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Taylor Swift, esce la versione “Aquamarine Green Edition” del vinile “1989”

MILANO (ITALPRESS) – Dalle 21 di ieri sera, e solo per 48 ore, è disponibile il preorder della versione “Aquamarine Green Edition” del vinile “1989 (Taylor’s Version)”, l’atteso album di Taylor Swift, in uscita il prossimo 27 ottobre.
L’annuncio di questa speciale versione colorata arriva dopo aver reso disponibile la scorsa settimana, esclusivamente per 48 ore, la versione del vinile “Sunrise Boulevard Yellow Edition”. “Aquamarine Green Edition” è disponibile solo fino alle 21 di domani, mercoledì 23 agosto.
La notizia della pubblicazione di “1989 (Taylor’s Version)” è avvenuta a sorpresa sul palco dell’ultima data della prima parte dell'”Eras Tour”, a Los Angeles, lo scorso 10 agosto. Il tour di Taylor Swift, artista multiplatino, farà tappa anche in Italia per due date evento andate completamente sold out in poco tempo, in programma il 13 e 14 luglio 2024 allo Stadio San Siro di Milano.
“Sorpresa!!! 1989 (Taylor’s Version) sta per arrivare! Questo album ha cambiato la mia vita in innumerevoli modi e mi riempie di gioia annunciare che la mia versione di “1989” uscirà il 27 ottobre. Ad essere del tutto onesti, questa è la mia ri-registrazione preferita che abbia mai fatto perchè le 5 tracce di From The Vault sono pazzesche. Non riesco a credere che siano state lasciate indietro. Ma non per molto!”.
L’album, pubblicato originariamente nel 2014, certificato disco di platino in Italia con all’interno singoli come “Shake it off”, “Blank Space”, entrambi dischi di platino, e “We Are Never Ever Getting Back Together”, disco d’oro, ha già visto estratti “This Love (Taylor’s Version)” nel maggio 2022 come colonna sonora di “The Summer I Turned Pretty” e “Wildest Dream (Taylors’ Version)”, dopo che il brano era diventato virale su TikTok.
“1989 (Taylor’s Version)” è la quarta re-incisione della prima parte della discografia dell’artista, dopo “Fearless”, “Red” e “Speak Now”, uscito il 7 luglio.
-foto ufficio stampa Taylor Swift-
(ITALPRESS).

Morto a 80 anni Toto Cutugno, simbolo della canzone italiana all’estero

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 80 anni Toto Cutugno.
Il cantante era ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi mesi.
In una nota Carosello Records ed Edizioni Curci sottolineano come “a poco più di un mese dal suo ottantesimo compleanno ci lascia uno degli artisti italiani più famosi di sempre”.
Nato il 7 luglio del 1943 a Tendola, frazione di Fosdinovo in provincia di Massa Carrara, Toto Cutugno (nato Salvatore) con oltre cento milioni di copie vendute, oltre 400 canzoni scritte per artisti italiani e internazionali, 15 partecipazioni (e una vittoria) al Festival di Sanremo, una vittoria all’Eurovision Song Contest e una quindicina di partecipazioni o conduzioni di programmi televisivi, è stato tra gli artisti musicali italiani di maggior successo. Ma, soprattutto, ha rappresenato il simbolo della melodia italiana nel mondo. Il primo successo arriva nel 1977: è “Donna donna mia”, brano che diventa la sigla del programma “Scommettiamo?”, condotto da Mike Bongiorno. Si aggiudica la prima (e unica) vittoria a Sanremo nel 1980 con “Solo noi”. Tre anni dopo è di nuovo sul palco dell’Ariston. Non lo vince ma la canzone, che in realtà è stata pensata per l’interpretazione di Celentano, è quella che diventerà il suo successo per antonomasia, vendendo milioni di dischi e arrivando a ben 200 versioni in tutto il mondo: “L’italiano”. Dopo i quattro secondi posti sanremesi come cantante (più uno come paroliere), Cutugno ottenne una rivincita vincendo l’Eurovision Song Contest 1990 a Zagabria con Insieme: 1992 (secondo trionfo per l’Italia). Gli anni 2000 sono particolari per Cotugno che, da un lato, vede accrescere il suo successo all’estero, soprattutto nei Paesi dell’Est ma, dall’altro, viene temporaneamente fermato da un tumore alla prostata che lo costringe a subire un intervento chirurgico seguito da apposita terapia.
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– Foto: Agenzia Fotogramma –

A Sestri Levante una mostra fotografica dedicata a Luciano Ligabue

ROMA (ITALPRESS) – Un artista, anzi due. Uno dietro l’occhio della macchina fotografica, l’altro immortalato dall’obiettivo nella fugacità dell’istante. Così nasce All areas – Luciano Ligabue, viaggio fotografico in 70 scatti più uno, attraverso il quale Jarno Iotti, fotografo appassionato e visionario, racconta il Liga nei vent’anni e oltre trascorsi insieme “su e giù da un palco”. La mostra fotografica verrà inaugurata il 16 settembre 2023 al Palazzo Pallavicini di Sestri Levante e proseguirà fino all’8 ottobre. Esposte 70 stampe in cornice, formato 40×30 cm, di scatti o sequenze che mostrano il musicista e cantante rock quasi sempre inconsapevole dell’obiettivo che lo inquadra, colto in attimi di pura verità, spesso sul palco, durante alcuni fra le migliaia di concerti vissuti nel millennio in corso, altre volte in momenti che solitamente restano inediti per il pubblico (ma anche per il soggetto fotografato), durante alcune delle migliaia di chilometri percorsi da Ligabue in questo infinito viaggio nella musica e nella vita.
E da dove partire, se non dal primissimo scatto, quel “più uno”, che segna l’inizio della strada? Il filo impalpabile che guida il percorso è dato da ispirazione e visione, unite al raro dono di saper scomparire dietro l’obiettivo, caratteristiche che fanno di Jarno Iotti il fotografo capace come nessun altro di cogliere l’attimo fuggente nell’anima del musicista amico e concittadino. A contorno una carrellata di immagini altre – oltre 500 – di pubblico ai concerti, fan e momenti corali. La mostra è organizzata dall’Associazione Culturale Mojotic di Sestri Levante. Nata nel 2005, cura eventi culturali e festival musicali che hanno ospitato tra i tanti Tame Impala, Eagles Of Death Metal, St. Vincent, Glen Hansard, Die Antwoord, Aftherhours, Caparezza, nonchè le mostre fotografiche Pink Floyd Mind Over Matter the cover art of Storm Thorgerson e Rock Icons foto di Guido Harari e dipinti di Franco Ori.
-foto ufficio stampa mostra All Areas-
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Salmo cancella i prossimi concerti, “Il corpo mi chiede uno stop”

ROMA (ITALPRESS) – Il rapper sardo Salmo ha comunicato sui social che a causa di un mese fisicamente provante, è costretto a fermarsi per potersi riprendere. Nelle sue storie su Instagram, infatti, ha scritto: “Devo dire che l’ultimo mese è stato devastante. Tra video, concerti, 30 punti di sutura, 2 giri di antibiotico, cali di pressione, laringite e febbre non so come ho fatto a stare in piedi. Al red valley dovevo fare solo un dj set ma non potevo non cantare, mi avete aspettato fino alle 3 e 30. Ve lo dovevo! Il problema è che ora ho un serio problema alla gola. Ieri ho avuto un mezzo collasso, Il corpo mi sta chiedendo di fermarmi”. Vivo Conerti, l’agenzia che cura il suo booking, ha quindi comunicato che il cantante salterà gli appuntamenti previsti previsti il 21 agosto a Follonica (GR), il 23 agosto a Romano d’Ezzellino (VI), il 25 agosto a San Benedetto del Tronto (AP), il 27 agosto ad Acri (CS), il 31 agosto a Palermo e il 2 settembre.
(ITALPRESS).
– Foto Agenzia Fotogramma –

Nanni Moretti compie 70 anni

ROMA (ITALPRESS) – “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”, “Le parole sono importanti”, “Rossi e neri tutti uguali? Te lo meriti, Alberto Sordi!”. Sono alcune delle più note citazioni tratte dai film di Nanni Moretti, 70 anni il 19 agosto. Nato a Brunico, in provincia di Bolzano, firma il suo primo lungometraggio nel 1976: “Io sono un autarchico”. Nella pellicola, girata ancora in Super 8, compare per la prima volta il personaggio di Michele Apicella (il cognome è quello della madre di Moretti) da lui poi interpretato in altri quattro film. L’8 marzo 1978 esce a Roma Ecce bombo. Il film, girato in 16 mm e – fatto raro per l’epoca – in presa diretta, viene presentato in concorso al Festival di Cannes e raggiunge un inaspettato successo di pubblico (costato 180 milioni di lire, incassa 2 miliardi), imponendo l’autore all’attenzione della critica.
Seguono altri film di successo come “Sogni d’oro” (1981, Leone d’Oro a Venezia), “Bianca” (1983), “La messa è finita” (1985, Orso d’Argento a Berlino), “Palombella rossa” (1989) e uno dei capolavori assoluti del cinema italiano, “Caro Diario” (1993, premio per la migliore regia a Cannes); “Aprile” (1998).
Nel 2001 è la volta de “La stanza del figlio”, in cui vengono descritti gli effetti che la morte accidentale di un figlio provoca in una famiglia di ceto medio. Il film riceve nel 2001 la Palma d’oro al Festival di Cannes e il David di Donatello.
Dopo il suo “Il caimano” (2006) – ispirato alla figura di Silvio Berlusconi e presentato nel pieno della campagna elettorale per le elezioni politiche dello stesso anno – è protagonista e sceneggiatore di “Caos Calmo” (2008), per la regia di Antonello Grimaldi.
Il suo undicesimo film, girato a Roma, esce nelle sale a metà del mese di aprile 2011 e si intitola “Habemus Papam”. Per il suo lavoro successivo serve attendere il mese di aprile 2015, quando esce “Mia madre”, interpretato da Margherita Buy, John Turturro, Giulia Lazzarini e dallo stesso Nanni Moretti.
Torna a realizzare un nuovo film dopo diversi anni, nel 2021, con “Tre piani”: è il primo film in cui decide di basarsi su un’opera altrui e non su un soggetto originale.
Nel 2023 esce “Il sol dell’avvenire” che rievoca il rapporto controverso tra il PCI e l’URSS nel contesto della repressione sovietica dei rivoluzionari a Budapest nel 1956.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Sergio Castellitto compie 70 anni tra cinema e tv

ROMA (ITALPRESS) – Tra candidature e nomination al David di Donatello, Nastro d’Argento, al Globo d’Oro e a Ciak d’Oro, Sergio Castellitto ha portato a casa oltre trenta riconoscimenti. E’ stato anche nominato Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana e Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana da due differenti presidenti, Carlo Azeglio Ciampi e Sergio Mattarella. E ha frequentato con pari successo sia il cinema sia la televisione. Ora che sta per compiere 70 anni (è nato a Roma, da famiglia molisana, il 18 agosto 1953) vale la pena ripercorrerne la lunga e fortunata carriera.
Come tanti aspiranti attori della sua generazione, Castellitto inizia a frequentare da giovane l’Accademia nazionale d’arte drammatica. Non porta a termine gli studi ma esordisce comunque a teatro lavorando con registi importanti come Ezio Muzii e Luigi Squarzina e proprio grazie al teatro (che continua a frequentare anche come regista), con la messa in scena de “Le tre sorelle” di Cechov, conosce Margaret Mazzantini che sposa nel 1987 e con la quale ha quattro figli.
L’esordio nel cinema è del 1981 come semplice comparsa nel film di Francesco Rosi “Tre fratelli” cui seguono altri film. Pellicole minori come “Giovanni Senzapensieri” di Marco Colli e “Sembra morto… ma è solo svenuto” di Felice Farina che gli servono ad arrivare a “La famiglia” di Ettore Scola e “Le Grand Bleu” di Luc Besson. La strada ormai è tracciata e iniziano ad arrivare anche i primi riconoscimenti (per “Piccoli Equivoci” di Ricky Tognazzi e per “Tre colonne in cronaca” di Carlo Vanzina).
Dopo il teatro e il cinema, si affaccia anche in televisione dove, dopo il successo della serie “Un cane sciolto” di Giorgio Capitani, conquista definitivamente il pubblico di Raiuno grazie all’interpretazione di personaggi del calibro di Fausto Coppi (“I grande Fausto”), don Lorenzo Milani (“Don Milani – Il priore di Barbiana”), Padre Pio, Enzo Ferrari, Rocco Chinnici e Carlo Alberto Dalla Chiesa (“Il nostro generale”). Gli riesce meno bene, o comunque il pubblico non gradisce, il “Maigret” in onda su Canale 5.
Nel frattempo continua l’impegno al cinema, nel quale si confronta con i generi più diversi: da “Stasera a casa di Alice” di Carlo Verdone a “Rossini! Rossini!” di Mario Monicelli, da “Il grande cocomero” di Francesca Archibugi a “L’uomo delle stelle” di Giuseppe Tornatore, da “Libero Burro” (di cui è anche regista) a “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, da “Concorrenza sleale” di Ettore Scola a “L’ora di religione” di Marco Bellocchio, “da Caterina va in città” di Paolo Virzì a “Le cronache di Narnia: Il principe Caspian”, da “Non ti muovere” (tratto dall’omonimo romanzo della moglie) a “La bellezza del somaro” e “Venuto al mondo”. Di questi ultimi tre è regista come di “Fortunata”. Nel 2022 è Giovanni Boccaccio nel “Dante” di Pupi Avati. Da non dimenticare anche l’interpretazione dello psichiatra Giovanni Mari nella serie di Sky “In treatment”.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Bruce Springsteen è malato, annullate due date del tour

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NEW YORK (ITALPRESS) – Bruce Springsteen ha cancellato due date previste a Philadelphia per il 16 e il 18 agosto. “A causa della malattia di Bruce Springsteen, i suoi concerti con la E Street Band al Citizens Bank Park di Philadelphia il 16 e 18 agosto sono stati posticipati. Stiamo lavorando per riprogrammare le date”, si legge sul profilo twitter dell’artista.
-foto Agenzia Fotogramma-
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X Factor torna dal 14 settembre in tv

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MILANO (ITALPRESS) – «L’unico modo per realizzare un sogno è tirarlo fuori dal cassetto»: c’è da credere a Francesca Michielin, che ha il compito di fare ancora gli onori di casa e quindi anche di introdurre ufficialmente la nuova stagione di X Factor. Lo fa oggi nel primo promo che annuncia la data di partenza di X Factor 2023: il kick off sarà giovedì 14 settembre, sempre su Sky e in streaming su NOW. Da quel giorno, artisti provenienti da tutta Italia e non solo, rappresentanti di tutti i generi e i colori della musica, proveranno a far uscire dai propri cassetti tutte le loro aspirazioni e speranze, proprio in rispetto del claim “Libera i tuoi sogni” che mai come quest’anno vuole essere un’incitazione ai ragazzi a far vedere quanto di buono ci sia nelle loro voci, nei loro testi, nei loro strumenti. Arriveranno sul palco di X Factor 2023, conosceranno i giudici di quest’anno Fedez, Ambra Angiolini, Dargen D’Amico, Morgan, racconteranno chi sono e dove vogliono arrivare, ce la metteranno tutta nella loro esibizione e poi si sottoporranno ai commenti dei quattro al tavolo cercando come sempre almeno 3 dei loro sì per poter proseguire il percorso sotto la grande X.
Dal 14 settembre, i giudici dello show Sky Original prodotto da Fremantle riprenderanno la loro missione: individuare i “cassetti” più promettenti in attesa che negli step successivi, Bootcamp e Home Visit, si definiscano i 12 protagonisti di X Factor 2023. Un po’ quello che succede nel promo di oggi, in cui Fedez, Ambra, Dargen e Morgan – che appaiono per la prima volta “all’opera” dietro il tavolo – urlano in coro “4 sì” all’esibizione di questa ragazza che con chitarra e voce riesce a conquistare l’applauso del pubblico: un sogno, appunto, che non poteva che venir fuori dal cassetto, grazie a X Factor.
-foto ufficio stampa Sky –
(ITALPRESS).