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Elisa ospite del concerto dei Negramaro il 22 giugno a San Siro

MILANO (ITALPRESS) – Manca sempre meno al ritorno live dei Negramaro che dal 15 giugno saranno sui palchi dei principali stadi italiani. Un’attesa che la band ha voluto spezzare annunciando a sorpresa il primo ospite speciale di questo tour evento: Elisa. La cantautrice sarà sul palco dello Stadio San Siro di Milano il prossimo 22 giugno. Un’amicizia speciale quella che lega i due artisti che negli anni hanno collaborato insieme scrivendo vere e proprie gemme della musica italiana come “Basta così”, “Ti vorrei sollevare” e la recente “Diamanti” insieme anche a Jovanotti. Il tour negli Stadi, prodotto e organizzato da Magellano Concerti e Friends & Partners, partirà sabato 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli (la prima volta per una band italiana), per poi proseguire il 18 giugno al Blueenergy Stadium Stadio Friuli di Udine, il 22 giugno allo Stadio San Siro di Milano, il 3 luglio allo Stadio Franco Scoglio (San Filippo) di Messina e il 6 luglio allo Stadio San Nicola di Bari.

foto: ufficio stampa MNComm
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Atlante Pinocchio, l’omaggio di Treccani al classico di Collodi

ROMA (ITALPRESS) – Un’impresa critica e storiografica capace di raccontare un libro nato in Italia ma penetrato – come nessun altro testo letterario – in ogni angolo del pianeta: è l’Atlante Pinocchio, edito dall’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani e presentato oggi a Roma. Suddiviso in novantasei capitoli e impreziosito da sei ricchi percorsi iconografici, l’Atlante racconta il lungo viaggio delle Avventure di Pinocchio, il libro di Carlo Lorenzini, noto ormai come Collodi, che non cessa di parlare a lettori di culture, lingue, religioni e tradizioni diverse. “Questo volume – ricorda Massimo Bray, Direttore generale della Treccani – è innanzitutto un viaggio che procede felicemente in due direzioni perchè dal libro ‘Le avventure di Pinocchiò si avvia verso il mondo e dal mondo fa ritorno inevitabilmente a quella straordinaria ‘bambinatà, come lo definiva lo stesso autore, che è il capolavoro di Carlo Collodi, eccellenza della letteratura italiana capace di superare i confini del nostro Paese per diventare molto presto patrimonio universale”.
Dal Pinocchio europeo a quello asiatico, dal burattino ‘nerò di molte traduzioni nelle lingue africane al personaggio che si muove tra America del Nord, America Latina e Oceania, l’Atlante traccia la storia e la geografia di un testo letterario che non ha conosciuto (e continua a non conoscere) confini, tra traduzioni fedeli all’originale, versioni adattate, vere e proprie riscritture, riduzioni. L’Atlante Pinocchio congiunge idealmente due importanti anniversari: i 140 anni dalla prima edizione in volume di Pinocchio, celebrati nel 2023, e i 200 anni dalla nascita di Carlo Collodi, che saranno festeggiati nel 2026.
Il progetto ideato e diretto da Giovanni Capecchi, supervisionato da un comitato scientifico composto da Veronica Bonanni, Alberto Casadei e Mario Casari e promosso da importanti istituzioni come l’Università per Stranieri di Perugia, Fondazione Caript, Fondazione Uniser di Pistoia, Fondazione Nazionale Carlo Collodi, è sostenuto dal Ministero per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale e ha l’impostazione e l’ambizione di essere un vero e proprio Atlante in grado di attraversare e unire territori lontani, mediante 96 saggi e il lavoro di oltre 140 autori.
“l tre anni necessari per questa ricerca sono stati caratterizzati dal desiderio di arrivare ovunque – ha detto il Direttore scientifico dell’opera, Giovanni Capecchi – Pinocchio, infatti, tradotto in quasi tutte le lingue del mondo, è approdato anche negli angoli più remoti, o che tali appaiono nella nostra visione italocentrica ed eurocentrica, ed è arrivato come storia da raccontare e come personaggio che ha alcuni tratti iconici inconfondibili, a partire dal naso che si allunga dicendo bugie”.
Per Lorenzo Zogheri, Presidente di Fondazione Caript, “Carlo Lorenzini ha scelto di adoperare come pseudonimo proprio il nome del paese nel comune di Pescia, in provincia di Pistoia, dal quale aveva origine la famiglia della madre e dove lui stesso soggiornò, soprattutto durante l’infanzia. Oltre all’evidente rilievo scientifico dell’opera, è questo stretto legame con il territorio la motivazione per cui Fondazione Caript e Fondazione Uniser ne hanno condiviso gli intenti e sostenuto la realizzazione”. Questa opera, come sottolinea Valerio De Cesaris, Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia “rappresenta anche uno strumento formidabile per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, proprio perchè si occupa del libro più internazionale della nostra tradizione culturale”.

foto: xi2/Italpress

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Gli 80 anni di Bruno Vespa tra interviste a grandi leader e al Papa

PALERMO (ITALPRESS) – Bruno Vespa compirà 80 anni il 27 maggio. Giornalista, conduttore televisivo e scrittore è uno dei volti più noti dell’informazione politica italiana. Apprezzato dal grande pubblico non solo per la sua cultura e grande competenza che lo hanno portato ad intervistare i personaggi politici più importanti su scala mondiale, ma soprattutto per il modo semplice e chiaro di condurre le sue interviste, rendendole accessibili a tutti. Un compleanno importante che arriva a pochi giorni dal
mancato faccia a faccia in Tv del 23 maggio tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein in vista delle elezioni europee, che avrebbe fatto il paio con quello del 6 aprile del 2009 tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi.
Il suo talk show “Porta a Porta”, in onda in seconda serata su Rai 1 e in prima in caso di eventi importanti, entra nelle case degli italiani dal 27 gennaio del 1996, un appuntamento fisso con protagonisti politici, esperti e personaggi famosi che si confrontano su alcune importanti tematiche che arrivano giornalmente in particolare dalla cronaca parlamentare. Gli ospiti del programma definito ironicamente da Giulio Andreotti “la terza Camera dello Stato” entrano in studio, uno per volta, attraverso una porta aperta dall’attore Paolo Baroni, che interpreta la figura del maggiordomo, sulle note della sigla, la colonna sonora del film “Via col Vento”, arrangiata più volte nel corso degli anni.
Bruno Paolo Vespa nasce a L’Aquila il 27 maggio del 1944. Nel 1968 si laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma. La sua carriera giornalistica comincia molto presto e già a 16 anni è autore di articoli sportivi per il quotidiano “Il tempo”. Vince un concorso nazionale per radiocronisti e viene assegnato alla redazione del Telegiornale unificato, per poi diventare inviato speciale del Tg1. Tra le sue interviste più famose quella del 1977 all’allora Arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla, che l’anno successivo sarebbe diventato Papa Giovanni Paolo II e che nel 1998, in occasione della puntata di Porta a Porta dedicata al ventennale del suo pontificato gli telefonò in diretta. Nel 1990 è l’unico giornalista italiano ad intervistare il dittatore iracheno Saddam Hussein, nonostante il parere contrario del Governo. E in seguito all’invasione russa dell’Ucraina del 2022 intervista per ben tre volte il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy: la prima in collegamento da Kiev, in occasione della seconda Vespa si reca personalmente in Ucraina e la terza viene realizzata in occasione della visita ufficiale in Italia del leader ucraino.
Dalla voce di Bruno Vespa vengono comunicate al pubblico per la prima volta alcune tragedie vissute dal nostro Paese, come il ritrovamento del cadavere di Aldo Moro il 9 maggio del 1978 in una edizione straordinaria del Tg1 e il 2 agosto del 1980 fu il primo a comunicare che la strage alla stazione di Bologna non era stato frutto di un incidente ma di un attentato con una bomba. Alla vigilia delle elezioni del 2001 Silvio Berlusconi sceglie proprio lo studio di Porta a Porta per firmare il cosiddetto “contratto con gli italiani”. E in vista delle elezioni europee del 2014 anche Beppe Grillo, leader del Movimento Cinque Stelle, sceglie il programma di Vespa e torna dopo 21 anni in uno studio Rai.
Dal 1990 al 1993 Bruno Vespa diventa direttore del Tg1. Nel 2011 conduce con Pippo Baudo il varietà “Centocinquanta”, dedicati ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Dal 2014 al 1019 è il direttore di QN-Quotidiano Nazionale ed è editorialista de “Il Mattino” e “IL Gazzettino”. Nel 2023 l’ultima novità televisiva è “Cinque minuti”, in onda su Rai 1 dopo il Tg delle 20, dove approfondisce con ospiti un tema di attualità ma con un ritmo veloce e incalzante, appunto per soli 5 minuti.
Nella vita privata Bruno Vespa è sposato dal 1975 con il magistrato Augusta Iannini e ha due figli Federico e Alessandro. Diversi i premi prestigiosi ottenuti come “Il Bancarella”, “Saint-Vincent per la televisione” e nel 2011 quello alla Carriera. Numerosi i libri pubblicati, a cadenza quasi annuale: gli ultimi due lavori “Kennedy. Fu vera gloria? Amori e potere di un mito” e “Il rancore e la speranza. Ritratto di una nazione dal dopoguerra a Giorgia Meloni, in un mondo macchiato di sangue”.
80 anni e ancora tanta voglia di fare. E a chi lo interroga sulla data del suo ritiro al Corriere della Sera Vespa ha risposto così: “Il giornalismo si fa con la testa, che ancora funziona bene. Il ritiro lo deciderà il mio editore di riferimento: il Padreterno”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Festival di Cannes, la Palma d’Oro va ad “Anora” di Sean Baker

CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Era uno dei favoriti, “Anora”, e alla fine la commedia dell’americano Sean Beker ha conquistato la Palma d’Oro assegnata dalla Giuria presieduta da Greta Gerwig. Un esito per il Concorso di Cannes 77 che mette tranquilli soprattutto quelli che speravano in un Palmares che desse conto della varietà di forme espressive e generi che hanno caratterizzato questa edizione. “Anora” è il ritratto di una ragazza di Brooklyn che fa strip-tease e si mette nei guai sposando il giovanissimo e viziato rampollo di un oligarca russo in vacanza in America. Ritmo da commedia rocambolesca, personaggi simpatici e riusciti, forse un pò troppo lungo, il film conferma un talento registico che da anni offre opere di qualità.
Il Premio Speciale assegnato a “Il seme del fico selvatico” dell’iraniano Mohammad Rasoulof, segnala un’opera importante politicamente e sostiene la causa degli artisti e del popolo iraniano. Rasoulof ha potuto ritirare il premio sulla Croisette perchè è fuggito pochi giorni fa dall’Iran, dove le autorità lo trattenevano.
Il Gran Premio al film della regista indiana Payal Kapadia “All We Imagine As Light”, mette in rilievo poi una delle opere più belle e sorprendenti del Concorso, ritratto di tre donne di Mumbai sospese sulle loro esistenze non facili.
Due i riconoscimenti assegnati a Emilia Perèz di Jacques Audiard, altro film molto amato dal pubblico della Croisette: il Premio della Giuria e quello corale per le interpretazioni femminili del cast, composto da Adriana Paz, Zoe Saldana, Karla Sofìa Gascòn e Selena Gomez. Il Premio per l’Interpretazione Maschile è invece andato a Jesse Plemons per Kind of Kindnes, il film a episodi di Yorgos Lanthimos. Grande soddisfazione per il Premio per la Regia assegnato al portoghese Miguel Gomes per “Grand Tour”, melodramma coloniale stilisticamente innovativo. Il Premio per la Sceneggiatura a Coralie Fargeat per “The Substance” segnala infine un altro dei grandi protagonisti di Cannes 77.
– foto ufficio stampa Festival del cinema di Cannes –
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Cento anni fa nasceva Mike Bongiorno, re del quiz e dell’allegria

PALERMO (ITALPRESS) – Mike Bongiorno è stato uno dei grandi pilastri della tv italiana, un personaggio unico, con un particolare carisma e uno stile ben diverso anche dagli altri suoi colleghi pionieri dell’intrattenimento. Nel centenario dalla sua nascita si fa fatica a trovare il suo “erede” che lui stesso aveva indicato in Gerry Scotti, attuale conduttore dello storico game show “La ruota della Fortuna”. E lo stesso Carlo Conti che ha riproposto lo scorso marzo il “Rischiatutto” ha raccontato quando Mike entrato in camerino gli disse che era bravo e che sarebbe diventato “l’erede del suo erede”, ovvero Gerry Scotti. Certamente, a 15 anni dalla scomparsa, l’affetto della gente nei suoi confronti è rimasto immutato e il suo indimenticabile saluto agli ascoltatori “Allegria” ha lasciato il segno, così come altre celebri frasi: “Quale busta vuole, la uno, la due o la tre” con la e aperta o quella legata a un famoso spot “Sempre più in alto”.
Michael Nicholas Salvatore Bongiorno (così all’anagrafe) avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 26 maggio e sono diverse le iniziative organizzate nell’arco di quest’anno per onorare la sua memoria, in particolare la mostra nella “sua” Milano e una serie di iniziative a scopo benefico. Il “re” dei quiz è nato a New York da mamma torinese, padre italo americano e nonno paterno emigrato dalla Sicilia. Dopo la separazione dei genitori si trasferì in Italia.
Prima della Tv il suo sogno era quello di diventare giornalista e la passione per lo sport, in particolare per la Juventus, lo ha contraddistinto per tutta la sua esistenza. Nel corso della seconda guerra mondiale fu un partigiano e nell’aprile del 1944 venne catturato dalla Gestapo, salvandosi per un vero e proprio colpo di fortuna: mentre stava per essere fucilato i fascisti trovarono un suo pacchetto con il passaporto statunitense. In prigione a Milano conobbe Indro Montanelli e dopo la detenzioni in vari campi di concentramento ritrovò la libertà poco prima della fine del conflitto per via dello scambio di prigionieri da guerra tra Stati Uniti e Germania. Tornato in Usa si occupò di giornalismo, lavorando anche come speaker, programmatore radiofonico e corrispondente. A sceglierlo in Rai come collaboratore per il Radiogiornale è stato Vittorio Veltroni. Realizzava servizi di colore e radiocronache sportive. Nel 1955/1956 presentò alla radio in programma a quiz “Il motivo in maschera” con l’orchestra diretta da Leo Luttazzi. E’ stato proprio Mike Bongiorno ad inaugurare le trasmissioni ufficiali della Tv italiana conducendo il programma “Arrivi e partenze” (regia Antonello Falqui). Il primo quiz, quello che ha spianato la strada a Mike Bongiorno, è stato “Lascia o raddoppia?” che diventerà un format storico, molto apprezzato dai telespettatori che per vederlo, visto che l’apparecchio televisivo non era alla portata di tutti, si riunivano il giovedì sera, in famiglia, tra amici, nei bar e anche nei cinema che proiettavano il quiz televisivo.
Successo che portò il grande Totò a essere protagonista di una commedia in cui interpretò il ruolo di un nobile decaduto concorrente al programma di Mike Bongiorno che interpretava se stesso. Il programma nato nel 1955 terminò nel 1959. Quiz a parte, Mike Bongiorno ha un altro gran record, risultando al secondo posto per il numero di edizioni condotte al Festival di Sanremo, 11, cinque delle quali consecutive dal 1963 al 1967 e l’ultima nel 1997. Meglio di lui solo Pippo Baudo con 13 edizioni. Il secondo grande quiz di Bongiorno è stato nel 1968 il “Rischiatutto” con al fianco Sabina Ciuffini, la prima “Valletta parlante” e che in 5 anni ha raggiunto una media di 20 milioni di telespettatori. Altro quiz “Scommettiamo?” nel 1976 per tre edizioni e e per celebrare i 20 anni dalla chiusura, nel 1979 Mike ripropone “Lascia o raddoppia?” a colori. L’ultima “fatica” per mamma Rai, prima del definitivo addio, è stata Flash (1980-1982). Poi cominciò l’avventura alla Fininvest dopo avere accettato la corte di Silvio Berlusconi che lo ha voluto con lui a Telemilano, poi diventata Canale 5. Per Mike Bongiorno è cominciata una seconda vita professionale con quiz e trasmissioni televisive come il gioco mattutino “Bis”, “Superflash”, “Pentathlon”, “Telemike”, “La Ruota della Fortuna”, “Tris”, “Viva Napoli”, il “Festival Italiano” sulla falsariga del Festival di Sanremo, “Paperissima Sprint”. Mike Bongiorno è stato anche vicepresidente della Fininvest e di Canale 5. Nel 1996 ha fondato insieme alla moglie e ai figli la casa di produzione “Bongiorno Production”. Un bel rapporto professionale e di amicizia è nato con Fiorello in seguito alle imitazioni dello showman siciliano. Diverse le apparizioni televisive insieme, anche in alcuni spot.
Nel 2007 Mike è tornato in Rai per condurre la 68^ edizione di “Miss Italia” su Rai 1, quindi ha ottenuto dalla Iulm di Milano la laurea honoris causa in televisione, cinema e produzione multimediale. Le ultime apparizioni televisive sono state come concorrente in due programmi di Sky: “Cash Taxi” e “Sei più bravo di un ragazzino di 5^?” (puntata vip) e si stava preparando per debuttare con “Riskytutto”. La vita privata di Mike Bongiorno è stata caratterizzata da diverse storie d’amore e tre matrimoni rispettivamente con il soprano Rosalia Maresca, la giornalista Annalisa Torsello e Daniela Zucconi. Con quest’ultima ha avuto tre figli Michele, Niccolò e Leonardo. Mike Bongiorno ci ha lasciati l’8 settembre del 2009 all’età di 85 anni, per un infarto, mentre si trovava in vacanza con la moglie. Dopo la morte tanti progetti e iniziative a suo nome come “Casa allegria” per le fasce più fragili, una statua a Sanremo per rendergli omaggio, una targa davanti l’abitazione di via Giovanni da Procida Milano (dove aveva vissuto), una via a lui intitolata sempre a Milano, in zona Porta Nuova. Purtroppo la famiglia ha anche dovuto subire la triste vicenda della salma trafugata il 25 gennaio del 2011. Fortunatamente il feretro è stato trovato intatto l’8 dicembre nelle campagne del milanese senza che siano stati trovati i responsabili del gesto. Da qui la decisione di ricorrere alla cremazione al cimitero monumentale di Torino e alla successiva dispersione delle ceneri nelle valli del Cervino, in Valle d’Aosta.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Nuovo studio e sigla per il Tg2

ROMA (ITALPRESS) – Novità in arrivo per il Tg2 con un progetto tutto interno, a cura della Direzione Produzione Tv – Centro Produzione Tv di Roma, per innovare nel solco della tradizione. Nuova, infatti, la veste grafica del Tg2 e nuova anche la sigla.
“La persona al centro dell’informazione. E’ questa l’idea che ha ispirato il nuovo studio del Tg2 E’ un impegno che viene dalla nostra storia e ci proietta verso il futuro. Per questo la nuova sigla contiene una citazione del passato”, dichiara il direttore Antonio Preziosi. “Quel 2 che si compone in vari colori ci ricorda da dove veniamo e ci spinge a rinnovare l’impegno di serietà e di credibilità verso chi ci ascolta anche in futuro”, aggiunge. La scenografia è di Flaminia Suri, la progettazione grafica di Alessandro Cossu, il progetto registico è di Silvia Belluscio e Adriano Ilari, il coordinamento tecnico di Salvatore Zaru e Simone Di Battista, mentre il direttore della fotografia è Stefano Russo.
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– Foto: ufficio stampa Rai –

Al via l’Achille Lauro Summer Fest “A Rave before l’Iliade”

ROMA (ITALPRESS) – Al via dal 30 maggio l’Achille Lauro Summer Fest – A Rave before l’Iliade” dove Achille Lauro si esibirà per la prima volta al Cortona Comics e annuncia oggi anche 2 nuovi appuntamenti dal vivo anche a Potenza e Lucera (FG) per la nuova e incandescente leg estiva di 20 date con special guest Boss Doms. Si tratta di un vero e proprio rave all’insegna dell’inclusività aperto a tutt?, artisti, ravers, freaks, famiglie e bambini che proseguirà per tutta l’estate e toccherà numerose location e festival italiani in attesa del gran finale con i due eventi unici autunnali “Ragazzi madre – L’Iliade” il live a Milano e Roma. Achille Lauro Summer Fest – A Rave before L’Iliade partirà con il primo appuntamento il 30 maggioda Cortona (AR) – Cortona Comics per passare poi il 29 giugno a Termoli (CB) – Arena del Mare 45°15°, il 13 luglio a Brescia – Brescia Summer Music, Arena Campo Marte, il 15 luglio a Potenza – Oversound Music Festival – Arena Stadio Viviani, il 19 luglio a Mirano (VE) – Mirano Summer Festival, il 23 luglio a Grado (GO) – Parco delle Rose, il 26 luglio a Sordevolo (BI) – Anfiteatro Giovanni Paolo II, il 1 agosto a Gallipoli (LE) – Oversound Music Festival, Parco Gondar, il 3 agosto a Iglesias (SU) – Iglesias Summer Wave, il 9 agosto a Pagliare del Tronto (AP) – Summer Concert l’11 agosto a Lucera (FG) – Lucera Music Lights Festival – Piazza Matteotti, il 12 agosto a Baia Domizia (CE) – Summer Festival, Arena dei Pini, il 14 agosto a Cattolica – Arena della Regina, il 16 agosto a Castiglioncello (LI) – Castiglioncello Festival, Castello Pasquini, il 17 agosto a Forte dei Marmi (LU) – Villa Bertelli Live, il 21 agosto a Corigliano-Rossano (CS) – Anfiteatro De Rosis, il 23 agosto a Catania – Sotto Il Vulcano Fest, Villa Bellini, il 24 agosto a Palermo – Dream Pop Festival, Teatro di Verdura, il 2 settembre a Vicenza – Vicenza In Festival, Piazza dei Signori e concludersi il 7 settembre a Trento – Trentino Music Arena, Ragazzi in Festa. Sull’onda di questo incredibile rave l’autunno inizierà poi con “Ragazzi madre – L’Iliade” IL Live i due show unici con Boss Doms previsti il 4 ottobre all’Unipol Forum di Milano e il 7 ottobre al Palazzo dello Sport di Roma.

foto: ufficio stampa Goigest

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“Aria”, il nuovo singolo per l’estate dei Ricchi e Poveri

ROMA (ITALPRESS) – “Aria”, il nuovo singolo dei Ricchi e Poveri (etichetta DM Produzioni su licenza Carosello Records) sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 27 maggio e in radio dal 31 maggio. Il brano è già in anteprima su TikTok dal 24 maggio: proprio su questa piattaforma i Ricchi e Poveri hanno raggiunto risultati sorprendenti con oltre 350.000 creazioni con la canzone presentata all’ultimo Festival di Sanremo. Dopo “Ma non tutta la vita”, brano certificato disco di platino da FIMI/GfK, i Ricchi e Poveri propongono un’altra hit destinata a diventare uno dei tormentoni dell’estate 2024. Scritta e composta da Edwyn Clark Roberts, Cheope, Stefano Tognini, Alessandro La Cava e coprodotta da Zef ed Edwyn Clark Roberts, “Aria”, sin dal titolo, è espressione di leggerezza, cifra distintiva del gruppo e anche metafora della volatilità degli incontri ai quali il destino può contribuire in modo decisivo “perchè il mondo è piccolo”. Il testo è valorizzato da un arrangiamento musicale che cambia registro: l’incipit retrò vira su sonorità dance. L’inciso, immediato e orecchiabile, racchiude il senso di questa fiaba moderna nella quale non solo “la regina batte il re” ma rivendica la sua libertà nella fluidità dell’aria e dei rapporti.

foto: ufficio stampa Ricchi e Poveri

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