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Spettacoli

RED HOT CHILI PEPPERS, TORNA JOHN FRUSCIANTE

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A dieci anni dal suo addio, John Frusciante, storico chitarrista dei Red Hot Chili Peppers, torna a far parte del gruppo. Ad annunciarlo su instagram è stata la stessa band, comunicando la separazione dal chitarrista Josh Klinghoffer. “Josh – si legge nel post – è un grande musicista che rispettiamo e a cui vogliamo bene. Siamo molto grati per il tempo trascorso insieme. Annunciamo inoltre, con grande entusiasmo, che John Frusciante rientra nel gruppo”.
(ITALPRESS).

SOFIA VINCE L’EDIZIONE 2019 DI X FACTOR

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È Sofia a vincere l’edizione 2019 di X Factor. Appena diciassette anni, di Civitanova Marche (Macerata), la più piccola delle Under Donne guidate da Sfera Ebbasta ha trionfato al termine della Finale del talent show in onda su Sky Uno condotta da Alessandro Cattelan in diretta dal Mediolanum Forum di Assago. All’ultimo scontro, sulle note del suo inedito “A domani per sempre” – da lei scritto e con cui si era presentata alle selezioni – Sofia ha avuto la meglio sui Booda, i tre musicisti romani della squadra di Samuel, permettendo a Sfera di avere la meglio sui colleghi al tavolo dei giudici alla sua prima esperienza a X Factor.
Unico fra i suoi colleghi di giuria ad arrivare all’ottavo e ultimo appuntamento del programma prodotto da Fremantle con ben due concorrenti, il frontman dei Subsonica ha piazzato sul terzo gradino del podio l’altro gruppo della sua squadra, il duo rap della Sierra. Quarto Davide, unico rappresentante della squadra di Malika, gli Under Uomini, ad essersi giocato un posto per il podio di X Factor 13.
(ITALPRESS).

A NEW YORK SEMINARIO DI STUDI SU GIUSEPPE PREZZOLINI

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Il peso che Giuseppe Prezzolini ebbe nella diffusione della cultura italiana negli Stati Uniti è ancora tutto da raccontare, dal lavoro di docente alla Columbia University a quello di direttore di Casa Italia. Un enorme sforzo nel tentativo di far conoscere il valore della cultura italiana presso un mondo, quello nordamericano, che conosceva l’Italia solo attraverso i suoi immigrati e anche per dare una coscienza identitaria agli stessi italoamericani partiti in povertà e poco istruiti. Un impegno che si snoda dagli anni Trenta fino ai primi anni Sessanta.
“Giuseppe Prezzolini in New York: Promotion and Propaganda of Italian Language and Culture in the USA, Giuseppe Prezzolini a New York: promozione e diffusione del linguaggio e della cultura italiana negli USA”, questo il tema del seminario di studi che si è svolto presso il John Calandra Institute di New York.
Ad animare la giornata di studi le relazioni del direttore dell’Istituto Anthony Julian Tamburri, di Gennaro Sangiuliano: “Giuseppe Prezzolini, America col cannocchiale”, Mark Pietralunga: “Prezzolini’s Thoughts on Italian Culture in America from the Pages of the Italian Language Weekly La Settimana”,
Fabio Girelli Carasi: “The Italian Americans according to Prezzolini. Translating I trapiantati”, Roberto Dolci: “Prezzolini’s Il Giornalino. Promotion and Propaganda for Italy and Italian Language during the Thirties in New York”.
Sangiuliano ha inquadrato le molte vite di Prezzolini, uomo longevo morto a cento anni. Il periodo americano è un pezzo importante di questa articolazione. “La sua posizione è assolutamente singolare” , ha spiegato Sangiuliano, “Prezzolini intellettuale italiano impregnato dell’Idealismo crociano ma anche profondo conoscitore della cultura europea, scopre gli USA e ne apprezza il pragmatismo politico e il richiamo alla tradizione e allo spirito comunitario di nazione. Racconta gli Stati Uniti come corrispondente di grandi giornali italiani”.
Pietralunga ha descritto la polemica fra Mario Soldati e Giuseppe Prezzolini, un confronto scontro intriso di amarezza ma con pagine illuminanti sugli Italoamericani. “Trapiantati” è il titolo del saggio con cui Prezzolini racconta la storia e la vita dei suoi connazionali, analizzato da Fabio Girelli Carasi. Mentre Roberto Dolci ha esaminato una delle iniziative portate avanti dal fondatore de La Voce, il periodico Il Giornalino, iniziativa editoriale per la diffusione della cultura italiana, un giornale per le scuole ma che ebbe sprazzi di cultura rilevanti.
(ITALPRESS)

PINOCCHIO, BENIGNI “GRANDE STORIA D’AMORE”

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A 4 anni da Il racconto dei Racconti, Matteo Garrone torna al genere fantasy, riadattando un classico, Pinocchio di Collodi, in uscita nelle sale italiane dal 19 dicembre con 01 distribution. Richiamato Roberto Benigni (Geppetto) a rivivere nuovamente quelle atmosfere dopo il suo Pinocchio, insieme a lui un cast formato da grandi nomi tra cui Rocco Papaleo, Massimo Ceccherini (Il gatto e la volpe), Gigi Proietti nei panni di Mangiafuoco e la scoperta Federico Ielapi (Pinocchio). Un sogno che si avvera per Garrone che apre l’incontro con la stampa dicendo: “Non vediamo l’ora che arrivi il 19, noi siamo contenti e convinti di aver fatto del nostro meglio, io ho iniziato a disegnare la storia di Pinocchio che avevo 6 anni, un racconto che mi accompagna da allora ma come regista per me era difficile resistere alla tentazione di fare Pinocchio”.
Sui suoi attori poi aggiunge: “ho avuto la fortuna di avere dei compagni di viaggio straordinari, Roberto, Federico, Gigi, Massimo, Rocco, Marina e tutti gli attori mi hanno aiutato a dar vita a questi personaggi ed a fare un film che abbia una sua leggerezza, ironia, semplicità”. Un film per tutti rimarca Garrone che sottolinea: “ogni fotogramma mi appartiene ma abbiamo cercato di fare un film che possa arrivare a tutti, popolare, così come il capolavoro di Collodi, che si rivolge a tutti indistintamente dalle classi sociali e dall’età”. La parola a Benigni il cui amore per Pinocchio e Garrone si sente nell’entusiasmo della voce: “questa è una grande storia d’amore di un padre per il figlio, Geppetto è il padre per eccellenza insieme a San Giuseppe, il padre più famoso del mondo. A parte che considero Garrone uno dei più grandi registi di tutti i tempi lui sa raccontare con le immagini. A Natale questo Pinocchio è un regalo per il mio cuore, per tutti gli italiani, un sentiero straordinario per quei bambini che vanno dai 4 agli 80 anni”. Papaleo, “il gatto”, esalta il lavoro fatto con l’amico “volpe” Ceccherini e con il regista Garrone: “sono molto orgoglioso di aver partecipato al film e soprattutto l’idea di ritrovare Massimo Ceccherini e fare coppia con lui è stato molto emozionante per me. Era bella l’idea di essere il controcanto di Massimo, ho provato ad armonizzarlo essendo anche musicista”.
È ancora Benigni a elogiare nuovamente Garrone chiamando in causa Rossellini: “Se c’è stato un percorso interiore del mio personaggio, è che c’è un regista con grande possenza e dolcezza, sembra Rosselini, tiene sempre una porta aperta, ha sempre l’orecchio teso, sembrava di girare Paisà”.

ANDREA MANTEGNA IN MOSTRA A TORINO

Apre a Torino (12 dicembre), nelle sale monumentali di Palazzo Madama, l’esposizione su Andrea Mantegna (Isola di Carturo 1431 – Mantova 1506), uno dei più importanti artisti del Rinascimento italiano, che si concluderà il 4 maggio. “La partecipazione di Intesa Sanpaolo alla mostra a Palazzo Madama su uno dei maestri del Rinascimento sancisce il legame della Banca con Torino in un campo, quello artistico-culturale, che ci vede fortemente impegnati. La nostra presenza come co-organizzatori ci ha permesso di mettere a disposizione le competenze acquisite nella gestione dei nostri musei, le Gallerie d’Italia, e intermediare con istituzioni culturali tra le più autorevoli al mondo cui ci relazioniamo ormai regolarmente. Un così ricco percorso espositivo inserisce la mostra nel circuito dei grandi appuntamenti nazionali portando la vivacità culturale di Torino all’attenzione dei cittadini e dei turisti” ha spiegato il presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. La rassegna presenta il percorso artistico del grande pittore, dai prodigiosi esordi giovanili al riconosciuto ruolo di artista di corte dei Gonzaga, articolato in sei sezioni che evidenziano momenti particolari della sua carriera e significativi aspetti dei suoi interessi e della sua personalità artistica, illustrando al tempo stesso alcuni temi meno indagati come il rapporto di Mantegna con l’architettura e con i letterati. Il percorso espositivo non è solo monografico, ma presenta capolavori dei maggiori protagonisti del Rinascimento che furono in rapporto col Mantegna, tra cui opere di Donatello, Antonello da Messina, Pisanello, Paolo Uccello, Giovanni e Jacopo Bellini, Leon Battista Alberti, Cosmè Tura, Ercole de’ Roberti, Pier Jacopo Alari Bonacolsi detto l’Antico e infine il giovane Correggio. Accanto a dipinti, disegni e stampe del Mantegna, saranno esposte opere fondamentali dei suoi contemporanei, così come sculture antiche e moderne, dettagli architettonici, bronzetti, medaglie, lettere autografe e preziosi volumi antichi a stampa e miniati.
(ITALPRESS).

E’ MORTA MARIE FREDRIKSSON, LA CANTANTE DEI ROXETTE

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E’ morta, all’età di 61 anni Marie Fredriksson, la voce del duo svedese dei Roxette. Da oltre 17 anni la cantante combatteva contro un tumore. Oltre ad aver formato il duo pop rock Roxette con Per Gessle, ha avuto una carriera da solista. I Roxette raggiungono la piena notorietà tra la fine degli anni ottanta e gli inizi degli anni novanta del ventesimo secolo, riuscendo come primo gruppo musicale svedese a conquistare il mercato statunitense.
Sono i singoli Listen to Your Heart e The Look, dall’album del 1988 Look Sharp!, che portano i Roxette al successo europeo ed internazionale: negli Stati Uniti sono entrambe numero uno nella classifica di Billboard, insieme a It Must Have Been Love, riarrangiata nel 1990 per la colonna sonora del film Pretty Woman.
Affermano il loro successo tra il 1991 e il 1992, con l’album Joyride, i singoli estratti, ed il tour mondiale Join the Joyride World Tour – Join the Joyride 1991-92, con l’uscita dell’album Tourism, ed il singolo How Do You Do!, insieme alla pubblicazione ulteriore degli home-videos Live-Ism e The Videos.
Continuano ad avere successo, soprattutto in Europa, con i singoli Sleeping in My Car, Crash! Boom! Bang! e Run to You, tratti dal quinto album, del 1994, Crash! Boom! Bang!, con il tour mondiale che ne segue, tra il 1994 e il 1995, e l’uscita della prima raccolta del gruppo, Don’t Bore Us – Get To The Chorus!, in particolare con un brano dei quattro inediti presenti, You Don’t Understand Me, scritto insieme a Desmond Child, ed estratto come primo singolo.
Dopo una pausa di quasi ben cinque anni, ritornano e confermano il proprio successo, con i singoli Wish I Could Fly e Anyone, tratti dall’album del 1999 Have a Nice Day, e forse con un’attenzione minore, qualche anno dopo, con la pubblicazione dell’album Room Service, in cui vengono estratti anche i singoli The Centre of the Heart e Real Suga.
(ITALPRESS)

“SALEMME IL BELLO… DELLA DIRETTA!” ARRIVA SU RAI2

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Sarà “Di mamma ce n’è una sola” la prima delle tre commedie con cui Vincenzo Salemme inaugurerà su Rai2, l’11 dicembre in prima serata, una speciale stagione teatrale per la tv: “Salemme il bello… della diretta!”. Sarà un’occasione inedita per vedere in scena l’arte di uno dei più importanti esponenti del teatro italiano, degno erede della grande tradizione “scarpettiana”. Una diretta televisiva che offrirà ai telespettatori (assieme al pubblico in sala) la possibilità di sedersi in prima fila e di godersi il “reality del teatro”: la magia dell’interpretazione dal vivo sul piccolo schermo.
“Di mamma ce n’è una sola” è una commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme, con Maurizio Casagrande. L’opera che quest’anno festeggia i suoi 20 anni, è uno spettacolo sulle finzioni e sui paradossi, dove si mescolano dialetti diversi, dal napoletano arcaico a quello dell’entroterra campano, dalla parlesia (linguaggio codice dei musicisti napoletani) a vocaboli di fantasia.

Nel cast insieme a Salemme, anche Ombretta Ciccarelli, Teresa Del Vecchio, Gino Monteleone, Andrea Di Maria, Mirea Flavia Stellato, Sergio D’Auria, Vincenzo Borrino, Franco Cortese, Massimo Andrei, Luana Pantaleo. Scene e costumi di Francesca Romana Scudiero, musiche di Antonio Boccia.
Gli altri due appuntamenti saranno: il 18 dicembre con “Sogni e bisogni” e il 25 dicembre con “Una festa esagerata”.
“Sogni e bisogni”, rappresentata per la prima volta nel 1995 ed è una vera commedia dell’arte, una favola che parte da un presupposto surreale: il distacco di un… attributo dal corpo del proprio “padrone”. Nel cast Andrea Di Maria, Massimo Andrei, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Sergio D’Auria, Adele Pandolfi, Biancamaria Lelli, Luana Pantaleo.
“Una festa esagerata”, datata 2016, racconta in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell’animo umano con l’obiettivo non solo di strappare risate, ma anche di invitare le persone al dialogo e al rispetto reciproco. Una commedia che nel 2018 è diventata anche un film. Nel cast Antonio Guerriero, Antonella Cioli, Giovanni Ribò, Vincenzo Borrino, Teresa Del Vecchio, Sergio D’Auria, Mirea Flavia Stellato, Massimo Andrei.

LA TOSCA INAUGURA LA STAGIONE DELLA SCALA

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Con la Tosca di Giacomo Puccini si è alzato il sipario sulla stagione 2019/2020 del teatro alla Scala. E’ stato un grande successo con il pubblico che al termine dell’opera ha rivolto lunghissimi applausi ai protagonisti, a partire dalla protagonista Anna Netrebko, star della lirica. Applausi anche per gli altri interpreti: Luca Salsi nei panni del perfido Scarpia, il tenore Francesco Meli, interprete del pittore Cavaradossi.  A dirigere l’orchestra Riccardo Chailly, che ha accompagnato una Tosca con scenografie monumentali e la regia di Davide Livermore.
Alle 18.09, dopo l’esecuzione dell’inno di Mameli, l’inizio dell’opera alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura e accolto da una vera e propria ovazione con un lungo applauso di circa 4 minuti.
Ad accogliere Mattarella, tra gli altri,  il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, il presidente di regione Lombardia, Attilio Fontana, e il prefetto di Milano, Renato Saccone. Presenti il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati e il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini.


Tra i primi ad arrivare il rettore della Bocconi, Gianmario Verona, la cantante Patty Smith con la figlia, il giornalista Bruno Vespa, Evelina Christillin, direttrice del museo egizio di Torino e Consigliere Uefa, con il marito e banchiere Gabriele Galateri, la presidente del gruppo farmaceutico Bracco, Diana Bracco, l’attrice Vittoria Puccini, l’imprenditore Arturo Artom, l’ex ministro degli Esteri, Angelino Alfano, e il capo della Procura milanese, Francesco Greco.
(ITALPRESS).