Home Spettacoli Pagina 100

Spettacoli

Musei, Sangiuliano “Ancora un’importante affluenza in luoghi della cultura”

ROMA (ITALPRESS) – “I musei, i parchi archeologici e tutti i luoghi della cultura statali chiudono l’anno con un’altra importante affluenza di pubblico nella #domenicalmuseo di dicembre. Un risultato che conferma il legame dei visitatori italiani e stranieri verso quell’elemento identitario forte, rappresentato dal patrimonio di arte e bellezza della Nazione. Un dato che testimonia la bontà dell’iniziativa che abbiamo confermato e potenziato con ulteriori 3 date simboliche come 25 aprile, 2 giugno e 4 novembre. Il mio ringraziamento va alle lavoratrici e ai lavoratori che con professionalità hanno assicurato l’apertura e l’accoglienza anche in questa giornata. Accolgo, infine, con particolare piacere la crescita degli ingressi alla Galleria Nazionale di Arte Moderna dove, dal 15 novembre, è aperta la mostra su Tolkien: segno evidente dell’apprezzamento da parte del pubblico”. Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, commentando i primi dati provvisori relativi alla #domenicalmuseo di dicembre.
Parco archeologico del Colosseo – Colosseo. Anfiteatro Flavio 19.772; Reggia di Caserta 14.038; Parco archeologico di Pompei – Area archeologica di Pompei 12.136; Pantheon 11.889; Gallerie degli Uffizi – Gli Uffizi 9.412; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 9.135; Parco archeologico del Colosseo – Foro Romano e Palatino 8.033 Villae – Villa d’Este 7.008; Palazzo Reale di Napoli 6.994; Galleria dell’Accademia di Firenze 6.094; Musei Reali di Torino 5.652; Gallerie degli Uffizi – Palazzo Pitti 5.632; Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 5.618; Museo nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo 5.166; Certosa e Museo di San Martino 5.151; Villae – Villa Adriana 4.309; Museo archeologico nazionale di Napoli 4.200; Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini 2.767; Palazzo Ducale di Mantova 2.505; Parco archeologico di Ercolano 2.136; Parco archeologico di Paestum e Velia – Museo e area archeologica di Paestum 2.042; Galleria Borghese 1.930; Gallerie dell’Accademia di Venezia 1.925; Museo di Capodimonte 1.860; Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano 1.835; Museo nazionale romano – Palazzo Massimo 1.706; Complesso monumentale della Pilotta 1.670; Terme di Caracalla 1.500; Museo nazionale romano – Palazzo Altemps 1.431; Museo storico e il Parco del Castello di Miramare – Museo storico 1.144; Castello Svevo di Bari 1.114; Galleria Spada 1.040; Museo delle Civiltà 1.040; Palazzo Farnese di Caprarola 1.015.
A questi dati si aggiungono i 14.513 visitatori del VIVE – Vittoriano e Palazzo Venezia e i 6.215 delle Gallerie degli Uffizi – Giardino di Boboli.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Si allarga a 27 il cast dei Big di Sanremo, Amadeus svela nomi

SANREMO (IMPERIA) (ITALPRESS) – Un cast stellare e pieno di novità per la prossima edizione del Festival della Canzone Italiana. Il direttore artistico Amadeus ha annunciato al Tg1 la lista dei Big in gara, a cui si aggiungeranno i vincitori di Sanremo Giovani, e ha svelato anche la scenografia del Teatro Ariston per la 74esima edizione, realizzata ancora una volta da Gaetano e Chiara Castelli.
“Ho ricevuto e ascoltato oltre 400 brani, una quantità enorme di proposte che sottolinea ancora una volta l’appeal del Festival per il mercato discografico – commenta Amadeus -. La scelta è sempre difficile, ma , mi auguro di ripetere i risultati delle ultime edizioni che hanno visto per mesi i brani di Sanremo in testa alle classifiche di ascolto e di vendita. Quest’anno più che mai i miei super ospiti sono in gara! Viva Sanremo”.
Rispetto allo scorso anno viene quindi ampliato il numero degli Artisti in gara che sale da 22 a 27, un record per Sanremo. In totale, compresi i 3 vincitori di Sanremo Giovani, saranno quindi 30 i Big che si esibiranno nella kermesse all’Ariston a partire dal 6 febbraio 2024. La modifica è stata coerentemente recepita nel Regolamento.
Questa la lista degli Artisti in gara: Fiorella Mannoia, Geolier,
Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga e Nek, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa,
Mr Rain, Maninni, Ricchi & Poveri.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Premio Monica Vitti, tra i vincitori Muccino e Pannofino

ROMA (ITALPRESS) – Grande successo per la prima edizione de IL VITTI – PREMIO MONICA VITTI, Ideato e Prodotto dalla Emy Show Group nelle persone di Guido Faro ed Eleonora Canuti. I vincitori del prestigioso Vitti d’Oro, Gabriele Muccino, Lina Sastri, Vera Gemma, Massimiliano Bruno, Francesco Pannofino, Simona Izzo, Ricky Tognazzi.
Il Premio dedicato all’indimenticabile Monica Vitti, Musa Ispiratrice e Pioniera delle generazioni future, ha dedicato una sezione di premi speciali come alla Presidente dei Nastri d’Argento, Laura Delli Colli, giornalista e scrittrice di numerosi libri dedicati al Cinema, come “Monica, vita di una donna irripetibile”, interamente dedicato alla Vitti.
Nathaly Caldonazzo sempre dalla parte delle donne, volto televisivo, ha ritirato il premio raccontando Monica Vitti, con memorie risalenti all’infanzia.
I ricordi e gli aneddoti personali dei premiati, sono stati la forza de IL VITTI – PREMIO MONICA VITTI, condivisi con il pubblico che ha potuto “conoscere” profondamente la donna e l’artista, Monica Vitti.
La premiazione si è conclusa con la sezione IL VITTI – LA MODA INCONTRA IL CINEMA, con tre premi speciali ad Anton Giulio Grande, fashion designer delle dive più belle della televisione e dello spettacolo, Commissario della Fondazione Calabria Film Commission; Maria Celli Stilista di tutte le Spose, da oltre 60 anni punto di riferimento del mondo dell’Alta Moda; Eleonora Lastrucci Stilista d’alta moda, costumista di Teatro e Cinema.
– foto ufficio stampa IL VITTI – PREMIO MONICA VITTI, Emy Show Group –
(ITALPRESS).

Ricci ricorda Drive In, lo show che ha rivoluzionato il piccolo schermo

MILANO (ITALPRESS) – “Se dovessi fare un paragone, Drive In è stato come l’arrivo dell’Iphone oggi: una sorta di viralità prima di Internet. Aveva una comicità molto diretta e surreale e una satira anche politica che oggi è difficile trovare in giro”. Insomma Drive In, il celebre programma ideato da Antonio Ricci diventato un cult negli anni ’80, è stato quasi una rivoluzione per la TV. A dirlo però non è uno dei protagonisti dello show, ma qualcuno che all’epoca aveva circa 6 anni e lo guardava con tutta la famiglia: Alessandro Cattelan. Il suo entusiasmo per l’eredità di Drive In si inserisce alla perfezione in questi giorni nei quali ricorre il 40° anniversario dall’inizio del programma di Italia 1. E proprio su questo importante anniversario per il piccolo schermo che si è tenuto oggi all’Università Cattolica di Milano il workshop “40 anni di Drive in. La trasmissione che ha cambiato la storia della TV”.
In un’aula affollata di numerosi studenti, l’eredità di Drive In è stata raccontata oltre che da Cattelan dalle conduttrici televisive Barbara Palombelli e Victoria Cabello e dal massmediologo Carlo Freccero. Ma l’ospite d’onore non poteva che essere il padre di Drive In: Antonio Ricci. Ma come è nato un programma che ha ridere milioni di spettatori? Uno show che, è doveroso ricordare, ha avuto un cast di attori e comici di grande peso: Gianfranco D’Angelo, Giorgio Faletti, Ezio Greggio, Carmen Russo, Massimo Boldi. Teo Teocoli, Sergio Vastano, Enrico Beruschi. Per Ricci, il segreto sta negli consigli che gli ha trasmesso Enzo Trapani. “Era un regista ribelle ritenuto un teppista dalla Rai. Ricordo che davanti al cavallo della Rai mi disse: ‘qui dentro ci sono 20mila persone che lavoreranno contro di tè – ha raccontato Ricci – Mi ha insegnato che è talmente importante e costoso mettere in piedi una produzione che non puoi interromperla a meno che non procuri enormi danni: quindi se hai in mano la tua idea, devi andare avanti perchè se ti fermi i danni economico-industriali sono enormi. Ho imparato a montare e sapevo cosa potevo fare. Grazie a lui, sono entrato dalla porta principale del varietà, ma ho sempre tenuto in mente i suoi insegnamenti anche con Drive-In”.
Come ha sottolineato Carlo Freccero, il tratto distintivo del programma e perno di quel cambiamento di estetica e linguaggio nella TV riconosciuto dallo stesso Umberto Eco è stato il ritmo intenso dei contenuti. “In una puntata di Drive In da 90 minuti c’erano ben 50 situazioni diverse e ognuna andava scritta. C’erano attori che scrivevano da soli, attori che scrivevano fino ad un certo punto e altri che in fase di scrittura andavano assistiti in toto” , ha spiegato Ricci aggiungendo che “la satira politica era determinante, ma la novità era che lo spettatore non si era mai trovato davanti ad un ‘bombardamentì del genere, tutto era condensato in un ritmo infernale”. Poi Ricci si è concesso una battuta: “nessuno sapeva cosa facessimo. Quando ci hanno scoperti, era già passato un anno. Non potevamo tornare indietro e tutti i comici della Rai cominciarono a dire ‘perchè non lo facciamo anche noi?”.
Ma è stata Barbara Palombelli a ricordare cosa ha significato Drive In per gli italiani. “Il 1983 fu un anno di rottura: per la prima volta si passava da un governo guidato dalla DC ad uno con il socialista Bettino Craxi. Ma venivamo anche da una guerra, quella contro il terrorismo. C’era quindi voglia di vivere e ridere – ha dichiarato – Quello che cambiò Drive In fu l’idea di divertirsi stando in casa: era una rivoluzione, ma anche un commento alla società di fuori”. Per Victoria Cabello “Drive In ha tratteggiato gli italiani in maniera precisa e forse il suo successo è dovuto proprio al fatto che molte persone ci si riconoscevano. Chi ha vissuto drive in, ancora oggi si ricorda i tormentoni, i comici…”. Un programma quindi che parlava agli italiani, ne faceva satira, li faceva divertire. Ma il cuore pulsante dello show era, come ha affermato Ricci, “una presa in giro degli americani”.
“All’epoca vedevo l’Italia come il possibile parcheggio delle testate nucleari americane. Così abbiamo fatto una satira sugli anni di Reagan e dei denari facili – ha spiegato – Le ragazze del Fast food erano vestite come le pin-up americane. Quello che colpiva era l’ironia delle ragazze: c’era Carmen Russo che recitava la svampita in maniera così distaccata e divertente. Volevo che Drive In per i colori avesse la trama di Topolino: la vittoria dei colori sul grigio. Una trasmissione come Drive In oggi sarebbe impossibile da replicare: non tanto per i contenuti o per i personaggi emergenti da inserire, ma perchè mettere insieme una produzione di grande peso è molto pesante”.

foto: xh7/Italpress

(ITALPRESS).

“Athletes”, rugby e lancio del martello scomposti in danza a Bologna

BOLOGNA (ITALPRESS) – “Athletes” è un progetto tra danza, sport e vocalità che pone al centro della ricerca, e della pratica, il gesto atletico di una comunità di donne come atto di resistenza e, soprattutto, forza trasformativa che sfida il clichè che lo sport sia legato ad un genere. Due ex Azzurre Ester Balassini (lancio del martello) ed Erika Morri (rugby), saranno sulla scena di Atelier Sì (hub artistico e culturale, atelier di sperimentazione a produzione, residenza artistica e sede del collettivo Ateliersi) a Bologna, martedì 5 dicembre alle 19.30, insieme a danzatrici professioniste ed amatoriali di ogni età, per interpretare con nuovi occhi e nuovi gesti, una ribellione armonica al gesto tecnico, ricostruendolo in maniera personalizzata a seconda dell’istinto gestuale e dal background di provenienza.
Il progetto vedrà riunirsi e interagire un gruppo di 11 performers: danzatrici, ex azzurre insieme a donne di ogni età e provenienza, che vivono la danza come territorio di espressione del sè. Tutte atlete del gesto, riunite in un esercizio multiforme e trasversale, il cui grado di atletismo si dispiega nel processo collettivo e performativo dei corpi.
“Athletes” è una commistioni di linguaggi che hanno a che fare con la contemporaneità.”La coreografia è potente quando riesce a costruire una vitalità che contiene la molteplicità degli aspetti dell’Umano e dell’umanità”, commenta Simona Bertozzi, ideatrice del progetto e coreografa.
La coreografia ed il gioco delle voci delle “athletes” scompongono gesti e movimenti tecnici e rigorosi “da campo” – come, ad esempio, la mischia ed il passaggio del rugby e la rotazione del lancio del martello – per trovare un ponte tra corpi addestrati ed il mondo interpretativo della danza.
Ester Balassini, ex Azzurra di lancio del martello ed oggi referente della provincia di Bologna per la Federazione Italiana Atletica leggera racconta: “Sergej Litvinov lo chiamavano il violinista martellista di altri tempi, fine anni ’80, capace di interpretare la tecnica del lancio del martello pari alle note soavi di un violino.
Quando lo vidi lanciare per la prima volta in televisione percepii il movimento corporeo come espressione di musicalità, era un crescendo di note come le sue rotazioni sempre più energiche coordinate che terminavano con il rilascio dell’attrezzo e la sensazione era quella di un’ultima nota di una grande Opera e poi…il silenzio.
Non potendo io contare su un imponente prestanza fisica sapevo che dovevo ispirarmi alla musicalità dell’atleta sovietico, era l’unica speranza che avevo di potere esprimere me stessa e così è stato.
Dopo quasi 18 anni da quel 25 giugno del 2005 in cui stabilì il record italiano durato per 17 anni, unendo forza tenacia, ritmo e musica sospesi da un grido altisonante quasi come il finale di un’opera teatrale.
Ad unire musica teatro e sport è stata Simona Bertozzi proponendomi di partecipare allo spettacolo “Athletes”, la proposta è quella di rimettersi in gioco tra musica e sport, ma questa volta non su un campo di atletica leggera, ma all’interno di un teatro, alla ricerca dio un’espressione di sè nuova ed originale”.
Le relazioni spazio-tempo tra corpi e vocalità (ad esempio l’urlo nel lancio del martello e la Haka, danza tribale del rugby) costruiscono nuove dinamiche e relazioni sulla scena, dando spazio all’interpretazione di donne completamente diverse per età e provenienza, al gesto atletico di due sport stereotipati come maschili per eccellenza.
La forma ed il nuovo senso della traiettoria atletica, sottolineano quanto il movimento non abbia genere e che l’energia sulla scena, sia una commistione di linguaggi legati alla contemporaneità ed alla soggettività figlia di vissuti differenti. “Nella danza come nel rugby, ho ritrovato il rigore dell’allenamento che cura il gesto tecnico ed il movimento d’insieme, ed allo stesso tempo allena la libertà lasciando la persona esprimersi nella “partita-performance”, ma soprattutto, come nelle interviste che ho fatto a rugbiste di tutto il mondo (n.d.r. il tema era come la mentalità allenata dal rugby ,avesse impattato sul quotidiano), ho ritrovato anche la testimonianza della FORZA che la consapevolezza del proprio corpo riverbera sulla vita quotidiana…Impiegate, psicologhe, imprenditrici… studentesse, attraverso “Athletes” si armonizza un mondo al femminile che va dai 65 anni ai 25 anni”, commenta Erika Morri ex Azzurra di rugby e founder di “Wo*men’s sport land of freedom”, un progetto internazionale che sostiene l’importanza dello sport come lettura del sè, e rinforzo psicologico per tutta la comunità.
-foto ufficio stampa “Athletes” –
(ITALPRESS).

Autoritratto, il nuovo album di Renato Zero fuori l’8 dicembre

ROMA (ITALPRESS) – Svelata l’imminente uscita del nuovo album di inediti di Renato Zero, dal titolo “Autoritratto”, fuori ovunque venerdì 8 dicembre per Tattica e disponibile da ora in pre-order.
Zero torna per stupire una volta in più il suo pubblico, annunciando un’opera destinata a tracciare, con la più bella calligrafia zeriana, una pagina inedita della sua ricchissima produzione artistica e della ultracinquantennale carriera musicale. Renato Zero non riesce a stare lontano dal suo affezionato pubblico e ristabilisce l’abbraccio con i fan annunciando oggi una serie di live prodotti da Tattica che, a partire dal prossimo marzo, lo vedranno protagonista di imperdibili concerti evento, l’occasione perfetta per ascoltare dal vivo i brani contenuti in Autoritratto e il meglio del suo intero repertorio. I biglietti per le nuove date saranno disponibili dalle ore 11:00 del 7 dicembre 2023 su renatozero.com, vivaticket.com e in tutti i punti vendita Vivaticket.
Le sorprese non sono finite: per ripercorrere i momenti più iconici della storia musicale di Zero, arriva nei negozi e in edicola, in 15 uscite a partire dal 22 dicembre, la collana “Mille e uno Zero” (edizioni Tattica, distribuita da Indipendente Mente). Quindici titoli senza precedenti, con autentiche rarità’, live e album studio mai pubblicati in vinile, per un viaggio emozionale e poetico nelle canzoni, nelle storiche interpretazioni e nelle trasformazioni dell’artista più’ rivoluzionario della musica italiana. Tutte le uscite saranno arricchite da un inedito e prezioso fascicolo con all’interno foto di repertorio e immagini iconiche.

foto: ufficio stampa Goigest

(ITALPRESS).

Esce a Natale “Chi ha rapito Jerry Calà?”

ROMA (ITALPRESS) – Esce a Natale dal 24 dicembre, su tutte le principali piattaforme CGtv, Prime Video, Apple Tv, iTunes, Google Play, Chili, “Chi ha rapito Jerry Calà?”, diretto e interpretato da Jerry Calà al suo settimo film da regista, prodotto da Gianluca Varriale e Alessandro Riccardi per una produzione Vargo, distribuito da CG Entertainment. Il film è interpretato da Sergio Assisi, Antonio Fiorillo e con Barbara Foria, Francesca Tizzano, Shi Yang Shi, Pasquale Palma, con Nando Paone nel ruolo di Rino Calamaro, con la partecipazione di Gianfranco Gallo, con la straordinaria partecipazione di Massimo Boldi e con l’amichevole partecipazione di Johnny Calà, Umberto Smaila, Maurizio Casagrande, Clementino e Mara Venier. Con la sceneggiatura firmata da Edoardo Bechis con Calà, il film si avvale della direzione della fotografia di Roberto Lucarelli, della scenografa di Violante Lamberti, dei costumi di Annalisa Ciaramella, del montaggio di Viviana Vittigli e delle musiche originali di Sandro Di Stefano.
Una improbabile banda di novelli criminali decide di rapire Jerry Calà con lo scopo di chiedere un lauto riscatto e dare una svolta alle proprie vite. Presto scopriranno che le cose non stanno esattamente come le avevano immaginate. Intervengono gli amici Mara Venier e Umberto Smaila e il figlio Johnny, nei panni di loro stessi, ma la svolta arriva quando Massimo Boldi in persona si dichiara disponibile a pagare il riscatto. Ma una brutta sorpresa li aspetta…”.

foto: ufficio stampa Reggi e Spizzichino Communication

(ITALPRESS).

I Simple Minds al Locus Festival a Bari il 30 giugno 2024

BARI (ITALPRESS) – La leggendaria band inglese dei Simple Minds sarà a Bari il 30 giugno 2024, per la ventesima edizione del Locus festival, in esclusiva per tutto il sud Italia. Il capoluogo pugliese diventa così una tappa del Global Tour 2024, un tour mondiale che porterà i Simple Minds a suonare di fronte ad più di un milione di persone, presentando i brani dell’ultimo album alternati ai loro grandi classici, brani indimenticabili come “Promised You a Miracle”, “Glittering Prize”,”Someone Somewhere in Summertime”, “Waterfront”… e molti altri amatissimi dai fan. La ventesima edizione del Locus festival inizierà in grande stile con tre giorni di musica sulla Rotonda di via Paolo Pinto a Bari: Calcutta venerdì 28 giugno, Salmo e Noyz Narcos sabato 29, ed i Simple Minds la domenica, oltre ad una speciale sorpresa nel Teatro Petruzzelli che sarà svelata in seguito.
Altre date già annunciate del Locus 2024 sono i Toto a Ostuni il 22 luglio, Marcus Miller a Fasano il 27 luglio, ed infine Fat Freddy’s Drop il 7 agosto e NAS il 12 agosto a Locorotondo, entrambi nella ricca programmazione che si svolgerà in Masseria Ferragnano nella prima metà di agosto. Molti altri importanti annunci sono in arrivo. E’ possibile seguire tutti gli aggiornamenti su locusfestival.it e sui canali social ufficiali.

foto: ufficio stampa Locus Festival

(ITALPRESS).