Home Spettacoli Pagina 105

Spettacoli

Max Gazzè pubblica l’inedito “L’epica della guerra”

ROMA (ITALPRESS) – Paura, ferocia, fame, rabbia, rovina: Max Gazzè traccia il campo semantico della guerra, prendendo in prestito alcuni versi dell’Iliade e dell’Orlando Furioso e, fuori da ogni schema commerciale, pubblica sui suoi social “L’epica della guerra”. Il brano è una riflessione quanto mai attuale sui conflitti, che causano in ogni caso distruzione, ma soprattutto su cosa li genera: l’odio è una reazione o una necessità? Gazzè lo domanda in modo provocatorio, con la sua arguta cifra cantautorale, la stessa con la quale, senza troppi giri di parole, pronostica una logica crudele, in base alla quale “non importa chi resiste ma chi arriva fino in fondo”. “L’epica della guerra” farà parte del nuovo album di Gazzè, “Amor Fabulas”, in uscita nel 2024 per Epic Records/Sony Music. L’artista sta eseguendo il brano live in anteprima nel suo tour nei teatri, “Amor Fabulas – Preludio”, proprio in apertura concerto: un telo bianco nasconde il palco, su questo immagini psichedeliche e ipnotiche accompagnano l’elettro-rock del brano, preludio al live e al nuovo disco. Dietro il sipario si intravedono solo ombre, Gazzè e i suoi musicisti.
Le stesse immagini proiettate durante il live, compongono il video che accompagna la traccia, postato oggi da Max con la scritta “L’epica della guerra, la storia insegna ma non ha scolari”, riprendendo la frase iconica di Gramsci. Gazzè, come già successo in passato, utilizza la musica come veicolo di un messaggio potente e questa volta sale sul palco per denunciare le assurdità di conflitti di cui tutti parlano ma di cui nessuno sottolinea il senso del grave, tutto appare schermato, visto (ma non guardato attentamente) e riportato (ma non raccontato) attraverso un display. “L’epica della guerra” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 24 novembre.

foto: ufficio stampa mncomm

(ITALPRESS).

Standing ovation ai Latin Grammy per Andrea Bocelli

ROMA (ITALPRESS) – Andrea Bocelli ha illuminato la notte dei Latin Grammy 2023, dove era invitato superospite davanti ad oltre 50 milioni di spettatori collegati da tutto il mondo. La sua performance di “Granada”, il brano del compositore messicano Agustìn Lara, ha visto l’intera platea, con Shakira e Rosalia, alzarsi per tributargli la standing ovation e ottenere la celebrazione dalla stampa internazionale: Rolling Stone USA titola “Andrea Bocellìs Performance of ‘Granadà Earns a Standing Ovation at 2023 Latin Grammys”, Billboard USA scrive “Quando la performance di Bocelli è terminata, l’intera sala si è alzata in piedi tributando una standing ovation assolutamente meritata” e Hola! inserisce l’esibizione del tenore, tra i momenti più importanti della serata. Commenti entusiasti anche dagli utenti di X di tutto il mondo “Andrea Bocelli cantando Granada es una joya. Simple”, “Què maravilla! Granada, interpretada por Andrea Bocelli”, “Andrea Bocelli che canta “Granada” ai Latin Grammy mi sta paralizzando il cuore”, sono solo alcuni dei tweet di ieri sera.
Un momento d’oro per il tenore che qualche giorno fa ha ricevuto la sua terza laurea ad honorem dell’Università Federico II di Napoli, in occasione degli 800 anni dell’Ateneo (dopo quella di Philadelphia e Macerata) e che è stato scelto da John Lewis per il suo iconico spot di Natale in UK che sta registrando numeri da capogiro. Riconoscimenti internazionali che si aggiungono ai continui successi del tenore italiano più amato del mondo, che attualmente è impegnato in un tour nelle più grandi arene degli Stati Uniti registrando un sold out dietro l’altro, mentre la Deluxe Edition del suo ultimo album “A Family Christmas” ha superato le 500.000 copie già vendute.

foto: ufficio stampa mncomm

(ITALPRESS).

Mario Biondi, tour al via con sei date già sold out

0

MILANO (ITALPRESS) – Parte oggi (16 novembre) da Crema con 6 date già sold out e altre 5 prossime all’esaurimento il “Crooning – the italian tour” di Mario Biondi, che porterà nei teatri italiani un tour unico nel suo genere. Uno show in cui 18 musicisti d’orchestra si esibiranno sul palco senza amplificazione. Il repertorio spazierà dai brani del nuovo album “Crooning Undercover” ai più grandi successi della sua carriera.
E’ uscito il 29 settembre il nuovo album di Mario Biondi “Crooning Undercover” (label Beyond, distribuzione fisica Sony Music Italy, distribuzione digitale The Orchard), con un mix di cover e inediti, impreziositi dalla presenza di tanti amici e protagonisti del jazz italiano e internazionale tra cui Paolo Fresu, Stefano Di Battista, Rosario Giuliani, Francesco Cafiso.
-foto ufficio stampa Mario Biondi –
(ITALPRESS)

Arriva al cinema “Picasso. Un ribelle a Parigi”

ROMA (ITALPRESS) – Chi non crede alle coincidenze sarà messo duramente a dura prova da quello che sta succedendo “intorno” a Pablo Picasso. In concomitanza con l’arrivo del docufilm “Picasso. Un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo” nelle sale (dal 27 al 29 novembre), è stato appena battuto all’asta da Sotheby’s a New York per oltre 139 milioni di dollari “Donna con orologio”, uno dei suoi capolavori. Si tratta del secondo prezzo più alto mai raggiunto dall’artista spagnolo per l’opera che raffigura Marie-Thèrèse Walter, una delle sue compagne e muse.
Coincidenze a parte, il docufilm (diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli, autrici della sceneggiatura insieme ad Arianna Marelli) racconta Picasso attraverso uno sguardo diverso da tutti quelli cui siamo abituati. La storia prende il via con l’arrivo del ventenne Pablo a Parigi in una mattina del 1901 e, nella città in cui visse quasi tutta la vita continuando sempre a sentirsi uno straniero, ne racconta il percorso nei quartieri in cui ha abitato: dagli atelier senza riscaldamento dei primi tempi ai grandi appartamenti borghesi in cui è iniziato il suo successo.
Una sorta, insomma, di viaggio materiale e intellettuale per comprenderne appieno l’opera e lo spirito, grazie a un continuo movimento di entrata e uscita dal Museo Picasso di Parigi, la più grande collezione dedicata al pittore con ben 6.000 capolavori e 200.000 pezzi di archivio.
A guidare lo spettatore in questo viaggio, con letture di brani tratti da lettere conservate al Museo Picasso e da volumi come “Picasso e i suoi amici” di Fernand Olivier, “Picasso” di Gertrude Stein e “La mia vita con Picasso” di Marie Françoise Gilot, è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista del film “No bears” di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. La Kavani condivide con Picasso l’impossibilità di rientrare in patria: lui in Spagna a causa del franchismo, lei in Iran a causa del regime degli ayatollah. Non mancano l’analisi delle sue opere e le interviste a critici d’arte, curatori, intellettuali e artisti che aiuteranno gli spettatori a entrare nella mente del pittore considerato uno dei più grandi geni del Novecento: tra i tanti, la Presidente Musèe national Picasso Paris Cècile Debray, la storica e autrice del volume “Picasso. Una Vita da Straniero” Annie Cohen-Solal e la responsabile Centro Studi Picasso Cècile Godefroy. Il ritratto che emerge è quello di un uomo dal carattere contraddittorio, fatto di luci e ombre, generoso e dispotico, e con una duplicità di comportamenti, anche con le sue molte compagne.
“Picasso. Un ribelle a Parigi. Storia di una vita e di un museo” è prodotto (in occasione del 50° anniversario della morte dell’artista, avvenuta l’8 aprile 1973) da 3D Produzioni e da Nexo Digital, con il sostegno del Musèe National Picasso di Parigi. Le musiche originali del film sono firmate da Emanuele Matte. Per l’elenco della sale, info su www.nexodigital.it.
-foto ufficio stampa Nexo Digital –
(ITALPRESS).

SIAE Music Awards il 25 novembre a Milano

0

MILANO (ITALPRESS) – Appuntamento il 25 novembre con i SIAE Music Awards, i premi che celebrano gli autori e gli editori italiani di maggior successo nel nostro Paese e all’estero.
Una First Edition d’eccezione, una serata evento voluta e organizzata da SIAE che rappresenta per l’Italia una novità assoluta, ma che nel mondo da tempo rende omaggio e celebra le personalità che hanno costruito la storia della musica e che ancora oggi sono la fonte creativa del mondo musicale nazionale e non solo.
E così sulla scia dei rinomati Ascap Awards negli Stati Uniti, Ivor Novello Awards nel Regno Unito, Grands Prix Sacem in Francia, la Società Italiana degli Autori ed Editori con i suoi Awards si appresta a celebrare la creatività nazionale con musica, grandi ospiti e spettacolo.
La location dell’evento è il Superstudio di Milano, nel cuore del quartiere Tortona, centro nevralgico della Milano Music Week: la settimana dedicata interamente alla musica, che vede il suo culmine proprio in questa serata con la direzione artistica e la produzione de LaTarma Entertainment. Un luogo che sabato 25 novembre si accenderà per unire – grazie anche a un palco a 270° – l’intera industry nel nome dell’eccellenza e della creatività.
“Abbiamo voluto istituire i SIAE Music Awards per celebrare autori ed editori italiani, struttura portante della nostra Società e del nostro patrimonio culturale, in una serata evento in cui premieremo i brani e gli autori che sono stati più ascoltati, ballati, cantati, riprodotti, in una parola vissuti nel 2022”, dichiara il Presidente della SIAE Salvatore Nastasi.
Queste le categorie: Canzone Club, Canzone locali da ballo con musica live, Canzone locali con musica, Canzone locali con musica live, Canzone Radio, Canzone Italiana all’Estero, Canzone Online, Colonna Sonora Cinema, Colonna Sonora TV, Autore Video Streaming, Autore Audio Streaming.
Nel corso della serata saranno anche annunciati il Miglior Autore Megaconcert (venue con più di 5.000 posti) e il Miglior Autore Concert (venue con meno di 5.000 posti).
Le nomination si basano sulle rilevazioni dei consumi di musica certificati da SIAE e delle royalties distribuite e pagate nel 2023.
-foto ufficio stampa SIAE-
(ITALPRESS).

I Metallica il 29 maggio 2024 sul palco degli I-Days Milano

MILANO (ITALPRESS) – I Metallica conquisteranno il palco degli I-Days Milano all’Ippodromo Snai La Maura mercoledì 29 maggio
con il loro show più imponente mai visto in Italia, imperdibile per gli amanti della musica di tutte le generazioni. Quello dei Metallica agli I-Days Milano 2024 sarà un esclusivo e immenso concerto che James Hetfield, Lars Ulrich, Kirk Hammett e Robert Trujillo porteranno a un numero limitatissimo di festival europei la prossima estate per il loro M72 Tour, accompagnati da un palco spettacolare sulla scia di quello visto al Power Trip di Indio in California lo scorso ottobre e che ha lasciato tutti a bocca aperta, e con l’iconico “snake pit”. Un’occasione imperdibile per i fan della band per intraprendere un viaggio in musica con canzoni immortali che hanno fatto la storia del metal e della musica oltre ai brani dell’ultimo e dodicesimo album “72 Seasons” pubblicato nel mese di aprile. La conferma della partecipazione dei Metallica agli I-Days Milano 2024 fa seguito all’annuncio nelle scorse settimane della partecipazione dei Green Day, dei co-headliner Avril Lavigne e SUM 41 con i Simple Plan e di Tedua, primo headliner italiano nella storia della manifestazione dopo lo straordinario successo del suo tour nei palasport.

Foto: ufficio stampa I-Days

(ITALPRESS).

Cinema e bellezza, Alberto Barbera “I canoni cambiano di continuo”

ROMA (ITALPRESS) – Dall’invenzione dei fratelli Lumière a oggi, tra series e piattaforme, il cinema ha contribuito come nessun’altra arte alla definizione e diffusione dei modelli di bellezza. In quasi 130 anni, i canoni di riferimento sono stati tanti e sono cambiati enormemente. Senza considerare le prime star, dalla morbida Sofia Loren all’eterea Audrey Hepburn, per arrivare a Scarlett Johansson, Zoe Saldana e Zendaya, il cambiamento degli ideali estetici non ha riguardato solo le donne ovviamente: Paul Newman, Vittorio Gassman, Denzel Washington, Leonardo DiCaprio e Cillian Murphy, in rappresentanza dei tanti belli del cinema, dimostrano che non c’è e non c’è mai stato un solo ideale, ma tanti modi diversi per esprimere fascino e carisma, ma anche i valori di un’epoca. Questi i temi trattati da Alberto Barbera, critico cinematografico e direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Non è facile dire quale sia il canone di bellezza – ha esordito – E’ cambiato tutto rispetto ai primi cento anni di storia del cinema, quando i divi e le dive erano quelli che ora sono gli influencer e i tiktoker. Il cinema ha perso questo suo ruolo centrale: una volta i modelli erano chiari e definiti, seguendo il cinema si sapeva quali fossero quelli da applicare nella quotidianità. Oggi è tutto molto più fluido di quanto non fosse un tempo, non mi riferisco soltanto al confine sempre più labile tra i generi maschili e femminili, ma parlo dell’idea stessa di bellezza – ha spiegato – Persino la moda sta abbandonando l’idea di distinguere tra uomo e donna, si usano vestiti, accessori e tessuti in modo assolutamente indifferente tra i sessi”. Il canone di bellezza tra alcuni decenni fa e gli ultimi anni è radicalmente mutato: “Negli anni ’60 e ’70 l’ideale di bellezza femminile era incarnato da Marilyn Monroe, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Brigitte Bardot – ha ricordato Barbera – Un seno grande, curve generosissime, labbra carnose, con l’idea di femminilità e bellezza che era coniugata con quella di erotismo e sensualità. Oggi l’attrice con maggior seguito sui social è Zendaya, lei è tutto l’opposto di quelle bellezze, è magrissima, quasi senza seno, longilinea, spesso usata in ruoli di conflitti – ha sottolineato – Siamo veramente giunti all’opposto con le attrici di oggi”.
“Non si lavora più nel costruire i divi, era un lavoro che richiede investimenti ma era destinato a lasciare tracce, per esempio Marilyn Monroe è ancora oggi vitale. Oggi si lanciano nuovi divi o presunti tali che durano lo spazio di un mattino, il giorno dopo sono dimenticati, si brucia tutto velocemente – ha aggiunto soffermandosi poi sui canoni maschili – Due anni fa a Venezia c’erano Timothee Chalamet e Harry Styles, che hanno fatto venire sul tappeto rosso tanta gente quanto ne vediamo in una finale di Champions. Sono gracili, vestono in modo improbabile, non capisci se il loro è un vestito da donna: è quello il modello, hanno un successo pazzesco”.
Il futuro è un’incognita, mentre per l’anno prossimo alla mostra di Venezia la formula sarà quella già vista negli ultimi anni: “2024? Quando un modello funziona non si cambia, la speranza è di trovare buoni film, sulla carta ce ne sono tanti che stanno arrivando, mi auguro possa essere un’altra edizione di successo. La velocità con cui cambiano i gusti, le mode e i riferimenti è talmente elevata che non sappiamo cosa sarà domani rispetto a oggi – ha concluso Barbera – Potrebbe succedere di tutto, anche magari che ritorni l’ideale di bellezza di 50 anni fa, dopo un pò magari ci si stufa di modelli androgini e fluidi”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

A Roma la mostra su Tolkien, Sangiuliano “Opere dai valori eterni”

ROMA (ITALPRESS) – Sono passati cinquant’anni dalla sua scomparsa, ma la figura di John Ronald Reuel Tolkien prende più che mai vita nella mostra “Tolkien. Uomo, Professore, Autore” – curata da Alessandro Nicosia e Oronzo Cilli – nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Un racconto profondo del percorso letterario dell’autore al quale si deve la genesi della celebre saga di ‘Lo Hobbit’ – a cinquant’anni dalla prima traduzione italiana – e del ‘Signore degli Anellì, oltre ai numerosi altri scritti – circa 850 – che rivelano un Tolkien per certi versi inedito ai più, nelle vesti di professore e relatore di laurea, di fratello, di amico e infine di padre. Oltre all’esposizione di quasi tutte le traduzioni delle due saghe, anche disegni manufatti, opere d’arte e locandine cinematografiche delle più celebri proiezioni. “Un successo universale, dai valori eterni”, così come lo ha definito il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che ha voluto sottolineare l’importanza di un’esposizione davvero massiccia che fa seguito a quelle allestite a Oxford (2018), Parigi (2020) e Milwaukee (2022).
“Il successo di Tolkien ci dà la misura e la consistenza del suo percorso letterario – ha proseguito Sangiuliano -. Queste opere trasmettono i valori della comunità, della solidarietà e della difesa della tradizione, dell’identità. Inoltre, la difesa dell’umano, che diviene attuale rispetto alle molteplici minacce che ormai quotidianamente e in tutto il mondo si presentano per donne e uomini”. Valori, questi ultimi, che vengono evidenziati nelle lettere e nelle prime poesie, a dimostrazione di un legame indissolubile nato dalla famiglia, prima quella d’origine e poi quella costruita insieme alla consorte, e trasferito in maniera diretta a tutte le opere. Una stima profonda, inoltre, quella che Tolkien aveva per l’Italia, terra di viaggi – a Venezia ed Assisi – e di rapporti culturali, come spiegato ancora dal ministro Sangiuliano: “Questa mostra risalta anche un vero e proprio percorso filologico tra l’autore Tolkien e l’Italia. Ci sono degli scritti a testimonianza tra lui e Benedetto Croce, in un rapporto culturale che, seppur non diretto, certamente esiste. L’esposizione – ha aggiunto – ricostruisce attraverso preziose fotografie anche il viaggio in Italia di Tolkien. Un Paese patria del mondo classico e dell’antichità, dei greci, dei romani e di altre civiltà che si sono succedute sul nostro territorio. Credo che anche da questo nascesse la stima di Tolkien nei confronti dell’Italia”.

– Foto: screenshot video xi6/Italpress –
(ITALPRESS).