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Spettacoli

Eurovision, negativo test droga per leader dei Maneskin

ROMA (ITALPRESS) – “Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione”. Così l’EBU, European Broadcasting Union, che promuove e organizza l’Eurovision Song Contest, chiude, attraverso una nota, la vicenda che ha coinvolto i Maneskin e il frontman Damiano, accusato di aver sniffato cocaina in diretta. “Siamo allarmati – prosegue l’Ebu – dal fatto che speculazioni inesatte che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l’esito dell’evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i Maneskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l’ora di lavorare con il nostro partner italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno”.
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I Maneskin vincono l’Eurovision Song Contest 2021

ROMA (ITALPRESS) – I Maneskin hanno vinto l’Eurovision Song Contest 2021. Con “Zitti e Buoni” hanno ottenuto 524 punti superando grazie al televoto la Francia, seconda con 499 e la Svizzera con 432. Nell’esibizione dopo la vittoria i Maneskin hanno cantato la versione non censurata. Per la musica italiana è il terzo successo dopo quello di Gigliola Cinquetti nel 1964 con Non ho l’eta (per amarti) e nel 1990 Toto Cutugno con Insieme: 1992.
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Bob Dylan, il menestrello di Duluth compie 80 anni

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Chissà cosa penserà, lui così schivo e da sempre lontano da ogni forma di celebrazione, di tutto quello che si sta scrivendo in questi giorni sul suo compleanno “tondo”. Sì perché Bob Dylan, al secolo Robert Zimmerman da Duluth, Minnesota, il 24 maggio compie 80 anni. Quasi tutti vissuti a braccetto con quella musica che iniziò a frequentare a soli 6 anni, studiando pianoforte e chitarra.
Il nome, contrariamente a tanti artisti che se lo sono visto consigliare dai discografici, se lo è scelto da solo. Qualcuno aveva ipotizzato che lo avesse preso dal poeta gallese Dylan Thomas ma lui lo ha smentito, spiegando che gli era semplicemente venuto in mente così, Bob Dylan, diventato il suo nome anche legalmente. Dopo gli inizi (assai precoci, parliamo degli anni del liceo, prima, e dell’università poi), Dylan inizia a girare l’America come una sorta di menestrello ambulante. Non è il massimo, come gli capita, doversi esibire tra un numero e l’altro in un locale di striptease ma gli inizi, si sa, non sono mai facili. Ma nel 1960 riesce, comunque, a realizzare un suo sogno: conoscere il “menestrello” Woody Guthrie. Lo incontra quando Guthrie è ricoverato in ospedale, malato e povero, ma subito tra i due nasce una grande amicizia. Ed è grazie al suo incoraggiamento che Dylan inizia a girare i locali del Greenwich Village. La sua musica, folk contaminato con il rock’n’roll, il “folk-rock”, colpisce subito, nel bene e nel male. Ma, tra applausi e critiche, sono soprattutto i suoi testi ad arrivare al cuore dei giovani che, in quegli anni, si preparano al ’68. Nei suoi brani c’è poco amore ma tanta attenzione ai temi sociali e ai diritti civili. Un titolo su tutti: quella “Blowin’ in the wind” che tutti noi, almeno chi ha superato gli “anta”, ha cantato almeno una volta nella vita e che ha avuto decine e decine di cover da parte di altrettanti artisti così come è accaduto all’altrettanto memorabile “Knocking on Heaven’s Door”.
Negli anni che seguono Dylan diventa un mito, un’icona popolare a dispetto appunto della sua riservatezza, tanto che nel 1992 la sua casa discografica, la Columbia, organizza un concerto in suo onore al Madison Square Garden di New York per il quale sul palco, sfilano leggende del rock come Lou Reed, Eric Clapton, George Harrison e Stevie Wonder. Ne nasce anche un doppio Cd: “Bob Dylan – The 30th Anniversary Concert Celebration”.
Il 1997 lo vede malato (viene ricoverato in ospedale per una rara infezione cardiaca) ma, presto, ristabilito tanto da prendere parte allo storico concerto organizzato a Bologna alla fine del Congresso Eucaristico. Dylan iniziò cantando “Knocking on Heaven’s Door” e, durante la sua mezz’ora di esibizione, ad un certo punto si interruppe per andare a stringere la mano a Giovanni Paolo II, dopo essersi tolto il cappello ed avere fatto un piccolo inchino.
Con gli anni 2000 arrivano due premi prestigiosi: nel 2008 il Pulitzer come “cantautore più influente dell’ultimo mezzo secolo” e nel 2016 il Nobel per la Letteratura “per aver creato una nuova espressione poetica nell’ambito della grande tradizione della canzone americana”. Il premio, vinto nel mese di ottobre, è stato ritirato da Dylan solo nell’aprile successivo perché il cantante non si è presentato alla cerimonia di Stoccolma (dove è stato sostituito da una emozionatissima Patti Smith) e questo ha dato origine a un piccolo giallo poiché si è pensato che Dylan volesse rifiutarlo.
Nel 2020 Dylan, che vanta 125 milioni di dischi venduti, dieci Grammy e l’Oscar nel 2001 per “Things Have Changed” (dal film “Wonder Boys”), ha venduto alla Universal Music i diritti del suo intero catalogo musicale per la cifra record di 300 milioni di dollari.
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Levante, esce il nuovo singolo “Dall’alba al tramonto”

ROMA (ITALPRESS) – Due nuove produzioni artistiche per Levante, entrambe ruotano intorno ai grandi temi della fine e dell’Inizio. Esce oggi, venerdì 21 maggio, infatti, il nuovo brano “Dall’alba al tramonto”, una ballad ipnotica che ruota intorno a quelli che comunemente vengono ritenuti “poli opposti”, come appunto, l’alba e il tramonto, il giorno e la notte, l’inizio e la fine, e tutti quegli estremi che in realtà implicano per loro natura una condizione di reciprocità e dipendenza.
Una riflessione che si lega necessariamente anche al terzo romanzo di Levante “E questo cuore non mente”, in uscita l’8 giugno per Rizzoli, in cui il lettore segue la protagonista Anita nel suo viaggio introspettivo attraverso un percorso di psicoterapia che parte dalla fine (di una storia d’amore di Anita, in questo caso), per tornare all’inizio, curare l’anima dalle ferite del passato e abbracciare finalmente la scatola nera delle proprie emozioni.
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Ludovico Tersigni è il nuovo conduttore di X Factor

MILANO (ITALPRESS) – X Factor sceglie il suo frontman: sarà Ludovico Tersigni il conduttore dello show di Sky prodotto da Fremantle, atteso a settembre su Sky e NOW.
Romano, 25 anni, Tersigni è tra i protagonisti di Skam Italia, vero fenomeno generazionale che ha rivoluzionato il genere delle teen series e tenuto incollati agli schermi migliaia di fan per quattro stagioni. Recitazione ma anche musica, di cui è grande appassionato: oltre a conoscerla e ad ascoltarla, suona il basso e la chitarra e ha una band di cui non ha mai svelato il nome.
Antonella d’Errico, Executive Vice President Programming Sky Italia, afferma: «Nella scelta del nuovo conduttore di X Factor, abbiamo deciso di lasciarci guidare da due capisaldi della storia di Sky: la ricerca del talento e il desiderio costante di metterci alla prova. Con Ludovico siamo convinti di aver trovato un nuovo punto d’incontro tra questi due elementi: un talento che racchiude in sè l’autenticità, la freschezza, il fervore creativo dei vent’anni e la volontà – la sua, ma anche la nostra – di intraprendere una sfida su un nuovo territorio, con un nuovo racconto. Siamo felici di avere Ludovico con noi, e non vediamo l’ora di poterlo accogliere sul palco di X Factor 2021, che ora sarà anche, e soprattutto, il suo palco». Gabriele Immirzi, CEO di Fremantle, dichiara: «Diamo il benvenuto a Ludovico nella famiglia di X Factor. Avrà il compito difficilissimo di sostituire Alessandro Cattelan, che per dieci anni è stato volto e identità del programma. Di lui mi hanno colpito tante cose, ma più di tutte la curiosità e la motivazione con cui ha deciso di intraprendere questo nuovo capitolo della propria carriera artistica, virando senza alcuna esitazione rispetto a un percorso già molto ben avviato. X Factor ha bisogno del suo entusiasmo, della sua passione, della sua energia e della sua voglia di rischiare. Sono sicuro che sarà una scossa salutare per il pubblico, ma anche per noi che facciamo il programma. E siamo felicissimi che abbia accettato questa sfida».
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Franceschini “20 mln per cinema, teatro e spettacoli all’aperto”

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“Venti milioni di euro per sostenere i cinema e gli spettacoli all’aperto nella stagione estiva. Nel momento della ripartenza, con le progressive riaperture delle attività, è fondamentale aiutare quelle realtà del mondo dello spettacolo che tradizionalmente animano le estati delle nostre città e delle mete turistiche, portando la cultura nelle piazze, negli antichi teatri greco romani, nelle ville e nei parchi di tutta Italia”.
Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini che ha firmato un decreto che destina 10 milioni di euro del fondo emergenza spettacolo, cinema e audiovisivo al sostegno della programmazione di spettacoli cinematografici all’aperto e 10 milioni di euro al sostegno e alla organizzazione degli spettacoli dal vivo all’aperto svolti nel periodo compreso tra il 26 aprile e il 30 settembre 2021 nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Potranno presentare domanda di contributo i gestori di sale cinematografiche all’aperto con almeno 40 posti a sedere che programmino un minimo di 40 proiezioni in tale periodo, così come gli organizzatori di spettacoli di teatro, musica, danza e circo che realizzino un minimo di 15 rappresentazioni nel medesimo periodo.
Le risorse verranno ripartite in parti uguali tra i beneficiari, entro il limite di 10.000 euro ciascuno.
Il provvedimento è stato inviato agli organi di controllo e verrà pubblicato sul sito del Ministero della Cultura.
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A Milo l’ultimo saluto a Franco Battiato, funerali in forma privata

CATANIA (ITALPRESS) – Funerali in forma privata a Milo, piccolo comune alle Falde dell’Etna, dove si è spento all’età di 76 anni dopo una lunga malattia il “maestro” Franco Battiato. Il rito funebre è officiato da padre Orazio Barbarino con don Giudalberto Bormolini. Per volere dei familiari, l’ultimo saluto al cantautore siciliano si svolge con pochi intimi, all’interno della cappella privata di Villa Grazia, in contrada Praino, la sua residenza. Fuori dalla villa, in perfetto stile siciliano, tante troupe televisive, fan, vicini di casa e conoscenti che stazionano in modo silenzioso e discreto. Diversi gli artisti che hanno dato l’ultimo saluto a Franco Battiato, tra questi Carmen Consoli, Alice, Luca Madonia e Giovanni Caccamo.
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È morto Franco Battiato

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CATANIA (ITALPRESS) – Lutto nel mondo della musica. Si è spento a 76 anni, nella sua abitazione, il cantautore siciliano Franco Battiato. Era malato da tempo.
Artista eclettico e mai banale, dopo l’iniziale fase pop degli anni Sessanta passò al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente, per poi ritornare alla musica leggera, approfondendo anche la canzone d’autore. Fra gli altri stili in cui si è cimentato anche la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica.
Tra novembre 2012 e marzo 2013 ha portato avanti una breve esperienza in qualità di assessore al turismo della Regione Siciliana nella giunta di centrosinistra del presidente Rosario Crocetta.
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