Home Spettacoli Pagina 211

Spettacoli

Laura Pausini, on line il videoclip di “Scatola”

0

MILANO (ITALPRESS) – E’ fuori ora su YouTube il videoclip ufficiale del brano Scatola/Caja nella versione italiana e spagnola. Nel video le prime immagini inedite tratte dal film Amazon Original Laura Pausini – Piacere di conoscerti, prodotto da Endemol Shine Italy per Amazon Studios e disponibile in esclusiva su Prime Video dal 7 aprile in 240 Paesi e territori in tutto il mondo. Una sequenza di immagini intime e incredibilmente intense, che ricreano e svelano per la prima volta la vera cameretta della Laura Pausini adolescente: letto, coperte, sveglia, mobili, poster, libri di scuola, il bracciale da cui non si separava mai da ragazzina, dischi e un autografo di Vasco Rossi. Così, a distanza di anni, Laura ritrova sé stessa e dialoga con la giovane sognatrice che era in lei.
(ITALPRESS).

Ruggeri, arriva il nuovo singolo “Parte di me”

MILANO (ITALPRESS) – Il 18 marzo esce l’album “La Rivoluzione” (Anyway Music) di Enrico Ruggeri. Undici brani per un disco sul quale il cantautore ha lavorato per due anni, che si preannuncia una riflessione sulla sua generazione, che ha affrontato anni di grandi cambiamenti sociali e culturali, uscendone con un’anima gonfia di ricchezze e di grandi delusioni, con racconti e suggestioni esaltati dall’inconfondibile timbro vocale di Enrico e dalla cura del suono in fase di registrazione.
Dopo l’uscita della title track “La Rivoluzione”, da domani, venerdì 25 febbraio, sarà disponibile in radio e in digitale il nuovo singolo che anticipa l’album “Parte di me”, una ballata tormentata dedicata agli affetti che sono entrati nella nostra vita e poi scomparsi lasciandoci un doloroso ricordo.
«Pochi strumenti, un tappeto sonoro rarefatto, violino e archi a sottolineare il pathos di una canzone unica nel suo genere: il tema è l’assenza delle persone che abbiamo amato, che diventa costante presenza nel ricordo e nel cuore» racconta Enrico Ruggeri a proposito del brano.
(ITALPRESS).

Il fenomeno social Osho arriva su Raiplay con Marcoré

0

ROMA (ITALPRESS) – Metti un antennista della periferia romana di Centocelle, con moglie, figlia adolescente, affitto e bollette da pagare: fagli indossare un mundu indiano e la barba lunga e avrai “Il Santone”, protagonista dell’omonima serie che sarà disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 25 febbraio. Nata dal fenomeno social più dirompente degli ultimi anni, #lepiùbellefrasidiOsho, creato da Federico Palmaroli, la serie è formata da dieci puntate (prodotte da Stand by me con Rai Fiction), dirette da Laura Muscardin e interpretate da Neri Marcorè, Carlotta Natoli e Rossella Brescia.
La storia prende il via dalla misteriosa e improvvisa scomparsa di Enzo Baroni, antennista conosciuto in tutta Centocelle che ha sempre regalato alla gente vecchie frasi di saggezza popolare romana. Quando Enzo, improvvisamente come era scomparso, ritorna con un aspetto a dir poco inconsueto, quelle frasi diventano per chi lo ascolta massime di acuta profondità. E lui diventa, appunto, “Il Santone”, guru prima di quartiere e, poi, di tutta Roma, che attira l’attenzione di Jacqueline, agente televisiva un po’ cialtrona che fiuta l’affare e vorrebbe farlo diventare una star. È più che evidente la somiglianza tra la vicenda di Enzo Baroni, decisamente esilarante, e quella di tanti che, ai nostri giorni, grazie al tam tam sui social acquistano improvvisamente una fama tanto potente quanto effimera: «L’idea è che Oscio diventi anche un monito sulla viralità ormai basata sul niente. È una serie che va a toccare anche il modo in cui viviamo oggi» afferma la regista. Che spiega: «Abbiamo cercato di citare anche un po’quella che è stata l’anima di Roma negli anni ’70 e mostrare l’emergenza dal punto di vista leggero ma non superficiale, un po’ canzonatorio, cercando di rispecchiare il tono delle frasi di Federico che puntualizzano cose importanti».
Federico Palmaroli aggiunge: «Io ho ideato un fenomeno che aveva come filo conduttore le foto di Osho cui attribuivo cose che diciamo senza neanche rendercene conto. E faceva ridere che le dicesse un maestro spirituale. Questa serie è una storia con un arco narrativo ben preciso che ha preso spunto da quello che io ho creato. Neri è un antennista che si ritrova a essere punto di riferimento della comunità, un santone calato nella periferia perché c’è bisogno di affidarsi a qualcuno che abbia le caratteristiche per diventarlo».
Il santone, come dicevamo, ha il volto di Neri Marcorè, già autore della prefazione di una raccolta di vignette di Oscio, per il quale «partire per un progetto da qualcosa di forte come le vignette di Federico è molto vantaggioso. Quando mi hanno proposto la serie, non c’erano ancora le sceneggiature, ho aderito leggendo solo i soggetti». Sul set Marcorè ha ritrovato Carlotta Natoli con cui aveva già “fatto coppia” nella fiction “Tutti pazzi per amore” che qui interpreta sua moglie Teresa: «Lei è stata abbandonata dal marito che è sparito per mesi – racconta l’attrice – Quando lo ritrova, non lo riconosce. E quando lui le dice di avere trovato sé stesso, lei ribatte: “Ma non era meglio che trovavi qualcun altro?”. Teresa è romana di Centocelle, non ha una lira e ha una figlia adolescente, deve gestire un sacco di cose. Insomma, è facile fare il santone se uno ha la moglie!».
Jaqueline Bonnet, l’agente cialtrona, è interpretata da Rossella Brescia che, dice, «mi sono ispirata a tanti agenti simili che ho incontrato nella vita. Quelli che si credono grandi manager e, invece, creano solo casini». La Brescia anticipa che «Jaqueline parte come personaggio cinico ma poi si capirà che si comporta così perché anche lei ha un passato niente male. E, in ogni caso, crea un bel po’ di scompiglio a casa di Enzo che si lascia prendere da questa cosa di diventare virale. Un po’ come accade ai nostri giorni quando la televisione può dare alla testa».
(ITALPRESS).

Castellitto sarà il generale Dalla Chiesa su Rai1

ROMA (ITALPRESS) – Sergio Castellitto sarà il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nella serie di Lucio Pellegrini, co-prodotta da Rai Fiction e Stand by me, che andrà in onda prossimamente su Rai1, in occasione del 40° anniversario dalla strage di via Carini, in cui la mafia uccise il Generale Dalla Chiesa, sua moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo.
Una serie in 4 serate, prodotta da Simona Ercolani e scritta da Monica Zapelli e Peppe Fiore, girata tra Roma, Palermo e Torino che ripercorre la lotta condotta dal Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa negli anni Settanta contro le Brigate Rosse: per combatterle, Dalla Chiesa crea il “Nucleo Speciale Antiterrorismo”, un gruppo scelto di giovani carabinieri che agisce con metodi e mezzi innovativi per l’epoca. La guerra per la difesa della democrazia – che si snoda in un susseguirsi incalzante di vittorie e sconfitte – vede contrapposti, da una parte, un gruppo rivoluzionario clandestino, spietato, composto da terroristi spesso giovanissimi; dall’altra il generale e i suoi ragazzi, coi quali Dalla Chiesa vive un rapporto professionale e umano, continuo e profondo.
Sullo sfondo dei misteri e delle trame della storia d’Italia, la serie accompagna la vita del Generale fino al 3 settembre 1982 quando, tornato a Palermo come prefetto speciale, verrà assassinato dalla mafia.
La serie è una co-produzione Rai Fiction – Stand by me. Una serie di Lucio Pellegrini, con la regia di Lucio Pellegrini e Andrea Jublin. Soggetto di serie, soggetti e sceneggiature di puntate: Monica Zapelli; soggetti e sceneggiature di puntate: Peppe Fiore; con la consulenza storica di Giovanni Bianconi. In onda prossimamente su Rai1.
(ITALPRESS).

Nastri d’argento, “Ennio” di Tornatore documentario dell’anno

ROMA (ITALPRESS) – Va a Ennio di Giuseppe Tornatore, racconto straordinario di un protagonista del cinema e della musica che sta conquistando gli occhi e il cuore del pubblico riempiendo con successo le sale, il Nastro d’Argento 2022 per il Documentario dell’anno. Lo annuncia il Direttivo, appena rinnovato, dei Giornalisti Cinematografici Italiani che inaugurano così la 76.ma edizione del Premio per l’eccellenza del cinema italiano.
“E’ un Nastro alla passione, alla ricerca, al racconto d’autore di un protagonista eccezionale – si legge in una nota del Direttivo – che rende unica l’emozione di un film che, oltre la musica e il cinema, trasmette il senso profondo di un omaggio che rappresenta, insieme, viaggio sentimentale e grande cinema, lectio magistralis e racconto di una genialità assoluta nata in un mondo di disarmante semplicità. Nel film la ricostruzione di un percorso che affascina lascia storditi non solo dalla magia delle note, ma dalla potenza emotiva che filtra dalle immagini e soprattutto dalle parole. E ci fa sentire un senso di profonda nostalgia per il ‘nostrò Morricone ma anche per quel cinema così grande e irripetibile”.
(ITALPRESS).

Manlio Dovì “Vogliamo tornare a teatro e vedere la gente ridere”

PALERMO (ITALPRESS) – “L’obiettivo è quello di tornare in teatro, se ce lo fanno fare. Noi attori viviamo in stand by quando non c’è lo spettacolo”. Così all’Italpress Manlio Dovì, attore, comico, imitatore palermitano che non vede l’ora di rivedere il suo pubblico nei teatri per ricostituire il legame che lega i professionisti dello spettacolo alla gente. “Dobbiamo smaltire i chili che abbiamo accumulato nel lockdown – dice ridendo Dovì -. Piano piano ci stiamo riappropriando anche del sorriso perchè con le mascherine non si vede se il pubblico ride o no. Il teatro è il nostro tempio nel quale tornare per fare il nostro mestiere”. Per Dovì anche una parte nel nuovo film di Leonardo Pieraccioni “Il sesso degli angeli”: “Faccio la parte di un prete siciliano. Uscirà ad aprile. E’ stata una bella esperienza, Pieraccioni è un mio amico”.
In carriera tantissime imitazioni: Francesco Cossiga, Carlo d’Inghilterra, Vittorio Sgarbi, Piero Fassino e, di recente, Giuseppe Conte. “Quale nuova imitazione mi stuzzica? Canna-bis no, Mattarella-bis sì. Sono contento sia stato riconfermato come presidente della Repubblica. Mattarella mi piace”, dice Dovì imitando il Capo dello Stato. “La satira politica tira ancora? Ci saremmo sbizzarriti, anche se non ci sono più i politici di prima che erano già comici: Andreotti, Craxi, Di Pietro. Oggi ci sarebbe stata molta carne al fuoco”. Poi un aneddoto su Cinzia Leone, senatrice palermitana, che presentatasi per votare per il Capo dello Stato, all’uscita dall’urna non ha trovato più il suo cappotto: “Sapevo che dopo il voto c’era lo spoglio, ma non del cappotto – scherza Dovì -. Non ci sono più i personaggi di levatura sia politica sia come leadership ecco perchè ci mancano quelli di un tempo. Io che sono un Salvi-meloniano vedo in queste figure più spessore politico. Non mi sono mai espresso in politica perchè spero sempre di fare l’attore. Diceva Fava ‘un uomo deve difendere le sue idee, se non le difende o non è un grande uomo o non sono grandi ideè. Mi auguro che alla politica tornino personaggi di spessore che ci sappiano governare”. Infine sulla Sicilia e le prossime elezioni: “Bisogna andare a votare, dobbiamo dare uno scossone, un cambio. Altrimenti ci lamentiamo e basta, io mi auguro che la gente vada e che ci sia un cambio di rotta”.
(ITALPRESS).

Achille Lauro vince “Una voce per San Marino” e andrà all’Eurovision

SAN MARINO (ITALPRESS) – Achille Lauro ha vinto “Una voce per San Marino” e rappresenterà la Repubblica del Titano all’Eurovision Song Contest 2022.
Il progetto della Segreteria di Stato per il Turismo che mirava alla realizzazione di un festival canoro nella Repubblica di San Marino nasceva con l’obiettivo di inseguire differenti risultati, primi fra tutti quelli della promozione turistica e della promozione dell’immagine del Paese a livello internazionale, ma anche quello della selezione di un artista di alto livello per rappresentare San Marino in un contesto di assoluto prestigio come quello di Eurovision Song Contest. “Gli obiettivi sono stati tutti raggiunti grazie ad un importante lavoro di squadra fra persone, enti ed aziende private che, messe allo stesso tavolo – spiega in una nota la Segreteria di Stato -, hanno saputo organizzare un evento di ottimo livello dimostrando come il nostro Paese possa sfruttare le proprie peculiarità per attirare su di se l’attenzione di stampa e media internazionali”.
“Fondamentale dunque il ringraziamento alla San Marino RTV, a Media Evolution, al personale della Segreteria di Stato per il Turismo, all’Ufficio del Turismo e agli Istituti Culturali della Repubblica di San Marino che, in sinergia, ciascuno per le loro competenze, hanno costruito il successo di “Una voce per San Marino”. Grazie agli sponsor che hanno compreso il valore dell’evento e hanno deciso di sostenerlo”, prosegue la nota.
La vittoria finale è andata ad Achille Lauro, performer romano da anni al centro dell’attenzione dell’industria musicale. Sarà lui a rappresentare la Repubblica di San Marino ad Eurovision Song Contest di Torino nel prossimo mese di maggio.
Ma sono tantissimi gli artisti di successo che si sono esibiti sul palco del Teatro Nuovo di Dogana tornato ad aprire le sue porte dopo due anni di restrizioni dovute all’emergenza sanitaria per un messaggio di speranza per il futuro anche in questo senso.
Achille Lauro con il brano “Stripper” è stato scelto da una giuria tecnica guidata dal celebre paroliere Mogol. Al secondo posto il dj produttore della colonna sonora de La casa di carta Burak Yeter che insieme ad Alessandro ha presentato More than you, terzo posto per l’emergente artista britannico Aaron Sibley che ha cantato Pressure.
In gara anche Valerio Scanu, Ivana Spagna, Alberto Fortis con il batterista dei Formula 3 Tony Cicco e la band romana Deshedus, l’ex tronista Francesco Monte, Cristina Ramos, vincitrice di Got talent Espana e La Voz Mexico, Matteo Faustini, vincitore del Premio Lunezia per le “nuove proposte” di Sanremo 2020, e Fabry & Labiuse feat. Miodio, primi partecipanti per San Marino all’Eurovision nel 2008 e orgoglio sammarinese. Nove anche i cantanti emergenti in gara: oltre ad Aaron Sibley anche Camille Cabaltera, Basti, Vina Rose, Alessia Labate, Mericler (Maria Chiara Leoni), Kurt Cassar, Elena & Francesco Faggi e Mate.
Ospiti della finalissima Albano Carrisi che ha dimostrato tutto il suo valore di artista internazionale, maestro e uomo di grande spessore e Mirko Casadei, intervenuto per un omaggio al padre Raoul Casadei scomparso un anno fa e storicamente legatissimo alla Repubblica di San Marino.
Menzione doverosa per Jonathan e Senith che hanno magistralmente condotto la serata con spensieratezza e cura per i dettagli prestando attenzione a i messaggi inviati dall’alto del palco.
La selezione degli artisti emergenti ha portato a San Marino quasi 600 fra cantanti, musicisti e performer, molti di loro arrivati dall’estero. Numerose le nazioni rappresentate durante le selezioni e durante la finalissima di “Una voce per San Marino” a testimonianza dell’internazionalità cercata già dalla stesura del regolamento che non poneva alcun limite di nazionalità nè di lingua del testo.
Unico per San Marino l’impatto comunicativo dell’evento che grazie alla diretta della San Marino RTV è stato seguito con numeri record in tutto il mondo e che a fine serata era trend topic su Twitter Italia con quasi 50.000 tweet e occupava con gli hashtag #unavocepersanmarino #achillelauro e #eurovision tre delle prime cinque posizioni.
“Siamo indubbiamente soddisfatti per come Una voce per San Marino è stato organizzato e promosso da Media Evolution e per come la San Marino RTV ha saputo produrre l’evento trasmettendolo sui suoi canali e rendendolo visibile ovunque nel mondo. Per comprendere la reale portata di un evento di questo tipo dobbiamo essere in grado di andare oltre alle sterili polemiche sul vincitore o sulle performance, dobbiamo portare il livello della discussione sul piano della promozione del Paese, del valore universale della musica intesa come linguaggio tornando a dare al termine nazionalpopolare un’accezione positiva – spiega Federico Pedini Amati, segretario di Stato per il Turismo, le Poste, la Cooperazione e l’Expo -. Mi sono permesso di dirlo sul palco ma intendo ribadirlo ancora, San Marino nel mondo deve tornare ad essere conosciuto per le iniziative che intraprende, non per il suo recente passato di problemi. Oggi ci siamo svegliati sommersi di tweet, articoli di giornale, servizi televisivi. Non tutti benevoli ma ce l’aspettavamo, ma tutti utili a mantenere altissima l’attenzione verso l’iniziativa e conseguentemente verso la nostra Repubblica”.
“I big che sono saliti sul palco di Una voce per San Marino ci hanno scelto, sono stati loro i primi a darci credito così come ci hanno scelto le centinaia di ragazzi che sono venuti a San Marino da tutto il mondo per provare a centrare l’accesso alla finalissima – aggiunge -. Consentitemi di complimentarmi di cuore con tutti i partecipanti, nessuno escluso e di ringraziare i conduttori Jonathan e Senith che hanno saputo dimostrarsi all’altezza dell’evento con uno stile sobrio, dinamico e intelligente e di citare, un nome su tutti, Albano Carrisi, che ha alzato ulteriormente il livello dello show con una performance coinvolgente e preziosa. Da domani, insieme a tutte le parti in causa ragioneremo su come procedere verso le prossime edizioni per dare futuro ad un evento che, possiamo dirlo, si attesta a diventare il più prestigioso del nostro palinsesto. Un’ultima considerazione concedetemi di farla sul vincitore, Achille Lauro, un artista e un performer di indiscutibile valore che, sono certo, saprà rendere onore al nostro Paese sul palco di Eurovision Song Contest, ho apprezzato molto le sue parole verso la nostra Repubblica della conferenza post evento di sabato sera”.
(ITALPRESS).

Apre a Bologna la mostra-evento su Lucio Dalla

BOLOGNA (ITALPRESS) – La grande mostra-evento dedicata a Lucio Dalla apre a Bologna – prima tappa di un importante percorso nazionale che la vedrà realizzata a Roma in autunno, dal 22 settembre all’Ara Pacis e, successivamente, nel 2023, in occasione dell’ottantesimo della nascita, a Napoli e a Milano.
La mostra sarà ospitata nella prestigiosa cornice del Museo Civico Archeologico, a partire dal 4 marzo e fino al 17 luglio. Promossa dal Comune di Bologna con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, è ideata e organizzata dalla società C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma. La curatela è di Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, ed è il frutto di una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero percorso umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali che ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica, dello spettacolo e della cultura.
“Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e straordinario – sostiene il Sindaco di Bologna Matteo Lepore – che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra. Voluta dalla Fondazione Lucio Dalla, con il sostegno del Comune di Bologna, al Museo Archeologico sarà possibile rivivere emozioni e ricordi e scoprire aspetti inediti di Lucio, che tanto ha amato Bologna e che da Bologna è fortemente ricambiato. Ne sono prova, a distanza di dieci anni, le continuedimostrazioni di affetto e di riconoscimento della città e dall’Italia tutta, per un autore che ha rappresentato una delle più alte espressioni popolari della nostra cultura”.
Per Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna “dedicare una mostra a Lucio Dalla è qualcosa di più che un semplice tributo.
Abbiamo tutti una canzone di Lucio nel cuore. I suoi brani, la sua poetica, hanno accompagnato come una colonna sonora la nostra vita e quella di generazioni di italiani.
E’ una prerogativa solo dei grandi artisti, quella di riuscire a essere così empatici, capaci di interpretare con le parole e la melodia di una canzone anche il nostro vissuto e i nostri stati d’animo.
Per questo ho trovato subito veramente interessante l’idea di una mostra evento dedicata a questo nostro grande artista a dieci anni dalla sua scomparsa e a ottanta dalla nascita.
Un’occasione per ripercorrere la sua produzione di cantante e compositore ma anche la dimensione umana, privata, così ironica e straripante.
Lucio non è stato solo un grande musicista, ma anche un artista poliedrico che fu attore cinematografico, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, appassionato di motori. In breve, un autore capace di interpretare l’anima e la storia del nostro Paese.
Ringrazio dunque la Fondazione Lucio Dalla e l’azienda COR per averci offerto l’opportunità di questa mostra, per poi portare nuovamente, dopo Bologna, Lucio in tour a Roma, Milano, Napoli prima che all’estero”.
Un percorso dal quale, partendo dall’infanzia, viene evidenziato come il rapporto con la musica di Lucio Dalla è sempre centrale ed è un elemento continuativo che lo seguirà per tutta la vita. Dice Alessandro Nicosia curatore e organizzatore della mostra (a cui si devono, tra le tante, esposizioni dedicate a Federico Fellini, ad Alberto Sordi, a Luciano Pavarotti, a Oriana Fallaci etc.): “Presentare l’Universo Dalla in uno spazio di 1000 metri quadri è stata un’impresa difficile ma sicuramente affascinante; in lui la musica scorre dalla più tenera età, con estrema naturalezza. Grazie alla sua capacità innata di dare forma a qualsiasi espressione musicale gli capitasse alle orecchie, ha dato vita a questa incredibile carriera, lunga, intensa, multiforme, sempre all’insegna di strade nuove e inesplorate”.
Per avere un quadro più attento e preciso, ho condotto un lungo e approfondito lavoro di ricerca, leggendo tantissimi libri, interviste, giornali, guardando filmati, ma soprattutto intervistando chi realmente l’ha amato e conosciuto: in questo modo mi è stato possibile raccogliere numerosissime testimonianze fondamentali per riuscire a comporre una lettura esaustiva di una personalità così sfaccettata.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione: Famiglia-Infanzia-Amicizie-Inizi musicali, Dalla ci racconta, Il clarinetto, Il museo Dalla, Dalla e la sua musica, Dalla e il cinema, Dalla e il teatro, Dalla e la televisione, l’Universo Dalla, Dalla e Roversi, Dalla e la sua Bologna. Insieme ai documenti, tante foto, filmati, abiti di scena e altri aspetti che ci raccontano la sua vita, l’arte e le sue passioni. Per capire meglio il risultato finale di questa importante ricerca/esperienza va sottolineata la sezione Universo Dalla, con decine di foto del Maestro con tanti personaggi della cultura, i più importanti cantanti, i tantissimi collaboratori che lo accompagnarono puntualmente nel suo lavoro e, ancora, un’interessante chicca con un’enciclopedia di oltre 250 nomi di persone di ogni genere sociale, con cui ha avuto rapporti di lavoro e amicizia che lo hanno seguito per tutta la vita con gioia e con il massimo della considerazione. Con l’occasione l’esposizione sarà accompagnata da un prestigioso catalogo edito per i tipi di Skira che vede, tra le tante cose, un lungo elenco di straordinarie testimonianze raccolte in occasione delle celebrazioni che aiutano a capire Lucio Dalla.
Sottolinea Andrea Faccani, Presidente Fondazione Lucio Dalla “Lo scopo per cui abbiamo dato vita alla Fondazione Lucio Dalla, nel 2014, è quello di mantenere viva la memoria di Lucio e di raccontarne la storia. Ciò diviene ancora più importante e significativo nel biennio in cui ricorre il decennale della sua scomparsa e l’ottantesimo anniversario dalla nascita. Vorremmo che in questi due anni il ricordo di Lucio fosse corale, partecipato e diffuso. Che la memoria di questo grande artista e di questo incredibile uomo attraversasse come un brivido di emozione tutto il nostro Paese, per poi andare oltre, lontano e portare il ricordo di Lucio in giro per il mondo come quando io lo accompagnavo ai concerti. Sono tante le iniziative che Fondazione Lucio Dalla realizzerà e promuoverà, tanti coloro che saranno al fianco della Fondazione nel nome di Lucio e che ringraziamo per le idee, per l’omaggio, per l’entusiasmo con cui stiamo condividendo e condivideremo il ricordo di Lucio, da Bologna fino a Sorrento. Tra queste senz’altro la prima grande Mostra dedicata a Lucio Dalla sarà centrale e rappresenta per Fondazione Lucio Dalla un nuovo capitolo nella narrazione dedicata all’artista”.
(ITALPRESS).