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Fuori “Radical Optimism”, terzo album di Dua Lipa

ROMA (ITALPRESS) – Dua Lipa pubblica domani, venerdì 3 maggio, il suo attesissimo terzo album, Radical Optimism. L’album, composto da 11 canzoni, contiene anche le hit globale “Houdini” che è stato in Italia il brano internazionale più passato in radio per 9 settimane (di cui 4 al numero 1), “Training Season” , il singolo straniero più passato in radio per sette settimane e la canzone che ha anticipato l’album “Illusion”.
Ispirato alla scoperta di sè da parte di Dua, Radical Optimism è un album che attinge alla pura gioia e felicità di avere chiarezza in situazioni che un tempo sembravano impossibili da affrontare. I duri addii e gli inizi vulnerabili che prima minacciavano di schiacciare l’anima, diventano pietre miliari quando scegli l’ottimismo e inizi a muoverti con grazia attraverso il caos.
Rolling Stone ha definito l’album “beatitudine pop”, notando che è “unicamente e totalmente Dua Lipa: dance pop sicuro di sè, pieno di battute argute pronte per le didascalie di Instagram”.
Infuso dell’energia della città natale di Dua, Londra, lo spirito dell’album incarna la crudezza, l’onestà, la fiducia e la libertà del britpop degli anni ’90. Radical Optimism trasporta l’ascoltatore in un mondo pop sognante e ricco di musicalità, non apologetico nei testi e liberatorio nei suoni.
“Un paio di anni fa, un amico mi ha fatto conoscere il termine Radical Optimism. E’ un concetto che mi ha colpito e mi ha incuriosito sempre di più quando ho iniziato a giocarci e a inserirlo nella mia vita”, racconta Dua. “Mi ha colpito l’idea di attraversare il caos con grazia e di sentirsi in grado di affrontare qualsiasi tempesta. Allo stesso tempo, mi sono ritrovata a guardare la storia della musica della psichedelia, del trip hop e del britpop. Mi è sempre sembrato così fiduciosamente ottimista, e questa attitudine ed onestà sono sensazioni che ho portato nelle mie sessioni di registrazione”.

“Il disco nel suo insieme è più maturo. Sinceramente, penso di non essere la stessa persona che ero quando ho scritto il primo album. Mi sono evoluta e ho imparato molte cose. Ho pensieri, desideri, bisogni e visioni diverse”, dice. Dua ha lavorato con un team di collaboratori fondamentali per tutto il progetto, tra cui Caroline Ailin, Danny L. Harle, Tobias Jesso Jr. e Kevin Parker, eclettico polistrumentista australiano, leader della band psichedelica Tame Impala.

foto: Warner Music Italia

(ITALPRESS).

Sangiuliano “Per il 1 maggio lunghe file ai musei”

ROMA (ITALPRESS) – Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è recato ieri a Palazzo Barberini, accompagnato dal direttore Thomas Clement Salomon, effettuando una visita alle sale dove, oltre alle collezioni permanenti, sono in corso le mostre “Raffaello, Tiziano, Rubens. Capolavori dalla Galleria Borghese a Palazzo Barberini” ed “Effetto Notte. Nuovo realismo americano. Opere dalla collezione di Tony ed Elham Salamè”.
Poi ha salutato dipendenti e collaboratori del museo, “che, nel giorno della Festa del Lavoro, con la loro presenza, assicurano la fruibilità della bellezza del nostro immenso patrimonio. La lunga fila all’ingresso qui e in altri luoghi, nonostante il maltempo, è un segnale inequivocabile dell’apprezzamento dei nostri tesori a livello mondiale”, ha detto il ministro.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa ministero della Cultura –

Il 5 maggio torna la domenica al museo

ROMA (ITALPRESS) – Il 5 maggio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.
Domenica 7 aprile l’affluenza registrata è stata di 365.187 persone.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

Chiambretti “Situazione delicata in Rai, non possiamo negarlo”

ROMA (ITALPRESS) – “La Rai è il posto giusto dove stare? Se devo chiudere spero di chiudere bene, dove ho cominciato. Adesso è una situazione delicata della Rai, non possiamo negarlo, non salvo certo la Rai, la Rai si salva da sola, però sono contento di trovarmi in una situazione già precaria, prima ancora di cominciare”. Così Piero Chiambretti nell’intervista con Francesca Fagnani a Belve.Fagnani a quel punto chiede: “L’addio di Amadeus la preoccupa o tutto sommato, diciamo, si libera uno spazio?” e Chiambretti: “Io credo che se qualcuno se ne va qualche motivo ci sarà…che poi sia come dice qualcuno un libero pensiero o un libero mercato, questo lo lasciamo ai diretti interessati”. Per poi concludere con una battuta: “So che in queste ore anche il Papa ha firmato per la Nove!”.
Momenti esilaranti quando si parla della vita privata, anzi intima, del conduttore: dalle terapie sessuali di gruppo degli anni Settanta, alle sue disavventure con il viagra, fino a un poco erotico menage a trois: “anni fa lei raccontò di un suo menage a trois… eravamo due maschi e una ragazza, e abbiamo detto come ci mettiamo?”. E Chiambretti, che ricorda tutto, risponde a una divertita Fagnani, senza tralasciare dettagli. Tra i vari racconti dello showman manca un ricordo della madre, scomparsa 4 anni fa a causa del Covid. E nel parlare di sua figlia Margherita, il conduttore dice: “vorrei avesse qualcosa di mia madre: il coraggio, l’orgoglio, la serietà, l’indipendenza. Vorrei che assomigliasse a lei”. Infine, sulla sua assenza, commenta commosso: “Ho proprio una sensazione che non riesco a capire, ma è quella di averla accanto. Anche in questo momento, mi sembra che sia qui. Non so perchè lo penso, perchè non sono uno di quei mitomani, anzi, io non credo quasi a nulla… però io la sento qui”.
-foto ufficio stampa Belve –
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Vinicio Capossela, da luglio in tour con “Altri tasti”

ROMA (ITALPRESS) – Dopo “Con i tasti che ci abbiamo”, il live teatrale tratto dall’ultimo lavoro discografico Tredici canzoni urgenti, un viaggio in musica che ha attraversato tutta la Penisola collezionando numerosi sold out e riscuotendo gli entusiasmi di pubblico e critica, Vinicio Capossela torna in tour questa estate con Altri Tasti, una serie di concerti speciali con formazioni e repertori differenti.
Se con il tour autunnale “Con i tasti che ci abbiamo” – che ha portato in teatro le Tredici canzoni urgenti – toccare certi tasti è sembrato necessario per rispondere a certe urgenze che l’attualità imponeva, racconta Capossela – tanto più necessario sarà toccare Altri tasti ora che quelle criticità non si sono diradate e che nuove urgenze sembrano aggiungersi alle vecchie, adombrando anche l’orizzonte estivo. Prosecuzione naturale dei concerti urgenti dei mesi trascorsi, “Altri tasti” vuole perciò continuare a dare risalto pubblico alla parola, e con le parole e la musica comporre un concerto che tessa le schegge di un mondo che sembra andato in pezzi. Si offre così un discorso di critica del presente attraverso il quale riconoscere la possibilità nel limite e immaginare una prospettiva collettiva in cui ragione e sentimento si tengano sotto il sigillo della gratitudine per una vita riscattata dalla sua frammentarietà.
In Altri Tasti ci saranno sia concerti “urgenti” che prevedono un arrangiamento orchestrale – il 25 luglio in piazza del Popolo a S. Vito al Tagliamento e il 27 al Teatro Romano di Verona per il Rumors Festival – Estate Teatrale Veronese con l’Accademia d’Archi Arrigoni – sia concerti con la band che ha accompagnato il cantautore nell’ultimo tour – il 4 luglio ai Giardini della Rocca di Bertinoro per Entroterre Festival, il 6 a Monte Sole Il Poggiolo a Marzabotto e il 20 a Minervino Murge per il Locus Festival. In scaletta, oltre alle canzoni urgenti, troveranno spazio brani dal disco Camera a sud nell’anniversario del suo trentennale.
Altri Tasti include anche alcuni atti unici, come Vecchi tasti, l’esecuzione integrale dell’album Camera a sud, il 1° luglio con un ampio organico al Festival di Villa Arconati a Bollate e in forma leggermente diversa, con band, il 12 luglio a Umbria Jazz all’Arena Santa Giuliana di Perugia per un omaggio-ricordo a Sergio Piazzoli e il 19 luglio al Fossato del Castello di Otranto per Luce Festival dove ai brani dell’album saranno affiancate altre canzoni urgenti; e ancora, come Antichi Tasti – De reditu suo. Ritorni, rovine e altri crolli – titolo tratto dall’opera di Rutilio Namaziano, ambientata nel pieno della decadenza dell’Impero romano d’Occidente – il 17 luglio al Teatro Romano di Ostia Antica: partendo dalle più recenti urgenze, in un’alternanza di rovine antiche, rovine personali e rovine contemporanee, il repertorio di questo concerto trae origine dal disco Ovunque proteggi, che Capossela portò dal vivo in un live indimenticabile al teatro romano di Ostia antica nel 2006, a cui si aggiungerà parte di Camera a sud.
Capossela sarà inoltre ospite di Time in Jazz in Piazza del Popolo a Berchidda (SS) l’11 agosto con il live Vecchi Tasti – Camera a sud 1994 – 2024 and other personal standards.
Altri Tasti partirà poco dopo gli ultimi appuntamenti teatrali del tour CON I TASTI CHE CI ABBIAMO in programma il 4 maggio al Teatro Donizetti di Bergamo (ore 21), il 5 maggio al Teatro Ponchielli di Cremona (ore 21), il 7 maggio al Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia (ore 21) con un concerto speciale interamente dedicato al “padrone di casa” Ludovico Ariosto, ispirazione e ospite d’onore di Tredici Canzoni Urgenti e protagonista anche dell’ incontro gratuito il 6 maggio (ore 18.30) nella Sala degli Specchi del teatro “Se il senno è sulla luna. Volo tra le pagine ariostesche con Vinicio Capossela ed Ermanno Cavazzoni nella città natale del poeta”; e il 9 maggio al Teatro Astra di Schio (VI) (ore 21).
Capossela sarà infine protagonista del Primo Maggio a Capannori (LU) insieme alla fanfara balcanica Fan Fath Al.
Tredici canzoni urgenti, uscito ad aprile 2023 e vincitore della Targa Tenco 2023 come Miglior Album in Assoluto, è un disco che nasce dall’urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo: la violenza di genere, la cattiva educazione alle emozioni, l’abbandono scolastico, la delega da parte degli adulti all’intrattenimento digitale in cui versa l’infanzia, la cultura usata come mezzo di separazione sociale, il carcere inteso come reclusione senza rieducazione, il parossismo consumistico generato dal capitalismo predatorio. Canzoni che nascono dalla necessità di affrontare e confrontarsi con le problematiche che affollano un mondo ormai supino, sprofondato sul divano di fronte alla continua spettacolarizzazione della realtà. Un mondo in cui ogni cosa, compresa l’emozione, è stata domiciliarizzata e disincarnata sotto un velo che ha nascosto alla coscienza la preparazione della peggiore delle catastrofi: la guerra, con tutto il corollario della violenza, dell’avvelenamento, della semplificazione e della vanificazione di ogni sforzo “culturale” volto a costruire una comunità di uomini liberi e uguali.
-foto ufficio stampa Capossela (credit Jean Philippe Pernot) –
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Pierfrancesco Favino nella giuria del Festival di Cannes

CANNES (FRANCIA) (ITALPRESS) – Pierfrancesco Favino farà parte dela giuria della 77esima edizione del Festival del Cinema di Cannes. A presiedere la giuria sarà Greta Gerwig, regista del recente successo “Barbie”. Insieme a Favino e alla Gerwig, in giuria ci sarà la sceneggiatrice turca Ebru Ceylan, l’attrice americana Lily Gladstone, l’attrice francese Eva Green, la regista libanese Nadine Labaki, il regista spagnolo Juan Antonio Bayona, il regista giapponese Kore-eda Hirokazu e l’attore francese Omar Sy, famoso tra l’altro per la serie Lupin.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Piano strategico fotografia, Sangiuliano “Forma arte da tutelare”

ROMA (ITALPRESS) – Incrementare, valorizzare, promuovere il patrimonio fotografico, sostegno alla creazione artistica contemporanea, formazione, diffusione della cultura fotografica italiana a livello nazione e internazionale. Sono alcuni degli obiettivi del “Piano Strategico per lo sviluppo della fotografia in Italia e all’estero 2024-2026”, presentati dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso di una conferenza stampa. Il piano mira all’attuazione di un programma volto sia alla conoscenza del patrimonio fotografico nazionale sia al sostegno e alla promozione del settore fotografico come elemento fondamentale dell’identità creativa e artistica contemporanea.
“Io sono appassionato di fotografia, ci sono foto a cui sono abbastanza legato fatte, da inviato di guerra, in Serbia e in Afghanistan – ha detto Sangiuliano – quando ho lavorato nei giornali ho sempre dato molta cura alla scelta della fotografia.
Nella foto si racchiude tanto, mi viene in mente la foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, le foto di Letizia Battaglia, la foto del nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che soccorre suo fratello colpito in un agguato mafioso, sono momenti di racconto, la foto è arte, racconto e narrazione di storie collettive. Oggi la foto è estremamente diffusa, siamo tutti fotografi attrezzati con lo smartphone
Noi vogliamo fare un lavoro molto serio sulla fotografia,
soprattutto per far avvicinare i giovani a questa forma d’espressione.
La fotografia è una vera e propria forma d’arte che deve essere aiutata e assistita”. In attuazione del nuovo Piano Strategico sarà pubblicata domani la quarta edizione dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia”, promosso dalla direzione generale Creatività Contemporanea. Visto il successo delle prime tre edizioni per questa nuova edizione è stato incrementato l’investimento complessivo portandolo a 2.700.000.
“Finalmente la fotografia trova il giusto ruolo, in questo ministero, che non ha avuto in passato, ruolo che meritava e merita. La fotografia è sempre rimasta un po ai margini in questo ministero e finalmente si inserisce un capitolo sulla fotografia” le parole della sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni “porteremo la fotografia anche in contesti non usuali, la fotografia è un linguaggio che i giovani amano tantissimo”.
-foto xc3 Italpress-
(ITALPRESS).

Roby Facchinetti, la voce dei Pooh compie 80 anni

ROMA (ITALPRESS) – Non c’è generazione che non ne abbia canticchiata almeno una: “Piccola Katy”, “Tanta voglia di lei”, “Pensiero”, “Noi due nel mondo e nell’anima, “Dammi solo un minuto”, “Chi fermerà la musica”, “Uomini soli”, “La donna del mio amico”, “Dimmi di sì”. Sono alcuni dei grandi successi dei Pooh e a firmarli è stato Roby Facchinetti che il 1° maggio compirà 80 anni, 60 dei quali trascorsi nel complesso in cui è tastierista e voce e nel quale entrò pochi mesi dopo la sua fondazione.
Nato a Bergamo il 1° maggio 1944, Facchinetti (che di nome fa Camillo Lorenzo Ferdinando) ha ereditato dalla madre e dal nonno, compositore e direttore di coro, la passione per la musica alla quale si è avvicinato per la prima volta quando aveva solo 4 anni, cominciando a suonare a orecchio un’armonica a bocca. Inizia, così, a studiare fisarmonica e pianoforte e a soli 11 anni compone già i suoi primi brani.
L’approdo nei complessi musicali della seconda metà degli anni Cinquanta e della prima dei Sessanta è quasi inevitabile: prima I Monelli, con cui si esibisce nelle balere di provincia; poi il gruppo Pierfilippi e Les Copains. E’ proprio suonando con loro prima del concerto dei Pooh, allora ancora un complesso “beat”, che conosce il gruppo nel quale gli viene chiesto di entrare al posto di Bob Gillot. E’ l’inizio di una carriera senza fine: Facchinetti diventa subito il compositore della maggior parte dei brani anche se le voci inizialmente sono soprattutto quelle di Riccardo Fogli e Dodi Battaglia. La sua voce comincia a prendere piede con il leggendario album “Parsifal” e, poi, con il singolo “Per te qualcosa ancora”, finendo per diventare la voce principale del gruppo in brani come “Linda”, “Pierre”, “Dammi solo un minuto” e “Cercami”.
Negli anni Settanta gli equilibri del gruppo vengono ridisegnati con Red Canzian e Dodi Battaglia che affiancano Facchinetti come compositore mentre i testi vengono affidati non più solo a Valerio Negrini ma anche a Stefano D’Orazio.
Nel 1990 i Pooh partecipano al Festival di Sanremo che vincono con “Uomini soli”; Facchinetti ci torna nel 2007 con il figlio Francesco con il brano “Vivere normale” (dedicato al rapporto padre-figlio) che, a dispetto di alcune critiche, si piazza all’ottavo posto.
Negli anni Facchinetti ha composto anche album da solista e la sua attività musicale è proseguita anche dopo lo scioglimento dei Pooh con il cd “Insieme” (realizzato con Riccardo Fogli); con il brano “Il segreto del tempo” con cui ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2018 sempre con Fogli; con il brano “Rinascerò, Rinascerai” composto durante la pandemia con le parole di Stefano D’Orazio e i cui proventi sono stati devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo; con il brano “Fammi volare”, sempre con le parole di Stefano D’Orazio.
-foto Agenzia Fotogramma-
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