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Spettacoli

GUE’ PEQUENO, DA DOMANI IN RADIO “LUNGOMARE LATINO”

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Da domani arriverà in radio Lungomare Latino, il nuovo brano di Guè Pequeno prodotto da Don Joe con una nuova collaborazione internazionale dopo quella realizzata con Akon. Per questo nuovo progetto lo vediamo insieme a Willy William, il cantante, dj e produttore di origine mauriziana naturalizzato francese.
Per la prima volta Willy William – che arriva dopo la hit mondiale da miliardi di plays e views MI GENTE con J Balvin – si presta a cantare nel brano in italiano.

PIEMONTE: MOSTRA, LA COSTITUZIONE A COLORI

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Oggi alle 17 a Palazzo Lascaris (via Alfieri 15 a Torino), il presidente del Consiglio regionale ha inaugurato la mostra “La Costituzione a Colori, I primi 47 articoli illustrati e la sua storia attraverso il disegno satirico”.
La mostra “La Costituzione a Colori” è un omaggio alla nostra Carta fondamentale, a settant’anni dalla sua promulgazione. L’esposizione è articolata in due sezioni. Nella prima parte vediamo una serie di disegni satirici e umoristici estrapolati dai giornali pubblicati in Italia tra il 1943 e il 1948 che illustrano il difficile cammino che portò alla promulgazione della Costituzione. Scorrendo le tavole ci troviamo davanti a grandi artisti come Giovannino Guareschi (di cui ricorrono quest’anno i 50 anni dalla morte) che sulle pagine di Candido fu portavoce dell’anticomunismo ed altri, come il gruppo di Don Basilio, che sostenevano invece le ragioni del comunismo. Tra le vignette d’epoca più curiose spiccano quelle disegnate da Federico Fellini con una striscia di Giacomino e la testa di Giuseppe Garibaldi che, capovolta, diventa il volto di Stalin.
La seconda parte della mostra presenta invece i primi 47 articoli della Costituzione illustrati, con vignette inedite, da quattro disegnatori contemporanei: Fabio Sironi (Corriere della Sera), Lido Contemori (già collaboratore del gruppo Repubblica L’Espresso), Marco De Angelis (è stato vignettista de Il Popolo e collaboratore di Repubblica), Gianni Chiostri (ha disegnato per le pagine di Stampa e Avvenire). Questi artisti della matita hanno interpretato, con sensibilità e umorismo arricchiti da colori vivaci, i contenuti della nostra Carta costituzionale che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini.
L’immagine simbolo della mostra e del catalogo (Il Pennino editore) illustra l’Articolo 2 della Costituzione sui diritti inviolabili: Arlecchino (il nord) e Pulcinella (il sud), ai lati del simbolo della Repubblica, si telefonano unendo così le due parti dell’Italia.   La mostra “La Costituzione a Colori” è aperta al pubblico a Palazzo Lascaris dall’1 al  29 giugno 2018, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17. Ingresso  gratuito.

MAGGIO FIORENTINO, ZUBIN MEHTA TORNA SUL PODIO

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Il maestro Zubin Mehta annuncia la sua presenza sul podio per i due concerti sinfonici del ciclo Sostakovic  del 28 e 30 giugno 2018 nell’ambito dell’81esimo Festival del Maggio Musicale.  Metha invece non dirigerà invece  ‘Il Prigioniero’ di Dallapiccola, i ‘Quattro pezzi sacri’ di Verdi ed il concerto del 22 giugno prossimo. Con una lettera indirizzata al sovrintendente Cristiano Chiarot, il maestro Zubin Mehta ha informato la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino di aver ottenuto dai medici che lo hanno in cura il permesso di dirigere i concerti del 28 e 30 giugno prossimi. “Sono dispiaciuto – scrive il maestro – di non poter dirigere sia il dittico ‘Il Prigioniero’ con i ‘Quattro pezzi sacri’, sia  il concerto del 22 giugno, in quanto le terapie alle quali sono sottoposto  non mi consentono di assentarmi  a lungo da Los Angeles,  però col permesso dei medici posso finalmente tornare nella mia città per due impegni meno pesanti per me:  sono felice per questo!”. Il dittico ‘Il Prigioniero’ e i ‘Quattro pezzi sacri’, entrambi con la regia e coreografia di Virgilio Sieni, saranno diretti dal maestro Michael Boder. Il concerto del 22 giugno vedrà sul podio il maestro Gergely Madaras.

MASTERCHEF, LOCATELLI È IL NUOVO GIUDICE

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È lo chef stellato Giorgio Locatelli il nuovo giudice di MasterChef Italia, il talent show culinario di Sky prodotto da Endemol Shine Italy che quest’anno raddoppia con MasterChef All Stars, un’edizione speciale del cooking show di Sky Uno che vede in gara i più talentuosi concorrenti delle 7 edizioni del programma.
Giorgio Locatelli, 55 anni, di Corgeno di Vergiate, sulla sponda varesina del Lago Maggiore e londinese d’adozione è stato il primo chef italiano a conquistare all’estero una stella Michelin con un ristorante italiano, la sua Locanda Locatelli a Londra. Affiancherà i confermatissimi giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo. La nuova formazione è pronta a debuttare a gennaio 2019 su Sky Uno.
Giorgio Locatelli ha dichiarato: “Per me è un grande onore essere stato scelto per far parte di un programma di così grande impatto come MasterChef Italia. Ho trascorso tre quarti della mia carriera all’estero e ho sempre pensato che sarei stato considerato solo per il mio lavoro fuori dai confini italiani: uno chef d’oltralpe. Far parte di MasterChef è quindi per me il riconoscimento più grande, quello di essere considerato Ambasciatore della cucina italiana anche nel mio paese. E poi sono felice perché so che mia mamma sarà contentissima di sapere che sono un MasterChef e che potrà guardarmi in televisione.”

 

“Siamo molto felici di dare il benvenuto a Giorgio Locatelli, il cui talento, passione e simpatia abbiamo avuto modo di apprezzare già nella scorsa edizione di MasterChef – dichiara Nils Hartmann, Direttore produzioni originali di Sky Italia. Vogliamo inoltre salutare e ringraziare Antonia Klugmann, professionista straordinaria, per la passione e l’energia che ha portato a MasterChef e che ritroveremo, insieme ad altre eccellenze italiane, nel nuovo appuntamento con MasterChef All Stars.  Sarà una festa per chi ha seguito da sempre con passione il programma e il talento e le storie che, nel corso degli anni, MasterChef ha raccontato”.
“Sarà un anno ricco di novità per MasterChef – aggiunge Leonardo Pasquinelli di Endemol Shine Italy. Siamo contenti che un’altra eccellenza del panorama gastronomico italiano e internazionale, come Giorgio Locatelli, abbia deciso di entrare nella grande famiglia di MasterChef. A lui il nostro più caloroso benvenuto e ad Antonia Klugmann, il nostro più sentito grazie per averci offerto la sua professionalità nella scorsa stagione. MasterChef è un format così forte in tutto il mondo, che ha dato vita a ben quattro spin off. E, dopo la versione Junior e la versione Celebrity, il pubblico potrà conoscerà anche la versione All Stars che avrà per protagonisti alcuni degli ex talenti del programma”.

Locatelli non è, dunque, l’unica novità nelle cucine di Sky. MasterChef All Stars, che prenderà il via a dicembre, sarà l’appuntamento speciale per rivedere ai fornelli quei talenti che nelle passate edizioni di MasterChef si sono distinti per passione, creatività e amore per i dettagli nella preparazione dei propri piatti e che negli anni, forti di queste doti, hanno continuato a lavorare nell’ambito della gastronomia. La gara si svolgerà in 4 serate, tra appassionanti sfide fatte di sorprendenti Mystery Box, avvincenti Invention Test, esterne in cornici mozzafiato e Pressure Test sempre più ardui. A giudicare gli aspiranti al titolo i due veterani Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo che saranno affiancati, in ogni puntata, da un giudice ospite: da Joe Bastianich ad Antonia Klugmann, dal Maestro Iginio Massari alla new entry Giorgio Locatelli. La squadra e il pubblico di MasterChef avranno così la possibilità di ritrovare la Chef triestina che ha salutato il cooking show per potersi dedicare all’ampliamento del suo piccolo e rinomato ristorante stellato, L’Argine a Vencò, e al suo orto che cura in prima persona.

2 GIUGNO, FIORELLO “LA FESTA DI TUTTI GLI ITALIANI”

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Fiorello ha pubblicato un video su facebook per augurare “buona Festa della Repubblica. E’ un po’ come se fosse la festa della nostra casa, di tutti gli italiani, di uomini e donne delle forme armate che ci proteggono, donne e uomini con un nome, una storia e spesso bellissimi sorrisi. Che sia la festa di una Repubblica comunque sorridente, buon 2 giugno!”.

LE STELLE DELLA MUSICA SU PALCO WIND MUSIC AWARDS

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È tempo di Wind Music Awards! Gli attesissimi premi della musica italiana tornano il 5 e il 12 giugno dall’Arena di Verona per due prime serate su Rai1 in compagnia delle grandi stelle del panorama musicale italiano che, come di consueto, verranno premiate per i loro recenti successi discografici (certificati da FIMI/Gfk) e live. A condurre le due serate evento saranno Carlo Conti e Vanessa Incontrada. Le due serate saranno trasmesse in simulcast anche su Rai Radio2 con la conduzione di Carolina Di Domenico e Melissa Greta Marchetto. 

Ecco i nomi degli artisti che si alterneranno sul palco nel corso delle due serate: Biagio Antonacci, Baby K, Claudio Baglioni, Benji & Fede, Capo Plaza, Coez, Cristina D’Avena con Noemi, Dark Polo Gang, Elisa, Emma, Ermal Meta, Ernia, Fabri Fibra, Federica e La Rua, Francesco Gabbani, Gue Pequeno, Ghali, Gorgia, Il Volo, Izi, J-Ax e Fedez, Jake La Furia, Madman, Maneskin, Fabrizio Moro, Fiorella Mannoia, Mostro, Gianna Nannini, Negramaro, Nek, Nitro, Noyz Narcos, Laura Pausini, Max Pezzali, Francesco Renga, Riki, Rkomi, Sfera Ebbasta, Shade, Lo Stato Sociale, Takagi e Ketra con Giusy Ferreri, Tedua, TheGiornalisti, Ultimo, Antonello Venditti, Zucchero… e non solo. Gli ospiti internazionali saranno invece Mihal, Rita Ora e Alvaro Soler.

Il 26 giugno, poi, andrà in onda un terzo appuntamento in prima serata su Rai1 con “Wind Music Awards Summer 2018”: sarà una terza e nuova serata, condotta da Federico Russo e Marica Pellegrinelli che darà spazio soprattutto a artisti che si rivolgono a un pubblico più giovane e che raccoglierà anche alcuni dei momenti più emozionanti delle prime due serate attraverso un vero e proprio racconto di quello che è successo dietro le quinte dell’Arena di Verona grazie a interviste, dichiarazioni, battute, emozioni degli artisti un attimo prima di salire sul palco.

I Wind Music Awards premiano le stelle del panorama musicale italiano che hanno raggiunto (nel periodo maggio 2017/maggio 2018) con i loro album i traguardi “oro” (oltre le 25.000 copie), “platino” (oltre le 50.000 copie), e “multi platino” (in particolare “doppio platino” oltre le 100.000 copie, “triplo platino” oltre le 150.000, “quadruplo platino” oltre le 200.000, “5 volte platino” oltre le 250.000 e “diamante” oltre le 500.000 copie) e con i loro singoli la certificazione “platino” (certificazioni FIMI/GfK Retail and Technology Italia). Il “Premio Live”, basato su certificazioni Siae, in collaborazione con Assomusicas verrà consegnato a tutti gli artisti che si sono contraddistinti per i risultati rilevanti ottenuti in termini di numero di spettatori presenti ai loro concerti (nel periodo maggio 2017/maggio 2018). Tra i “Premi live” un riconoscimento sarà riservato anche agli spettacoli non musicali (sezione Cinema Italiano e sezione Teatro) che nel periodo di riferimento hanno ottenuto il maggior numero di ingressi/spettatori. Le categorie del Premio Live sono: oro, oltre i 40.000 spettatori, platino, oltre i 100.000, e multi platino, oltre i 200.000.

Wind Music Awards è realizzato da Wind con la collaborazione delle Associazioni del Settore Discografico FIMI, AFI e PMI e con la collaborazione di Siae e Assomusica, prodotto da F&P Group.

 

RAI RADIO, DUE NUOVI CANALI DIGITALI

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Dalla sua comparsa a oggi, la radio rimane un mezzo in continua evoluzione, o meglio, in rivoluzione. 

Così Rai Radio firma “r(adio)evolution” con la nascita di due nuovi canali, spin off dei generalisti: Rai Radio1 Sport e Rai Radio2 Indie. Il primo inizierà le trasmissioni in occasione della partita inaugurale dei Mondiali di calcio del 14 giugno e si occuperà di dare massima copertura a tutti gli sport, anche quelli che più difficilmente hanno accesso al mezzo televisivo e che troveranno nel nuovo canale un possibile partner per raccontare, testimoniare, far vivere i proprio eventi. 

Rai Radio 2 Indie, che invece inizierà le trasmissioni il 21 giugno in occasione della giornata della musica, avrà il focus principale sulla musica indipendente, ormai un fenomeno importante nel panorama italiano e internazionale. Con spazio ai live, agli approfondimenti e soprattutto con tanta, tantissima musica. “Con questi due canali – spiega Roberto Sergio, direttore di Rai Radio – la nostra offerta di radio aumenta e porta il numero complessivo a 12. Un’offerta ricca, impensabile solo pochi anni fa, che posiziona Rai Radio fra i player principali nella produzione di contenuti audio, che siano di intrattenimento, di informazione o di cultura”. La piattaforma Rai Radio, infatti, è oggi interamente fruibile su tutti i device digitali: web, app, ddt, sat e dab+. L’offerta conta i canali generalisti e di servizio: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Isoradio, Gr Parlamento. E inoltre i 5 specializzati: Rai Radio Classica, RaibRadio Kids, Rai Radio Live, Rai Radio Techete, Rai Radio Tutta Italiana. 

Con i due nuovi arrivato, il bouquet arriva a 12 canali, in attesa dello spin-off di Rai Radio 3 previsto per fine 2018. “Finalmente Radio Rai è ritornata al centro dell’azienda Rai e del sistema radiofonico – ha aggiunto Sergio – Faremo cinque giorni di Rai a Capri per il settantesimo del Prix Italia dove tutte le radio organizzeranno eventi live”.

“Noi ci siamo posti il problema di come rendere la radio ‘audio’ e di come rivoluzionare l’audio dando una locazione digitale personalizzata”, ha spiegato il direttore di Radio1, Gerardo Greco. “Ci sarà una gerarchia della notizia, però in questo caso l’algoritmo tiene presente quali sono le mie passioni e riesce a costruire un giornale esattamente come lo voglio sentire io, con quello che mi interessa”, ha aggiunto. 

“Rai Radio 2 Indie è un’offerta tutta esclusivamente musicale – ha annunciato il direttore di Rai Radio 2, Paola Marchesini – È un genere che in questi ultimi anni ormai ha trovato vasto pubblico, un grande successo per un target preciso che dai 15 ai 30 anni. L’idea è quella di proporre a un target preciso la nostra ricerca musicale di nuovi talenti, di artisti che ormai sono affermati e che si potranno ascoltare tutto il giorno senza pause”.

 

A CANNES “CAPHARNAUM”, L’INFANZIA ALLA DERIVA DI LABAKI

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Infanzia, lacrime e standing ovation sulla Croisette per “Capharnaum” della libanese Nadine Labaki, che irrompe nella volata finale del Concorso e si piazza in pole position per la Palma d’Oro di Cannes 71.
Il film e’ un meccanismo perfettamente oleato per andare incontro al bisogno di impegno umanitario e buoni sentimenti del pubblico e la risposta della Croisette e’ stata immediata: commozione tra gli spettatori, grande senso di partecipazione e immediati titoloni che annunciano Palme d’Oro possibili. La storia e’ una parabola dedicata all’infanzia mediorientale in balia della miseria e del dolore, che ha per protagonista Zain, un ragazzino di 12 anni circa (non e’ stato registrato alla nascita) che vive assieme a una mezza dozzina di fratelli e sorelle di ogni eta’ in un buco di casa a Beirout assieme ai genitori, due diseredati che li sfruttano per necessita’. Il film inizia davanti a un giudice che interroga il ragazzino e i suoi genitori per stabilire il motivo per cui Zain li ha citati in giudizio per rispondere del fatto di averlo messo al mondo. Quella vita, per il bambino, non e’ degna di essere vissuta: niente scuola, lavoro tutto il giorno, poco cibo e nessuna gioia. Ma cio’ che innesca la rivolta di Zain e’ il fatto che la sorellina undicenne sia data in sposa a un giovane commerciante del quartiere che e’ anche il proprietario del tugurio in cui la famiglia vive.

Vani sono i suoi tentativi di tenere la sorella al riparo da quel drammatico destino e quando i suoi timori si avverano, Zain fugge di casa disperato, vaga lontano da quei genitori che ritiene dei mostri, finendo a vivere con Rahil, una donna africana immigrata clandestina, che cresce il piccolo Yonas, bimbetto di un anno, che viene affidato a Zain. Il film descrive questo inferno quotidiano dell’infanzia negata con enfasi dramamturgica piuttosto patinata, cercando l’effetto emotivo in ogni scena e ottenendo da ogni inquadratura il massimo in termini di persuasione sentimentale: controluce a effetto, stile mosso fintamente realistico, sguardo attento a cogliere la simpatia del pubblico nei confronti della fotogenia dell’infanzia, anche se derelitta. La sceneggiatura appesantisce il carico didascalico dando al piccolo Zain battute di dialogo che vanno dal sapiente al saccente, manco fossimo in presenza di un piccolo Voltaire che sentenzia forbitamente sulla vergogna di un mondo adulto che non sa preservare l’infanzia dall’orrore della miseria. Il film si trascina per due ore piene, un buon terzo delle quali tenuto inutilmente sulla deriva di Zain assieme al piccolo Yonas, rimasti soli quando Rahil finisce in prigione perche’ prima di permesso di soggiorno. “Capharnaum” ha la sua facile presa sul pubblico assicurata e come prodotto di consumo sul mercato dei buoni sentimenti spacciati per impegno sociale ha tante carte da giocare. Tra le sue doti c’e’ di sicuro il piccolo protagonista, Zain Al Rafeea, 14enne siriano scampato al conflitto, rifugiatosi con la famiglia a Beirut dove e’ stato scelto da Labaki per il ruolo. E’ anche grazie alla sua notevole presenza se e’ destinato a essere un successo in sala oltreche’ nel palmares di Cannes 71. Senza trascurare la strada dorata degli Oscar a venire.

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