TIM, grazie alle tecnologie digitali, trasforma Piazza Navona nella piscina che è stata in epoche passate, location ideale per il poolparty più folle dell’estate protagonista dello spot on air in tv da ieri.
Ospiti d’onore dell’evento, tra sincronette e giochi d’acqua, la campionessa olimpionica Federica Pellegrini, la band Maneskin rivelazione dell’anno e i protagonisti della serie tv Skam Italia che animeranno la festa insieme al ballerino Sven Otten e a Angie Digitwin, la Donna Connessione di TIM.
Il finale, in un trionfo di palloni e fuochi d’artificio, mostra la piazza trasformata nella più grande “piazza d’acqua” d’Italia, sovrastata da una immensa TIM icon tricolore.
Lo spot è stato ideato da Luca Josi, Direttore Brand Strategy & Media di TIM, per il lancio di TIM Party, il nuovo programma che offre a tutti i clienti di rete fissa e mobile di TIM, Giga in regalo, bonus in bolletta, l’intrattenimento di TIMMUSIC e TIMVISION e ogni giorno tanti premi e sconti esclusivi.
Lo spot, realizzato in collaborazione con Havas Milan, sarà proposto nel formato 15” e 30” e trasmesso dalle principali rete televisive.
FEDERICA PELLEGRINI E MANESKIN NEL NUOVO SPOT TIM
VANZINA, DA SORRENTINO A VERDONE PER ULTIMO SALUTO
Chi lo ha ricordato con una battuta celebre di un suo film, chi con aneddoti personali, chi con gesti gentili che lo hanno contraddistinto nella sua vita privata e professionale. In tanti questa mattina hanno salutato per l’ultima volta il regista romano Carlo Vanzina, scomparso all’età di 67 anni. Attori, registi, politici, personaggi del mondo della cultura, amici e romani, hanno riempito la basilica di S.Maria degli Angeli , dove don Andrea ha celebrato la funzione funebre. “Un amico di famiglia” lo definisce il produttore cinematografico, Aurelio De Laurentiis, che con i fratelli Vanzina ha condiviso i ‘cinepanettoni’ “ con Carlo ed Enrico abbiamo avuto un’adolescenza dorata, all’ombra dei nostri genitori che ci hanno iniziato al mestiere piu’ bello del mondo”. Christian De Sica lo aveva sentito pochi giorni fa “ Carlo era venuto un mese fa a casa mia offrendomi un film, e ci siamo massaggiati fino a tre giorni fa”. Tutti concordi sul fatto che Carlo Vanzina è stato capace di raccontare uno spaccato dell’Italia degli anni ’80 e ’90: “per parlare dell’Italia degli anni ’80 e raccontarla bisogna rivedere i film di Carlo Vanzina ” ha aggiunto De Sica ” i suoi film la raccontano molto meglio di tanti altri”. E che, come ha detto il regista Pupi Avati “più che raccontare se stesso ha raccontato l’Italia in cui molti si sono riconosciuti. Credo che Carlo abbiamo inventato un mondo, uno star system, ha dato voce e volto a una serie di attori che il cinema italiano nel suo snobbismo non avrebbe considerato”.
Un ricordo commosso anche quello di Jerry Calà, arrivato in compagnia di Mara Venier: “gli devo tutto per quanto riguarda la mia carriera nel cinema, sono senza parole, perche’ se ne e’ andato oltre che un grandissimo regista, un grande uomo, generoso, elegante, discreto, una persona bellissima”. Don Andrea nel corso della messa ha ricordato la parte umile e gentile di Carlo Vanzina “ci ha insegnato che non e’ importante stare sotto i riflettori perche’ prima o poi si spengono e ci ha insegnato a dare valore alla quotidianita’. Era un uomo di cultura e di fede”. Tanti gli attori e registi presenti, da Paolo Sorrentino a Isabella Ferrari, Anna Falchi, Carlo Rossella, Ezio Greggio, Neri Parenti, Diego Abatantuono, Ricky Tognazzi e Simona Izzo, Valeria Marini, Aurelio De Laurentiis, Massimo Boldi, Nancy Brilli, Fiorello, Sabrina Ferilli, Carlo Verdone. Anche il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, con Ganni Letta, è stato presente alla cerimonia.
“FACCIO QUELLO CHE VOGLIO”, NUOVO SINGOLO DI ROVAZZI
Esce venerdì 13 luglio “Faccio quello che voglio” feat. Al Bano, Emma e Nek, nuovo singolo di Fabio Rovazzi. L’artista ha avuto per primo l’intuizione di raccontare la musica a episodi utilizzando la serialità come linguaggio portante del suo progetto. Anche #FQV entra a far parte della serie in musica cominciata con “Volare” e che si svilupperà ulteriormente in autunno con il terzo capitolo. Se con il brano precedente Rovazzi riflette sul successo effimero della società ironizzando sull’utilizzo ossessivo dei social, con “Faccio quello che voglio” l’artista aggiunge un tassello al racconto attraverso una provocazione e una riflessione che nasce dall’esigenza di porre l’accento su modelli di riferimento e comportamenti sbagliati.
Si riparte da Gianni Morandi che svela a un Rovazzi in crisi creativa che la paura degli artisti è quella di perdere il proprio talento tanto da rivelargli l’esistenza di un caveau che custodisce la “pozione magica” in preziose pillole e boccette.
E’ qui che scatta il piano diabolico… Rovazzi entra in banca e ruba le boccette contenenti il talento di alcuni artisti e si ritrova coinvolto in una rocambolesca fuga dalla polizia che lo insegue a sirene spiegate e che termina con un finale inaspettato. Una storia che diverte attraverso la leggerezza, il coinvolgimento di tanti personaggi e un testo apparentemente scanzonato, ma che induce a pensare a temi importanti legati strettamente all’attualità del nostro Paese.
Sono tre i cantautori italiani che affiancano Rovazzi nel brano: Al Bano, Emma, e Nek. Oltre alla collaborazione di questi tre grandi nomi, sono molte le special guest che si sono appassionate alla storia scritta da Rovazzi e che hanno sposato il suo progetto prestandosi a girare il film, tra cui lo stesso Al Bano insieme a Gianni Morandi, Carlo Cracco, Eros Ramazzotti, Fabio Volo, Rita Pavone, Massimo Boldi, Flavio Briatore, Roberto Pedicini e Diletta Leotta.
In questo video Rovazzi coglie l’attitude e le grandi capacità dei suoi ospiti illustri, i quali, fatta eccezione per Massimo Boldi che interpreta l’addetto allo sportello in banca, nel ruolo di sé stessi vengono decontestualizzati e inseriti nel plot per sorprendere, oltre che divertire, gli spettatori in un gioco di linguaggi e immagini vicini alla surreal comedy.
Il brano è scritto e composto da Fabio Rovazzi con la collaborazione di Danti e Sissa (co-autori) e Simon Says (co-compositore).
LA7, CAIRO CONFERMA CONDUTTORI
Squadra che vince non si cambia. Lo avrà pensato Urbano Cairo che ha confermato in toto tutti i suoi conduttori e presentato i nuovi palinsesti che rispecchiano quelli della scorsa stagione.
«Siamo reduci da una stagione televisiva eccezionale con risultati importanti che hanno portato La7 ai risultati migliori di sempre. In 4 anni la riga del bilancio consolidato, che portava 100 milioni di perdita, è diventata positiva, il tutto senza compromettere qualità dell’ascolto, autorevolezza, libertà», ha spiegato Cairo. «Avendo lanciato il nostro palinsesto completo il 12 novembre, al momento siamo a posto così. Chissà che non ci siano entro novembre novità interessanti, un asso nella manica in più», ha continuato. Le novità, se così si possono chiamare, sono il rinnovo del contratto di Giovanni Floris, con un anno di anticipo, fino al 2024 e la conferma di Massimo Giletti che a “Non è l’Arena” affiancherà alcune serate evento come i “Gazzetta Awards”. «Siamo vicinissimi al rinnovo con Miss Italia che dovrebbe essere con noi per il sesto anno di fila e stiamo lavorando con Andrea Salerno (il direttore di rete, ndr) a un programma fatto su misura per Parenzo in otto puntate».
“MISSION IMPOSSIBLE: FALLOUT”, PREMIERE A PARIGI
Premiere d’eccezione per “Mission Impossible: Fallout”, il sesto episodio della saga diretto da Christopher McQuarrie. La Tour Eiffel ha fatto da sfondo per la sfilata sul red carpet del cast con in testa Tom Cruise e gli altri attori protagonisti del film: Henry Cavill, Alec Baldwin, Rebecca Ferguson, Simon Pegg, Ving Rhames, Vanessa Kirby e Henry Cavill.
La scelta di Parigi non è stata casuale, infatti qui sono state girate gran parte delle scene, comprese alcune mozzafiato che caratterizzano come sempre tutti i copioni della serie che vede come protagonista l’agente Ethan Hunt. Questa volta sarà alle prese con una corsa contro il tempo per impedire a un’organizzazione terroristica di provocare una catastrofe globale. Il film è stato accolto da recensioni entusiastiche a partire da Variety che lo definisce “il migliore della serie”.
Tom Cruise, dato per spacciato dopo il fallimento milionario del film “La mummia”, si rimette in gioco con una pellicola sembra destinata a diventare il blockbuster d’azione dell’estate.
Il film uscirà nelle sale cinematografiche di tutto il mondo a partire dal 27 luglio e in Italia il 30 agosto.
ROMAFRICA FILM FESTIVAL, UN’EDIZIONE NEL SEGNO DI MANDELA
ROMA (ITALPRESS) – Sara’ un RomAfrica Film Festival (Raff) nel segno dell’energia e della vitalita’ che sa esprimere il continente e nel segno di Nelson Mandela quello che si aprira’ il 18 luglio a Roma per il quarto anno consecutivo. Proprio all’eroe sudafricano della lotta all’apartheid – che il 18 luglio avrebbe compiuto cento anni – sara’ dedicata la giornata di apertura (ospitata al Wegil di Trastevere) con la proiezione del film Atto di difesa uscito nelle sale internazionali pochi mesi fa. Il film racconta i fatti legati al processo di Rivonia che videro la pronuncia del celebre discorso di Mandela “I’m ready to die” (Sono pronto a morire). “La scelta di dedicare l’apertura del festival a Mandela e’ stata un naturale riconoscimento a una figura che ha dato tanto al suo paese e al mondo intero. Senza Mandela oggi il mondo sarebbe stato peggiore” dicono i promotori del festival. “Il Raff – aggiungono – e’ stato inoltre riconosciuto come evento internazionale ufficiale di commemorazione dalla Nelson Mandela Foundation e la giornata inaugurale sara’ organizzata insieme all’Ambasciata del Sudafrica in Italia”. La straordinaria forza che ha sostenuto Mandela introdurra’ il tema scelto per questa quarta edizione del Festival, “Energia pura”. L’energia nella sua accezione piu’ ampia: l’energia di donne che si muovono in contesti difficili, come nel film ‘Era meglio domani’ o nel film ‘La Bella e le bestie’, l’energia di chi vive e si impegna a modificare il presente con la sola forza dell’arte e della condivisione, come nel documentario ‘Burkinabe’ Rising’, l’energia dei giovani, che verra’ fuori sia attraverso una selezione di corti, lungometraggi e documentari realizzati da giovani africani sia attraverso una vetrina dedicata a giovani italiani appartenenti alla seconda generazione di origine africana. Per gli autori dei corti realizzati da italiani di seconda generazione e giudicati migliori ci sara’ un riconoscimento speciale messo a disposizione dalla Rai. La Radio Televisione Italiana, che anche quest’anno sosterra’ il Raff, dara’ infatti l’opportunita’ di trascorrere alcune giornate a diretto contatto con tutta la realta’ produttiva e creativa dell’azienda, nell’ambito dell’iniziativa Rai Porte Aperte, e grazie alla disponibilita’ della struttura Direzione Creativa / Promozione e Immagine, i vincitori potranno partecipare al ‘Making of’ di uno spot tv. Dopo la giornata inaugurale (solo su invito) del 18 luglio, dal 19 al 22 luglio il RomAfrica Film Festival si spostera’ alla Casa del Cinema a Villa Borghese dove l’ingresso sara’ libero fino a esaurimento posti: saranno presentati film di recente produzione in anteprima o inediti in Italia, grazie anche al contributo di partnership con il Festival Panafricain du Cine’ma et de la Te’le’vision de Ouagadougou (Fespaco) e con il Luxor African Film Festival. Prevista inoltre la presenza di registi e attori. Tra le presenze confermate quella di Giuliana De Sio, protagonista del film ‘Il console italiano’ e di Mariam Al Ferjani, attrice protagonista del film tunisino ‘La Bella e le bestie’ – presentato in anteprima al Raff – storia di una donna costretta a combattere per i suoi diritti e la sua dignita’. Il Festival e’ un progetto di Internationalia, Itale20, Le Re’seau, Nina International ed e’ promosso da Eni; gode del Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Lazio e del Comune di Roma – Assessorato alla Crescita Culturale; tra i media partner ci sono RAI – Radiov Televisione Italiana, Agi – Agenzia Italia. Gode inoltre del sostegno di Brussels Airlines e aderisce al circuito festival Spazio Indie della Cna. (ITALPRESS).
FABRIZIO MORO: “SCRIVO UN ROMANZO”
La vittoria al Festival di Sanremo con “Non mi avete fatto niente”, in coppia con Ermal Meta, la partecipazione (sempre con il cantante di origini albanesi) all’Eurovision Song Contest a Lisbona, un concerto allo Stadio Olimpico della “sua” Roma e, ora, un lungo tour estivo. Gli appuntamenti e le soddisfazioni certo non mancano, ultimamente, per Fabrizio Moro. «È vero, è un periodo bello pieno e anche molto felice. Pensa che quando è terminato il Festival, le esigenze di mercato avrebbero voluto la pubblicazione di un album di inediti. Io, però, non avevo i pezzi pronti, quindi ho fatto uscire un “Best of”. Ma è stato bello lo stesso: mi sentivo finalmente in pace con me stesso, ero felice. Ora invece ho una gran voglia di tornare a scrivere e già qualcosa bolle in pentola». Ma non si parla necessariamente di sole canzoni: «Sto scrivendo un romanzo, che non ha nulla a che fare con la mia vita, anche perché non ho mai sopportato le biografie di cantanti ancora in vita. Sarà una bella storia di amore e di amicizia. Ma poi ho anche tanta nuova musica da scrivere».
E da suonare dal vivo: «I concerti saranno una specie di fotocopia, in dimensioni ridotte, del live all’Olimpico. Ci sarà la stessa scaletta, la stessa scenografia, le stesse luci. E ci sarà la stessa voglia di stare sopra un palco. D’altra parte, i concerti sono la parte più importante di tutta la mia vita».
Una vita con cui Moro sembra aver “fatto pace”: «Sì, agli inizi ero molto chiuso. Rifiutavo certe ospitate televisive, le interviste, perché ne ero intimorito, ma anche perché, in parte, le snobbavo. Ora invece ho imparato a essere più morbido: ho fatto pace con il lato più rigido del mio carattere e sono molto più solare rispetto a quando ho iniziato questo mestiere. Ci ho solo guadagnato. Anche perché il mio essere chiuso mi portava a non approfittare di certe occasioni: cosa che, naturalmente, mi provocava non poca frustrazione».
RAI, L’OMAGGIO A BORSELLINO
Documentari, inchieste, approfondimenti: Rai continua a ricordare l’anniversario della strage mafiosa di via D’Amelio a Palermo, il 19 luglio 1992, con una programmazione dedicata su tutte le reti. Un omaggio al giudice Paolo Borsellino e ad Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina gli uomini della scorta che morirono con lui, un ricordo che si intreccia con la memoria di Giovanni Falcone e delle altre vittime della strage di Capaci, 57 giorni prima. La programmazione parte domani alle 19.30 su Rainews24 con uno speciale dal titolo “La strage annunciata”. Sempre domani su Rai Storia alle 22.10 va in onda “Paolo Borsellino – Essendo stato”, il film doc di Ruggero Cappuccio introdotto dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, che partendo dall’audizione di Borsellino davanti al Csm nel 1988 racconta l’uomo e il magistrato, il suo impegno per la legalità e la giustizia. Giovedì, giorno della strage, il ricordo attraversa reti e testate: su Rai1 “Unomattina Estate”, dalle 7.10, e “La vita in diretta Estate”, dalle 15.25 dedicano spazi d’approfondimento alla ricorrenza, così come “Agorà estate”, alle 8.00 su Rai3. Sempre su Rai3 Paolo Mieli e il professor Salvatore Lupo rileggono la stagione delle stragi di Mafia del 1992 a “Passato e Presente”, il programma di Rai Cultura in onda alle 13.15 (e alle 20.30 su Rai Storia): dall’omicidio di Salvo Lima alla morte di Falcone e Borsellino, fino alle bombe di Firenze, Milano e Roma dell’anno successivo.
Spazio alla ricorrenza anche in “Blob”, alle 20.00, mentre alle 21.20 Rai3 propone il film di Fiorella Infascelli con Massimo Popolizio, Giuseppe Fiorello e Valeria Solarino “Era d’estate”, dedicato alla vacanza di lavoro dei due giudici con le loro famiglie all’Asinara. Per l’informazione, servizi e approfondimenti in tutti i Tg e Gr, su RaiNews24 con ampie finestre informative e uno Speciale, e nelle edizioni della Tgr Sicilia, con collegamenti in diretta, testimonianze e iniziative speciali. Sulle reti tematiche, il film “Paolo Borsellino. I 57 giorni” di Alberto Negrin, con Luca Zingaretti e Lorenza Indovina, in onda alle 23.15 su Rai Premium ricostruisce i giorni che separano la morte di Falcone da quella di Borsellino, in cui il giudice intuisce il suo destino e traccia il bilancio della sua esistenza. Un ricordo in musica, invece, quello di Rai5 con “Insieme per non dimenticare. Concerto in onore degli Angeli Custodi di Capaci e Via D’Amelio”: dal Teatro Massimo di Palermo la Banda musicale della Polizia di Stato suona in onore delle scorte dei giudici Falcone e Borsellino. Sempre il 19 luglio, Rai Storia ricorda più volte durante il giorno la strage di via D’Amelio in “Il giorno e la Storia”, oltre a riproporre alle 10.30 “Paolo Borsellino – Essendo Stato”. E ancora Rai Storia – venerdì 20 luglio – propone una doppia riflessione su quei giorni a “Tv Storia”, alle 22.10, in cui Massimo Bernardini ricostruisce trent’anni di stragi di mafia con lo scrittore e sociologo Nando dalla Chiesa, il giornalista Nino Rizzo Nervo e lo storico Marcello Ravveduto; e con lo Speciale in cui Gianni Riotta incontra il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho.
Oltre alla programmazione di Rai5 e Rai Storia, infine, Rai Cultura offre un Web-Doc online, dedicato alle vittime della mafia. Tra i contenuti selezionati dalle Teche Rai anche puntate sul tema di “Diario Civile”, “Il Tempo e la Storia”, “L’Italia della Repubblica” e “Lezioni di mafia”, con testimonianze di magistrati, boss, familiari delle vittime e commenti di storici.









