SANREMO (ITALPRESS) – Mahmood & Blanco con “Brividi” vincono il 72° Festival di Sanremo. Nella finale a tre hanno superato Elisa con “O forse sei tu” che ha conquistato la piazza d’onore e Gianni Morandi che si è piazzato al terzo posto con “Apri tutte le porte”. Massimo Ranieri, con “Lettera di là dal mare” ha vinto il Premio della Critica “Mia Martini” assegnato dai giornalisti della Sala Stampa. A Gianni Morandi con “Apri tutte le porte” è andato il Premio “Lucio Dalla” assegnato dalla Sala Stampa Radio-Tv-Web.
Il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo assegnato dalla Commissione musicale va a Fabrizio Moro con “Sei Tu”.Il premio “Giancarlo Bigazzi” alla Miglior composizione musicale assegnato all’Orchestra del Festival va ad Elisa con “O forse sei tu”. Così anche il 72° Festival di Sanremo, il secondo in pandemia ma con il pubblico all’Ariston, va in archivio. Tanti i momenti non musicali da mettere nell’elenco di un evento che va oltre la musica. Il “non monologo” di Sabrina Ferilli, ultima co-conduttrice ad affiancare Amadeus, che citando Calvino, “rivendica la leggerezza che non è superficialità” perchè “in tempi così pesanti bisogna saper planare sulle cose con un cuore senza macigni”.
I fiori di Sanremo che non sono più appannaggio soltanto delle donne. Il Fantasanremo al quale non si sottrae alcuno con Michele Bravi che va a consegnare i suoi fiori a Mara Venier, o “zia Mara” come vogliono le regole del gioco nato nelle Marche, Massimo Ranieri ed Elisa che citano “Papalina” (il bar dove è nato il gioco) sul palco. Le farfalle olimpiche che danzano sul palco, l’omaggio a Lucio Dalla “un artista che andava oltre la musica” scomparso 10 anni fa, e a Raffaella Carrà. Il discorso sulla violenza in rete e gli hater di Marco Mengoni e Filippo Scotti, il giovane attore premiato al Festival di Venezia con la Coppa Mastroianni per la sua interpretazione di “E’ stata la mano di Dio”, che Scotti chiude recitando la poesia di Franco Arminio, “A un certo punto”, e Mengoni cantando “L’Essenziale”. Il bacio e il dono dei fiori di Amadeus alla moglie Giovanna seduta in prima fila con il figlio Josè, abbracciato da Sabrina Ferilli per aver suggerito al papà il suo nome come co-conduttrice. Ma è la gara la cosa più importante. Ad aprirla è Matteo Romano con “Virale”, cantante che si è fatto strada su Tik Tok promosso da Sanremo Giovani, che a dispetto delle apparenze non è il più giovane in gara perchè lo scettro è di Blanco. E poi via via, anche se non uno dopo l’altro, arrivano tutti gli altri. Giusy Ferreri con megafono navale canta la sua “Miele”. Rkomi, campione di vendite del 2021 con l’album “Taxi Driver”, che dopo aver eseguito per l’ultima volta “Insuperabile”, ringrazia i suoi fan per avergli permesso di arrivare a Sanremo. Iva Zanicchi, che s’attarda sul palco, con “Voglio amarti”.
Aka7even che, dopo aver cantato “Perfetta così” saluta i genitori in platea. Massimo Ranieri che emoziona con una perfetta esecuzione di “Lettera al di là dal mare”. Noemi vestita di specchi che intona “Ti amo non lo dire”. Fabrizio Moro che, dopo aver cantato “Sei tu”, regala una piantina ad Amadeus. Dargen D’Amico che coerente con la sua “Dove si balla” ringrazia ironicamente il “Governo italiano che tende a dimenticarsi delle piccole realtà musicali”. Elisa, nell’ennesima mise bianca, che emoziona con “O forse sei tu”. Irama che dedica “Ovunque sarai” alla nonna che non c’è più e la saluta con un “Ciao nonna”.
Michele Bravi pronto a scendere in platea da Mara Venier dopo aver cantato “Inverno dei fiori”. L’allegria de La Rappresentante di lista con la loro “Ciao ciao”, la determinazione femminista di Emma con “Ogni volta è così”, l’ingresso sul palco di Mahmood & Blanco con le biciclette del video di “Brividi”. Poi Highsnob & Hu con “Abbi cura di te” che ringraziano per la presenza, il milanista Sangiovanni che prima di cantare “Farfalle” avvolge il collo dell’interista Amadeus con una sciarpa rossonera per la vittoria in rimonta sui cugini. Morandi che esegue “Apri tutte le porte” e va a ringraziare il direttore d’orchestra e produttore del brano Mousse T, Ditonellapiaga & Rettore con la loro “Chimica”, Yuman con “Ora e qui”, Achille Lauro in rosa con calice in mano con Harlem Gospel Choir per “Domenica” e, infine, Ana Mena con “Duecentomila ore”, Tananai con “Sesso occasionale, Giovanni Truppi in canotta rossa con “Tuo made, mia madre, Lucia” e Le Vibrazioni con “Tantissimo”. Una carrellata di musica che riempie già l’etere.
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Mahmood & Blanco vincono il festival di Sanremo
Monica Vitti, l’addio a Roma tra fiori gialli e lunghi applausi
ROMA (ITALPRESS) – Fiori gialli perchè giallo era il colore preferito di Monica Vitti, applausi perchè era molto apprezzata nonostante l’invisibilità del suo corpo, fiumi di lacrime e piazza gremita perchè era sinceramente, profondamente amata dagli italiani. E’ stato questo l’addio alla celebre artista. Si sono svolti questo pomeriggio alle 15 i funerali di Monica Vitti.
L’attrice musa del regista Michelangelo Antognoni si è spenta mercoledì scorso a 90 anni nella sua casa alle spalle di piazza del Popolo a Roma. La bara, trapuntata di mimose e rose gialle (colore preferito dall’artista), è giunta alla Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota come Chiesa degli Artisti, in piazza del Popolo, accolta dal sindaco della capitale Roberto Gualtieri, dal marito Roberto Russo che non è riuscito a trattenere le lacrime e dai familiari. Molti i volti del cinema arrivati per le esequie, celebrate da monsignor Walter Insero. In chiesa: Walter Veltroni, Giancarlo Giannini, Pino Quartullo, Athina Cenci, Marisa Laurito, l’ad di Rai Cinema Paolo del Brocco, Lina Sastri, Sandra Ceccarelli, Eleonora Giorgi e Zeudi Araya.
Tutti molto commossi. Come la piazza gremita di gente che ha tributato un doppio lungo applauso alla grande interprete e che ha seguito l’omelia da un maxischermo. Un cittadino ha mostrato un grande cartello con la scritta: “Grandiosa Monica in paradiso gli angeli ti porteranno a braccia aperte”. Durante l’omelia, improntata al tema dell’amore e della generosità, qualità che non difettavano alla Vitti, Monsignor Walter Insero l’ha accarezzata con queste parole: “Si è spenta nel nido della sua casa circondata dall’amore e dall’affetto che l’ha nutrita. E’ stata una donna molto determinata e colta. Ha studiato tanto. Aveva un grande fascino che non è mai tramontato e con Roberto ha vissuto un grande amore iniziato 49 anni fa e che è cresciuto sempre più anche negli anni difficili della malattia.
Lui mi diceva che quando vengono meno le parole rimane lo sguardo.
Sono stati anni difficili ma l’amore fa la differenza perchè rende una vita degna di essere vissuta anche in una condizione difficile come quella della malattia. L’amore continua per sempre. E’ l’amore che Monica ha seminato con la vita, l’amore che le è ritornato nonostante sia lontana dalla scena da 20 anni. La gratitudine è viva e l’amore non si dimentica. Sono tanti gli artisti che si trovano lassù e sicuramente staranno organizzando qualcosa in Paradiso”. Toccanti anche gli interventi, con voce incrinata e occhi gonfi di lacrime di Pino Quartullo che ha recitato la preghiera degli artisti, Lina Sastri e Walter Veltroni: “Monica era dolce e spiritosa, sapeva utilizzare in ogni modo i suoi infiniti talenti. Non era aristocratica, non aveva la pretesa di insegnare al mondo come si sta al mondo, era colta e popolare. Monica amava Roma che l’ha molto riamata. Prima di Monica, le donne per far ridere dovevano giocare sulle proprie imperfezioni. Poi è arrivata lei e tutto è cambiato. Con i suoi occhi allegri, i suoi capelli arruffati, la sua voce inconfondibile”. E ancora: “Era bellissima Monica. Aveva tutte le bellezze che una vita possa contemplare. In primo luogo quella di un pensiero profondo e solare e quella della gentilezza che significa apertura, dubbio, animo da viaggiatrice. Sordi, Mastroianni, Manfredi, Villaggio, Troisi, Monica e tanti altri Sembra ci si voglia negare il diritto al sorriso. Monica, oggi un paese intero e non solo ti saluta e ti dice che dopo i 20 anni di silenzio discreto che hai scelto, ti vuole più bene di prima. Non ci sei stata, ma c’eri e ci sei”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha commentato: “La città l’ha sempre stimata e amata. In questi giorni tutto questo amore si è sentito. L’omaggio dei romani è stato l’omaggio a una grandissima artista e a una persona straordinaria”. Alle 16.30, la bara ha lasciato la chiesa per l’ultimo viaggio. Fuori la chiesa ancora un lungo, quasi infinito applauso ha circondato d’affetto il feretro e incoraggiato chi resta. Mentre l’auto si allontanava, qualcuno ha lanciato un mazzolino di fiori gialli e uno di fiori di campo in segno di amore e riconoscenza per una donna che ha fatto sognare e divertire intere generazioni. Monica Vitti riposerà nel cimitero del Verano.
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“Sulle strade della musica” a Sanremo, la 15enne Stella premiata in CasaSiae
SANREMO (ITALPRESS) – Questa mattina in CasaSIAE si è conclusa la parentesi sanremese del programma di Isoradio “Sulle strade della musica”, il talent musicale nato dalla collaborazione fra Rai Radio, SIAE e Ministero della Cultura. Nei quattro giorni del Festival di Sanremo Elena Carbonari e Max Locafaro, ospiti di CasaSIAE, hanno intervistato 32 tra i talenti emergenti che dallo scorso giugno sono stati ospiti dei microfoni di Isoradio, facendoci conoscere le loro voci e le loro emozioni. In collegamento il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol e il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni; presenti in CasaSIAE il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini, il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, e la Direttrice di Rai Isoradio Angela Mariella.
Nella commissione tecnica che ha decretato il giovane talento che in questa edizione di Sulle Strade della Musica ha ricevuto maggiori attestati di riconoscimento sia da parte del pubblico che dalla giuria tecnica, hanno partecipato Massimo Bonelli, manager, consulente musicale e direttore artistico del Concerto del Primo Maggio di Roma, e Gianmaurizio Foderaro, conduttore e responsabile Rai Radio Tutta Italiana.
Il Premio è stato consegnato alla giovanissima Stella Merano in arte Stella, 15 anni, nata a Fossato di Vico, nel cuore dell’Umbria. Dopo un secondo posto nel 2018 al Cantagiro a Fiuggi, nel 2019 conquista il podio con un suo brano inedito, “Beyond the Clouds”. Il 28 marzo ha pubblicato il suo primo brano inedito in italiano “Al tempo dei Modà”.
«Le mie congratulazioni a Stella e i miei complimenti a tutti i giovani artisti che sono stati protagonisti della stagione 2021 del programma “Sulle strade della musica”. Quella di oggi è solamente un’altra tappa a coronamento di un percorso iniziato la scorsa estate, quando con Isoradio e SIAE abbiamo pensato di dare vita al progetto, immaginandolo come uno spazio nuovo in cui i talenti emergenti avrebbero potuto esprimere tutta la loro arte. In questi mesi l’iniziativa è cresciuta raggiungendo risultati davvero importanti proprio sulla spinta della passione che muove questi giovani verso i loro sogni» ha detto il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni, che anticipa: «Non ci fermeremo qui. Abbiamo in serbo molte sorprese. Lavoreremo con i Comuni e le Regioni affinché alle giovani promesse della musica italiana questa estate venga dato spazio sui palchi dei concerti che, siamo certi, torneranno numerosi nelle piazze di tutta Italia».
«Faccio i complimenti a Stella e a tutti i ragazzi che hanno partecipato. Bisogna studiare sempre molto e mai abbandonare i propri sogni, come Stella, che peraltro è una giovanissima associata SIAE, ci ha ricordato. I giovani – ha detto il Direttore Generale SIAE – sono la parte sana del nostro paese e il nostro futuro».
«Il mio sogno è fare un lavoro che corrisponda alla mia passione e arrivare a realizzare i miei obiettivi», ha detto Stella. Complimentandosi con lei, il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol ha annunciato a sorpresa il suo personale regalo per la giovanissima autrice: una borsa di studio al CET di Toscolano. E ha aggiunto: «Ricorda di non essere mai soddisfatta di ciò che hai raggiunto, vai sempre avanti».
«Mogol ha dedicato alla sua scuola di eccellenza tutta la sua vita e molte delle sue risorse economiche per aiutare i giovani a diventare autori e interpreti. Lui è convinto che ogni opportunità vada sostenuta perché dà linfa alla musica leggera. È quello che ogni giorno cerchiamo di fare noi di SIAE che siamo da 140 anni la casa degli autori, sostenendo concretamente autori e progetti», dichiara il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini. «Una delle lezioni più importanti della pandemia sta nel bisogno di fare squadra. Facendo le cose si fanno meglio. È il messaggio che abbiamo voluto dare ieri negli Stati Generali della Musica che si sono tenuti qui a CasaSIAE: prima della pandemia lavoravano nell’industria musicale più di un milione di persone e più del 75 % erano under 35. Tantissimi hanno perso il loro lavoro. Non possiamo permettere che quest’industria crolli, abbiamo bisogno ora subito di sostegni altrimenti faremo il funerale dell’industria musicale e perderemo un pezzo di cultura popolare e saremo colonizzati dalle grandi multinazionali. Per questo abbiamo sottoscritto un appello al Presidente Draghi».
«Mentre parlavate – ha detto il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri – ripercorrevo gli anni di Area Sanremo, che vive un po’ la stessa difficoltà: la mancanza di spazi. Pensiamo al festival 2020 in cui erano previsti anche i selezionati di Area Sanremo. Tanti satelliti che cercano una direzione e sono in difficoltà per trovare una linea comune. Sarebbe interessante fare subito dopo il Festival un incontro con Fondazione Orchestra Sinfonica e SIAE e capire come unire tutti insieme per rilanciare Area Sanremo. Uniamo le forze e utilizziamo questo palcoscenico enorme per lanciare questi ragazzi».
«Raccolgo questa riflessione del sindaco con molta attenzione perché è una visione che fa il paio con quella avuta dal Sottosegretario Borgonzoni per Sulle strade della musica. In poco più di sei mesi siamo arrivati qui, a Sanremo, a un passo dall’Ariston, e premiato una giovane autrice bravissima. C’è bisogno di visione e di operatività. Andremo in giro tutta l’estate per far sentire questi meravigliosi cantautori», ha dichiarato la Direttrice Angela Mariella.
«CasaSIAE – ha spiegato Massimo Bonelli – è un’idea folle nata qualche anno fa e in continua crescita. Mi piace che sia la casa degli autori a raccontare come sta cambiando la musica. Io ho fatto parte della giuria che ha selezionato la vincitrice e mi ha fatto piacere poter ascoltare questi ragazzi perché la mia prima attività è proprio lo scouting, ovvero intuire se c’è del talento negli artisti. Alcuni sono legati a sonorità antiche ma c’è una nuova storia da raccontare e sarà bello anche formare i ragazzi in prospettiva perché la musica ha bisogno di continua innovazione, dell’originalità che Stella ha».
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Morandi vince la serata delle cover. Jovanotti superstar a Sanremo
SANREMO (ITALPRESS) – Gianni Morandi si aggiudica la serata delle cover a Sanremo. Insieme a Jovanotti ha interpretato alcuni medley, accolti dalla standing ovation del pubblico. Al secondo posto Mahmood e Blanco, terza Elisa.
Anche stasera Amadeus ha confezionato una serata piena di ritmo ed emozioni. Certo, il merito va anche (o, forse, soprattutto) alle canzoni scelte dai cantanti nella nutrita offerta del quarantennio che va dagli anni ’60 ai ’90. Ma le emozioni davvero non sono mancate. Ad aprire la quarta delle cinque serate di Sanremo 2022 è stata Noemi che ha scelto di cantare da sola e al pianoforte “You make me feel like a natural woman” di Aretha Franklin. Dopo di lei Giovanni Truppi ha portato un po’ di storia della musica italiana sul palco cantando “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De André con Vinicio Capossela e Mauro Pagani.
Prima del terzo cantante, è arrivata Maria Chiara Giannetta. Abito corto, scale di corsa e la disinvoltura di chi sembra essere stata su quel palco già tante volte. Invece era la prima volta come da gag con Amadeus che le ha spiegato il “trucco” degli annunci di canzoni e cantanti: «Un occhio al cartoncino e uno al pianoforte”. Dopo Yuman, che ha proposto “My way” di Frank Sinatra insieme a Rita Marcotulli, l’Ariston si è animato per l’arrivo sul palco del Maestro Beppe Vessicchio che è guarito in tempo dal Covid per accompagnare Le Vibrazioni (“Live and let die” di Paul McCartney). E tutti, dalla platea alla galleria a gridare: “Vessicchio! Vessicchio!”.
A regalare emozione è stata anche Fiorella Mannoia che Sangiovanni ha voluto con sé per proporre la sua versione (non proprio convincente) di “A muso duro” di Pierangelo Bertoli: «Le canzoni di questa grandezza annullano ogni barriera. Se non sappiamo da dove veniamo non sapremo nemmeno dove andiamo» ha detto un’emozionatissima Mannoia, ricordando che «il 4 febbraio 1987, trentacinque anni fa, su questo palco ho cantato per la prima volta “Quello che le donne non dicono». Emozioni anche con Emma che, insieme a Francesca Michielin (stavolta sul palco e non in veste di direttrice d’orchestra) ha proposto “Baby one more time” di Britney Spears.
Con l’arrivo di Gianni Morandi, in coppia con Jovanotti (autore della sua canzone sanremese) arrivato a sorpresa, l’Ariston ha ballato, tanto, grazie al trascinante medley dei brani proposti dai due, entrambi in smoking black & white: “Occhi di ragazza”, “Un mondo d’amore”, “Sono un ragazzo fortunato” e “Penso positivo”. Il pubblico ha, poi, continuato a ballare con Elisa che, per la serata, ha scelto “Flashdance”. Sul palco a ballare Elena D’Amario, in video un saluto dell’autore del brano Giorgio Moroder che, grazie a quella canzone, vinse l’Oscar.
Standing ovation per Achille Lauro e Loredana Bertè che hanno proposto “Sei bellissima”. Lauro ha voluto offrire un fascio di rose rosse alla Bertè, accompagnato da un biglietto letto da Amadeus: “Ci tengo regalare a questa immensa donna e artista, un biglietto con le parole che avremmo dovuto dirle da tempo. Che strano Uomo sono io, incapace di chiedere scusa, Perché confonde il perdono con la vergogna. Che strano Uomo sono io,
che ti chiama pagliaccio perché pensa di dover combattere ciò che non riesce a raggiungere. Che strano Uomo sono io, Capace solo di dire “sei bellissima”, Perché ancora ha paura di riconoscere il tuo valore. Stasera, “per i tuoi occhi ancora”, Chiedo scusa e vado via”.
Dopo tante emozioni, a regalare un momento di leggerezza e un sorriso sono stati Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico, coppia nella fiction “Don Matteo” e protagonisti stasera di un irresistibile dialogo a colpi di citazioni di decine e decine di canzoni: «C’è la storia della musica italiana in questo dialogo» ha esclamato Amadeus. Poi è tornata la musica: Matteo Romano ha proposto “Your Song” di Elton John insieme a Malika Ayane; e Irama ha cantato “La mia storia tra le dita” insieme a Gianluca Grigani che quella canzone la presentò a “Sanremo Giovani” nel 1994, aggiudicandosi la qualificazione al Festival dell’anno successivo: «Ti vogliamo più spesso a Sanremo» ha detto Amadeus a un Grignani in stile Zucchero Fornaciari.
Ditonellapiaga e Rettore hanno cantato “Nessuno mi può giudicare”, presentata 56 anni fa al Festival da Caterina Caselli, mentre Iva Zanicchi ha scelto di rendere omaggio a Milva con “Canzone”, brano arrivato terzo a Sanremo nel 1968. Ad aprire la sua esibizione l’immagine di Milva a quel Festival. Inevitabile la standing ovation, per lei e per Milva.
Su le mani e in piedi a ballare con Ana Mena o, meglio, con Rocco Hunt che l’ha accompagnata con il suo rap per “Figli delle stelle” di Alan Sorrenti e “Se mi lasci non vale” di Julio Iglesias. Lei da sola ha proposto una sua versione de “Il mondo” di Jimmy Fontana.
Ben tre, invece, gli “ospiti” de La Rappresentante di Lista che, per proporre “Be my baby” (di The Ronettes), ha chiamato sul palco Cosmo, Margherita Vicario e Ginevra. Il ricordo di Pino Daniele, con la sua “Anna verrà”, è stato proposto da Massimo Ranieri a due voci con Nek. Ancora una standing ovation, anche per Pino Daniele, che ha preceduto l’arrivo «non in qualità di super ospite ma di super amico» di Jovanotti. Dopo avere ricordato gli anni passati con il gruppo messo insieme a Radio DeeJay da Claudio Cecchetto («C’eravamo tu, io, Fiore, Gerry Scotti, Linus, Nicola Savino, Albertino, Leonardo Pieraccioni, eravamo un gruppo di scappati di casa», Jovanotti ha fatto entrare sul palco un banco di scuola dove ha fatto sedere Amadeus chiedendogli di disegnare il suo Festival di Sanremo, il “Festival della gioia e dell’amicizia vera”. Nel frattempo lui ha recitato la poesia di Mariangela Gualtieri: “Bello mondo” e cantato “Che sarà”.
Dopo di lui, si sono esibiti Michele Bravi, Mahmood&Blanco, Rkomi con Calibro 35, Aka 7even con Arisa, Highsnob & Hu con Mr. Rain, Giusy Ferreri con Andy dei Bluvertigo, Fabrizio Moro e Tananai con Rosa Chemical. La classifica generale vede in testa Mahmood & Blanco, seguiti da Gianni Morandi ed Elisa.
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Monica Vitti, omaggio alla camera ardente tra mimose, foto e video
ROMA (ITALPRESS) – Mazzi di mimose e rose gialle, il suo colore preferito, e alle spalle del feretro lo stendardo della squadra del cuore, la SS Lazio. Dalle 10 di questa mattina, quando è stata aperta la camera ardente, il flusso di persone alla Sala della Protomoteca in Campidoglio per dare un ultimo saluto a Monica Vitti non si è interrotto. Arrivano con piccoli mazzi di fiori, in gruppi o alla spicciolata, donne e uomini di ogni età per rendere omaggio all’attrice che con i suoi tanti volti ha accompagnato la vita di tantissimi italiani. Tra i primi ad arrivare, oltre al sindaco Gualtieri che ha accolto il feretro in Campidoglio, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che ha omaggiato l’artista con una corona di fiori deposta accanto a quella del Comune.
“Oggi è un giorno triste, è il giorno dove prendere atto che Monica Vitti non è poi tra noi”, ha dichiarato Zingaretti. “Si avverte la sua assenza. Era un pezzetto di ciò che siamo stati fino a oggi, era una di noi”, ha aggiunto ricordandola come “una donna che, con i suoi sorrisi e la sua bravura, era presente comunque, anche se era fuori dalle scene da tanto tempo. Sapere che non c’è più è davvero la tristezza più profonda”.
“E” stata una delle grandissimi attrici del cinema italiano e una donna impegnata anche sul piano civico e politico: una figura grandissima, infatti la città la piange e la ricorda. Riusciva a interpretare ruoli di ogni tipo. Era romana, romanissima. Un grandissimo orgoglio”, ha ricordato il sindaco Gualtieri aggiungendo che presto verrà intitolato a Monica Vitti un luogo della città.
Ad abbracciare la famiglia in questo momento di dolore anche Walter Veltroni visibilmente commosso e le colleghe e amiche di una vita, Marisa Laurito e Dacia Maraini che ne hanno ricordato la grande vitalità che rende quasi incredibile che sia morta e la risata coinvolgente.
Un video alterna le sue foto e un ‘grazie Monicà con un sottofondo musicale di violini. Ai piedi della bara un mazzo di fiori raccolti dalla scritta “ma ‘ndo vai?”, domanda che sembrano rivolgerle i tanti ammiratori così increduli nel dirle addio.
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Saviano ricorda Falcone e Borsellino a Sanremo. Mahmood & Blanco in testa alla classifica
SANREMO (ITALPRESS) – Il saluto e il ringraziamento fatti da Amadeus a Sergio Mattarella, che nel pomeriggio ha giurato come presidente della Repubblica per il suo secondo mandato, al quale è seguito l’applauso dell’Ariston. Il monologo di Roberto Saviano che, nel 30° anniversario ricorda le stragi di mafia di Capaci e via D’Amelio nel quale persero la vita Giovanni Falcone, Paolo Borsellino oltre a Francesca Morvillo e gli uomini e le donne della scorta. L’eleganza e la professionalità di Drusilla Foer, terza co-conduttrice accanto ad Amadeus. La musica di Cesare Cremonini alla sua “prima” sanremese direttamente da superospite che con un mini-concerto costruito ad hoc si guadagna una standing ovation. Il FantaSanremo imperante: leggasi i fiori consegnati ad Amadeus da Aka7even e Dargen D’Amico, per esempio. Ma, principalmente, la gara. Da stasera, e fino a sabato, il Festival di Sanremo prende il ritmo di una maratona: tutti i 25 cantanti in gara, infatti, eseguono le loro canzoni e il tempo per le chiacchiere non è molto. La corsa comincia con Giusy Ferreri, prima a salire sul palco, e si conclude a tarda notte con Noemi.
“Il silenzio favorisce la mafia e lascia da solo chi la combatte”, dice Saviano ricordando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a trent’anni dalle stragi mafiose del 1992. “Delegittimati per coprirli di fango, ma il fango non è riuscito a sporcare il loro esempio”, aggiunge.
“Ogni volta che la società civile e la politica non si occupano di mafia creano un silenzio che finisce per favorire le mafie e ostacolare chi le contrasta”. La classifica della terza serata vede in testa Mahmood & Blanco, seguiti da Elisa e Gianni Morandi.
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Sanremo, per la seconda serata 11,3 milioni di telespettatori
ROMA (ITALPRESS) – Sono stati 11 milioni 320 mila spettatori con uno share del 55,8 per cento gli spettatori che hanno visto su Rai1 la seconda serata del Festival di Sanremo 2022.
La prima parte ha avuto 13 milioni 572 mila spettatori, con uno share del 55,3 per cento, la seconda parte 7 milioni 307 mila spettatori, con uno share del 57,4 per cento.
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A Sanremo Zalone e Pausini superstar, Elisa guida la classifica generale
SANREMO (ITALPRESS) – L’omaggio a Monica Vitti scomparsa oggi a Roma a 90 anni. L’intervento sul razzismo che vive sulla propria pelle Lorena Cesarini. Gli interventi di Checco Zalone che, tra una battuta e una canzone, affronta temi come diversità, transessualità con la sua personale versione di “Almeno tu nell’universo”; l’insoddisfazione della società nei panni del rapper Ragadi che, insieme ai produttori Cisty e Felea, in “Poco ricco” canta il disagio di chi ha «la madre devastata perché in casa ha una sola filippina e un padre eccezionale che va a puttane nel Bosco verticale». L’ultima maschera di Zalone è il virologo Oronzo Carrisi, cugino di sangue di Al Bano, che intona “Pandemia ora che vai via”: “La curva è andata giù sta per finire il sogno”.
Sono i momenti top della seconda serata del Festival di Sanremo 2022 che regala anche i conduttori della prossima edizione dell’Eurovision Song Contest che, ospitato a Torino, sarà guidato da Laura Pausini (che presenta anche Laura Pausini – Piacere di conoscerti , film sulla sua vita), Mika e Alessandro Cattelan che, insieme per la prima volta all’Ariston, cantano “I have a dream” degli Abba. Lorena Cesarini affronta un monologo sul razzismo partendo dalla sua vita. “Sono nata a Dakar da papà italiano e mamma senegalese. Sono cresciuta a Roma da quando ho 5 anni. Ho una laurea in Storia Contemporanea, ho lavorato all’Archivio generale dello Stato. Poi ho cominciato a studiare recitazione e faccio l’attrice. Scopro, però, a 34 anni che non sono una ragazza italiana come tante, perché sono nera. Da quando Ama ha annunciato che sarei stata con lui al Festival di Sanremo ho ricevuto molti messaggi cattivi dai social”, racconta per poi leggere, quasi alle lacrime, un brano tratto da “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun.
Poi c’è la gara dei 13 cantanti: rompe il ghiaccio Sangiovanni con “Farfalle”, continua Giovanni Truppi in canottiera e chitarra con “Tuo padre, mia madre, Lucia”, arrivano Le Vibrazioni con “Tantissimo”, Emma con “Ogni volta è così”, Matteo Romano con “Virale”, Iva Zanicchi con “Voglio amarti” che riceve una standing ovation dall’Ariston, Ditonellapiaga con Rettore con “Chimica”, Elisa con “O forse sei tu”, Fabrizio Moro con “Sei tu”, Tananai con “Sesso occasionale”, Irama con “Ovunque sarai”, Aka7even con “Perfetta così” e Highsnob & Hu con “Abbi cura di te”. Al termine della serata, la classifica generale della Sala Stampa che vede in testa Elisa, seguita da Mahmood & Blanco, La rappresentante di lista.
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