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Pedagio di Carolina Markowicz miglior film Festa del Cinema di Roma

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolta presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone la cerimonia di premiazione della 18esima edizione della Festa del Cinema di Roma. Una giuria presieduta dall’attore, regista e produttore Gael Garcia Bernal e composta dalla regista britannica Sarah Gavron, dal regista, sceneggiatore e poeta finlandese Mikko Myllylahti, dall’attore e regista francese Melvil Poupaud e dall’attrice e regista italiana Jasmine Trinca, ha assegnato i riconoscimenti ai film del Concorso Progressive. Miglior Film: Pedàgio (TOLL) di Carolina Markowicz. Gran Premio della Giuria: Urotcite na blaga (Blagàs lessons) di Stephan Komandarev. Miglior regia: JOACHIM Lafosse per Un silence (A Silence). Miglior attrice – Premio “Monica Vitti”: Alba Rohrwacher per Mi fanno male i capelli. Miglior attore – Premio “Vittorio Gassman”: Herbert Nordrum per Hypnosen (The Hypnosis). Miglior sceneggiatura: Asli O’zge per Black Box. Premi speciali della Giuria (proposti dal Presidente a scelta fra le categorie sceneggiatura, fotografia, montaggio e colonna sonora originale): Ashil (Achilles) di Farhad Delaram. C’è ancora domani di Paola Cortellesi. The monk and the gun di Pawo Choyning Dorji. Una giuria presieduta dal cineasta Paolo Virzì e composta dalla produttrice e distributrice francese Adeline Fontan Tessaur e la drammaturga e sceneggiatrice Abi Morgan ha assegnato il Premio Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas (scelta fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film: Cottontail di Patrick Dickinson. Sono state inoltre assegnate due Menzioni Speciali Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas ai film C’è ancora domani di Paola Cortellesi e Avant que les flammes ne s’eteignent (After the fire) di Mehdi Fikri.
Una giuria presieduta dall’attrice francese Philippine Leroy-Beaulieu e composta dal regista e sceneggiatore italiano Alessandro Aronadio e la sceneggiatrice italiana Lisa Nur Sultan ha assegnato il Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior commedia (scelta fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film: JULES di Marc Turtletaub.
E’ stata inoltre assegnata la Menzione Speciale del Premio “Ugo Tognazzi” ad Asta Kamma August e Herbert Nordrum per Hypnosen (The Hypnosis). Tra i film del Concorso Progressive Cinema, gli spettatori hanno assegnato il Premio del Pubblico al film: C’è ancora domani di Paola Cortellesi. Il pubblico della proiezione ufficiale e della prima replica di un film ha espresso il voto utilizzando l’APP ufficiale della Festa del Cinema “Rome Film Fest” e attraverso il sito www.romacinemafest.it.
Lo scorso maggio è stato lanciato il bando per il Premio SIAE Cinema che va al progetto con la migliore sceneggiatura – scritta da uno sceneggiatore o una sceneggiatrice under 35 di nazionalità italiana o residente stabilmente in Italia – per la realizzazione di un’opera prima o seconda. Il riconoscimento del valore di 150 mila euro è destinato alla produzione italiana che realizzerà il film tratto dalla sceneggiatura vincitrice. I progetti sono stati valutati da una giuria composta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone, il produttore cinematografico Carlo Cresto-Dina e il compositore Pivio che ha premiato: Il primo figlio di Mara Fondacaro.
Nei giorni scorsi sono stati assegnati i seguenti riconoscimenti: Premio alla Carriera a Isabella Rossellini. Premio alla Carriera a Shigeru Umebayashi. Premio Progressive alla Carriera a Haley Bennett. Premio Progressive alla Carriera a Camila Morrone. Fra i premi collaterali: Premio FS a La nostra Monument Valley di Alberto Crespi e Steve Della Casa assegnato dal Gruppo FS Italiane. Premio “Il viaggio in Italia” a L’impero della natura. Una notte al parco del Colosseo di Luca Lancise e Marco Gentili patrocinato dal Ministero del Turismo ed Enit – Agenzia nazionale del turismo. La Regione Lazio ha assegnato il premio “Lazio Terra di Cinema” a Juliette Binoche.

foto: ufficio stampa Festa del Cinema di Roma

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400 kg di cioccolato per scultura di Vasco Rossi a grandezza naturale

MODENA (ITALPRESS) – Subito dopo l’inaugurazione della quinta edizione di Sciocolà, il festival dedicato al cioccolato artigianale, è stata svelata la scultura di cioccolato di Vasco Rossi a grandezza naturale realizzata dal maestro cioccolatiere Mirco Della Vecchia con l’aiuto di Arianna Della Vecchia e Christian Grazioli.
“Siamo molto soddisfatti della scultura, abbiamo dedicato partiolare attenzione ai dettagli – spiega Mirco Della Vecchia -. Dovendo rendere realistica la scultura anche se in monocromia del colore del cioccolato abbiamo curato molto i particolari che contraddistinguono Vasco come ad esempio la giacca, il pizzetto o la barba e sicuramente il viso espressivo senza dimenticare il microfono. Senza dare colore era indispensabile rendere la versione finale della scultura quanto più veritiera possibile, con tutti i particolari che ognuno di noi associa a Vasco Rossi in quanto icona della musica Rock”.
“E’ il mio sogno da quando avevo 15 anni e da quando ho iniziato con le sculture di cioccolato, poter immortalare il mio idolo, l’unico di cui avevo il poster in cameretta – conclude il maestro pasticcere -. Per quanto mi riguarda, credo che nessuno abbia interpretato i sentimenti delle persone come lo ha fatto lui. Vasco, come il cioccolato, regala gioia, emozioni e momenti di riflessione. Quando c’è una giornata triste, cosa si fa? Si mangia un pezzo di cioccolato e si ascolta una canzone di Vasco Rossi. L’opera più ambiziosa e complessa della mia vita. Adoro le sfide”.
Sciocolà fino a domenica 29 ottobre a Modena, è una manifestazione a ingresso gratuito, promossa da CNA Modena, organizzata da SGP Grandi Eventi Srl in partnership con Acai, con il contributo e il patrocinio del Comune di Modena, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e con il contributo della Camera di Commercio di Modena.

– Foto ufficio stampa Sciocolà –

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A Montecitorio l'”Omaggio alla lingua italiana” di Finazzer Flory

ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto a Roma, a Palazzo Montecitorio, l'”Omaggio alla lingua italiana (e ai suoi inventori)”, un viaggio tra le parole da Dante a Calvino attraverso Leonardo da Vinci, I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni e Filippo Tommaso Marinetti, interpretato da Massimiliano Finazzer Flory, accompagnato dal coro delle voci bianche e cantoria del Teatro dell’Opera della Capitale.
Nel corso della serata, l’attore, regista e autore Massimiliano Finazzer Flory ha ricevuto dal presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, la medaglia per il suo impegno per la diffusione e la salvaguardia della lingua italiana nello spettacolo dal vivo.
Un panel di personaggi del mondo della cultura e della politica ha introdotto il reading. Tra questi Alessandro Masi, segretario Generale della Società Dante Alighieri, Andrea De Pasquale Direttore generale educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura nonchè Direttore della Biblioteca Nazionale di Roma, la deputata Maria Elena Boschi e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli.
Presenti anche Gianni Letta, Francesco Giambrone, sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, e Francesca Barbi Marinetti, critica d’arte e curatrice.
Dal 2011 Finazzer Flory è uno dei massimi promotori della lingua italiana all’estero e ha contribuito a diffonderla in oltre 30 Paesi del mondo in collaborazione con la Farnesina – Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri – negli Istituti Italiani di Cultura, Consolati e Ambasciate.
Per Mollicone, presidente della Commissione Cultura della Camera, “un omaggio alla lingua italiana è doveroso perchè la nostra lingua è estetica ed è capace di far comprendere la bellezza”. il depitato ha poi sottolineato che 65 milioni di persone nel mondo parlano l’italiano come prima lingua, 3 milioni come seconda. Inoltre l’italiano è la quinta lingua più studiata in America e sono 2 milioni gli alunni in 113 diversi Paesi che la studiano.
Il reading di Massimiliano Finazzer Flory – che ha interpretato Dante, Leonardo, Da Vinci, Manzoni, Marinetti, Calvino e anche San Francesco d’Assisi – è stato accompagnato dal coro delle voci bianche e cantoria del Teatro dell’Opera di Roma formato da 50 ragazzi che hanno chiuso l’evento intonando “Nella fantasia” di Ennio Morricone e Chiara Ferraù.
Il reading “Omaggio alla lingua italiana” in collaborazione con il Teatro dell’Opera di Roma comincerà adesso una tournèe con ulteriori date a Roma, proseguendo poi in tutta Italia.

– Foto ufficio stampa Massimiliano Finazzer Flory –

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“Anime parallele”, il nuovo album di Laura Pausini

MILANO (ITALPRESS) – “Non sono sempre sicura di me, mi sveglio ogni mattina sempre preoccupata”. Lo ha accennato Laura Pausini alla presentazione del nuovo album di inediti “Anime parallele / Almas paralelas” in uscita il 27 ottobre in tutto il mondo sulle piattaforme digitali, in formato cd e vinile. “Questo disco celebra il diritto all’individualità degli esseri umani che abitano il mondo e che percorrono insieme le stesse strade, ma con anime, sogni e desideri diversi – ha ammesso – Anime che vivono la terra come luogo comune, fatto di infinite strade, che come strisce pedonali non per forza si incrociano. Abbiamo punti di vista, culture e idee differenti, non siamo quindi le stesse persone, e riconoscere questa diversità è un valore oltre che una sfida”. Una novità di questo lavoro è il brano “Dimora naturale”, pubblicato a sorpresa solo una settimana fa, in duetto con la figlia Paola che fa il suo debutto nel mondo della canzone.
“Era lo scorso 8 luglio e avevo appena finito di cantare questa nuova canzone – ha confessato – Mia figlia Paola è entrata in studio e mi ha chiesto di ascoltarla. Le ho detto che era scritta per lei e mi ha guardata felice. Poi mi ha chiesto di cantare con me i cori, e io, orgogliosa, le ho messo le cuffie e le ho tenuto la mano mentre cantava, fiera di lei, soprattutto perchè ha cantato delle piccole parti da solista di sua spontanea volontà che mi hanno emozionata come mai prima”. “Durare” è stato il singolo apripista, una dichiarazione d’amore profonda e sentita, che scandisce il tempo di due vite distinte che tra alti e bassi si incontrano in una unica, la più importante, da durare e da impazzire insieme. “Dal primo momento in studio quando ho iniziato a cantare questo brano due anni fa sapevo che sarebbe stato il primo singolo del mio nuovo disco con cui avrei voluto presentarmi dopo così tanto tempo – ha osservato – Questa canzone racconta di come per me sia possibile credere ancora nelle storie d’amore che vogliono costruire un percorso di vita da pensare insieme. Conoscersi, desiderarsi, inventarsi, capirsi. E anche impazzire, insieme. Scoprire quanto è bello dividersi un destino”.
“Il primo passo sulla luna” ha invece ritmi dance-pop e sfida la gravità portando in orbita, con la linea di basso e un beat travolgente su cui plana la potenza vocale di Laura. “Il primo passo sulla luna parla di un’amicizia che si interrompe per divergenza di idee e tutto finisce perchè è più facile fare un passo sulla luna che incontrarsi a metà strada – ha sostenuto – Oggi siamo più facilmente schiavi di noi stessi e del nostro pensiero e spesso perdiamo il coraggio e l’abitudine di dire le cose in faccia, preferendo stare nascosti dietro a uno schermo”.
Nel brano che regala il titolo all’opera Laura traccia le linee rette di vite diverse tra loro che, senza incrociarsi necessariamente, sono attratte l’una all’altra da un’energia purissima, una connessione magica e speciale. La melodia, squisitamente pop, è un invito a gran voce a percorrere la traiettoria della vita senza perdere il contatto con gli altri.
Questo è davvero un anno particolare per Laura Pausini che si è sposata con Paolo Carta dopo 18 anni di fidanzamento e una figlia Paola di 10 anni che ha portato gli anelli ai genitori come avevano desiderato da sempre; la cerimonia si è svolta in gran segreto nella casa dei genitori di Laura con solo familiari e amici intimi: Laura aveva infatti invitato tutti ad una cena per festeggiare il suo trentennale di carriera ma, una volta arrivati gli ospiti, hanno trovato ad accoglierli gli sposi.
Laura e Paolo si sono scambiati le promesse con la canzone inedita “Davanti a noi”, scritta da entrambi, e che hanno deciso poi di condividere sui social di Laura per tutti i suoi fan del mondo. Questo 2023 è anche il trentennale della carriera di Laura Pausini. “Volevo fare una cosa particolare per festeggiare quel 27 febbraio 1993 di Sanremo Giovani, volevo dimostrare ai miei fan che non mi siedo sugli allori – ha ribadito – Ho pensato di andare in tre Paesi e cantare in cinque lingue, per rappresentare tutti i ragazzi del mondo che mi seguono. Ho chiamato il mio foniatra, il mio allenatore e la mia nutrizionista. Mi sono preparata per sei mesi con la massima diligenza, come se fossi un atleta che si prepara alla staffetta. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta”. Gli ultimi cinque anni sono valsi a Laura Pausini nuovi riconoscimenti in tutto il mondo. Un grande compleanno festeggiato insieme al suo pubblico, che l’accompagna da quando ha vinto il festival di Sanremo il 27 febbraio del 1993 con “La solitudine”.
“Abbiamo girato il video de “La solitudine” ad Ostia e alla fine del videoclip sono tornata in macchina e avevo perso tutto: la borsa, il portafoglio, un anellino – ha ricordato – Però poi questa canzone ha vinto tutto”.
Laura Pausini, vincitrice di quattro Latin Grammy® e un Grammy®, una nomination agli Oscar 2021 e la vittoria di un Golden Globe, è stata premiata come Latin Recording Academy Person of the Year™ 2023 (persona dell’anno), manifestazione che premia gli artisti e i loro successi nell’industria musicale latina, oltre ai loro sforzi umanitari.
“Sono stata molto onorata di ricevere questo incredibile riconoscimento dalla Latin Recording Academy – ha confidato – Essere nominata persona dell’anno in questo momento in cui festeggio 30 anni di carriera è qualcosa che ancora non riesco a descrivere. La lingua spagnola mi ha subito aperto le porte, mi ha fatto sentire a casa. Aver ricevuto questo importante riconoscimento mi riempie di orgoglio, gioia e forza per continuare a fare passi forti e ispirare la nuova generazione di artisti che portano la musica nel cuore”.
Ora Laura Pausini guarda ancora avanti per il World Tour 2023/2024 che inizia con l’Italian Indoor Leg l’8 e 9 dicembre allo Stadium di Rimini, 12, 13, 15 e 16 al Palazzo dello sport di Roma, 19 e 20 al Pala Unical di Mantova, 22 al Nelson Mandela Forum di Firenze, 26 al Pala Sele di Eboli (SA), 29 e 30 al Pala Florio di Bari, 6 gennaio 2024 all’Arena Spettacoli Padovafiere di Padova, 9 e 10 all’Unipol Arena di Bologna, 12 e 13 al Pala Alpitour di Torino, 15 alla Sparkasse Arena di Bolzano, 17 e 18 al Mediolanum Forum di Milano.
Il tour prosegue con l’European Indoor Leg il 27 gennaio 2024 allo Wizink Center di Madrid (Spain), 29 al Palau St Jordi di Barcelona (Spain), 3 febbraio all’Altice Arena di Lisboa (Portugal), 10 al Forest National di Bruxelles (Belgium), 12 all’Accor Arena di Paris (France), 15 al Hallenstadion di Zurich (Switzerland), 16 alla Schleyer Halle di Stuttgart (Germany); il Latam Leg il 23 febbraio alla Gran Arena di Monticello (Chile), 25 alla Movistar Arena di Santiago (Chile), 28 alla Movistar Arena di Buenos Aires (Argentina), 2 e 3 marzo all’Espaço Unimed di Sao Paulo (Brazil), 6 all’Explanada de Unalm di Lima (Peru), 8 al Coliseo Rumiñahui di Quito (Ecuador), 10 alla Movistar Arena di Bogota (Colombia), 16 all’Arena Cdmx di Mexico Df (Mexico), 18 all’Arena Monterrey di Monterrey (Mexico); si conclude con l’Usa Leg il 21 marzo al Smart Financial Centre di Houston (Texas), 23 al Youtube Theater di Los Angeles (California), 28 al Dr. Phillips Center di Orlando (Florida), 30 al Miami Kaseya Center di Miami (Florida), 4 aprile al Rosemont Theatre di Chicago (Illinois), 6 al The theater at Madison Square Garden di New York (New York).
A proposito di tour e di ricordi, Laura Pausini ritorna al suo primo San Siro. “San Siro è uno degli stadi più belli in cui ho cantato – ha concluso – Quando me l’hanno proposto la prima volta non ho accettato, ero la prima donna a cantare in quello stadio e non volevo fare figuracce. Poi mi hanno gasata e ho accettato. Quel giorno pioveva e la gente è rimasta lì fino alla fine”.

foto: ufficio stampa Laura Pausini

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Taylor Swift, ora disponibile “1989 (Taylor’s Version)”

MILANO (ITALPRESS) – Dopo averlo annunciato a sorpresa lo scorso agosto, l’album “1989 (Taylor’s Version)” di Taylor Swift è finalmente disponibile. Questa è la quarta re-incisione della discografia di Taylor Swift , dopo “Fearless”, “Red” e “Speak Now”, uscito il 7 luglio, l’artista multiplatino ha deciso di regalare ai suoi fan anche 5 nuove canzoni, contenute in “1989 (Taylor’s Version)”: “Slut!” (Taylor’s Version) (From the Vault), da oggi in radio, “Say Don’t Go (Taylor’s Version) (From the Vault)”, “Now That We Don’t Talk (Taylor’s Version) (From the Vault)”, “Suburban Legends (Taylor’s Version) (From the Vault)” e “Is It Over Now? (Taylor’s Version) (From the Vault)”. L’album, che è stato pubblicato originariamente nel 2014 e che si è consolidato come uno dei migliori progetti di quell’anno, avendo ottenuto i Grammy come Album of the Year e Best Pop Vocal Album, oltre che essere certificato disco di platino in Italia con all’interno singoli come “Shake it off”, “Blank Space”, entrambi dischi di platino, e “We Are Never Ever Getting Back Together”, disco d’oro, ha già visto estratti “This Love (Taylor’s Version)” nel maggio 2022 come colonna sonora di “The Summer I Turned Pretty” e “Wildest Dream (Taylors’ Version)”, dopo che il brano era diventato virale su TikTok.
Taylor Swift, questa notte, ha presentato così “1989 (Taylor’s Version)” attraverso un post su Instagram: “Sono nata nel 1989, mi sono reinventata per la prima volta nel 2014 e una parte di me è stata reclamata nel 2023 con la riedizione di questo album che amo molto. Mai nei miei sogni più sfrenati avrei immaginato la magia con cui avreste cosparso la mia vita per così tanto tempo. Questo momento è un riflesso delle avventure che abbiamo attraversato e di tutto l’amore che c’è tra noi che brilla nell’ora più buia. Vi presento, con gratitudine e meraviglia, la mia versione di 1989. Vi stava aspettando”. Con il suo “Eras Tour”, vicino al miliardo e mezzo di dollari di incasso (che le permetterà di battere il record detenuto da Elton John), Taylor non smette di stupire i suoi fan, con un live della durata di 3 ore, una scaletta composta da 44 brani che comprende tutti i suoi album tra cui le registrazioni “Taylor’s Version”. Il tour, che approderà anche in Italia allo Stadio San Siro con due date evento il 13 e il 14 luglio, sta generando sold out su sold out con il pubblico in delirio, tanto che durante gli show di Seattle il live ha registrato vibrazioni simili a quelle di un terremoto di magnitudo 2.3. Inoltre, Taylor ha deciso di regalare un bonus per tutto lo staff al lavoro sul tour, per un totale di 50 milioni di dollari.
Taylor ha raggiunto un record importante entrando nella Billboard 200 chart con dieci dei suoi album nella top 100, classificandosi come gli album più ascoltati questa settimana negli Stati Uniti. Agli MTV Video Music Awards di quest’anno ha collezionato il numero maggiore di candidature con 8 nomination, tra cui “Video of the Year”, categoria di cui detiene il record per aver vinto per tre anni consecutivi. Taylor Swift ha inoltre collezionato diversi premi tra la fine dello scorso anno e l’inizio dell’anno tra cui: quattro Grammy Awards, cinque MTV Video Music Awards e sei American Music Awards.

foto: ufficio stampa Wordsforyou
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Depeche Mode, l’8 dicembre esce in Dvd/Blu-ray “Strange/Strange too”

MILANO (ITALPRESS) – Venerdì 8 dicembre esce per la prima volta in DVD/Blu-ray “Strange/Strange too”, la ricercata collezione di video musicali dei Depeche Mode diretti e girati in Super 8 da Anton Corbijn. Precedentemente pubblicati come titoli individuali in formato VHS e Laserdisc (ora fuori stampa e oggetti rari da collezione), “Strange” (1988) e “Strange Too” (1990) sono raccolte di provocatori e visionari cortometraggi realizzati dal maestro fotografo/regista Anton Corbijn in collaborazione con i Depeche Mode per creare una nuova iconografia visiva per la band e la loro musica. Disponibile per la prima volta in DVD e Blu-ray, e come se fosse una collezione singola, “Strange/Strange Too” presenta 11 film musicali di Anton Corbijn/Depeche Mode recentemente restaurati dalle fonti originali in Super 8mm, insieme a sei “vignette” inedite dai loro archivi. Nel montare il montaggio finale per “Strange” e “Strange Too”, il fotografo/regista ha fatto in modo che i singoli video musicali fossero percepiti come un unico film continuo, con contenuti aggiuntivi non presenti nei video originali. I formati DVD e Blu-ray di “Strange/Strange Too” sono contenuti in un digipack con un libretto di 16 pagine che include fotografie e nuove note scritte da Anton Corbijn.
“La fotografia e la direzione artistica di Anton Corbijn hanno svolto un ruolo indispensabile nell’evoluzione della nostra estetica – raccontano i Depeche Mode – ‘Strangè e ‘Strange Toò sono titoli essenziali sia nel nostro catalogo che in quello di Anton Corbijn, e sono il perfetto esempio della capacità unica di Anton di catturare il nostro spirito su pellicola”. La qualità ruvida e granulosa della pellicola diventa parte dell’estetica finale del film, e la maestria di Corbijn nella pellicola Super 8 è un elemento chiave in “Strange/Strange Too” e nello sviluppo dei componenti visivi dei Depeche Mode. Il restauro dei film è stato un processo rigoroso che si è svolto nel corso di diversi anni, con la partecipazione del personale coinvolto nella realizzazione dei film originali, tra cui Anton Corbijn. Il risultato finale, creato dalla pellicola Super 8 originale e oggi su formato Blu-ray/DVD, potrebbe sembrare carente di chiarezza visiva rispetto a quella associata alla riproduzione HD 4K contemporanea. Nei casi in cui il materiale originale si era deteriorato troppo, è stato utilizzato il miglior materiale disponibile.
“Essere considerati ‘stranì in campo creativo non è una cosa negativa, poichè probabilmente significa ‘diversò. L’idea di realizzare una serie collegata di piccoli film e interviste fittizie è emersa tardi nel processo di ripresa di questi film – dichiara Anton Corbijn – Stavo girando tutti i film da solo in pellicola Super 8 in bianco e nero. Abbiamo messo tutto questo insieme con un budget limitato. Dobbiamo guardare questi film alla luce del fatto che eravamo giovani; stavamo sperimentando e sono felice che ci sia stato dato quello spazio all’epoca da Daniel Miller”.

foto: ufficio stampa Parole e dintorni

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Sanremo, Fedez “Non sarò alla conduzione artistica nel 2025”

ROMA (ITALPRESS) – “Stamattina mi sono svegliato ed ero su tutti i giornali: no, non avrò la conduzione artistica di Sanremo 2025, non credo succederà, se dovesse succedere farebbe molto ridere”. Fedez, in un video postato su Instagram, ha smentito la notizia su una sua possibile conduzione di Sanremo 2025. Tutto è partito dalla trasmissione “Aspettando VivaRai2”, condotta da Fiorello.
“Nella telefonata in diretta con Fiorello c’era un tipo che parla come me, sembravo io – ha aggiunto Fedez -. Quel pirla di Fiorello ha fatto finta che io fossi al telefono con lui”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Festa del cinema di Roma, “Il camorrista” di Tornatore diventa una serie

ROMA (ITALPRESS) – In programma nella nona giornata della Festa del Cinema di Roma, per la sezione Absolute Beginners, c’è “Il camorrista – La serie” di Giuseppe Tornatore e sarà presentata in anteprima alle ore 19 nella Sala Sinopoli. La serie in cinque puntate è stata girata nel 1985, contestualmente alla realizzazione dell’omonimo film a suo tempo prodotto da Titanus Produzione e ReteItalia e uscito nelle sale nel 1986. La serie però non è mai andata in onda. “L’attuale rielaborazione, che ha richiesto un grande impegno in termini artistici e di professionalità coinvolte, è stata completata dopo quasi un anno di attività ed è stata prodotta da Titanus Production e RTI – Mediaset e viene distribuita da Minerva Pictures” spiega il Presidente della Titanus Guido Lombardo. Il restauro è stato curato dallo stesso Tornatore: il pubblico potrà assistere alla prima e alla quarta puntata della serie. “Ero regista programmista alla sede Rai Palermo, facevo sostituzioni e veniva spesso Joe Marrazzo, lo ammiravamo tutti – ha raccontato Tornatore -. Lo avevo coinvolto in “100 giorni a Palermo” e lui mi raccontò che stava scrivendo il suo primo romanzo e che usualmente teneva nel cruscotto. Lui in quegli anni faceva inchieste esplosive e la camorra spesso gli faceva saltare le auto in aria dove appunto teneva il romanzo, di cui lui non amava fare fotocopie, quindi ha dovuto ricominciarlo 3 volte. Poi lo finì ed io ne rimasi colpito perchè era riuscito a descrivere la genesi di quella criminalità, gli chiesi la possibilità di farlo diventare un film e, pur di farlo, il produttore Goffredo Lombardo della Titanus mi propose di realizzarne anche una versione a puntate per la televisione. Un azzardo in anticipo sui tempi, eravamo nel 1985, la febbre della serialità era ancora lontana, ma grazie alla lungimiranza di Lombardo disponemmo del budget utile alla realizzazione del progetto. Girai dunque contemporaneamente sia il film destinato allo sfruttamento cinematografico tradizionale che le cinque puntate di un’ora ciascuna per la televisione. Purtroppo il film non ebbe vita facile a causa dei temi scottanti che trattava e sparì dalla circolazione poche settimane dopo l’uscita nelle sale. Scoraggiati, i distributori non mandarono mai in onda la serie televisiva, e i cinque episodi andarono smarriti nei magazzini dei materiali in 35mm”. Ma dopo tutti questi anni, ecco arrivare una chiamata inattesa. “Una volta ritrovata la serie sono stato chiamato a migliorare il prodotto: dal suono al colore e qualche piccolo taglio di pochi minuti – ha concluso Tornatore -. E’ stato un lavoro che non avrei mai pensato di fare perchè non è stato solo rivedere un vecchio film, ma ho avuto il privilegio di poterlo migliorare. Ero un giovane ragazzo al primo lungometraggio: si vede tutta la passione che ci ho messo ma ho trovato anche tanti difetti”. Finalmente, dopo 38 anni dalla sua realizzazione, la serie restaurata sarà visibile al grande pubblico: la Titanus infatti ha confermato che verrà messa in onda dai canali Mediaset. (ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma