Home Sicilia Pagina 890

Sicilia

VACCINI, PIANO STRAORDINARIO ANTI MORBILLO

0

A tutti coloro che entreranno in contatto con un caso di morbillo sarà offerta tempestivamente, in forma gratuita, la vaccinazione contro il virus, ma anche contro altre pericolose infezioni esantematiche come rosolia, parotite e varicella. La possibilità di assumere il vaccino in forma gratuita sarà estesa a tutta la popolazione regionale, nel caso di donne in gravidanza o di gravidanza programmata, la vaccinazione è richiesta e sarà offerta sempre senza alcun costo.  Sono alcune delle misure del piano straordinario anti-morbillo, adottate dall’Assessore alla Salute della Regione Sicilia, Ruggero Razza, con una direttiva trasmessa ai dirigenti generali delle Asp siciliane che dovranno in tempi brevissimi, entro 5 giorni, recepirle con un piano attuativo.

Il provvedimento, si legge in una nota, arriva in seguito ad una riunione del tavolo tecnico multidisciplinare, lo scorso 10 aprile, con i direttori dei servizi di prevenzione delle Asp siciliane, la dirigente generale del Dasoe Maria Letizia Diliberti, il responsabile per il Biocontenimento e la sicurezza Sergio Pintaudi, il responsabile regionale della Prevenzione Mario Palermo.

Novità, prosegue la nota dell’Assessorato, investono anche il ruolo dei medici e del personale sanitario. “Il piano – si legge nella nota – stabilisce per loro l’obbligo, in caso di sospetto di malattia infettiva, di segnalare tempestivamente il caso: questa procedura servirà a far scattare immediatamente l’indagine epidemiologica e diventerà indispensabile per tentare di bloccare o attenuare gli effetti della malattia entro le 72 ore dal contagio, nella maggior parte possibile dei casi. I medici dovranno inoltre valutare, caso per caso, l’opportunità di somministrare il primo vaccino al neonato anticipatamente, già a partire dal sesto-nono mese di età. Ai bambini esposti e ai loro fratellini  già vaccinati con la prima dose, potrà essere applicata la seconda dose, anche se in età inferiore a quella prevista dal calendario vaccinale”.

“Si tratta di importanti misure che riteniamo efficaci per fronteggiare al meglio quella che abbiamo già definito la coda di un’epidemia, iniziata l’anno scorso, ma che ha avuto purtroppo tragici effetti nella nostra isola – spiega l’assessore Razza – si tratta di una vera e propria terapia d’urto per debellare in Sicilia il pericolo di contagio. Per ottenere un risultato ottimale – osserva l’Assessore – sarà importante la collaborazione dei cittadini ai quali chiedo di non trascurare l’opportunità di vaccinarsi, da oggi in molti casi gratuitamente e con una maggiore disponibilità di personale nei centri vaccinali che incrementeranno i loro orari di apertura”.

Un’altra importante novità prevista dal piano straordinario infatti è l’aumento delle figure professionali da coinvolgere presso i centri di vaccinazione aziendali. Si tratta di personale medico, assistenti sanitari o infermieri in regime di plus orario o assegnato alla continuità assistenziale.

“In caso tale personale non risulti sufficiente – informa la nota dell’Assessorato -, si farà ricorso ai medici specializzandi in Igiene e Pediatria e ai medici di medicina generale che frequentano i corsi di formazione (CFSMG). Prevista la verifica dell’avvenuta vaccinazione di tutto il personale sanitario e del personale delle scuole di ogni ordine e grado sul territorio regionale. Infine, per tutti i soggetti sottoposti a vincolo di vaccinazione, in caso di rifiuto, sarà indispensabile firmare una certificazione che dichiara il dissenso informato”, conclude la nota.

TUSA “VOGLIO LE MANI LIBERE”

0

“Inizia un fantastico viaggio nella storia e nella cultura della nostra amata Sicilia. Con la speranza e l’impegno di operare per renderla sempre più bella, attraente e ospitale con l’aiuto di tutti gli amici, i colleghi e gli appassionati”. Cosi’ sul suo profilo Facebook il neo assessore ai Beni culturali della Regione siciliana, Sebastiano Tusa, che posta anche una foto che lo ritrae in Assessorato.

“Voglio mani libere. Meglio musei puliti e funzionanti che grandi mostre”, spiega in un’intervista a La Repubblica, sottolineando come la collaborazione con Vittorio Sgarbi sia limitata. “La mia idea – spiega – è quella di un assessorato che sia vetrina per la Sicilia non per chi lo guida”.

“Io – dichiara – ho avuto buoni rapporti con tutti i politici. Anche a sinistra. Chieda ad Angelo Capodicasa, per dire. Alla fine degli anni ‘90 fu l’assessore Federico Martino, comunista, a dare una sede al Gias, il gruppo per l’archeologica subacquea”. “Sono un liberale – aggiunge -. I miei riferimenti sono Calamandrei, Spinelli, Galante Garrone”.

“Sgarbi – sottolinea Tusa – l’ha nominato Musumeci, non io. E la sua collaborazione è limitata agli eventi di grande portata e alla ricostruzione del Tempio G, che peraltro per me si può fare solo parzialmente”.

“La mia idea – puntualizza – è quella di un assessorato che sia vetrina per la Sicilia, non per chi lo guida. Le grandi mostre sono importanti ma la priorità è tenere bene, puliti e ben organizzati, i musei e le zone archeologiche. Niente più chiusure di siti per mancanza di custodi. I quali vanno gratificati, non solo economicamente. Ma devono essere pronti anche a spostarsi di qualche chilometro: devono capire che sono dei privilegiati, perché in giro c’è tanta gente che non ha lavoro”.

“Bisogna nominare i sovrintendenti di Trapani e Catania – annuncia – e mettere mano all’accorpamento dei centri di restauro e catalogazione”. “Serve programmazione e applicazione costante. Mi passi una metafora figlia del mio lavoro: occorre non più navigare ma cominciare a immergersi nei problemi”, conclude.

VIOLENZA DI GENERE, 3 MLN A SOSTEGNO VITTIME

0

“Dopo i convegni, i giusti attestati di solidarietà, le campagne di sensibilizzazione, le donne che subiscono violenza rischiano di rimanere da sole con i loro lividi. Bisogna dare loro concrete opportunità di riscatto sociale e familiare e gli avvisi pubblici che abbiamo predisposto obbediscono a questa logica”. Cosi’ l’assessore delle Politiche Sociali, Famiglia e Lavoro della Regione siciliana, Mariella Ippolito, annunciando le prime misure contro la violenza di genere che prevedono un investimento complessivo di 3 milioni e mezzo di euro fino al 2019.

Uno degli avvisi, si legge in una nota, offre supporto alle donne prese in carico dai centri antiviolenza, dalle case di accoglienza ad indirizzo segreto, dalle case rifugio, a conclusione del periodo di accoglienza in emergenza, che non dispongono di un alloggio o per le quali l’abitazione, utilizzata prima del verificarsi dell’episodio di violenza, non garantisce più la loro sicurezza. I contributi potranno coprire canone di affitto, spese per arredi, spese condominiali e utenze. Ad avanzare l’istanza possono essere i Comuni, le associazioni o le cooperative sociali che gestiscono le strutture accreditate. I primi, attraverso i servizi sociali, che, presa in carico la donna vittima di violenza, ne attestino lo status di vittime di violenza di genere.

Un altro avviso dello stesso Assessorato Regionale invece prevede il supporto attraverso azioni di sostegno psicologico, sanitario, educativo e legale alle vittime e ai loro familiari. Gli stessi soggetti proponenti potranno presentare istanza per richiedere contributi per spese non rientranti tra quelle coperte dal Servizio Sanitario Nazionale, per spese legali non rientranti nel patrocinio gratuito, per spese funerarie, e per il sostegno al percorso socio-educativo e scolastico per i minori a carico, orfani o portatori di handicap.

Un’altra azione a favore delle donne vittime di violenza e della loro autonomia economica, occupabilità ed empowerment individuale, riguarda l’attivazione di borse lavoro, da gestire attraverso le strutture accreditate. Ogni borsa lavoro ha un importo massimo di 10.000 euro e una durata di 12 mesi. La somma, per un massimo di 4.000 euro, comprenderà la copertura dei costi assicurativi e contributivi, del tutor e il costo della polizza fideiussoria.

I centri antiviolenza, le case di accoglienza ad indirizzo segreto e le strutture di ospitalità in emergenza, in questo caso, dovranno documentare la sottoscrizione di rapporti o collaborazioni tra esse e i servizi territoriali già presenti in ambito distrettuale, la sottoscrizione di specifici Protocolli/Intese, con soggetti pubblici o privati, finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere, e eventuali precedenti percorsi di inserimento lavorativo indirizzati specificatamente alle donne vittime di violenza.

Infine, le associazioni, le cooperative sociali o gli enti locali che gestiscono i centri antiviolenza e le strutture di ospitalità autorizzate potranno richiedere contributi per canone di affitto, utenze, costi del personale, vitto, manutenzione ordinaria per lavori edili, impianti, beni strumentali ed attrezzature, acquisto arredi e attrezzature, minute spese, costi per il fabbisogno personale delle donne vittime di violenza e i loro figli minori o portatori di handicap, spese di carburante riconducibili all’espletamento delle attività delle operatrici. Le istanze per i diversi avvisi vanno presentate entro il prossimo 31 ottobre.

NASCE ZAPPYRENT.COM, IL SITO PER CHI AFFITTA CASA

0

Zappyrent.com è il primo portale di affitti che rimborsa il proprietario se l’inquilino smette di pagare. La startup è stata fondata da due gemelli catanesi venticinquenni, Lino e Antonino Leonardi. Zappyrent nasce con l’obiettivo di rendere più sicuro e semplice l’affitto a medio lungo temine, attraverso un algoritmo che indica l’affidabilità di un potenziale affittuario. I pagamenti vengono gestiti dalla piattaforma, il che è una tutela contro il rischio di possibili truffe.

Zappyrent.com attribuisce un punteggio a ogni utente che vuole affittare un appartamento, punteggio generato da un algoritmo sviluppato dai fondatori, entrambi laureati in Finanza Quantitativa. Se l’inquilino smette di pagare, il proprietario riceve un rimborso mensile e al persistere della morosità viene avviata l’azione legale gratuitamente.

La garanzia copre automaticamente tutti gli utenti in base al loro punteggio. Il portale punta inoltre a proteggere non solo i proprietari ma anche gli inquilini in quanto tutti i pagamenti, canoni mensili e depositi cauzionali compresi, sono gestiti all’interno della piattaforma con addebito diretto sul conto corrente tramite una partnership con uno dei più noti istituti di pagamenti online.

 

 

 

A PALERMO “LE STANZE DELL’ARTE”

0

Apre a Palermo un nuovo spazio espositivo che unisce le gallerie romane Lombardi e La Nica. L’inaugurazione sarà dedicata a quattro artisti, di generazioni e provenienze geografiche diverse: Fausto Pirandello, Giovanni Stradone, Lucio del Pezzo e Ignazio Schifano.

Le Stanze dell’Arte è il titolo della mostra che sarà inaugurata giovedì prossimo, alle 18, in via Villaermosa 41, a pochi passi dal Museo archeologico regionale Antonino Salinas. La mostra è stata ideata da Lorenzo Lombardi, giovane direttore della storica Galleria Lombardi di Roma. Dopo molte iniziative in Sicilia, in collaborazione con Maria Vittoria Marchetta, direttrice della Galleria d’Arte La Nica, anche lei romana, hanno deciso di essere presenti con un proprio spazio espositivo comune nel capoluogo siciliano, in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018 e della Biennale “Manifesta 2018”.

Potranno essere ammirate le opere di Fausto Pirandello (1899-1975), siciliano, maestro indiscusso del Novecento italiano e non solo. Illustri storici europei lo stanno sempre più considerando uno dei maggiori artisti della figura; di Giovanni Stradone (1911-1981), esponente della Scuola romana, definito da Lionello Venturi “il più tipico e coerente rappresentante dell’espressionismo italiano”; di Lucio del Pezzo (1933), napoletano, ma milanese d’adozione, con un lungo soggiorno a Parigi dove assume un ruolo importante nella Patafisica europea. Tra i fondatori del Gruppo 58 di Napoli, d’impostazione neosurrealista e neodadaista; e di Ignazio Schifano (1976), Palermitano, artista di punta nella nuova realtà pittorica italiana contemporanea.

La mostra sarà visitabile fino al 12 maggio, da martedì a sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20; e lunedì dalle 16.30 alle 20. Ingresso libero.

ARMAO “SENZA RIFORME LA SICILIA MUORE”

0

L’accorpamento di Ircac, Irfis e Crias in un unico nuovo soggetto per razionalizzare le spese, visto che al momento “costano 15 milioni di euro all’anno di solo personale”; maggiore sostegno alle imprese (“unica ancora di salvezza per la Sicilia”) e agevolazioni per quelle estere che vogliono puntare sull’Isola con l’introduzione di un’Agenzia per l’approvazione degli investimenti. Il tutto mentre è scattato il rush finale verso l’approvazione, entro il 30 aprile, di una Finanziaria ‘ingessata’, costretta a fare i conti con un sistema che “vogliamo cambiare nel giro di 2-3 anni. Senza riforme la Sicilia muore”. A indicare la strada per il rilancio della Sicilia è l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ospite di un forum nella sede dell’Agenzia ITALPRESS.
“Crias, Ircac e Irfis – sottolinea – pesano sul bilancio della Regione per circa 15 milioni di euro all’anno, solo per il personale, 177 dipendenti. Sono Enti che svolgono una funzione importante per noi, non c’è nessuna demonizzazione a differenza di quanto faceva il precedente Governo, ma è evidente che serva un’integrazione che incrementi l’efficienza dell’intero sistema con la creazione di un unico nuovo soggetto che svolgerà al proprio interno le attività dei tre Enti. Il modo per centrare l’obiettivo lo troviamo con le forze politiche, le associazioni di categoria e i sindacati”.
“Ci accusano di voler ‘bancarizzare’ il credito agevolato, ma non è così”, assicura il vicepresidente della Regione, che ha garantito sul mantenimento totale dei posti di lavoro perché “ci sono tante risorse che non vogliamo proprio perdere visto il grande lavoro che vogliamo fare in favore delle imprese”.
Imprese, soprattutto straniere, ma anche del resto d’Italia, che presto potrebbero fruire di uno strumento in grado di non dover ‘soccombere’ alle lungaggini della burocrazia: un’Agenzia per l’approvazione degli investimenti. E’ quanto prevede un ddl elaborato dagli assessorati all’Economia e agli Enti locali della Regione che verrà presentato nei prossimi giorni. “Tutte le iniziative imprenditoriali avranno un iter speciale gestito da questa Agenzia, una sorta di linea prioritaria – annuncia Armao -. Si recupera così fiducia verso la Sicilia, sarà l’interfaccia diretto tra l’investitore e la nostra regione. Non possiamo fare affossare chi vuole investire nell’Isola nelle sabbie mobili dell’amministrazione siciliana, dove più ti agiti e più affondi”. In quest’ottica anche l’incontro previsto a inizio maggio con i vertici di Walt Disney per riaprire il dialogo interrotto bruscamente qualche anno fa sulla costruzione di un parco divertimenti a Termini Imerese. “Diremo loro che la Sicilia è disponibile e aperta agli investimenti”, afferma Armao, confermando la volontà governativa di riaprire la negoziazione con lo Stato, di far valere la condizione d’insularità e di avviare la Sicilia verso la strada della totale autonomia digitale.
Intanto c’è da fare i conti con la Finanziaria. Tra poco meno di due settimane è previsto il via libera dell’Ars a una manovra che, ammette lo stesso Armao, “da una parte spinge verso il futuro, ma dall’altro deve tenere conto di certe pesantezze”. I nodi da sciogliere sono più o meno sempre gli stessi: il vasto bacino di precari da garantire togliendo fondi ad altre attività, culturali soprattutto. “In 2-3 anni vogliamo riformare questo sistema, questo Governo è intenzionato a riportare la Sicilia su una traiettoria diversa e non si può fare tutto in quattro mesi”, precisa il responsabile dell’Economia, snocciolando dati inequivocabili. Per forestali e disabili gravissimi, in totale 40 mila persone, “necessitano quasi 500 milioni di euro del nostro bilancio. Una cifra enorme che ingessa le possibilità di manovra. E poi bisogna considerare le risorse per gli Enti locali, 331 milioni, le Province, 120 milioni, e i Consorzi di bonifica, 50 milioni. I margini di manovra sono molto limitati. Per fortuna – conclude – abbiamo risorse europee ed extraregionali per investire sulle imprese, che sono l’unica ancora di salvezza per la Sicilia. Senza riforme la Sicilia muore. Siamo una barca a vela diritta sugli scogli: non possiamo semplicemente virare, dobbiamo strambare”.

 

VINTO A CALTANISSETTA PREMIO PIU’ ALTO AL MONDO

0

 SuperEnalotto ha assegnato questa sera il premio più alto al mondo La vincita record, la quinta più alta mai assegnata in 20 anni di storia, con un 6 da 130.215.989,08 di euro, è stata registrata a Caltanissetta presso il punto vendita Totocalcio Superenalotto Edicola Totip Tris Uno situato in via Vitaliano Brancati 15. La vincita è stata realizzata con una schedina 2 pannelli. Quella di stasera è la prima vincita con punti sei del 2018. La sestina vincente è stata: 12,23,39,54,72,73 – Jolly 53 – SuperStar 75 Il sei mancava dall’1 agosto 2017 quando è stato Caorle (VE) ad aggiudicarsi il Jackpot del SuperEnalotto da 77,7 milioni di euro. Con quella di stasera sono 119 le vincite con punti 6 realizzate in vent’anni di storia dalla nascita del SuperEnalotto. Il Jackpot più alto mai assegnato, conseguito il 30 ottobre 2010 per un valore di ben € 177.729.043,16 fu vinto grazie a un sistema di 70 quote – del valore di oltre 2,5 milioni di euro ciascuna – assegnate in 33 comuni d’Italia. Di queste 70 quote, 25 furono giocate a Sperlonga in provincia di Latina. Il secondo Jackpot del valore di € 163.538.706,00 – nonché la vincita SuperEnalotto più alta mai assegnata ad un’unica persona – è stata realizzato a Vibo Valentia il 27 ottobre 2016. Sul terzo gradino del podio si colloca la vincita di Bagnone – un comune italiano di poco più di 1.800 abitanti della provincia di Massa-Carrara – del 22 agosto 2009. Un fortunato vincitore si aggiudicò il Jackpot del valore di € 147.807.299,08. Al quarto posto, il 9 febbraio 2010, furono centrate due vincite con punti 6. Emilia Romagna e Toscana si divisero il Jackpot da € 139.022.314,64.

Secondo il titolare della ricevitoria, Fabrizio Sunseri, a conquistare il montepremi sarebbe stato un unico cliente: a farlo pensare l’esiguità della giocata. Secondo i primi calcoli il fortunato avrebbe “puntato” 7 euro. Escluso quindi il sistema e soprattutto la vendita del tagliando vincente attraverso più quote. “Non so chi possa essere il vincitore – afferma all’Italpress Fabrizio Sunseri, titolare del punto vendita Totocalcio Superenalotto Edicola Totip Tris, una ricevitoria situata in via Vitaliano Brancati 15 – oltre alla clientela fissa qui vengono tantissimi clienti di passaggio. Penso ad esempio ai tanti operai del cantiere per il raddoppio della Caltanissetta – Agrigento”.

Secondo Sunseri stavolta la dea bendata, scegliendo Caltanissetta, ci ha visto benissimo. “Per Caltanissetta è un momento di forte crisi. Magari questa vincita può risollevare le sorti della città”. Intanto la ricevitoria per tutta la serata è stata presa d’assalto da molti clienti e da semplici curiosi. Tutti a caccia del misterioso vincitore, o come qualcuno sostiene di una fortunatissima vincitrice. Che ovviamente al momento resta anonimo. “Spero soltanto che si ricordi di noi” si augura Fabrizio Sunseri. Sabrina Savarino, moglie del titolare non ha dubbi: “Di sicuro è stato uno tra i clienti più affezionati: non ricordo negli ultimi due giorni facce estranee. E spero che sia uno dei clienti storici, tra coloro che da decenni giocano sempre gli stessi numeri. Non è la prima volta che qui si ottengono vincite importanti, insomma portiamo fortuna agli altri. Ci auguriamo adesso di essere premiati”.

COSTI POLITICA, MICCICHÈ “IL ‘TAGLIA TAGLIA’ È SOLO UNA FOLLIA”

0

di Angelo Brocato / ITALPRESS

Gianfranco Miccichè è un fiume in piena come non si vedeva da tempo. Sui tagli ai costi della politica e agli stipendi dei manager e dei dirigenti pubblici non fa sconti a nessuno: “certa stampa mi ha disegnato in questi mesi come un massacratore dei poveri. Ma io che c’entro con gli stipendi e con i portaborse dell’Ars? Sapete che faccio? Vi do una notizia in anteprima: Quest’anno daremo 2 milioni di euro in meno ai gruppi parlamentari proprio per i portaborse. Complessivamente risparmieremo 4 milioni di euro. Alla Regione chiederemo un milione di euro in meno. Sono certo che certi giornali domani non ne parleranno o troveranno il modo per criticare anche questo…”

Ospite di un forum dell’agenzia Italpress, il presidente forzista del parlamento siciliano non le manda a dire: “tutti oggi fanno demagogia bella e buona. Vorrei chiarire un concetto: non è che quando l’Assemblea regionale siciliana o lo Stato risparmiano, i cittadini pagano meno tasse. Non è che i poveri stanno meglio. Contro la poverta’ bisogna trovare sistemi diversi dai tagli ai costi della politica e dei dirigenti. Continuando di questo passo questo paese andrà a sbattere. Avete mai visto che una azienda come la Fiat taglia lo stipendio a Marchionne e lui continua a fare il lavoro che ha fatto fino a quel momento e con la stessa efficienza? Piuttosto va a fare qualcosa che lo diverte di più e meno rischioso. Con i tagli degli stipendi guadagneremo 100 ma perderemo 10 mila in produttività ed efficienza”. 

Inoltre, aggiunge Miccichè, “finché il costo della politica sarà considerato uno spreco, fino a quando non si ricomincerà a capire che il costo della politica è un bene per il paese forse la finiremo con questo assurdo babbìo (scherzo, in dialetto siciliano, ndr) del taglia taglia… Una cosa è certa: se le condizioni fossero state quelle di oggi io non avrei lasciato il mio lavoro per fare politica. Non mi sarebbe convenuto… Mia moglie mi avrebbe lasciato”.

Ma quindi nessuno farà più politica? “solo i disoccupati”, risponde ironico il numero uno dell’Ars. “Così finalmente la politica avrà risolto i problemi della povertà in Italia…. Agli altri non converrà, cosi’ come non converrà ai medici più bravi, agli avvocati più bravi, ai professionisti più bravi lasciare il proprio lavoro per fare politica o fare i manager al servizio del settore pubblico”.

Poi sull’altro grande tema di questi giorni, quello dei vitalizi: “siamo di fronte a un’altra follia assoluta. Se non avessi avuto il vitalizio, nel periodo in cui non sono stato deputato, probabilmente sarei stato costretto a tornare a vivere con mio padre che ha 97 anni, in attesa di maturare i 67 anni per la pensione. Sarei stato costretto a chiedere l’elemosina davanti a una chiesa. E’ questo che si vuole oggi dalla politica? E’ questo quello che vogliono i Cinquestelle?”. 

Peraltro  “credo che i deputati M5S stiano studiando un sistema per cui il vitalizio gli arriverà comunque, non dall’Assemblea Regionale Siciliana ma dalle assicurazioni. Con la minore contribuzione dovuta dal deputato in caso di taglio dei vitalizi stipuleranno delle assicurazioni. Ho detto a Giancarlo Cancelleri (vicepresidente M5S dell’Ars, ndr), di spiegarmi come faranno, possibilmente tornerà utile a tutti”, aggiunge Micciche’.

Insomma bisogna capire che “la politica ha una sua utilita’”, e che “i manager e i dirigenti più bravi vanno pagati di più. Sono le regole del mercato”. Però, conclude Micciche’, “se certa politica e certi giornali continuano a fare demagogia e ad attaccarmi io mi adeguo. Ieri sera mi trovavo in un locale e un signore mi ha aggredito verbalmente accusandomi di essere responsabile degli alti stipendi dell’Ars. Io mi adeguo… Legnate per strada non ne voglio prendere”.