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A PALERMO ARRIVA IL NORDIC WALKING

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Parte da Palermo l’edizione 2018 di Nordic Tales, l’iniziativa promossa da Sanofi Genzyme con il patrocinio di Aism – Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dell’Associazione Italiana Nordic Walking. L’evento, tenuto nel Parco della Favorita, all’interno della Struttura equestre comunale, ha avuto anche il patrocinio del Comune di Palermo.

L’appuntamento si è sviluppato in due fasi: lezioni di Nordic Walking, tenute dall’istruttrice Manuela Brancato, dedicate ai pazienti di sclerosi multipla e ai loro assistenti, e meditazione mindfulness, guidata dallo psicologo Marco Gritti, mirante a coadiuvare, a livello psicologico, i pazienti affetti dalla patologia.

Il Nordic Wallking è una camminata naturale che si fa con l’ausilio di due bastoncini, molto simili a quelli utilizzati per lo sci di fondo, anche se un pò più corti.

“Praticando la meditazione di consapevolezza, le persone possono avere benefici a livello di coordinazione motoria e possono contrastare gli effetti depressivi psicologici che lo stato patologico può comportare – ha sottolineato Marco Gritti, psicologo dello studio MenteCorpo che ha sede a Milano -. Ai nostri ospiti ho prodotto un’esperienza pratica di training mentale, che proseguirà sui canali social legati a progetto, per poi continuare autonomamente a casa loro”.

Manuela Brancato, istruttrice della Scuola Italiana di Nordic Walking, ha invece spiegato: “Il Nordic Walking è una disciplina sportiva completa, perchè coinvolge il 90 per cento della muscolatura del corpo. Aiuta nella postura, nell’avere un equilibrio e solidità nel camminare, apporta benefici alla colonna vertebrale perchè si fa un continuo e delicato movimento alla colonna vertebrale, che tiene ben lubrificate le vertebre. C’è anche il coinvolgimento della muscolatura delle spalle. E’ davvero toccante vedere con quale tenacia e coraggio i pazienti di sclerosi multipla si impegnano in questa pratica”.

Dello stesso parere Sergio Federico, volontario della sezione palermitana dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla, che ha aggiunto: “Il primo beneficio che percepiamo è che migliora la qualità della vita, il movimento aiuta a stare bene. Il Parco della Favorità è il posto ideale per questa pratica sportiva”.

Il medico Salvatore Cottone, che dirige l’Unità di Neurologia dell’Azienda Ospedialiera Villa Sofia – Cervello, è stato presente all’appuntamento promosso da Sanofy Genzime: “E’ la prima volta che il Nordic Walking arriva a Palermo, con destinatari questi ospiti particolari. Sarebbe davvero proficuo – ha auspicato – se, con il Comune di Palermo, si riuscisse ad aprire una scuola di Nordic Walking proprio qui alla Favorita. Non siamo nuovi a questi tipi di attività alternative: con la Lega Navale, anni fa abbiamo portato alla istituzione della prima scuola di vela-terapia aperta ai malati di sclerosi multipla”.

Sui dati di questa patologia in Sicilia, Cottone ha aggiunto: “Nel 2010 sono stati tracciati più di seimila pazienti nella nostra regione, con valore di incidenza vicini a un caso su mille. Ciò significa che la Sicilia può essere considerata ad alto-medio rischio di malattia. Secondo gli ultimi dati, nell’Isola potrebbero esserci tra gli ottomila e i novemila pazienti affetti. La sclerosi multipla  – ha proseguito Cottone – colpisce fra i 20 e i 40 anni. Ultimamente assistiamo a un aumento dei casi. Sono ancora sconosciuti i fattori di questo aumento. Studi recenti ipotizzano che a provocare l’insorgenza possano essere infezioni da virus erpetici che avvengono in età adulta o la mancanza di vitamina D. Ma adesso stiamo registrando un abbassamento dell’età dell’insorgenza dei primi sintomi: ci sono casi pediatrici in aumento, oggi i primi sintomi compaiono anche a 16 – 18 anni, mentre prima dopo i venti. E’ importante portare avanti nuove terapie e fare la diagnosi precoce”.

Dopo Palermo, le prossime tappe del circuito Nordic Tales, promosso da Sanofi Genzyme, saranno a Lonate Pozzolo (Varese), Roma, Genova e Cagliari.

 

 

 

 

 

 

 

 

LA SICILIA IN MOSTRA A ROMA

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Dall’8 maggio al 22 luglio, Palazzo Cipolla, a Roma, ospiterà la mostra “Sicilia, il Grand Tour”, promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte, in collaborazione con la Fondazione Federico II. In esposizione una raccolta di acquarelli di Fabrice Moireau raccontati da Lorenzo Matassa. Circa 400 le opere a colori del “pittore dei tetti di Parigi”, concesse dalla Fondazione Dragotto.

Illustri viaggiatori hanno offerto il proprio sguardo per raccontare la Sicilia al mondo intero. Superarono mille difficoltà per scoprire paesaggi disegnati dalla natura e rileggere ciò che l’antichità e l’arte avevano consolidato in monumenti d’immenso valore. Nelle loro parole la Sicilia fu il luogo della definitiva crescita conoscitiva ed emozionale. Nasceva il “Grand Tour” e Goethe ne era il massimo “profeta”.

A distanza di quasi due secoli e mezzo da quel tempo, l’Isola rivive un nuovo “Grand Tour” affidato ai pennelli e alle matite di uno dei più grandi acquarellisti del mondo, Fabrice Moireau, e al racconto di viaggio del giurista e uomo di cultura, Lorenzo Matassa.

Nei luoghi ritratti, l’artista si è recato personalmente, accompagnato dal suo inseparabile zaino che contiene tavolozza, colori, fogli bianchi, pennelli, l’immancabile sgabello pieghevole. Riprese dalla sua mano sapiente i luoghi diventano acquerelli, e così anche le testimonianze archeologiche dell’Isola, le vedute di alcune riserve naturali, le isole minori, i numerosi castelli, gli scorci dei siti Unesco.

Un lungo itinerario nella Sicilia più intima, nei luoghi meno conosciuti ma non per questo meno affascinanti e meritevoli di un viaggio.

“’Sicilia, il Grand Tour’ è per me un meraviglioso viaggio nella memoria, un’immersione nei luoghi, negli scorci, nei paesaggi più belli e suggestivi della mia terra natia, condotta sull’onda della soave pennellata diFabrice Moireau, indiscusso maestro di una tecnica tanto pregevole quanto oggi scarsamente praticata qual è l’acquerello – ha affermato Emmanuele F.M. Emanuele, presidente onorario della Fondazione Cultura e Arte – Un percorso espositivo che è una vera poesia, un inno all’isola che indusse Federico II di Svevia ad affermare che era al tal punto felice di vivere in Sicilia da non invidiare a Dio il Paradiso. Ecco, gli acquerelli di Moireau, con l’ideale contrappunto dei testi di Lorenzo Matassa, connotati da un lirismo ispirato che fa apparire le opere ancora più belle, restituiscono oggi intatto il senso della meraviglia dei viaggiatori stranieri di fine Settecento ed inizio Ottocento, di cui Goethe narrò in una delle sue famose lettere: ‘È in Sicilia che si trova la chiave di tutto. La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra. Chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita’”.

“Abbiamo trasferito la Sicilia di peso a Roma in questo bellissimo palazzo a disposizione di tutto il mondo, perché per Roma passa tutto il mondo, per far conoscere quello che i giornali hanno definito ‘la più bella regione del

mondo’. Fabrice Moireau con la sua arte è riuscito a fondere arte ed emozione raccontando tutta la Sicilia. Ha creato il paradiso”, ha aggiunto l’imprenditore di “Sicily by car”, Tommaso Dragotto.

“Sicilia, il Grand Tour” è anche un libro edito dalla Fondazione Tommaso Dragotto, arricchito dal racconto del magistrato-scrittore Lorenzo Matassa. Già nel titolo c’è il richiamo alle suggestioni di quel fenomeno che, tra il Settecento e la prima metà dell’Ottocento, portò in Sicilia viaggiatori stranieri e uomini di cultura accompagnati da artisti del paesaggio. Così accadde a Goethe che visitò l’Isola nel 1787. Il suo diario, illustrato da Christoph Heinrich Kniep, divenne leggenda.

 

 

 

PIÙ SICUREZZA NEI PRONTO SOCCORSO

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“Abbiamo avviato un tavolo scientifico per la definizione delle linee guida per il piano di sicurezza dei pronto soccorso regionali. Il problema dei pronto soccorso è quello degli accessi impropri. A fronte di 24 milioni di accessi in tutta Italia con il 15% dei ricoveri, in Sicilia ci sono 1,7 milioni di accessi nei pronto soccorso con il 16% dei ricoveri”. Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in occasione della presentazione della nuova ala del Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il presidente Nello Musumeci e il direttore generale della struttura, Giovanni Migliore, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il prefetto Antonella De Miro, il questore, Renato Cortese, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Antonio Di Stasio.

“Avvieremo azioni per l’individuazione del ‘bed manager’ che possa gestire le problematiche dell’iperafflusso, la riduzione dei tempi d’attesa, la riduzione del crowding – ha spiegato l’assessore -. L’organizzazione dei locali dei pronto soccorso è importantissima. Gli investimenti già autorizzati sono 26 milioni di euro, a questa cifra si aggiungono 4 milioni per la rete del servizio 118. Agli ospedali della provincia di Palermo andranno 4,9 milioni di euro, a Trapani 3 milioni, ad Agrigento 2,5 milioni, a Enna 1 milione, a Caltanissetta 1,5 milioni, a Ragusa 1,8 milioni di euro, a Siracusa 2,4 milioni, a Catania 6,4 milioni di euro ed a Messina 2,3 milioni di euro”.

“A Palermo 1,4 dei 4,9 milioni di euro verrà investito all’ospedale Villa Sofia Cervello e 3,5 milioni al Civico – ha puntualizzato -. Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza ha dato delle indicazioni. Verranno potenziati i servizi di sorveglianza e il numero di guardie giurate, che sono indispensabili per la sicurezza nei pronto soccorso. Deve vigere il principio del divieto d’accesso dall’area di visita del pronto soccorso: è indispensabile”.

“Il progetto regionale – ha aggiunto l’assessore Razza – prevede anche la valutazione percepita che i cittadini faranno sapere attraverso il concetto di ‘Customer Satisfaction’. Lo strumento di valutazione sarà attuato attraverso una scheda intervista sul pronto soccorso, entro trenta giorni per via telefonica da parte del personale esterno formato all’interno dell’università di Palermo”. “I pronto soccorso più grandi – ha sottolineato – dovranno istituire convenzioni con associazioni di volontariato per l’accoglienza dei pazienti, aree di accoglienza pre ricovero fuori dal pronto soccorso e procedere all’acquisto di nuovi arredi, barelle e suppellettili”.

“Il piano della sanità digitale – ha proseguito – prevede che tutti i pronto soccorso siano dotati di un sistema informatico che consentirà di avere i dati di affluenza dei pazienti in tempo reale. E le centrali operative del 118 e le singole autoambulanze in servizio con tablet potranno leggere in tempo reale i dati aggiornati sui tempi d’attesa e valutare di recarsi nel pronto soccorso meno congestionato”.

“Si deve mettere assieme sicurezza e qualità, un binomio imprescindibile – ha sottolineato il  presidente della Regione, Nello Musumeci -. Abbiamo il dovere di dire basta agli episodi di violenza che non permettono al personale di lavorare in serenità. Un vero e proprio degrado morale che la nostra regione non merita. Il Governo ha legato la fattività dei Direttori generali alla ristrutturazione dei pronto soccorso. Ognuno ha il dovere di fare il proprio lavoro e chi non è capace di farlo, deve fare un passo indietro. Ci siamo allineati con standard europei anche questa è Palermo e anche questa è la Sicilia”.

 

 

 

AIOP, NUOVI PRESIDENTI IN TRE SEZIONI

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Eletti i presidenti delle sezioni provinciali Aiop – Associazione Italiana Ospedalita’ Privata di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa. Sono rispettivamente Enzo Siracusa, amministratore unico della casa di cura Sant’Anna, Francesco Crimaldi, rappresentante legale della Sogesa clinica Santa Barbara di Gela, e Nunzio Cappadona (nella foto), rappresentante della clinica del Mediterraneo.

Siracusa, riconfermato nell’incarico, ha annunciato che “lavorerà per contribuire al raggiungimento degli obiettivi associativi e per offrire ai cittadini un’assistenza sanitaria di qualità”.

Nunzio Cappadona, nel ringraziare la Clinica del Mediterraneo per “avermi affidato la delega Aiop per i prossimi 3 anni e per rappresentare, quindi, la provincia di Ragusa”, ha affermato che “gli obiettivi da raggiungere sono tanti, ma tre su tutti: ridurre la mobilità extra regione e valorizzare le nostre strutture al fine di renderci attrattivi anche per i pazienti di altre regioni; abbattere le liste d’attesa dei ricoveri e di diagnostica, proponendo all’assessorato della salute un Cup unico per le strutture della Asp e le strutture private accreditate; un piano delle cronicità per rispondere all’emergenza anziani non autosufficienti. I dati ci parlano di un incremento, da qui a dieci anni, di 100 mila anziani non autosufficienti e 700 mila in più con problemi di autonomia. La sfida è non farci trovare impreparati”.

Nei giorni scorsi l’Aiop aveva rinnovato i vertici delle sezioni di Palermo e Catania, eleggendo Luigi Triolo, titolare della casa di cura Triolo Zancla, e Luigi Tropea, direttore generale dell’istituto clinico Vidimura.

MAFIA, CINISI RICORDA PEPPINO IMPASTATO

Un corteo per ricordare Peppino Impastato, una marcia si è snodata da Radio aut, l’emittente da lui fondata, fino alla casa Memoria Impastato. Una tra le tante iniziative organizzate a Cinisi, nel palermitano, per il 40esimo anniversario dell’assassinio mafioso.

Presenti, tra gli altri, don Luigi Ciotti ed il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Al termine del corteo un collegamento con la famiglia Regeni e l’avvocato Alessandra Ballerini.

Stamane un sit-in era stato organizzato presso il casolare in cui Peppino Impastato venne ucciso, nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978. Il casolare rurale è stato dichiarato di interesse culturale con Decreto di vincolo del 12 agosto 2014.

“La presenza di tanti giovani oggi a Cinisi è motivo di speranza ed è la prova che oggi la Sicilia è cambiata, non è più quella di quaranta anni fa quando la mafia aveva il volto dello Stato e lo Stato il volto della mafia. Una Sicilia in cui Peppino era un eversivo perché aveva il coraggio di andare contro l’ordine costituito”, ha detto il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, partecipando alle manifestazioni di oggi a Cinisi in occasione del quarantesimo anniversario dell’uccisione di Peppino Impastato.

“Quaranta anni fa – ha aggiunto – l’uccisione di Peppino fu camuffata da fallito attentato terroristico; un depistaggio curato da pezzi dello Stato ed avallato da una magistratura apatica e succube. Oggi la Sicilia è cambiata grazie al coraggio dei compagni di Peppino e di quanti nel tempo si sono battuti perché la verità storica divenisse verità giudiziaria con la condanna dei mafiosi assassini”.

CATANIA PRIMA AL SUD CON FIBRA A BANDA LARGA

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Più di 120 mila tra abitazioni e uffici raggiunti dalla fibra ottica a banda larga, case e aziende che navigano su internet ad una velocità di trasmissione dati fino a 1 Gbps e un investimento diretto di Open Fiber di circa 30 milioni di euro, con importanti ricadute occupazionali e 400 persone
impiegate in cantiere. Sono i numeri del progetto di completamento del piano di cablaggio di Catania con un’infrastruttura interamente in fibra ottica a banda ultra larga, realizzata da Open Fiber. Catania è la seconda città, dopo Perugia, ad essere completata tra le prime 10 del piano di Open Fiber per le aree di mercato, che comprende 271 città italiane, e la prima del Mezzogiorno. Il progetto è stato presentato in Municipio dall’ad di Open Fiber, Elisabetta Ripa, e dal sindaco, Enzo Bianco.

“Sono particolarmente orgoglioso – ha detto il primo cittadino -, meno di due anni fa firmai con la Presidenza del Consiglio insieme ai sindaci di altre quattro importanti città italiane un protocollo per cablare in modo moderno e funzionale la nostra città. Grazie ad Open Fiber siamo la seconda città d’Italia e la prima del Mezzogiorno a completare questo processo. Un’opportunità che ci permette di essere più competitivi con una città che offre tecnologie adeguate”.

 

La rete Open Fiber ha raggiunto nel comune etneo, come è stato sottolineato nel corso della presentazione, oltre 120 mila unità immobiliari – tra case e aziende – in modalità FTTH (Fiber To The Home), direttamente all’interno degli edifici. “Grazie ad accordi con operatori leader del settore come Vodafone e Wind Tre, è già attiva la commercializzazione del servizio con una pluralità di offerte. Open Fiber è infatti un operatore wholesale only, che mette a disposizione l’accesso alla sua infrastruttura a tutti gli operatori interessati, a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie”, è stato puntualizzato.

Grazie alla sinergia con il Comune, è stato inoltre spiegato, Open Fiber ha ridotto al minimo l’impatto dei lavori utilizzando 380 chilometri di infrastrutture esistenti tra linee aree e cavidotti. La realizzazione dell’infrastruttura ha coinvolto una media di 400 persone al giorno, con un’importante ricaduta occupazionale sul territorio. Attualmente è allo studio un’ulteriore estensione del perimetro di cablaggio all’hinterland catanese. 

“Un risultato importante che dimostra l’efficacia del modello messo a punto da Open Fiber – ha detto l’ad Elisabetta Ripa – di collaborazione provata con le Pubbliche Amministrazioni a servizio delle aziende e della popolazione. Un piano di investimento da 30 milioni di euro che si inserisce in uno più ampio che stiamo portando avanti in tutta Italia. Nei prossimi mesi andremo avanti i paesi dell’Hinterland per estendere la copertura in fibra ottica e avviare le attività di commercializzazione per iniziare ad offrire i servizi di connettività alla cittadinanza e alle imprese”.

In Sicilia Open Fiber porterà la connettività a banda ultra larga anche nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, le zone del Paese meno popolate che pagano il prezzo maggiore in termini di digital divide. L’azienda si è infatti aggiudicata i primi due bandi Infratel – società in house del Ministero dello Sviluppo Economico – per la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in 16 Regioni e nella Provincia Autonoma di Trento. In queste aree, la rete rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Negli ultimi giorni, Open Fiber ha avviato cantieri a Trecastagni (Catania) e in quattro comuni della provincia di Messina: Gallodoro, Oliveri, Terme Vigliatore e Torrenova. Progressivamente, saranno cablati tutti i 390 Comuni della Regione più grande d’Italia.

 

DISABILI, MUSUMECI “BASTA SPECULAZIONI”

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“Basta speculazioni, sui disabili parlano le cifre del Governo”. Cosi’, in un video-messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Sta girando in queste ore – spiega – un breve video di un mio intervento in Aula, organizzato naturalmente dagli avversari politici, alcuni dei quali sono bravissimi in questo senso, per tentare di creare confusione in un intervento che non solo mi onoro e onora il mio Governo, ma che credo ponga la Sicilia tra le protagoniste nelle politiche sociali in Italia”.

“In aula ho spiegato – aggiunge Musumeci – che non è colpa del Governo se abbiamo dovuto fare tagli o se abbiamo dovuto orientare su alcuni obiettivi una spesa maggiore rispetto a quella dello scorso anno, per esempio. E ho portato proprio l’esempio delle famiglie dei disabili gravissimi: lo scorso anno nel capitolo c’era una dotazione di poco più di 100 milioni di euro, quest’anno la dotazione complessiva è di duecentosettanta milioni circa: duecentoventi milioni per le famiglie dei disabili gravissimi, che sono 12.300 secondo le Asp, e la rimanente quota per le famiglie dei disabili gravi”.

“Non è una colpa del Governo Musumeci – sottolinea il Governatore – se per trenta-quarant’anni la Regione non ha pensato a fare una ricognizione delle famiglie dei disabili gravissimi in Sicilia. Non è una colpa del Governo Musumeci se questo argomento è stato lasciato ai margini del dibattito politico e devo dire grazie all’attore Pif per averlo evidenziato con forza e con passione. Se mi consentite, rivendico il diritto di avere assunto un impegno con lo stesso Pif, nell’ottobre scorso, in campagna elettorale, per dire che entro sei mesi noi avremmo dato una risposta seria e concreta a tutte le famiglie”.

“Ecco, io sono orgoglioso, lo sono io, lo è l’assessore alla Salute, Razza, lo è l’assessore alla Famiglia, Ippolito, lo è il Governo, per avere finalmente dato una risposta concreta in un settore di fronte al quale tutti abbiamo il dovere di toglierci il cappello. Le speculazioni, i tentativi meschini messi in atto da qualcuno, non possono assolutamente neutralizzare uno sforzo e un impegno finanziario che è e rimane un fiore all’occhiello di questa legge finanziaria”, conclude Musumeci.

 

VINCITA DA 1 MILIONE DI EURO A PALERMO

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La dea bendata ha portato la massima vincita al MillionDAY in Sicilia. Il fortunato giocatore di Palermo ha indovinato la combinazione dei 5 numeri vincenti ed ha realizzato cosi’ il sogno di vincere 1 milione di euro giocando solo 1 euro. I numeri giocati per realizzare la cinquina vincente sono stati: 5, 6, 8, 9 e 20. La vincita e’ stata realizzata presso la ricevitoria di Giuseppe Fileccia in Piazza Torrelunga 3.

Dal giorno del lancio il MillionDAY ha distribuito vincite in tutta Italia per oltre 27 milioni e 900 mila euro, oltre 3400 sono state le vincite del premo di seconda categoria da 1000 euro. Il concorso del 29 aprile, inoltre, ha stabilito il record di vincite da 1.000 euro: ben 158 distribuite in tutta Italia.

“Una vincita milionaria, sul gioco nuovo MillionDAY. Ieri, giocando cinque numeri con 1 euro, il giocatore fortunato ha vinto 1 milione di euro. Stamattina si sara’ alzato felicissimo”, dice all’ITALPRESS il titolare della ricevitoria Giuseppe Fileccia, che dichiara di non avere idea di chi sia il vincitore.

“No, al momento no – commenta – non abbiamo alcuna idea. Speriamo di trovare qualche regalo domani sotto la saracinesca, aprendo la tabaccheria. Vedremo”. Poi, un consiglio al vincitore: “Deve scappare, scappare lontano”, dice sorridendo.