecce battuta benissimo da Zemura, che lascia immobile Falcone e porta avanti l’Udinese. Lecce che deve affidarsi dunque all’ultimo quarto d’ora di partita per cercare un pari che però non arriverà, dando ragione alla gestione sapiente e quindi vincente della formazione bianconera.
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Fonseca “A Firenze per vincere, Morata titolare”
MILANO (ITALPRESS) – Dopo il ko in Champions League, il Milan si rituffa sul campionato. Sarà in campo a Firenze contro i viola e cercherà la quarta vittoria di fila in Serie A. Lo dice, senza giri di parole, il tecnico dei rossoneri, Paulo Fonseca: “Domani sarà importante vincere, non perchè giochiamo fuori casa ma perchè dobbiamo dare continuità a quello che abbiamo fatto in campionato: è un’opportunità per dimostrare che abbiamo la stessa ambizione sia in casa che fuori. “Dopo la sconfitta in Champions la squadra era arrabbiata. In settimana, però, ho percepito buone sensazioni. Giocare a Firenze è sempre difficile. Loro hanno una grande squadra ma noi siamo pronti per fare una bella partita e ovviamente vogliamo vincere. Morata sta bene e domani giocherà”, ha precisato Fonseca. “La continuità nella formazione e negli schemi è importante in questo momento. Soprattutto quando abbiamo qualche giorno in più per recuperare le energie fra una gara e
un’altra. Non che gli altri non siano all’altezza ma stiamo bene e siamo in forma. Abbiamo una buona base, che supporta la crescita della squadra, e dobbiamo continuare così”, ha detto ancora il tecnico rossonero.
“Gabbia in Nazionale? Io sono l’allenatore del Milan e non voglio influenzare Spalletti ma penso che sia stato giusto chiamarlo. E’ in un grande momento. Sono molto soddisfatto di lui, è un grande professionista: se c’è un giocatore che merita questo è Gabbia”, ha poi spiegato Fonseca. Sui singoli, infine, il tecnico portoghese ha chiarito alcune gerarchie: “Gabbia e Tomori stanno facendo bene, per ora Pavlovic deve continuare a lavorare, poi avrà altre opportunità. Fofana è molto importante per noi e migliora ogni giorno. Musah si sta allenando per giocare in mediana, dopo l’infortunio di Bennacer non abbiamo molti giocatori per quel ruolo. Maignan è un vero leader e sta lavorando bene”.
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Motta “Dopo l’infortunio di Bremer daremo tutti di più”
TORINO (ITALPRESS) – Il solito Thiago Motta, dopo la bella vittoria di Champions, alla vigilia della gara di campionato contro il Cagliari, non vuole distrazioni, nemmeno a causa del ko di Bremer. Così taglia corto sul possibile ritorno in campo di Pogba e si gode McKennie, Vlahovic e Francisco Conceicao. “La squadra sta bene, molto bene. Vincere aiuta a lavorare meglio. Siamo concentrati per la gara di domani. Non ci saranno Bremer, Nico Gonzalez, Milik, Adzic e Timothy Weah, che oggi ha accusato ancora dolore”, ha detto il tecnico della Juve. “Bremer è un ragazzo fantastico e per questa squadra è importantissimo. Adesso tutti noi daremo qualcosa in più. Deve stare sereno. Dispiace per il suo infortunio. Noi daremo il massimo e aspetteremo il suo rientro”, ha proseguito Motta. “Loro vengono da una vittoria e hanno giocato recentemente molto bene. Il Cagliari è squadra che si difende bene e che in ripartenza è pericolosa, con giocatori molto veloci. Giochiamo in casa, davanti al nostro pubblico. Dovremo far bene il nostro lavoro, dal primo all’ultimo minuto. Bisogna fare una buona prestazione e raggiungere un risultato positivo”, ha continuato l’allenatore bianconero. “Su Paul Pogba deciderà la società, quando riceverà la comunicazione ufficiale. E’ un grande calciatore ma è da tanto tempo che non gioca. Io al momento sono concentrato solo sulla gara di domani”, ha precisato Motta. Infine, sui singoli: “McKennie ha una grande utilità dentro la squadra. Sono molto contento di averlo con noi. Vlahovic è un leader della squadra. L’ho sempre detto. Lui ogni giorno lavora bene. Si impegna per se stesso e per i compagni. Fino a oggi è stato un esempio importante per tutti. Conceicao trasmette voglia e allegria di andare in campo. Si impegna al massimo tutti i giorni. Ho solo elogi per Francisco: aiuta tanto i compagni, dimostrando come si deve allenare ogni giocatore”.
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