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E’ morto a 41 anni Virgil Abloh, direttore creativo di Louis Vuitton

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LOS ANGELES (ITALPRESS) – È morto, all’età di 41 anni, per un tumore, Virgil Abloh, fondatore di Off-White e direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton. Lo riporta la sua pagina ufficiale su Instagram: “Per oltre due anni Virgil ha combattuto coraggiosamente una forma di cancro rara e aggressiva, l’angiosarcoma cardiaco. Ha scelto di sopportare la sua battaglia in privato sin dalla sua diagnosi nel 2019, sottoponendosi a numerosi trattamenti impegnativi, il tutto mentre guidava diverse istituzioni significative che abbracciano moda, arte e cultura. In tutto questo, la sua etica del lavoro, la curiosità infinita e l’ottimismo non hanno mai vacillato. Virgil è stato guidato dalla sua dedizione al suo mestiere e alla sua missione di aprire le porte agli altri e creare percorsi per una maggiore uguaglianza nell’arte e nel design. Vi ringraziamo tutti per il vostro amore e supporto e chiediamo privacy per il nostro dolore”.
Virgil Abloh nasce nel 1980 a Chicago, in una famiglia di origini ghanesi. Studia presso l’università del Wisconsin e consegue la laurea in ingegneria civile, dove conosce il futuro collega e amico Kanye West. Abloh lavora nella street fashion di Chicago prima di entrare nella moda internazionale grazie ad uno stage presso Fendi nel 2009, al fianco del rapper Kanye West. I due iniziano quindi una collaborazione artistica che avvierà la carriera di Abloh con la fondazione di Off-White. Il designer americano cura anche la direzione artistica di diversi album di Jay-z e West tra cui Watch the Throne, e proprio con questa collaborazione, nel 2011, ottiene una nomination ai Grammy per Best recording package. Abloh viene scelto dalla maison di moda Louis Vuitton come direttore artistico della collezione uomo.
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Impegno e diritti umani al IX Premio internazionale Semplicemente Donna

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CASTIGLION FIORENTINO (AREZZO) (ITALPRESS) – Grandi esempi di coraggio, momenti di intensa commozione e messaggi di vera rinascita: si è concluso con successo il IX Premio Internazionale Semplicemente Donna che, venerdì 26 novembre, ha portato sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino le difficili e drammatiche storie di donne e uomini, da sempre impegnati nella lotta contro la violenza e la discriminazione di genere, aprendo una finestra su situazioni di profondo disagio, ma anche su esperienze di riscatto, solidarietà e realizzazione professionale.
“Ospitare il Premio Internazionale Semplicemente Donna, per la terza edizione consecutiva, è per la nostra città un onore – spiega Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – A volte quando sentiamo parlare di violenza sulle donne nelle cronache televisive o nelle grandi testate, la percepiamo come qualcosa di distante da noi. Ma basterebbe informarsi a fondo e leggere i dati per capire che invece la violenza di genere ci riguarda da vicino. È un fenomeno subdolo che ci riguarda da vicino, che affligge tutti i territori e tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. Ecco perché ascoltare le testimonianze di coraggio che, ogni anno, ci portano le premiate di questa manifestazione diventa un modo per smuovere le coscienze, per creare educazione, e per mettere in moto gli ingranaggi del cambiamento. Un cambiamento che può e deve partire da ognuno di noi”.
Sostenuta dal presenting sponsor Menchetti e caratterizzata dal ritorno della manifestazione all’interno degli istituti superiori della provincia aretina, l’edizione 2021 ha permesso, attraverso uno strumento potente come quello della testimonianza diretta, di accendere un focus su tematiche di estrema attualità: fra queste, l’emergenza-femminicidio, inaspritasi in questi anni di pandemia, la tragica condizione delle donne in Afghanistan, la lotta della legalità contro le mafie e la necessità di una corretta narrazione mediatica della violenza e della disparità di genere.
“Essere parte integrante, in veste di presenting sponsor, di questa IX edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è stata una grande emozione – dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro S.r.l – Le protagoniste di quest’anno sono esempi di forza, determinazione e tenacia, ma ci hanno mostrato come il percorso verso l’effettiva parità di genere sia ancora lungo. Noi siamo fieri che il 50% della nostra azienda sia composto da donne, molte delle quali lavorano nei punti strategici della nostra attività, ricoprendo cariche di rilievo e dimostrando come, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti della gestione e dell’organizzazione aziendale, le capacità e la visione femminili possano essere un vero valore aggiunto”.
Condotta dalla giornalista di SkyTg24 Monica Peruzzi, e svoltasi nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, la cerimonia del Semplicemente Donna 2021 ha profondamente colpito la platea del “Mario Spina” dando anche vita a momenti di significativa riflessione. Il premio per i “Diritti umani” è stato ben rappresentato da Sua Eccellenza Ms. Sania A. Ansari, presidente dell’omonima holding e della Fondazione Ansari, impegnata nella tutela delle donne, dei minori e dei rifugiati, e dall’atleta afghana Samira Asghari, il più giovane membro del Comitato Olimpico Internazionale, ma soprattutto il primo eletto dell’Afghanistan in seno al CIO. La nuova categoria “Donna e sport” ha visto trionfare l’atleta paralimpica Nicole Orlando, attuale detentrice di ben due record mondiali nei 100 metri e nel salto in lungo, mentre il premio per la “Ricerca scientifica” è stato ritirato dalla direttrice del laboratorio di virologia dell’INMI “Spallanzani”, Maria Rosaria Capobianchi che, con il suo team, ha isolato la sequenza parziale del virus SARS-CoV-2 nel febbraio dello scorso anno. E se la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata alla manager Diva Moriani, vicepresidente del colosso Intek e membro del CDA della Fondazione Dynamo Camp Onlus, il riconoscimento “Uomo per i diritti umani” è andato a Don Aniello Manganiello, il parroco anti-camorra del tristemente noto rione napoletano di Scampia. A ricevere il premio nella categoria “Impegno sociale e civile” è stata l’avvocato Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, da vent’anni promotrice di importanti progetti umanitari nelle zone più povere del pianeta, mentre il riconoscimento per il “Giornalismo” è stato assegnato a Luisa Betti Dakli, giornalista d’inchiesta esperta di diritti umani, direttrice del network d’informazione DonneXDiritti. Il premio “Donna Coraggio” è stata, infine, l’occasione per condividere le testimonianze di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta alle violenze dell’ex marito che, nel 2019, l’ha data alle fiamme procurandole ustioni sul 50% del corpo, e di Chiara Frazzetto, figlia e sorella di vittime di mafia, da anni schierata in una lunga battaglia a favore della legalità.
“Si è appena conclusa una serata che ha davvero lasciato il segno, grazie alle preziose e significative testimonianze delle nostre premiate – aggiunge Angelo Morelli, presidente del Comitato organizzatore – Un ringraziamento particolare a tutte loro che, con le loro storie, ci hanno fatto vivere emozioni irripetibili. Donne provenienti da mondi e da paesi diversi, con un vissuto diverso, a volte molto triste, altre volte contraddistinto dalla volontà di dimostrare quanto la fiducia in loro stesse le abbia gratificate e portate a ricoprire ruoli importanti. Tutte persone che, ogni giorno, vivono in trincea per la conquista dei loro diritti, tutte quante accumunate dal desiderio di lottare per se stesse e per le altre donne che, in ogni parte del mondo, soffrono e non hanno la possibilità di dimostrare quanto possa valere la loro esistenza”.
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Elodie, “Vertigine” guida la classifica radiofonica

ROMA (ITALPRESS) – “Vertigine”, ultimo singolo di Elodie uscito il 24 settembre su tutte le piattaforme digitali e in radio, dopo aver guidato la classifica radiofonica per due settimane consecutive a ottobre, torna ora a dominarla posizionandosi in testa.
Prodotta da DRD e scritto da Elisa Toffoli, Davide Petrella e Dario Faini, “Vertigine” è il quinto brano consecutivo dopo “Pensare male” in collaborazione con i The Kolors (disco di platino), “Margarita” (triplo disco di platino), “Guaranà” (doppio disco di platino) e “Andromeda” (disco di platino), a raggiungere tale traguardo nella classifica airplay italiana.
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Antonella Clerici torna con “The Voice Senior” su Rai1

ROMA (ITALPRESS) – «La televisione generalista è viva e vegeta» assicura il direttore di Raiuno Stefano Coletta, certo che esistano programmi ed eventi in grado di mettere davanti al piccolo schermo tutta la famiglia. Inclusi i giovani, come è accaduto ieri sera con “Bohemian Rhapsody”, il film dedicato a Freddy Mercury che, sottolinea Coletta, «tra il suo pubblico ha avuto un 30% di giovani tra i 15 e i 24 anni. E’ vero – dice – che l’abitudinarietà dei giovani non è verso lo schermo ma è altrettanto vero che tramite alcuni eventi o con prodotti trasversali riusciamo a portarli dentro». Uno di questi prodotti è “The Voice Senior”, la cui seconda edizione, presentata alla stampa, arriva su Raiuno domani in prima serata. Otto le puntate, e non più cinque, e una giuria che, al posto di Al Bano e di sua figlia Jasmine, vede Orietta Berti affiancare Loredana Bertè, Gigi D’Alessio e Clementino.
Al timone c’è ancora Antonella Clerici: a lei il compito di accogliere i concorrenti “over 60” (hanno tra i 60 e gli 88 anni) prima che questi si esibiscano, coronando il sogno di calcare un palco importante. Sogno che, per vari motivi, la vita non ha loro concesso prima: «Molti sono più bravi di noi. Quelli che hanno successo non sono necessariamente i più bravi – dice D’Alessio – Forse in certi momenti non si sono incastrati i pianeti, a volte ci vuole anche un pò di fortuna. Per questo io non li chiamo concorrenti, sono nostri colleghi a tutti gli effetti». Clerici conferma: «Il filo conduttore della vita di chi partecipa a “The Voice Senior” è la musica. Sono persone che arrivano dai lavori più diversi: c’è chi ha fatto il contadino, l’indossatore, il receptionist, il gestore di una tavola calda o l’addestratore di cani. Non vengono qui a cantare per diventare famosi, sanno che dopo non succederà probabilmente nulla (il vincitore potrà incidere un vinile con le performance avvenute sul palco del programma tramite l’etichetta discografica “Universal”, ndr) ma questo palco è il loro punto di arrivo». A loro e a tutti quelli che seguono “The Voice Senior la Clerici intende «comunicare un pò di gentilezza, in un momento come questo in cui si è arroganti e tutti contro tutti». Tra i concorrenti ci sarà qualcuno che ha avuto dei problemi, che ha superato una malattia, che ha imparato a guardare la disabilità di un figlio come una ricchezza e non come un guaio: «Le storie sono talmente diverse che sono un arricchimento per me – aggiunge la Clerici – Sono persone che hanno una forza di volontà e una voglia di vivere che io spesso non ho». La giuria, come dicevamo, sarà composta da Loredana Bertè («Per me il talento non ha età, la voglia che i concorrenti hanno di dimostrare come cantano mi arriva in pancia, non penso nè alla loro età nè alla loro storia»), Gigi D’Alessio («Parliamo di persone che hanno avuto una vita. L’idea vincente del programma è proprio questa: i nonni vengono a cantare e i figli e i nipoti li guardano. L’intera famiglia», Clementino («Cerco di coinvolgere i giovani ma non credo che siano necessari il rap e la trap, magari loro si divertono anche solo con le nostre battute» e la new entry Orietta Berti: «Mi hanno detto che quest’anno ci saranno voci bellissime, sarà un miscuglio di emozioni e soddisfazioni».
“The Voice Senior” è prodotto in Italia per Fremantle da Marco Tombolini: «Con ben 135 Paesi è il format più adattato al mondo».
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Elisa torna con il nuovo singolo “Seta”

MILANO (ITALPRESS) – Elisa torna sulla scena discografica con “Seta”, il primo singolo estratto dal suo nuovo album in uscita nel 2022 per Island Records. Il brano sarà disponibile per la rotazione radiofonica da venerdì 26 novembre.
A distanza di 3 anni da “Diari Aperti”, certificato doppio Platino, Elisa torna con un lavoro imponente che racchiude le sue diverse anime; un doppio album di canzoni inedite, uno in italiano ed uno in inglese (di questa parte, Elisa si è occupata anche dell’intera produzione).
Apripista del progetto è “Seta”, che viaggia su un tappeto sonoro di elettronica e synth, in cui la musica diventa un incontro tra melodia e parola nell’intensa produzione firmata da DRD.
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“Siamo qui”, nuovo album di Vasco Rossi certificato “oro”

ROMA (ITALPRESS) – Il nuovo album di Vasco Rossi, “Siamo qui”, in una sola settimana conquista l'”oro” (certificazione Fimi/GFK) e batte il record del 2021 di vendite nella prima settimana dalla sua pubblicazione.
Con questo grande successo l’artista annovera un nuovo primato:
essere primo in classifica degli album più venduti in 5 decenni differenti: ’80, ’90, ’00, 10, 20. Ne citiamo qui solo alcuni:
’80 “Bollicine”, “C’è chi dice no”, ’90 “Gli spari sopra”, “Nessun pericolo per te”, “Canzoni per me”, ’00 “Stupido Hotel”, “Buoni o Cattivi”, “Il mondo che vorrei”, 10 “Vivere o niente”, “Sono Innocente”.
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E’ morto Paolo Pietrangeli, l’autore di “Contessa”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 76 anni, il cantautore, regista, sceneggiatore e scrittore Paolo Pietrangeli. Nato a Roma, negli anni sessanta inizia a comporre canzoni a sfondo socio-politico, inserendosi ben presto nel filone della canzone di protesta. Dal 1966 fa parte del Nuovo Canzoniere Italiano. Alcune delle sue composizioni divengono estremamente popolari all’interno dei movimenti giovanili di sinistra a partire dalle agitazioni del 1968. Due in particolare si trasformano in veri e propri ‘inni’, il cui successo perdurerà negli anni a seguire: Valle Giulia e, soprattutto, Contessa, entrambe incise con la seconda voce di Giovanna Marini, altra grande interprete delle canzoni di protesta.
Nel 2008 Ala Bianca pubblica Antologia, doppio Cd che racchiude buona parte della sua produzione. In tutto 48 brani, tra i quali cinque inediti: Paure. Magari no (la Commessa), La questione meridionale, Dibattito sulle sorti della sinistra e mozioni contrapposte in una notte desolata di Chianciano Terme (Sliding door), Fiore di Gaza e Addio padre madre addio (clandestino).
Valle Giulia è ispirata dagli avvenimenti del 1º marzo 1968, quando presso la facoltà di architettura dell’università di Roma, situata in via di Valle Giulia, avviene il primo grave scontro tra gli studenti che occupano la Facoltà e le forze dell’ordine.
La fama di Paolo Pietrangeli è però dovuta soprattutto a Contessa, vera e propria colonna sonora del ’68 italiano.
Sul finire degli anni sessanta, parallelamente all’attività musicale, Pietrangeli inizia ad occuparsi attivamente di cinema. È aiuto regista con Mauro Bolognini de L’assoluto naturale (1969), con Luchino Visconti in Morte a Venezia (1971) e con Federico Fellini in Roma (1972). Nel 1974 è ancora aiuto regista con Paul Morrissey in due film direttamente ispirati da Andy Warhol: Flesh for Frankenstein e Blood for Dracula.Nello stesso 1974 debutta come regista con un documentario di forte impatto politico: Bianco e Nero, un viaggio nel mondo del neofascismo e una denuncia delle collusioni tra una parte dello Stato e settori eversivi dell’estrema destra. Nel 1977 dirige Porci con le ali, tratto dall’omonimo best seller di quegli anni. Nel 1980 torna alla regia per I giorni cantati, cui partecipa come interprete anche Francesco Guccini.
Negli anni successivi lascia di fatto la regia cinematografica per dedicarsi a tempo pieno alla regia televisiva e realizza sulle reti Fininvest programmi di vastissimo successo popolare come Maurizio Costanzo Show e Amici di Maria De Filippi. La sua vita si divide tra il lavoro in TV e i concerti in giro per l’Italia, dove comunque sempre privilegia spazi di intervento politico come manifestazioni popolari e realtà di base come sedi di partito e centri sociali. Il sodalizio televisivo con Maurizio Costanzo non viene incrinato neanche dall’ingresso in politica del presidente della Fininvest, Silvio Berlusconi, come leader del centro-destra nel 1994.
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“Jfk: Destiny Betrayed”, arriva in tv la miniserie di Oliver Stone

MILANO (ITALPRESS) – In occasione dell’anniversario dell’uccisione a Dallas del trentacinquesimo presidente americano John Fitzerald Kennedy, Sky propone la miniserie firmata da Oliver Stone, Jfk: Destiny Betrayed.
In prima visione tv su Sky Documentaries (canali 122 e 402) da lunedì 22 novembre alle 21.15 e disponibile anche on demand e in streaming su NOW, la serie in quattro episodi esamina e approfondisce i documenti recentemente desecretati sull’assassinio a Dallas nel 1963, uno dei misteri più controversi del ‘900. Con le voci narranti di Whoopi Goldberg e Donald Sutherland (sottotitolati nella versione italiana), e con un gruppo di scienziati forensi, medici, esperti di balistica, storici e testimoni, le prove presentate da Stone dimostrano che nel caso Kennedy la teoria del complotto è ormai una realtà.
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