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Premio Biagio Agnes a Amadeus, Cucciari-Lauro e la fiction Blanca

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OMA (ITALPRESS) – Volti noti e personaggi emblematici di caratura internazionale saranno protagonisti della XIV edizione del Premio Biagio Agnes, in programma a Roma sabato 25 giugno. Dai successi sanremesi di Amadeus, alla satira politica del duo Cucciari-Lauro, la fiction impegnata con Blanca e il racconto dall’inferno di una Ucraina che brucia con le testimonianze sul terreno dei giornalisti Mstyslav Chernov, Evgeniy Maloletka Vasilisa Stepanenko di Associated Press. Si preannuncia un appuntamento ricco di spunti con al centro informazione, intrattenimento, inclusione e varietà. I vincitori del Premio Internazionale del Giornalismo e dell’Informazione, dedicato allo storico Direttore Generale della Rai, sono stati designati nel corso della riunione della Giuria del “Premio Biagio Agnes”, presieduta da Gianni Letta.
Un riconoscimento particolarmente significativo quale evento televisivo dell’anno è stato assegnato ad Amadeus per la 72a edizione del Festival di Sanremo. Record di ascolti: la serata finale, con una media di share del 64,9% oltre 10 punti in più rispetto all’anno scorso, centra il risultato più alto dal 2000.
Il Festival di Amadeus ha conservato il fascino della tradizione ma ha saputo rinnovarsi aprendo a mondi lontani, offrendo il palco dell’Ariston a temi, generi e generazioni diversi. Ha richiamato l’attenzione di un pubblico giovane abituato più ai social che alla televisione. Non un semplice conduttore ma un vero direttore artistico che ha fatto di Sanremo il Festival dell’inclusione.
(ITALPRESS) – (SEGUE).

Il duo Cucciari – Lauro dal lunedì al venerdì, con Un giorno da pecora, intrattiene il pubblico di Rai Radio 1 raccontando la politica con un tocco di satira e ilarità senza rinunciare agli argomenti di attualità. Il Premio Cinema va a I fratelli De Filippo di Sergio Rubini, un omaggio alla storia dei figli illegittimi di Eduardo Scarpetta. Tre ragazzi che grazie al loro talento seppero riscattarsi e invertire le sorti del loro destino diventando famosi in tutto il mondo con il cognome della madre. Tra passato, presente e futuro il “Premio per il Giornalismo Digitale” andrà a Marco Pratellesi, uno dei principali artefici dello sviluppo delle testate giornalistiche online negli ultimi trent’anni.
Con una media d’ascolto che supera i 5 milioni e mezzo a puntata il “Premio Fiction” è stato assegnato a Blanca, la serie di Rai 1 tratta dai romanzi di Patrizia Rinaldi con Maria Chiara Giannetta, Giuseppe Zeno e Pierpaolo Spollon.

La giuria, in un momento così delicato sul piano della politica internazionale con lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, ha voluto riconoscere il merito sul campo dei giornalisti che, rischiando la vita in prima persona, hanno testimoniato con immagini e racconti i fatti dal fronte di guerra.
Il Premio alla carriera va a Sir David Robert Gilmour, biografo, storico ed editorialista del settimanale britannico The Spectator.
Noto in Italia per The Pursuit of Italy, una ricerca storica sul Belpaese dal Rinascimento ai giorni nostri edita nel 2011. Gilmour è un osservatore attento e distaccato, nella raccolta dei fatti punta a smontare i miti e ricostruire i particolari realmente accaduti.
(ITALPRESS).

David di Donatello, testa a testa tra Sorrentino e Mainetti

ROMA (ITALPRESS) – Sedici candidature a testa ai David di
Donatello per “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino e
“Freaks out” di Gabriele Mainetti. A seguire “Qui rido io” con 14
nomination, Ariaferma e Diabolik con 11 ciascuna.
Il David di Donatello fa 67 e, per l’occasione, si regala il ritorno a Cinecittà. La cerimonia di premiazione, che andrà in onda martedì 3 maggio in prima serata su Raiuno, si svolgerà proprio in quegli studi che hanno fatto la storia del cinema e che ancora oggi ospitano produzioni nazionali e internazionali. «Si tratta di una scelta non solo risarcitoria per quello che il cinema ha vissuto nell’ultimo biennio a causa della pandemia – spiega il direttore di Raiuno Stefano Coletta – Come dice Wim Wenders, “i grandi film cominciano quando uno è uscito dalla sala”». E, per questo, uno degli obiettivi che la serata si pone è proprio quello di invogliare gli spettatori a tornare nelle sale: «Al cinema il film dà tutt’altre emozioni anche se a casa lo guardi su televisori di ultima generazione. Lo dico sempre anche a mio figlio che l’altro giorno, grazie alle nuove norme, ha potuto anche mangiare nuovamente i pop corn mentre guardavamo il film».
Conti, che nella serata del 3 maggio sarà affiancato da Drusilla Foer, è alla sua settima edizione del David: «Ricordo le prime a Cinecittà che davano proprio il senso dell’evento. Proprio come dovrà essere questa, con il tappeto rosso e l’arrivo dei protagonisti». E Drusilla? «E’ un onore dividere il palco con lei, grande nobildonna senese. Insieme cercheremo di portare ironia, leggerezza ed eleganza in una serata dove viene celebrato il cinema. Andremo soprattutto a braccio ma prometto che non farò battute sulle acconciature dei presenti e nessuno mi tirerà un cazzotto!». Dal canto suo Drusilla Foer si dice «onoratissima e felice. Mi si accende il cuore quando si riaprono i luoghi di cultura, creatività e, quindi, di civiltà e libertà come il cinema e il teatro e tutti i luoghi in cui si può esprimere un contenuto. Questo ci salva dall’orrore che ci circonda». Lei, aggiunge, ama molto il cinema: «A casa mia venivamo portati spesso a vedere i film e, dopo questi due anni, ci meritiamo di fruire ancora del cinema che è una grande forma di civiltà».
Piera Detassis, presidente e direttrice artistica Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, rinnova l’invito a tornare nelle sale e si dice «emozionata per queste candidature, generate dal voto del 91% degli aventi diritto. Ne esce il cinema dei grandi maestri, dei maestri maturi. E poi ci sono le sorprese come il film “Aria ferma” di Leonardo Di Costanzo che non è un esordiente ma che ora si afferma».
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Red Hot Chili Peppers, esce il nuovo album con John Frusciante

MILANO (ITALPRESS) – I Red Hot Chili Peppers pubblicano oggi il loro nuovo e il dodicesimo album in studio dal titolo “Unlimited Love”.
Per celebrare l’uscita dell’album, la band ha pubblicato il video del nuovo singolo “These Are The Ways”.
Unlimited Love segna il primo album con il chitarrista storico John Frusciante dal 2006 e il ritorno del produttore e collaboratore da lunga data Rick Rubin dal 2011 (30 anni di collaborazioni con Rubin!) con il quale hanno composto album leggendari come Blood Sugar Sex Magik (1991), Californication (1999), By The Way (2002) e Stadium Arcadium (2006).
Ieri i RHCP hanno ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame, ritagliandosi un posto nelle strade della loro città natale a due passi dalla Amoeba Records e chiudendo Hollywood Blvd per l’evento. Amici come George Clinton e Woody Harrelson erano tra coloro che hanno parlato alla cerimonia. Quest’estate i RHCP lanceranno il nuovo tour a cui parteciperanno anche una serie di ospiti, a seconda della data. Il 18 giugno saranno in Italia al Firenze Rock.
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Fedez lascia l’ospedale dopo l’intervento per un tumore al pancreas

MILANO (ITALPRESS) -Fedez è stato dimesso dall’ospedale San Raffaele di Milano. L’artista era stato ricoverato nei giorni scorsi per sottoporsi a un intervento a causa di un raro tumore neuroendocrino del pancreas. “Oggi è una buona giornata”, scrive Chiara Ferragni sul suo profilo Instagram, postando una foto davanti al letto d’ospedale vuoto.
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Siae, Microfono d’oro a Vincenzo Mollica

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ROMA (ITALPRESS) – Stamane, nella Sala Puccini della Direzione Generale di SIAE, il Presidente Giulio Rapetti Mogol e il Direttore Generale Gaetano Blandini hanno consegnato a Vincenzo Mollica il Microfono d’Oro, omaggio alla carriera di un professionista che accompagna da oltre 40 anni la storia della cultura e dell’intrattenimento italiano.
Presenti Mara Venier, Mario Lavezzi, Gigi D’Alessio, Monica Maggioni e Clemente Mimun.
«Voglio dire che gli angeli, prima di essere angeli, erano persone e tu sei una di quelle persone. Per me è un onore consegnarti questo Microfono d’Oro, perché tu lo meriti come nessuno. Un abbraccio forte dal tuo amico Mogol. Abbiamo deciso di istituire il Microfono d’Oro pensando a te, anche se siamo consapevoli che non c’è premio sufficiente ad esprimerti, fino in fondo, l’apprezzamento per quel che hai fatto per la cultura popolare italiana, per tutti noi, in 40 anni di giornalismo onesto, intelligente, anche ironico. Se alla grande capacità professionale uniamo la tua umanità e la naturale empatia espressa con gli artisti e nei confronti dei telespettatori che ti hanno fatto sentire sempre il loro calore, si comprende perché tutti ti vogliamo un gran bene, perché sei stato scelto come amico del cuore da Fellini e ti sei addirittura trasformato in un personaggio di Topolino. Caro Vincenzo questo microfono più che d’oro è di cuore, nella certezza che abbiamo ancora un lungo tratto di strada da fare insieme», dichiara il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol.
«Un premio a chi tanto fa e tanto ha fatto per promuovere la cultura popolare: tu lo hai fatto a livello eccellenti e di questo SIAE e i suoi 100.000 associati ti sono grati. Da oggi, se vorrai accettare i moduli che ti abbiamo mandato, sei iscritto alla sezione DOR di SIAE. Questo nostro piccolo omaggio da parte di SIAE e dei suoi centomila associati – ha detto il Direttore Generale Gaetano Blandini – è un premio allo straordinario valore aggiunto che ha dato a tutto il settore dello spettacolo e in particolare della musica e che vogliamo consegnare ogni anno alle più significative personalità che dimostrano di saper raccontare e diffondere la cultura italiana».
Consegnando a Mollica la targa di Maestro di Giornalismo, Mara Venier ha detto: “Sono strafelice di consegnare questa targa al mio amico Vincenzone: siamo molto legati, da tanti anni. Io ho cominciato con lui, mi ha dato lezioni di vita e di umiltà. Voglio solo dirti grazie per quello che mi hai regalato in più di trent’anni”. E Gigi D’Alessio: “Vincenzo ha saputo dare il giusto valore a tutto quello che abbiamo fatto, ha messo il turbo alla nostra arte. In genere un giornalista ti chiede: “Mi parli del suo disco”. Ma che ti dico? Ogni scarrafone è bello a mamma sua. Invece lui veniva preparato, era lui che ti parlava del tuo disco. Un giorno mi disse: “Ti do una bella notizia: scrivi una canzone per Sofia Loren. E poi mi ha fatto fare un video da Milo Manara. Si merita il Microfono d’Oro perché è un uomo dal cuore d’oro. Ci ha fatto sentire importanti e ogni sua parola era un po’ come le parole di Mogol, quelle parole che restano per sempre”. Monica Maggioni afferma: “Noi conosciamo l’altro lato, perché con tutte quelle interviste e quei racconti poi Vincenzo tornava a casa. Ho vissuto con lui ogni giorno al TG1. È stato un lungo percorso, e ogni cosa che continua a fare con noi è sempre il nostro pezzo migliore che torna a casa”.
Clemente Mimun aggiunge: “Ci hai regalato grandi momenti di divertimento. Anche a nome di Mentana, che doveva essere qui ma è rimasto per strada, ti ricordo le mangiate pomeridiane della nostra banda allegra a via Teulada”.
Tra i protagonisti della musica che, non potendo essere presenti, hanno voluto inviare un videomessaggio di affetto e di stima ci sono (in o.a.) Al Bano (“Straordinari ricordi con te, la classe abita nella tua anima”), Amadeus (“Complimenti per questo premio, importante e prestigioso, tu ne meriti uno al giorno e meriti l’affetto di tutti noi”), Biagio Antonacci (“Hai creduto nella musica sempre, hai dato speranza ai giovani, hai consolidato i big, hai dato aiuto agli incerti. Viva Vincenzo e viva questo microfono d’oro che la SIAE ti ha regalato”), Renzo Arbore (“Mai microfono fu meritato come nel caso di Vincenzone, uno degli artefici del nostro successo”), Arisa (“Grazie infinite sempre per quello che hai fatto per la musica e per la cultura popolare italiana, un bacio grande, ad maiora sempre”), Claudio Baglioni (“Vincenzo Mollica alias il Presidente. Mi dispiace non essere presente a questa cerimonia a coronamento di una corsa meravigliosa, sei stato veramente prezioso per tutte le forme artistiche che hai saputo raccontare”), Luca Barbarossa (“Fiore d’ortica, nessuno sarà mai come Mollica, è un grande uomo e un grande giornalista e la SIAE gli dedica una festa”), Edoardo Bennato (“Il tuo merito è quello di aver fatto questo mestiere con passione”), Caterina Caselli (“Immaginati l’Autostrada del Sole e su questa autostrada una striscia bianca, su questa striscia bianca una parola che si ripete all’infinito: quella parola è GRAZIE per tutto quello che hai fatto”), Adriano Celentano (“Il tuo microfono è sempre stato d’oro, come ogni tua intervista del resto: tu saresti capace di far parlare anche le formiche facendogli fare bella figura”), Riccardo Cocciante (“Caro Vincenzo sono con te per questo Microfono d’Oro e con tutti i miei complimenti per la tua bella e lunga carriera e con tutto il mio affetto”), Simone Cristicchi (“Ho tenuto sempre presente il consiglio che mi hai regalato all’indomani della mia vittoria a Sanremo, ti voglio bene”), Maria Grazia Cucinotta (“Auguri Vincenzo, a te che attraverso le tue parole ci fai viaggiare nel mondo della creatività e dell’amicizia vera”), Fabio Fazio (“Tu non sei soltanto un Maestro di giornalismo, ma di gentilezza, di cortesia, di umiltà e soprattutto di passione, che hai insegnato a tutti noi”), Tiziano Ferro (“Mi hai accompagnato per tutta la mia carriera, non so neanche descriverlo il bene e l’orgoglio che provo vedendoti ricevere questo premio, complimenti amico mio!), Fiorello (“Ti siamo grati per tutto quello che hai fatto per lo spettacolo italiano e soprattutto per noi artisti, ci hai fatto sentire ancora più artisti”), Giorgia (“Ogni premio a te dedicato è il minimo che ti dobbiamo per essere una parte bella della nostra storia e della nostra cultura, con la tua bravura e la tua onestà, nell’arte nell’intelletto e nel tuo meraviglioso cuore”), Terence Hill (“Con tutto il rispetto per gli altri giornalisti, quando tu mi fai un’intervista sento tanto amore e io ti ringrazio, tu sei grande”), Jovanotti (“Difficile in poche parole riuscire a rendere il senso della gratitudine che si prova per te. Ci fa sentire una famiglia avere te come cantastorie del nostro lavoro e della nostra passione. Complimenti, è giusto questo premio, il grandissimo Mogol te lo consegna e te lo meriti al cento per cento”), Gianni Morandi (“Sono felice per questo riconoscimento che ti arriva dalla SIAE, tutte le persone che hanno avuto un contatto con te ti stimano e ti vogliono bene”), Laura Pausini (“Questo premio te lo meriti tutto e vorremmo dartelo tutti insieme con un abbraccio gigante, questo è virtuale ma è molto sincero”), Nicola Piovani (“Con questo video ti mando un grande abbraccio, un grande augurio e un grande applauso”), Eros Ramazzotti (“Tanti complimenti per il premio meritatissimo, hai fatto tanto per noi”), Massimo Ranieri (“Un premio a giustissima ragione per l’amore totale che hai messo nel tuo lavoro, con grande leggerezza, simpatia, dedizione, amore e affetto verso di noi che facciamo questo mestiere), Vasco Rossi (Un nuovo titolo al tuo palmares, Maestro di giornalismo, te lo meriti tutto. Sono felice per te, ce ne vorrebbero di maestri come te), Saturnino (“Volevo ringraziarlo perché una volta mi ha fatto un complimento e quel complimento mi accompagna ogni giorno della mia vita”), Bobby Solo (“Sono immensamente felice del premio che ti dà la SIAE come grande giornalista e grande comunicatore”), Carlo Verdone (“Sono veramente felice che il Presidente della SIAE Mogol ti consegni questo riconoscimento importante alla tua carriera, fondamentale per noi artisti, hai sempre supportato i nostri lavori. Ti vorrò sempre tanto bene e ti devo molto”) e Renato Zero (“Gli aggettivi migliori non bastano a descrivere un talento come il tuo, che le tue infinite qualità servano per riformare un giornalismo schietto, corretto e coinvolgente. Anche perché amici del tuo stampo si fanno sempre più rari. Vincenzo: e tutto il resto è Zero”).
Ed ecco le parole di Vincenzo Mollica: «Mi sono veramente commosso, perché tutte le vostre parole vanno dirette al cuore senza mediazioni, finzioni, parodie. Tutti diretti, tutti belli, un bel momento. Io ormai vedo poco, ma vi vedo tutti giovani, belli e magri. Grazie Giulio, grazie Gaetano, grazie SIAE. Quando ero piccolino mio padre comprava gli Oscar Mondadori. Io non sapevo che la casa editrice era Mondadori, perché leggevo sempre SIAE, e anche se non sapevo cosa fosse pensavo che da grande volevo fare la SIAE. Quindi mi onora mille volte ricevere oggi questo Microfono d’Oro, un riconoscimento che dedico a mia moglie e a mia figlia. Il prossimo gennaio compio 70 anni, il 14 di febbraio prossimo sono 50 con Rosa Maria e da lei è nata mia figlia Caterina, gli amori della mia vita, e a loro dedico questo premio.
Io sono diventato anche un papero, Vincenzo Paperica, protagonista di dodici storie su Topolino, cosa mai successa a nessun essere umano. Sono profondamente convinto che nessun defunto abbia scelto la foto della propria lapide; io mi sono portato avanti con il lavoro: quando schiopperò voglio che sulla mia tomba ci sia Vincenzo Paperica, la foto che più mi somiglia, così festoso, colorato e sorridente. E uno di questi due epitaffi: “Qui giace Vincenzo Paperica, che tra gli umani fu Mollica” oppure “Omerico non fu per poesia, ma per mancanza di diottria”».
E ai presenti: «Giulio, grazie per le canzoni che hai scritto, stamattina venendo qui cantavo La compagnia. “Felicità ti ho persa ieri e ti ritrovo già”, proprio come è successo qui oggi. La cosa bella di Mogol è che le sue canzoni man mano che passano i giorni si scolpiscono nel cuore di ognuno di noi. Quando Mina o Celentano, i due che amo in assoluto di più, cantano i tuoi versi succede qualcosa di grande nel cuore di ognuno di noi. La tua forza è arrivare, capire quello che sta succedendo e raccontarlo in maniera straordinaria. Mara grazie, perché ci rendi le domeniche piacevoli ed eviti che la domenica diventi una rottura di coglioni; Monica, primo direttore femmina del Tg1, con cui ho condiviso tanti momenti di fatica, come con Clemente; Gigi, quando non ci parlava nessuno ci parlavo io; a Lavezzi che devo dire? Che è come una quercia nell’albero della musica; Blandini è di una gentilezza unica, il suo nome mi ha accompagnato in tutti questi anni e finalmente ci siamo conosciamo».
(ITALPRESS).

RDS 100% Grandi Successi e Save the Children insieme per i bambini e le famiglie dell’Ucraina

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ROMA (ITALPRESS) – RDS 100% Grandi Successi scende in campo per portare il suo contributo a sostegno dei bambini e delle famiglie ucraine in fuga dalla guerra. Per concentrare il più possibile i suoi sforzi ha stretto una nuova partnership con Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini e garantire loro un futuro, per fornire a oltre 300 famiglie ucraine acqua, cibo, medicine e kit igienici.
RDS ha annunciato inoltre il nuovo progetto “RDS No War”: una campagna radio, Tv e Social che si associa a quella di Save the Children “Stop the War on Children” per invitare gli ascoltatori a fare la loro parte, donando quanto possibile al numero verde dedicato 800 08 18 18 per l’acquisto di beni di prima necessità e medicine in Ucraina e nei paesi limitrofi, dove saranno allestiti spazi a Misura di Bambino dove i più piccoli potranno giocare e ritrovare un po’ di serenità dopo i traumi vissuti.
L’impianto di comunicazione sui canali dell’editore prevederà una campagna con promo radiofonici – in posizione di forza dopo i principali appuntamenti del giornale radio – con video promo in simulcast su RDS Social TV. Abbinata, inoltre, una serie di attività editoriali per contestualizzare la richiesta di aiuto nel segno di un’informazione corretta e di qualità. Sono previsti infatti approfondimenti e interviste in diretta radio ai testimonial di Save the Children, per raccontare in presa diretta agli ascoltatori la terribile situazione che milioni di bambini stanno vivendo in questo momento in Ucraina, nascosti in rifugi di fortuna spesso sottoterra senza luce, cibo, acqua e medicine, con la paura come unica compagna, o in fuga per cercare riparo nei paesi vicini.
La campagna avrà ampio spazio sul web con una pagina dedicata alla partnership sul sito di RDS, un imponente lancio su tutti i canali social e l’amplificazione di tutte le attività in collaborazione con Save The Children anche grazie al coinvolgimento attivo dei conduttori e della loro fanbase.
“Siamo orgogliosi di poter dare il nostro contributo in un momento così difficile e di farlo accanto ad un’Organizzazione storica come Save the Children, che lotta per il benessere e il futuro dei più innocenti fra tutti, i bambini” ha commentato Eduardo Montefusco, Presidente di RDS. “Crediamo che tutti debbano fare la loro parte, dal canto nostro metteremo a disposizione, oltre alla donazione per aiutare 300 famiglie ucraine, gli strumenti di cui disponiamo come cassa di risonanza per amplificare il grido di aiuto. Faremo tutto ciò che possiamo per aiutare Save the Children a restituire un po’ di serenità e speranza alle famiglie ucraine in fuga dalla guerra”.
“Siamo davvero grati a RDS per il supporto concreto e per essere nuovamente al nostro fianco con la loro campagna “NO WAR” per dire basta alla guerra sui bambini. Il conflitto in Ucraina ha stravolto le vite di milioni di bambine e bambini, che rischiano di morire, rimanere gravemente feriti o di vedere spazzata via la propria infanzia. La nostra voce si deve levare, possente, per dire basta a questo conflitto senza senso e dobbiamo riuscire a raggiungere ed aiutare quanti più bambini possibile. Save the Children lavora senza sosta per farlo e abbiamo bisogno del sostegno di tutti”, ha commentato Daniela Fatarella, Direttrice di Save the Children.
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Tom Cruise torna al cinema dal 25 maggio con “Top Gun: Maverick”

ROMA (ITALPRESS) – Arriva il 25 maggio al cinema “Top Gun: Maverick”. Il Tenente Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise), tra i migliori aviatori della Marina, dopo più di trent’anni di servizio è ancora nell’unico posto in cui vorrebbe essere. Evita la promozione che non gli permetterebbe più di volare, e si spinge ancora una volta oltre i limiti, collaudando coraggiosamente nuovi aerei. Chiamato ad addestrare una squadra speciale di allievi dell’accademia Top Gun per una missione segreta, Maverick incontrerà il Tenente Bradley Bradshaw (Miles Teller), nome di battaglia “Rooster”, figlio del suo vecchio compagno di volo Nick Bradshaw “Goose”. Alle prese con un futuro incerto e con i fantasmi del suo passato, Maverick dovrà affrontare le sue paure più profonde per portare a termine una missione difficilissima, che richiederà grande sacrificio da parte di tutti coloro che sceglieranno di parteciparvi.
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Agli Oscar trionfo per “Coda”, Will Smith picchia Chris Rock

ROMA (ITALPRESS) – Contro ogni aspettativa, ma in linea con gli ultimi pronostici, il miglior film agli Oscar 2022 è “Coda”, remake americano di La famiglia Bèlier. Il film si è portato a casa anche altri due premi alla 94ma edizione degli Academy Awards: miglior attore non protagonista a Troy Kotsur, secondo attore sordo della storia, dopo Marlee Matlin ( che in Coda interpreta sua madre) a vincere una statuetta e Miglior Sceneggiatura non originale. Il premio più ambito porta per la prima volta Apple, distributore di Coda, a superare i giganti dello streaming Netflix e Amazon Prime Video, segno di uno sforzo produttivo e distributivo che sta vedendo i suoi frutti. Nessuna sorpresa invece per la già pre-annunciata statuetta a Will Smith che dopo aver sfiorato molte volte l’Oscar, se lo porta finalmente a casa per la sua interpretazione di Richard Williams, padre delle stelle del tennis Serena e Venus in King Richard. L’arrivo di Smith sul palco porta però con sè qualche reazione accorata. L’attore si “confronta” con Chris Rock che aveva fatto una battuta poco felice sul look G.I.Joe della moglie Jada Pinkett Smith, affetta da alopecia, dandogli uno schiaffo e intimandogli di non nominarla. La miglior attrice di questa edizione è stata Jessica Chastain per “Gli Occhi” di Tammy Faye, mentre Ariana De Bose ha sbaragliato la concorrenza per il premio come miglior attrice non protagonista nel ruolo di Anita in “West Side Storyun”. Il vero trionfo, per le donne agli Oscar, è anche quello di Jane Campion che vince miglior regia per “Il potere del cane”, diventando “solo” la terza donna a vincere un Oscar in questa categoria. Nulla di fatto per il nostro Paolo Sorrentino e il suo film autobiografico “E’ stata la mano di Dio”. Il regista ha dovuto cedere al favoritissimo “Drive my car” di Ryusuke Hamaguchi. Neanche gli altri italiani in gara, Massimo Cantini Parrini per i costumi di “Cyrano” ed Enrico Casarosa per “Luca” sono riusciti purtroppo a guadagnarsi l’Oscar.
(ITALPRESS).