ROMA (ITALPRESS) – E’ nata Vittoria, la secondogenita di Chiara Ferragni e Fedez. A dare l’annuncio su Instagram è stata l’influencer. “La nostra Vittoria” si legge nel messaggio che accompagna la foto della piccola in penombra. “Vi leggo con grande gioia amici del Twitter, grazie per tutto l’affetto! Un abbraccio immenso da mamma, papà, Lello e Vitto #ferragnez”, scrive Fedez su twitter.
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Ferragni-Fedez, è nata la secondogenita Vittoria
Colapesce e Dimartino, “Musica leggerissima” è disco di platino
ROMA (ITALPRESS) – “Musica leggerissima” è disco di platino, primo tra i brani sanremesi a conquistare la certificazione. Un successo, quello di Colapesce e Dimartino, che si conferma settimana dopo settimana su tutte le classifiche streaming, radio e web. Su YouTube il video ufficiale diretto da Ground’s Oranges, ha già superato i 16 milioni di visualizzazioni diventando il videoclip più visto del Festival di Sanremo 2021.
Il 19 marzo è uscito “I mortali²” (42 Records/Numero Uno), una nuova edizione, al quadrato, del primo album scritto interamente a quattro mani da Colapesce e Dimartino. Un doppio album che contiene, oltre tutti i brani del precedente “I mortali”, 10 nuove tracce tra cui il brano in gara al Festival di Sanremo “Musica leggerissima”, la cover di “Povera Patria” e un nuovo inedito la title-track “I mortali”. A completare la tracklist de “I mortali²” anche un adattamento in italiano di “Born to Live” di Marianne Faithfull dal titolo “Nati per vivere” e sei brani tratti dalla discografia da solisti del duo che Colapesce e Dimartino ripresentano in versione inedita: “Copperfield”, “Non siamo gli alberi”, “Totale”, “I calendari”, “Amore sociale” e “Decadenza e panna”.
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100 anni fa nasceva Nino Manfredi, un pezzo di storia del cinema e d’Italia
Il 22 marzo 1921 nasceva in quel di Castro dei Volsci, delizioso paesino della Ciociaria, Nino Manfredi. Ci ha lasciati il 4 giugno del 2004, dopo una carriera d’attore costellata di successi, protagonista di alcuni dei più grandi film della storia del cinema italiano. Raccontare la storia di Saturnino, questo il suo nome di battesimo, sarebbe complicatissimo, per la ricchezza della sua carriera, l’incredibile quantità di registi straordinari con cui ha lavorato, soprattutto per lo spettro ampissimo che ha abbracciato con le sue interpretazioni dell’italiano più o meno medio.
Dopo una gavetta in teatro, nel 1949 esordisce al cinema, per dovere di cronaca con Torna a Napoli di Domenico Gambino. Da lì, per cinque decenni, è stato parte della nostra Storia. Facile dimostrarlo.
Fu Pasquino per Luigi Magni ne L’anno del Signore, ma anche Ciceruacchio In nome del popolo sovrano e il Monsignor Colombo da Priverno ne In nome del Papa Re. Una trilogia che racconta la genesi del Regno e dell’Italia stessa. Quel paese che contribuì a far diventare repubblica l’Antonio di C’eravamo tanto amati, forse il più importante (e anche meraviglioso) film della storia del cinema italiano. E forse quel partigiano, poi portantino, che ha cercato di capire se valesse la pena di aver rischiato la pelle per quella per trent’anni, aveva dei fratelli. Uno poteva essere Il padre di famiglia Marco, che all’alba del ’68 è un architetto che deve affrontare il trauma di essere padre e marito in un’Italia già senza identità. E magari, saturo della società che non lo capisce, si è volutamente perso nel Continente Nero, mettendo sulle sue tracce Alberto Sordi in Riusciranno i nostri amici…
Manfredi, Gassman, Sordi, Mastroianni, si sono incrociati, sfiorati e confrontati, talvolta anche non troppo amichevolmente. Ma insieme hanno creato un immaginario del nostro paese irripetibile e prezioso, che proprio oggi, in un momento di grande confusione e paura, dovrebbe essere nuovamente visto e studiato. Tra tutti, Manfredì è stato quello che, anche e molto più di Sordi, si è cimentato nell’abbracciare tipi dei più differenti. L’emigrato in Svizzera di Pane e cioccolata, film straordinario di Franco Brusati, dovrebbe essere un esempio da portare ogni giorno, così come il “barista” di Cafe Express e il cameriere di Spaghetti House. Giuliano Montaldo regalò a Nino Manfredi, ma forse non avrebbe potuto affidarlo a nessun altro, un ruolo incredibile ne Il giocattolo, ritratto fotografico del borghese italiano negli anni di piombo. Anche da regista Manfredi comprese perfettamente le necessità degli italiani. Per Grazia Ricevuta, la sua opera prima, è una delle più lucide analisi del bisogno di spiritualità imposta di cui ha bisogno il nostro paese. Nudo di donna, con una splendida Eleonora Giorgi, è un giallo onirico che rompe il tabù dell’italiano diviso tra famiglia e trasgressione.
Avremmo bisogno oggi di un Nino Manfredi, ci sta provando Valerio Mastandrea da tempo, che con Manfredi divise la scena in uno degli ultimi film d’attore, e anche del grande e mai sufficientemente celebrato Luigi Magni, La carbonara. Proprio in quelle settimane Mastandrea era al Sistina nei panni che per primo vestì proprio Manfredi, quelli di Rugantino. Già, perché Nino Manfredi cantava anche magnificamente ed era una stella del musical italiano.
Nino Manfredi avrebbe raccontato questi anni, forse sarebbe bastato quest’ultimo anno, con una lucidità e una cattiveria necessaria. E al contempo con una giusta benevolenza nei confronti dei suoi connazionali. Chissà se lo avremmo capito.
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Morandi, primi passi in ospedale dopo l’incidente “Sono stato fortunato”
CESENA (ITALPRESS) – “21 marzo. E’ il primo giorno di primavera e il decimo giorno di degenza in ospedale. Sono ricoverato al Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena, un’eccellenza della nostra regione”. Inizia così un post su Facebook di Gianni Morandi, che dieci giorni fa ha avuto un incidente mentre stava bruciando delle sterpaglie in giardino, riportando gravi ustioni alle mani. Il cantautore ha anche pubblicato un video girato dalla moglie Anna dal reparto dove è ricoverato, sulle note di “Ragazzo fortunato” di Jovanotti, e nel quale si dice “veramente fortunato”.
“La prima cosa che voglio fare è ringraziare tutta la straordinaria squadra che mi assiste quotidianamente, guidata dal primario dottor Davide Melandri – prosegue Morandi nel post -. Con grande professionalità, tutti mi stanno aiutando a superare questo momento così delicato e difficile, ora è tempo di cominciare a muoversi. Questi sono i primi passi… Video di Anna”.
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Sting, arriva il nuovo album “Duets”
ROMA (ITALPRESS) – E’ disponibile da oggi il nuovo album di Sting dal titolo “Duets”. Prodotto da Guenael “GG” Geay & Martin Kierszenbaum e masterizzato da Gene Grimaldi al Oasis Mastering di Los Angeles, “Duets” celebra le unioni artistiche collezionate durante la carriera di Sting. L’album contiene i duetti che Sting ha maggiormente amato come quelli con Mary J. Blige, Herbie Hancock, Eric Clapton, Annie Lennox, Charles Aznavour, Mylène Farmer, Shaggy, Melody Gardot, Gashi e molti altri, collaborazioni nate sulle note di brani ormai diventati pietre miliari della musica pop mondiale.
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Vasco Rossi “A novembre nuovo album, sarà di forma e di sostanza”
ROMA (ITALPRESS) – Nuovo album a novembre per Vasco Rossi. “Non pensavo di tornare in sala di registrazione per lungo tempo…- scrive il rocker su instagram – Negli ultimi anni preferivo il singolo per comunicare. Preferivo soddisfare la mia esigenza comunicativa. Di questi tempi… Mi trovo in una routine fatta di musica. Immerso nel mio progetto. Ogni giorno, per qualche ora lavoro al mio prossimo disco. E tengo duro…Uscirà a novembre, ma questi sono i mesi in cui tutto prende una linea definitiva.
Sarà un disco…di forma e di sostanza!”.
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Maneskin, dal 19 marzo nuovo album “Teatro d’ira – Vol. I”
ROMA (ITALPRESS) – Dopo la vittoria alla 71ma edizione del Festival di Sanremo con il brano “Zitti e Buoni” già certificato disco d’oro, i Maneskin pubblicano venerdì 19 marzo 2021 il nuovo album “Teatro d’ira – Vol.I”. A distanza di due anni dal debutto con “Il ballo della vita”, doppio disco di platino, il gruppo italiano più irriverente della scena musicale presenta “Teatro d’ira – Vol. I”, il primo volume di un nuovo progetto più ampio che si svilupperà nel corso dell’anno e che racconterà in tempo quasi reale gli sviluppi creativi della band insieme alle prossime importanti esperienze. Un percorso ambizioso e in continuo divenire, partito dai singoli “Vent’anni” (disco di platino) link al video e dall’inedito “Zitti e buoni” link al video, brano con cui hanno vinto il Festival di Sanremo, che in pochi giorni ha raggiunto 18 milioni di streaming.
Scritto interamente dai Maneskin, il nuovo album è stato registrato tutto in presa diretta al Mulino Recording Studio di Acquapendente (VT) – luogo da cui hanno presentato l’album con un minilive – rimandando alle atmosfere analogiche dei bootleg anni ’70, con l’idea e la voglia di ricreare la dimensione live vissuta dal gruppo nel loro primo lungo tour di 70 date fra Italia e Europa. Un disco tutto suonato, crudo, contemporaneo, capace di rappresentare lo stile e il sound della band.
I Màneskin porteranno la loro incredibile carica dal vivo per la prima volta sui palchi dei più importanti palazzetti italiani, dove presenteranno il loro secondo album “Teatro d’ira – Vol. I” in un tour di 11 date, organizzato e prodotto da Vivo Concerti.
Subito esauriti i biglietti per i primi quattro show al Palazzo dello Sport di Roma (14 e 15 dicembre) e al Mediolanum Forum di Assago (18 e 19 dicembre), a cui si aggiunge un terzo concerto al palazzetto di Milano, previsto per il 22 marzo 2022.
Oltre a questa nuova data oggi sono annunciati i nuovi concerti della tournèe che farà tappa il 20 marzo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (BO), il 26 marzo al PalaPartenope di Napoli, il 31 marzo al Nelson Mandela Forum di Firenze, il 3 aprile al Pala Alpitour di Torino, l’8 aprile al PalaFlorio di Bari e si concluderà nell’iconica Arena di Verona il 23 aprile 2022. Questo sarà un live evento che vedrà i Maneskin con la loro straordinaria energia aprire la stagione dei grandi concerti 2022 dell’Arena.
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Cultura, nel 2020 sponsorizzazioni -61,5%, nel 2021 rimbalzo +47,5%
In Italia, nel 2020, sono stati investiti in sponsorizzazioni culturali, spettacolistiche e musicali 80 milioni, in calo del -61,5% rispetto al 2019, il risultato più basso dall’avvio della ricerca nel 2001. In 12 mesi sono stati bruciati 128 milioni. Le cause del calo sono numerose: la maggior parte degli eventi sono stati sospesi o addirittura annullati; sovente le attività sono state riconvertite alla fruizione digitale, ma i prezzi delle sponsorizzazioni hanno subito una forte riduzione in ragione di fattori come l’abbassamento dell’audience e l’azzeramento dell’ospitalità; i contratti già in essere, se non annullati per causa di forza maggiore, sono stati generalmente rivisti al ribasso; le aziende, pressate da risultati economici deboli, hanno ridotto il budget o hanno rimandato le nuove operazioni con l’effetto che la numerosità dei nuovi accordi si è fortemente ridotta. Nel 2021, se la situazione sanitaria migliorerà, come previsto nel Rapporto, si prevede un rimbalzo record del +47,5% (a quota 118 milioni), trainato dalla voglia di normalità degli italiani. Questo sarà comunque un anno ancora difficile, di transizione. Il recupero ai livelli del 2019 è previsto non prima del 2024. Il dato emerge dalla 20^ Indagine Predittiva “Il futuro della Sponsorizzazione” realizzata da StageUp con la collaborazione di ChainOn.
L’anno sarà a 2 velocità, con un primo semestre contraddistinto da grande incertezza e prudenza negli investimenti (un trend invariato rispetto al 2020) e gli ultimi mesi dell’anno segnati da maggiore dinamismo, soprattutto se il quadro epidemiologico seguisse lo scenario di superamento dell’emergenza. “L’Italia è terzultima negli investimenti in cultura tra gli stati dell’Unione Europea – afferma Giovanni Palazzi, amministratore delegato di StageUp – Questo si riflette sulla capacità di estrarre valore dal patrimonio culturale che viene stimata un sedicesimo di quella degli USA e un quarto di quella della Francia. È giunto il momento che l’industria culturale e creativa sia inserita a pieno titolo tra i driver di sviluppo strategico del Paese. La Ricerca mette in luce come l’attrattività turistica dell’Italia sia legata non solo alle bellezze del Paese ma anche agli eventi organizzati sul territorio nazionale. Al tempo stesso evidenzia come il 41% degli italiani sia disposto a pagare il 7,5% in più i prodotti e i servizi che sponsorizzano cultura e spettacolo. Per questo proponiamo un riconoscimento giuridico della sponsorship che colleghi una deducibilità potenziata degli investimenti in partnership di qualità e dotate di totale trasparenza sugli accordi e i ritorni ottenuti”.
“La Blockchain – afferma Federico Gaetano presidente di ChainOn – può dare un contributo chiave per innovare e creare trasparenza nel mercato della sponsorizzazione e, più generalmente, nella gestione del patrimonio culturale con l’obiettivo di aumentare la redditività del sistema e dei singoli player. Attraverso la Blockchain possono, in particolare, avere grande impulso la digitalizzazione e valorizzazione di archivi e opere museali, le donazioni, il fundraising, la gestione dei diritti d’autore. Ambiti in cui si può raggiungere un’efficacia oggi sconosciuta con un abbattimento dei costi di transazione e gestione dell’ordine dell’80%”.
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