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Il film “Vermiglio” di Maura Delpero candidato italiano agli Oscar

ROMA (ITALPRESS) – “Vermiglio” di Maura Delpero rappresenterà l’Italia alla 97esima edizione degli Academy Awards nella sezione miglior film internazionale. Il Comitato di Selezione per il film italiano da designare agli Oscars, istituito dall’Anica su incarico dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunito davanti a un notaio e composto da Pedro Armocida, Maria Rita Barbera, Cristina Battocletti, Giorgia Farina, Francesca Manieri, Guglielmo Marchetti, Paola Mencuccini, Giacomo Scarpelli, Giulia Louise Steigerwalt, Alessandro Usai, Cecilia Zanuso, ha votato il film di Maura Delpero per rappresentare l’Italia alla 97° edizione degli Academy Awards, nella selezione per la categoria International Feature Film Award, con la seguente motivazione: “per la sua capacità di raccontare l’Italia rurale del passato, i cui sentimenti e temi vengono resi universali e attuali”. “Vermiglio” concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy e che sarà resa nota 17 dicembre 2024.
L’annuncio delle nomination (la cinquina dei film nominati per concorrere al premio) è previsto per il 17 gennaio 2025, mentre la cerimonia di consegna degli Oscars® si terrà a Los Angeles il 2 marzo 2025.

– Foto Ipa Agency –

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Michael Douglas compie 80 anni

ROMA (ITALPRESS) – Due Oscar, 4 Golden Globe, un Premio Bafta e un Premio Emmy: in un solo nome, Michael Douglas, attore e produttore americano che domani (25 settembre) compie 80 anni. Nato a New Brunswick, nel New Jersey, nel 1944, Douglas si appassiona molto presto alla recitazione. Del resto, è un vero figlio d’arte: i suoi genitori Kirk e Diana Dill, sono entrambi attori. Così Michael si laurea alla University of California in drammaturgia e nel 1969 riceve una candidatura al Golden Globe per il miglior attore debuttante per il suo primo film “Hail, Hero!”.
Il successo arriva inizialmente grazie alla televisione quando Douglas interpreta dal 1972 al 1976 la serie “Le strade di San Francisco”: è l’ispettore Steve Keller accanto al collega più anziano Stone (Karl Malden). Nello stesso anno, però, fa incetta di premi (tra cui l’Oscar per il miglior film) producendo “Qualcuno volò sul nido del Cuculo” di Miloš Forman con Jack Nicholson. Due anni dopo è il protagonista di “Coma profondo” di Michael Crichton e, con Jane Fonda, di “Sindrome cinese” di James Bridges; seguono “Condannato a morte per mancanza di indizi” di Peter Hyams, “All’inseguimento della pietra verde” di Robert Zemeckis e il suo sequel “Il gioiello del Nilo” di Lewis Teague. Il1987 lo vede protagonista di due film indimenticabili: in “Attrazione fatale” di Adrian Lyne (con Glenn Close) è un tranquillo avvocato newyorkese che vede la sua vita sconvolta dall’ossessione di una donna con cui ha avuto un fugace incontro passionale; e in “Wall Street” di Oliver Stone è lo spietato agente di Borsa Gordon Gekko (ruolo che gli vale l’Oscar come miglior attore protagonista e che riprende nel 2010 nel sequel “Wall Street -Il denaro non dorme mai”, ancora diretto da Stone).
Douglas passa con disinvoltura da un ruolo all’altro: in “Black Rain – Pioggia sporca” di Ridley Scott è un veterano della polizia di new York; ne “La guerra dei Roses” di Danny DeVito è un marito alle prese con un divorzio feroce; in “Basic Instinct” di Paul Verhoeven (con Sharon Stone) è un detective di San Francisco che si lascia sedurre da un’indiziata; in “Rivelazioni” di Barry Levinson (con Demi Moore) è un capo ufficio accusato di molestie sessuali; in “Il presidente – Una storia d’amore” di Rob Reiner (con Annette Bening) è il presidente degli Stati Uniti; e in “Dietro i candelabri” è il pianista Liberace.
Tra gli altri film interpretati negli anni ci sono “Black Rain – Pioggia sporca” di Ridley Scott, “Un giorno di ordinaria follia” di Joel Schumacher, “The Game – Nessuna regola” di David Fincher, “Delitto perfetto” di Andrew Davis, “Don’s Say a Word” di Gary Fedler, “Codice Unlocked” di Michael Apted, “Knockout – Resa dei conti” di Steven Soderbergh.
Negli anni Novanta, quando era considerato un vero sex symbol Douglas ha rivelato di soffrire di dipendenza dal sesso, patologia per cui ha seguito un percorso di disintossicazione. Nel 2010, invece, ha annunciato di avere iniziato un ciclo di terapie a causa di un tumore alla gola dal quale è guarito.
Dal 2000 è sposato con l’attrice Catherine Zeta-Jones dalla quale ha avuto i figli Dylan Michael e Carys Zeta. Il primogenito Cameron è nato, invece, dal matrimonio con la produttrice Diandra Luker dalla quale si è separato con un divorzio milionario.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Marco Masini nel 2025 torna dal vivo nei palasport con tre date evento

ROMA (ITALPRESS) – Il 2024 si conferma un anno speciale per MARCO MASINI, in cui al traguardo dei 60 anni, appena compiuti, coincide la pubblicazione del nuovo progetto discografico “10 Amori”, in uscita il 4 ottobre, e la notizia a sorpresa di “10 AMORI LIVE 2025”, il suo atteso ritorno dal vivo nei grandi spazi dei palasport con tre imperdibili date evento: il 18 ottobre 2025 al Palazzo dello Sport di roma, il 24 ottobre 2025 all’Unipol Forum di Milano e il 25 ottobre 2025 al Nelson Mandela Forum di Firenze. L’annuncio ieri, domenica 22 settembre, su Rai1, ospite di Mara Venier a Domenica in. “La cosa più bella di questo ritorno sarà l’attesa – racconta Marco Masini – L’attesa che ti separa dal respirare di nuovo quell’odore respirato a 30 anni, l’attesa di quell’urlo indimenticabile che provi la prima volta che incroci migliaia di occhi, l’attesa di quell’emozione che ti permette di sentire davvero tua la vita. Questa vita. Vissuta per voi e con voi!”. I biglietti per le tre date a Roma, Milano e Firenze saranno disponibili da domani, martedì 24 settembre, in esclusiva in prevendita per gli iscritti al Fan Club dalle ore 12.00. Sempre martedì, dalle ore 18.00, saranno disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it).
L’amatissimo cantautore e musicista emozionerà il suo pubblico nei grandi spazi sia interpretando i suoi più grandi successi sia alcuni brani estratti dal nuovo album “10 Amori”. Insieme a Marco sul palco ci saranno: Massimiliano Agati (batteria e percussioni), Alessandro Magnalasche (chitarra elettrica), Cesare Chiodo (direzione musicale e basso elettrico), Lapo Consortini (chitarra acustica e ideazioni sonore), Stefano Cerisoli (chitarra elettrica) e Antonio Iammarino (tastiere, pianoforte).
Il progetto discografico “10 AMORI” (Momy Records, Concerto / BMG), in uscita in vinile e in cd il 4 ottobre e prodotto da Gianluca Tozzi e Milo Fantini (pre-order https://MarcoMasini.lnk.to/10AmoriPR) è stato anticipato dal brano “ALLORA CIAO” in digitale (https://MarcoMasini.lnk.to/alloraciaoPR) e in rotazione radiofonica dal 13 settembre.
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Gino Paoli, 90 anni di musica senza fine

ROMA (ITALPRESS) – Se il proiettile, in quel lontano 11 luglio 1963, avesse avuto una traiettoria leggermente diversa, oggi non saremmo qui a festeggiare i 90 anni di Gino Paoli. Il destino, o chi per lui, ha invece deciso che il cantautore dovesse continuare a vivere e il 23 settembre Paoli soffierà su 90 candeline. Nato a Monfalcone, in Friuli Venezia Giulia, nel 1934, è considerato in realtà genovese perchè nel capoluogo ligure è arrivato a pochi mesi con la famiglia. Il giovane Gino non ama studiare ma ama la musica e, per questo, inizia a frequentare amici che condividono la sua passione: Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Fabrizio De Andrè, Umberto Bindi… è il primo nucleo della cosiddetta “scuola genovese”. Nel 1959 Paoli realizza i suoi primi 45 giri che, però, non ottengono alcun successo così come accade in un primo momento per il brano “La gatta”. Qualche mese dopo l’uscita, invece, la canzone arriva in classifica suscitando l’interesse di Mogol che fa da prestanome a Paoli, non ancora iscritto alla Siae. E’ lui che propone a Mina di cantare “Il cielo in una stanza” il cui successo sancisce l’affermazione di Paoli come cantautore. Il 1961 è un anno importante per Paoli che, da un lato conosce Ornella Vanoni e inizia con lei una relazione che lo porterà a scrivere canzoni d’amore come “Senza fine”; ma, dall’altro, comincia ad abusare degli alcolici sviluppando una dipendenza che andrà avanti per lungo tempo finchè non deciderà di disintossicarsi.
L’anno dopo un altro amore, che fa scandalo: mentre la moglie Anna aspetta il loro figlio (Giovanni), Paoli si innamora di una giovanissima Stefania Sandrelli. Dalla relazione nasce Amanda. Il 1963 è l’anno di “Sapore di sale”, probabilmente il maggior successo della sua carriera, e di “Che cosa c’è”. Nonostante questo, l’11 luglio Paoli si spara un colpo di pistola al cuore: il proiettile, però, si ferma nel torace dove è ancora oggi perchè la rimozione è sempre stata giudicata troppo pericolosa. Gli anni che seguono non sono facili per Paoli: la prima partecipazione al Festival di Sanremo, nel 1964, con “Ieri ho incontrato mia madre” non va male come invece accade alla successiva, nel 1966 con “La carta vincente”. Il successo sembra averlo abbandonato e torna così per qualche tempo a suonare nei night della Liguria. Torna a farsi sentire nel 1971 con ben tre album che, però, riscuotono successo solo tra pochi estimatori. Questo, però, lo convince a pubblicare altri lavori “d’autore” con lo stesso risultato. Il successo ritorna con il brano “Una lunga storia d’amore”, scritto per la colonna sonora del film “Una donna allo specchio” interpretato da Stefania Sandrelli. La carriera di Paoli riprende il volo: sono gli anni di “Ti lascio una canzone”, “Cosa farò da grande”, “Questione di sopravvivenza”, “Questa volta no” (quest’ultima presentata al Festival di Sanremo nel 1989), “Quattro amici”, “La bella e la bestia” (cantata, per i titoli di coda della versione italiana dell’omonimo film della Disney con la figlia Amanda).Nel 1992 Paoli torna a Sanremo con “Un altro amore” che ottiene il terzo posto in classifica e il premio della critica per il miglior testo dell’anno. Più di dieci anni dopo torna in tournèe con Ornella Vanoni (dopo quella trionfale del 1985) in occasione dell’uscita del disco di inediti “Ti ricordi? No, non mi ricordo”. Da Vanoni a Danilo Rea: nel 2012 Paoli collabora con il pianista jazz per l’album “Due come noi che…”, raccolta di brani di Paoli più alcune cover: il disco è un successo così come il tour, tanto che l’anno dopo i due replicano, con il disco “Napoli con amore”. La collaborazione si chiude nel 2017 con “3”, album dedicato alla chanson francese. A proposito di collaborazioni vale la pena ricordare i tanti cantanti che Paoli ha “incontrato” scrivendo per loro o con loro, da Zucchero (“Come il sole all’improvviso” e “Con le mani”) a Marcella Bella (“Tanti auguri”), da Giorgia a Sergio Cammariere. Tra le voci che hanno interpretato le sue canzoni ci sono Claudio Villa, Umberto Bindi, Gianni Morandi, Patty Pravo, Franco Battiato, Marco Masini e Franco Simone. In veste di talent-scout, Paoli ha scoperto Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè e Viola Valentino.

foto: Agenzia Fotogramma

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Ornella Vanoni, 90 anni ricchi di grandi successi e grandi amori

ROMA (ITALPRESS) – Di recente ha dichiarato di avere speso una vita intera per riuscire ad essere davvero se stessa. Una vita, aggiungiamo, lunga e intensa, caratterizzata da una carriera altrettanto lunga e fortunata. La vita di Ornella Vanoni che il 22 settembre compie 90 anni. La cantante milanese è nata infatti nel 1934. Dicevamo della lunga carriera: ha iniziato a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna. Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 la Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.

foto: Agenzia Fotogramma

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Katy Perry torna con il nuovo album “143”

MILANO (ITALPRESS) – Esce oggi “143”, il sesto album in studio di Katy Perry, pubblicato Capitol Records. Nell’affrontare il progetto, Katy ha immaginato un album dance-pop audace, esuberante e celebrativo, con il simbolico 143, espressione numerica dell’amore, come messaggio principale. Il risultato è un ritorno alla forma sexy e senza paura per la poliedrica musicista. Ricco di inni pop potenzianti, sexy e provocatori che i fan hanno imparato ad amare, 143 è un album con molto cuore e molti BPM. Questa sera, la superstar del pop mondiale festeggerà l’uscita dell’album come headliner di uno show da tutto esaurito per oltre 100.000 fan al Rock in Rio in Brasile – la prima esibizione di Katy al festival di Rio de Janeiro dal 2015. Sintonizzatevi per assistere alla performance di Katy in diretta dal Rock in Rio, venerdì 20 settembre alle 19:55. La scorsa settimana Katy ha portato una strabiliante performance sul palco di MTV, per la prima volta dal 2017. La cinque volte vincitrice dei VMAs ha ritirato il Video Vanguard Award 2024 e si è esibita in un medley di grandi successi, che ha incluso il debutto televisivo di due singoli tratti da 143 – “I’Mis, hès mine”, con un’apparizione a sorpresa di Doechii, e “Lifetimes”.
Poco dopo, Katy ha pubblicato il video ufficiale di “I’MIS, HE’S MINE”. 143 include anche featuring di 21 Savage, Kim Petras e JID. Con un totale di 115 miliardi di streaming e vendite mondiali per oltre 70 milioni di album e 143 milioni di brani, Katy Perry è una delle artiste musicali con più vendite di sempre. E’ una delle cinque artiste nella storia della RIAA ad essere entrata nel club elitario dei 100 milioni di canzoni certificate. Con 143, Katy inaugura una nuova entusiasmante era nella sua carriera pop da record.

foto: ufficio stampa About

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Amadeus il 22 settembre sbarca sul Nove con una serata evento

ROMA (ITALPRESS) – Domenica 22 settembre la stagione televisiva del Nove si apre dando il benvenuto ad Amadeus con una serata evento che lo vedrà protagonista nell’access prime time, dalle ore 20:30 con “Chissà chi è”, il game show prodotto da Endemol Shine Italy basato sul format americano di grande successo Identity, e a seguire in prima serata con l’attesissimo “Suzuki Music Party”, lo show musicale prodotto da Banijay Italia in collaborazione con FriendsTV, che infiammerà l’Allianz Cloud di Milano. In ogni puntata di “Chissà chi è” (dal 23 settembre in onda dal lunedì al sabato alle 20:30) a giocare ci sarà una coppia di concorrenti – legate o da un rapporto di parentela o da un rapporto importante (fidanzati/conviventi) – che dovrà dimostrare di avere, nel corso del gioco, capacità di osservazione, intuito e investigazione per provare ad aggiudicarsi il montepremi in palio di 200.000 euro.
Nell’anteprima verrà mostrato il parente misterioso e nel corso della puntata verrà confrontato con ognuna delle 8 identità, man mano che si sveleranno, permettendo così ai concorrenti e al pubblico da casa di poter cominciare l’indagine da subito, prima dell’ingresso del parente misterioso in studio per il gioco finale.
Subito dopo, prenderà il via il gioco delle identità, durante il quale la coppia dovrà abbinare correttamente le 8 identità presenti in pedana alle 8 attività proposte sul tabellone. A ciascuna identità sarà abbinato un premio in denaro: più identità la coppia riuscirà ad abbinare correttamente, più alto sarà il montepremi che porterà al gioco finale. In questa fase del gioco, la coppia avrà a disposizione, come aiuti, 3 indizi, ma dovrà stare attenta anche ai 2 imprevisti, presenti in 2 delle 8 carte di identità che, in caso di risposta sbagliata, faranno perdere tutto il montepremi accumulato fino a quel momento.
Terminato l’abbinamento delle 8 identità, inizierà il gioco finale e verrà fatto rientrare in studio il parente misterioso. Dopo aver ricevuto alcune informazioni su di lui, tra cui il grado di parentela, la coppia di concorrenti dovrà cercare di indovinare quale delle 8 identità presenti in scena è realmente un suo familiare. A questo punto, la coppia avrà più opzioni: o dare subito la risposta – se indovina, vincerà il montepremi accumulato, altrimenti, perderà tutto – oppure, prima di dare la risposta, utilizzare gli aiuti a disposizione che, però, decurteranno il montepremi accumulato.
A seguire, dalle 21:30, si alzerà il volume e si accenderanno i riflettori sul palco del “Suzuki Music Party”. Lo show ospiterà 21 artisti di spicco del panorama musicale italiano che per l’occasione presenteranno per la prima volta in TV le loro nuove e attesissime hit dell’autunno, accompagnate dai classici del loro repertorio, per una serata che si preannuncia ricca di grandi sorprese. A dividere il palco con AMADEUS ci sarà l’attrice romana Ilenia Pastorelli. Il cast d’eccezione, annunciato dallo stesso conduttore nelle scorse settimane dal suo profilo social, sarà composto da: Anna, Tananai, Lazza, Fiorella Mannoia, Emma, Emis Killa, Massimo Pericolo, Merk & Kremont, Baby Gang, Ornella Vanoni, Achille Lauro, Simba La Rue, Clara, La Rappresentante di Lista, Tredicipietro, Francesca Michielin, Mecna, Fudasca, Paola e Chiara, Bigmama, Benji & Fede.

foto: ufficio stampa Warner Bros Discovery

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i-Fest International Film Festival, cala il sipario sull’edizione 2024

ROMA (ITALPRESS) – Successo di pubblico e di critica per l’edizione 2024 di i-Fest International Film Festival. 11 giorni ricchi di cinema, concorsi, mostre, attività educational, eventi speciali e ospiti nazionali e internazionali che hanno fatto registrare un’affluenza record e sold-out ad ogni evento.
Dal 5 al 15 settembre a Castrovillari e nei territori del Parco Nazionale del Pollino, sono stati celebrati i novant’anni della Diva tutta italiana Sophia Loren, raccontata attraverso il manifesto ufficiale che la ritrae in un iconico scatto rivisitato in chiave pop attraverso l’inconfondibile ed innovativo stile del Festival.
Ricca la Selezione Ufficiale che ha presentato oltre 160 opere di cui, per la prima volta in assoluto, 100 in competizione, distribuite nei 6 Concorsi Internazionali: Doc, Sort, Feature, Animazione, Young Talets, Cinema Senza Confini. Lo splendido Teatro Vittoria di Castrovillari ha accolto le prestigiose Giurie, le rassegne fuori concorso e la retrospettiva dedicata al grande regista, palma d’oro a Cannes, Cristian Mungiu, un unicum nel panorama festivaliero europeo.
Nel corso delle serate di gala al Castello Aragonese di Castrovillari affollato da un pubblico proveniente da tutta Italia, a calcare il palco di i-Fest 24, firmato dallo scenografo Mario Garrambone, sono stati il regista italiano candidato all’Oscar Matteo Garrone, il regista Palma d’Oro a Cannes Cristian Mungiu, l’attore Michele Placido, lo show man Nino Frassica, il regista di commedie e serie Tv Luca Miniero, Stefano Reali, Attilio Sabato, Aida Yespica.
Sabato 14 settembre, serata di Gala e premiazioni è stato ospite d’onore Raoul Bova.
Di spessore la Giuria Internazionale che ha assegnato i Premi dei concorsi, di cui hanno fatto parte personaggi tra cui i critici Valerio Caprara, Giancarlo Zappoli e Andrea Chimento, la sceneggiatrice Victoria Vinuesa, il direttore del CeSam Marcello Foti, la dirigente di Rai Cinema Manuela Rima, lo storico del cinema Fabio Melelli, il regista Anton Giulio Onofri.
Rinnovata anche in questa edizione 2024 la collaborazione con l’Istituto Rosetta Sisca di Castrovillari e con il direttore Giuseppe Carrà, che ha accolto il Festival in tre giornate dedicate al concorso dedicato e all’incontro/masterclass con i detenuti con il regista Luca Miniero.

– foto ufficio stampa i-Fest International Film Festival –
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