Jennifer Lopez sarà la protagonista del film Hustlers, come riporta l’Hollywood Reporter. La pellicola, scritta e diretta da Lorene Scafaria, racconterà le vicende di un ex gruppo di spogliarelliste che uniscono le proprie forze per prendere il controllo sui loro clienti di Wall Street. Il film e’ basato su un articolo del New York Times scritto da Jessica Pressler e intitolato The Hustlers at Scores.
IDRIS ELBA NUOVO JAMES BOND?
Verso il primo James Bond non bianco. Una volta completato l’impegno di Daniel Craig nei panni di 007, porte aperte per un agente segreto black. E in pole position c’è Idris Elba. Il regista Antoine Fuqua (Pittsburgh, 19 gennaio 1966) – come riporta il “Daily Star” – ha incontrato Barbara Broccoli, la produttrice cinematografica che da oltre vent’anni si occupa dei film di Bond, e Broccoli ha riferito che uno 007 nero “prima o poi arriverà”. E avrebbe indicato proprio Elba “se sarà in forma, c’è bisogno di un tipo con una forte presenza fisica e Idris l’ha”. Come noto il prossimo film della serie sull’agente segreto sarà diretto da Danny Boyle, il regista inglese noto per “Trainspotting” e “The Millionaire”. “James Bond 25” sarà nelle sale britanniche dal 25 ottobre 2019.
PIRATI DEI CARAIBI, 6° CAPITOLO SENZA DEPP?
I pirati dei Caraibi al sesto capitolo ma senza Johnny Depp. La Disney starebbe lavorando ad un nuovo progetto sul famoso franchise cinematografico. Già scelta la squadra di sceneggiatori che sarà composta da Ted Elliott, Terry Rossio e Jeff Nathanson. E pare che non ci sarebbero dubbi sul regista: scelta che sarebbe già caduta su Joachim Rønning. Ma nel cast, secondo alcune indiscrezioni rilanciate tra l’altro dal sito www.denofgeek., potrebbe però non fare parte Johnny Depp, già dal primo capitolo il perfetto inteprete del capitano Jack Sparrow. La decisione della produzione sarebbe legata alle vicende personali dell’attore, appesantite dalle accuse di violenza rivoltegli dall’ex moglie Amber Heard. A nulla sembrano valere le parole pronunciate l’anno scorso dal produttore Jerry Bruckheimer, che aveva confermato la presenza di Depp nel cast. “Non riesco a immaginare un film senza Sparrow. Il segreto di ogni franchise di successo è scegliere delle persone di talento e Johnny è assolutamente la chiave per il successo dei Pirati”.
MADONNA, LA REGINA DEL POP COMPIE 60 ANNI
“Quando ero piccola pensavo che il mondo fosse mio. Ero convinta di poter fare tutto cio’ che volevo, qualsiasi cosa fosse”. Probabilmente non e’ riuscita a fare tutto quello che si era stabilita di fare, ma almeno una, quella di diventare una star, una ballerina di successo, ebbene si’, in questo caso non ha tradito le sue aspettative, i suoi sogni, le sue ambizioni. Anzi.
Madonna ha fatto di piu’. E’ diventata un’icona, ha anticipato mode e tendenze, ha influenzato culture di massa, trasformandosi in un simbolo per interi decenni e per generazioni di tutto il
mondo. Personaggio cult dagli anni ’80 ad oggi; star tout court, influencer negli anni in cui questo termine (imposto dalla nuova grammatica del web) nemmeno esisteva. Madonna Louise Veronica
Ciccone il prossimo 16 agosto compira’ 60 anni: regina assoluta del pop mondiale, pare che per lei sia pronta una festa a Marrakech, in Marocco. Sessanta candeline da spegnere, una
carriera e una vita sulle quali tirare un bilancio. Di origini abruzzesi, nata a Bay City nel Michigan, terza di sei fratelli, racconto’ molti anni dopo di avere avvertito la sensazione di essere diventata adulta quel terribile giorno in cui la madre, appena 30enne, mori’ uccisa da un tumore al seno. “Credo che questo episodio mi abbia fatto crescere piu’ velocemente”. Ai tempi del liceo, da reginetta del gruppo delle cheerleader, si innamora follemente della danza. Ed e’ proprio l’amore per il ballo che la spinge ad abbandonare l’universita’ e a staccare un biglietto per New York. Un biglietto, si rivelera’ dopo, per il successo. Con 35 dollari nelle tasche ed una dose extralarge di
coraggio e ambizione, Madonna cerca con fatica di farsi notare. Studia dal coreografo Alvin Alley ma per sbarcare il lunario posa per studenti di pittura e fotografia, diventa la batterista di una
band meteora come i Breakfast Club e recita in thriller erotico di discutibile qualita’. Vive nei bassifondi della Grande mela e subisce pure una violenza sessuale. Il successo pero’ e’ dietro l’angolo, e arriva con la dance. Un paio di singoli, come Everybody e Holiday la fanno diventare una star delle radio newyorkesi. Il suo primo album, dal titolo autobiografico, spinto anche dall’influenza della neonata Mtv, conquista cinque dischi di platino. Di li’ a poco sara’ un crescendo di successi internazionali: Like a Virgin, Material Girl, Angel, La Isla Bonita, Papa Don’t Preach. Quest’ultimo pero’ provochera’ le ire dei gruppi pro- aborto per via del testo a
difesa della vita. Gli anni ’90 saranno gli anni della Madonna sexy, dell’album Erotica, del successo planetario del musical dedicato ad una vera e propria eroina della politica argentina quale Evita Peron. Con l’arrivo del nuovo millennio la produzione di Madonna torna sulla dance, stavolta virando verso l’elettronica. L’album “Confessions on a Dance Floor” vende piu’ di 6 milioni di copie, imponendosi al vertice delle classifiche di ben 39 Paesi del mondo. Nel frattempo la sua carriera piu’ volte fara’ delle incursioni nel cinema. Una ventina i film in cui recita: da “Cercasi Susan disperatamente” a “Ragazze vincenti” fino all’infelice “Travolti dal destino”, mediocre remake della pellicola della Wertmüller. Accanto alla Madonna artista si dipana la storia di una donna che ha amato intensamente; ed ha amato dei geni, a volte problematici. Le cronache rosa raccontano di un breve flirt con Prince. Nel 1985 sposa Sean Penn salvo denunciarlo tre anni dopo per violenza. Dopo il divorzio inizia una relazione con Warren Beatty e poi con il campione di basket Dennis Rodman. Intanto dalla relazione con il suo personal trainer, Carlos Leon, nasce la sua prima figlia Lourdes Maria. Nel 1998 si lega sentimentalmente al regista Guy Ritchie dal quale si divorzia dieci anni dopo. Madonna e’ una donna di forti passioni: coraggiosa, determinata e potentissima. La cheerleader di Bay City nel Michigan e’ cresciuta, e’ diventata un’icona, un personaggio che ha anticipato mode e stili. Un simbolo vivente: ancora oggi a sessant’anni. Sessanta e non sentirli.
(ITALPRESS).
È MORTA ARETHA FRANKLIN, LA REGINA DEL SOUL
E’ morta all’eta di 76 anni Aretha Franklin, la regina del soul. Lo ha reso noto la sua portavoce Gwendolyn Quinn. La cantante combatteva da tempo contro un cancro al pancreas. In una nota la famiglia ha fatto sapere: “In uno dei momenti più bui della nostra vita, non siamo in grado di trovare le parole appropriate per esprimere il dolore nel nostro cuore. Abbiamo perso la matriarca e il rock della nostra famiglia”.
I 90 ANNI DI LUCIANO DE CRESCENZO
“Signore e signori buonasera, incominciamo con un chiarimento: al tempo di Socrate non c’era la televisione. E allora voi vi chiederete: cosa facevano i Greci in quel tempo senza la tv? Semplice, ascoltavano i miti”. Negli anni ’90 Luciano De Crescenzo, con quella barba bianca ben curata e quell’accentuata cadenza napoletana, entrava nelle case degli italiani in punta di piedi, disquisendo di filosofi greci e soprattutto di miti: i miti degli dei, degli eroi, dell’amore. A distinguerlo quel tono non accademico, contrassegnato dalla naturalezza dei gesti, dalla semplicità degli esempi, dalla leggerezza del racconto che consentiva tutti, e in maniera diretta, di conoscere, di apprendere, di sapere. Sull’onda del successo di “Zeus-Le gesta degli dei e degli eroi”, trasmissione che andava in onda sulle reti Rai, fu persino lanciato in edicola un cofanetto con le videocassette della trasmissione. E fu un successo. L’intuizione di portare il mito sul piccolo schermo fu un colpo di genio, d’altronde quando si parla di De Crescenzo non si può che riferirsi ad una mente eccelsa e creativa: un uomo di profonda cultura ma dal piglio appunto lieve. “Più che un filosofo mi definisco un simpatizzante”, dice ancora oggi che il tempo (sulla cui relatività girò quel capolavoro di 32 dicembre), sentenzia per lui il raggiungimento del traguardo dei 90 anni. Domani la sua Napoli lo celebrerà. La Napoli che lo vide nascere nel quartiere San Ferdinando il 18 agosto del 1928; la Napoli che ha raccontato magnificamente in una trentina di libri che ha venduto in tutto il mondo; quella Napoli a cui ha dedicato film divenuti cult.
“In questo mondo del progresso, in questo mondo pieno di missili e di bombe atomiche, io penso che Napoli sia ancora l’ultima speranza che ha l’umanità per sopravvivere”, scrisse. Ha raccontato la cultura partenopea attraverso uno sguardo rivolto ai rioni popolari, ai suoi atteggiamenti scaramantici, agli espedienti di chi tenta con difficoltà di non mettere insieme il pranzo con la cena. Ha vivisezionato il modus operandi del napoletano comune, con i suoi vizi e le sue virtù, senza mai condannarlo. Imprescindibile per lui, che si definisce un “ateo cristiano”, l’attenzione riservata ai simboli religiosi. E a tutta quell’iconografia tipica partenopea, che caratterizza (a volte condizionandola) le esistenze, fatta di sogni da tradurre in numeri da giocare al lotto e botti da sparare a Capodanno. Prima di diventare filosofo, scrittore, regista, divulgatore storico, De Crescenzo (figlio di un fabbricatore di guanti di pelle) praticò per tanto tempo la professione di ingegnere, lavorando per l’Ibm. Un posto da dirigente che abbandonò alla metà degli anni ’70, incoraggiato dall’amico Maurizio Costanzo, da molti considerato una sorta di padrino, testimonial di una delle sue più grandi opere letterarie: “Così parlò Bellavista”. Un libro che negli anni ha superato le 600 mila copie vendute, tradotto in numerose lingue, divenuto un caso letterario persino in Giappone. Le successive opere ne hanno bissato il successo, confermando il suo talento. Più di 18 milioni di copie per una trentina di titoli. Un popolarità non solo italiana, ma addirittura internazionale.
L’incontro con Arbore rappresentò la sua svolta cinematografica: l’amico Renzo lo volle tra i protagonisti del suo “Il pap’occhio”. Il passo che lo portò da davanti a dietro la macchina da presa fu molto breve, e per il suo debutto da regista non poté che scegliere la trasposizione filmica di “Così parlo Bellavista”. Ma è in “32 dicembre” che tocca l’apice della sua arte: nell’episodio di Enzo Cannavale alla spasmodica ricerca delle 100 mila lire per comprarsi i botti di Capodanno, in un pellegrinaggio a volte umiliante (come nella scena a casa del fratello), si manifesta la sua lucida analisi di Napoli e delle sue allegorie. Oggi che ha 90 anni, Luciano De Crescenzo, nella sua casa romana dove domani gli amici più stretti lo festeggeranno, continua a scrivere, e lo fa senza mai abbandonare il suo vecchio e fedele Ibm. L’ultima opera arrivata in libreria è la sua biografia, nel cui titolo, “Sono stato fortunato”, è racchiuso il bilancio della sua vita. Quella vita che per De Crescenzo avrebbe bisogno di piccoli accorgimenti: “Molti studiano per allungarla, mentre secondo me bisognerebbe allargarla”.
RUGGERI: “TORNERÒ IN CONCERTO”
“Buone notizie, accertamenti fatti. Il ‘visitatore’ è solo un edema alle corde vocali, del quale mi libererò a breve. Nel frattempo con cure adeguate posso fare i concerti che mancano”. Enrico Ruggeri usa Twitter per rassicurare i propri fan. Nei giorni scorsi il musicista aveva annunciato l’interruzione del proprio tour per motivi di salute. “Stringendo i denti – aveva scritto su Facebook – sono riuscito a portare a termine il concerto di Marotta. Adesso non mi è più possibile proseguire. Motivi di salute mi impediscono di essere a Montalto Uffugo. Spero di recuperare al più presto. Vi abbraccio, dispiaciuto e preoccupato”. Oggi questo nuovo Tweet che oltre a rassicurare i fan sulle proprie condizioni di salute è stato scritto per annunciare il prossimo ritorno sui palchi italiani. Un cinguettio chiuso però da una chiosa: “Vediamo quanti riprendono il post anche se non contiene tragiche rivelazioni”.
SPOT “PIZZICA IN ACQUA” PROMUOVE NOTTE TARANTA
La grotta Monaca di Torre dell’Orso e’ l’originalissimo set naturale del nuovo spot che promuove il concertone finale della Notte della Taranta in programma sabato prossimo, 25 agosto, a Melpignano, nel Salento. Per la ventunesima edizione del festival la pizzica viene eseguita per la prima volta in acqua, esaltando l’unicita’ del ballo liberatorio ispirato dal suono del tamburello. Un gioco di corpi, luci, colori ed effetti che trasmette l’armonia e la sensualita’ di questa danza.
Protagonisti del video Serena Pellegrino, Fabrizio Nigro e Stefano Campagna. Sabato a Melpignano a guidare l’orchestra popolare sara’ Andrea Miro’, nelle vesti di maestro concertatore. Attesissima la star del pop Lp, l’italoamericana Laura Pergolizzi, che eseguira’, tra l’altro, una versione “pizzicata” del suo grande successo “Lost on you”. Completano il quadro degli ospiti: Clementino, Enzo Gragnaniello, James Senese, Frank Nemola, Davide Brambilla, Apre’s la Classe, Yilian Canizares, Dhoad Gypsies of Rajasthan, e il poeta popolare salentino Mino De Santis. L’evento sara’ tramesso in diretta (dalle 22,30) da Rai5 e Radio1 Rai.









