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Stefania Fois espone all’International Art Exhibition di Barcellona

ROMA (ITALPRESS) – “Le belle gambe 1” (tecnica mista su carta lavorata a mano cm 60X80, ndr) è il titolo dell’opera della pittrice Stefania Fois scelta dalla Biennale di Barcellona per l’esposizione “International art exhibition” al Museo Europeo d’Arte Moderna che si è tenuta dal 25 al 27 ottobre. Una mostra collettiva promossa dalla Fondazione Effetto Arte e a cura del critico e storico dell’Arte Sandro Serradifalco e con la consulenza scientifica della professoressa Leonarda Zappulla.
“Per questa esposizione prestigiosa ho voluto riproporre una versione rivisitata con una tecnica più leggera di un’opera realizzata negli anni ottanta – spiega Stefania Fois – rappresenta un momento intimo di una donna. E’ seduta e completamente rilassata, a suo agio, assorta nei suoi pensieri e circondata da bellezza. Il fenicottero è nell’immaginario un simbolo di libertà ed un richiamo alla mia terra, la Sardegna. E’ l’idea di una donna padrona di sè stessa”.
Un quadro particolare per la Fois che nelle sue opere rappresenta tipicamente paesaggi interiori. Le sue esposizioni donano momenti di incredibile serenità. Le tele ad olio, gli acquerelli e le tecniche miste disegnano scenari anche deserti, ma timidamente vivi. Sono visioni con una concentrazione di colori che allontanano metaforicamente lo spettatore dal caos, lasciandolo attingere alla fonte di un non luogo o di una collocazione armoniosa. L’intento è quello di raccontare la nell’esistenza, un processo rigenerativo che l’arte dona al pubblico. Stefania Fois sta lavorando alla preparazione del suo nuovo catalogo, “FOISs Artist”.

foto: ufficio stampa Stefania Fois

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Morto Quincy Jones, il produttore di “Thriller” di Michael Jackson

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto Quincy Jones, uno dei maggiori protagonisti della musica pop americana per oltre mezzo secolo. Aveva 91 anni e se ne andato tra l’affetto dei suoi familiary nella sua villa di Bel Air a Los Angeles. A darne notizia il suo agente Arnold Robinson che non ha specificato la causa del decesso. Jons, come produttore, ha realizzato l’album più venduto di tutti i tempi, “Thriller” di Michael Jackson, oltre ad altri due suoi album come “Off the Wall” del 1979 e Bad dell’87. E’ stato anche un prolifico arrangiatore e compositore di musica per film. A partire dalla fine degli anni ’50, ha portato la mobilità sociale e professionale a un nuovo livello nell’arte popolare nera. Tra le sue collaborazioni anche quelle negli anni ’50 e ’60 con Frank Sinatra e Count Basie e poi con Aretha Franklin, Donna Summer e Miles Davis. Tra le sue produzioni di maggior successo “We are the World” del 1985, il brano cantato per beneficenza da alcuni dei più famosi musicisti come Lionel Richie, Smokey Robinson, Kenny Rogers, Diana Ross, Paul Simon, Bruce Springsteen, Tina Turner. Dionne Warwick. Ha prodotto anche la serie televisiva “Willy il principe di Bel-Air” con Will Smith. Quincy Jones nella sua lunghissima carriera ha vinto anche 28 Grammy.

Foto: IPA Agency

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Gibellina nominata Capitale italiana dell’Arte Contemporanea per il 2026

ROMA (ITALPRESS) – Gibellina è la prima città nominata “Capitale italiana dell’Arte contemporanea” con il progetto intitolato “Portami il futuro”. Al Ministero della Cultura, stamane, si è svolta la cerimonia di proclamazione per l’assegnazione del titolo per il 2026. Insieme al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sono intervenuti il Direttore generale Creatività Contemporanea, Angelo Piero Cappello, e in collegamento video la Presidente della Giuria, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.”L’ambito riconoscimento godrà di un importante finanziamento di un milione di euro per la realizzazione di attività e progetti nel campo dell’arte contemporanea. Questa istituzione è la conferma della grande vitalità della cultura italiana e della necessità di valorizzare il settore dell’arte contemporanea in continuo movimento”, ha spiegato Giuli. “Prima e più che nel resto d’Europa le città hanno contribuito a plasmare la geografia politica e culturale dell’Italia. Le città d’Italia nei secoli sono state centro vitale di produzione di civiltà. Il luogo e lo spazio pubblico in cui sono state vissute le sfide principali di ogni tempo. Sono state teatro di più rilevanti e fecondi processi di partecipazione sociale culturale ed economica. E anche ai nostri giorni sono state il cuore della cultura, della scienza e delle arti”.
La giuria presieduta dalla Re Rebaudengo e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro, ha scelto Gibellina da una rosa di cinque finaliste. Insieme alla città siciliana hanno partecipato Carrara (MS): “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”, Gallarate (VA): “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”, Pescara (PE): “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni” e Todi (PG): “Ponte contemporaneo”.
“L’arte contemporanea ci invita a ripensare il nostro tempo. In Italia sono già numerose le esperienze pubbliche in cui l’arte contemporanea ha contribuito alla rinascita dei centri urbani nella loro vita sociale”, ha affermato Giuli che in riferimento al titolo ha spiegato: “Tutti i progetti presentati, dalle 23 candidature iniziali alle 5 città finaliste, sono stati di altissimo livello. La città vincitrice sarà all’altezza del titolo con un programma capace di valorizzare il proprio territorio coinvolgendo i giovani talenti, gli artisti contemporanei nazionali e internazionali, generando coesione, inclusione sociale, innovazione, crescita economica, benessere individuale e comunitario”. Con la proclamazione “Si chiude la prima tappa di un percorso ambizioso, immaginato, pensato e realizzato con grande lungimiranza politica”.
Il bando per questo titolo è stato lanciato dalla Direzione generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura il 15 aprile scorso, per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea, attraverso il finanziamento di progetti culturali che prevedono attività come mostre, festival e rassegne, oltre alla realizzazione e alla riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea. A proposito del titolo Giuli ha sottolineato: “Vuole rendere un nuovo doveroso tributo alla creatività e al genio italiano. E’ la conferma dell’impegno fattivo del Governo per restituire alle sue città e ai suoi abitanti la consapevolezza di essere Italia”.
Gibellina, secondo le motivazioni lette dal Ministro, è stata scelta “per essere città pioniera di ciò che oggi definiamo rigenerazione urbana e per la capacità di essere insieme una città opera e da abitare. Per il suo progetto con il quale la città diventerà un grande laboratorio dove le pratiche energie dell’arte contemporanea saranno chiamate a condividere pensieri e soluzioni sui temi dello spazio pubblico, della comunità, del paesaggio, della sostenibilità e del capiente concetto di eredità”.
Accolta tra gli applausi della delegazione proveniente da Gibellina, la nomina è stata commentata dal Sindaco Salvatore Sutera che oltre ai ringraziamenti ha voluto rivolgere il primo pensiero “alla figura di Ludovico Corrao”, che è stato Sindaco della città del trapanese alla quale dopo essere stata distrutta “ha permesso di rinascere dandole l’identità che non aveva”. Il primo cittadino dopo avere reso omaggio a Corrao ha aggiunto: “Questo titolo potrà dare uno slancio importante a tutta l’opera che è stata fatta da lui e da tutti i cittadini. Premiare Gibellina significa dare un segnale in cui tra catastrofi e momenti bui che viviamo qui e nel mondo possono nascere delle realtà nuove. Diventare Capitale è una grande emozione ed è anche una grande responsabilità perchè Gibellina ha presentato un progetto che ha condiviso con tanti istituti locali e nazionali. Mi farebbe piacere trovare un modo per collaborare”, ha sottolineato rivolgendosi alle delegazioni delle altre città candidate “perchè tutte quante meritavamo questo titolo”.

“Profonda soddisfazione” è stata espressa dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani: “Questo riconoscimento – commenta – celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea e l’innovazione creativa. La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l’incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale”. “La designazione – prosegue – rappresenta un’opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l’identità artistica e culturale del Comune. Come avvenuto già con Agrigento, che il prossimo anno sarà la Capitale italiana della Cultura, ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo è un successo per tutta la Sicilia, che conferma la sua posizione come terra di cultura e creatività. Ringrazio il ministero della Cultura, la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso. La Sicilia sarà fiera protagonista del panorama artistico italiano nel 2026, offrendo una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano essere motori di sviluppo e coesione sociale”.

“Esprimiamo soddisfazione – sottolineano il presidente e il segretario generale dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano – per l’importante traguardo raggiunto da Gibellina, proclamata Capitale Italiana dell’Arte contemporanea per il 2026. La nostra Isola raccoglie un patrimonio vastissimo e molto prezioso e sono tanti i comuni di grande e riconosciuto interesse storico-culturale e i siti con una spiccata rilevanza a carattere ambientale. Per questi motivi non possiamo che essere fieri di questo importante riconoscimento che oltre a essere motivo di orgoglio per tutti i siciliani, intende valorizzare una realtà territoriale decentralizzata ma ugualmente ricca di arte e cultura”.

– foto xl5 Italpress –
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Tre date in Sicilia per “PFM canta De Andrè”

ROMA (ITALPRESS) – Dopo aver registrato sold out in ogni tappa del tour estivo, a grande richiesta PFM Premiata Forneria Marconi tornerà in tour nei teatri da novembre con “PFM canta De Andrè”, la serie di concerti che celebra lo storico sodalizio con il grande cantautore genovese. In questo tour invernale la formazione sul palco vedrà un cambio di guardia alla chitarra: dopo nove anni Marco Sfogli lascia il posto a Giacomo Castellano.
Formazione del tour invernale: Franz Di Cioccio (voce e batteria), Patrick Djivas (basso), Giacomo Castellano (chitarra elettrica), Alessandro Scaglione (tastiere), Eugenio Mori (batteria), Lucio Fabbri (violino). Sul palco ci saranno anche tre ospiti d’eccezione: Flavio Premoli (fondatore PFM) con l’inconfondibile magia delle sue tastiere, Michele Ascolese, chitarrista storico di Faber e Luca Zabbini (tastiera e voce) leader dei Barock Project.
“Sono stati 9 anni e mezzo splendidi questi passati con la PFM in giro per il mondo – spiega Marco Sfogli – ma è arrivato il momento per me di concentrarmi maggiormente sulla mia carriera solista e sperimentare nuovi percorsi. Ringrazio tutti i miei compagni di lavoro, passati e presenti, tutti i fan che mi hanno supportato e un caloroso abbraccio di benvenuto a Giacomo che, sono sicuro, saprà farvi emozionare”. “Ho sempre portato nel cuore la musica della PFM. Sono cresciuto con la loro musica. – racconta Giacomo Castellano – Entrare a farne parte rappresenta motivo di orgoglio e felicità. Sarà un onore sostituire il mio grande collega Marco Sfogli. Il suo impeccabile lavoro con questa band rimarrà per me un punto di riferimento e motivo di ispirazione per iniziare questa incredibile nuova avventura musicale”.

foto: ufficio stampa Parole e d’intorni

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The Weeknd pubblica il nuovo singolo “Sao Paulo”

ROMA (ITALPRESS) – Dopo gli ultimi successi “Dancing in the Flames” e “Timeless” (con Playboi Carti), The Weeknd pubblica oggi in occasione di Halloween l’attesissimo nuovo singolo “Sào Paulo” in collaborazione con la superstar Anitta, disponibile su tutte le piattaforme digitali e accompagnato dal video ufficiale su YouTube. Il surreale video di “Sào Paulo”, diretto dal visionario artista francese Freeka Tet, è composto da immagini bizzarre e inquietanti che amplificano l’audace immaginario visivo di The Weeknd, e prende una piega ancor più oscura quando Anitta, che nella storia è incinta, svela un inquietante volto che emerge dal suo ventre. L’uscita del singolo segue la pubblicazione della live performance di The Weeknd e Anitta a San Paolo, che al momento totalizza già oltre 4 milioni di visualizzazioni. Il concerto sold out di The Weeknd in Brasile, evento unico nel suo genere, è stato trasmesso in streaming in esclusiva su YouTube, dando l’opportunità a milioni di fan di tutto il mondo di assistere ad un incredibile show che ha messo ancora una volta in luce la poliedricità di un artista come Abel. Il ricavato del merchandising dell’evento è andato a beneficio del Brazilian Soul Fund della BrazilFoundation, che sostiene le comunità di San Paolo.

foto: ufficio stampa wordsforyou

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Musei aperti per il lungo ponte di Ognissanti

ROMA (ITALPRESS) – I musei e i parchi archeologici statali saranno aperti durante il ponte di Ognissanti: il 1° e il 2 novembre le visite si svolgeranno secondo le consuete modalità di fruizione, quindi a pagamento, mentre il 3-4 novembre saranno ad accesso libero.
Il 3 novembre si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali, con accesso su prenotazione dove previsto. Domenica 6 ottobre l’affluenza registrata è stata di 354.856 persone.
L’elenco dei luoghi della cultura convolti è aggiornato in tempo reale sulla pagina dedicata https://cultura.gov.it/domenicalmuseo
Il 4 novembre, Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, è la terza data ad accesso gratuito, insieme al 25 aprile e al 2 giugno come previsto sin dal 2023 dal Ministro della Cultura in occasione di ricorrenze dall’alto significato storico, che si aggiunge alle 12 l’anno previste dall’iniziativa #domenicalmuseo. Diversi musei hanno differito la consueta chiusura del lunedì al fine di agevolare la visita e permettere ai visitatori di fruire dell’offerta culturale in questa giornata gratuita.
Tutte le visite si svolgeranno secondo le modalità di apertura stabilite, con accesso su prenotazione dove previsto. Si consiglia, pertanto, di preparare la visita consultando sempre la app Musei italiani o i siti ufficiali dei singoli musei.
-foto Agenzia Fotogramma-
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In arrivo su Netflix la serie su Ayrton Senna

ROMA (ITALPRESS) – “Prima ancora di salire su una macchina, sapevo di essere nato per correre” dice Ayrton Senna, interpretato da Gabriel Leone in “Senna”. L’attesissima produzione brasiliana di Netflix, in arrivo dal 29 novembre. Nel corso dei sei episodi, Senna mostrerà, per la prima volta, il viaggio di trionfi, delusioni, gioie e dolori di Ayrton, svelando la sua personalità e le sue relazioni personali. La serie racconterà la storia del tre volte campione del mondo di Formula 1 dall’inizio della carriera automobilistica, dal trasferimento in Inghilterra per competere nella Formula Ford, fino al tragico incidente di Imola, in Italia, durante il Gran Premio di San Marino. Presenti nel cast anche Alice Wegmann (Lilian, la prima moglie di Ayrton), Camila Màrdila (Vivianne Senna, sua sorella), Christian Malheiros (Maurinho, il suo amico), Gabriel Louchard (Galvào Bueno), Hugo Bonemer (Nelson Piquet), Julia Foti (Adriane Galisteu), Marco Ricca (Milton, suo padre), Nicolas Cruz (Leonardo, suo fratello), Pàmela Tomè (Xuxa), Rodrigo Veloso (Flàvio Lalli, suo cognato) e Susana Ribeiro (Zaza, sua madre). Il cast internazionale include Arnaud Viard (Jean-Marie Balestre), Joe Hurst (Keith Sutton), Johannes Heinrichs (Niki Lauda), Kaya Scodelario (Laura, una giornalista immaginaria), Keisuke Hoashi (Osamu Goto), Leon Ockenden (James Hunt), Mat Mella (Alain Prost), Patrick Kennedy (Ron Dennis), Richard Clothier (Peter Warr), Steven Mackintosh (Frank Williams) e Tom Mannion (Sid Watkins). Vicente Amorim è lo showrunner e il regista insieme a Julia Rezende. Senna è prodotto da Gullane e creato in collaborazione con Senna Brands e la famiglia del pilota.

Foto: ufficio stampa Netflix

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Blood&Breath, la prima mondiale incanta il Vaticano con musica, arte e tecnologia

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ROMA (ITALPRESS) – La Chiesa di Santa Maria della Pietà in Vaticano ha accolto con entusiasmo la prima mondiale di Blood&Breath, una produzione multimediale immersiva che ha segnato un momento indimenticabile nel panorama artistico contemporaneo. L’opera, creata e diretta dalla celebre artista Honora Foà, ha saputo catturare l’immaginazione del pubblico grazie a un’esperienza multisensoriale che ha fuso arte, scienza e spiritualità, il tutto esaurito confermando il grande consenso ricevuto.
L’intera produzione ha coinvolto un cast di eccellenza, a partire dal compositore e direttore d’orchestra Lucas Richman, la cui musica ha rappresentato il vero cuore pulsante dell’opera. Le sue composizioni, eseguite magistralmente dai “Solisti dell’Orchestra di Roma” coordinati da Antonio Pellegrino, hanno trascinato il pubblico in un viaggio emotivo profondo. Le melodie di Richman, drammatiche e avvolgenti, hanno saputo raccontare, attraverso un linguaggio musicale evocativo, la solitudine, la trasformazione e la spiritualità di Maria Maddalena e Giuseppe d’Arimatea. L’orchestra, composta da soli otto elementi, ha dato vita a un paesaggio sonoro intimo ma allo stesso tempo potente, arricchito dalle frequenze e dalle ricerche musicali curate da Lucio Ivaldi.
Tra i momenti più intensi della serata spicca l’interpretazione di Stefania Rocca, la cui voce ha dato corpo e anima a una Maddalena intrisa di dolore e consapevolezza. La Rocca ha saputo trasmettere l’essenza del personaggio, trasformando la sua voce in un veicolo di introspezione e riscatto spirituale. La sua performance, intensa e profondamente coinvolgente, ha rappresentato uno dei punti più alti della serata.
Amedeo Fago, nella parte di Giuseppe d’Arimatea, ha regalato una presenza carismatica e solenne. La sua voce, autorevole e misurata, ha evocato una figura forte, profondamente segnata dagli eventi, in grado di trasmettere l’inquietudine e la speranza del personaggio.
Le voci soliste del mezzosoprano Joelle Morris e del baritono Isaac Bray hanno aggiunto ulteriore drammaticità all’opera. La Morris, con il suo colore vocale ambrato, ha saputo infondere dolcezza e forza emotiva nei momenti più lirici, mentre Bray, con il suo timbro profondo e possente, ha interpretato i passaggi più tragici con un’intensità sorprendente. Insieme, hanno costruito un contrappunto vocale perfetto, amplificando il pathos della narrazione musicale.
La parte visiva dell’opera è stata altrettanto straordinaria. Le scenografie di Margot McLean, insieme alle proiezioni curate da Hernando Claros e Matt Roberts, hanno creato un universo simbolico e onirico che ha accompagnato perfettamente la storia. Il projection mapping, gestito con abilità da Salvatore Passaro e Mahnaz Esmaeili (mopstudio), ha trasformato lo spazio sacro della chiesa in una grotta vivente, simbolo del rifugio di Maddalena e Giuseppe. La collaborazione con la video designer Valentina Vidali ha arricchito ulteriormente l’esperienza visiva, mescolando immagini di natura e mito in una danza di luci e ombre.
A completare il cast creativo c’erano Dahlan Foah, produttore esecutivo, Martino Nicoletti come traduttore, Lia Morandini alla costumeria, Luckyhorn per la realizzazione delle reti e delle scenografie, Nicola Vidali come produttore e Jonathan Warren come video designer, Salvatore Passaro e Mahnaz Esmaeli di mopstudio per la direzione tecnica e projection mapping.
Il pubblico, rapito da una combinazione così potente di musica, immagini e recitazione, ha accolto con grande entusiasmo la performance, decretandone il successo e confermando ancora una volta il talento visionario di Honora Foà. Blood&Breath ha saputo lasciare un segno indelebile nei cuori dei presenti, un’opera che esplora le profondità dell’animo umano attraverso la solitudine, la rinascita e la connessione con la natura. Per chi volesse rivivere i momenti più emozionanti, video e fotografie dell’evento sono disponibili nella cartella stampa ufficiale.
Un evento destinato a restare nella memoria, capace di aprire nuovi orizzonti nell’incontro tra arte e tecnologia, mito e scienza.
– Foto Frequency Opera –
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