ROMA (ITALPRESS) – “Igorà-Tutti in piazza”, ideato e condotto dal giornalista Igor Righetti su Rai Radio 1, è il miglior programma radiofonico italiano di cultura, premiato nella sala della Protomoteca in Campidoglio con il prestigioso “Microfono d’oro”, la manifestazione dedicata alle trasmissioni più popolari e agli speaker più noti e amati del panorama radiofonico, organizzata da Fabrizio Pacifici e promossa dall’onorevole Fabrizio Santori, vice presidente della Commissione Roma Capitale, giunta alla 14ª edizione.
L’anno scorso Igor Righetti aveva ricevuto il “Microfono d’oro” per un altro suo originalissimo format crossmediale quotidiano di infotainment che ha avuto grande successo su Rai Isoradio, “L’autostoppista”. È stato il primo programma radiofonico italiano pet friendly dove il co-conducente era il bassotto pet influencer Byron con 47 mila follower su Instagram (@byron.righetti).
Righetti, voce storica di Radio Rai, è il “papà” della celeberrima e pluridecorata – anche a livello internazionale con il Gran Premio Urti Radio di Parigi – trasmissione quotidiana divenuta di culto che inaugurò l’infotainment di Rai Radio1,“Il ComuniCattivo”, trasmessa per 12 anni consecutivi su con versioni televisive su Rai2 e al Tg1 Libri su Rai1, e ideatore per Radio Rai, nel 2004, del primo radio reality a livello internazionale “In radio veritas” al quale parteciparono anche Mario Monicelli, Renzo Arbore e Giorgio Albertazzi.
A “Igorà”, format intergenerazionale quotidiano rigorosamente in diretta su Rai Radio 1, la sorpresa e l’imprevisto sono all’ordine del giorno. “Le piazze – spiega Igor Righetti, che è stato per tanti anni docente di Linguaggi radiotelevisivi e Format crossmediali alle università Sapienza, Luiss e Tor Vergata di Roma – sono storicamente il centro vitale delle città, un luogo di incontro, ma anche di scontro e di confronto con idee diverse, di condivisione, scambio e connessione, dove convivono entità differenti. Rappresentano il simbolo dell’identità di una comunità dove si incrociano esperienze e culture diverse. Come l’agorà greca era il cuore pulsante dell’antica Atene, l’Igorà, che nasce dal mio nome in quanto rappresenta lo spazio pubblico che mi piacerebbe frequentare, non uno sfogatoio né un condensato di improperi, volgarità, offese o violenza verbale, dove tutti quelli che hanno qualcosa di utile, importante, di interesse comune o divertente da dire possano farlo liberamente. Non manca uno sguardo al mondo dei social e di ciò che viene pubblicato con l’influencer e social media manager da circa 300 mila follower su Instagram Lorenzo Castelluccio (@lorenzo.castelluccio)”. Nell’Igorà è presente l’immancabile bassotto Byron. La regia del programma è di Nino Giuliano.
“I miei format radiofonici e televisivi sono tutti crossmediali – dice Igor Righetti – in quanto credo nelle contaminazioni e integrazioni tra generi e linguaggi diversi, nell’innovazione e nella sperimentazione per poter raggiungere target differenti anche a livello anagrafico. Ho seguito questo percorso pure per il docufilm internazionale ‘Alberto Sordi secret’ da me scritto e diretto, il primo sulla vita privata di mio cugino Alberto Sordi, nelle sale in questo periodo. Informare e fare cultura in modo leggero non significa essere superficiali. Anzi. Il problema è che in molti casi c’è chi si prende troppo sul serio. Quando scrivo un format mi concentro su come fare informazione e cultura in modo non canonico, intrattenendo in modo rispettoso e garbato un pubblico intergenerazionale. Le trasmissioni che titillano gli istinti più bassi degli ascoltatori con profusione di parolacce, aggressività verbale, oscenità, volgarità di ogni tipo e imprecazioni, a mio giudizio non rendono la radio più libera della tv né più contemporanea, semmai più sciatta e becera. Ciascuno di noi che fa questo mestiere ha il pubblico che si merita in base ai contenuti che fornisce e a come li comunica. Questo premio a ‘Igorà’ conferma ancora una volta che la Rai è la più grande industria culturale del Paese. Condivido il riconoscimento con il direttore di Rai Radio 1 Francesco Pionati che ha subito creduto in questo progetto innovativo e creativo lasciandomi libertà totale, che non è affatto scontata, e che crede nell’importanza della sperimentazione anche per attrarre il pubblico più giovane”.
Il direttore dei Gr Rai e di Rai Radio1, Francesco Pionati, ha ricevuto un riconoscimento speciale per aver creato il palinsesto del canale armonizzando formule collaudate e sperimentazione.
– foto ufficio stampa Igor Righetti-
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Radio1, “Igorà” di Igor Righetti è il miglior programma di cultura premiato con il “Microfono d’oro”
Cristina D’Avena compie 60 anni
ROMA (ITALPRESS) – Cos’hanno in comune la “Canzone dei Puffi”, “Kiss me Licia”, “Occhi di gatto” e “Mila e Shiro, due cuori nella Pallavolo”? Sono tutte sigle di cartoni animati ma, soprattutto, sono state tutte cantate da Cristina D’Avena, interprete che ha legato il suo nome proprio a questo genere di canzoni e che il prossimo 6 luglio compirà 60 anni.
Con il senno di poi, possiamo dire che il suo destino era già segnati da quando, a soli 3 anni e mezzo, ha partecipato allo Zecchino d’Oro classificandosi al terzo posto con “Il valzer del moscerino”. Esperienza che ripete tre anni dopo cantando “E’ fuggito l’agnellino” (con Marlena D’Ambrosio). La bambina ha talento e, per questo, rimane come componente del Piccolo Coro dell’Antoniano.
La prima delle tante sigle che interpreterà è “Bambino Pinocchio” e Cristina la canta nel 1981. Seguono altri successi, singoli (come quelli sopra citati), e album, che hanno venduto più di 7 milioni di copie. Tra gli album ricordiamo “”Fivelandia” e “Cristina D’Avena con i tuoi amici in TV”. Negli anni Ottanta all’attività di cantante affianca quella di personaggio tv (partecipando, ad esempio, al programma per ragazzi “Bim Bum Bam”) e di attrice, interpretando Licia nella serie di telefilm per “Love me Licia”. Seguono, negli anni successivi, le serie in cui interpreta sè stessa “Arriva Cristina”, “Cristina”, “Cri Cri” e “Cristina, l’Europa siamo noi”.
Mentre prosegue ininterrotta la serie di esibizioni dal vivo, la D’Avena si cimenta anche nella conduzione tv con “Sabato al circo” (su Canale 5) che, in seguito, diventa “Il grande circo di Rete4”. La conduzione le piace e funziona e Cristina continua l’attività con “Cantiamo con Cristina”, “Buona Domenica” (nel 1993-94, con la rubrica di posta Radio Cristina), “La sai l’ultima” (è inviata nella quinta edizione), “Game Boat”, Zecchino d’Oro (dal 1998 al 2000, con Cino Tortorella e Milly Carlucci), “Serenate” (su Rai2, con Andrea Pezzi).
Nel 2002 festeggia vent’anni di carriera con il doppio album “Greatest Hits” e nel 2007 i 25 anni con un concerto evento al Roxy Bar. L’anno successivo esordisce come scrittrice, pubblicando libri per bambini nella collana “Le fiabe di Fata Cri”.
Nel 2010 è di nuovo in tv, ospite fissa e inviata di “Matricole & Meteore” (Italia 1) e nel 2012 conduce su Super! “Karaoke Super Show!” che sarà seguito nel 2013 da “Radio Crock’n Dolls”. Nel frattempo festeggia anche i 30 anni di carriera con il triplo best of “30 e poi…- Parte prima”, e il box “30 e poi… – Parte seconda”. Negli anni che seguono tra un album e l’altro (come “#le sigle più belle” e “Duets – Tutti cantano Cristina”), la D’Avena continua a frequentare la televisione: è giurata nella prima edizione di “Sanremo Young” (2018), ospite della quarta serata del Festival di Sanremo, conduttrice (con Paolo Belli) degli speciali natalizi dello Zecchino d’Oro “L’attesa” e “Lo Zecchino di Natale”, concorrente de “Il cantante mascherato” (2022) e inviata di “Big Show” (2022). Nel 2022 vince anche il Telegatto per i quarant’anni di carriera, festeggiati con la compilation “40 Il sogno continua” in cui duetta con Elettra Lamborghini, Lorella Cuccarini, Orietta Berti e Cristiano Malgioglio.
E’ obbligo ricordare che la carriera di Cristina D’Avena è stata per vent’anni legata ad Alessandra Valeri Manera, responsabile dei programmi per ragazzi di Mediaset, scomparsa lo scorso 20 giugno.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Videocittà, Eni apre le porte del Gazometro
ROMA (ITALPRESS) – Giunto alla settima edizione, torna a Roma dal 5 al 7 luglio Videocittà, il festival ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, che indaga i più innovativi codici dell’audiovisivo e del digitale.
Installazioni maestose, videoarte, esperienze immersive, live e dj set, talk, AV experience e tanto altro accenderanno, anche quest’anno, la più grande area di archeologia industriale d’Europa, il Gazometro di Roma.
Con 20.000 presenze solo nella scorsa edizione per 3 serate tutte sold out, in sei anni il festival ha ospitato oltre 400 nomi, tra Premi Oscar, vincitrici e vincitori del Leone d’Oro e d’Argento alla Biennale di Venezia, talenti e performer all’avanguardia, posizionandosi come piattaforma futurista di riferimento nel settore e come crocevia dinamico per artisti, visionari, creator, makers e leader digitali, per il pubblico e gli appassionati. Per l’edizione 2024 si sono registrati i sold out dei biglietti early bird e della first release di abbonamenti, di cui quasi la metà venduti a un pubblico nazionale (fuori Roma) e internazionale.
Con Eni Main Partner, con il riconoscimento della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della cultura, con il patrocinio di Regione Lazio, il supporto di Comune di Roma, e in collaborazione con ANICA, tre giorni di contaminazioni per aggiungere, nella stagione 2024, un tassello alla quadrilogia che si completerà nel 2025 sul tema della Transizione, digitale ed ecologica. Una riflessione sulla connessione tra uomo e natura e sul dialogo concreto tra il pensiero ambientalista e le nuove tecnologie come strada imprescindibile per costruire un mondo nuovo dove coesistano il digitale, l’inclusione e la sostenibilità. Dopo l’elemento lunare (2022) e quello della Terra (2023), il 2024 ha come tema la Galassia.
Eni si conferma per la settima volta consecutiva Main Partner di Videocittà aprendo nuovamente le porte del proprio Complesso del Gazometro Ostiense al Festival della Visione e della cultura digitale. Le ragioni della collaborazione si fondano sulla condivisione dei temi e dei valori proposti che, ogni anno, rappresentano elementi di connessione rilevanti con quella che è la strategia dell’azienda.
All’interno della location di Ostiense, sede del Distretto di innovazione tecnologica ROAD e sede di Joule – la Scuola di Impresa di Eni, i temi cardine della centralità dell’essere umano, dell’innovazione e della cultura vivono in maniera diversa ma integrata e complementare, come diverse e integrate sono le energie di Eni, che diventano – nel Festival – fil rouge di un racconto congiunto con Videocittà.
Come ormai da tradizione, ad aprire Videocittà sarà l’imponente opera site-specific che investirà il cilindro metallico più grande del Gazometro, monumento simbolo del quartiere Ostiense e della Roma contemporanea. Per il 2024, l’installazione, dal titolo Nebula, è firmata da Quiet Ensemble e Giorgio Moroder. Studio creativo di punta nel panorama delle arti visive e new media in Italia, leader nella creazione di installazioni di arti digitali immersive, i Quiet Ensemble, attraverso l’uso di tecniche interattive e l’attenzione ai dettagli minimi come i suoni della natura o il movimento degli insetti, creano opere che mescolano arte, scienza e tecnologia. Nebula sarà un’imponente esperienza audiovisiva inaspettata, un intervento luminoso in stretta connessione con le musiche, realizzate appositamente per Videocittà, dal pioniere dell’uso del sintetizzatore, maestro di colonne sonore, Premio Oscar e David di Donatello alla Carriera Giorgio Moroder, riconosciuto in tutto il mondo come una delle figure più influenti dell’elettronica e della disco music. Il reticolo metallico si trasformerà in una costellazione fittissima che avvolgerà il pubblico completamente da ogni direzione: un’esperienza immersiva unica in cui si diventerà parte di una notte trapuntata di astri con suoni provenienti da galassie lontane. L’installazione, realizzata da Eni, curata da Videocittà con il supporto scientifico dell’INAF e dell’Osservatorio Astronomico di Roma, e con la produzione esecutiva di Eventi Italiani, viene inaugurata venerdì 5 luglio in apertura del festival con uno speech curato da Andrea Moccia (fondatore di Geopop) e con un talk, alle 19.30, con Francesco Dobrovich e gli stessi Quiet Ensemble e Moroder.
Videocittà ridisegnerà la luce dell’imbrunire dell’estate capitolina, non solo sul cilindro del Gazometro principale, ma sull’intero complesso e i numerosi spazi che abitano questo nuovo distretto dell’audiovisivo su cui Eni sta operando un’importante opera di riqualifica.
Gran finale il 7 luglio con il concerto tributo a Giorgio Moroder dell’Orchestra del Conservatorio di Santa Cecilia.
-foto ufficio stampa Eni-
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“Io e te dobbiamo parlare”, Siani e Pieraccioni insieme sul set
ROMA (ITALPRESS) – Sono in corso nelle Marche le riprese del nuovo film di Alessandro Siani “Io e te dobbiamo parlare”, con protagonista, oltre all’attore napoletano, Leonardo Pieraccioni. La commedia è una produzione Italian International Film (Gruppo Lucisano) con Rai Cinema, prodotta da Fulvio e Federica Lucisano, con il supporto logistico di Marche Film Commission e con il patrocinio e l’ospitalità del Comune di Ancona.
Una donna in comune, una figlia a metà e una volante per due. Antonio (Alessandro Siani) e Pieraldo (Leonardo Pieraccioni) condividono molte cose: una carriera non sempre luminosa e un’antica amicizia un pò ammaccata, due esistenze forse troppo tranquille per due agenti di polizia che il destino ha voluto sapientemente intrecciare.
Decisamente, il pericolo non era il loro mestiere! Fino a quando, incredibilmente, non dovranno affrontare un vero crimine, un caso molto intricato e rischioso che, fra sfide contro il tempo e colpi di scena, cambierà la loro vita per sempre. Una coppia sorprendente, due perfetti sparring partner per una commedia all’ultimo respiro.
Protagoniste femminili della pellicola Francesca Chillemi, Brenda Lodigiani e Gea Dall’Orto. Con loro, tra gli altri, anche Peppe Lanzetta, Giovanni Esposito e Biagio Izzo.
La commedia sarà nelle sale il 19 dicembre 2024 distribuita da 01 Distribution.
-foto ufficio stampa film –
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DJ Onofri si racconta nell’autobiografia “Dalla Provincia a Miami Beach”
ROMA (ITALPRESS) – “DJ Onofri: Dalla Provincia a Miami Beach” è un’autobiografia che racconta la vita di Roberto Onofri, celebre DJ, conduttore televisivo e produttore musicale italiano. Il libro accompagna i lettori in un viaggio dalle origini di Onofri a Civitavecchia, una città portuale in Italia, alle feste top nel mondo con e grazie a Franco Nero fino alle sfarzose spiagge di Miami Beach, Florida. Si immerge profondamente nella sua precoce fascinazione per la musica e la tecnologia, che ha acceso una passione che avrebbe guidato ogni suo passo. Durante la sua giovinezza, Onofri ha scoperto il potere della musica come linguaggio universale, una passione che lo ha condotto nel mondo della radiodiffusione. Dal suo primo ingresso alla radio presso Radio Zenith Civitavecchia alla sua ascesa come DJ di spicco nei nightclub italiani, la storia di Onofri è una di impegno incessante e dedizione. La sua carriera fiorì tra la fine degli anni ’80 e ’90, guadagnandogli riconoscimenti significativi, tra cui il prestigioso “Pick Up d’Oro” al Madison Square Garden di New York. Il viaggio di Onofri non si ferma ai confini dell’Italia. Il suo racconto si arricchisce con le sue avventure a Hollywood, dove ha incontrato figure leggendarie come Michael Jackson, Sylvester Stallone e Whitney Houston. Queste esperienze hanno arricchito la sua carriera e ampliato i suoi orizzonti, portandolo a creare brani di successo raggiungendo tra singoli e compilation oltre 9 dischi d’oro ed uno di Platino, alla creazione di format televisivi innovativi come “Video One”, che è diventato uno show cult per una generazione di appassionati di musica. Il libro esplora anche le iniziative di Onofri nel campo della televisione, dettagliando i suoi contributi significativi a programmi come “Capitani in Mezzo al Mare” e la creazione di Port TV, una rete dedicata ai porti marittimi. Il suo spirito innovativo ha portato alla creazione del decoder CIBORIO, una rivoluzione tecnologica che ha permesso agli emigranti italiani in tutto il mondo di accedere ai canali televisivi locali italiani. Nel corso della sua carriera, Onofri è stato un ambasciatore della cultura italiana, organizzando feste internazionali e collaborando con artisti di fama mondiale. La sua dedizione alla musica e alla televisione ha lasciato un segno in entrambi i settori, dimostrando che con passione e perseveranza si possono realizzare i propri sogni e avere un impatto duraturo.
“DJ Onofri: Dalla Provincia a Miami Beach” non è solo un memoir; è una testimonianza del potere della musica di unire le persone, creare momenti indimenticabili ed esprimere le sfumature più profonde dell’anima. Invita i lettori a esplorare una vita vissuta al ritmo della musica, attraversando decenni di cambiamenti nel panorama musicale e mostrando l’evoluzione e il trionfo di un DJ che ha trasformato la sua passione nella colonna sonora della sua vita. Con una narrazione vivida e riflessioni sentite, Roberto Onofri condivide gli alti e bassi del suo viaggio, offrendo ispirazione a aspiranti DJ, appassionati di musica e a chiunque abbia un sogno da inseguire. Questo libro è una celebrazione di una vita dedicata all’arte della musica e alle infinite possibilità che essa porta con sé.
-foto copertina libro –
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Palinsesti La7, Flavio Insinna è la novità
MILANO (ITALPRESS) – Flavio Insinna è il volto nuovo de La7. Sarà lui ad occupare, a partire dalla nuova stagione televisiva dal lunedì al sabato a partire dalle 18,35 con un nuovo game show, la fascia che precede il TgLa7 di Enrico Mentana. La permanenza del direttore del TgLa7 per altri due anni, con il prolungamento del contratto in scadenza fino al 2026, e un nuovo programma affidato allo storico Alessandro Barbero, sono le altre notizie consegnate oggi alla stampa dal presidente di Cairo Communication, Urbano Cairo, alla presentazione dei palinsesti 2024/2025. «Quello di affidare un game show nella fascia preserale è un progetto cui pensavamo da molti anni», ha ammesso Cairo. A condurre la trattativa è stato il direttore de La7 Andrea Salerno: «Con Flavio dividevamo lo studio delle Vittorie ai tempi della sua conduzione di “Affari tuoi”.
Il mio primo messaggio a Insinna per proporgli di venire a La7 è del 2018: lui disse di no. Così come lo scorso anno. Nel momento in cui la Rai è sembrata meno interessata abbiamo pensato che fosse la volta buona». E così è stato, anche se il contratto di Insinna non prevede un’esclusiva per il game show (ancora senza titolo, adattamento dello statunitense Family Feud basato sulle risposte più comuni ai sondaggi di opinione) che gli sarà affidato. Alessandro Barbero, invece, sarà al timone di «26 puntate da mezzora in seconda serata in cui risponderà alle domande che arriveranno via sms, social, e si chiamerà “Barbero risponde”», anticipa Cairo. Dallo stesso presidente è arrivata la riconferma di tutti i volti de La7: Gruber, Formigli, Gramellini, Augias, Floris, Nerazzini, Cazzullo, Aprile, Gabanelli. «Non ci sono uscite da La7, il clima è positivo, il momento magico e tutti sono felici di restare», ha continuato Cairo. Rimane un punto interrogativo la presenza di Luca Telese che dal 1° ottobre assumerà la direzione de Il Centro: «Vedremo se le cose sono compatibili con il suo nuovo impegno».
Non ci sono stati contatti, invece, con Serena Bortone: «Non ho mai pensato a lei», dice Cairo che non pensa neppure di allargare l’offerta in altri ambiti, sport compreso a parte la messa in onda per un’altra stagione della Saudi League di cui ha acquisito i diritti anche per il prossimo anno. “Il nostro posizionamento è sull’informazione, sull’intrattenimento intelligente. La7 non è interessata allo sport, anche se io credo sia un grande catalizzatore», ha aggiunto. I numeri gli danno ragione: «La7 è una rete molto in salute. Siamo reduci dalla stagione migliore di sempre: siamo passati dal settimo posto al quinto posto in prime time nei primi mesi della scorsa stagione, e al quarto nella seconda parte. Saliamo al terzo posto se includiamo il TgLa7», ha infatti affermato Cairo sottolineando che nel 2022 è «arrivato il piccolissimo utile di 100mila euro nel 2022, il più bello delle mie attività». La presentazione è stata anche occasione di parlare della proposta di Matteo Salvini di abbassare il canone Rai innalzando i limiti pubblicitari: «L’Italia è un unicum, noi competiamo in un mercato con una situazione molto squilibrata. La Rai dovrebbe fare il servizio pubblico: pensare di ridurre il canone per aumentare la pubblicità mi sembra una cosa un pò confusa, non capisco il progetto finale. Credo che La7 per il tipo di palinsesto meriterebbe una quota di canone», ha commentato Cairo ribadendo che non ha alcuna intenzione di entrare in politica. «A me piace fare l’imprenditore, ho un gruppo articolato con 4500 dipendenti. Sarebbe impossibile pensare alla politica», ha sottolineato. E sulla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che ha attaccato frontalmente alcune trasmissioni de La7 ha detto: «Sono editore di La7 da 11 anni in cui ho lasciato massima libertà a editorialisti e conduttori. Ho avuto lamentele da parte di tutti i Governi, dal 2013 a oggi, sia privatamente sia pubblicamente. Visto che sono lamentati tutti vuol dire che non abbiamo pregiudiziali. Facciamo domande, ospitiamo tutti coloro che vogliono venire. La nostra è una televisione libera». Infine sulla concorrenza del gruppo Discovery ha commentato: «Abbiamo grande rispetto, come per tutti i nostri concorrenti, ma noi siamo nella stagione migliore. Diciamo che c’è spazio per tutti».
-foto Agenzia Fotogramma-
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Ciak per “Diamanti” di Ozpetek, Trinca e Ranieri tra le 18 attrici del cast
ROMA (ITALPRESS) – Sono iniziate il primo luglio scorso le riprese del nuovo film di Ferzan Ozpetek dal titolo “Diamanti” quindicesimo film del regista, con un cast che ha tra le protagoniste ben 18 attrici italiane.
Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, in collaborazione con Vision Distribution e in co-produzione con Faros Film, sarà girato interamente a Roma e le riprese si protrarranno fino alla fine di agosto.
Ambientato nel presente e negli anni ’70, sceneggiato da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e dallo stesso Ferzan Ozpetek, il film racconta fatti di vita e vicende amorose di un gruppo di donne che ruota attorno a una grande sartoria di cinema diretta da due sorelle tanto diverse quanto legate.
Nel cast Luisa Ranieri e Jasmine Trinca, Sara Bosi, Loredana Cannata, Geppi Cucciari, Anna Ferzetti, Aurora Giovinazzo, Nicole Grimaudo, Milena Mancini, Paola Minaccioni, Elena Sofia Ricci, Lunetta Savino, Vanessa Scalera, Carla Signoris, Kasia Smutniak, Mara Venier, Giselda Volodi, Milena Vukotic, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa, Vinicio Marchioni, Valerio Morigi, Edoardo Purgatori, Carmine Recano.
Il Direttore della fotografia è Gian Filippo Corticelli, la scenografia è di Deniz Kobanbay, i costumi sono di Stefano Ciammitti, il montaggio è curato da Pietro Morana e le musiche da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.
Vision Distribution cura inoltre le vendite internazionali.
-foto ufficio stampa Vision Distribution (credit Stefania Casellato)-
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Nel 2023 record di visitatori e incassi per musei e parchi archeologici
ROMA (ITALPRESS) – Il 2023 ha segnato un record di visitatori e incassi nei musei e parchi archeologici nazionali.
Il ministero della Cultura ha presentato i dati ufficiali relativi agli ingressi e l’app ufficiale del sistema museale nazionale, collegata alla relativa piattaforma (museiitaliani.it). “Tutti i cittadini italiani dovrebbero essere orgogliosi del patrimonio culturale italiano. Negli ultimi anni i musei italiani sono cresciuti come qualità dell’offerta. Al valore storico abbiamo abbinato la qualità dell’offerta, un museo deve essere fruibile. Sono aumentati i visitatori e gli introiti che possono essere utilizzati per migliore l’offerta, noi vogliamo creare dei nuovi musei, tra l’altro ricordo che siamo enormemente generosi nel dare i musei gratuiti, 15 giorni l’anno”, ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Il numero assoluto di visitatori ha raggiunto nel 2023 il record di 57.730.502 visitatori, mai registrato nelle serie storiche.
Il confronto con il 2022 indica un aumento di 10,7 milioni di visitatori, pari a un incremento di quasi il 23%.
Se il confronto viene effettuato con il 2018, che con i suoi 55,3 milioni di visitatori rappresenta il picco di epoca prepandemica, si nota una variazione positiva di 2,4 milioni di visitatori, pari a un incremento percentuale di oltre il 4%. Il 2023 rappresenta un record anche per gli incassi che raggiungono la cifra 313,9 milioni, con un incremento di quasi il 34% rispetto al 2022 (+79,3 milioni). Il dato appare ancora più significativo se paragonato al periodo prepandemico e in particolare al 2019, picco massimo della serie storica per gli incassi, con un incremento di quasi il 30% (+71,5 milioni).
L’app compie un anno dal suo lancio, “un grande traguardo per il Sistema museale nazionale che si è in questo modo dotato di un’interfaccia ufficiale, intuitiva e completa, pensata per rendere il nostro patrimonio culturale sempre più accessibile. Già dai primi mesi di attività, Musei italiani si è affermata come punto di riferimento per tutti i cittadini e i visitatori interessati a scorire i luoghi della cultura italiani”, ha spiegato il direttore generale Musei, Massimo Osanna.
“L’innovativo sistema di e-ticketing ha inoltre consentito di superare gli annosi ostacoli amministrativi, economici e logistici che i siti meno noti o di più piccole dimensioni – ma anche alcune realtà maggiori – incontravano nell’organizzare un proprio sistema di bigliettazione completo, nell’ottica di uno sviluppo complessivo ed equo dell’intera rete museale del nostro Paese”, ha aggiunto. “L’app è da intendersi come uno strumento in divenire ed entrerà a breve in una nuova fase, accogliendo, oltre ai musei di competenza del Mic, anche i luoghi della cultura non statali, realizzando a pieno gli obiettivi del sistema museale nazionale. Sono inoltre in fase di implementazione nuove funzionalità, presto disponibili, come gli itinerari consigliati o le audioguide e le videoguide che potranno accompagnare i visitatori specialmente in chiave di accessibilità e inclusione”, ha concluso. Oltre a una breve presentazione dei singoli siti, è possibile scoprire le varie destinazioni organizzate secondo criteri tematici e topografici, nonchè aggiornarsi sugli eventi e le mostre in corso. Inoltre, nell’ottica di garantire la massima accessibilità, grazie a un semplice sistema di filtri, è possibile cercare i servizi più idonei per ogni visitatore, sia in termini logistici, che di accessibilità.
-foto xc3-
(ITALPRESS).









