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Al cinema il film evento “Led Zeppelin. The song remains the same”

ROMA (ITALPRESS) – Arriva per la prima volta nelle sale italiane, solo il 25, 26, 27 marzo come evento speciale, “Led Zeppelin: The song remains the same” il rivoluzionario e ipnotico film-concerto che raccoglie le riprese delle elettrizzanti esibizioni dei Led Zeppelin al Madison Square Garden di New York nel 1973. Diretto da Peter Clifton e da Joe Massot è distribuito nelle sale italiane in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con Warner Music Italy e coi media partner Radio Capital e MYmovies.it. Al nuovo trailer hanno prestato le proprie voci Luca De Gennaro e Mixo, due iconici nomi della radiofonia italiana che tutti i giorni su Radio Capital conducono Capital Records.

Foto: ufficio stampa parole e d’intorni

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Tananai, esce oggi il nuovo singolo “Veleno”

ROMA (ITALPRESS) – Esce oggi “Veleno”, il nuovo singolo di Tananai, disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio, segnando il ritorno sulla scena musicale di uno degli artisti più apprezzati degli ultimi anni. Scritto da Tananai e prodotto dall’artista stesso insieme a Davide Simonetta, “Veleno” è il primo singolo dell’artista per Eclectic Records/Capitol Records Italy. E’ il racconto di un amore che richiede risposte, in un viaggio fatto di rischi in cui il desiderio di viversi e mettersi in gioco supera la paura di farsi male. Attraverso un immaginario ben chiaro, fatto di sguardi, domande e metafore, la voce di Tananai accompagna l’ascoltatore all’interno di una storia un pò tormentata, da cui sembra impossibile allontanarsi.
Il nuovo singolo segna l’inizio della nuova fase artistica di Tananai, dopo un anno da protagonista che lo ha visto in top10 nella classifica Fimi degli album più venduti del 2023 con “Rave, Eclissi” (doppio disco di platino) e #5 nella classifica dei singoli più acquistati con “Tango” (quintuplo disco di platino), oltre ai sold out del suo primo tour nei palazzetti e dei live estivi 2023.

Foto: ufficio stampa wordsforyou

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Nastasi “La musica deve trasmettere valori positivi”

ROMA (ITALPRESS) – “Come già espresso in precedenti occasioni, concordo con il Sottosegretario Mazzi sul dovere per il mondo dell’industria musicale di veicolare messaggi non violenti e non discriminatori, soprattutto quando questi sono espressamente diretti ai più giovani. Senza voler limitare la libertà artistica di un autore, che per la SIAE rimane sacrosanta, tutti gli attori del comparto devono impegnarsi unitariamente per spiegare ai nostri ragazzi che la musica deve essere un strumento per diffondere valori positivi e inclusivi. In tal senso la SIAE è a disposizione per promuovere iniziative culturali e didattiche, già a partire dai primi anni della scuola”. Lo afferma in una nota Salvatore Nastasi, presidente della SIAE.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

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Dua Lipa annuncia il terzo album “Radical Optimism”

ROMA (ITALPRESS) – Dua Lipa ha annunciato il suo terzo album, Radical Optimism. L’album uscirà il 3 maggio e sarà composto da 11 canzoni, tra cui la hit globale “Houdini” e il nuovo singolo “Training Season”, pubblicato di recente. Ispirato alla scoperta di sè da parte di Dua, Radical Optimism è un album che attinge alla pura gioia e felicità di avere chiarezza in situazioni che un tempo sembravano impossibili da affrontare. I duri addii e gli inizi vulnerabili che prima minacciavano di schiacciare l’anima, diventano pietre miliari quando scegli l’ottimismo e inizi a muoverti con grazia attraverso il caos. Rolling Stone ha definito l’album “beatitudine pop”, notando che è “unicamente e totalmente Dua Lipa: dance pop sicuro di sè, pieno di battute argute pronte per le didascalie di Instagram”. Infuso dell’energia della città natale di Dua, Londra, lo spirito dell’album incarna la crudezza, l’onestà, la fiducia e la libertà del britpop degli anni ’90. Radical Optimism trasporta l’ascoltatore in un mondo pop sognante e ricco di musicalità, non apologetico nei testi e liberatorio nei suoni. “Un paio di anni fa, un amico mi ha fatto conoscere il termine Radical Optimism. E’ un concetto che mi ha colpito e mi ha incuriosito sempre di più quando ho iniziato a giocarci e a inserirlo nella mia vita”, racconta Dua. “Mi ha colpito l’idea di attraversare il caos con grazia e di sentirsi in grado di affrontare qualsiasi tempesta. Allo stesso tempo, mi sono ritrovata a guardare la storia della musica della psichedelia, del trip hop e del britpop. Mi è sempre sembrato così fiduciosamente ottimista, e questa attitudine ed onestà sono sensazioni che ho portato nelle mie sessioni di registrazione”.
Dua ha lavorato con un team di collaboratori fondamentali per tutto il progetto, tra cui Caroline Ailin, Danny L. Harle, Tobias Jesso Jr. e Kevin Parker.

Foto: ufficio stampa Warner Music

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Bertè dimessa dall’ospedale “Mi hanno fatto una terapia d’urto”

ROMA (ITALPRESS) – “Dear “Fenz”, Oggi rientro a Milano dopo un breve ricovero romano dove mi hanno fatto una “terapia d’urto” e dove ho iniziato esami ed accertamenti vari che dovrò continuare a Milano seguita da chi di dovere. Sono mortificata per lo spostamento delle date di Roma e Varese ma le mie condizioni fisiche non mi hanno consentito di sostenere impegni come un concerto di 2 ore in piedi senza pause e relativi spostamenti. Sono invece felice di essere riuscita almeno a portare a termine altri impegni meno gravosi per la mia salute”. Lo scrive su Instagram Loredana Bertè. “Ci vediamo venerdì in TV a #TheVoiceSenior dove ho messo su un team pazzesco! Con tutto l’amore che posso. Vostra Loredana”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
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“Les Étoiles”, a Roma il gala dell’inclusività

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ROMA (ITALPRESS) – Avrebbe compiuto 135 anni il 12 marzo il ballerino leggendario Vaslav Nijinsky, mentre il giorno prima sarebbe stato il coreografo dei classici dell’800, Marius Petipa, a compierne 226! Un buon momento, quindi, per ricordare che il gala Les Étoiles, per la direzione artistica di Daniele Cipriani, va in scena a Roma nei giorni 15 marzo (ore 21), 16 marzo (doppio spettacolo, ore 16.30 e 21) e 17 marzo (ore 16.30), all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, nel quadro della collaborazione tra Daniele Cipriani Entertainment e Fondazione Musica per Roma. Lo spirito di Petipa alleggerà nella grande sala S. Cecilia dove si tiene questo importante appuntamento con la danza internazionale, perché molte saranno le coreografie da lui firmate. E’ probabile che alleggi anche quello di Nijinsky visto che molte saranno le étoile che danzeranno: uno sciame proveniente da ben quattro continenti, Asia, Europa, Africa, Americhe, uno spaccato dell’eccellenza mondiale balletistica. Sono attesi: Bakhtiyar Adamzhan (Opera di Astana), Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company, danzerà nei giorni 15 e 16), Maia Makhateli (Het Nationale Ballet di Amsterdam), Daniil Simkin (ritratto “in volo” sulle locandine che tappezzano la capitale, in forza all’American Ballet Theatre), Roman Mejia (New York City Ballet) e Catherine Hurlin (American Ballet Theatre), Alessandro Frola e Madoka Sugai (Hamburg Ballett John Neumeier), Claudia García Carriera e Dani Hernández (Ballet Nacional de Cuba). Infine, Isaac Hernández che danzerà accanto alle due étoile a sorpresa: Alina Cojocaru (danzera il giorno 17), e Fernanda Oliveira (la compagnia alla quale tutti e tre questi nomi sono legati è l’English National Ballet). Con la Cojocaru, Hernández danzerà Marguerite and Armand di Frederick Ashton, in cui farà un’apparizione cammeo Vladimir Derevianko, già primo ballerino del Teatro Bolshoi (a cui ha fatto seguito una lunga carriera internazionale). Si segnala altresì il debutto a Roma di Giada Rossi (Compañía Nacional de Danza di Madrid), la nuova “gloria” italiana all’estero. Les Étoiles si propone come “Gala dell’inclusività” e vede la presenza di Leroy Mokgatle (Staatsballett Berlin), ballerina “non binary” che mette in discussione i rigidi ruoli di genere nel balletto, e dello storico protagonista del teatrodanza Lutz Förster, in un omaggio a Pina Bausch, di cui quest’anno ricorre il quindicesimo anniversario della morte. Förster interpreterà la versione, nella lingua dei segni, della canzone The Man I Love di George e Ira Gershwin, Stück (“pezzo”) integrato nel celebre lavoro Nelken (1982) della Bausch, insieme agli altri protagonisti maschili del gala a cui lui stesso insegnerà i “segni”. La lingua dei non-udenti diventa d’incanto un’elegante coreografia, manifesto di Les Étoiles. Un ricco programma di assolo e passi a due, tratti sia dal repertorio ottocentesco che da quello del ‘900 e dei giorni nostri, soddisferà sia gli amanti della tradizione (non mancano i virtuosissimi passi a due tratti dai capisaldi di Petipa, come Il lago dei Cigni, Don Chisciotte, La Bella Addormentata, Il Corsaro, per menzionarne alcuni), sia della modernità. Ci sarà anche un assaggio di flamenco, grazie alle coreografie di Sergio Bernal. Alcuni lavori vengono presentati in prima italiana, come Nocturne di Christian Spuck, rimontato per Les Étoiles dove sarà interpretato da Mokgatle e Frola, e No Man’s Land di Liam Scarlett, brano interpretato da Isaac Hernández con Fernanda Oliveira. Ci saranno inoltre coreografie firmate da Hans van Manen, John Neumeier, George Balanchine e Yuri Grigorovich. Non potrà essere tra i protagonisti il leggendario Nijinsky, un secolo lo separa da loro, ma di certo ne avvertiremo il profumo nella splendida danza che ci offrirà il gala Les Étoiles. «Il Gala di danza “Les Étoiles” è ormai un appuntamento fisso ed irrinunciabile per gli appassionati del balletto, che si avvale anche quest’anno della partecipazione della Fondazione Terzo Pilastro, che mi onoro di presiedere, oltre che della società Poema S.p.A., dando vita ad uno spettacolo di prestigio, unico nel suo genere», commenta Alessandra Taccone, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale: «La peculiarità di questo progetto, ideato e curato da Daniele Cipriani, è il suo carattere internazionale e multiculturale, che unisce sul palco dell’Auditorium Parco della Musicale più famose stelle della danza di tutto il mondo, unite nel segno dell’armonia per dar vita ad uno spettacolo di grande raffinatezza. Un format che mette in scena non soltanto capolavori del repertorio tradizionale, ma anche coreografie del ‘900 e brani contemporanei, interpretati da ballerini europei, asiatici e americani, a riaffermare il valore dell’arte quale linguaggio universale e senza confini»
-foto ufficio stampa Fondazione Terzo Pilastro (Alessandra Taccone)-
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Al via su Rai 1 “Studio Battaglia 2”

ROMA (ITALPRESS) – Tornano (dal 19 marzo in prima serata su Rai1) le avvocate di “Studio Battaglia”, la serie che racconta le vicende di uno degli studi legali più famosi di Milano nonchè le quelle personali della famiglia Battaglia, composta da quattro donne, alle prese ogni giorno con la necessità di conciliare lavoro e vita privata. “Questa seconda stagione ha ritrovato una squadra rodata. Abbiamo provato a raccontare una visione più ampia della nostra società, anche se rimane una bella storia familiare – spiega il capostruttura di Rai Fiction Luigi Mariniello – Abbiamo allargato lo spettro si rappresentazione e lo abbiamo fatto attraverso caso che ci hanno dato la possibilità di affrontare nuovi aspetti del diritto: diritto alla privacy, separazioni in tarda età, etc”. Cuore del racconto sono come sempre le donne Battaglia, tre divorziste (Anna, Marina e Nina, rispettivamente interpretate da Barbora Bobulova, Lunetta Savino e Miriam Dalamzio) e una neo-sposa, la sorella minore Viola (Marina Occhionero). Quattro donne in diverse fasi della vita, ognuna con i propri sogni e turbamenti, unite da un amore profondo e un’invincibile ironia che le ha sempre salvate.
“In questa serie non c’è un eroe ma un gruppo di persone che combattono contro le loro fragilità ed è questa la cosa che mi è rimasta più nel cuore” osserva il regista Simone Spada. “Questa serie è molto avanti – aggiunge la Bobulova – Vediamo una parità di genere che ancora nella vita non si vede. ‘Studio Battaglià potrebbe essere un esempio di come dovrebbe essere la società”.
In questa nuova stagione le sorelle Anna e Nina torneranno a lavorare con la madre Marina nel prestigioso Studio Zander, ora diventato Zander Battaglia. I patti erano che Marina sarebbe uscita di scena appena chiuse le ultime cause ma per Zander (David Sebasti) liberarsi di lei sarà più arduo del previsto. Ritroviamo anche Massimo (Giorgio Marchesi) con cui Anna, nel finale della prima stagione, si era lasciata andare a una travolgente passione. Per lei, sposata con Alberto (Thomas Trabacchi) da cui ha avuto due figli, è arrivata l’ora di chiedersi quale sia la scelta giusta, tra i sentimenti e le emozioni, anche se questo significa rinunciare a una parte della propria felicità. “Studio Battaglia” è prodotta da Palomar con Tempesta e in collaborazione con Rai Fiction. Nel cast ci sono anche, tra gli altri, Carla Signoris e Massimo Ghini.

foto: ufficio stampa Rai

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A Torino la mostra “Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza”

TORINO (ITALPRESS) – Alle Gallerie d’Italia di Torino di Intesa Sanpaolo va in scena la mostra “Cristina Mittermeier. La Grande Saggezza”. Dal 14 marzo all’1 settembre 2024, nella sede di Piazza San Carlo, sarà aperta al pubblico la mostra con circa 90 scatti della grande fotografa messicana. Si tratta della prima retrospettiva in Europa dedicata a Mittermeier, curata da Lauren Johnston e realizzata in collaborazione con National Geographic. “Cristina Mittermeier – dichiara Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo – cattura nei suoi scatti momenti del pianeta di straordinaria bellezza che emozionano, suscitano meraviglia e ci invitano a riflettere sul rapporto con la natura. Anche in questo nuovo progetto le Gallerie d’Italia di Torino raccontano il presente con la forza positiva della fotografia, capace di coinvolgere e parlare a tanti pubblici, confermando l’importante ruolo sociale che ha un museo attuale, vivo e aperto”.
Dopo “The Circle” di Luca Locatelli, infatti, il Museo fotografico continua il suo percorso di mostre fotografiche sui temi ambientali approfondendo il lavoro della fotografa e attivista, co-fondatrice e presidente dell’associazione SeaLegacy, nata nel 2014 dall’unione tra fotografi, registi e scrittori di fama internazionale impegnati da quasi due decenni nella sensibilizzazione per la difesa degli oceani.
“Questa è la prima volta – ha detto Cristina Mittermeier – che vengo invitata a fare una mostra personale. Per una fotografa, per un’artista è una cosa non facile ottenere un lavoro monografico. Per me è un grandissimo onore e una grande opportunità e mi sono divertita molto a lavorare per Gallerie d’Italia. Abbiamo passato gli ultimi due anni a lavorare insieme e il messaggio che vogliamo veicolare con questa mostra è la connettività perchè gli esseri umani non sono separati dal mondo naturale e il nostro pianeta è in grossi guai a causa del cambiamento climatico. Questa mostra è un tentativo di riconnetterci alla natura e all’importanza di proteggere l’ambiente. Negli ultimi 30 anni le fotografie su cui ho lavorato mi hanno ricordato che viviamo in un pianeta bellissimo ma fragile”.
La “grande saggezza” è quella delle comunità che mantengono un legame di rispetto con la natura attraverso tradizioni, rituali e saperi che si tramandano da generazioni. Il percorso si snoda tra culture e paesaggi, in tre grandi temi, il mondo sottomarino, il mondo terrestre e i popoli tribali, per capire come le società possono impattare sull’ecosistema in modo sostenibile. Mittermeier propone con forza l’idea di “enoughness”, un riconoscimento e apprezzamento di ciò che già si è e si ha. “L’importanza di una mostra come questa – continua Mittermeier – è dovuta al fatto che in questo momento tutte le nazioni del mondo sono impegnate in importanti decisioni. Voglio trasmettere una speranza, un incoraggiamento e un’ispirazione. Uno dei temi di questa mostra è ciò che io chiamo ‘enoughness’ ed è un trovare un senso nei nostri bisogni che sono abbastanza e ci danno la possibilità di essere umani in senso completo. Dove si trova l’enoughness? Possiamo trovarlo nella natura, ovviamente, ma anche nelle comunità, nel linguaggio, nella connessione con le nostre tradizioni, nel cibo, nella religione, nelle arti. Tutte queste cose ci rendono esseri umani felici e completi”. La fotografa collabora da anni con comunità di tutto il mondo per condividere le loro storie sul mantenimento di una connessione con la natura e sulla comprensione profonda del delicato equilibrio del nostro ecosistema. Giovedì 14 marzo alle 17.30 sarà inoltre possibile incontrare Mittermeier per il firmacopie del catalogo della mostra e, a seguire, assistere al talk #INSIDE dove sarà intervistata dalla giornalista Giulia Zonca.
-foto xb4-
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