ROMA (ITALPRESS) – “Leonora Addio” di Paolo Taviani è l’unico film italiano in concorso alla Berlinale, che si svolgerà dal 10 al 20 febbraio.
Il film racconta la rocambolesca avventura delle ceneri di Pirandello e il movimentato viaggio dell’urna da Roma ad Agrigento, fino alla tribolata sepoltura avvenuta dopo quindici anni dalla morte. E a chiudere il film, l’ultimo racconto di Pirandello scritto venti giorni prima di morire: “Il chiodo” dove il giovane Bastianeddu, strappato in Sicilia dalle braccia della madre e costretto a seguire il padre al di là dell’oceano, non riesce a sanare la ferita che lo spinge a un gesto insensato.
«Il grottesco delle ceneri sballottate dal caso e dalla stupidità umana – afferma Taviani – pare uscito dalla stessa penna di Pirandello: il paradosso, il ridicolo che scivolano nell’assurdo. Come assurdo è il furore tragico di “Il chiodo”, la seconda storia del film ispirata a Pirandello da un fatto di cronaca a Brooklyn: ‘bambina uccisa da un ragazzo italianò. Qui la verità della cronaca si fonderà con un’altra verità, quella del film».
“Occhiali Neri”, nuovo film di Dario Argento, sarà presentato alla 72ma edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Special Gala.
Rai Cinema partecipa al 72. Festival di Berlino, con quattro film che ha contribuito a produrre: “Leonora addio” di Paolo Taviani in Concorso, “Occhiali neri” di Dario Argento nella sezione Berlinale Special Gala, e due titoli nella sezione Panorama: “Calcinculo”, di Chiara Bellosi e il film documentario “Nous, E’tudiants!” del regista africano Rafiki Fariala.
“I festival chiamano il cinema a raccolta anche nei momenti difficili, lo abbiamo visto negli ultimi anni. Per questo, comprendiamo e condividiamo la forte determinazione della Berlinale a non mancare l’edizione di quest’anno, pur con le limitazioni e le incertezze che le misure sanitarie impongono – afferma Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema.
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Taviani in concorso a Berlino con “Leonora Addio”
Mogol scrive a Draghi e Franceschini “Aiutate il settore spettacolo”
ROMA (ITALPRESS) – La nuova ondata di contagi che sta interessando il nostro Paese sta mettendo ancora una volta a dura prova il settore dello spettacolo che ha già pagato un prezzo altissimo nei due anni precedenti a seguito dell’adozione di misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza sanitaria. In questa difficile situazione, il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi e al Ministro della Cultura Dario Franceschini per chiedere nuovi sostegni a favore degli autori, degli artisti e di tutti lavoratori dello spettacolo e degli altri settori culturali, alla tutela dei quali la SIAE è votata fin dalla sua nascita. “Nel mio ruolo di Presidente della maggiore società di intermediazione italiana dei diritti di autore, che questo anno taglia il traguardo dei 140 anni di straordinaria vita – scrive – intendo innanzitutto esprimere, come già fatto altre volte, un grazie sincero e non formale, anche da parte dei nostri Associati, per tutti i provvedimenti che, anche in virtù del Vostro impulso e interesse, sono stati presi, fin dall’inizio della pandemia, per alleviare la situazione degli autori e degli editori nel nostro Paese, drammatica non solo per il crollo dei proventi relativi ai diritti, ma anche per le rilevanti ricadute occupazionali nel settore della musica e dello spettacolo, dalla cui straordinaria crisi – e questo viene fatto notare assai poco – è derivato e continua a derivare un ingente calo di introiti tributari, a detrimento della finanza pubblica”.
“Mi riferisco, in particolare – aggiunge – ai provvedimenti emanati in base all’art. 90 del decreto n. 18-2020 Cura Italia, ai dd.mm. MiC del novembre 2020 e marzo 2021, ed a tutti gli altri sostegni derivanti dai Fondi dell’art. 89, sempre del Cura Italia, e dell’art. 183 del decreto n. 34-2020 cd. “Rilancio”, tutti volti, con risultati di grande successo, a dare al nostro settore, vitale per il Paese, la possibilità di uscire dal tunnel nerissimo prodotto dall’emergenza sanitaria.
La situazione, tuttavia, rimane, come anche a voi è noto, assolutamente difficile, perché dopo l’anno nerissimo 2020 ed un primo semestre 2021 di prima risalita, i confortanti progressi del secondo semestre dell’anno scorso hanno subito una grave battuta d’arresto con l’arrivo della variante cd. omicron nel mese di novembre, che ha dato luogo ad un improvviso e drastico calo negli eventi musicali, cinematografici e assimilati nel cruciale periodo delle vacanze natalizie, calo che continua anche in relazione ai provvedimenti di sospensione degli eventi (allo stato, fino al 31 gennaio 2022) previsti dal cd. “decreto Natale” n. 221-2021 (art. 6).
Ciò è tanto più sconfortante, tenuto conto che con i controlli sul super green pass, e la meticolosa attuazione di tutti gli altri protocolli di sicurezza, i luoghi dove si fa musica, cinema e in generale di spettacolo, sono e saranno per tutti luoghi “sicuri”, in cui il rischio di contagio è e sarà reso il più basso possibile”.
“Nessuno sa, è certo – aggiunge – come evolverà la situazione pandemica, e fino a quando essa terrà in scacco, oltre alla salute del Paese, anche i destini del comparto culturale.
Ma è necessario fare subito qualcosa, dando ossigeno agli autori e agli editori perché possano arrivare “vivi” (perché a questo punto proprio di sopravvivenza si tratta) al tanto sospirato momento nel quale la vita sociale e artistica italiana potrà tornare alla normalità.
Tutto ciò premesso, con la presente vi rivolgo, sulla base di tutti questi incontrovertibili elementi di verità e dal profondo del mio cuore, facendomi portavoce degli oltre 100.000 autori e editori iscritti, un appello per l’urgentissima adozione di nuovi provvedimenti di sostegno economico per il mondo autorale che qui rappresento, eventualmente simili nelle forme e nei modi a quelli già adottati nei due anni scorsi, per l’elaborazione dei quali metto a disposizione fin d’ora gli uffici della Società.
Gli eventi di musica, cinema e spettacolo, fonte di felicità degli italiani, non possono più aspettare!”.
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Tommaso Paradiso torna con il nuovo brano “Lupin”
MILANO (ITALPRESS) – “Lupin”, il brano inedito di Tommaso Paradiso (Island Records), sarà disponibile a partire da mercoledì 19 gennaio su tutte le piattaforme digitali e anticipa il nuovo album “Space Cowboy”, previsto per il 4 marzo 2022.
Il tour sarà anticipato da due show esclusivi dedicati ai fan a Milano (Fabrique, 21 gennaio 2022) e Roma (Atlantico, 23 gennaio 2022): un regalo che Tommaso Paradiso vuole fare a coloro i quali attendono il tour nei palazzetti, rimandato a causa della pandemia da Covid 19. I due live, inizialmente previsti rispettivamente in Santeria Toscana 31 e Largo Venue, sono stati spostati nei club Fabrique e Atlantico, nel rispetto della sicurezza di tutti.
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Mattarella nomina Renzo Arbore Cavaliere di Gran Croce
ROMA (ITALPRESS) – Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha nominato Renzo Arbore Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana. E’ quanto si legge sul profilo twitter del Quirinale.
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Eddie Vedder, esce il nuovo singolo “Brother The Cloud”
MILANO (ITALPRESS) – Eddie Vedder pubblica oggi il nuovo singolo “Brother The Cloud”, disponibile su tutte le piattaforme e in radio. Il brano anticipa l’arrivo del suo attesissimo nuovo album, “Earthling”, che uscirà il prossimo 11 febbraio (Seattle Surf/Republic Records), di cui è disponibile il preorder nei formati CD e LP e il presave.
“Earthling”, prodotto dal produttore vincitore del Grammy Award® Andrew Watt, è il primo album di Vedder dopo “Ukulele Songs” del 2011 e a cui seguirà il suo primo tour da solista in oltre un decennio.
“Brother the Cloud” è l’ultimo singolo estratto dal nuovo album e si unisce a brani precedentemente pubblicati: “Long Way”, che Variety ha descritto così “la stridente “Long Way” guidata dalla chitarra vede Vedder che racconta la storia di un uomo perseguitato da un amore perduto”, e “The Haves”, che Stereogum ha commentato come “una ballata del cuore indagatore sulla connessione personale, che affronta il crescente divario tra ricchi e poveri”.
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Arriva su RaiUno “La sposa”, storia di riscatto femminile
ROMA (ITALPRESS) – In un periodo come quello che stiamo vivendo ormai da due anni, il pubblico televisivo ha bisogno di storie positive che cerca soprattutto nella fiction. In questo senso l’arrivo de “La Sposa” (Raiuno, da domenica 16 gennaio) ha un che di provvidenziale perché la protagonista è una donna tosta che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà e costruisce per sé e per quelli che la circondano un lieto fine incoraggiante e, perché no?, anche consolatorio. “Di solito fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. In questo periodo, forse, abbiamo più bisogno di sentire il rumore della foresta” osserva Benedetta Galbiati, direttrice della Fiction EndemolShine Italy (che ha prodotto “La Sposa” con Rai Fiction). Con lei, il vicedirettore di Rai Fiction Francesco Nardella: «Abbiamo bisogno di modelli aspirazionali forti e questa è una storia che ha una protagonista fortissima. Non è solo un melodramma, c’è anche il racconto di un’Italia che sta cambiando e dei diritti dei lavoratori della campagna». E, aggiungiamo, c’è il racconto dei diritti delle donne in un periodo storico, l’Italia degli anni ’60, in cui di femminismo ancora non si parlava: “Maria, la nostra protagonista, è una donna che ha tanto da dire agli uomini e alle donne di oggi” riprende Galbiati.
E ha ragione perché quella della protagonista de “La Sposa” è davvero una storia esemplare: Maria (interpretata da Serena Rossi) è una giovane donna calabrese che, per garantire un futuro migliore alla sua famiglia, decide di accettare il matrimonio per procura con un agricoltore vicentino e trasferirsi al Nord. All’epoca, alle soglie del boom economico, quella di sposarsi per procura è una pratica ancora in uso nel Sud Italia e Maria vi si adegua per saldare i debiti della sua famiglia, far studiare il fratello e assicurare alla sorella minore un futuro sereno con il fidanzato. Arrivata in Veneto, trova una situazione a dir poco scoraggiante: l’uomo che ha sposato è ancora disperato per la scomparsa della prima moglie e non vuole saperne né di lei né tanto meno del figlio che ha avuto dal primo matrimonio. “Maria farà molta fatica. Sopporterà con grande dignità razzismo e maschilismo e lo farà in silenzio non perché sia debole ma perché, al contrario, è più forte e riesce a rendere migliori le persone che incontra – racconta Serena Rossi – ‘La Sposa’ è una serie che parla del passato ma anche del nostro futuro. Se oggi abbiamo tante cose è anche grazie al sacrificio di chi ci è stato prima di noi. Mi sono rivista in Maria e ci ho rivisto mia nonna che è scomparsa proprio mentre giravamo e alla quale è dedicata questa serie”.
L’attrice si riconosce in molte delle caratteristiche della sua Maria: “Come lei credo sempre nel buono delle persone, voglio conservare questo candore fanciullesco nello sguardo. E, come Maria, credo molto nelle radici, nella tradizione. Oggi manca la pazienza, è tutto molto frenetico. Invece bisogna frenare e guardare lontano”. L’attrice, naturalmente, è molto sensibile al tema dei diritti delle donne: “Sono una donna fiera di crescere un bimbo maschio che, da grande, rispetterà e amerà le donne. Come glielo insegno? Con l’esempio, che vale più di tante parole. Lui mi ama, ama la sua mamma che è anche una donna che lavora, il suo imprinting è rispettare la donna in tutta la sua complessità». Se ha accettato di interpretare una donna come Maria, aggiunge la Rossi, è perché «da un po’ di tempo sento una certa responsabilità per quello che faccio. Sento che le persone che mi seguono si aspettano cose belle da me perciò scelgo personaggi che hanno qualcosa da raccontare o da insegnare”.
Come Maria, appunto, che per Giorgio Marchesi, nella serie Italo, il marito sposato per procura, è “una donna che sa gestire le cose di cui di solito si occupano gli uomini ma non perde mai la sua femminilità. Ha dolcezza e determinazione”. Su Italo, l’attore spiega: “È un personaggio senza luce che non riesce nemmeno a vedere sé stesso. Si trascina in vita ma è perso e considera un’usurpazione l’arrivo in casa di questa donna, scelta da suo zio, mentre lui sta ancora cercando la moglie scomparsa”. Con Maria, Italo ritroverà anche il rapporto con suo figlio Paolino (Antonio Nicolai), un bambino molto intelligente che soffre di crisi epilettiche e che, traumatizzato dalla scomparsa della madre, si è chiuso in sé stesso, ha smesso di andare a scuola e passa il suo tempo nella stalla con gli animali: “Antonio ha un viso espressivo e una bellezza molto vera. È stato scelto apposta un bambino senza esperienze precedenti per lasciargli la naturalezza – racconta Marchesi – Sul set giocavamo molto anche perché spesso era l’unico bambino sul set e non era facile per lui. È stato anche il nostro coach per il dialetto padovano perché lui è davvero veneto”.
“La Sposa” è diretta da Giacomo Campiotti. Nel cast, tra gli altri, ci sono anche Maurizio Donadoni (Vittorio Bassi) e Antonella Prisco nei panni di Nunzia, anche lei moglie per procura vessata dal marito che arriva dallo stesso paese di Maria e che aiuta la donna perché già a conoscenza di ciò che è accaduto a Italo.
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Bryan Adams, esce il nuovo singolo “Kick Ass”
MILANO (ITALPRESS) – Da venerdì 14 gennaio sarà in radio “Kick Ass”, il nuovo singolo di Bryan Adams che anticipa l’album di inediti “So Happy It Hurts” (BMG) in uscita l’11 marzo 2022.
Si tratta del quindicesimo disco in studio del rocker canadese: 40 anni di carriera, brani che sono impressi nella memoria di più generazioni, prima posizione in classifica in 40 Paesi nel mondo, e poi ancora 3 Academy Award nomination, 5 Golden Globe nomination, 1 Grammy Award. L’album contiene 12 brani di cui è autore. Sono già disponibili la title track “So Happy It Hurts”, primo singolo che ha anticipato l’album, e il brano scritto per il Calendario Pirelli 2022 “On The Road”.
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Brunori Sas torna con “Cheap!”
MILANO (ITALPRESS) – Escono oggi a sorpresa cinque nuove canzoni di Brunori Sas, alias Dario Brunori. Cheap! – divertente acronimo di Cinque Hit Estemporanee Apparentemente Punk – condensa arrangiamenti scarni e sporcature nei suoni in 16 minuti di puro divertissement, spontaneo, estemporaneo, “casereccio”.
“Cheap! è una raccolta di cinque canzoni casalinghe, scritte e registrate in una settimana lo scorso dicembre, con strumentazione scarna e approccio da “buona la prima” – racconta Brunori – “Si tratta quindi essenzialmente di un divertissement, nato dalla voglia di realizzare qualcosa di leggero (visti i tempi gravi), sia nel “cosa” che nel “come”. Un cotto e mangiato che affronta tematiche attuali, ma con un approccio che esce dalla dinamica “sacrale”, lunga e a tratti pallosa che connota la realizzazione dei dischi ufficiali”.
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