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Treni, Salvini “Guasto per un errore umano, mi scuso con i passeggeri”

ROMA (ITALPRESS) – “Stiamo investendo 12 miliardi di euro sulla rete ferroviaria in sicurezza, manutenzione e nuovi treni, non solo ad alta velocità: ieri è accaduto un errore umano, con un’azienda che ha danneggiato uno dei cavi che alimenta una cabina che dà energia a tutta la stazione Termini. I tecnici sono intervenuti già di notte, ma non sono riusciti a evitare alcune ore di caos: purtroppo ci sono situazioni imprevedibili ma ovviamente c’è da scusarsi con tutti i passeggeri che hanno perso una giornata di lavoro, l’azienda che ha sbagliato è stata prontamente sospesa e non lavorerà più con Fs”. A dirlo è il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini a “Dritto e rovescio” su Rete4.

foto: Agenzia Fotogramma

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La Lazio travolge il Nizza, all’Olimpico finisce 4-1

ROMA (ITALPRESS) – Brilla ancora la Lazio nel segno del “Taty” Castellanos che, nel giorno del suo 26° compleanno, sigla una doppietta e confeziona diverse giocate di qualità nel 4-1 con cui i biancocelesti superano il Nizza nella seconda giornata di Europa League, bissando il successo all’esordio contro la Dinamo Kiev. Baroni lancia tra i pali Mandas, alla prima presenza stagionale, e conferma titolari “di coppa” Pedro e Dele-Bashiru. Dopo una prima fase di studio, la Lazio comincia a macinare gioco e si rende pericolosa con Vecino e Pedro, anticipato ad un difensore avversario su un cross un pò troppo arretrato di Marusic. Dal calcio d’angolo Castellanos trova lo spazio per un colpo di testa poderoso, respinto dall’incrocio dei pali. I biancocelesti colpiscono anche la parte alta della traversa con un tiro di Vecino deviato da un difensore. E’ il preludio al gol, che arriva al 20′: angolo battuto da Pedro con colpo di testa di Patric salvato sulla linea da Clauss; ancora Pedro arriva sulla palla vagante e scarica in rete un tiro a giro perfetto. Con il passare dei minuti il Nizza sembra prendere il controllo del gioco, ma la Lazio colpisce nuovamente al 35′ con Castellanos, che supera Bulka con un pallonetto dopo un intervento difensivo impreciso di Ndayishimiye.
Al 41′ gli ospiti accorciano con l’ex Sassuolo Boga, che completa una bella triangolazione con Moukoko e batte Mandas col mancino. Nel secondo tempo aumenta ancora di più l’intensità della pioggia e il campo diventa davvero molto pesante, ma al 53′ Castellanos trova un’altra grande giocata partendo in profondità sull’assist di Rovella e calciando all’incrocio dopo un’ottima sterzata a superare la pressione di Rosario: inizialmente annullato per fuorigioco, il gol viene convalidato dopo il check del Var. L’asse Rovella-Castellanos si ripete pochi minuti dopo e porta al rigore conquistato dallo spagnolo per fallo di Bulka: dal dischetto Zaccagni non sbaglia: 4-1. Le condizioni del campo peggiorano sempre di più, tanto che alcune zone sono al limite della praticabilità. Il Nizza trova comunque alcuni spunti interessanti con Guessand e Moukoko, con Mandas che risponde presente in entrambe le occasioni, blindando il risultato.
– Foto Ipa Agency –
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Lutto nel mondo del golf, morto il presidente della Fig Chimenti

ROMA (ITALPRESS) – Lutto nel mondo del golf e dello sport italiano. E’ morto all’età di 85 anni Franco Chimenti, storico dirigente e presidente della Federazione Italiana Golf, che guidava dal lontano 2002. Nato a Napoli il 7 agosto del 1939, Chimenti, a lungo Professore Ordinario di Chimica Farmaceutica all’Università “La Sapienza” di Roma, dove ha ricoperto poi la carica di Preside, era membro della New York Academy of Scienses. Accademico delle Scienze Medico Biologiche, Accademico del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico, autore di molteplici manoscritti e comunicazioni edite da Riviste Internazionali, dal 1970 al 2000 è stato presidente dell’Istituto di Ricerca Dermocosmetica. Dal 1981 al 1985 ha ricoperto la carica di vicepresidente della Società Sportiva Lazio di cui diventò presidente nel 1986. Nel 1996 è stato Consigliere della Federazione Italiana Golf della quale venne nominato anche vicepresidente. Poi, nel 2002, venne eletto per la prima volta presidente della Federazione Italiana Golf, entrando a far parte così del Consiglio Nazionale del Coni. Del quale fu membro di Giunta dal 2004 al 2008 e dal 2012 al 2021. Il 19 febbraio 2013 fu nominato vice-presidente vicario del Coni, carica da cui si dimise l’11 giugno 2013 per ricoprire il ruolo di presidente di Coni Servizi. Il 20 dicembre 2021 ricevette il Collare d’Oro al merito sportivo, la massima onorificenza conferita dal Coni, a coronamento di una lunga e grande carriera da dirigente al servizio dello sport. Grazie alla sua visione e capacità manageriale, portò per la prima volta la Ryder Cup in Italia nel 2023, manifestazione che ha riscosso un enorme successo di pubblico. Solo lo scorso settembre aveva ottenuto il suo ennesimo mandato, fino alle Olimpiadi di Los Angeles 2028, alla massima carica dirigenziale della Federgolf.
– Foto Ipa Agency –
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Aperto all’Arsenale di Venezia il Salone dell’Alto Artigianato Italiano

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VENEZIA (ITALPRESS) – L’Arsenale di Venezia torna protagonista del saper fare manuale italiano. Si è aperta oggi, all’Arsenale di Venezia, la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, un evento unico che per quattro giorni, fino a domenica 6 ottobre, celebra l’arte e l’artigianato italiano nel cuore della laguna, culla di antichi mestieri e di un saper fare tramandato nei secoli. Il taglio del nastro si è svolto alla presenza del sindaco Luigi Brugnaro e dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione del Veneto, Roberto Marcato.
“Inauguriamo oggi la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato Italiano, nato lo scorso anno come una sfida, e oggi già entrato a far parte del calendario annuale cittadino grazie al numero crescente di espositori e al gradimento di pubblico e operatori registrato fin da subito” ha esordito il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro “In un’epoca di produzione di massa e standardizzata, l’artigianato artistico italiano continua a ricoprire un ruolo fondamentale nel tessuto economico, culturale e sociale del paese, dando anche una forte connotazione identitaria ai singoli territori. L’Italia vanta una lunga storia in questo senso, eccellendo in arti che sono diventate punto di riferimento internazionale: dal vetro di Murano all’oreficeria, dalla ceramica alla lavorazione del legno e del ferro, dai tessuti pregiati a tutti quei mestieri che, da Nord a Sud, rappresentano la ricchezza stessa del territorio”.

“All’Arsenale presentiamo una selezione di queste realtà, per raccontare storie e mostrare i volti di chi ancora oggi realizza a mano o con tecniche antiche oggetti preziosi e unici al mondo. Venezia e la sua laguna sono in primo piano come luogo di produzione di oggetti di qualità e non solo come luogo di transito di merci e culture tra Oriente e Occidente. Un patrimonio che ha saputo rinnovarsi nel tempo arrivando sino a noi e, in alcuni casi, dimostrandosi capace di accogliere gli strumenti di oggi senza però snaturare l’anima dei prodotti. Sarà nostra cura introdurre azioni e iniziative volte alla tutela di questi saperi che sempre più corrono il rischio di subire concorrenza e riproduzioni a costi inferiori. E promuovere la formazione di questi mestieri presso le nuove generazioni offrendo uno sbocco professionale ad un numero sempre più ampio di cittadini di oggi e di domani. Auguro quindi un buon Salone a tutti, ringraziando sin da ora chi si è speso e ha lavorato alla sua realizzazione” conclude Marcato.

La fiera, sin dalla prima edizione, è stata riconosciuta dalla Regione del Veneto di interesse nazionale e ha ricevuto dal RINA la certificazione ISO 20121 assegnata agli eventi gestiti secondo i principi di sostenibilità. “Ringrazio ancora una volta il sindaco Brugnaro e l’Amministrazione del Comune di Venezia per aver immaginato e realizzato questo Salone, che si presenta accresciuto e rafforzato in questa seconda edizione, e che la Regione Veneto ha ritenuto doveroso riconoscere come una fiera di interesse nazionale – ha aggiunto l’assessore Marcato – È necessario che le istituzioni si occupino della realtà straordinaria dell’artigianato che, in Veneto, conta 122mila imprese. Come ente pubblico dobbiamo sostenere le eccellenze del nostro territorio che coniugano tradizione, arte e innovazione”.
Nel suo discorso, l’assessore Marcato ha poi continuato sottolineando come il sapere artigiano non solo sia uno degli elementi portanti dell’economia italiana e del Veneto, ma anche un ambito in cui lavoro e arte si uniscono, costituendo un patrimonio importantissimo che non può essere perso. “Dobbiamo far capire ai giovani che fare l’artigiano è bello, perché permette di dare libero sfogo alla propria fantasia e creare qualcosa di veramente interessante che rimarrà nella storia della nostra civiltà”, ha concluso l’assessore regionale.
Durante la cerimonia di apertura, inoltre, è stata data lettura del messaggio del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso: “Il Salone è una straordinaria vetrina per il nostro patrimonio culturale e manifatturiero: un’occasione per ammirare l’ingegno e la creatività dei nostri artigiani che rendono il Made in Italy un valore aggiunto riconosciuto e ammirato in tutto il mondo. Con oltre 140 espositori e una vasta gamma di settori rappresentati – dalla gioielleria all’arredo, dalla lavorazione del vetro all’alta sartoria – l’esposizione è un tributo al saper fare nazionale, alla passione e alla maestria contenuti nelle nostre eccellenze. Gli artigiani italiani non sono solo custodi di tradizioni secolari, ma sono anche pionieri di un nuovo modello economico in grado di unire l’estetica, la qualità, e il rispetto per l’ambiente. È un modello che guarda al futuro con fiducia, sapendo che l’identità culturale e il radicamento territoriale rappresentano un valore aggiunto insostituibile”, ha affermato il Ministro, che ha concluso il suo messaggio con un augurio a scoprire le meraviglie create dalle inimitabili maestrie italiane.

Organizzata da Vela spa con il coordinamento del direttore operativo Fabrizio D’Oria e del direttore commerciale Alberto Bozzo, la manifestazione ha registrato un incremento sia nel numero degli espositori sia negli spazi utilizzati. Oltre 140 artigiani hanno portato in laguna la propria unicità, identità culturale e tradizione regionale, all’interno delle Tese e delle Nappe di San Cristoforo, su un totale di 7.000 metri quadrati di spazi espositivi. Vasta la gamma di lavorazioni in esposizione, da sempre sinonimo di Made in Italy – da tessuti pregiati a lavori in ceramica, gioielleria, vetro soffiato, mobili di design e molto altro ancora – che contribuisce a rendere l’esposizione multisensoriale e creativa, un vero e proprio spaccato della ricchezza culturale e artistica del paese.

Numerose le dimostrazioni dal vivo, in tutti i campi, che tutti i giorni animeranno la manifestazione, oltre a varie occasioni di approfondimento di tecniche e conoscenze e alla preziosa testimonianza degli studenti di alcune delle principali Scuole di artigianato presenti nella Tesa 113 a cura della Fondazione Musei Civici di Venezia Il Salone dell’Alto Artigianato Italiano è promosso dal Comune di Venezia e organizzato da Vela Spa nell’ambito del progetto “Venezia e la sua laguna: gestione e valorizzazione dei flussi turistici” finanziato dal Ministero del Turismo per la valorizzazione dei Comuni a vocazione turistico-culturale nei cui territori sono ubicati siti riconosciuti dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Partner istituzionali della manifestazione sono: Regione Veneto, Camera di Commercio Venezia e Rovigo, Venice World Sustainability Capital Foundation, CNA Venezia, Confartigianato, Fondazione Musei Civici Venezia, oltre a Venis, AVM Spa e Veritas. Partner: Intesa San Paolo e American Express. Partner tecnico: Artemest ed Henoto.

foto: ufficio stampa Comune di Venezia

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Mattarella “L’informazione libera è antidoto alla manipolazione”

ROMA (ITALPRESS) – “L’intero sistema informativo vive una fase di forti cambiamenti in ragione delle repentine innovazioni tecnologiche che hanno mutato la stessa fruizione delle notizie da parte dei cittadini, rivoluzionando tempi e gli stessi controlli sulla loro accuratezza. La trasformazione digitale interessa ogni aspetto della nostra vita. Non vi è dubbio che essa offra straordinarie opportunità. Al contempo la sfida per le nostre società democratiche è quella di evitare che l’accelerazione dei mutamenti comporti la regressione di diritti fondamentali derivanti da quell’unità di valori, indivisibili e universali, sulla quale si fonda l’Unione europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando al Quirinale le agenzie di stampa europee (European Alliance of New Agencies – EANA).
“E’ lo spirito che ha animato la ‘Dichiarazione europea sui diritti e principi digitali per il prossimo decennio digitalè, proclamata dalle istituzioni comunitarie nel 2023, che riafferma come debbano essere i valori e i diritti fondamentali a guidare le trasformazioni – ha aggiunto Mattarella -. La libertà e il pluralismo dei media garantiscono il pieno dispiegarsi di alcuni dei diritti irrinunciabili per la democrazia e la misurazione della sua qualità: il diritto alla libertà di espressione e di informazione”.
“L’informazione libera, indipendente e plurale è un diritto dei cittadini, un dovere per tutti esigerla. E’ l’antidoto per contrastare fenomeni manipolativi. Nuovi protagonisti globali sono intervenuti nella dimensione dell’informazione, con la pretesa di definire standard di accesso e linee guida – anche con un uso spregiudicato delle piattaforme digitali che gestiscono e dell’Intelligenza Artificiale – a prescindere dalle legislazioni poste a tutela della integrità del settore – ha sottolineato il capo dello Stato -. Rischi che si aggiungono alle mai abbandonate tentazioni di poteri pubblici di fissare a loro volta limiti agli spazi di libertà di informazione, piuttosto che proporsi doverosamente di garantire e sostenere quei medesimi spazi di libertà. La sfida che la vostra associazione persegue, sin dalla sua nascita nel 1956, si propone di coniugare innovazioni tecnologiche e i principi della libertà di stampa con la pubblicazione di notizie verificate, per fare luce dove è buio, perseguendo l’interesse generale. I protagonisti del sistema dell’informazione sanno che questo comporta un prezzo. Siano i giornalisti – e la denuncia del presidente Fries è significativa – siano gli editori”.
“La sostenibilità delle imprese editoriali è essa stessa garanzia di libertà per la realizzazione del bene informazione. Poter operare in un ambiente che consente pari opportunità di mercato e adeguate tutele contribuisce a tale obiettivo. Coloro che scommettono sul bene informazione e coloro che ogni giorno con responsabilità lo realizzano, sono attori che svolgono un servizio irrinunciabile alla comunità – ha proseguito il presidente -. Ogni anno decine di giornalisti perdono la vita per raccontare ciò che accade e non solo nei teatri di guerra.
E’ il prezzo più alto pagato al dovere verso la verità dei fatti.
La Conferenza di Helsinki del 1975 ha voluto riconoscere il principio della libera circolazione delle idee e dell’informazione, termini che hanno contribuito a rimodulare nuovi rapporti tra le persone e i popoli della comunità internazionale. Oggi gli scontri bellici in atto, a partire dall’aggressione della Federazione Russa all’indipendenza dell’Ucraina, si avvalgono di armi ibride giocate sul terreno delle fake news dirette alle opinioni pubbliche dei Paesi democratici per manipolarle. E’ un sovrappiù di responsabilità per le agenzie di stampa il compito di restituire verità contro le azioni di propaganda che puntano ad adulterare i fatti e a intossicare così le coscienze. Senza conoscenza onestamente genuina non c’è possibilità di formarsi una opinione libera e consapevole – ha concluso Mattarella -. Riconoscersi nella vitale funzione democratica dell’informazione è una precondizione per fare in modo che istituzioni, editori, giornalisti e cittadini possano concorrere, ognuno per la propria parte, alla sua tutela.
Vi ringrazio per il presidio prezioso che rappresentate”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

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Amata “In Sicilia +3,5% turisti nel primo semestre, trainano stranieri”

PALERMO (ITALPRESS) – “I dati, rispetto alla stagione estiva, sono sicuramente positivi, ancora non definiti ma possiamo dire che, per quanto riguarda il primo semestre 2024, facendo un confronto con il 2023, sicuramente c’è stato un trend di crescita intorno al +3,5% se non consideriamo gli affitti brevi. Rispetto agli affitti brevi, infatti, abbiamo avuto addirittura un aumento del 50% sul dato dello scorso anno. Abbiamo avuto un totale di presenze che hanno superato gli 8 milioni”. Così l’assessore del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo della Regione siciliana, Elvira Amata, in un’intervista all’Italpress. “Gli stranieri continuano a trainare la nostra stagione estiva e non solo – prosegue -, sono in continuo aumento e rispetto al 2023 abbiamo avuto una presenza in crescita del 45%. Se andiamo a valutare invece i dati di luglio e agosto, che non sono definitivi, sicuramente sono più bassi: abbiamo avuto un decremento del 3,4% nel mese di luglio e del 4,3% nel mese di agosto ma, considerato il numero delle strutture ricettive e l’andamento che c’è stato – prosegue -, quasi certamente arriveremo non solo a pareggiare ma certamente a riportare il ‘menò in ‘più'”.
“Un altro dato che abbiamo valutato e che può essere ricollegato al calo di luglio e agosto – sottolinea -, è che abbiamo una presenza importante di turisti stranieri in periodi non di alta stagione. Mi riferisco a gennaio-marzo dove c’è una crescita molto importante rispetto al 2023 e al 2022, questo fa capire che gli stranieri preferiscono visitare la Sicilia in periodi più tranquilli, probabilmente perchè sono più indirizzati ad un turismo esperienziale, a una visita dei nostri borghi, a una immersione nel paesaggio, nella storia, tradizione e cultura siciliana. Per avere un’idea complessiva dobbiamo aspettare la fine dell’anno per capire come è andata in termini assoluti la stagione. Possiamo dirci soddisfatti perchè il primo obiettivo dell’assessorato che abbiamo stabilito con il presidente della Regione, Renato Schifani, era quello di avviare realmente la destagionalizzazione – evidenzia – penso che le azioni che abbiamo messo in campo, e lo dicono i numeri, ci stanno portando in questa direzione, e abbiamo già dei risultati concreti”.
L’obiettivo dell’assessorato è “una programmazione unitaria, ogni azione che io metto in campo lo faccio pensando alla destagionalizzazione, al nuovo modo di viaggiare post pandemia; ovviamente in Sicilia abbiamo diversi segmenti che possiamo mettere in risalto, l’offerta turistica che può dare la Sicilia è unica al mondo ed è dettata dalle condizioni climatiche, dal patrimonio artistico e culturale che abbiamo, all’enogastronomia, dai nostri paesaggi. E’ chiaro che, se pensiamo alla destagionalizzazione sono importanti anche gli eventi che si organizzano, quindi sto bene attenta a farlo fuori stagione. Un esempio sono i treni storici – racconta -, un’iniziativa che va avanti da parecchi anni e che sta riscontrando un successo incredibile, nel 2023 abbiamo dovuto integrare dei servizi in corso d’opera proprio perchè la richiesta è stata oltre la nostra immaginazione. Nel mettere in campo questa iniziativa, ho voluto associare le fermate di questi treni non solo scegliendo la località, ma anche se fossero presenti degli eventi organizzati in quelle date. Così noi associamo turismo esperienziale, visite e siti importanti e nello stesso tempo cibo, un’offerta completa”.
Infine, l’assessore parla anche del Trofeo Coni che vede la Regione siciliana tra i big sponsor della manifestazione con un finanziamento di 1,2 milioni di euro: “Si tratta di un evento molto importante – spiega -, il finanziamento è stato erogato dall’assessorato al Turismo, sarà inaugurato domani a Catania alla presenza del Presidente della Repubblica, e si concluderà a Palermo. Tantissime le discipline sportive in campo e soprattutto moltissimi giovani, la cosa fondamentale è riuscire a coinvolgere, soprattutto quando parliamo di sport, i giovani che educa e che porta ad affrontare nel modo giusto le sfide della vita”, conclude.

– Foto gtr/Italpress –

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Mef “Nessun aumento per le accise sui carburanti”

ROMA (ITALPRESS) – “Del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il Governo intende aumentare le accise sui carburanti. Sulla base degli impegni PNRR, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel marzo 2022, il Governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad)”. Così una nota del Mef.
“In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise – spiega il ministero dell’Economia e Finanze -. In ogni caso, in coerenza con l’impostazione di questo Governo, l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sarà definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.

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Giorgetti “No a retorica su extraprofitti, ma serve contributo di tutti”

ROMA (ITALPRESS) – “Le aziende non fanno beneficienza, i contributi volontari non esistono. Esiste quella che è la stella polare che è l’articolo 53 della Costituzione: tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità a seconda delle necessità della nazione”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato nel corso di un evento di Bloomberg a Milano.
“Ci rivolgiamo a tutti – ha aggiunto – perchè in questo momento prevalentemente taglieremo spese, ma sicuramente un concorso per quanto riguarda le entrate ci sarà. Non ci sarà la replica della narrativa e della discussione sugli extraprofitti bancari. Ci sarà una chiamata di contribuzione per tutti, non semplicemente per le banche, ma ragionata e razionale”, ha aggiunto.
“Paradossalmente uno potrebbe dire che con tutte queste guerre chi produce armi sta andando particolarmente bene e anche in questo caso c’è una situazione di mercato favorevole. Questo per dire che l’economia è fatta in un certo modo, è determinata anche da situazioni eccezionali, e tutti sono chiamati a concorrere, si troverà una soluzione equilibrata”, ha spiegato il ministro.
Per Giorgetti non si deve parlare di extra-profitti ma “tassare i giusti profitti, gli utili, in modo corretto”.

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