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Ventura “Da giovane ho abortito, il padre non lo ha mai saputo”

ROMA (ITALPRESS) – Simona Ventura, ospite a “Belve” stasera su Rai2, fa chiarezza sulla voce che l’ha rincorsa per anni sul suo presunto uso di droghe, una maldicenza che la costrinse “per molto tempo a farsi il test del capello” pur di dimostrare di essere pulita. La voce “era girata da persone che volevano farla girare” e aggiunge: “la voce eh, non la droga! E poi ho capito perchè…”.
L’intervista lascia poi spazio al racconto, commovente, della decisione di abortire giovanissima. Quando la Fagnani chiede se, tornando indietro, rifarebbe la stessa scelta, la conduttrice ammette: “non lo so… ma non passa giorno della mia vita che non ci sia un pensiero per questo bambino mai nato”. E quando Fagnani chiede se il padre del bambino all’epoca avesse mai saputo di quella gravidanza, la ventura confessa: “no, non l’ha mai saputo”. In un altro passaggio del faccia a faccia, c’è modo di fare raccontare un divertente gossip, quello sul presunto flirt con Adriano Galliani: “era il mio capo a Mediaset. Un giorno in una sala trucco, dove c’era anche la sua ex moglie, Daniela, una truccatrice disse “Sta con quella… simona ventura, sbagliando nome. Da lì si è propagata la bomba…ero l’ultima dello scaffale, ma dal giorno alla notte…”, “tappeti rossi”, ironizza Fagnani e ventura chiosa “eh… vado a mensa, dieci tavoli che mi chiamavamo, Simona c’è posto… a un certo più dicevo no, più era sì, quindi, alla fine ho lasciato andare e mi faceva anche piacere”.
Sulla pace con Mara Venier e Barbara D’Urso, Ventura ricorda di averla fatta con entrambe lo stesso giorno: “il 23 ottobre 2023!” e Fagnani stupita, commenta: “lo stesso giorno? Era illuminata…”.
-foto ufficio stampa “Belve” –
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Leo Gassmann torna con il nuovo singolo “Take That”

MILANO (ITALPRESS) – Leo Gassmann ritorna con il nuovo singolo “Take That”, in uscita il 19 aprile sulle piattaforme digitali.
“Il singolo racconta di un amore che finirà con il botto, dopo un tour mondiale. Sempre più spesso nella società odierna si tende ad abusare della parola ‘per semprè. Niente è eterno ma l’amore va vissuto fino alla fine con gioia e un pizzico di ironia!” – racconta Leo Gassmann.
-foto ufficio stampa Leo Gassmann-
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Giovanni Gentile, Sangiuliano”Giusto rendere merito ad azione culturale”

ROMA (ITALPRESS) – “Giovanni Gentile è stato riconosciuto da autorevoli studiosi uno tra i più importanti filosofi europei del Novecento, insieme a Benedetto Croce. La sua è un’elaborazione teorica che offre ancora oggi spunti, dal richiamo al Risorgimento oppure come quando nel saggio postumo ‘Genesi e struttura della società italianà individuò il valore della comunità. La stessa scelta del titolo indica una visione: ‘Scendere per stradà è un motto che lo stesso Gentile adoperò per esortare gli intellettuali a proporre la cultura tra la gente”.
Lo ha detto il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, visitando oggi la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” che aprirà al pubblico domani, martedì 16 aprile 2024, a Roma, all’Istituto Centrale per la Grafica (via Poli, 54).
All’anteprima erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa; il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani; il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni; il Sottosegretario alla Difesa, Isabella Rauti; il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone; il presidente della Commissione Sanità, Lavoro e Affari Sociali del Senato, Franco Zaffini; il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri; i deputati Alessandro Amorese e Ilaria Cavo; gli eredi della famiglia tra cui i due nipoti, il Direttore Generale Educazione e Ricerca del MiC, Andrea De Pasquale; il Direttore generale della Direzione Creatività contemporanea del MiC, Angelo Piero Cappello; il Direttore dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, Giuseppe Parlato; i Presidenti di Cinecittà e Anica, Chiara Sbarigia e Francesco Rutelli, il produttore cinematografico e televisivo, Pietro Valsecchi.
Settantacinque opere esposte tra originali e riproduzioni provenienti da diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Roma Sapienza, l’Archivio Giovanni Gentile, l’Istituto della Enciclopedia Italiana, l’Istituto Italiano di Studi Germanici, l’Istituto Comprensivo Regina Margherita e il Museo delle Civiltà. Un percorso articolato in tre sale per rendere conto della complessa e molteplice azione di politica culturale intrapresa nel corso della sua esistenza.
All’Istituto Centrale per la Grafica del Ministero della Cultura, a Roma, a Palazzo Poli, dal 16 aprile al 7 luglio 2024, la mostra “SCENDERE PER STRADA. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica” vuole così ricordare uno dei maggiori e tra i più controversi intellettuali del Novecento italiano nella ricorrenza degli ottant’anni dalla sua morte.
Dopo una parte introduttiva dedicata alla biografia e ad alcuni momenti cruciali della sua vita accademica e politica, l’esposizione ripercorre le diverse istituzioni che egli promosse e diresse negli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
Nella prima sala è dato risalto all’Enciclopedia Italiana, al Centro Nazionale di Studi Manzoniani, all’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente e all’Istituto Italiano di Studi Germanici. Questi ultimi due, nella concezione gentiliana della cultura, dovevano contribuire ad allargare gli orizzonti del sapere al di fuori dei confini nazionali per sprovincializzare la cultura italiana.
La seconda sala è incentrata su altre due istituzioni culturali che ebbero un legame forte con Gentile: la Scuola Normale Superiore di Pisa, che lo ospitò prima come studente e poi come direttore, e l’Accademia Nazionale dei Lincei. Sempre in questo ambiente, ampio spazio è dato alla complessa Riforma Gentile pensata ed emanata con una serie di Regi Decreti nel 1923, che diede vita a una scuola selettiva e gerarchica nutrita di tradizioni storiche e studi umanistici. Vi sono anche approfondimenti sull’Istituto Nazionale fascista di cultura e sulla morte del filosofo il 15 aprile del 1944 per mano di un gruppo di partigiani fiorentini.
Al termine del percorso, la terza sala ospita un video immersivo, con immagini dell’epoca, che ha lo scopo di fare entrare il visitatore ancor di più nella biografia intellettuale e politica di Gentile.
“La difficoltà nella progettazione di questa mostra – dichiara il Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Andrea De Pasquale – ha riguardato principalmente la scelta del tema, poichè Gentile fu uno dei più importanti filosofi italiani del Novecento, ma aderì anche convintamente al fascismo portando la sua scelta fino alle estreme conseguenze. Si è scelto pertanto di presentare laicamente a un vasto pubblico la vita e l’opera di Gentile dando risalto al suo ruolo di organizzazione della cultura. Egli fu infatti l’anima di molte istituzioni che ancora oggi operano nel panorama culturale italiano e il percorso espositivo mira proprio ad evidenziare questa sua influenza sulla vita culturale non solo dell’Italia fascista, ma anche di quella repubblicana”.
“Al di là del contesto dittatoriale in cui si svilupparono tutte le iniziative di Gentile – afferma il coordinatore del Comitato scientifico, Giuseppe Parlato – resta un progetto, realizzato, di modernizzazione attraverso un nuovo rapporto tra Stato e cultura che ha influito notevolmente nella società italiana. Nel secondo dopoguerra, in un contesto del tutto diverso a livello politico, rimane vivo il concetto di intellettuale impegnato nella cultura e nella politica e soprattutto resta l’attenzione dello Stato alla promozione della cultura in tutte le sue forme e discipline”.
-foto ufficio stampa Mic-
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Amadeus lascia la Rai

ROMA (ITALPRESS) – Amadeus lascia la Rai. “E’ con rammarico – si legge in una nota dell’azienda – che Rai prende atto della decisione di Amadeus di interrompere il rapporto di collaborazione con il Servizio Pubblico. Ma resta, forte, il senso di riconoscenza e di gratitudine per il percorso comune, costellato di grandi successi e di momenti che, come il Festival di Sanremo, sono entrati nella storia della Rai e del Paese. Nell’augurare ad Amadeus buon lavoro, all’Azienda resta la certezza di aver fatto ad Amadeus – proprio per la stima e la considerazione dovuta alla sua professionalità – tutte le proposte possibili in termini economici ed editoriali nella piena garanzia della massima libertà artistica”.
Adesso rimane da capire se Amadeus accetterà l’offerta, ricca a quanto pare, di Discovery che potrebbe volerlo non solo come conduttore sul Nove ma anche come direttore artistico dell’intrattenimento del canale.

-foto Agenzia Fotogramma –
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Baglioni “Dedico la Lupa Capitolina ai miei genitori”

Roma (ITALPRESS) – Il forte legame tra Claudio Baglioni e la sua città, Roma, da oggi è ancora più indissolubile. Il Sindaco Roberto Gualtieri ha consegnato, infatti, al cantante la celebre Lupa Capitolina per il suo contributo artistico e il forte legame con la città.
“Siamo onorati di ricevere Claudio Baglioni, per conferirgli la Lupa. E’ un artista unico, un poeta, autore di musiche bellissime. E’ stato anche un innovatore nella sua esperienza musicale. Ha saputo fondere generi e al tempo stesso avere un’impronta musicale riconoscibilissima e profondissima, soprattutto nel rapporto con i suoi testi, le armonie e le melodie che sono nelle sue canzoni, dei capolavori rimasti nell’immaginario e nel cuore degli italiani”, ha detto in occasione della cerimonia di consegna Gualtieri. “Baglioni ama la nostra città. Ha saputo raccontarla in tantissime canzoni che hanno tratto ispirazione da luoghi, situazioni ed epoche della nostra città, trasformandola in poesia. E’ anche una persona impegnata sul versante dei diritti e del dare qualcosa con la sua fondazione”. Con queste parole il Primo cittadino capitolino ha espresso “la riconoscenza, l’affetto e la gratitudine da parte di tutte le romane e i romani”.
Prima della cerimonia di consegna il Sindaco e Baglioni si sono incontrati privatamente, come hanno rivelato, per suonare due dei brani “Un po di più” – “E tu come stai?” appartenenti al repertorio del cantante che una volta ricevuta la Lupa ha dichiarato: “Sono grato a Roberto Gualtieri e a tutti coloro che mi conferiscono questo premio. Forse per la prima volta penso di dedicarlo a Silvia e Riccardo, mia madre e mio padre, che non essendo romani appena finita la guerra pensarono di trovare l’El Dorado, la terra promessa da Ficulle, un paese umbro, nella Capitale”. I chilometri fatti dai genitori, ha aggiunto l’interprete “li hanno fatti volando. Avevano delle alucce dell’entusiasmo, della speranza e della certezza che il futuro sarebbe stato qualcosa di migliore. A loro va la colpa e il merito di avermi fatto nascere in questa città che abbiamo visto crescere, perchè tutte le case che abbiamo potuto permetterci fino a un certo punto della vita erano ai bordi di periferia. Dove la città cresceva. Come la città si spostava noi ci spostavamo di conseguenza”. Si percepisce, proprio, il legame con la Capitale, evidente anche secondo queste parole “Roma è la città in cui mi sono esibito di più, credo di aver cantato ovunque, bisogna costruire dei nuovi spazi”.
Baglioni ha inoltre ripercorso gli anni del periodo di Centocelle, gli inizi della sua carriera con la prima esibizione in trasferta in un Castello degli Odescalchi, accompagnato, ancora 17enne, dai genitori stessi all’appuntamento con il pianista con cui poi sarebbe andato a esibirsi: “Vorrei dire grazie a quei due ragazzi che sono venuti giù a Roma volando e mi hanno fatto nascere qui”.
– foto xl5 Italpress –
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Piero Pelù ritorna con il singolo “Novichok”, a giugno l’album “Deserti”

MILANO (ITALPRESS) – Dopo oltre un anno di stop forzato, Piero Pelù è finalmente tornato alla musica e lo ha fatto annunciando l’uscita del suo nuovo album che si intitolerà “Deserti” e sarà disponibile in tutti i negozi dal prossimo 7 giugno (Epic Records/Sony Music Italy). “Deserti” è il secondo capitolo della Trilogia del Disagio, lavoro iniziato nel 2020 con la pubblicazione del disco “Pugili fragili”. L’album è disponibile da oggi per essere preordinato in formato fisico in versione CD, Vinile blu trasparente e Vinile Nero 180 grammi. Su Amazon saranno inoltre disponibili in esclusiva la versione CD e la versione LP trasparente autografati. Sullo store del sito ufficiale di Piero si potrà acquistare la musicassetta in versione limitata e numerata (www.pieropelu.net). Questo countdown ha portato oggi alla pubblicazione di una prima traccia del disco dal titolo “Novichok” un brano che Pelù ha deciso di condividere con i suoi fan in un luogo per lui molto importante, la cantina di via Dè Bardi a Firenze dove i Litfiba sono nati e hanno mosso i primi passi. Ieri sera, infatti, Pelù ha invitato un gruppo selezionato di fan alla cantina per partecipare allo Speakeasy da Piero, una serata pensata e voluta dal cantautore toscano per riallacciare i rapporti con le sue radici musicali ancora molto presenti in lui e nella sua musica.
A via Dè Bardi (dove Piero aveva cantato l’ultima volta alla fine del 1988) Pelù ha chiuso un capitolo (i Litfiba salutati per l’ultima volta a dicembre 2022 durante l’ultima data del tour di addio) per iniziarne uno nuovo: “Deserti”.
“Ho scelto di annunciare l’uscita del nuovo album condividendo con i miei fan Novichok perchè viviamo in tempi che sono costantemente avvelenati dalle fake news e dall’odio sempre più diffuso dalla rete fino alle nostre strade – racconta Piero – Novichok è il veleno subdolamente usato da Putin per uccidere i suoi oppositori e per metafora è il veleno che ogni giorno viene propinato a noi cittadini attraverso i cibi contaminati e le propagande sempre più invasive e false”. Musicalmente “Novichok” è molto legata alle radici litfibiane di Piero e per questo la mitica cantina di via Dè Bardi a Firenze era il luogo ideale per presentarlo ai primissimi funs (come Pelù ama chiamare i suoi fan). Questa ripartenza non è solo legata alla pubblicazione di nuova musica inedita ma anche al ritorno sul palco dopo la cancellazione del tour dello scorso anno a causa dei problemi legati agli acufeni. Il Deserti Tour di Piero Pelù (accompagnato da una band di super musicisti del calibro di Giacomo Castellano “Castillo” alla chitarra, Luca Martelli “Mitraglia” alla batteria e Max Gelsi “Sigel” al basso) partirà, infatti, il prossimo 29 giugno da Spilimbergo (PN) prima di proseguire il 26 luglio a Castiglione del Lago (PG), il 27 luglio a Porto Recanati (MC), il 9 agosto ad Asiago (VI), il 16 agosto a Noto (SR), il 18 agosto a Bagheria in provincia di Palermo, il 20 agosto a Roccella Jonica (RC), il 22 agosto a San Pancrazio Salentino (BR), il 24 agosto a Veroli (FR) e concludersi il 13 settembre (inizialmente la data era prevista per il 6 settembre) a Cernobbio (CO).

foto: ufficio stampa Piero Pelù – About

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Oasis, per 30^ anniversario torna il singolo d’esordio “Supersonic”

ROMA (ITALPRESS) – Per celebrare il 30° anniversario del singolo d’esordio “Supersonic” degli Oasis è disponibile in fisico una replica dell’originale CD single del 1994 in versione vinile in edizione limitata e numerata color perla. Inoltre è disponibile una versione live del singolo di debutto registrata durante lo storico concerto al Limelight di Belfast il 4 settembre 1994.
La versione live carica di energia di “Supersonic” cattura perfettamente il momento in cui gli Oasis erano una delle nuove band più entusiasmanti del momento. Quella stessa settimana del live a Belfast era stato pubblicato il loro album d’esordio “Definitely Maybe” e poco prima di salire sul palco la band aveva scoperto che il disco aveva raggiunto la #1 nella classifica ufficiale degli album del Regno Unito. I fan che erano arrivati da tutta l’Irlanda del Nord hanno assistito a un concerto indimenticabile che sarebbe entrato nella storia.
David Neely era General Manager e booker del locale nel 1994 e ricorda la notte del concerto degli Oasis: “Sono saliti sul palco al Limelight, Belfast, domenica 4 settembre. Era un sold out con 500 persone al concerto e i biglietti costavano solo £6.75! La domenica della settimana in cui è stato pubblicato il primo album, lo spettacolo al Limelight era il locale giusto per la band giusta al momento giusto. Ricordo che verso le 6.30 del pomeriggio (nei giorni bui prima dei telefoni cellulari) avevamo ricevuto una chiamata dall’ufficio di Radio One che ci avvertiva che la band era appena salita alla #1 nella classifica degli album. E’ stato uno spettacolo di cui ora migliaia di persone rivendicano di esserci stati”.

foto: ufficio stampa Parole e d’intorni

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Ariana Grande, in radio “We can’t be friends (wait for your love)”

MILANO (ITALPRESS) – E’ da oggi in radio il singolo di Ariana Grande “we can’t be friends (wait for your love)”, estratto da “eternal sunshine”. Il brano “we can’t be friends (wait for your love)” è una ballad electro-pop in cui il tono vulnerabile e malinconico di Ariana si unisce a un beat dance. “eternal sunshine” è il settimo progetto discografico di Ariana Grande, uscito l’8 marzo e debuttato #4 in Italia nella classifica Fimi/gfk degli album più venduti. L’album è composto da 13 tracce con un unico feat d’eccezione: nell’ultimo brano, infatti, Ariana canta insieme a sua nonna. Il disco è stato anticipato dall’uscita del singolo “yes, and?”, pubblicato il 12 gennaio, che ha debuttato #1 nelle Global Charts di Spotify e Apple Music, #1 nella Billboard Hot 100, diventando il suo ottavo singolo a raggiungere la prima posizione e il ventunesimo ad essere in top10 nella Billboard Hot 100, debuttando in top20 su Spotify Italia e top15 su Apple Music Italia ed entrando anche nella top10 della classifica EarOne. Ariana Grande ha anche regalato ai fan un remix del singolo in collaborazione con la superstar Mariah Carey. Oltre alla sua nuova musica, quest’anno Ariana Grande sarà sui grandi schermi dal 27 novembre per il suo ruolo da protagonista nel film “Wicked”, insieme a Cynthia Erivo, il cui trailer è stato rivelato per la prima volta durante il Super Bowl.

Foto: ufficio stampa Wordsforyou

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