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Musica, Seconda edizione del Premio Mormone, l’X Factor della classica

MILANO (ITALPRESS) – Quarant’anni di grande musica e di supporto ai giovani musicisti che cercano un’opportunità. E’ questo lo scopo de “La Società dei Concerti di Milano”, fondazione nata da un’idea di Antonio Mormone, che tra i suoi fiori all’occhiello ha proprio un premio internazionale dedicato al suo fondatore, giunto alla sua seconda edizione. “Abbiamo strutturato il Premio internazionale Antonio Mormone come un vero e proprio scopritore di talenti. La prima edizione è stata dedicata al pianoforte e la vincitrice, individuata in oltre duecento partecipanti, è stata una pianista cinese, Ying Li, che vive in America da oltre dieci anni e che grazie alla vittoria, con la finale alla Scala di Milano nel del luglio 2021, ha iniziato una carriera internazionale di alto livello” ha spiegato Enrica Ciccarelli Mormone, moglie del fondatore della fondazione e apprezzata pianista di livello internazionale. “Non mi dispiace paragonare il premio a una sorta di X Factor dedicato alla musica classica, che credo debba scendere dal piedistallo che gli hanno costruito addosso. E’ come X Factor, ma con un approccio totalmente nuovo nel panorama dei concorsi e delle competizioni”, ha aggiunto. “L’inedito approccio ideato è quello di ascoltare questi giovani talenti prendendosi tutto il tempo necessario. E’ un premio che dura due anni – ha raccontato -: dopo una prima selezione, organizziamo dei concerti per i semifinalisti arrivati al secondo step e li ascoltiamo con dei giurati in incognito, quindi non con selezioni asettiche in una stanza dove si ascoltano trenta candidati a giornata, ma dando loro del tempo e individuando una crescita nei mesi per scovare il migliore”. Il pianoforte nella prima edizione conclusa nel 2021, mentre nel 2023 sarà lanciata la seconda edizione dedicata ai violinisti: “Stiamo lavorando con i maggiori partner internazionali affinchè il vincitore decretato con la serata finale del 22 giugno 2025 avrà la possibilità di utilizzare uno strumento, che vi rivelo essere uno Stradivari, per avere ancora di più l’opportunità di esprimere la propria arte con uno strumento così importante” dice ancora Ciccarelli. Un altro progetto è “Swipe your stage”, che consentirà ai giovani che si approcciano alla musica classica di diventare per un giorno registi del concerto: “E’ un progetto innovativo in cui uniamo la musica classica alla tecnologia – ha spiegato -. I giovani vengono a seguire un concerto dal vivo, e noi forniamo loro senza costi aggiuntivi un tablet programmato affinchè possano diventare i registi dello spettacolo. Con uno swipe vedono dettagli come un archetto o un’espressione del direttore che non possono cogliere dal vivo, diventando così i Woody Allen del concerto”. E in attesa della finale del 22 giugno 2025, nella quale i tre finalisti saranno protagonisti al teatro La Scala, già l’8 dicembre prossimo Enrica Ciccarelli Mormone si recherà a New York: “Con lo scopo di rendere ancora più internazionale e conosciuto, anche oltreoceano, il prestigioso e innovativo Premio internazionale Antonio Mormone andrò a New York insieme a Ying Li, vincitrice della prima edizione, per raccontare il progetto – ha concluso – cercando anche di stringere nuove collaborazioni”.(ITALPRESS).

Photo Credits: Ufficio Stampa Fondazione “La Società dei Concerti di Milano”

Siae, la ripresa 2022 riparte dal live

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ROMA (ITALPRESS) – Siae nell’ambito della sesta edizione della Milano Music Week ha presentato in esclusiva un’anticipazione delle cifre dei primi 9 mesi del 2022 relative ai concerti. “Dove va lo spettacolo: i dati dei live 2022” è il titolo del panel che si è svolto stamattina all’Apollo Club e che ha visto la partecipazione del Vice Direttore Generale e Direttore della Divisione Rete Territoriale Siae Pietro Ietto e del Presidente di Assomusica Vincenzo Spera con la presenza di Paolo Giordano del quotidiano Il Giornale in veste di moderatore. Dopo la peggiore crisi mai vissuta dal settore dello spettacolo a causa della pandemia da Covid-19, il 2022 sembra proprio essere l’anno della rinascita, e i dati dei primi 3 trimestri dell’anno lo confermano. Le cifre raccontano numeri e protagonisti di un grande ritorno al live e offrono interessanti spunti di riflessione sul mercato e sul pubblico dei concerti nel post pandemia. Alla Milano Music Week sono stati anticipati i dati più rilevanti del settore della musica leggera, le classifiche degli artisti e dei concerti messi a confronto con il 2019, ultimo anno di normalità pre-Covid, ma anche con alcune cifre del 2020 e del 2021.

Da gennaio a settembre 2022 il numero complessivo degli spettacoli è stato pari a 24.119 con 13.013.269 ingressi mentre la spesa al botteghino ha totalizzato la cifra di 450.587.051 euro con un prezzo medio del biglietto di 35 euro. Da gennaio a settembre 2019 invece il numero degli spettacoli era 29.951 con 12.263.624 ingressi mentre la spesa al botteghino era stata pari a 369.443.660 euro con un prezzo medio di biglietto di 30 euro. Quindi nel 2022, a fronte di una diminuzione del 19% degli spettacoli, si registra un aumento degli spettatori del 6% e della spesa al botteghino del 22%. Il pubblico è tornato in massa ad affollare soprattutto i luoghi di spettacolo all’aperto, come testimonia la top ten dei concerti di musica leggera, che sono stati ospitati in location come il Circo Massimo a Roma o l’Arena Campovolo di Reggio Emilia.

Da sottolineare l’elemento di novità rappresentato da luoghi come la Trentino Music Arena, dove si è svolto il megaconcerto di Vasco Rossi del 20 maggio scorso che con i suoi 111.881 spettatori guida la classifica dei concerti di musica leggera. Si tratta soprattutto di un pubblico giovane, più disponibile a frequentare luoghi affollati, ma al boom di presenze ha contribuito anche il recupero di date che erano state cancellate negli anni della pandemia e per le quali erano già stati venduti i biglietti. “Le prime elaborazioni dei dati Siae per il 2022 confermano una significativa ripresa soprattutto nel settore dei concerti – ha commentato il Direttore Generale Siae Gaetano Blandini – Sono segnali positivi che fanno ben sperare ma per completare la traversata del deserto è necessario ancora l’aiuto dello Stato con interventi mirati, incentivi fiscali e altre misure che diano la possibilità alle imprese di investire sulla tecnologia e sulla sicurezza per superare le sfide del futuro”.

 

foto: agenziafotogramma.it

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Su Sky arriva il documentario “Daniel Pennac: Ho visto Maradona!”

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ROMA (ITALPRESS) – A 2 anni dalla scomparsa di quello che per molti è stato il più grande calciatore di tutti i tempi arriva su Sky Arte “Daniel Pennac: Ho visto Maradona!”, il documentario che racconta l’indagine creativa e surreale dello scrittore francese sull’impatto emotivo del mito Maradona nell’immaginario collettivo.
In esclusiva su Sky Arte venerdì 25 novembre alle 21.15, in streaming solo su NOW e disponibile on demand, è un racconto unico e originale che segue il processo di creazione e messa in scena di uno spettacolo teatrale su un tema appassionante e popolare come Maradona e il suo mito. Il tutto a Napoli, palcoscenico e megafono del mito stesso.
Pennac racconta il Dio, il santo, l’icona, l’anti-eroe e il capro espiatorio, “San Diego” e l’ultimo dei Malaussène, unicamente attraverso l’impatto che il campione ha avuto sulla vita e sulle storie di persone comuni e maradoniani doc. Mentre costruisce lo spettacolo omonimo con la sua compagnia teatrale multietnica e girovaga, Pennac, meravigliato e innamorato della città di Napoli, ci regala un ritratto di Maradona inedito e appassionante.
Un’opera che ibrida il linguaggio teatrale e quello cinematografico e che diventa anche un viaggio attraverso Napoli, città allo stesso tempo protagonista e oggetto del documentario, palcoscenico e megafono del mito stesso di Maradona.
-foto ufficio stampa Sky –
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I Maneskin vincono agli American Music Awards

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MILANO (ITALPRESS) – I Maneskin hanno vinto nella categoria Favorite Rock Song con il brano “Beggin’” agli American Music Awards, in cui erano nominati insieme a Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Imagine Dragons e Kate Bush.
La colonna sonora del film Elvis, a cui la band ha collaborato, ha vinto nella categoria Favorite Soundtrack.
I Maneskin sono inoltre appena stati nominati nella categoria Best new artist alla 65ma edizione dei Grammy Awards, che si terranno a Los Angeles il 5 febbraio 2023. Anche la colonna sonora del film ELVIS ha ricevuto una candidatura nella categoria Best Compilation Soundtrack for Visual Media.

Foto: agenziafotogramma.it

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Pink, a febbraio esce il nuovo album “Trustfall”

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MILANO (ITALPRESS) – Il 17 febbraio esce “Trustfall”, il nuovo album in studio della cantautrice Pink. Il disco è stato anticipato questo mese in radio e in digitale dall’uscita del primo singolo “Never Gonna Not Dance Again”. L’artista torna live con “Summer Carnival 2023 Tour” che partirà da Toronto il 24 luglio e vedrà Pink esibirsi negli stadi di tutto il Nord America, insieme, per alcune date, a Brandi Carlile e Pat Benatar & Neil Giraldo e, per tutto il tour, con Grouplove e KidCutUp.
-foto ufficio stampa nuovo album “Pink”
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Francesco Guccini torna con “Canzoni da intorto”

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MILANO (ITALPRESS) – Nel 2012, con l’uscita de “L’ultima Thule”, Francesco Guccini aveva annunciato il suo ritiro. Fino a oggi il cantautore di Pavana aveva quasi mantenuto la promessa, limitandosi a essere ospite di amici come Samuele Bersani e Roberto Vecchioni e celebrare i suoi 80 anni con “Natale a Pavana”, brano inserito in “Note di viaggio – Capitolo 1: venite avanti…” in cui alcuni colleghi hanno reinterpretato alcuni dei suoi brani. Il cantautore de L’avvelenata, però, ha fatto marcia indietro e domani torna con “Canzoni da intorto”, un concept album di cover di brani appartenenti alla cultura popolare, arrangiate e interpretate in una nuova veste, che uscirà solo in formato fisico. «Ho scelto le canzoni che ho cantato con gli amici in moltissime serate passate a Bologna tanto tempo fa o nelle scarse riunioni conviviali successive», ha raccontato Guccini presentando l’album alla Bocciofila Martesana di Milano.
Nel disco, in cui il cantautore affronta dialetti e lingue diverse, sono contenute tra le altre Ma mi, Morti di Reggio Emilia sui fatti che nel 1960 portarono alla Strage di Reggio Emilia, la poesia anarchica Addio a Lugano e Sei minuti all’alba che Enzo Jannacci dedicò al padre e alla Resistenza. «Quando ho comunicato le scelte, questo signore (Dino Stewart della Bmg, nda) è sbiancato ma ha incassato il colpo», ha aggiunto sorridendo. Guccini ha, poi, fatto battute anche commentando il titolo: “Sono canzoni sconosciute. Supponi che c’è una ragazza che chiede: ‘Che canzone è?’ e tu fai vedere che sei un fighetto. Intorto in questo senso”. Il cantautore, poi, non si è sottratto alle domande più politiche a partire dalla scelta, non casuale, dei brani. “In seconda media studiavamo l’Iliade, c’era chi tifava per i greci e chi per i troiani. La grande maggioranza tifava per i greci, i vincenti. Un piccolo gruppo, di cui facevo parte anch’io, per i troiani, i perdenti. Tutte queste canzoni sono un po’ da perdenti. Parlando della politica di oggi, noi siamo i troiani e io tifo ancora per loro”.
Solleticato anche sul fatto che alcuni cantautori come De Gregori e Venditti affermano che ci non sia bisogno di sbandierare il proprio credo politico, non si nasconde: “Io non sono comunista, non mi sono mai dichiarato comunista. Sono, non dico anarchico, perché dichiararsi anarchico nel 2022 è fuori dal tempo, ma un filo simpatizzante anarchico”. Non nega neppure una risposta su Fratelli d’Italia e la fiamma del simbolo. “La fiamma non l’hanno tolta ma si sono dichiarati contro i totalitarismi. Però in una circolare il ministero dell’istruzione non parla di tutti i totalitarismi ma solo del comunismo staliniano (si tratta della lettera del 9 novembre, nda). Secondo un bravissimo storico, il professor Barbero, c’era nello stalinismo un anelito di speranza che mancava nel nazismo”, ha spiegato. “Non mi piace che nel simbolo ci sia la fiamma ma pare che gli italiani siano contenti. Staremo a vedere. Come diceva mia nonna: ‘ci vuole pazienza e tanta’. A me questa fiamma che ardeva sulla tomba di Mussolini non mi scalda il cuore”. Infine, interrogato su Letizia Moratti e la sua candidatura a sindaco di Milano con il Terzo polo che il Pd non sta appoggiando, ha chiosato: “Se ha voglia di presentarsi che lo faccia, non mi sembra che abbia molto lavorato con la sinistra, se non sbaglio era berlusconiana. Per me fa bene il Pd o quello che ne resta a non appoggiarla”. Tornando alla musica e all’uscita solo in formato fisico, ha scherzato: “Non so cos’è lo streaming!”. A spiegare la scelta è stato Dino Stewart, manager della Bmg: “Non tutti gli artisti concorrono allo stesso campionato, Guccini è un’altra cosa. Dispiacerebbe paragonarlo all’ultimo artista, di cui magari ancora non si conosce il nome, che macinano milioni di streaming”.
– foto agenziafotogramma.it-
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Premio Semplicemente Donna, si alza il sipario sull’edizione del decennale

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ROMA (ITALPRESS) – Si alza il sipario sulla grande giornata del Premio Internazionale Semplicemente Donna che si appresta a celebrare il suo decimo anniversario con un intenso programma di iniziative, incontri e testimonianze volti a sensibilizzare sui fenomeni della violenza e della disparità di genere.
Ospitata per il quarto anno consecutivo dal Comune di Castiglion Fiorentino, e sostenuta dal presenting sponsor Menchetti, la manifestazione metterà in calendario, oltre alla consueta cerimonia di premiazione, anche una serie di incontri negli istituti superiori della provincia aretina. Studenti e studentesse potranno dialogare direttamente con le premiate di quest’anno e con alcune protagoniste delle precedenti edizioni, tra cui Dacia Maraini, Jasvinder Sanghera, Vjosa Dobruna, Filomena Lamberti, Widad Akreyi, Laura Roveri e Isabel Russinova.
“Siamo orgogliosi di aprire le porte al Premio Internazionale Semplicemente Donna – dichiarano i dirigenti scolastici degli istituti partecipanti al progetto – Entrare a stretto contatto con donne sopravvissute a episodi di violenza o capaci di infrangere le barriere sociali e culturali legate alla discriminazione di genere è, per i nostri studenti, una grande occasione di riflessione, ma anche un’opportunità di crescita personale che li porterà a diventare cittadini e cittadine consapevoli, capaci di contribuire alla realizzazione di un mondo migliore”.
Domani, alle ore 21, il Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino ospiterà, invece, la cerimonia di premiazione del Semplicemente Donna, evento clou della manifestazione che, anche quest’anno, vedrà la conduzione della giornalista di Sky Monica Peruzzi. A ritirare il prestigioso riconoscimento per i “Diritti umani” e per “L’impegno sociale e civile” saranno, rispettivamente l’avvocato anti-tratta Esohe Aghatise e Zakia Seddiki Attanasio, vedova dell’ambasciatore Attanasio assassinato in Congo nel 2021, mentre l’attivista afghana Malalai Joya sarà insignita del premio “Donna per la pace”. La menzione “Donna Coraggio” sarà consegnata all’attrice Annamaria Spina e alla giornalista schierata contro la camorra, Marilena Natale. A ricevere il riconoscimento anche la campionessa paralimpica Ambra Sabatini, la manager Giuseppina Mengano Amarelli, la giornalista Rai Giovanna Botteri, l’avvocato Gian Ettore Gassani, la scienziata Adriana Albini e Antonella Celletti, prima donna Comandante pilota dell’Alitalia. Il Premio Speciale “SOS Villaggi dei Bambini” sarà invece assegnato a Anna Rita Orfino per il Programma Mamma e Bambino riattivato all’interno del Villaggio SOS di Ostuni.
– foto ufficio stampa Premio Semplicemente Donna-
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Rapporto Siae su spettacolo e sport, in 2 anni persi 222 mln di spettatori

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ROMA (ITALPRESS) – Nel 2021 il numero totale di spettatori è calato dai 306 milioni del 2019 agli 84 milioni del 2021 e la spesa al botteghino è crollata dai 2,7 miliardi di euro del 2019 agli 870 milioni di euro nel 2021. È quanto emerge da “Lo Spettacolo e lo Sport nel sistema culturale italiano: il rapporto annuale SIAE 2021”, un’analisi del sistema dello spettacolo e dello sport in Italia nel 2021 nel triennio 2019-2021. Complessivamente, rispetto all’anno ultimo di normalità pre-Covid (il 2019), gli indicatori del 2021 evidenziano un calo del 72% degli spettatori e del 78% della spesa. Da un confronto con i dati 2020, quelli del 2021 mostrano un significativo incremento dell’offerta di spettacoli, cresciuti del 26%, che non è stata trainante sul numero degli spettatori, cresciuti soltanto nell’ordine del 4,5%. A livello di macrosettori di attività, nel 2021 perdono spettatori rispetto al 2020 il cinema, con un -12%, il teatro e simili con un -9%, il ballo e gli intrattenimenti musicali anch’essi con un -9%, a fronte di settori che mostrano una crescita comunque condizionata dalle disposizioni sanitarie, che hanno tenuto lontano gli spettatori dagli eventi: in quest’ottica, va letta la crescita percentuale del 75% dei concerti, del 65% dello spettacolo viaggiante, del 42% dei parchi di divertimento, del 32% di mostre e fiere.

Anche lo sport è in crescita, con un + 18%, sebbene il totale di spettatori, pari a 8,3 milioni, sia ben lontano dai 30,9 milioni del 2019. Fatto 100 il totale degli spettatori nel 2021, è ancora una volta il cinema il settore che attira di più, con 32 spettatori su 100, seguito dal ballo ed intrattenimenti musicali con 18 spettatori, i parchi con 13, le mostre e fiere con 10, il teatro con 8, i concerti con 6. Lo sport assorbe 10 spettatori su 100. A livello di spesa, sul totale di 870 milioni di euro di spesa al botteghino in spettacolo e sport da parte degli italiani nel 2021, è il settore del cinema ad assorbire la quota più alta, con il 20,4% (corrispondente a 177 milioni di spesa), seguito dallo sport con il 20,2% (176 milioni), dai parchi da divertimento con il 19,3% (168 milioni), dal teatro e lirica con il 14% (122 milioni), dai concerti con il 11,6% (101 milioni), dalle mostre e fiere con il 7,5% (66 milioni), dal ballo con il 5,1% (44 milioni), dallo spettacolo viaggiante con l’1,7% (15 milioni) e infine dalle manifestazioni all’aperto con 0,3% (2 milioni). Analizzando le cifre in maniera più dettagliata, si osserva come nel 2021 il settore dei concerti di musica pop-rock-leggera abbia registrato un incremento di spettatori di ben il 113% rispetto al 2020, seguito da un +101% per i concerti jazz, +40% della lirica e un +31% del balletto. All’interno del macrosettore “sport”, il calcio segna una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Il calo maggiore lo registrano ovviamente le discoteche (a causa delle chiusure particolarmente drastiche imposte dal Governo), con un -56%.

Nella presentazione dell’opera il Presidente Onorario SIAE, Giulio Rapetti Mogol, evidenzia come il settore dell’industria culturale e creativa “è stato uno dei comparti più colpiti dall’onda d’urto del Covid-19. È irrealistico, tuttavia, pensare che la pandemia sia destinata a non lasciare traccia: bisogna prestare attenzione ai cambiamenti in atto e cercare di cogliere tutte le opportunità offerte da questa nuova situazione per garantire la sostenibilità economica del settore”. Mogol auspica “una visione sistemica e un’idea di sviluppo condivisa per attivare una vera ripartenza con un’attenzione particolare ai lavoratori creativi e alle loro specifiche esigenze riconoscendo, misurando e sostenendo lo sforzo imprenditoriale in questo settore così importante per il nostro Paese”. Il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini rimarca “il senso della nuova rimodulazione dei dati e delle analisi, con l’auspicio che possano stimolare riflessioni critiche ed elaborazioni strategiche, anche nella prospettiva delle necessarie innovazioni normative, sulle quali possa svilupparsi un dibattito – ampio e plurale e pubblico – tra artisti, imprenditori culturali e decisori istituzionali. Coerentemente con la missione storica di SIAE, ben sintetizzata dal suo motto: “SIAE: dalla parte di chi crea”.

L’edizione 2021 dello storico “Annuario” SIAE (la n° 86) è stata realizzata dall’Osservatorio dello Spettacolo SIAE in partenariato con l’Istituto italiano per l’Industria Culturale – ISICULT (centro di ricerca indipendente sulle politiche culturali e le economie mediali e le dinamiche mediali fondato nel 1992, presieduto da Angelo Zaccone Teodosi), che ha prestato consulenza tecnico-scientifica. “Lo Spettacolo e lo Sport nel sistema culturale italiano: il rapporto annuale SIAE 2021” propone dati inediti ed elaborazioni originali, con particolare attenzione alla distribuzione geografica dei consumi di spettacolo: emerge come il Sud sia una macroregione svantaggiata, perché ha il 34% della popolazione nazionale, ma soltanto un 20% del totale di spettatori, a fronte del Nord che vanta il 58% di spettatori a fronte del 46% della popolazione; il Centro ha un 20% di abitanti ed un 22% di spettatori. A livello di spesa, lo squilibrio è ancora maggiore, con un Nord che assorbe il 63% del totale, a fronte del 20% del Centro e del 17% del Sud. Le prime 5 Regioni con il maggior livello di attrazione di spettatori sono l’Emilia-Romagna, con 248 spettatori ogni 100 abitanti, seguita dal Veneto con 208, la Toscana con 169, la Lombardia con 162, il Lazio con 160. Le ultime 5 sono invece la Campania con 86 spettatori ogni 100 abitanti, la Sicilia con 78, la Basilicata con 71, la Calabria con 41 ed ultimo il Molise con 36. La media nazionale è di 143 spettatori per 100 abitanti. Il campo di oscillazione va quindi dai 248 spettatori dell’Emilia-Romagna ai 36 del Molise.

La Siae segnala dati ancora più impressionanti, a livello di squilibri territoriali, osservando le statistiche a livello provinciale: la Provincia di Rimini può vantare 768 fruitori di spettacoli ogni 100 abitanti (record nazionale), a fronte dei 14 ogni 100 abitanti di Vibo Valenzia (la Provincia con il dato più negativo). Considerando il totale dei fruitori di spettacoli in ogni singola Provincia, questa la classifica delle prime 5: Roma ha 8,1 milioni di spettatori (9,7% del totale Italia), Milano 7,9 milioni (9,4%), Verona 4,5 milioni (5,4%), Torino 3,7 milioni (4,4%), Napoli 3,1 milioni (3,7%). Le prime 5 Provincie registrano quindi 27,3 milioni di spettatori, corrispondenti ad una concentrazione di un terzo del totale degli spettatori di tutta Italia. A livello di andamento temporale, si segnala come sia il fine settimana ad assorbire il 48% dei biglietti venduti ed il 49% della spesa. A livello di mese su anno, i mesi di picco sono stati nel 2021 agosto, con il 16,5% del totale degli spettatori, seguito da dicembre con il 15,6%. In occasione della pubblicazione de “Lo Spettacolo e lo Sport nel sistema culturale italiano: il rapporto annuale SIAE 2021”, SIAE anticipa alcuni dati relativi al primo semestre del 2022, dai quali emergono segnali incoraggianti per alcuni settori di attività ed altri invece non positivi.

Nei primi 6 mesi dell’anno 2022, il totale dei biglietti venduti, per quanto riguarda i concerti di musica leggera, è cresciuto dai 5,5 milioni del 2019 (anno pre-Covid) ai 6,2 milioni del 2022 (erano stati meno di 300 mila nel 2021); il cinema registra soltanto 21,5 milioni nel 2022 di biglietti a fronte dei 51,4 milioni del 2019; il ballo e gli intrattenimenti musicali totalizzano 6,7 milioni di biglietti nel 2022, a fronte degli 11,5 milioni del 2019 (e dei poco più di 56 mila del 2021). Complessivamente, nei primi 6 mesi del 2022 sono stati staccati 71 milioni di biglietti, per attività di spettacolo e sport, a fronte dei 122,7 milioni del 2019 (-42%); la spesa al botteghino complessiva è stata di 979 milioni di euro, a fronte dei 1.265 milioni dell’analogo periodo del 2019 (-23%). Il settore permane quindi in difficoltà e si auspica un rinnovato intervento di sostegno e stimolazione da parte dello Stato.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).