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Spettacoli

GREEN DAY TORNANO CON “FATHER OF ALL…”

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I Green Day, la band californiana già vincitrice di 5 Grammy Award e inclusa nella celebre Rock and Roll Hall of Fame, pubblica oggi il nuovo singolo “Father Of All…”, primo brano estratto dal prossimo album (il 13° della loro carriera, se si considerano solo quelli da studio) che uscirà il 7 febbraio 2020 e si intitolerà nello stesso modo, “Father Of All…”.
La rock band annuncia oggi anche un tour negli stadi con i Fall Out Boy e i Weezer, The Hella Mega Tour presentato da Harley-Davidson, che partirà il 13 giugno da Parigi e toccherà moltissime città in Europa e in Nord Amrica. In aggiunta, i Green Day si esibiranno anche in alcune date da soli in Europa e Asia. Il 10 giugno torneranno in Italia a Milano all’Ippodromo Snai.

TV2000, AL VIA IL NUOVO PALINSESTO

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“Io Credo” con Papa Francesco condotto da don Marco Pozza, il telegiornale anche la domenica con il consolidamento dell’ufficio di corrispondenza da Gerusalemme, docufilm originali prodotti da Tv2000Factory. Sono alcune delle novità di Tv2000 per la stagione 2019/2020. Il nuovo palinsesto dell’emittente della Cei è stato presentato a Milano, nella sede del quotidiano Avvenire, dal direttore di Tv2000-InBlu Radio, Vincenzo Morgante, con gli interventi del segretario generale della Conferenza episcopale italiana, mons. Stefano Russo, il direttore dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali della Cei, don Ivan Maffeis e l’amministratore delegato di Tv2000-InBlu Radio, Massimo Porfiri.

“I dati relativi agli ascolti sono caratterizzati dal segno più – dice Morgante – L’impegno per offrire un servizio pubblico, nonostante l’identità di emittente privata, è costante, la trasparenza contraddistingue il nostro modo di lavorare, la sobrietà che caratterizza Tv2000 e InBlu Radio ci permette di stare distanti dalle fake news e dalle campagne d’odio”. 
“Ci è sembrato fondamentale – aggiunge Morgante – porre l’attenzione anche sul tema della scuola e sul mondo dell’istruzione e lo abbiamo fatto con il programma “i maestri“. E questo vuole dimostrare l’importanza che diamo all’istruzione e alla formazione. Anche in questo emerge la nostra identità cristiana che non cade certo nell’infruttuoso bigottismo”.

Confermati tutti i volti popolari di rete: Licia Colò con Il mondo insieme che continua il suo percorso con Tv2000 come sempre la domenica pomeriggio, Paola Saluzzi, con L’ora solare dal lunedì al venerdì alle 14; Cesare Bocci con Segreti, Beatrice Fazi con Per Sempre e Beati Voi, Luigino Bruni ed Eugenia Scotti con Benedetta economia, Andrea Monda (da dicembre 2018 direttore dell’Osservatore Romano) con Buongiorno professore, Michele La Ginestra e Arianna Ciampoli.
“Siamo un’emittente giovane – dice Porfiri – rispetto alle altre maggiori tv in Italia. Siamo giunti oggi a essere la diciottesima tv più vista nel Paese. Gli ascolti sono in crescita, soprattutto nella fascia oraria mattutina in cui l’emittente si posiziona all’ottavo posto in Italia. Nel 2019 il profilo dell’ascoltatore dell’emittente si conferma femminile per il 72%, ma cresce il pubblico maschile del 33%. È stato inoltre registrato un incremento della visione da parte della fascia più giovane della popolazione, fino ai 34 anni. Godono di un ottimo riscontro anche i nuovi canali digitali di comunicazione come ad esempio il canale YouTube, i cui contenuti fino a giugno 2019 hanno registrato oltre 175 milioni di visualizzazioni”.

“Il nuovo palinsesto di Tv2000 – dice mons. Russo – è stato presentato  presso la sede dell’Avvenire perché si desidera dimostrare la forte volontà di sinergia tra i diversi media che fanno capo alla Conferenza episcopale italiana. La Chiesa si sta muovendo per essere in grado di entrare in dialogo con tutti a 360 gradi, con il mondo contemporaneo, che è il mondo delle tecnologie, dei media, dei social. Tv2000 ha avuto e continua ad avere la capacità di comunicare in modo efficace, fornire una chiave di lettura alternativa che offre l’opportunità di approfondire e conoscere”. “Tv2000 e InBlu Radio – aggiunge – sono strumenti che ci permettono di arrivare nelle case delle persone e sui dispositivi digitali con un messaggio di qualità, uno sguardo rispettoso e profondo sulle persone e sulle loro storie. La nostra televisione e la nostra radio, in particolar modo, sono a mio avviso un luogo di incontro, dove il mondo, la grande attualità e la quotidianità di ciascuno trovano ascolto, considerazione e attualità. Questi strumenti inoltre permettono alla Chiesa di essere tra la gente, non solo un osservatore esterno o al di sopra del presente”. E’ stato inoltre illustrato il progetto “Io Credo” che conclude la trilogia sulla preghiera iniziata con Padre Nostro nel 2017 e proseguita con Ave Maria nel 2018. Il programma, con la partecipazione di Papa Francesco, è sempre condotto da Don Marco Pozza, che lo scrive assieme al regista Andrea Salvadore.  Si tratta di otto puntate in cui si intrecciano tre voci: quella di Papa Francesco, che continua ad essere parte attiva del progetto, quella di una comunità, attraverso una testimonianza, e quella di una personaggio noto del panorama culturale ed artistico.

“ANGRY BIRDS 2” AL CINEMA CON LE VOCI DI CAPATONDA E CATTELAN

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I simpatici protagonisti di “Angry Birds”, il celebre videogame targato Rovio Entertainment, tornano al cinema in Angry Birds 2: Nemici amici per sempre. La voce del più infuriato degli uccellini, Red, è ancora una volta quella dell’attore e comico Maccio Capatonda mentre il noto conduttore Alessandro Cattelan è di nuovo il veloce e iperattivo Chuck.
Diretto da Thurop Van Orman, il film sarà nelle sale italiane dal 12 settembre prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia in 450 copie.

UCRAINA, AL BANO NON SARÀ PIÙ IN BLACK LIST

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Al Bano non sarà più nella black list dell’Ucraina. Lo annuncia l’avvocato del cantante, Cristiano Magaletti che ha seguito la vicenda. “Tutto chiarito col nuovo Governo ucraino – spiega in una nota -. Lo toglieranno dalla blacklist. Un ringraziamento a tutta l’ambasciata ucraina, che ci ha aiutato nel dialogo col governo ucraino, durante le loro elezioni, per chiarire la posizione neutrale dell’artista.

La posizione di Al Bano è unica e forte: le sue competenze sono artistiche, musicali e la sua visione è e sarà sempre pacificista”.

“Con questa dichiarazione vorrei specificare e chiarire ciò che ho espresso nel 2014 in merito all’appartenenza della Crimea alla Russia – afferma Al Bano -. Non mi sono mai interessato della vicenda, essendo un cantante e non un politico. I media locali italiani di allora, senza andare in profondità e senza interessarsi al diritto internazionale su questo caso, mi hanno abbinato dichiarazioni riguardo a questioni che non sono di mia competenza. Essendo stato coinvolto, senza volerlo, nella questione, mi sono interessato a questa complicata vicenda internazionale e ho preso atto della posizione della comunità internazionale riguardante l’integrità territoriale dell’Ucraina inclusa la Crimea, così come lo affermano i documenti dell’ONU, dell’UE, della NATO ed altri organizzazioni internazionali, nonché della posizione ufficiale del mio stesso Governo italiano. Spero di essere invitato e accolto in Ucraina per un grande concerto di pace e musica”.

 

LA BOTANICA DI LEONARDO IN MOSTRA A FIRENZE

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Al culmine delle celebrazioni leonardiane, si apre domani, venerdì 13 settembre a Firenze, La Botanica di Leonardo, una mostra ideata e prodotta da Aboca, in collaborazione con il Comune di Firenze.
Tavole originali, installazioni interattive e piante reali creano un appassionante percorso attraverso le intuizioni e le innovazioni di un pensiero “sistemico”, capace di combinare arte e scienza, e di guardare alla vita e alla natura (uomo incluso) come un’entità unica in cui tutto è connesso e tutto è in movimento.
L’esposizione allestita all’interno degli spazi del Complesso monumentale di Santa Maria Novella, nel Dormitorio e nel Chiostro Grande, illustra e approfondisce le scoperte botaniche di Leonardo (fu lui, ad esempio, a capire il nesso fra cerchi nel tronco ed età dell’albero), e ci conduce attraverso la straordinaria sequenza dei suoi disegni di dettagli, foglie, piante.
La mostra si apre nel maestoso Chiostro grande con i cinque monumentali poliedri regolari, disegnati da Leonardo per compendio al “De Divina Proportione” di Luca Pacioli, simboli non solo di armonia e di perfezione formale ma anche della complessità e del mistero del mondo. A questi si accompagna una sfilata di piante vere selezionate fra quelle disegnate o citate da Leonardo nei suoi scritti, che si intrecciano a un’introduzione sulla rinascita filosofica, artistica e tecnica della Firenze della seconda metà del Quattrocento. È questa l’occasione per delineare la complessità del pensiero di Leonardo rispetto ai processi e alle tecniche alchemiche, di cui esplora le grandi possibilità “stando in natura”. La mostra, all’interno, prosegue con un’immersione dal sapore magico tra alberi, foglie e intrecci che evocano, nel gioco fra reale e virtuale, la decorazione leonardiana della Sala delle Asse a Milano.
“Rileggere oggi il Leonardo pensatore sistemico, portatore di una profonda comprensione del mondo naturale, e delle relazioni fra tutte le forme di vita – dice Massimo Mercati, amministratore delegato di Aboca – è un modo universale di riportare l’attenzione sulle proprietà dei complessi naturali e di validare scientificamente ciò che per il genio era solo un’intuizione”.
“Negli ultimi mesi Firenze ha omaggiato il genio di Vinci con varie mostre che hanno indagato diversi punti di vista – afferma il sindaco di Firenze Dario Nardella – Adesso chiudiamo l’anno leonardiano affrontando un altro aspetto, ovvero le sue intuizioni di assoluto rilievo nella storia della botanica, generate dal suo acuto spirito di osservazione e dalla sua continua attività sperimentale, che vanno a delineare una visione dinamica della scienza, ricca di spunti anche per la contemporaneità”.
In occasione dell’inaugurazione e durante tutto il periodo della mostra sarà proposto al pubblico un programma di incontri per approfondire il pensiero di Leonardo in una prospettiva contemporanea. Un calendario ricco di appuntamenti a Firenze e in diverse città in Italia, dove studiosi e filosofi (fra gli altri, Giulio Giorello e Massimo Recalcati) riflettono insieme sulla straordinaria opera di Leonardo da Vinci, intrecciando il pensiero sistemico da lui suggerito cinquecento anni fa con le conoscenze di oggi.
La mostra offre anche altri modi per conoscere Leonardo, per tutti, famiglie e bambini: Passeggiate Botaniche Leonardiane, in giro per Firenze con i botanici Aboca alla ricerca delle piante di “Leonardo” che vivono e resistono oggi tra cemento e asfalto, oltre a laboratori didattici – Leonardo ne faceva di tutti i colori – per far scoprire ai bambini la sua anima di grande sperimentatore.
Per tutta la durata della mostra, in programma fino al 15 dicembre, saranno inoltre disponibili quotidianamente visite guidate in italiano e in inglese, sia per i privati (lun-mar-mer-gio-sab ore 10.30 e ore 12.00; ven-dom ore 14.30 e 16.00) che per le scuole.

RINGO STARR, 25 OTTOBRE NUOVO ALBUM “WHAT’S MY NAME”

Ringo Starr annuncia oggi il suo 20° album in studio, What’s My Name, che uscirà per Universal Music il 25 ottobre 2019. What’s my name è l’ultimo di una serie di dischi che Starr ha prodotto nel suo studio, con un cast d’eccezione di musicisti e amici che suonano con lui. Paul McCartney, Joe Walsh, Edgar Winter, Dave Stewart, Benmont Tench, Steve Lukather, Nathan East, Colin Hay, Richard Page, Warren Ham, Windy Wagner e Kari Kimmel sono solo alcuni degli illustri partecipanti alle registrazioni.

Per l’artista, registrare nella sua casa di Beverly Hills (conosciuta con il nome di Roccabella West) è diventato un vero e proprio stile di vita. “Non ho più voglia di stare in uno studio di registrazione ‘vecchio stile’, davvero”, spiega Starr. “Ne ho abbastanza delle grandi vetrate e di quella ‘separazione’. Siamo tutti insieme lì, chiunque io inviti. È un club, il più piccolo della città. E amo questa cosa, essere a casa, poter dire ciao a Barb, fa bene a me e alla musica”.

Con l’aiuto di molti volti noti che compaiono nei crediti dell’album, come Bruce Sugar al recording e al mix, What’s my name riflette il desiderio di Ringo di mantenere la sua musica “homemade” fresca e vitale, sia introducendo nuovi collaboratori, come il cantautore Sam Hollander, sia essendo più aperto a registrare brani non scritti, o addirittura nemmeno prodotti, da lui. “Lo staff di Sam Hollander è andato da Bruce Grakal, il mio avvocato, dicendo che Sam voleva salutarmi. Così l’ho invitato da me. Abbiamo scritto una canzone insieme ‘Thank God For Music’. Poi Sam ha chiamato e ha detto: ‘Credo di avere un altro pezzo’, e io ‘Beh, fammelo sentire’. L’aveva scritto già tutto. Aveva scritto una canzone su quello che avevo dichiarato in un’intervista a Rolling Stone. Sam venne a trovarmi e io incisi le voci e dissi a Sam ‘Questa la produci tu’, lui rispose ‘Beh, tu suoni la batteria’. E così è accaduto”.

 

La title track del nuovo album “What’s My Name” è scritta da Colin Hay, membro della All Starr Band. “Era la terza volta di Colin nella All Starr Band e un amico mi ha detto che, cosa di cui ero all’oscuro, Colin aveva scritto un pezzo anni fa, dal titolo ‘What’s My Name’. Gli dissi ‘Fammelo sentire!’. Ma Colin non riusciva a trovarla! L’aveva scritta sei anni prima ed era persa tra le sue carte. Alla fine la trovò, me la fece ascoltare e io la amai letteralmente. Amavo il testo. Amavo il sentimento. Ad essere onesti, non sono in molti a poter scrivere ‘Qual è il mio nome?’ in una canzone”.

ANDREA TARABBIA VINCE PREMIO CAMPIELLO

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Andrea Tarabbia, con il romanzo Madrigale senza suono (Bollati Boringhieri), vince la 57^ edizione del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto. Il libro vincitore, annunciato sul palco del teatro La Fenice di Venezia, ha ottenuto 73 voti sui 277 inviati dalla Giuria dei Trecento Lettori Anonimi.

Al secondo posto si è classificato Giulio Cavalli, Carnaio (Fandango Libri) con 60 voti, al terzo Paolo Colagrande, La vita dispari (Einaudi) con 54 voti, al quarto Laura Pariani, Il gioco di Santa Oca (La Nave di Teseo) con 52 e al quinto posto Francesco Pecoraro, Lo stradone (Ponte alle Grazie) con 38 voti.

“Sono estremamente emozionato e soddisfatto – ha dichiarato Andrea Tarabbia -. Dedico la vittoria a mio figlio, a mia moglie e alla bimba che stiamo aspettando. Io sono stato due volte nella cinquina finalista del Campiello, e in questi anni ho conosciuto tante persone che sono diventate anche amici con i quali ancora ci sentiamo. Per me il Campiello è stato poter entrare nella testa di persone che non conoscevo e condividere con loro un percorso”.

La Giuria dei Trecento Lettori Anonimi della 57^ edizione del Premio Campiello era così composta: 54,3% donne e 45,7% maschi, 22 casalinghe, 47 imprenditori, 93 lavoratori dipendenti, 91 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 28 pensionati, 19 studenti.

Nel corso della serata è stato inoltre annunciato il primo il vincitore del riconoscimento “Il Campiello per San Patrignano”, Kidane Grianti con la motivazione letta dalla Co-Fondatrice della Fondazione San Patrignano Letizia Moratti: “Attraverso una scrittura fluida, efficace e una notevole abilità nel giocare con le immagini, è narrata una struggente vicenda di forzata separazione: una madre che, ritrovando se stessa, può tornare di nuovo a stringere la parte più importante di sé”.

Si tratta di un’iniziativa che ha coinvolto i ragazzi della Comunità di San Patrignano nella scrittura di un racconto a tema libero che è stato valutato dalla Giuria del Campiello Giovani. Il vincitore è stato scelto dalla Giuria dei Letterati del Premio Campiello. Il “Campiello per San Patrignano” nasce dalla volontà di creare un progetto condiviso per diffondere – tramite il Premio Campiello – i valori che vengono coltivati nella Comunità.

Durante la cerimonia sono stati premiati anche i vincitori degli altri riconoscimenti previsti dalla Fondazione Il Campiello: il vincitore della 24^ edizione del Campiello Giovani, Matteo Porru con il racconto “Talismani”, l’Opera Prima, assegnata a Marco Lupo per il romanzo Hamburg (Il Saggiatore), il Premio Fondazione Il Campiello, il riconoscimento alla carriera attribuito quest’anno a Marta Morazzoni.

Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenuta alla Cerimonia ha dichiarato: “Esprimo rinnovata stima agli industriali veneti che quasi 60 anni fa capirono, con una straordinaria intuizione, che la cultura doveva essere parte integrante del percorso di benessere e sviluppo sul quale l’Italia si era avviata. Come pionieri scelsero di investire su di essa dando vita al Premio Campiello che stasera abbiamo celebrato. Oggi possiamo dire che quella scommessa è stata ampiamente vinta”.

IL FORMAT DEL “GRANDE FRATELLO” COMPIE 20 ANNI

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Big Brother, il format del Gruppo EndemolShine che ha cambiato per sempre la Tv, compie 20 anni. Era il 16 settembre 1999 quando in Olanda, sull’emittente Veronica, parte di RTL, andava in onda la prima puntata di quello che sarebbe diventato un vero e proprio fenomeno culturale, capace di coinvolgere e rivoluzionare il mercato televisivo mondiale.

Quel giorno, 9 inquilini si trasferirono in una Casa appositamente costruita per il reality, dotata di 24 telecamere e senza alcun contatto con il mondo esterno per essere osservati 24 ore su 24 dall’occhio del Grande Fratello.

Sono passati 20 anni e, a oggi, le serie di Big Brother commissionate nel mondo sono 471, per un totale di 28.391 episodi, in 60 mercati, trasmesse in 80 territori. In tutto il mondo ci sono stati 7.153 inquilini che hanno trascorso in totale, nella Casa di BB, 35.143 giorni. Le eliminazioni sono state 5.035.

L’Italia, nel mondo, è uno dei paesi con più edizioni all’attivo e nel 2019, anno in cui Big Brother compie 20 anni, andrà in onda la 20esima edizione del reality con GFVIP4 (finora ci sono state 16 edizioni regular e 3 Vip). Considerando GF e GFVip al momento sono andate in onda 280 puntate di prime time e, sommando i giorni di tutte le 19 serie trasmesse, si arriva a un totale di 1.816 giorni e di circa 43.500 ore di diretta televisiva.

 

Nelle ultime due stagioni televisive ci sono state ben 4 edizioni del reality, visto che alla versione Vip dell’autunno è stata affiancata la versione regular in primavera.

Oggi, a vent’anni dal suo debutto, Big Brother sta attraversando uno dei suoi periodi più felici: il format, infatti, nel 2019 è stato infatti rinnovato con 22 produzioni in 18 mercati.

Nei mercati più importanti come Italia, Spagna e USA il format continua ad andare in onda ininterrottamente dal suo debutto nel 2000. In altri paesi (come Germania, dove tornerà nel 2020, e Polonia e Finlandia, dove è tornato nel 2019) è stato commissionato dopo alcuni anni di stop ed è tornato con grande successo. E altri accordi per altre edizioni sono in cantiere.

L’Olanda è stato anche il primo paese a lanciare, nel giugno 2000, la versione Big Brother Vip. E anche questa versione del format continua a viaggiare nel mondo e ad avere successo. Solo nell’ultimo anno ci sono state 12 versioni Vip in altrettanti mercati.