Camera ardente gremita in Campidoglio per ricordare la “bersagliera” di Subiaco, Gina Lollobrigida. In tanti, infatti, hanno voluto portare l’ultimo saluto all’attrice scomparsa lunedì nella sua casa della Capitale all’età di 95 anni. Da semplici cittadini, a personaggi della televisione a esponenti politici, come il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. “Gina è stata un esponente del Made in Italy nel mondo, è nostro dovere ricordarla come merita” ha detto la senatrice annunciando che verranno indetti dei premi in memoria dell’attrice. Anche Gualtieri l’ha ricordata con una certa nostalgia: “Mi ha colpito molto la sua adattabilità a ogni ruolo, ricordo ancora da bambino la sua interpretazione della fata turchina sul grande schermo. Ringrazio il sindaco di Subiaco, il suo paese d’origine, per aver annunciato di dedicarle una piazza. Anche Roma farà la sua parte, ho già parlato con il presidente Farinelli per ricordarla come merita attraverso la Casa del Cinema. Gina Lollobrigida merita di essere ricordata per lungo tempo e con l’importanza che aveva e che ci ha donato, era una donna forte, libera, indipendente e autonoma”, ha chiosato il primo citadino. Tanti i fan che hanno voluto portare l’ultimo saluto alla diva, presenti anche i bersaglieri: “Noi la ringraziamo per aver saputo incarnare i nostri valori”. Accanto al feretro per tutta la giornata sono rimasti il figlio Milco Skofic e l’ex marito Javier Ragau. “È stata una mamma forte capace di farsi strada in un’epoca nella quale le donne non avevano tutta questa autonomia per poter scegliere la propria strada. Gli ultimi tempi lei non parlava più, comunicavamo con gli sguardi” ha detto Skofic. I funerali si svolgerano domani alle 12:30 presso la Chiesa degli artisti a Roma. (ITALPRESS).
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Lollobrigida, camera ardente gremita in Campidoglio per ultimo saluto
E’ morto il coreografo e regista Gino Landi
ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 89 anni, il coreografo, regista teatrale e televisivo, Gino Landi. Pseudonimo di Luigi Gregori, era nato a Milano il 2 agosto del 1933.
Viene scoperto da Erminio Macario mentre mette in scena Bulli e pupe con Fanfulla. Successivamente collabora anche con il cinema e la televisione, fino a divenire uno tra i più celebri registi e coreografi nel panorama teatrale e televisivo nazionale ed internazionale, lavorando con Federico Fellini, Nino Rota, Tonino Guerra, Ennio Flaiano.
Tra le innumerevoli regie televisive da lui curate si ricordano quelle di alcune edizioni del Festival di Sanremo, Festivalbar e Partitissima. Il mondo del teatro, che lo ha visto nascere e muovere i suoi primi passi, gli affida regia e coreografie di numerosi spettacoli, tra i quali Rugantino e Vacanze Romane e le collaborazioni con Garinei e Giovannini.
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E’ morta Gina Lollobrigida
ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 95 anni, Gina Lollobrigida. Nata a Subiaco nel 1927, partecipa a Miss Italia classificandosi terza. Durante la sua carriera è diretta da registi italiani di grande spessore artistico come ad esempio Alberto Lattuada, Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Pietro Germi e Mario Soldati. In Francia lavorato con cineasti del calibro di Renè Clair e Christian-Jaque.
Nel 1953 interpreta, ancora al fianco di Vittorio De Sica, il personaggio della Bersagliera, premiato con il Nastro d’argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d’argento al Festival di Berlino). Raggiunti i vertici della notorietà, l’anno dopo gira il sequel, altrettanto riuscito, Pane, amore e gelosia sempre di Comencini, ma nel 1955 rifiuta di recitare in Pane, amore e… di Dino Risi, terzo capitolo della serie, e viene rimpiazzata da Sophia Loren.
Dai primi anni cinquanta “La Lollo”, così soprannominata dalla stampa, diventa protagonista di produzioni internazionali hollywoodiane come Il tesoro dell’Africa (1953) di John Huston, con Humphrey Bogart e Jennifer Jones, Il maestro di Don Giovanni (1954) di Milton Krims, accanto a Errol Flynn, e La donna più bella del mondo (1955) di Robert Z. Leonard, in coppia con Vittorio Gassman, film biografico che romanza la vita del soprano Lina Cavalieri.
Nel 1956 recita nel film drammatico Trapezio di Carol Reed, accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis, che ha un grande successo, cui seguono Il gobbo di Notre Dame (1956) di Jean Delannoy.
Nel 1961 gira Va nuda per il mondo di Ranald MacDougall, accanto a Ernest Borgnine e Anthony Franciosa.
Nel 1964 appare nel drammatico La donna di paglia di Basil Dearden, dove affianca Ralph Richardson e Sean Connery. L’anno successivo recita in Strani compagni di letto di Melvin Frank, di nuovo in coppia con Rock Hudson. In quegli anni partecipa sia a film italiani di vario genere, come La bellezza di Ippolita (1962) di Giancarlo Zagni, Io, io, io… e gli altri (1966) di Alessandro Blasetti, Le piacevoli notti (1966) di Armando Crispino e Luciano Lucignani e La morte ha fatto l’uovo (1967) di Giulio Questi, sia a produzioni straniere.
Nel 1968, grazie alla sua brillante interpretazione in Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank, con tra gli altri Telly Savalas, Phil Silvers, Lee Grant e Shelley Winters, ottiene una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale e un terzo David di Donatello alla migliore attrice. In seguito si cimenta anche con lo spaghetti-western prendendo parte a E continuavano a fregarsi il milione di dollari (1971) di Eugenio Martìn, accanto a James Mason e Lee Van Cleef.
Nel 1972 interpreta la Fata Turchina nel fortunato Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini. L’anno successivo, dopo una partecipazione in Peccato mortale di Francisco Rovira Beleta, si allontana dagli schermi cinematografici, cui farà ritorno solo nel 1995 con il film Cento e una notte di Agnès Varda, ove interpretò la moglie di Jean-Paul Belmondo, seguìto da una breve apparizione in XXL (1997) di Ariel Zeitoun, con protagonista Gèrard Depardieu. Nel 1996 viene premiata con il David di Donatello alla carriera.
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I Black Eyed Peas ospiti a Sanremo, Francini ed Egonu co-conduttrici
ROMA (ITALPRESS) – Completato il cast artistico di Sanremo 73. La pallavolista italiana Paola Egonu e l’attrice Chiara Francini, come annunciato da Amadeus al Tg1, saranno al fianco del direttore artistico e di Gianni Morandi nella terza e quarta serata del Festival (rispettivamente il giovedì e il venerdì) nella veste di coconduttrici. Chiara Ferragni salirà sul palco del Teatro Ariston il martedì e nella serata finale, Francesca Fagnani, invece, il mercoledì. Durante il Tg1 Amadeus ha anche svelato un altro ospite musicale, il gruppo californiano Black Eyed Peas, che si esibirà mercoledì 8 febbraio e va ad arricchire il cast di presenze che prevede, durante la stessa serata, l’esibizione storica e inedita del trio composto da Albano, Massimo Ranieri e Morandi.
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E’ morta a 54 anni Lisa Marie Presley
LOS ANGELES (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 54 anni, dopo essere stata ricoverata per un arresto cardiaco, Lisa Marie Presley. Ad annunciarne la scomparsa è stata la madre Priscilla.
Unica figlia di Elvis, esordì come cantante nel 2003 con l’album “To Whom It May Concern”. La figlia del re del rock era stata sposata con la star del Pop, Micheal Jackson e con l’attore Nicola Cage. Nel 2005 pubblicò il suo secondo cd, “Now What”.
Pochi giorni fa aveva partecipato alla cerimonia dei Golden Globes.
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Sanremo, Ferragni “Devolverò il mio compenso contro la violenza sulle donne”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto felice di poter annunciare che ho devoluto l’intero compenso della mia partecipazione a Sanremo all’associazione D.I.re, Donne in rete contro la violenza, che è presente su tutto il territorio italiano e si occupa di aiutare donne vittime di violenza da parte degli uomini”. Lo annuncia, nelle storie su Instagram, Chiara Ferragni, che parteciperà come co-conduttrice nella prima e nell’ultima serata del Festival.
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Golden Globes, vincono “The Fabelmans” e “Gli spiriti dell’isola”
LOS ANGELES (ITALPRESS) – “Gli Spiriti dell’Isola” e “The Fabelmans” sono i migliori film del 2022 nella categoria commedia e dramma ai Golden Globes. Per la Hollywood Foreign Press Association, Spielberg si aggiudica anche il premio come miglior regista per “The Fabelmans”. “Gli spiriti dell’Isola” di Martin McDonagh trionfa nella categoria comedy/musical conquistando il premio come miglior film, sceneggiatura, migliore attore protagonista con Colin Farrell.
Everything Everywhere All at Once si aggiudica i premi per la migliore attrice in una commedia o musical con Michelle Yeoh e migliore attore non protagonista con Ke Huy Quan. Austin Butler per Elvis e Cate Blanchett per Tar miglior attore e attrice non protagonista in un film drammatico.
Tra le serie tv, House of the Dragon ottiene il premio come miglior drama, Abbott Elementary migliore commedia, The White Lotus la miglior miniserie.A Kevin Costner, per Yellowstone, viene assegnato il riconoscimento di miglior attore protagonista in una serie drammatica.
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Minoli torna in tv con “Mixer – Vent’anni di televisione”
ROMA (ITALPRESS) – A più di quarant’anni dall’esordio su Rai2 (era il 21 aprile 1980), torna in tv “Mixer”, lo storico rotocalco ideato e condotto da Giovanni Minoli che ha raccontato fino alla fine degli anni Novanta i 20 anni che hanno cambiato la storia del nostro Paese. Un ricordo per tutti, i “Faccia a faccia” di Minoli con i protagonisti del XX secolo, da Henry Kissinger al Dalai Lama, da Benjamin Netanyahu a Hans Küng, da Enrico Berlinguer a Giorgio Almirante, solo per citarne alcuni. Stavolta il titolo scelto da Minoli è “Mixer – Vent’anni di televisione”: andrà in onda su Rai3, in seconda serata, dal 12 gennaio e poi, dal 18 gennaio, anche il mercoledì alle 21.15 su Rai Storia.
«I nostri libri di storia si fermano molto presto, dobbiamo prenderci cura dei giovani e un modo per farlo è aiutarli a riflettere su qualcosa che siamo stati, che possiamo essere e dobbiamo essere. E dobbiamo farlo noi che siamo la Rai – dice Minoli – In tutti i lavori che ho fatto ho sempre privilegiato lo stare dalla parte del cittadino e non del consumatore. Noi che siamo in Rai non facciamo solo questo lavoro, dobbiamo avere una specie di vocazione per andare in direzione del pubblico che ci segue. La televisione è lo strumento più forte per aiutare il cittadino a crescere, non si può usarlo solo per convincerlo a comprare qualcosa, quello lo fa benissimo la tv commerciale».
Per l’occasione, Minoli ha scelto tra le oltre 500 puntate realizzate il materiale per realizzarne, con un nuovo montaggio e un differente intreccio narrativo, 20 sugli anni 80 e venti sugli anni 90: «Erano gli anni della speranza, del credere, non erano gli anni della Milano da bere, come dicevano, ma quelli del boom di un Paese che era diventato la quarta potenza industriale e culturale del mondo» osserva. Poi, anticipa che, nella prima puntata, vedremo tra gli altri Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Adriano Celentano e Gianni Morandi («Praticamente anticipiamo Sanremo perché abbiamo tuti i cantanti, influencer di sentimenti e di pensieri dell’epoca. Oggi gli influencer ti vendono solo un prodotto. Là dentro c’è anche una lezione su quello che si potrebbe fare in più e di diverso») e aggiunge: «I protagonisti di Mixer erano gli ospiti, non solo i miei ma anche quelli di Leo Benvenuti per il cinema, di Sandra Milo per lo spettacolo, di Gianni Minà per la musica. Nella prima puntata avremo anche Monica Vitti, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi».
Ancora Minoli: «C’è stata un’Italia che è pochissimo raccontata perché non siamo capaci di farlo. Noi lo faremo nella seconda serata del giovedì quando Raitre fa il 3% di ascolto medio. Se facciamo anche noi il 3% meritiamo di fare 150 mila puntate visto che costiamo poco perché è materiale di repertorio». Un materiale, sottolinea non senza una nota polemica, «che la Rai non sa usare. Abbiamo la memoria del Paese, è un materiale che stava chiuso nelle cineteche da 45 anni e che viene usato solo per i morti. L’idea del rotocalco non era venuta in mente a nessuno. Se non riusciamo a fare niente con questo materiale vuol dire che non abbiamo troppe idee».
Minoli ripercorre anche il suo lungo e a volte controverso rapporto con la Rai: «La mia vita in Rai è stata avanti e indietro. Hanno chiuso “Mixer” e hanno chiuso “La Storia siamo noi” nell’anno in cui avevamo vinto l’Oscar mondiale per il miglior progetto di divulgazione storica al mondo». Tra l’altro per “La Storia siamo noi” c’è anche un problema di diritti che ne blocca l’utilizzazione: «La Rai non mi ha fatto ancora una proposta per acquisire i miei diritti che sono molti. Sono premuto da network esterni e piattaforme che sono interessati, io vorrei che restasse in Rai però bisogna che la Rai si decida a farmi una proposta».
Tornando a “Mixer”, quel programma per Minoli «è stato un albero che ha dato tanti frutti: penso a Gabanelli, Sagramola, Giletti. Con me si sono formate tante persone non solo davanti alle telecamere ma anche dietro le telecamere». Rispetto al passato, però, qualcosa è cambiata se molti hanno la sensazione di una Rai meno libera: «La stupidità è diventata vincente. Una volta la Rai era pluralista, aveva il gusto del diverso. Andavamo in onda contemporaneamente io, Gad Lerner, Enzo Biagi, Michele Santoro, tutti con idee diverse, sensibilità diverse e ospiti diversi».
A chi gli chiede quale, fra i tanti che ha lanciato, potrebbe essere il suo erede, Minoli risponde: «Eredi? Non sono ancora morto! Però diciamo che tutti hanno fatto della grande televisione, un lavoro che merita». Poi conclude: «Attraverso il nuovo montaggio e la rilettura dei momenti chiave del programma abbiamo voluto far emergere la forza del format di “Mixer”, un rotocalco televisivo che era e resta un unicum, che dopo 40 anni conserva ancora la sua freschezza e modernità, oltre all’attualità dei grandi temi che ancora circondano la nostra realtà. Questa non è quindi una mera operazione nostalgica, sebbene il programma diventi necessariamente anche l’album della memoria di grandi, grandissimi del passato che se ne sono andati, in una sorta di “Techetechetè” della società e della cultura».
“Mixer – Vent’anni di televisione” è ideato e presentato da Giovanni Minoli e prodotto da Rai Cultura, in collaborazione con Radio Rai.
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