Home Spettacoli Pagina 127

Spettacoli

Daytime Rai, Mellone “Dobbiamo informare, intrattenere ed educare”

ROMA (ITALPRESS) – Lo aveva detto alla presentazione dei programmi che avrebbero fatto compagnia al pubblico della Rai nelle calde giornate estive e lo ha ribadito oggi, snocciolando i titoli che costituiscono il ricco Day time messo in piedi dalla Rai per l’autunno-inverno 2023-2024: “Il nostro compito è informare, intrattenere ed educare il pubblico attraverso un grande racconto italiano” ha detto il direttore dell’Intrattenimento Day Time Angelo Mellone nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sede Rai di viale Mazzini. “L’offerta – ha aggiunto – parte la mattina e finisce a ridosso del Tg della sera. Praticamente accompagniamo il pubblico tutti i giorni di tutta la settimana, anche in modalità di ascolto non lineare. Questo esige responsabilità: il nostro è intrattenimento ma fato con i codici del servizio pubblico, senza rincorrere la morbosità e senza scadere in un linguaggio che non può appartenere alla Rai. Quello lo lasciamo fare ad altri”.
I titoli che Mellone ha elencato (45 produzioni) costituiscono “un palinsesto che rintraccia un pò tutti” declinato secondo le identità dei singoli canali che si andrà a rafforzare: “Raiuno sarà più ‘baudianà, più nazionalpopolare, su Raidue si troveranno generi di solito poco frequentati dalla tv e Raitre sarà sempre più la rete dell’informazione e della cultura”. Ed ecco i titoli, in ordine di apparizione. Su Raiuno, dal lunedì al venerdì, la giornata inizia alle 8.30 con “Unomattina” che sarà condotto da Massimiliano Ossini e Daniela Ferolla: “Racconteremo storie italiane con un occhio particolare alle fragilità e alle debolezze – anticipa Mellone – Siamo un Paese che sta invecchiando e anche il tema della natalità sarà una questione di cui parlare”. Seguono, alle 9.50, “Storie italiane” con Eleonora Daniele e, alle 12.00, “E’ sempre Mezzogiorno” con Antonella Clerici: “Come sempre racconteremo il Paese attraverso le nostre ricette. E non mancherà il buonumore perchè la nostra missione è fare compagnia al pubblico” afferma la conduttrice.
Alle 14 arriva la prima novità: Caterina Balivo conduce “La volta buona”, due ore di diretta quotidiana con ospiti vip che si raccontano attraverso interviste e faccia a faccia ma anche con quiz e giochi che serviranno a conoscere meglio l’ospite in studio senza rinunciare a un pò di divertimento: “Lo studio sarà un salotto con un divano a ferro di cavallo, un salotto come quello che abbiamo vissuto da piccoli quando qualcuno suonava e si accomodava. La protagonista sarà la gentilezza” anticipa la Balivo. Alle 17.05 arriva Alberto Matano con “La Vita in diretta” che, dal 16 settembre al 7 ottobre, andrà eccezionalmente in onda anche il sabato. A chiudere il daytime sarà, fino al 31 dicembre, Marco Liorni con “Reazione a catena” e, dal 1° gennaio, Pino Insegno subentrato a Flavio Insinna alla guida de “L’eredità”.
Il sabato e la domenica di Raiuno iniziano (dal 16 settembre) con “Unomattina in Famiglia” affidato quest’anno al trio Monica Setta, Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini. Gli altri programmi del weekend sono “Linea Verde Life” (con Elisa Isoardi e Monica Caradonna), “Linea Blu Discovery” (con lo spin-off “Linea Blu – Speciale Vespucci” in onda il 28 ottobre) con Fabio Gallo, “Linea Bianca – storie di montagna” con Massimiliano Ossini, Lino Zani e Giulia Capocchi, “Italia sì” con Marco Liorni (il sabato alle 17.00), “Linea Verde” con Peppone Calabrese, Livio Beshir e Margherita Granbassi. La domenica ci sono, infine, i consolidati appuntamenti con Mara Venier per “Domenica in” e Francesca Fialdini per “Da noi… a Ruota Libera”. Su Raidue ad aprire al giornata è “… E viva il videobox”, spazio a disposizioni di chiunque ritenga di avere un talento artistico. Alle 10.35 torna l’appuntamento “visual radio” con Luca Barbarossa e Andrea Perroni e il loro “Radio2 Social Club” che Mellone ritiene programma di grandi potenzialità che potrebbe trovare anche altre collocazioni. Alle 11.10 arriva l’evergreen per antonomasia: “I fatti vostri”, che Michele Guardì quest’anno ha affidato a Tiberio Timperi e Anna Falchi.
Nel primo pomeriggio torna Pierluigi Diaco con “BellaMà” che quest’anno, in concomitanza con il 70° compleanno della Tv di Stato (nel 2024) proporrà la nuova rubrica “BellaRai” con filmati delle Teche e ospiti che hanno fatto grande la Rai nei suoi primi settant’anni. A seguire ancora visual radio con “Radio2 Happy Family” con i Gemelli di Guidonia ed Ema Stockolma. Nel weekend i programmi di Raidue sono “Italian Green – Viaggio nell’Italia sostenibile”, “Saranno cuochi”, “Pizza Doc” (con Tinto e Carolina Rey), “Cook 40” con Flavio Montrucchio, “Mi presento ai tuoi” con Lorena Bianchetti (“I tuoi non saranno necessariamente i genitori ma anche, ad esempio, i figli del compagno separato o un lui che si presenta a un altro lui, è la famiglia moderna» osserva Mellone), “Top” (con Greta Mauro), “Dreams Road”, “La Zampata” (un programma di Diego Cugia “presentato” dal cane Pepito che ha la voce di Francesco Pannofino), “Citofonare Raidue” con Paola Perego e Simona Ventura, “Paese che vai…” e “Origini”. Per concludere, Raitre: ci sono “Il Palio d’Italia” (con Angela Rafanelli), “Per un pugno di libri” (condotto per la prima volta dallo scrittore Maurizio De Giovanni), “La seconda vita – Il Paradiso può attendere” ideato (e condotto) da Marcello Masi a misura di anziano (ma per tutti), “Ribelli” con Federica De Denaro (quattro puntate dedicate ad Angela Casella, Domenico Modugno, Padre Pio e Marco Pantani), “Tv Talk” con Massimo Bernardini, “Il provinciale” con Federico Quaranta con tre appuntamenti speciali in prima serata.

foto: ufficio stampa Rai
(ITALPRESS).

Il Volo “Difficile mantenere il successo, Sanremo? Vedremo”

MILANO (ITALPRESS) – “Presto inizieremo il nostro tour europeo, toccando città in cui non siamo mai stati prima. Canteremo in luoghi molto prestigiosi” racconta Ignazio Boschetto, componente de “Il Volo” insieme a Piero Barone e Gianluca Ginoble, parlando parlando a Rtl2 102.5 del prossimo tour europeo – in partenza da settembre – e del compimento dei 15 anni di carriera. “Stiamo per festeggiare 15 anni di carriera, un traguardo importante. Avere successo è difficile, ma mantenerlo è ancora più difficile. Abbiamo vinto il Festival di Sanremo otto anni fa, e da allora la musica è cambiata. Abbiamo la fortuna di avere un repertorio che ci permette di variare, ma il nostro obiettivo è costruire un repertorio solo nostro”, continuano. “In questi anni abbiamo imparato a conoscerci, fra di noi c’è una grande stima reciproca. Dico sempre a Piero che non vedo l’ora di sedermi nel palco reale per vederlo esibirsi in un’opera. Crescendo, si sviluppa anche la nostra personalità e i nostri desideri artistici, al di là de Il Volo”, dice Ignazio.
“Singolarmente ci piace fare anche altre cose. Dopo 15 anni ci piacerebbe che le persone capissero che c’è molto altro. Questo spettacolo è la risposta a ciò che cerchiamo di spiegare da sempre. Siamo tre voci e un’anima, e lo dimostriamo sul palco. Il Volo è tutto questo. Il nostro repertorio è dinamico e ampio”, aggiungono. E sulla possibilità di un ritorno a Sanremo aggiungono: “Siamo nati all’Ariston nel 2009, siamo tornati nel 2015 con ‘Grande Amorè, nel 2019 con ‘Musica che restà, e poi chissà, vedremo”.

foto: ufficio stampa RTL 102.5

(ITALPRESS).

Morto il regista Giuliano Montaldo, aveva 93 anni

ROMA (ITALPRESS) – E’ scomparso all’età di 93 anni il regista Giuliano Montaldo. Nato a Genova il 22 febbraio del 1930, lascia la moglie Vera Pescarolo – figlia dell’attrice drammatica Vera Vergani – e la figlia Elisabetta. Oltre a stare dietro la macchina da presa, Montaldo era stato anche sceneggiatore e attore, recitando in due film di Carlo Lizzani: Achtung! Banditi! del 1952 e Cronache di poveri amanti del 1954. Il suo esordio come regista con “Tiro al piccione” nel 1961, seguito nel 1965 da “Una bella grinta”. Successivamente realizzò una trilogia sul potere: militare con “Gott mit uns” del 1970, giudiziario con “Sacco e Vanzetti” dell’anno dopo e religioso con “Giordano Bruno” del 1973. Tornò al tema della resistenza con “L’Agnese va a morire” del 1976. Per lui anche una parentesi come regista per la televisione con “Circuito chiuso” del 1978 e il colossal “Marco Polo” del 1982. Il ritorno al cinema nel 1987 con “Gli occhiali d’oro” e “Il giorno prima”. Nel 1989 diresse “Tempo di uccidere”, “I demoni di San Pietroburgo” nel 2008 e “L’industriale” nel 2011. Tra i premi ricevuti il David di Donatello alla carriera nel 2007 e nel 2018 come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni. I funerali, per scelta della famiglia, si svolgeranno in forma privata.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Edizione speciale di “In Utero” dei Nirvana per il 30^ anniversario

ROMA (ITALPRESS) – Dire che il terzo e ultimo album in studio dei Nirvana, In Utero, sia stato uno dei dischi di maggior impatto dell’era moderna sarebbe un eufemismo. Pubblicato originariamente il 21 settembre 1993, la cruda sonorità di In Utero venne accolta da critici e fan con shock ed euforia: la registrazione di Steve Albini metteva a nudo ogni sfumatura primordiale del materiale più conflittuale e sincero mai registrato da Kurt Cobain, Krist Novoselic e Dave Grohl. E dopo che il precedente album Nevermind (1991) aveva venduto circa 30 milioni di copie, generando uno straordinario cambiamento culturale pop in tutto il mondo, In Utero fu il primo disco che i Nirvana realizzarono con una notevole pressione ed aspettativa da parte del pubblico. Così dalla caotica melodia di “Serve The Servants” che apre il disco, sino alle note agrodolci dell’ultimo brano “All Apologies”, In Utero racchiuse un suono incredibilmente potente ed allo stesso tempo conflittuale, che riuscì a superare ogni ostacolo diventando esattamente il disco che i Nirvana, trovatisi inaspettatamente portavoce di una generazione, avrebbero dovuto realizzare.
Geffen/Universal Music commemorano il 30° anniversario di In Utero con diverse ristampe in vari formati in uscita il 27 ottobre 2023. Le pubblicazioni includono un cofanetto Super Deluxe di 8 LP in Edizione Limitata, un cofanetto Super Deluxe di 5 CD, una versione in vinile (1 LP + 10″), 2 CD Deluxe e un’edizione Digital Super Deluxe. Le tre versioni della Super Deluxe Edition comprendono un totale di 72 brani di cui 53 inediti. Nel materiale inedito sono inclusi due concerti completi registrati durante il tour di In Utero, vale a dire Live In Los Angeles (1993) e l’ultima esibizione della band a Seattle, Live In Seattle (1994), oltre a sei brani sempre in concerto, a Roma, Springfield e New York. Jack Endino, produttore e sound engineer di Bleach, il debutto della band nel 1988, ha ripulito le tracce dal vivo estratte dai nastri stereo soundboard appositamente per questa ristampa. Inoltre, le dodici canzoni originali di In Utero, insieme a cinque tracce bonus e B-sides, sono state rimasterizzate dai nastri stereo analogici originali da Bob Weston che aveva assistito Albini ai tempi delle session originali.
I due cofanetti Super Deluxe Edition comprendono una front-cover con un pannello in acrilico rimovibile che raffigura l’iconico angelo dell’album, un libro di 48 pagine con foto inedite, una fanzine di 20 pagine, una litografia del poster del concerto di Los Angeles dell’artista hot rod Coop, una replica del cartonato promozionale per i negozi del 1993, tre volantini dei concerti, due matrici di biglietti di Los Angeles e Seattle, un All-Access tour pass plastificato e quattro diversi pass per il backstage del tour: Press, Photo, After Show e Local Crew. I Nirvana registrarono In Utero con Albini in soli sei giorni nel febbraio 1993 al Pachyderm Studio di Cannon Falls, Minnesota. Pitchfork gli ha recentemente assegnato un raro punteggio di “10.0” scrivendo: “In Utero è il tipo di shock doloroso che, paradossalmente, riporta la sensazione di sentirsi vivi”. Al tempo della sua uscita nel 1993, David Fricke scrisse su Rolling Stone: “In Utero è molte cose: brillanti, corrosive, rabbiose e ponderate, la maggior parte tutte insieme. Ma più di ogni altra cosa, è un trionfo della volontà”.

foto: ufficio stampa Universal Music

(ITALPRESS).

Monica Maggioni debutta su Rai 3 con “In mezz’ora” e invita la Meloni

ROMA (ITALPRESS) – Mario Draghi non era mai stato pensato come ospite della prima puntata (“ma prima o poi perchè no?”), la presidente del Consiglio Giorgia Meloni “può ritenersi già invitata come tutte le persone che hanno un ruolo di peso in questo Paese” e l’ospite dell’intervista della prima puntata «ancora non lo so perchè quello che c’era è saltato dieci minuti fa con una telefonata»: Monica Maggioni è pronta per cominciare l’esperienza di “In mezz’ora”, il programma di approfondimento che ha ereditato da Lucia Annunziata e che prenderà il via domenica alle 14.30 su Raitre. A dispetto del titolo, il tempo a sua disposizione sarà un pò di più visto che il programma durerà fino alle 16.15 con una struttura che prevede l’apertura con un’intervista faccia a faccia a un protagonista della vita del nostro Paese e il successivo “allargarsi” alle grandi questioni globali, alle dinamiche geopolitiche e ai nuovi scenari mondiali. Il tutto, spiega Maggioni, “tentando di proporre un modo per guardare il mondo e stare dentro la realtà. In continuità con la storia di questo appuntamento di approfondimento anche se, poi, ognuno è sè stesso e ci mette dentro la sua personalità”. Niente effetti speciali, insomma (“sapete chi sono e come sono e arrivo a raccontare un pezzo di mondo alle due della domenica pomeriggio”) ma il fermo proposito di “fornire alle persone gli strumenti di comprensione del reale. Più il mondo è complesso e più devi offrire strumenti, non la tua versione. Cercheremo di avere voci, persone, dati, elementi di informazione, i migliori esperti sui diversi argomenti per fare l’unica cosa che si può fare in epoca di notizie false: costruire coscienze critiche che magari non la penseranno come te ma hanno elementi per pensare. In questo modo hai fatto un lavoro da servizio pubblico”. E questo le impedisce di essere dispiaciuta per avere lasciato la direzione del Tg1: “Lì mi sono molto divertita, ho sentito il peso, l’importanza e l’orgoglio di farne parte ma quello che vado a fare è esattamente quello che mi è sempre piaciuto fare nella vita. La dimensione dell’approfondimento è quella in cui mi riconosco”.
A chi le chiede se e come pensa di inserirsi nel progetto di cambio di narrazione del Paese caro al governo, Maggioni risponde: “Io so fare il mio. Mi è stato chiesto: ‘C’è questo spazio, lo vuoi fare?’. La mia risposta è stata “sì” perchè lo identifico con un racconto in profondità”. E assicura che il pluralismo ci sarà sempre, anche quando inevitabilmente parlerà della guerra in Ucraina: “Ci saranno anche persona che non hanno visioni organiche alle mia purchè, certo, le visioni siano basate sui dati e su racconti oggettivi e siano in grado di essere corrispondenti al bisogno del servizio pubblico di dare alle persone una coscienza critica. Tutto quello che servirà a questo ci sarà, con il concetto di ‘verità alternativà ho qualche problemino”. Maggioni conclude dicendo che, nei mesi scorsi, ha sentito Lucia Annunziata e “forse la sentirà prima di domenica”.
A garantire il pluralismo è anche Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai: “E’ nel contratto di servizio ed è il nostro faro. Come iniziamo la nuova stagione? Se l’inizio è con una trasmissione come questa non posso che avere tranquillità e serenità. Stiamo facendo del nostro meglio, pronti a correggerci se ci fosse bisogno di qualcosa che richiede una riflessione in più”. Sulle polemiche che, come sempre, non mancheranno, Corsini esclama: “Vivaddio, vuol dire che facciamo ancora cose interessanti!”. Meno contento è l’amministratore delegato Roberto Sergio per il quale “di polemiche ne abbiamo già avute perciò meno ce ne saranno e meglio è. Finalmente si comincia a parlare di prodotto”.

foto: ufficio stampa Rai
(ITALPRESS).

In arrivo “La verità sull’amore”, il nuovo album di Luca Barbarossa

ROMA (ITALPRESS) – Da oggi è in preorder in formato cd e vinile il nuovo album di Luca Barbarossa “La verità sull’amore” in uscita il 29 settembre (Margutta 86/OTR – distribuito da Ada Music Italy per Warner), un viaggio in 10 tracce tra le molteplici sfaccettature del sentimento più indagato, raccontato, cantato di sempre. Partendo dalla poesia di Wystan Hugh Auden “La verità, vi prego, sull’amore”, i dieci brani inediti dell’album uscito solo in digitale lo scorso maggio, affrontano come in un’indagine, i vari aspetti di questo sentimento. Le canzoni, pur avendo vita propria, sono parte integrante del progetto teatrale “La verità vi prego sull’amore”ideato da Stefano Massini (Tony Awards 2022) che ha voluto coinvolgere Luca fin dall’inizio.
Il tour teatrale appena concluso ha portato questa estate i due artisti in tutta Italia ricevendo con un ottimo riscontro sia dal pubblico che dalla critica. Lo spettacolo è uno show unico, dove le storie raccontate da Massini e Barbarossa avranno come comune denominatore l’amore nelle sue varie forme, l’amore per la libertà, per la verità, l’amore per la giustizia ma soprattutto l’amore lontano dai luoghi comuni. L’amore sotto la lente del microscopio, sul banco degli imputati, sul lettino dell’analista, sulla partitura dell’orchestrale. L’amore che ci circonda, ovunque. Eppure non sai bene cosa sia.
L’album è prodotto da Maurizio Mariani, come il precedente “Roma è de tutti” e per la prima volta vede la collaborazione di Flavio Barbarossa, figlio ventenne di Luca, nella composizione di “Per sempre”. Massini firma il testo de “L’amore spiegato ai bambini”, il singolo scelto per presentare il progetto, una splendida ballata che racconta l’impossibilità di definire, imprigionare, teorizzare l’amore, una verità con cui è bene fare i conti sin da piccoli. La maturità artistica di Barbarossa in questo lavoro è espressa ai massimi livelli in un momento di particolare grazia creativa. Luca Barbarossa firmerà le copie del suo album in due appuntamenti instore: il 29 settembre alla Feltrinelli di via Appia a Roma (ore 18) e il 2 ottobre alla Feltrinelli di Piazza Duomo a Milano (ore 18).

foto: ufficio stampa Luca Barbarossa

(ITALPRESS).

“Coup de Chance”, a Venezia la dark comedy parigina di Woody Allen

VENEZIA (ITALPRESS) – La mano del caso su una commedia sentimentale parigina virata al nero: è la formula sulla quale si basa “Coup de Chance”, il cinquantesimo film di Woody Allen che ha la sua prima mondiale a Venezia 80, dove è presentato fuori concorso. Avvolto nella fotografia calda di Vittorio Storaro, il film giunge al Lido molto atteso, perchè forza l’ostracismo che purtroppo attanaglia a Hollywood il regista e che lo ha costretto a girare in Francia. L’ambientazione parigina, del resto, è uno dei punti di forza di questa commedia matrimoniale con tradimento e omicidio, di cui è protagonista una coppia dell’alta borghesia francese: Fanny e Jean, interpretati rispettivamente dalla solare e lieve Lou de Laàge e dall’affettato e efficace Melvil Poupaud, vivono serenamente il loro matrimonio, lui agente dell’alta finanza dai giri non troppo chiari, lei impiegata in una casa d’aste, che soffre un pò il complesso della moglie di rappresentanza.
Il caso le fa ritrovare un suo vecchio compagno di scuola, segretamente innamorato di lei ai tempi del liceo, ora scrittore di successo alle prese con la stesura del suo nuovo romanzo. Tra i due si riaccende la fiamma della passione sopita per anni e questo mette in crisi Fanny. Ciò fa sì che l’ombra del sospetto si allunghi su Jean, che non è un uomo abituato a perdere e che tra l’altro ha nel suo passato il mistero di un socio in affari misteriosamente scomparso nel nulla. Partendo da questo schema Woody Allen mette in scena una commedia che insiste con leggerezza sulle zone d’ombra della nostra realtà, dipingendo un mondo in cui la apparente solarità delle relazioni e il bisogno di offrire una rappresentazione felice della propria vita si scontrano contro le meschinità dell’animo e soprattutto contro uno spirito malevolo che cova sull’umanità. Solo la fortuna, dea che può intervenire a raddrizzare le cose, è un principio salvifico che ci affianca e che rende possibile il sorriso.
La fortuna che fa ritrovare la poesia di due innamorati a decenni di distanza e la fortuna che nel finale risolverà le cose secondo una giusta morale. Non di certo la fortuna del meschino finanziare Jean, quella che a suo dire va provocata. “Coup de chance” è insomma un classico film di Woody Allen che tiene insieme, in forma quasi impercettibile, sia il versante più immediatamente commediale che quello più dark, che qua e là emerge nella sua filmografia. Il cast non conta star, ma offre un sostegno perfetto al ritmo del cinema di questo grande autore, da difendere ed amare. “Coup de chance” sarà distribuito al cinema in Italia da Lucky Red.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Sangiuliano “Pronti a impegnarci per area archeologica di Sarsina”

ROMA (ITALPRESS) – “Ritengo fondamentale andare sui territori perchè la cultura deve essere un valore diffuso in tutta la dimensione nazionale. Per questo, ho voluto constatare di persona il rilevante rinvenimento emerso nella città di Plauto”. Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, oggi in visita a Sarsina, accompagnato dal viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Galeazzo Bignami, dalla deputata Alice Buonguerrieri, dal Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luigi La Rocca e dalla Soprintendente per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, Federica Gonzato.
“Ho voluto incontrare il Sindaco e le autorità locali per testimoniare la massima attenzione per questo luogo che ha un grande potenziale collegato al già preesistente Foro e all’importante museo archeologico. Nelle prossime settimane lavoreremo per individuare insieme le forme di valorizzazione che possano portare un beneficio socio-economico per tutta l’area”, ha aggiunto il Ministro che poi si è recato a Bagno di Romagna, classificato come uno dei borghi più belli d’Italia.
Il Ministero ha già stanziato 600mila euro per la messa in sicurezza dello scavo di Sarsina e per le indagini archeologiche, che saranno dirette dalla locale Soprintendenza.

foto: ufficio stampa Ministero Cultura

(ITALPRESS).