Home Spettacoli Pagina 104

Spettacoli

Al via su Rai 1 “Il metodo Fenoglio” con Alessio Boni

ROMA (ITALPRESS) – “Un carabiniere atipico che detesta la violenza e ama la musica classica, che non vorrebbe la pistola e vorrebbe ammanettare i colpevoli senza manette ma con la psiche”: nella definizione di Alessio Boni, che lo interpreta, è il maresciallo Pietro Fenoglio, nato dalla penna di Gianrico Carofiglio e diventato ora protagonista della serie tv “Il metodo Fenoglio” che Rai1 propone dal 27 novembre in prima serata.
Tratta dalla trilogia di Carofiglio “Il Maresciallo Fenoglio” (pubblicato da Giulio Einaudi editore), la serie racconta una storia con la “s” minuscola, quella appunto di un carabiniere pimontese trapiantato a Bari, in una Storia con la “S” maiuscola, quella del nostro Pese nei primi anni Novanta dove nel capoluogo pugliese la malavita locale sta prendendo la forma di un’organizzazione ben più terribile e letale.
“Fenoglio è un carabiniere anomalo e particolare – osserva la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati – Siamo a Bari, dove negli anni Novanta accadono tante cose tra cui il rogo del teatro Petruzzelli. Ma nella storia c’è anche il lato del Pm (Carofiglio lo è stato per anni, specializzato in indagini sulla criminalità organizzata, ed è stato anche consulente della commissione parlamentare antimafia, ndr), di colui che ha avuto a che fare con materia scabrosa e con la nascita della nuova criminalità organizzata a Bari; e c’è l’amore tra lui e Giulia e, anche, il tema del tradimento”. Chiamato in causa, Carofiglio definisce la serie “un’epoca storica ben restituita sullo schermo”. Per lui “un autore di romanzi che si aspetti di ritrovare in una serie o in un film esattamente quello che c’era nei romanzi è un illuso, uno destinato a delusioni. Non è auspicabile che una serie o un film siano uguali al libro perchè significherebbe avere un prodotto fiacco che abdica a un mezzo espressivo che non è suo. Ci si può auspicare che il film o la serie riescano a replicare lo spirito dei personaggi e il senso delle storie con in più un senso di verità e credibilità nel lavoro investigativo che non è facile trovare. ‘Il metodo Fenogliò ci è riuscita”.
Ad interpretare Fenoglio, dicevamo, è Alessio Boni che, dopo il poliziotto de “La meglio gioventù”, non ha più voluto interpretare esponenti delle forze dell’ordine perchè, dice, “c’erano criminali non credibili. Quelli di Fenoglio, invece, li guardi e pensi che possano farti saltare in aria da un momento all’altro”. Del “suo” maresciallo, Boni loda la capacità di entrare in empatia con i criminali (“come dicevano Falcone e Borsellino, la mafia la devi quasi ‘amarè, tra virgolette naturalmente, devo conoscerla empaticamente se vuoi sconfiggerla”) e la pazienza: “Amo la sua capacità di non volere tutto subito perchè la fretta di fa compiere errori nelle indagini. Per poter districare la matassa devi avere la pazienza di saper arrivare al punto preciso come facevano Maigret, Sherlock Holmes e, anche, Giorgio Ambrosoli. Fenoglio crede poco alle coincidenze e vuole assicurarsi di avere tutti gli elementi per mettere sotto chiave una persona. E vuole anche capire perchè uno è diventato un criminale. Spero che un pò della sua pazienza mi sia rimasta perchè io divento sempre più intollerante, anche se mi aiutano i miei figli di 3 anni e ½ e 2 anni ad averla e a ponderare prima di giudicare”.
Ricordando che “in quel periodo al sud c’era una mattanza vera, c’era un morto ammazzato al giorno” e che “oggi un ragazzo di 18 anni raramente conosce quei fatti che noi conosciamo perchè li abbiamo vissuti”, Boni racconta di essersi preparato al ruolo di Fenoglio parlando non solo con il regista e gli sceneggiatori ma anche con Carofiglio “per farmi spiegare cose che non aveva scritto nei romanzi: chi era la madre, il rapporto con il padre, la parentela. Poi ho parlato con un carabiniere di Bergamo che mi ha indirizzato”. Al fianco di Fenoglio, nella sua vita privata, c’è Serena Morandi, la sua compagna, interpretata da Giulia Bevilacqua: “Serena è una donna empatica e sa come prendere il suo compagno. E’ una donna ironica, indipendente, moderna per quegli anni. Come moderno per l’epoca è il loro rapporto, visto che non sono sposati ed è basato su rispetto, libertà e dialogo”.
“Il metodo Fenoglio” è prodotta da Rai Fiction e Clemart e diretta da Alessandro Casale. Nel cast ci sono, tra gli altri, Paolo Sassanelli, Giulia Vecchio e Francesco Foti.

foto: ufficio stampa Rai

(ITALPRESS).

Il 3 luglio tappa a Messina per il tour negli stadi dei Negramaro

MILANO (ITALPRESS) – Si aggiunge una nuova tappa al viaggio andate e ritorno, da Sud a Nord, che i Negramaro faranno quest’estate negli stadi italiani: non poteva, infatti, mancare la Sicilia a cui la band è da sempre legatissima. L’appuntamento sarà allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina il prossimo 3 luglio. Dopo due decenni di successi e trionfi musicali, i Negramaro sono pronti a scrivere un altro capitolo della loro storia, con nuovi imperdibili eventi live negli stadi nel 2024 che uniscono virtualmente il Sud e il Nord d’Italia. Tre stadi iconici: il 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli (inizio show ore 21:00), il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano (inizio show ore: 20:30) e il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina. I biglietti per la nuova data, organizzata e prodotta da Friends&Partners e Magellano Concerti, saranno disponibili su TicketOne in presale per il fanclub dalle ore 11:00 di mercoledì 22 novembre. E per tutti da giovedì 23 novembre dalle ore 11:00 sempre su TicketOne.
Dopo esser stata la prima band italiana ad aver varcato la soglia della ‘Scala del calciò, con il concerto-evento realizzato a San Siro nel 2008, e a distanza di 6 anni dal precedente tour negli stadi italiani, la prossima estate i negramaro torneranno dal vivo a San Siro, allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina e per la prima volta calcheranno il palco dello stadio napoletano Diego Armando Maradona.

foto: ufficio stampa mncomm

(ITALPRESS).

A Sanremo la terza edizione del Festival della Canzone Cristiana

SANREMO (ITALPRESS) – Preparativi in corso per la terza Edizione del Sanremo Cristian Music Festival 2024. Un Festival che ha, nel corso delle due precedenti edizioni, reso celebri diversi concorrenti: il vincitore della prima edizione Frà Vinicius, il terzo classificato, il rapper Shoek, la vincitrice del premio della critica della seconda edizione Federica Paradiso, che con la sua canzone è stata ospite di diverse trasmissioni televisive e radiofoniche e Padre Luca Arzenton che ha sottoscritto un contratto discografico con una prestigiosa etichetta discografica della Christian Music.
La canzone cristiana si sta affermando nel mercato discografico italiano grazie al contributo del Festival della Canzone Cristiana ideato e diretto dal cantautore e direttore artistico Fabrizio Venturi.
“Il Festival della Canzone Cristiana è un trampolino di lancio per chi canta canzoni di ispirazione cristiana, un genere che, pian piano, si sta affermando e riscuotendo successo tra i giovani – ha detto Venturi -. La terza edizione vedrà la partecipazione di nuove promesse della musica e della canzone cristiana che avranno la possibilità di farsi conoscere dal grande pubblico. Daremo molta visibilità ai partecipanti e creeremo un canale televisivo tematico per consentire una maggiore presenza della musica cristiana sui media, nonchè delle star della canzone cristiana italiana ed internazionale”.
Per Venturi “sarà il 2024 un anno che consacrerà la Canzone Cristiana nel mondo musicale italiano. Noi abbiamo abbattuto quello che poteva essere un pregiudizio sulla Christian Music, fondato sul fatto che esistessero differenze rispetto ad altri generi, ma così non è proprio in quanto la Christian Music è uguale e paragonabile alla musica che si ascolta quotidianamente in radio, con la sola differenza che, nei suoi testi, invece di parlare di una donna, di un calciatore, di un ciclista o di altri temi, si parla di Dio. Anche Renato Zero, dopo la prima edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2022, ad aprile, esordisce, per la prima volta nella sua carriera, con un album che racchiude 19 brani di musica cristiana, intitolato “Atto di fede”.
“Il successo raggiunto dal Festival della Canzone Cristiana – ha spiegato – ha spalancato le porte a molti artisti della Christian music italiana, dando voce, per la prima volta, a questo genere musicale anche in Italia, che è diventata la prima vetrina della musica cristiana, un vero e proprio Festival Cristian Music non inquinato dalla partecipazione di artisti appartenenti ad altri generi, come avviene, invece, in altri eventi similari.
Il Festival ha avuto un’evoluzione positiva sia per la qualità delle canzoni, sia per la bravura degli interpreti.
Anche per questa edizione avremo voci di rilievo e canzoni di prestigio”.
Le iscrizioni, come per le passate edizioni, dovranno pervenire, entro il 15 dicembre 2023, alla Segreteria del Festival [email protected]
Il Festival della Canzone Cristiana si svolgerà dal 7 al 9 febbraio 2024, come nelle due passate edizioni, negli stessi giorni in cui si svolge il Festival della Canzone Italiana. Il Teatro del Festival della Canzone Cristiana, sito in via Corradi, a Sanremo, sarà allestito per ospitare i 24 cantanti in gara. Le finali saranno trasmesse in diretta da una famosa emittente televisiva nazionale. Radio Mater sarà la radio ufficiale del Festival.
Si tratta di un Festival nel Festival, di una staffetta musicale. Venturi ha scelto di essere affiancato ancora una volta da Daniela Fazzolari, attrice di Centovetrine e Don Matteo.

– foto ufficio stampa Festival Canzone Cristiana –
(ITALPRESS).

“Comportamenti inappropriati”, Morgan fuori da X Factor

MILANO (ITALPRESS) – Morgan non è più uno dei giudici di X Factor. “Sky Italia e Fremantle Italia hanno deciso, di comune accordo, di interrompere il rapporto di collaborazione con il musicista e la sua presenza a X Factor come giudice”. Annuncia una nota di Sky Italia. “Una valutazione fatta a seguito di ripetuti comportamenti incompatibili e inappropriati, tenuti anche nei confronti della produzione e durante le esibizioni dei concorrenti, e delle numerose dichiarazioni susseguitesi anche in questi giorni. È imprescindibile che i concorrenti e il loro percorso restino al centro del programma” sottolinea Sky Italia. “La musica e il talento sono sempre stati e devono continuare a essere il motore fondamentale di X Factor, ed è prioritario che tutto si svolga in un ambiente di lavoro professionale e che il confronto, per quanto acceso, si esprima sempre nel rispetto reciproco. La decisione è presa in considerazione dei valori di cui Sky, Fremantle e X Factor sono portatori, nel rispetto tutte le persone coinvolte e del pubblico, e avrà effetto immediato”.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Fedez torna in Siae e lancia “Siae racconta”

ROMA (ITALPRESS) – In una Instagram stories Fedez annuncia il suo ritorno in Siae e lancia “Siae racconta”, un format in collaborazione con la Società Italiana degli Autori ed Editori. “Inaugureremo questo nuovo format chiamato ‘Siae raccontà – spiega Fedez – in cui intervisterò grandi autori della musica italiana, persone che lavorano in Siae, per capire come la Società sia migliorata rispetto al passato e che cosa fa per tutelare gli autori e i compositori. Per anni sono stato in contrapposizione a Siae, sono stato il primo artista in Italia ad andarsene dalla Siae e a rompere quello che veniva chiamato ‘monopoliò. Ero fermamente convinto di quella scelta allora, ed è una scelta che rifarei perchè credo che aprire al libero mercato avrebbe potuto portare rinnovamenti per tutti. A oggi Siae è una società che tutela e fa collecting con gli strumenti che abbiamo a disposizione nel 2023”.
“Fedez ritorna in Siae: la sua scelta ci dimostra che il percorso che abbiamo intrapreso negli ultimi anni sta andando nella giusta direzione. La Siae del 2023 è una collecting che lavora mettendosi totalmente in ascolto dei suoi autori e dei suoi editori. Mentre lavoriamo per offrire servizi digitali sempre più efficienti, lo sguardo è già al futuro, stimolati dalle sfide di un’industria culturale e creativa in piena evoluzione” dichiara la Società Italiana degli Autori ed Editori. Il progetto “Siae racconta” parte domani e si articola in quattro puntate. Il format può essere seguito sui canali social di Siae: YouTube, Facebook, LinkedIn, X e Instagram. Questi gli ospiti e le date.
21 novembre: nel primo episodio, Fedez incontra Dargen D’Amico. Cantautore, autore e produttore, racconta quali sono i suoi segreti del mestiere. Da dove arriva l’ispirazione? Davvero può manifestarsi come un fastidio? 28 novembre: Fedez incontra Mogol, l’autore che ha fatto la storia della musica italiana, oggi anche Presidente onorario di Siae. Si parla dell’importanza di essere credibile, di collaborazioni straordinarie, e di una canzone considerata dai letterati la più bella, “Vento nel vento” di Battisti-Mogol. Chissà se Fedez la conosce…
5 dicembre: Fedez incontra Matteo Fedeli. Il Direttore Generale più giovane della storia di Siae racconta in che modo la Società è cambiata negli ultimi dieci anni, e in che direzione ha investito la Siae per adeguarsi ai nuovi modelli di business e di remunerazione. 12 dicembre: nell’ultimo episodio di Siae Racconta ospite Klaus Bonoldi, Head of A&R di Universal Music Publishing Group, colui che da anni scova e gestisce gli autori della Universal. Ma come si fa a capire se un brano è una hit? Come si evolve l’industria musicale?

foto: ufficio stampa Siae

(ITALPRESS).

“Wish”, è uscita la colonna sonora del film Disney di Natale

MILANO (ITALPRESS) – E’ uscita la colonna sonora originale in italiano del nuovo lungometraggio Disney di Natale “Wish”, che arriverà il 21 dicembre nelle sale italiane. In Italia l’album è disponibile in versione originale e in italiano sulle piattaforme streaming. Con le voci di Gaia (Asha), Amadeus (la capretta di Asha, Valentino) e Michele Riondino (Re Magnifico – Dialoghi) nella versione italiana del film, l’epico lungometraggio d’animazione Wish arriverà a Natale sul grande schermo nell’anno in cui lo storico studio cinematografico celebra il suo 100º anniversario. Ispirato al magico lascito musicale di Walt Disney, il film presenta una storia e dei personaggi originali, con sette nuovissime canzoni scritte dalla cantautrice nominata ai Grammy® Julia Michaels e dal produttore/autore/musicista premiato con il Grammy® Benjamin Rice. Cinque brani sono già stati pubblicati prima dell’uscita del film e sono divenuti fenomeni virali sul web, generando oltre 60 milioni di creazioni su TikTok e ottenendo oltre 5 miliardi e mezzo di visualizzazioni.
Proprio come moltissimi dei lungometraggi Disney che lo hanno preceduto, il cuore di Wish è rappresentato dalla musica. “Moltissimi dei nostri film più amati sono musical”, ha affermato il produttore Peter Del Vecho. “Quando pensiamo ai film Disney, pensiamo a un’ampia gamma di emozioni diverse. Vuoi sentirti come se ti trovassi sulle montagne russe, e parte di quelle emozioni proviene dalla musica”.
Quando hanno iniziato a prendere in considerazione le canzoni di Wish e gli autori che avrebbero potuto scriverle, i filmmaker volevano trovare qualcuno che fosse in grado di dar vita a un sound senza tempo e contemporaneo al tempo stesso. Jennifer Lee, Chief Creative Officer dei Walt Disney Animation Studios ha affermato: “Julia Michaels è un talento straordinario. Insieme al suo collaboratore Benjamin Rice, Julia ha creato canzoni originali che hanno ispirato tutte le persone che hanno lavorato a questo film. Il suo processo collaborativo è stato davvero speciale: si è seduta accanto a noi per parlare delle motivazioni di tutti i nostri personaggi”. “Disney è stata parte integrante della mia vita in tutto il mio percorso come compositrice. Le canzoni di Wish sono divertenti, emozionanti e commoventi. Io e Ben abbiamo dovuto coprire un terreno molto vasto a livello dei testi, così molte delle canzoni sono ritmicamente estrose e tenere. Il processo collaborativo con i registi è stato speciale” ha commentato Julia Michaels:
“Le canzoni hanno davvero un significato profondo. Dal brano di apertura fino ai titoli di coda, penso che le canzoni coprano un vasto territorio emotivo, pur sempre fornendo contesto alla storia e quel tipo di messaggi genuini che vivono dentro e fuori dal film” ha aggiunto Benjamin Rice. Secondo Tom MacDougall, executive music producer/presidente di Walt Disney Music, Michaels e Rice rappresentano un sentiero audace per gli autori di canzoni dei Walt Disney Animation Studios, dato che i precedenti musical erano stati quasi sempre affidati a professionisti provenienti dal mondo del teatro. “[Julia e Ben] provengono dal mondo della musica pop e hanno portato un entusiasmo giovanile al progetto. Una curiosità: Julia è la persona più giovane in assoluto ad aver mai composto tutte le canzoni di un lungometraggio Walt Disney Animation Studios”. Per MacDougall, Michaels e Rice rispecchiano tutti i requisiti necessari e hanno anche qualche asso nella manica. “Hanno esaudito tutti i miei sogni per Wish”, afferma MacDougall. “C’è un senso di freschezza nelle canzoni che penso farà presa sugli ascoltatori su vari livelli stilistici. Trovo che sia facile immedesimarsi in questi brani velocemente, grazie alla sensibilità moderna e classica che ha portato alla loro creazione”.

foto: ufficio stampa Walt Disney Company Italia

(ITALPRESS).

Raffaella Carrà, 8 dicembre esce cofanetto su singoli anni Rca 1971-72

MILANO (ITALPRESS) – Raffaella Carrà è un’icona intramontabile della musica e dello spettacolo che ha catturato il cuore di milioni di fan, lasciando un’impronta indelebile nella cultura e nella scena italiana e internazionale. L’8 dicembre esce “gli anni Rca di Raffaella i singoli 1971-1972” (Sony Music), l’esclusivo cofanetto che fa seguito al precedente “Raffaella Carrà. Gli anni Rca – i singoli 1970-1971”. Il cofanetto racchiude quattro 45 giri originali e uno inedito e conclude il ciclo dei singoli RCA di Raffaella Carrà degli anni ’70. Il 7″ 45 giri inedito contiene “Tuca Tuca (English vrs) / Regue (Reggae Rrrr Spanish vrs)”. In questa versione, “Tuca Tuca (I Like It)” viene stampato per la prima volta in assoluto sul supporto vinile e il brano “Regue” sarà disponibile per la prima volta in Italia in quanto stampato in origine unicamente per il mercato cileno nel 1971. La riproduzione fedele alla versione originale dei quattro dischi e l’aggiunta del disco bonus rendono questo cofanetto un oggetto unico da collezione.
“Gli Anni RCA di Raffaella i singoli 1971-1972”, che conclude il ciclo dei singoli Rca di Raffaella degli anni ’70, sarà disponibile nelle versioni nero negli store fisici e digitali e colorato in tiratura limitata e numerata a 500 copie unicamente sullo Store Sony Music. Questi i cinque dischi presenti all’interno di “Gli anni Rca di Raffaella i singoli 1971-1972”:
Maga Maghella / Papà; El Borriquito / Raindrops Keep Fallin’ On My Head; Tuca Tuca Si / Accidenti a quella sera; T’ammazzerei / Era Solo Un Mese Fa; I Like It (Tuca Tuca) / Regue (Reggae) – Vinile 7” Bonus. La copertina di questo cofanetto è impreziosita da uno scatto inedito, catturato dall’occhio acuto di Gianni Boncompagni. E’ proprio in quegli anni che Raffaella arriva al successo televisivo e conosce Gianni, con cui ha poi condiviso tantissimi anni di carriera.

foto: ufficio stampa Sony Music

(ITALPRESS).

Diodato canta “La mia terra” che celebra il popolo di Taranto

ROMA (ITALPRESS) – Esce oggi “La mia terra” (Carosello Records), il nuovo brano di Diodato che celebra la resilienza e determinazione del popolo di Taranto ispirandosi al racconto del mito della sua fondazione. E’ online anche videoclip per la regia di Giacomo Citro. Il brano unisce la storia attuale al mito della fondazione della città, da cui emergono tanto i contrasti quanto la bellezza di Taranto: Falanto, capo dei Parteni esiliati da Sparta, attraverso l’oracolo viene a conoscenza del proprio destino: troverà la sua terra, solo quando vedrà piovere a ciel sereno. A seguito di numerose difficoltà, Falanto giunge finalmente nel porto di Saturo, dove esausto si lascia andare sulle gambe della moglie Etra, abbandonandosi alla disperazione.
Commossa, Etra comincia a piangere e con le sue lacrime bagna il capo e il viso del marito, che si sveglia e, proprio grazie a quelle lacrime, capisce di essere arrivato a casa e aver compiuto il destino predetto dall’oracolo trovando, finalmente, la sua terra.
Scritto da Diodato e prodotto dallo stesso cantautore insieme a Tommaso Colliva, “La mia terra” è la canzone originale di “Palazzina LAF”, film d’esordio da regista di Michele Riondino in uscita il 30 novembre e presentato in occasione del Festival del Cinema di Roma, ed entra a far parte di “Così speciale”, il quarto album di inediti di Diodato. “La mia terra” è legato al racconto del film, che attraverso lo sguardo appassionato e attento di Michele Riondino, racconta uno dei casi giudiziari che hanno fatto scuola nella giurisprudenza del lavoro: la “Palazzina LAF”, infatti, è stato uno dei più famigerati reparti lager del sistema industriale italiano.

foto: ufficio stampa Wordsforyou

(ITALPRESS).