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E’ morto il compositore Burt Bacharach

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 94 anni, Burt Bacharach, pianista e compositore statunitense. Vincitore di numerosi premi, è conosciuto soprattutto per i grandi successi discografici negli anni 1962-1969.
Dopo aver studiato musica alla McGill University ed alla Mannes School of Music è stato, negli anni cinquanta e nei primi anni sessanta, pianista, arrangiatore e direttore della formazione che accompagnava Marlene Dietrich nei suoi spettacoli.
Nel 1958, ottiene un enorme successo con Magic Moments eseguita da Perry Como.
Alla fine degli anni cinquanta inizia la fortunata collaborazione con il paroliere Hal David, durata per quasi vent’anni e dalla quale nascono numerose canzoni di grande successo, molte delle quali ancor oggi ben note al grande pubblico, come Walk On By, Do You Know the Way to San Josè, The Look of Love, Anyone Who Had a Heart, I Say a Little Prayer.
I pezzi di Bacharach sono stati cantati da artisti di grande fama fra cui i Beatles, Aretha Franklin, B.J. Thomas, Tom Jones, Dusty Springfield, Herb Alpert, i Drifters, Luther Vandross e soprattutto Dionne Warwick, con la quale sviluppa un duraturo sodalizio musicale. Nel 1967 Bacharach compone la colonna sonora del film Casino Royale, con The Look of Love, cantata da Dusty Springfield.
Compositore dalla vena inesauribile, compone colonne sonore che lo portano nel 1969 a vincere due grammy award per il film “Butch Cassidy and the Sundance Kid”.
Il periodo che va dagli anni ’70 ai ’90 è costellato da enormi successi fra cui “Arthur’s Theme”, “That’s what friends are for” e il duetto di Patti LaBelle e Michael McDonald “On my own”.
Bacharach ha collezionato sei Grammy come compositore, arrangiatore e interprete e tre Oscar.
-foto agenziafotogramma.it-
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Egonu a Sanremo “L’Italia è un Paese razzista, ma sta migliorando”

SANREMO (ITALPRESS) – “Secondo me non c’è bisogno di una risposta e sappiamo tutti perchè”. Lo ha detto Paola Egonu rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni di Matteo Salvini che si era augurato che la campionessa di volley di origine nigeriana non parlasse di razzismo, perchè l’Italia secondo lui non è un paese razzista. “L’Italia è un paese razzista? Sì, ma non vuol dire che tutti sono cattivi, ignoranti – ha detto Egonu -. Non voglio fare la vittima, ma solamente dire come stanno le cose. E’ un paese razzista che però sta migliorando”. “Nel monologo – ha aggiunto Egonu – mi racconto, quindi ci sarà una parte dedicata al razzismo”.
-foto xm1-
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A Sanremo standing ovation per Morandi, Al Bano e Ranieri insieme sul palco. Mengoni guida la classifica provvisoria

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SANREMO (ITALPRESS) – L’ironia che trasforma il caso Blanco in un assist per una perfetta apertura. La standing ovation dell’Ariston per la prima esibizione in trio di Morandi-Al Bano-Ranieri. Una nuova co-conduttrice, la “belva” più che emozionata Francesca Fagnani (“Ho fatto un paio di chiamate per avere dei consigli: una a Ciuri e l’altra a Drusilla Foer”), molto diversa da Chiara Ferragni che tornerà per la serata finale. Dopo una prima serata da record per ascolti e share, Amadeus tenta il bis nella seconda serata del 73° Festival di Sanremo il cui palco “va coccolato, tenuto pulito perché tutto succede qui”, come ricorda Morandi arrivando ironicamente sul palco con una scopa perché, dice, “c’è ancora qualche petalo”. Sono star Al Bano, Massimo Ranieri e Gianni Morandi, stavolta in versione cantante. I tre “campionissimi” di casa nostra inanellano una serie dei loro successi scatenando gli applausi del pubblico in sala
È una serata in cui c’è spazio per il messaggio di Pegah, italiana di origine iraniana, che denuncia la negazione dei diritti in Iran al grido di “Donna, vita, libertà”. “In Iran non avrei potuto essere così vestita e truccata e non avrei potuto parlare da un palcoscenico. Come molti ragazzi del mio paese ho deciso di dare voce a una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e depressione. Come si può chiamare un posto dove il regime uccide anche i bambini?”, si chiede Pegah Moshir Pour che ricorda Mahsa Amini, il cui omicidio da parte della polizia morale perché non indossava correttamente il velo, ha dato origini alle proteste ancora in atto. C’è spazio anche per “Baraye”, canzone di Shervin Hajipur scritta mettendo insieme i messaggi dei ragazzi venendo arrestato e zittito sui social, recitata da Pegah Moshir con Drusilla Foer.
Sul fronte ospiti Nek e Renga fanno scatenare il pubblico in piazza Colombo, mentre Fedez, collegato con il Teatro Ariston dalla nave, canta: “Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite, forse è meglio il viceministro vestito da Hitler”. E ancora “Purtroppo l’aborto è un diritto sì, ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro”. Straccia la foto del viceministro Bignami vestito da gerarca e si prende ogni responsabilità perché “in nome dell’articolo 21” non ha sottoposto il testo preventivamente alla Rai. I Black Eyed Peas guidati da Will I.M. fanno ballare l’Ariston, ringraziano l’Italia e “lo zio Tony Renis” chiudendo l’esibizione con “Simply the best”. Il monologo di Francesca Fagnani è scritto con alcuni ragazzi detenuti nel carcere minorile di Nisida: “Vogliamo che la gente sappia che non siamo animali, non siamo bestie”. La Fagnani punta i riflettori sul valore della scuola.
“Se chiedi cosa cambieresti della tua vita? Rispondono “Sarei andato a scuola”. Solo tra i banchi puoi intravedere una vita alternativa. La scuola però l’hanno abbandonata nessuno li ha mai cercati: né i presidi, né gli assistenti sociali”, sottolinea la giornalista. “Lo Stato non può vivere solo nella repressione, dovrebbe garantire pari opportunità, dovrebbe essere più attraente, più sexy della criminalità”. In platea, salutata da Amadeus, anche la pattinatrice olimpionica Francesca Lollobrigida, pronipote di Gina. Naturalmente c’è anche la musica dei 14 concorrenti in gara. Apre Will e, via via, tra un ospite e l’altro si esibiscono nell’ordine Modà, Sethu, Articolo 31, Lazza, Giorgia, Colapesce Dimartino, Shari, Madame, Levante, Tananai, Rosa Chemical, Lda e Paola e Chiara. Angelo Duro, ospite a fine serata, resta in mutande per dimostrare che non ha tatuaggi: “Io trasgredisco, non ho tatuaggi e dico
ca…te da sobrio perché sono astemio. E le sparo comunque”. Al termine delle prime due serate, con i voti della sola sala stampa, in testa alla classifica troviamo Marco Mengoni, seguito da Colapesce e Dimartino e Madame.
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Festival di Sanremo, per 1 italiano su 2 manifestazione ormai superata

ROMA (ITALPRESS) – Ha preso il via la 73a edizione del Festival di Sanremo. Un evento sempre molto atteso e discusso. Il festival della canzone italiana interessa e appassiona la maggioranza della popolazione, con un coinvolgimento ancora più forte tra i più giovani. Oltre il 50% degli intervistati, infatti, dichiara che segue e/o seguirà il Festival, anche se non sempre con attenzione o continuità. 1 italiano su 4, invece può essere considerato un “fedelissimo” della manifestazione e ne seguirà gli sviluppi dall’inizio alla fine. Tutto questo anche se la popolazione italiana si divide tra chi lo ritiene ancora l’evento più importante per la musica italiana e chi, in prevalenza, lo giudica ormai superato (il 50,8%). Come spesso accade, il Festival è stato preceduto da alcune polemiche relative a possibili ospiti, interventi e/o argomenti in previsione della kermesse. Sotto questo aspetto, oltre il 60% degli italiani non condivide la scelta di trattare argomenti o ospitare personaggi al di fuori del contesto musicale in un Festival che dovrebbe rappresentare solo ed esclusivamente la musica italiana.

Dati Euromedia Research – Realizzato il 01/02/2023 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne

– foto Euromedia Research –
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Boom di ascolti per la prima serata di Sanremo, share al 62%

ROMA (ITALPRESS) – La prima serata del Festival di Sanremo, su Rai1, è stata seguita da 10 milioni e 757 mila telespettatori, con uno share del 62,4 per cento.
Nella prima parte (21.18- 23.44) gli spettatori sono stati 14 milioni e 160 mila, con uno share del 61.7 per cento. Nella seconda parte (23.48-01.40) 6 milioni e 296 mila, con uno share del 64.7 per cento.

Foto: agenziafotogramma.it

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Blanco s’infuria e rovescia i vasi di fiori a Sanremo. Standing ovation per Mattarella. “Pensati libera”, il messaggio di Ferragni

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SANREMO (ITALPRESS) -La prima serata del festival di Sanremo riserva un fuori programma quando Blanco, tornato sul palco poco dopo la mezzanotte, per presentare il suo nuovo singolo “L’isola delle rose”, distrugge le rose sul palco perché, afferma poi, “Non mi sentivo in cuffia e ho voluto lo stesso divertirmi”. “Era dai tempi di Bugo e Morgan che non vivevo qualcosa di simile”, commenta Amadeus.
Ad aprire la serata è un minuto di silenzio per le vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, il saluto al presidente della Repubblica Mattarella omaggiato dall’inno d’Italia intonato da Gianni Morandi che invita il pubblico a unirsi a lui. Ancora prima dell’inizio della gara, Roberto Benigni, non prima di aver ironizzato sulla longevità all’Ariston di Amadeus (“Le faccio notare che lei è al secondo mandato, Amadeus al quarto e ha già prenotato il quinto. Ora mi dica lei: è costituzionale? Bisogna fermarlo”), omaggia la Costituzione che ha compiuto il 75° anniversario. “Un’opera d’arte che sprigiona una forza evocativa e rivoluzionaria”, la definisce il comico toscano che, tra i 556 padri costituenti, ricorda Bernardo Mattarella, genitore del presidente della Repubblica. Un intervento di 18 minuti in cui Benigni pone l’accento sull’articolo 11 (“L’Italia ripudia la guerra”), sull’articolo 21 sulla libertà di espressione e di pensiero, concluso con un monito: “La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente”. Ad aprire la gara è Anna Oxa in abito nero. Con gIANMARIA, vincitore assoluto di Sanremo Giovani e secondo cantante in gara, arriva la prima gaffe: Amadeus sbaglia il nome del giovane chiamandolo Sangiovanni. Non fa gaffe, ma tradisce l’emozione, Chiara Ferragni che, prima di cominciare la discesa delle scale, si fa inquadrare di spalle per sottolineare la scritta ‘Pensati libera’ sulla stola dell’abito.
L’applauso più sentito è quello tributato a Marco Mengoni, di ritorno in gara a Sanremo a 10 anni dalla vittoria con “L’essenziale”. Gianni Morandi con Bella Belinda, e i Pooh con un medley dei loro successi, fanno ballare l’Ariston, per poi abbandonarsi alla commozione con l’omaggio a Stefano D’Orazio. Si commuove anche Ferragni nel monologo sotto forma di lettera a se stessa bambina in cui prende di mira gli hater e invita ogni donna a “non sminuirsi”, a combattere il sessismo e a vivere in maniera positiva e libera il proprio corpo. Corpo che, platealmente, finge di mostrare presentandosi con un abito bianco che solo apparentemente lascia poco all’immaginazione. “Voglio tranquillizzare tutti: non sono nuda, è un disegno del mio corpo. Il corpo di una donna non deve mai generare odio o vergogna”, dice.
In testa alla classifica provvisoria, al termine della serata, c’è Marco Mengoni, seguito da: Elodie, Coma_Cose, Ultimo, Leo Gassmann, Mara Sattei, Colla Zio, Cugini di Campagna, Mr. Rain, Gianluca Grignani, Ariete, gIANMARIA, Olly, Anna Oxa.
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Si inaugura CasaSiae2023 a Sanremo

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ROMA (ITALPRESS) – Domani prende il via ufficialmente la programmazione di CasaSIAE, che fino a sabato propone un palinsesto fatto di incontri, interviste e panel che coinvolgono tutta la filiera musicale, dall’autore all’editore, dal produttore al pubblico. Per la sua quinta edizione CasaSIAE è a pochi passi dall’Ariston, in piazza Borea D’Olmo. Tra i diversi appuntamenti, ci sono gli incontri con alcuni tra gli artisti e autori in gara, per entrare nel vivo della nascita di un brano d’autore e per conoscere le storie dietro le canzoni.
Ore 11:30 – Live e fan: un binomio in continua evoluzione. Intervengono Simone Serani, CEO e Cofounder di Ticketoo e Pietro Camonchia, CEO di Metatron Publishing. Con la ripresa della musica dal vivo post pandemia le abitudini dei fan in molti casi hanno preso una nuova forma. Quali sono i nuovi scenari e le nuove vision nel mondo dei concerti? E come sta cambiando il rapporto tra artista, pubblico e show?

Ore 15:30 – Musica e intelligenza artificiale: creatività e opportunità. Come blockchain, smart contracts, e intelligenza artificiale possono essere al servizio della industria musicale, prime sentenze su NFT e diritti di proprietà intellettuale. Intervengono Guendalina Gramitto Ricci, Label Coordinator & Sync Licensing a Carosello Records e Consigliere di Sorveglianza SIAE, Luca Pardo, avvocato, docente, Europe Regional Managing Partner di Ontier e Giampiero Di Carlo, fondatore e CEO di Rockol.it
Ore 16:30 – I protagonisti della musica italiana all’estero. Nur Al Habash, Direttrice di Italia Music Lab, racconterà l’industria musicale italiana oltre confine. Attraverso i dati SIAE alla base del report “Italia Music Export”, appena pubblicato, si dimostra come la raccolta del diritto d’autore per gli artisti nostrani sia in crescita su scala internazionale. Un incremento che coinvolge tutta la filiera produttiva: dai new act, alle nuove collaborazioni di artisti che vogliono ampliare il loro pubblico, alle dinamiche di mercato portano la musica italiana dappertutto.

Ore 17:30 – Rap Empire. Dal digitale alle radio, il rap conquista tutti. La musica rap è il nuovo pop: una affermazione consolidata dalle classifiche di vendita di album e singoli, sulle quali incidono per oltre l’80% i dati dello streaming. Ma il rap vive solo nel digitale? Ne parliamo con Nicola Migliardi, Chief Operations Officer Music SIAE, e Paola Zukar, fondatrice di Big Picture Management. Ore 18:30 – First Date. Incontriamo i talenti di Sanremo Giovani in gara al Festival. Domani appuntamento con i Colla Zio: da Milano a Sanremo, il collettivo hip hop racconta e sensazioni della prima volta sul palco dell’Ariston. Ore 19:00 – SanremoStories – Dentro le canzoni. Incontriamo gli autori dei brani sanremesi. Ospite JULY, autore e produttore di Olly.

foto: ufficio stampa Siae

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Tapiro gigante di Striscia al Pm nel processo plusvalenze Juventus

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TORINO (ITALPRESS) – “Sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Da pubblico ministero ovviamente sono antijuventino”. Per queste parole pronunciate durante un convegno nel 2019, Ciro Santoriello, Pubblico ministero nel processo alla Juventus sulle plusvalenze è stato travolto da una bufera mediatica e per questo si è meritato il Tapiro d’oro gigante di “Striscia la notizia”. Tapiro gigante che questa sera nella puntata in onda su Canale 5, alle ore 20.35, consegnerà simbolicamente Valerio Staffelli.

Foto: ufficio stampa Striscia la notizia

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