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Spettacoli

A Simone Leigh il Leone d’Oro della Biennale Arte

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VENEZIA (ITALPRESS) – E’ l’artista americana Simone Leigh la vincitrice del Leone d’Oro per la miglior partecipazione, con “Sovereignty”, alla Biennale Arte 2022 intitolata ”il latte dei sogni”. Alla Gran Bretagna, invece, è stato consegnato dal Ministro della Cultura il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale con il padiglione “Feeling Her Way”, ai Giardini.
I riconoscimenti sono stati assegnati questa mattina dalla giuria internazionale nel corso della cerimonia di premiazione e inaugurazione della 59. Esposizione Internazionale d’Arte, che oggi apre al pubblico fino al prossimo 27 novembre.
A fare gli onori di casa, nella Sala delle Colonne a Ca’ Giustinian, il presidente della Biennale Roberto Cicutto e la curatrice Cecilia Alemani. Alla cerimonia è intervenuto il vicesindaco del Comune di Venezia che ha consegnato il Leone d’Argento ad Ali Cherri, libanese, premiato come miglior giovane artista presente alla Mostra.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati anche i Leoni d’Oro alla Carriera all’artista tedesca Katharina Fritsch e alla cilena Cecilia Vicuña. Menzioni speciali, infine, alle artiste Shuvinai Ashoona e Lynn Hershman Leeson. Stesso riconoscimento per i padiglioni della Francia e quello dell’Uganda ospitato a Palazzo Fossati.

– foto ufficio stampa Comune di Venezia –
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A Sabrina Ferilli il David speciale 2022

ROMA (ITALPRESS) – Sabrina Ferilli riceverà il David Speciale 2022 nel corso della 67^ edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti.
Il riconoscimento sarà assegnato martedì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su RAI 1 dagli studi di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti affiancato da Drusilla Foer.
“Icona di bellezza solare e sensuale, talmente ironica da aver dichiarato ‘Voglio essere Totò con le tettè, Sabrina Ferilli non si è mai accontentata di essere un popolarissimo sex symbol, l’attrice di brillante talento che si muove fra cinema, televisione e nel solco della tradizione teatrale dei Garinei e Giovannini” ha detto Piera Detassis. “Lavorando con autori come Marco Ferreri, i fratelli Taviani e Paolo Genovese ha saputo invece, con raro discernimento, schivare le troppe luci dei riflettori, mantenendo un profilo di impegno civile e una filmografia che, pur con qualche divertita evasione, mai rinnegata, nel cinepanettone, splende di bei titoli e commedie intelligenti diventate proverbiali, da La bella vita, Ferie d’agosto e Tutta la vita davanti di Paolo Virzì a Io e lei di Maria Sole Tognazzi nel quale interpreta la compagna, innamorata, di Margherita Buy. Un David Speciale per l’impegno e la bellezza, il sorriso senza retorica e l’elogio della leggerezza non effimera che può trasmutare, basta un attimo, nello sguardo dolente di Ramona, la spogliarellista di La grande bellezza, il suo capolavoro d’attrice”.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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Diodato sarà ospite all’Eurovision Song Contest

TORINO (ITALPRESS) – E’ Diodato il primo ospite italiano annunciato dalla Rai per la 6^ edizione dell’Eurovision Song Contest. L’artista – che avrebbe dovuto partecipare allo show internazionale nel 2020, poi cancellato a causa della pandemia – si esibirà sul palco del Pala Olimpico di Torino nel corso della prima semifinale, il 10 maggio, interpretando “Fai Rumore”, brano vincitore del Festival della Canzone Italiana di Sanremo 2020.
Organizzata dall’EBU (European Broadcasting Union)e con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, questa edizione vedrà partecipare 40 Paesi: l’Italia sarà in gara con la coppia Mahmood & Blanco e il brano “Brividi”, che ha trionfato alla 72^ edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
-Photo credit: agenziafotogramma.it-
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A Giovanna Ralli il David alla carriera

ROMA (ITALPRESS) – Giovanna Ralli riceverà il Premio alla Carriera nel corso della 67^ edizione dei Premi David di Donatello. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Carlo Fontana, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti.
Il riconoscimento sarà assegnato martedì 3 maggio nell’ambito della cerimonia di premiazione in diretta in prima serata su RAI 1 dagli studi di Cinecittà, con la conduzione di Carlo Conti affiancato da Drusilla Foer.
“Fu scritta per lei, romana de core, ‘Domenica è sempre domenicà, la canzone simbolo del musical Un paio d’ali”, spiega Piera Detassis. “Ma nel corso di una carriera multiforme, Giovanna Ralli ha messo la sua verve e l’impeto drammatico a servizio di grandi autori come Mario Monicelli, Ettore Scola, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, affiancando partner leggendari come Tognazzi, Totò, Vittorio Gassman, Mastroianni e Sordi. Le punte di diamante della sua filmografia, iniziata nel segno di Aldo Fabrizi, sono La vita agra di Carlo Lizzani, il personaggio dell’intramontabile Elide Catenacci in C’eravamo tanto amati, le divagazioni hollywoodiane per la regia di Blake Edwards e lo scandaloso ruolo di lesbica, a fianco di Anouk Aimèe, nel film La fuga di Paolo Spinola, interpretato con coraggio nel 1964. Ralli è stata molte donne e tante protagoniste, declinando bellezza raffinata e tradizione trasteverina, brio e malessere moderno. Questo David alla Carriera festeggia il suo ritorno al cinema in Marcel!, l’atteso debutto alla regia di Jasmine Trinca”.
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Luciano Ligabue, il 3 maggio esce l’autobiografia “Una storia”

MILANO (ITALPRESS) – Esce il 3 maggio l’autobiografia di Luciano Ligabue: Una storia (Mondadori). Il libro è preordinabile in tutti gli store online a partire da domani, mercoledì 20 aprile.
Luciano Ligabue presenta il libro il 5 maggio presso OGR Torino, alle 21, con un’anteprima del Salone del libro di Torino, in collaborazione con OGR Torino. Una storia, questo il titolo che Luciano Ligabue ha scelto, perchè questo libro è sia la sua storia, quella più intima, personale e famigliare, sia un racconto che abbraccia la provincia italiana, dagli anni Sessanta ad oggi. Affrontando per iscritto il bilancio della sua esistenza, con l’eclettismo artistico che gli è proprio, il Liga esce dai comodi confini del classico resoconto biografico e tratteggia magistralmente situazioni, luoghi e persone, donando loro una dimensione romanzesca. Li fa vedere, toccare e conoscere.
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Klaus Davi fa coming out in tv “Da piccolo ero un gay bullo, menavo chi mi aggrediva”

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ROMA (ITALPRESS) – «Io questa storia del gay-vittima non l’ho mai tollerata. Non mi ci riconosco. Vissi la mia infanzia in Svizzera e poi in Belgio, non sempre erano rose e fiori. C’era qualcuno che mi dava del gay e mi insultava. Ma io non porgevo l’altra guancia, piuttosto che seguire il Vangelo seguivo l’Antico Testamento e rispondevo per le rime. Per capirci, se mi picchiavano, mi difendevo e menavo anche io. Parliamo delle elementari e del ginnasio alla scuola europea. Non ero uno che porgeva l’altra guancia. Ovviamente era tutto sbagliato, sia l’aggressione che la contro-aggressione. Ma allora ragionavo cosi». Lo ha dichiarato Klaus Davi, intervistato da Eleonora Daniele a “Storie Italiane” su Rai 1 . «Sono sempre stato di scorza dura. Qualche anno fa decisi di candidarmi a San Luca in Aspromonte (RC). Non si votava da 11 anni per le infiltrazioni mafiose. Tutti mi dicevano “ma sei pazzo, ti candidi nel cuore della Ndrangheta?”. Tutti mi scoraggiavano. Mi sono presentato alla comunità e ho detto: “mi candido”. All’inizio non è stato facile. Ma poi mi sono imposto ed è nato un bellissimo rapporto con quella stessa comunità. Fui eletto in consiglio comunale contro tutte le previsioni. Con molto tatto qualcuno mi chiedeva “ma è vero che sei gay?” e io rispondevo “sì, ma anche noi gay abbiamo le palle!”», ha aggiunto poi Davi.
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Addio a Catherine Spaak, volto gentile ed elegante di cinema e tv

ROMA (ITALPRESS) – E’ morta all’età di 77 anni Catherine Spaak, attrice e conduttrice televisiva, ma anche cantante e ballerina.
Malata da tempo, nel 2020 era stata colpita da un’emorragia cerebrale, è deceduta ieri in una clinica romana. Nata in Francia il 3 aprile del 1945 da una famiglia belga, debuttò in Italia nel 1960 con “Dolci inganni” di Alberto Lattuada. Lo stereotipo di un’adolescente spregiudicata si ritrova in molte pellicole che interpreta nella prima metà degli anni ’60. Nel contempo la Dischi Ricordi le offrì un contratto e vennero pubblicati i suoi primi 45 giri, tra cui “Mi fai paura” (1964), “L’esercito del surf”, noto anche come “Noi siamo i giovani”, diventato un successo grazie anche alla promozione nei varietà televisivi del sabato sera del quale fu spesso ospite. Nel 1964 le venne attribuita la Targa d’oro ai David di Donatello, diventando una presenza ricorrente nella commedia all’italiana (“L’armata Brancaleone”, “Adulterio all’italiana”, “La matriarca”, “Certo, certissimo, anzi…probabile”). Dal 1970 iniziò a scrivere per alcune testate giornalistiche, collaborando con il Corriere della Sera, Amica, Marie Claire, Il Mattino, Tv Sorrisi e Canzoni, mentre a mano a mano diradò l’attività cinematografica.
Dal 1985 al 1988 condusse le prime tre edizioni di “Forum” con il giudice Santi Licheri, all’interno di Buona Domenica. Autrice e conduttrice di talk-show di successo, il più famoso dei quali resta Harem (più di 15 edizioni per Rai3), fu molto apprezzata dal pubblico per la sua eleganza e raffinatezza. Nel 2007 partecipò come concorrente a “Ballando con le stelle”, mentre nel 2015 è stata una dei concorrenti della decima edizione del reality show L’isola dei famosi, in onda su Canale 5. Nella vita privata, Spaak è stata sposata 4 volte. La prima negli anni Sessanta con Fabrizio Capucci, incontrato sul set della pellicola ‘La voglia mattà da cui ebba una figlia, Sabrina. Più tardi, dal 1972 al 1979 è convolata a nozze con Johnny Dorelli, da cui ha avuto un altro figlio, Gabriele. Per l’attrice anche altri due matrimoni, con l’architetto Daniele Rey, dal 1993 al 2010, e tre anni più tardi con Vladimiro Tuselli, che lasciò nel 2020.
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Arriva in tv il docufilm “Dante, fuga dagli inferi” con la voce narrante di Servillo

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ROMA (ITALPRESS) – La vita di Dante Alighieri e in particolare, i vent’anni di esilio, la “fuga” da Firenze, la condanna a morte, le continue peregrinazioni ma anche la scrittura di una delle opere più famose al mondo, la Divina Commedia, saranno raccontati dal 16 aprile alle 21.15 su Sky arte e disponibile anche on demand e in streaming su NOW, in “Dante, fuga dagli inferi”, un docu-film Sky Original che vede il prestigioso contributo di Toni Servillo, che dà la voce a Dante Alighieri interpretando magistralmente i versi della Divina Commedia.
Con l’aiuto di esperti e intervistati d’eccezione come Nicola Lagioia, Alberto Casadei, Laura Pasquini, Sebastiana Nobili, Alma Poloni, Giuseppe Indizio, Francesco Santi, il Conte Sperello di Serego Alighieri, il docu-film ricostruisce il percorso fisico di Dante per l’Italia del ‘300 e quello mentale che ispira i canti della Commedia, in una sorta di “making of” dell’opera.
Il tutto raccontato tramite un punto di vista inedito, quello di Antonia, l’unica estraniata figlia di Dante, – interpretata dalla giovane Federica Baù e con la voce di Chiara Gioncardi – una bambina cresciuta a Firenze, priva del padre, che conoscerà solo sul punto di morte a Ravenna, dove l’attende non solo l’incontro del genitore ma anche quello con la sua opera appena conclusa e che si interroga su quali opere, paesaggi e visioni hanno influenzato il racconto di suo padre.
Protagonista del racconto è Dante Alighieri, l’esule che per vent’anni cerca disperatamente di tornare nella sua città, Firenze. L’uomo che, durante l’esilio, vive stati d’animo diversi – rabbia, rifiuto, pentimento, amore, speranza, rassegnazione, accettazione e resa – a seconda dei luoghi e delle situazioni storiche in cui si trova a vivere. Il docu-film propone un’indagine su tutti gli aspetti – storici, emotivi, psicologici e spirituali – che lo hanno portato alla scrittura di una delle più importanti opere letterarie dell’umanità. “Dante, fuga dagli inferi” è un docu-film che non racconta il solito Dante che si studia a scuola, quanto il Dante intimo, il Dante uomo del suo tempo, il Dante incapace di dire una parola per sua moglie e sui suoi cinque figli ma in grado di scrivere intere opere per una donna con cui non ha mai avuto una relazione” – afferma il regista Sebastiano Facco.
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