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Al via su Canale 5 la 37^ edizione di “Striscia la notizia”

MILANO (ITALPRESS) – “Con la morte della verità tutto viene letto come un complotto e il vero non incuriosisce più”. Parola di Antonio Ricci che ha battezzato la 37esima edizione di ‘Striscia la notizià, al via lunedì 23 settembre, alle ore 20.35 su Canale 5, ‘La voce della complottenzà. E di complotti si parla tanto nella conferenza con il papà storico della trasmissione, e i primi due conduttori del Tg satirico: la veterana Michelle Hunziker e il “quasi” esordiente Nino Frassica sedutosi al bancone per 4 puntate nel 2005 con Mino Reitano e Nino D’Angelo. Non si può non cominciare con il caso del momento, quello dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, che in virtù dell’intelligenza artificiale vediamo perfino baciarsi. “Pensavo che non saremmo riusciti a prendere in giro Sangiuliano, invece lei sta mettendo ancora fieno e per una settimana potremo parlare ancora di questa storia. Non so fino a quando, però, perchè poi la satira diventa accanimento terapeutico”, dice Antonio Ricci che, però, ai complotti non crede. “Si può pensare che lei è una Mata Hari. Invece Sangiuliano, poraccio, si è invaghito di questo corazziere biondo e se non si fosse fatto ingarbugliare non ci sarebbe stato alcun complotto”, continua. Del resto, sottolinea ancora, ormai “i complotti ci sono, ma l’Italia è il Paese del fallo di simulazione e una repubblica fondata sul fotoromanzo”.
“Qualunque battuta fai contro il Governo diventa immediatamente un complotto, mentre facciamo solo il mestiere dei giornalisti: se fossi il presidente del Consiglio non mi arrabbierei”, aggiunge l’autore ligure tornando ai fuori onda di Andrea Giambruno, ormai ex compagno di Giorgia Meloni. “C’è stata una piccola microtempesta, falsa – rincara -. Non gli ho scritto io il testo, non l’ho messo a condurre la trasmissione. Una cosa sola abbiamo fatto: non tenere nascoste le notizia. E non è che dopo 700 fuorionda mandati in onda avessi bisogno di un permesso”. Tra le notizie che Striscia seguirà ci sarà anche la disputa Conte-Grillo sul Movimento 5 stelle: “Se continuano così non potremmo non fare qualcosa”. Mentre sul caso Toti, da ligure, Ricci commenta: “I complottisti dicono sia una vendetta di Toti verso il centro destra. E’ vero che ha patteggiato lui, ma ha patteggiato anche la Procura per cui bisogna andare cauti con i giudizi. Io non mi sono fatto un’idea, perchè pur girando per Genova non sapevo chi fosse Spinelli, addirittura pensavo fosse livornese per i suoi trascorsi da presidente (del Livorno calcio, ndr)”. A confezionare i servizi con le notizie quest’anno torna la squadra di sempre con Dario Ballantini che indosserà i panni del generale Roberto Vannacci (in divisa ma pronto a scatenarsi sulle note di ‘Pedrò di Raffaella Carrà).
Arrivano anche altri personaggi: Fabio Caressa e la figlia Eleonora che consegneranno ‘Gli Oscar dei Caressas’, il comico Antonio Ornano nei panni di ‘Socialman’, Roberto Da Crema (il Baffo) con la rubrica ‘Robe dell’altro mondò, e il creator digitale Il grande flagello. A contribuire arrivano anche il giornalista d’inchiesta Fabrizio Gatti, famoso per i suoi servizi da infiltrato, e Dagospia. Nuova anche la coppia sul bancone, la ‘velinà genovese Beatrice Coari e il ‘velinò 37enne Gianluca Briganti, con un uomo che torna dopo le presenze di Elia Fongaro e Pierpaolo Pretelli. L’intento è sempre quello di fare “buona televisione: 37 edizioni sono tante ma noi continuiamo a stare sul pezzo e mantenerci giovani”, aggiunge Ricci che dovrà vedersela in access prime time con un altro concorrente. “L’ingresso della Nove con Amadeus può cambiare gli equilibri, ma dà anche stimoli nuovi. Potrebbe anche che possa ampliarsi la platea degli spettatori che negli anni sono diminuiti. Credo, però, che i due litiganti saranno Amadeus e De Martino. Noi non siamo preoccupati ma incuriositi”, ammette sornione Ricci per passare all’attacco dei “pacchi” e della Rai. “A Striscia facciamo servizio pubblico, Rai1 non lo fa. Uno dei problemi dell’Italia è la ludopatia e il fatto di far diventare un verbo i numeri fortunati, è un promo alla ludopatia” dice specificando che non tornerà ad attaccare ‘Affari tuoì. “Abbiamo già fatto i nostri servizi sulle strane statistiche, i tribunali ci hanno dato ragione ma continuare questo tipo di guerra significa fare pubblicità all’altra trasmissione”. E sulla vittoria di ascolti della Rai della scorsa stagione nella fascia di Striscia, rimarca: “Come dissi un anno fa, quella è stata una stagione sperimentale: per un lungo periodo abbiamo chiuso alle 21,20 senza allungarci. La Rai chiudeva (l’access, ndr) alle 21,30 e Amadeus ha avuto un gran successo ma senza toglierci pubblico. Comunque Striscia è il programma più visto di Mediaset per 6 giorni la settimana e va bene così”.

foto: ufficio stampa Mediaset

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Rolling Stones, vinile speciale per anniversario “Hackney Diamonds”

MILANO (ITALPRESS) – Per commemorare il primo anniversario dell’album dei Rolling Stones “Hackney Diamonds”, quest’inverno verrà pubblicata un’edizione speciale in vinile. La versione 2LP contiene i singoli dell’album “Angry”, “Sweet Sounds of Heaven” e “Mess It Up”, oltre a 7 registrazioni dal vivo aggiuntive eseguite in occasione del lancio dell’album al Racket di New York nell’ottobre 2023, tra cui “Sweet Sounds of Heaven” con Lady Gaga, oltre alle performance di “Shattered”, “Tumbling Dice” e “Jumpin’ Jack Flash”. La nuova edizione, disponibile dal 6 dicembre, segna un anno dall’uscita del primo album in studio di materiale originale degli Stones dal 2005. Hackney Diamonds ha raggiunto il primo posto in classifica in 19 paesi in tutto il mondo, vendendo oltre un milione di unità dal momento dell’uscita. Il singolo “Angry” è stato nominato come miglior canzone rock ai GRAMMY® Awards del 2024 ed è stato il primo singolo Top 40 degli Stones nel Regno Unito in 18 anni. Quest’anno gli Stones hanno entusiasmato il pubblico americano con il tour negli stadi di Hackney Diamonds. L’edizione 2LP presenta esclusivi dischi in vinile con effetto splatter blu ed è disponibile per il preordine.

foto: ufficio stampa About-end.it

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Sophia Loren, i 90 anni di una diva

ROMA (ITALPRESS) – Buon compleanno, Sophia! Parliamo naturalmente della Loren che il 20 settembre compie 90 anni. Una carriera lunga e fortunata la sua che annovera due Premi Oscar, cinque Golden Globe, un Leone d’Oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, un Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame. E sì che la partenza per Sofia Costanza Brigida – questo il suo nome completo – non era stata delle migliori visto che suo padre Riccardo Mario Claudio Scicolone, pur riconoscendola, non aveva voluto sposare la madre Romilda Villani costringendola a lasciare la capitale a causa delle precarie condizioni economiche. Sofia trascorre così l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza a Pozzuoli finchè, grazie al denaro vinto a un concorso di bellezza cui partecipa, riesce a tornare a Roma con la madre. Ha 15 anni e quello è solo il primo di una serie di concorsi cui prenderà parte, tra cui quello di Miss Italia dove conquista la fascia di Miss Eleganza. E’ proprio in uno di questi concorsi, dov’è ospite, che nel 1951 viene notata dal produttore Carlo Ponti che le offre subito un contratto di sette anni. Sofia diventa prima Sofia Lazzaro e, poi, Sophia Loren. Inizia qui la sua lunga e fortunata filmografia.
Uno dei primi ruoli importanti è quello di Cleopatra al fianco di Alberto Sordi; seguono “Ci vediamo in galleria” e, dopo una serie di ruoli secondari, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti (nel quale incontra per la prima volta Marcello Mastroianni) e “Miseria e nobiltà” di Mario Mattioli con Totò.
Dopo “La bella mugnaia” di Mario Camerini (con Mastroianni e De Sica), “Il segno di Venere” di Dino Risi (con Franca Valeri) e “Pane, amore e…” di Dino Risi, arriva il primo ruolo drammatico con “La donna del fiume” di Mario Soldati.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta prende il via anche la carriera internazionale con molti film girati a Hollywood: “Orgoglio e passione” di Stanley Kramer (con Frank Sinatra e Cary Grant), “Timbuctù” di Henry Hathaway con John Wayne, il western “Il diavolo in calzoncini rosa” di George Cukor, con Anthony Quinn, “Un marito per Cinzia (1958) di Melville Shavelson, ancora con Cary Grant, solo per citarne alcuni. Divisa tra Italia e Hollywood e diretta dai più grandi registi, la Loren inizia ad affermarsi come icona del cinema italiano, ottenendo la consacrazione con “La ciociara” di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Quando De Sica le propone il ruolo di Cesira (e non quello della figlia Rosetta al quale si era pensato inizialmente) ha solo 25 anni e, grazie ad esso, vince l’Oscar, la Palma d’Oro a Cannes, il BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Seguono altri film come “El Cid” (con Charlton Heston), “La miliardaria” (con Peter Sellers), La baia di Napoli (con Clark Gable), “Lady L” (con Paul Newman), “La contessa di Hong Kong” (con Marlon Brando e Charlie Chaplin), “Ieri, oggi, domani” (con Marcello Mastroianni), “Matrimonio all’italiana” (tratto dalla commedia “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo e sempre con Mastroianni, le regala la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista), “I girasoli”, l’ultimo film con Mastroianni e la regia di De Sica, per il quale riceve il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Nel frattempo diventa madre: dall’unione con il produttore Carlo Ponti (che ha sposato in Messico dove lui è stato accusato di bigamia nonostante il divorzio dalla prima moglie)
nel 1968 nasce Carlo jr. che, nel 1973, è seguito da Edoardo.
La carriera della Loren prosegue senza sosta. Ricordiamo “La moglie del prete” di Dino Risi (ancora una volta con Mastroianni), “Bianco, rosso e…” di Alberto Lattuada con Adriano Celentano. “Il viaggio”, l’ultimo film in cui (con Richard Burton) è diretta da De Sica le vale un altro David di Donatello. Il sesto arriva nel 1977 con “Una giornata particolare” di Ettore Scola, al fianco di Mastroianni. Negli anni Ottanta la Loren appare quasi esclusivamente in televisione, partecipando a diverse produzioni: “Sophia: Her Own Story” (tv movie per la tv americana tratto dal suo libro omonimo), “Madre coraggio”, “Mamma Lucia” e il remake de “La ciociara”. L’unica eccezione è il film “Qualcosa di biondo” in cui recita accanto al figlio Edoardo Ponti. Nello stesso decennio (nel 1982) un’inchiesta della Guardia di Finanza che la coinvolge insieme al marito la porta in carcere, a Caserta, per 17 giorni.
Il decennio successivo la vede con Luca De Filippo in “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dall’omonimo lavoro di Eduardo De Filippo; in “Pret-a-Porter” di Robert Altman in cui replica l’indimenticato spogliarello di “Ieri, oggi, domani” davanti a Marcello Mastroianni; in “That’s Amore – Due improbabili seduttori” con Jack Lemmon e Walter Matthau. Gli anni Novanta si chiudono, nel 1999, con la memorabile consegna del Premio Oscar a Roberto Benigni con il regista che raggiunge il palco dell’Academy camminando sugli schienali delle poltrone.
Nel decennio successivo il successo arriva ancora dalla fiction: “Francesca e Nunziata” con Claudia Gerini e Raoul Bova e “La terra del ritorno” con Sabrina Ferilli. Nel 2002 il figlio Edoardo la dirige in “Cuori estranei”. Nel 2010 è ancora fiction con “La mia casa è piena di specchi”, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone: la Loren interpreta sua madre Romilda; e nel 2011 si affaccia per la prima volta al doppiaggio prestando la voce a Mamma Topolino nel film Disney-Pixar “Cars 2”. Nel 2020 interpreta il suo ultimo film, “La vita davanti a sè”, diretta ancora una volta dal figlio Edoardo. Per il film si aggiudica il David di Donatello per la Migliore attrice protagonista, diventando ufficialmente l’attrice più anziana ad averlo vinto: è l’11 maggio 2021 e la Loren ha 86 anni e 232 giorni.

foto: Agenzia Fotogramma

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Tv2000 e radio InBlu2000 presentano i palinsesti 2024-2025

ROMA (ITALPRESS) – Forti dei risultati ottenuti grazie a un palinsesto sempre più generalista che strizza l’occhio anche a un pubblico più giovane, Tv2000 e InBlu2000 hanno presentato questa mattina a Roma, nella sede di via Aurelia, il palinsesto per la stagione 2024-2025. Una proposta che, come recita il claim, vuole stare “dalla parte giusta” e che, in televisione, vede l’arrivo di quattro nuovi programmi: “Quel che bolle in pentola”, cooking show mattutino condotto da Beatrice Fazi; “Terra Mater”, appuntamento domenicale per parlare di sostenibilità con Carolina Di Domenico; “Alle porte del Giubileo”, cinque puntate “di preparazione” all’Anno Santo condotto da Gennaro Ferrara che, poi, lo seguirà con “Il Diario di Papa Francesco”; e “Algoretica – Noi e l’intelligenza artificiale”, condotto da Monica Mondo la partecipazione di padre Paolo Benanti, consigliere di papa Francesco sui temi dell’AI e dell’etica della tecnologia.
Accanto ai nuovi titoli troviamo tante conferme, alcuni per programmi che vedono comunque qualche novità. Come “Di buon mattino” (con Grazia Serra e Giacomo Avanzi) per il quale sono previsti quattro appuntamenti speciali con il card. Gianfranco Ravasi; “Il mio medico (con Monica Di Loreto) che coinvolgerà personaggi dello spettacolo e dello sport sui temi della salute e della prevenzione; “L’Ora Solare”, il talk condotto da Paola Saluzzi con un salotto ristrutturato e ampliato; “Siamo Noi”, il programma condotto da Gabriella Facondo che dedicherà alcune puntate mensili a tre emergenze del Paese: la crisi del servizio sanitario nazionale, la situazione delle carceri e il disagio giovanile; “In Cammino”, con Enrico Selleri che proporrà un viaggio tra le “opere segno” con cui le Diocesi danno testimonianza delle vicinanza concreta della comunità cristiana alle fragilità dei territori; “Pani e Pesci” nel quale, accanto a Eugenia Scotti e all’economista Luigino Bruni, arriva Enzo Decaro a leggere i brani del Vangelo che aprono il programma; “Buongiorno Prof”, che cambia sede e arriva all’Istituto Massimo dei Gesuiti di Roma. Confermati anche i programmi settimanali: “Di Bella sul 28”, l’approfondimento giornalistico condotto da Antonio Di Bella; “Vediamoci chiaro”, “Borghi d’Italia”, “Caro Gesù”, “Effetto notte”, “Indagine ai confini del sacro”, “Retroscena”, “Soul”, “Sulla strada” e “Finalmente domenica” condotto da Lucia Ascione.
Naturalmente ritroveremo tutti gli appuntamenti religiosi e gli eventi e le dirette con papa Francesco, in collaborazione con Vatican Media, così come le cinque edizioni quotidiane (due la domenica) di TG2000. Sempre nell’ottica di strizzare l’occhio a un pubblico sempre più ampio, sarà molto ricca anche l’offerta di film (più di 150, tra cui “Exodus: dei e re” di Ridley Scott e “Papa Francesco un uomo di parola” di Wim Wenders) e di documentari. Per la serialità, infine, torna “Canonico”, la serie con Michele La Ginestra arrivata alla terza stagione, e arriva la serie canadese “Il mistero delle lettere perdute”.
Per quanto riguarda Radio InBlu2000, oltre agli appuntamenti del Giornale radio (uno ogni ora), segnaliamo i nuovi appuntamenti con “Le Parole della Sostenibilità”, “InBlu2000 Replay”, “Tutte le strade portano a Roma” e due programmi dedicati rispettivamente alle mostre d’arte in Italia e alle monografie di importanti personaggi cattolici democratici della nostra storia.
Saranno potenziati, infine, gli investimenti per il web e i social (dopo X, Facebook, Instagram e Whatsapp, Tv2000 sbarcherà su TikTok e avrà ujn profilo Threads) e sarà potenziata Play2000, una piattaforma che rappresenta l’estensione della rete su mobile e Smart Tv.
“Ci presentiamo con importanti conferme e interessanti novità per offrire ai nostri telespettatori e ai nostri radioascoltatori, un’offerta che metta insieme valori e qualità. Guardiamo al pubblico che ci segue da anni ma siamo interessati a interloquire con le nuove generazioni, attraverso contenuti e strumenti mirati – ha detto il direttore di Rete e dell’Informazione Vincenzo Morgante – Vogliamo continuare a fare servizio pubblico, stando soprattutto dalla parte di chi non riesce ad avere voce o riflettori accesi, per provare a rendere un servizio adeguato alla Chiesa e al Paese. Tv2000 e InBlu2000 sono orgogliose della loro ispirazione cattolica e si sforzano, in libertà e nella voglia di dialogare con tutti, di essere coerenti nelle scelte e nelle proposte, lontani da protagonismi, superficialità e volgarità”. Una strategia che, per l’Amministratore delegato Tv2000 e Radio InBlu2000 Massimo Porfiri è “chiara e coerente, ancorata saldamente a una missione che rimane immutata: essere uno strumento di comunicazione per la Chiesa italiana, accompagnando e guidando il nostro pubblico nell’interpretazione di questo momento storico veramente complesso”. Il prossimo anno, ha aggiunto, “sarà particolarmente impegnativo perchè ci prepariamo a svolgere un ruolo centrale nella copertura mediatica del Giubileo. Sarà uno sforzo che condivideremo con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede”.
Monsignor Giuseppe Baturi, segretario generale della CEI conclude ringraziando tutti “per il lavoro, la passione, la competenza e la libertà” e, richiamando il claim “dalla parte giusta”, afferma che “è quella che ci consente di proseguire un cammino. E’ quella che ha scelto Gesù prima di salire sulla Croce: la strada, la piazza… Da lì si può passare di casa in casa, si incontrano persone, si domanda e si ricevono domande. E’ la strada della libertà che la fede non mortifica ma potenzia”.

foto: ufficio stampa TV2000

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Per i suoi 40 anni Belen si regala due programmi su Discovery

ROMA (ITALPRESS) – Belèn Rodriguez compie 40 anni (è nata a Buenos Aires il 20 settembre 1984) e, per l’occasione, si regala l’arrivo a nel gruppo Warner Bros e Discovery che le ha affidato due programmi: “Amore alla prova – La crisi del settimo anno” (su Real Time) e “Only Fun – Comico show” (sul Nove). “L’emozione è tanta” ha dichiarato la Rodriguez che aspettava di avere un programma tutto suo da quando, lo scorso anno, ha lasciato Mediaset. Del resto, la tv è la sua attività principale fin da quando, dopo avere lavorato come modella prima in Argentina e poi in Italia, nel 2006 esordisce come ospite nei programmi dell’emittente locale TeleBoario. L’anno dopo arriva su Rai3 con lo show comico “La tintoria” ma è solo grazie alla partecipazione alla 6° edizione de “L’isola dei famosi” che raggiunge la notorietà. Tanto che, nel 2009, Mediaset le affida la conduzione (con Claudio Amendola e Teo Mammucari) di “Scherzi a parte” e “Sarabanda” (con Mammucari). Un passaggio in Rai per condurre con Gianni Morandi ed Elisabetta Canalis il Festival di Sanremo 2011 e Belèn torna a Mediaset dove conduce “Colorado”, “Italiàs Got Talent” e “Le Iene”. Fino, appunto, all’arrivo a Discovery.
Non solo conduttrice, però: nel 2010 la Rodriguez è nel cast di “Natale in Sudafrica” di Neri Parenti; recita, poi, in “Se sei così ti dico di sì” di Eugenio Cappuccio; e per la tv è coprotagonista dell’episodio “Il campo del vasaio” della serie “Il commissario Montalbano” e guest star della sit-com “Così fan tutte” e del primo episodio di “Don Matteo 10”. E’ anche stilista (costumi da bagno da donna), produttrice di profumi e cantante: ha pubblicato il singolo “Amarti è folle”. Sul fronte privato, Belèn è madre di due bambini: Santiago, avuto dall’ex marito Stefano De Martino, e Luna Marì, figlia dell’ex Antonino Spinalbese.

foto: IPA Agency

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Iva Zanicchi “Cantare fa molto bene e mantiene giovani”

MILANO (ITALPRESS) – “Sembrerà banale, ma la curiosità mi ha sempre spinto. L’amore per la gente e per il mio lavoro, la serietà inculcata dai miei genitori. Soprattutto però sono sempre stata onesta nel mio lavoro, non ho mai barato. La curiosità è insita in me e questo mi ha spinto anche a fare cose che non avrei pensato di fare, ho sperimentato tante cose oltre al canto”. Lo ha detto Iva Zanicchi, leggenda della musica italiana, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress. L’aquila di Ligonchio, con tre trionfi la cantante donna ad aver vinto più volte il Festival di Sanremo e, tra le altre cose, prima artista italiana ad aver tenuto un concerto al Madison Square Garden, ha raccontato i retroscena di una carriera lunga e ricca di soddisfazioni, nella quale non è mancato l’impegno verso la tecnica e la forma fisica, fondamentali per garantire successo e longevità.
“Sono stata magrissima, mi tenevo in forma. Dopo aver fatto un concerto di due ore si consuma tantissimo, come fossi un atleta ero 2 kg in meno – ha sottolineato – Un possibile suggerimento è di fare ginnastica un quarto d’ora prima di cantare. Quando cantavo molto, cantavo anche sotto la doccia, in macchina, a casa mentre preparavo da mangiare. Cantare fa molto bene e mantiene giovani”, ha aggiunto.
Sul rapporto col pubblico: “E’ di amore reciproco. Ho fatto ‘Ok il prezzo è giustò, una trasmissione semplice e popolare che mi ha fatto entrare nelle case delle famiglie – ha ricordato la Zanicchi – So di essere molto amata, ma io ricambio questo amore. Sono molto disponibile, al supermercato incontro le persone e chiedo con tanta curiosità cosa fanno nella vita”. “Tendenzialmente sono pigra, voglio sforzarmi di fare le cose – ha ammesso – Rimarrei a contemplare una foglia aspettando che cada anche per delle ore. Però mi piace leggere, ascoltare musica, in questo momento quella classica, perchè mi fa tanto bene al cuore”.
E sul futuro: “Il canto mi dà sempre le maggiori soddisfazioni. Ogni tanto mi coinvolgono come opinionista, mi fanno qualche domanda, ma io sono una cantante – ha rivendicato la Zanicchi – Non posso ancora rivelare tutto, ma l’autunno e la primavera per me saranno molto appaganti”. Infine, sul suo più grande rimpianto e su un sogno da realizzare dopo una carriera eccezionale: “Il mio unico grande rimpianto è stato un’occasione persa in America. Lo staff di Dean Martin mi aveva fatto una proposta molto allettante, però volevano che imparassi l’inglese e che restassi a lungo lì, ma io avevo la bambina piccola – ha raccontato – Volevano lanciarmi sul mercato americano, quello è un rimpianto. Un sogno da realizzare? Vorrei che da un mio libro, che credo sia carino e lo hanno detto anche i critici, si potesse fare una fiction”, ha concluso l’aquila di Ligonchio.

– foto tratta da video Medicina Top –
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Libri, “Un solco profondo”, Marco Bencivenga racconta famiglia Bettoni

BRESCIA (ITALPRESS) – La storia di una famiglia per raccontare la storia d’Italia. E viceversa. E’ il senso di “Un solco profondo”, il libro di Marco Bencivenga che attraverso tre secoli ricostruisce le appassionanti vicende del casato Bettoni a cavallo di tre province: Bergamo, Brescia e Cremona. Tutto parte da Vigolo, paese di malgari affacciato sulla sponda bergamasca del lago d’Iseo: da lì, lungo le antiche rotte della transumanza, a metà del Settecento il capostipite Giovanni Maria Bettoni scende in pianura con una mandria di Brune Alpine. E’ l’inizio di un’avventura straordinaria, che renderà i Bettoni protagonisti di primissimo piano nel mondo dell’agricoltura e della zootecnia moderna. “La famiglia Bettoni rappresenta per molteplici aspetti i valori lombardi: sobrietà, concretezza, generosità e laboriosità”, scrive nella prefazione del libro il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, sottolineando “il saper fare lombardo, l’abitudine alla fatica di chi è figlio della nostra terra e ha sempre lottato per raggiungere gli obiettivi prefissati”.
“La storia della famiglia Bettoni si intreccia con quella delle banche e degli istituti finanziari che nello stesso periodo hanno dato forma a un sistema creditizio destinato a diventare fra i più dinamici e organizzati nel mondo – testimonia il professor Giovanni Bazoli, presidente onorario di Banca Intesa, nelle pagine che aprono il volume -. Raccontata in modo suggestivo da Marco Bencivenga, la storia dei Bettoni dimostra che nessuno di noi è un’isola: siamo tutti connessi attraverso ciò che abbiamo costruito e, per questo, sentiamo di appartenere a quello straordinario nucleo di socialità che chiamiamo famiglia”.
Nella tavola genealogica dei Bettoni i discendenti degli avi vigolesi sono oltre duecento: il più conosciuto è Francesco Giovan Maria, detto Franco, già presidente di Brebemi, Unioncamere e della Camera di Commercio di Brescia; vicepresidente nazionale di Confagricoltura, amministratore delegato della Fiera di Brescia, consigliere di amministrazione del Banco di Brescia e dell’Aeroporto Valerio Catullo, presidente della Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche e – per aver favorito i rapporti fra Italia e Cina – Cittadino Onorario di Shenzen. Ma la storia dei Bettoni – raccontata con dovizia di particolari da Bencivenga, giornalista professionista, già direttore responsabile del quotidiano La Provincia di Cremona, caporedattore di Bresciaoggi ed editorialista di Rai Storia – è ricca di figure appassionanti: dallo “zio Domenico”, bersagliere durante la guerra d’Africa deportato in Gran Bretagna, al nonno Gianmaria, autentico pioniere dell’agricoltura moderna; da Battista, “residùr” della fraterna prematuramente scomparso, allo zio Francesco Pietro, inventore del trampolo per l’emasculazione del mais da seme ancor oggi in uso in tutto il mondo; dallo zio Giacomo, oggi decano della famiglia, ai cugini Gianmaria, Alessandro, Giovanni, Gianfranco, protagonisti di primo piano in agricoltura, zootecnia e veterinaria.
“Non c’è settore del comparto primario in cui i Bettoni non abbiano lasciato il segno, percorrendo nuove strade e inseguendo nuovi modelli di sviluppo, per dimostrare che si può fare agricoltura senza danneggiare il pianeta, si possono produrre carne e latte di qualità rispettando il benessere animale, si possono coniugare redditività e sostenibilità in una visione etica e responsabile dell’economia”, scrive Bencivenga.
Fra tanti uomini, non mancano rilevanti figure femminili: da Apollonia, madre esemplare di otto figli a cavallo della seconda Guerra Mondiale, a Franca, missionaria Paolina in Sudamerica; da Luisa, fotografa di successo, a Marianna, ginecologa al servizio di Medecine sans Frontières.
Illustrate da oltre 250 fotografie a colori e in bianco e nero, le 268 pagine del libro edito dalla Compagnia della Stampa sono arricchite da un’introduzione del professor Angelo Baronio, docente di Storia medievale dell’Università Cattolica di Piacenza e coordinatore scientifico della Fondazione Dominato Leonense.
Da record l’indice dei nomi che censisce ben 602 protagonisti di una storia esemplare attraverso due guerre mondiali e altrettante rivoluzioni sociali e tecnologiche. Fra gli altri: Silvio Berlusconi, Mino Martinazzoli, Carlo Cottarelli, Giovanni Marcora, Domenico Luzzara, Benito Mussolini, Eddy Merckx e Pelè.
Il volume “Un solco profondo – Nei frutti la storia della famiglia Bettoni” sarà ufficialmente presentato lunedì 23 settembre, a Padernello di Borgo San Giacomo, presenti l’autore, il governatore Attilio Fontana, il professor Giovanni Bazoli, l’assessore regionale Giorgio Maione, il senatore Gianpietro Maffoni, il professor Angelo Baronio e, da Vigolo, il sindaco Gabriele Gori e il parroco Giovanni Battista Bettoni.
Domenica 6 ottobre, alle ore 18.30, una seconda presentazione è in programma a Brescia, nell’ambito di Librixia, con la partecipazione dello storico Paolo Corsini e del presidente della Provincia Emanuele Moraschini.

foto: ufficio stampa Compagnia della stampa – Massetti Rodella Editore

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Laura Pausini, nomination ai Latin Grammy Awards per “Almas Paralelas”

ROMA (ITALPRESS) – Laura Pausini ha ricevuto una nuova nomination ai Latin Grammy Awards, giunti quest’anno alla 25esima edizione, che si terrà al Kaseya Center di Miami il prossimo 14 novembre.
La nomination arriva per la categorìa Mejor Album Vocal Pop Tradicional, e le viene riconosciuta per la sua ultima produzione discogràfica, Anime Parallele, in versione spagnola Almas Paralelas. Tra i nominati appare anche Julio Reyes Copello, nella categoria “Productor del Año”, che firma per Laura la produzione di Vale la pena, una delle tracce dell’album. Questo nuovo traguardo segna il suo ritorno ai Latin Grammy, a distanza di un anno dal prestigioso riconoscimento conferito dall’Academia Latina de la Grabaciòn come Latin Recording Academy Person of the Year, dopo essere stata omaggiata da serata tributo tenutasi a Siviglia, lo scorso novembre 2023, un concerto tributo con interpretazioni del suo rinomato repertorio, scritto e realizzato per lei dalla Latin Grammy Academy. Amici e colleghi nel corso della serata hanno interpretato i brani più noti in tutto il mondo, che l’hanno resa l’artista italiana più premiata del mondo, con una carriera artistica trentennale senza paragoni.

foto: ufficio stampa Goigest

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