LOS ANGELES (ITALPRESS) – Tragedia sul set del film western “Rust” in New Mexico. Secondo quanto riferisce la Cnn, l’attore Alec Baldwin avrebbe sparato con una pistola di scena uccidendo la direttrice della fotografia e ferendo il regista.
Halyna Hutchins, 42 anni, è stata trasportata in ospedale in elicottero e dichiarata morta dal personale medico dell’ospedale dell’Università del New Mexico. Ferito il regista Joel Souza, 48 anni.
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Alec Baldwin spara sul set in New Mexico, muore direttrice della fotografia
Siae “Stiamo valutando gli effetti dell’aggressione hacker”
Siae, sulla base delle evidenze ad oggi raccolte, informa i propri associati, mandanti, dipendenti, utilizzatori del repertorio che un gruppo criminale ha effettuato la copia di taluni file presenti nel sistema documentale della Società, prevalentemente file pdf. Non appena avuta notizia dell’accesso fraudolento al proprio sistema documentale, SIAE è intervenuta bloccando l’utenza che operava a danno della Società e dei soggetti interessati dalla violazione. Inoltre, sono state messe in atto altre misure rafforzative di sicurezza con il coinvolgimento di primarie società di Cyber Security come Feedback e da domani anche Leonardo, azienda di assoluto livello e di indiscussa capacità nella gestione degli incidenti di sicurezza, delle attività di recovery e protezione, in grado di affiancare SIAE nel fronteggiare la particolare capacità criminale degli aggressori, già noti alle forze dell’ordine.
Siae ha altresì depositato denuncia presso la Polizia Postale e reso notifica di violazione al Garante per la protezione dei dati personali.
La Società sottolinea con fermezza che produrrà ogni sforzo per perseguire i responsabili. Sta infine proseguendo nella valutazione degli effetti dell’accesso subìto. Si deve peraltro segnalare che purtroppo l’aggressione ha interessato file relativi a tipologie diverse: dati anagrafici;dati di contatto (mail, numeri telefonici); dati bancari (IBAN); dati riportati su documenti di identità; dati riportati sui moduli di adesione a SIAE relativi prevalentemente agli anni 2019 e 2020. Tutti gli interessati riceveranno puntuale informazione sugli specifici dati che li riguardano non appena Siae avrà terminato l’analisi del contenuto di tutti i singoli file, fornendo puntuale indicazione dei dati illecitamente carpiti che li riguardino.
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Ghali torna con il nuovo brano “Wallah”
MILANO (ITALPRESS) – Wallah, il nuovo brano in uscita il 29 ottobre, segna il ritorno di Ghali a quasi due anni dal successo di DNA. “Sento il bisogno dopo due anni come questi di tornare a fare ballare la gente – afferma Ghali – La musica, il ballo sono cose che servono alle persone per stare bene e penso che il peso di questi due anni sulla salute mentale delle persone cominci a farsi sentire. Abbiamo bisogno di affermare l’importanza della spensieratezza e Wallah è il mio augurio di poterci ritrovare a ballare insieme molto presto”. Sarà disponibile, nel giorno della release di Wallah, anche il videoclip sul canale YouTube dell’artista. Ghali ha scelto di affidare la regia a Moncef Henaien della casa di produzione Noon, una realtà internazionale per cui collaborano registi tunisini emergenti che Ghali ha ritenuto importante valorizzare anche nel nostro paese.
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Attacco hacker alla Siae, rubati 60 gigabyte di dati sugli artisti
ROMA (ITALPRESS) – Attacco hacker alla Siae, la Società Italiana degli Autori ed Editori. Secondo quanto si apprende, sono stati rubati 60 gigabyte di dati sensibili degli artisti iscritti. E’ anche stato chiesto un riscatto in bitcoin, che la Siae però non intende pagare, perchè mancano garanzie concrete che la diffusione dei dati venga bloccata.
La Siae ha segnalato l’accaduto al Garante della Privacy e ha presentato una denuncia alla polizia postale, che ha avviato le indagini del caso.
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Tarantino “Il cinema non è morto, la gente vuole normalità”
ROMA (ITALPRESS) – “Sono cresciuto leggendo libri basati sui film. Ne ho riletti alcuni e ho pensato: perchè non farlo con un mio film?. C’era una volta Hollywood è piaciuto tanto e avevo tanto materiale anche non montato. E’ vero che è una specie di espansione di un mio film ma è anche un romanzo su Hollywood”. Regista, sceneggiatore, produttore, attore e creatore di mondi che hanno avuto un impatto dirompente nell’immaginario collettivo degli ultimi decenni, Quentin Tarantino viene omaggiato alla Festa del Cinema di Roma con il Premio alla Carriera ed è protagonista di un Incontro Ravvicinato.
La pandemia ha fatto dire a molti che il cinema è morto a favore delle serie tv: “Vedremo se il cinema è morto – ha detto il regista -. Io ho una sala di proiezione e ne ho appena comprata un’altra e posso dirvi che dopo la pandemia abbiamo avuto una grande affluenza di pubblico. La gente vuole tornare alla vita di sempre, vuole normalità”.
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Achille Lauro, esce il nuovo brano “Io e te”
MILANO (ITALPRESS) – “Io e te”, scritto e interpretato da Achille Lauro, esce venerdì 22 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio. Il brano accompagna il lancio di Anni da Cane, un film di Fabio Mollo, prodotto da Notorious Pictures, disponibile dal 22 ottobre in esclusiva su Amazon Prime Video, che vede Achille Lauro non solo penna e voce di “Io e te” ma anche interprete in un cameo.
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“Il cacciatore” torna su Rai2, il nemico ha il volto di Provenzano
ROMA (ITALPRESS) – Torna su Raidue (da mercoledì 20 ottobre, in prima serata, con anteprime dei due primi episodi già disponibili su RaiPlay) “Il cacciatore”, la serie liberamente tratta da libro “Cacciatore di mafiosi” di Alfonso Sabella. In questa terza stagione il procuratore antimafia Saverio Barone (Francesco Montanari) continua a combattere Cosa Nostra dopo l’arresto dei fratelli Giovanni ed Enzo Brusca, ma si trova davanti un nemico che, non solo non spara più, ma si è legata a doppio filo con la politica e con le istituzioni. È diventata la mafia dei colletti bianchi: «Barone vive una sensazione di profonda instabilità emotiva – anticipa Montanari – Si chiede contro chi stia combattendo e quante informazioni siano realmente accessibili a lui». Si parla insomma (anche) della Trattativa Stato-mafia: «È uno dei temi che tocchiamo. Non è esplicitata ma è uno dei motivi per cui Saverio Barone si mette in discussione».
Questa volta, dicevamo, Barone è nel mirino dell’ultimo dei Corleonesi, Vito Vitale, che ha giurato di ucciderlo mentre Pietro Aglieri e Bernardo Provenzano continuano i loro affari. La sua lotta ha compromesso anche gli affetti familiari: la moglie Giada si è trasferita in un’altra città con la figlia Carlotta. Per il procuratore antimafia non è facile decidere se continuare la sua battaglia contro una mafia che non conosce più… In questo percorso, che è anche umano oltre che professionale, Barone incontra Paola Romano (Linda Caridi), giovane magistrato per la quale, spiega Montanari, «lui dovrebbe diventare una sorta di mentore. Se non fosse che lui non conosce la diplomazia ed è a disagio con il femminile, non è maschilista ma è digiuno delle regole emotive nel rapporto uomo-donna. Per questo – prosegue l’attore – inizialmente la vede come un ostacolo finché non ne riconosce il valore e cerca di capire se può essere l’erede che continuerà la sua battaglia». Lei, peraltro, per motivi generazionali «capisce meglio di lui che i vecchi schemi non funzionano più. È questo comporta una grande frustrazione per Barone che non è più il primo della classe perché non ci sono più le stragi, non si spara più e lui non riconosce più le tracce che ha seguito finora».
Saverio Barone, com’è noto, è in realtà l’ex magistrato antimafia Alfonso Sabella. Tra lui e Montanari, racconta l’attore, è nata una bella amicizia: «Abbiamo legato molto. Durante le riprese della prima stagione de “Il cacciatore” ho voluto conoscerlo a set già avviato perché noi facciamo una serie non una docufiction, tant’è che io mi chiamo Barone e non Sabella. Lui è un uomo di grande spessore, molto colto, acuto. Un combattente ancora oggi che l’antimafia è un lontano ricordo. Parlarci è sempre molto costruttivo, anche perché queste cose io le faccio per finta ma lui le ha fatte davvero! Mercoledì sera, come da tradizione, organizzerà la visione dei primi due episodi a casa sua dove ci divertiremo e ci commuoveremo tutti insieme. Per lui rivedere sullo schermo quelle vicende deve essere abbastanza forte».
Francesco Montanari non nasconde la soddisfazione per il personaggio di Saverio Barone con cui, peraltro, ha vinto la Palma d’Oro al Canneseries 2018: «Mi ha dato tanto, non lo lascerei mai anche se, non so quando, dovrò farlo. Più sto dentro i suoi panni e più ci sto bene» dice, dichiarandosi disponibile se qualcuno volesse fare della storia di Saverio Barone un film. È contento anche perché, come spesso purtroppo accade ai personaggi negativi (e lui ne sa qualcosa, visto che è stato il Libanese di “Romanzo Criminale”), molti spettatori si identificano in Barone: «L’identificazione con i personaggi è necessaria, altrimenti uno cambia canale. Noi facciamo intrattenimento, non vogliamo insegnare niente a nessuno, a quello deve pensarci la società, indirizzando l’individuo verso principi collettivi di bene civile. Però vedo sui social che ci sono tanti ragazzi che apprezzano “Il cacciatore” e stanno aspettando la terza stagione».
“Il cacciatore” è una coproduzione Cross Productions, Beta e Rai Fiction, diretta da Davide Marengo e Fabio Paladini. Nel cast ci sono anche, tra gli altri, Roberto Citran, Francesca Inaudi, Marcello Mazzarella e Peppino Mazzotta.
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Alessandra Amoroso torna con l’album di inediti “Tutto accade”
“Sono una che porta in giro l’entusiasmo, sono la persona che vede il sole anche dove non c’è: sono una privilegiata”. Lo ha sostenuto Alessandra Amoroso alla vigilia del suo nuovo album di inediti “Tutto accade”, in uscita venerdì 22 ottobre, a tre anni di distanza dal precedente “10”. “La cosa meravigliosa di questo disco è che molti brani sono arrivati prima di fatti accaduti nella mia vita – ha rivelato – Alcuni pezzi sono stati poi cambiati perché volevo dargli un senso diverso dopo il lockdown; sicuramente “Sorriso grande” è nata dopo: forse per questo dopo la notte c’è un sorriso grande, però molti brani sono datati rispetto a quello che è successo”.
“Tutto accade” è composto da 14 brani inediti che portano le firme, fra gli altri, di Paolo Antonacci, Davide Petrella, Federico Zampaglione, Federica Abbate, Giordana Angi, Rocco Hunt, Roberto Casalino, Cheope, Virginio Simonelli e Federica Camba; i produttori sono Dario Faini, Francesco “Katoo” Catitti e Takagi & Ketra.
“Sono andata dove mi portava il cuore e ho scelto anche con la pancia e con la testa persone che si avvicinassero o che potessero avvicinarsi al mio vissuto, alla mia vita, alle mie emozioni, e anche chi strada facendo ha capito il mio carattere, la mia personalità – ha precisato – Hanno conosciuto la Sandrina nel profondo, perché con queste persone comunque, ancora oggi e in questi anni di conoscenza, ho condiviso veramente la vita di tutti i giorni: siamo riusciti a rendere meraviglioso questo disco con la musica, con i testi, senza mai perdere di vista chi sono e le tante sfumature di Alessandra perché alla fine sono anche quelle che mi hanno fatto conoscere alla gente. L’idea di poter andare fuori dagli schemi attraverso la musica mi incuriosiva: per questo è stato scelto Dardust, di unire i nostri mondi, dare qualcosa di diverso, non abbandonando mai chi sono stata e chi sono”.
Alla cantante erano arrivate una serie di proposte musicali per la realizzazione di questo nuovo album. “Quando avevo in mano una serie di provini, ho cercato di fare una scelta che potesse portare a me delle immagini, vivere delle sensazioni, anche basandomi sulla pelle – ha confessato – Le ho ribattezzate pelle di gallina che non è più pelle d’oca: in realtà “Tutto accade” è avvenuto dopo, perché proprio di questa connessione, di questa magia che c’è stata da parte della musica nella mia vita, ha fatto sì che diventasse un ‘tutto accade’ e non è un caso che sia arrivato oggi”. All’inizio di “Il nostro tempo” c’è la vocina di sua nipote Andrea. “Quando crescerà dirò di non perdere mai quell’animo che ha oggi – ha confidato – Ho tutt’ora quella parte di Andrea, vedere con gli occhi di una bimba di 5 anni le cose che succedono, di avere quell’entusiasmo, quella voglia di vivere, quell’energia: ho ancora la piccola Sandrina accanto a me, che mi sprona e mi fa vedere le cose con l’entusiasmo, con quell’ingenuità, e io non voglio perderla. Oggi abbraccio Sandrina e gli dico grazie e che mia nipote possa fare la stessa cosa”.
Ad anticipare l’uscita dell’album è stato il nuovo singolo “Tutte le volte” che rappresenta un altro passo importante nel percorso dell’artista verso una nuova consapevolezza di sé: un viaggio partito dai brani “Piuma” e “Sorriso grande” che prosegue con questa canzone piena di ritrovata energia e nuove certezze. “In tante occasioni io non riconoscevo Alessandra Amoroso e adesso che ci ho fatto pace sono molto più sicura – ha apostrofato – Ho lavorato sicuramente sulle mie insicurezze, sulle mie paure: oggi non ho paura di niente, di espormi o di dire la mia, o portare avanti il mio pensiero, non che prima non lo facessi nascosta dietro un sorriso o perché scendevano troppe lacrime, e oggi ringrazio quelle lacrime e quel sorriso che ha mascherato sofferenze e difficoltà”.
Alessandra Amoroso ha analizzato tutto ciò che è accaduto durante il lockdown. “Ognuno di noi fa il percorso che crede – ha osservato – Io spero sempre nel positivo anche se mi è capitato di vedere in giro tanto odio e tanta cattiveria: questo mi fa male perché in un momento così brutto e surreale, pensavo che ne saremmo usciti come a Natale, tutti più buoni, uniti, ma spero che si possa cambiare. Io ho cercato di raccontare la mia storia con “Sorriso grande”: spero possa arrivare ancora a delle persone”. Nel 2022 ci sarà il grande ritorno ‘live’ con l’evento “Tutto accade a San Siro”, il 200esimo concerto in carriera dell’artista, previsto per il 13 luglio, in cui per la prima volta si esibirà sul palco più prestigioso della musica pop e rock italiana e internazionale, quello di San Siro.
“Bisognerebbe fare qualcosa per tutta quella gente che fa musica, che crede nella musica, lavora per e con la musica – ha puntualizzato – Ancora oggi non è che siamo soddisfatti, non sono contenta e se “Tutto accade a San Siro” mi rende feliciotta per il resto non lo sono tanto, non possiamo più scendere a compromessi: forse più di tanti abbiamo avuto pazienza, abbiamo rispettato le regole, però adesso basta, non se ne può più; tutto il resto del mondo fa musica, vive di musica, lavora con la musica, solo qua siamo l’ultima ruota del carro e questo mi fa arrabbiare, però spero sempre in un futuro migliore”.
Dal 22 ottobre partirà poi il “Tutto accade Instore tour” di 16 appuntamenti nelle principali città italiane con cui Alessandra tornerà finalmente ad incontrare il suo pubblico: il 22 ottobre a Milano (Feltrinelli Red City Life, Piazza Tre Torri 1, ore 17.00), il 23 a Roma (Feltrinelli, Galleria Alberto Sordi, ore 20.00), il 24 a Lecce (Feltrinelli, Via Templari 9, ore 17.00), il 26 a Napoli (Feltrinelli, Via Santa Caterina a Chiaia 23, ore 17.00), il 27 a Bari (Feltrinelli, Via Melo 119, ore 17.00), il 28 a Catania (Feltrinelli, Via Etnea 283, ore 17.00), il 29 a Palermo (Feltrinelli, Via Cavour 133, ore 17.00), il 31 a Torino (Feltrinelli, Piazza C.L.N 251, ore 17.00), il 2 novembre a Firenze (Feltrinelli, Piazza della Repubblica 26R, ore 17.00), il 3 a Bologna (Feltrinelli, Piazza Ravegnana 1, ore 17.00), il 4 a Genova (Feltrinelli, Via Ceccardi 16R, ore 17.00), il 12 a Messina (Feltrinelli, Via Ghibellina 32, ore 17.00), il 14 a Caserta (Juke Box, Via Carlo Cornacchia 10, ore 15.00), il 16 a Reggio Emilia (CC I Petali c/o UCI Cinema, Piazzale Atleti Azzurri d’Italia 5, ore 16.00), il 17 a Villesse, Gorizia (CC Tiare Shopping, Località Maranuz 2, ore 17.00) e il 18 a Stezzano, Bergamo (CC Le Due Torri, Via Guzzanica 62/64, ore 16.00).
(ITALPRESS).









