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DEPP FA CAUSA ALL’EX MOGLIE, CHIESTI 50 MLN DI DOLLARI

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Johnny Depp fa causa all’ex moglie Amber Heard chiedendo la cifra record di 50 milioni di dollari.

L’attore accusa l’ex compagna di avere dichiarato il falso nel corso della causa di divorzio riferendosi in particolare a quando lo accuso’ di aver subito da parte dell’attore abusi fisici e psicologici.

A riportarlo i media americani.

Si tratta di una nuova puntata della tormentata storia che ha visto contrapporsi in questi anni i due. Il matrimonio naufrago’ nel 2016, dopo poco piu’ di un un anno dalla cerimonia celebrata alle
Bahamas. Negli ultimi anni le accuse tra i due non si sono fermate, e ieri questo nuovo atto dell’attore de “I pirati dei Caraibi”.

 

E’ MORTO IL CANTANTE DEI PRODIGY KEITH FLINT

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E’ morto, all’età di 49 anni,  Keith Flint, cantante dei Prodigy. L’artista è stato trovato senza vita nella sua casa in Essex questa mattina. Lo riferisce il Sun.
Secondo la polizia la morte non sarebbe sospetta ma si attendono accertamenti.
Nato a Braintree (Essex), Flint alla fine degli anni ottanta incontra il DJ Liam Howlett a un rave party ed esprime il suo apprezzamento per i suoi gusti musicali.
Nel 1990 inizia cosi’ l’avventura artistica dei The Prodigy.
insieme a Leeroy Thornhill. Il primo album, Experience, risente fortemente della cultura dei rave e si caratterizza per i brani goliardici. Ancora oggi e’ considerato da molti una pietra miliare nella scena hardcore inglese dei primi anni novanta.
The Fat of the Land e’ l’album piu’ famoso e quello di maggior successo di vendite. I singoli estratti che hanno contribuito a promuoverlo sono, tra gli altri: Breathe, Smack My Bitch Up, Firestarter.

E’ MORTO LUKE PERRY

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E’ morto, all’età di 52 anni, Luke Perry, noto soprattutto per aver interpretato il ruolo di Dylan McKay nella serie televisiva Beverly Hills 90210. Nei giorni scorsi era stato colpito da un ictus cerebrale.
Perry aveva girato quasi tutte le stagioni di Beverly Hills 90210 dal 1990 al 1995 ininterrottamente, poi dal 1998 al 2000.
Era apparso in varie pellicole, come Buffy – L’Ammazza Vampiri, Il quinto elemento, diretto da Luc Besson, e anche nell’italiano Vacanze di Natale ’95, con Massimo Boldi e Christian De Sica. Era apparso inoltre nelle serie tv Oz, Le cose che amo di te e Will & Grace ed è stato protagonista della serie tv Jeremiah.

“IL TRONO DI SPADE” DAL 15 APRILE SU SKY

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A un mese e mezzo dall’attesissimo debutto, l’ottava stagione de IL TRONO DI SPADE si mostra oggi nel trailer ufficiale appena rilasciato. Le spettacolari immagini anticipano gli ultimi sei episodi del cult HBO attesi in contemporanea e in esclusiva per l’Italia su Sky dal 15 aprile, in onda su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV. 
Fra cruente battaglie, attesissimi e inediti confronti e tutta l’epicità a cui Il Trono di Spade ha abituato i telespettatori, le prime sequenze dell’ottava stagione svelate oggi non fanno che confermare le altissime aspettative dei fan, in febbrile attesa dei nuovi episodi da quasi due anni ormai: da quell’impressionante finale della settima stagione che – oltre alla Barriera di ghiaccio, costruita a nord di Westeros per tenere lontani gli Estranei – ha fatto crollare ogni certezza su chi potrà finalmente far suo il Trono dei Sette Regni.
L’ottava e ultima stagione de Il Trono di Spade debutta in onda su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV dalle 3 della notte fra il 14 e il 15 aprile.

RAI, APPROVATO IL PIANO INDUSTRIALE

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Il Cda Rai, con 5 voti a favore e 2 contrari, ha esaminato e approvato il Piano industriale 2019-2021, che – come si legge in una nota – pone al centro i contenuti e le esigenze degli utenti, colmando il gap digitale accumulato rispetto al settore e venendo incontro agli obblighi del contratto di servizio. L’Ad Fabrizio Salini ha illustrato ai consiglieri di amministrazione e al Collegio sindacale le principali linee d’azione del Piano, che tiene conto del processo di digitalizzazione dei media, del mutato scenario competitivo e dell’evoluzione delle abitudini di consumo degli utenti, in particolare delle giovani generazioni, alla luce di una moderna interpretazione del ruolo di servizio pubblico.

“Tra gli obiettivi del Piano – prosegue la nota -, l’elaborazione di contenuti pensati per piattaforme digitali e un’organizzazione e una cultura della Rai focalizzate sul prodotto e sulle aspettative del pubblico. Come previsto dal Contratto di servizio, l’offerta sarà ampliata attraverso un canale in lingua inglese, sarà potenziato e valorizzato il ruolo della radio e, per quanto concerne l’informazione, il Piano prevede di mantenere i brand di punta e di potenziare il Polo all news con la creazione di una testata multipiattaforma che integri Rainews, rainews.it, TGR e Televideo”.

 

LUCHETTI DIRIGE PIF “RITRATTO CUBISTA UOMO MEDIO”

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Sarà in sala dal 14 marzo, distribuito da 01 Distribution in 360 copie, il nuovo film di Daniele Luchetti, Momenti di Trascurabile Felicità, con Pif, Thony e Renato Carpentieri, liberamente tratto da “Momenti di trascurabile felicità” e “Momenti di trascurabile infelicità” di Francesco Piccolo, co-autore della sceneggiatura insieme a Luchetti. Oltre al regista e il cast, a presentare il film anche i produttori Paolo del Brocco per Rai Cinema e Beppe Caschetto. Come fare un film da un libro dalla struttura aforistica?  “Anche noi ci chiedevamo come farlo e avrei voluto che lo scrivesse un altro – dice Piccolo – Daniele invece ha voluto me. Ho pensato di starci anni e invece devo dire che in poco tempo ci è venuta l’idea di dare una forza propulsiva a questi frammenti di vita, attraverso l’idea di poter vivere ancora un’ora e 32 minuti. Questo permetteva di mettere questi momenti di trascurabile felicità e infelicità a confronto con la morte”. Aggiunge Luchetti: “il libro era pieno di cose piccole e brillanti. Come potevamo farle fruttare? Mettendole a confronto con le cose importanti della vita di una persona come la sua morte e il bilancio che si fa prima di morire. Il risultato è un film che potrei definire il ritratto cubista di un uomo medio”.

Pif nel film è Paolo, l’anaffettivo e immaturo protagonista. L’attore e regista parla delle sue somiglianze e differenze con il personaggio che interpreta: “io sono più bacchettone e moralista del mio personaggio. Però è questa la potenza del film: nonostante io sia molto diverso da lui e abbia passato il film a pensare a quanto Paolo fosse superficiale e stupido, alla fine del film dico, io mi ci rivedo”. Il compito per Thony e Renato Carpentieri è stato quello di interpretare personaggi che nel libro non esistono. Ne parla in primis la cantante: “Con Daniele abbiamo fatto un lavoro cercando di creare una persona, prima del personaggio che è la moglie di Paolo. Ci siamo chiesti da dove viene Agata per arrivare alla donna che vediamo oggi. Mi è piaciuto interpretare una donna senza isterismi, che vive la sua vita con leggerezza nonostante abbia accanto Paolo che sembra un inetto”.

Renato Carpentieri, in un ruolo meno drammatico rispetto ai suoi precedenti film descrive il suo ruolo: “Il mio è un po’ un personaggio e un po’ una funzione, il personaggio ha quasi tutti i difetti dei viventi perché è un angelo di bassissimo livello, ha paura di tutto ed è pettegolo e millantatore”. Sull’insolita Palermo che si vede nel film, Pif dice: “Sono molto felice da palermitano che non ci sia la mafia a Palermo in questa pellicola. E questo non accade solo grazie alla sensibilità di produttori e regista, ma perché la città mostra un’altra faccia e narrazione di sé. In questo film la mafia non c’è né nella sceneggiatura né nella produzione”.

VENEZIA, LEONO D’ORO ALLA CARRIERA A JULIE ANDREWS

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Il Leone d’oro alla carriera della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019) è stato attribuito alla grande attrice inglese Julie Andrews, protagonista – tra i suoi numerosi successi internazionali – di classici amati in tutto il mondo quali Mary Poppins (1964), Tutti insieme appassionatamente (1965) e Victor Victoria (1982).
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
Julie Andrews, nell’accettare la proposta, ha dichiarato: “Sono molto onorata di essere stata scelta per il Leone d’oro alla carriera. La Mostra del Cinema di Venezia è da lungo tempo considerata uno dei più stimati festival internazionali. Ringrazio La Biennale per questo riconoscimento del mio lavoro, e sono impaziente di arrivare in quella meravigliosa città a settembre per un’occasione così speciale”.

A proposito di questo premio, Alberto Barbera ha dichiarato: “Affermatasi sin da giovanissima sulle scene del music hall londinese e, in seguito, a Broadway grazie alle sue doti canore e interpretative fuori del comune, Julie Andrews deve allo straordinario successo del suo primo film hollywoodiano, Mary Poppins, il conferimento dello statuto di star di prima grandezza, immediatamente bissato da un altro memorabile film, Tutti insieme appassionatamente, per lungo tempo ai primi posti dei film più visti della storia del cinema. I due ruoli la proiettano nell’empireo delle dive internazionali, facendone il personaggio iconico adorato da intere generazioni di spettatori, senza tuttavia esaurire l’ampiezza e la portata della sua carriera artistica.  Al di là del fatto che sia possibile una diversa lettura dell’immagine generata dai suoi due film più famosi – sottolineando la valenza trasgressiva dei personaggi della governante  piuttosto che il loro apparente conservatorismo – va ricordato come la stessa Andrews abbia significativamente contribuito ad evitare il rischio di rimanere imprigionata nel ruolo di icona del cinema famigliare, scegliendo di cimentarsi in ruoli di volta in volta drammatici, apertamente provocatori o intrisi di graffiante ironia. È il caso, per esempio, di Tempo di guerra, tempo d’amore, di Arthur Hiller, e dei numerosi film diretti dal marito Blake Edwards, con il quale diede vita a un sodalizio artistico tra i più profondi e duraturi, che ricordiamo come uno stupendo esempio di fedeltà umana e professionale a un affascinate progetto estetico capace di prevalere sull’esito commerciale dei singoli film. Il Leone d’oro è il riconoscimento doveroso di una carriera straordinaria che ha saputo ammirevolmente  conciliare il successo popolare e le ambizioni artistiche senza mai scendere a facili compromessi”.

 

 

E’ MORTO PINO CARUSO

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E’ morto, all’età di 84 anni, Pino Caruso. I funerali si terranno domani a Roma. Nato a Palermo, inizia in Sicilia come attore drammatico, debuttando al Piccolo Teatro del capoluogo siciliano il 16 marzo 1957 con un breve ruolo in Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello.  Nel 1968 lo scrittura la RAI per la trasmissione di varietà Che domenica amici dove tiene una rubrica settimanale “Diario siculo”. Per la televisione seguono Gli amici della domenica (1970), Teatro 10 (1971), e Dove sta Zazà di Castellacci, Pingitore e Falqui. Nel 1975 partecipa a Mazzabubù (Rai Uno), sempre di Castellacci e Pingitore, per la regia di Falqui.

Nel 1981 è protagonista insieme a Milva di Palcoscenico, regia di Antonello Falqui. Nel 1982 è protagonista e autore dei testi di Che si beve stasera? (Rai Due), per la regia di Paolo Poeti. Nel 1983 scrive e dirige per Rai Tre Lei è colpevole, si fidi (da un’idea di Vittorio Sindoni), un film satirico sul caso Enzo Tortora e sulla cattiva giustizia, interpretato oltre che dallo stesso Caruso, da Renzo Arbore, Oreste Lionello, Enrico Montesano, Gigi Proietti, e Luciano Salce, tutti nei panni di se stessi.

Nel 1990-91 su Rai Due presenta assieme a Claudia Mori il programma musicale Dudu dudù. Nella stagione 1995-1996 è conduttore per il circuito Cinquestelle della rubrica settimanale Il ballottaggio.

A partire dal 2002 è tra i protagonisti della fiction Carabinieri Canale 5 per due stagioni, interpretando il maresciallo Giuseppe Capello, uscendo di scena andando poi in pensione. Nel 2003 è protagonista del Tutto per bene di Luigi Pirandello e nel 2004 de Le Vespe di Aristofane, al Teatro Greco di Siracusa. Interpreta inoltre il mafioso nel film tv L’onore e il rispetto di Salvatore Samperi; il prete nel film La matassa di Ficarra e Picone e Giambattista Avellino.