Home Spettacoli Pagina 73

Spettacoli

8 marzo esce “Radio Sakura” il secondo album di Rose Villain

MILANO (ITALPRESS) – In “Radio Gotham” ci ha raccontato le sue ombre, con “Click boom!” ci ha mostrato che è possibile vivere un amore anche se imperfetto. Ora, con il suo secondo album, “Radio Sakura” (Warner Music Italy), Rose Villain è pronta a fiorire in tutta la sua essenza di artista. Nell’attesa di sintonizzarci su una nuova frequenza del suo percorso, Rose ha svelato finalmente la tracklist e le collaborazioni del disco, già in pre-save e pre-order e fuori su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico da venerdì 8 marzo. Acquistando il vinile o il CD, al suo interno sarà possibile trovare anche una raccolta di poesie inedite, scritte dalla stessa artista. Madame, Ernia, Bresh, thasup e Guè sono le collaborazioni scelte per questo nuovo viaggio, con cui traccia dopo traccia ci guiderà verso un nuovo capitolo. Dodici brani, prodotti da Sixpm, che indagano temi diversi, legati dal fil rouge comune di voler trovare una speranza in tutto, anche nelle difficoltà più dure della vita: come la natura riesce a riprendersi il proprio spazio anche di fronte alla morte, così in ogni piccola crepa di dolore che la nostra anima è costretta a sopportare in vita, ci può essere una fioritura, simbolo di rinascita.
“Radio Sakura” è il sequel luminoso di “Radio Gotham”. E’ un disco intimo e nostalgico ma allo stesso tempo consapevole e fiero, dove generi diversi come l’hip hop, il punk, l’elettronica e la bachata si intrecciano a storie diverse e complesse, dove la speranza però ne è trait d’union. “Con questo disco – racconta Rose – mi sono sentita più libera che mai di essere fragile, irriverente, ambiziosa e con questa musica, per me la migliore che ho mai scritto, sono fiorita nell’artista e donna che sognavo di essere”. In attesa delle 4 date live che vedranno l’artista protagonista a ottobre, prodotte e organizzate da Magellano Concerti, Me Next e Next Show, in estate Rose Villain aprirà i concerti italiani del tour dei Coldplay il 12, 13, 15 e 16 luglio allo Stadio Olimpico di Roma.

foto: ufficio stampa Help Pr & Media Relations

(ITALPRESS).

Nuovi bandi per la cultura da Fondazione Cariplo

MILANO (ITALPRESS) – Sul fronte del sostegno alla cultura, Fondazione Cariplo ha in programma numerose iniziative e progetti per un’ampia azione per la promozione di iniziative che arrivino, soprattutto, a quelle persone che di solito non hanno opportunità in questo ambito. Sono 4 le direttrici scelte per il mandato 2024-2027: creare valore condiviso attraverso il sostegno alla creazione e allo sviluppo sostenibile di ecosistemi territoriali; ridurre le disuguaglianze intervenendo sulle diverse forme di povertà e fragilità; allargare i confini comprendendo e gestendo le relazioni tra il territorio di riferimento, l’Italia e l’Europa; creare le condizioni abilitanti al rafforzamento delle comunità. Dentro questo impianto strategico si muove anche l’azione della fondazione nel settore della Cultura, con una modalità interdisciplinare. La Cultura infatti ha risvolti sociali e può essere un veicolo anche per attività in campo ambientale. Fondazione Cariplo come sempre sosterrà i progetti che, attraverso la partecipazione ai bandi, le verranno presentati da parte di enti non profit che operano in Lombardia o nelle due province di Novara e Verbania.
“Fondazione Cariplo ha la volontà di portare la cultura dove fino ad ora adesso non è arrivata o è arrivata in maniera non così compiuta” ha dichiarato Giovanni Caimi, coordinatore sottocommissione arte e cultura di Fondazione Cariplo. Tra gli obiettivi contenuti nella programmazione 2024, infatti, anche quello di coinvolgere almeno 50mila nuovi fruitori.
“Abbiamo l’intenzione di aprirci sempre di più alle collaborazioni per massimizzare i possibili risultati – ha spiegato – Tra le tante iniziative in programma, vogliamo recuperare i luoghi in degrado, affidandoli alle cure e alla gestione delle comunità locali perchè le facciamo rivivere”.
Sono quattro i bandi presentati da Cariplo, in questi giorni, di cui ben tre nuovi. Durante l’anno, poi, ne usciranno altri. L’iniziativa già attiva da diversi anni è quella citata e riguarda la rigenerazione di luoghi culturali. Con un budget di 5 milioni di euro il bando prevede il sostegno a progetti di rigenerazione culturale di luoghi in disuso o sottoutilizzati e per l’avvio di nuove attività, il tutto in stretta collaborazione con i territori e gli enti locali.
“Le tre nuove iniziative ci riportano al periodo pre-covid, con l’intensità e la produzione culturale che c’era prima che il mondo si chiudesse. L’idea è quella di ritornare a puntare in campo culturale sulla qualità, sul valore della cultura, di portare la cultura in tutte le aree del nostro territorio di intervento dove la fruizione culturale è più bassa”, ha spiegato Andrea Rebaglio, vicedirettore area arte e cultura di Fondazione Cariplo.
Tra le novità c’è il bando “Valore della Cultura”. Come dice il nome, l’iniziativa punta ad incoraggiare lo sviluppo di un’offerta di cultura ricca, articolata e di qualità. Con un budget di 3 milioni di euro, i progetti candidati devono tra gli altri migliorare l’offerta culturale in termini di curatela, produzione, gestione e promozione e presentare nuovi linguaggi, modalità di espressione e metodologie di produzione. Insomma: devono essere al passo coi tempi e con i bisogni di oggi.
Un altro bando si chiama “Cultura diffusa” e ha l’obiettivo di favorire l’accesso a un’offerta culturale ampia e diffusa, con particolare attenzione alle aree meno servite e alle forme di espressione artistico-culturale meno rappresentate. Il budget a disposizione è di 2 milioni e 750mila euro.
“E infine l’ultima novità è quella di rilanciare una linea dedicata agli studenti delle scuole superiori. Un’iniziativa che si chiama “clima creativo””, ha aggiunto Rebaglio.
Questa iniziativa, per la quale sono stati messi a disposizione un milione e 150mila euro, vuole coinvolgere gli studenti in percorsi educativi interdisciplinari che tengano uniti sostenibilità ambientale e diversi linguaggi artistico-culturali.
“La cultura è per definizione trasversale a tutti i comparti per questo sosteniamo le organizzazioni che operano in questo campo, istituzioni, associazioni, ma stimoliamo al contempo progetti che abbiano ricadute sociali ed ambientali, ha affermato Patrizia Asproni, referente Arte e Cultura del CDA di Fondazione Cariplo – Pensiamo ad esempio alla povertà educativa dove il favorire l’accesso alla cultura alle persone fragili, o a quelle che non hanno la possibilità di fruirne, contribuisce a ridurre le disuguaglianze e le marginalità. Questo vale per tutti , giovani, adulti e anziani, che hanno esigenze diverse, ma, in comune, un grande bisogno di opportunità culturali”. Sappiamo infatti che ci sono persone che non sono mai entrate in un museo, a teatro, al cinema…
La cultura deve avere anche un approccio nazionale e internazionale. “E’ importante confrontarci e collaborare con chi è impegnato in questi ambiti, anche al di fuori dei nostri confini” ha aggiunto Asproni sottolineando l’importanza di “sostenere gli enti del terzo settore che operano in questo campo a affinchè possano svilupparsi dal punto di vista progettuale, gestionale e manageriale”.
Insomma sono molte le iniziative per l’anno in corso, mentre va ricordato che nel 2023 appena concluso, sul fronte della cultura la fondazione ha finanziato 643 progetti con un impegno di circa 50 milioni di euro.
-foto ufficio stampa Fondazione Cariplo-
(ITALPRESS).

Si è spento a 92 anni il regista Paolo Taviani

ROMA (ITALPRESS) – E’ morto all’età di 92 anni Paolo Taviani che insieme al fratello Vittorio, scomparso il 15 aprile del 2018, ha formato il celebre sodalizio di registi e sceneggiatori del cinema italiano più impegnato. Il più giovane dei due fratelli si è spento nella clinica vVilla Pia dove era ricoverato da qualche tempo, assistito dalla moglie Lina Nerli e dai due figli Ermanno e Valentina. Il loro primo grande successo nel 1969 con “Sotto il segno dello scorpione”, protagonista Gian Maria Volontè. Con “Padre padrone” tratto dal romanzo di Gavino Ledda, si aggiudicarono la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1977. Con “La notte di San Lorenzo” del 1982 ancora un riconoscimento a Cannes con il gran premio speciale della giuria. Con “Cesare deve morire”, nel 2012, i fratelli Taviani conquistano l’Orso d’oro al Festival di Berlino e il David di Donatello per il miglior film e per il miglior regista. Nel 2022, quattro anni dopo la morte di Vittorio, Paolo torna al festival di Berlino con “Leonora addio”, un film ispirato all’omonima novella di Luigi Pirandello, conquistando il premio Fipresci. Lunedì 4 marzo, alle 10, è in programma la cerimonia funebre laica alla Promototeca del Campidoglio.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Veronica Lario “Sono stata trattata da ‘velina ingrata’. Miliardaria? Una sentenza mi ha tolto ogni diritto”

0

ROMA (ITALPRESS) – “Se sono miliardaria come si dice? Nulla di tutto questo. C’è stata una sentenza che mi ha negato qualsiasi diritto e che ho rispettato. Oggi sono una persona normale, un’imprenditrice. Finito questo momento molto complesso mi sono chiesta come ricominciare, per la mia vita e per delle scelte personali. Pesavo che per me non ci fosse più nulla, mi era stato negato tutto. Ho pensato ‘forse ha vinto il potere’, ma poi ci ho provato”. Lo ha dichiarato Veronica Lario, ospite a ‘A cena da Maria Latella’ su Sky TG24. “Sono passata dall’essere definita “velina ingrata” alla sentenza di Milano che ha negato i miei diritti. È stato un salto lungo dieci anni, in cui mi sono sentita un po’ vessata. Quando leggevo cattiverie su di me subivo. È difficile combattere contro il potere e la stampa, soprattutto quando sono legate. Ho imparato fin dall’inizio a fare un passo indietro” ha concluso.
-foto ufficio stampa Sky –
(ITALPRESS).

Chiara Ferragni “Giornate toste, ma rimaniamo positivi”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono state delle giornate un pò toste. Vi ringrazio perchè mi sapete stare sempre vicini, in qualsiasi momento”. Lo dice Chiara Ferragni, in una storia su Instagram, rivolta ai suoi follower. “In teoria questo è l’anno del Toro, ma mi sembra che tutto sia tranne che un bell’anno per ora. Però rimaniamo positivi”. A chi le ricorda che “dopo il temporale esce sempre l’arcobaleno”, l’influencer risponde: “Non sai quanto lo aspetto”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

A Roma e Milano due opere di street-art per la riqualificazione

MILANO (ITALPRESS) – Un nuovo progetto sociale che vede protagoniste due opere di street-art a Roma e Milano è stato presentato da glo, brand di BAT Italia per i dispositivi a tabacco scaldato.
Due diversi murales legati tra loro da un unico obiettivo: riqualificare aree urbane decentrate e diverse tra loro attraverso la forza esplosiva di colori e forme che richiamano il nuovo glo Hyper Pro, il primo dispositivo della categoria ad avere l’innovativo smart Led display. Cinque sono i colori usati nelle opere, gli stessi della nuova gamma Hyper Pro. A Milano l’opera firmata da Shek17 mostra linee e colori in movimento che sprigionano gioia e positività mentre a Roma, invece, Nicholas Perra fonde tecniche tradizionali e sperimentali per incuriosire e invitare il pubblico ad affacciarsi su nuovi orizzonti.
Il progetto è stato ufficialmente inaugurato oggi presso il glo Discovery Store di Milano. Alla presentazione, accanto al management glo, è intervenuta anche la giornalista Clara Amodeo, esperta di urban culture. Moderati da Luca Dini, direttore editoriale di F, hanno offerto ai presenti una stimolante riflessione sul ruolo giocato oggi dall’innovazione, chiave di comunicazione imprescindibile per connettere le persone e condividere le proprie passioni, e dalla street art, una forma di espressione che negli anni si è evoluta, diventando elemento di trasformazione delle nostre città e veicolo di messaggi sociali.
glo ha scelto quindi di esprimersi attraverso il linguaggio della street-art, per portare il proprio messaggio di positività in aree urbane decentrate. Una forma d’arte che ha acquisito sempre più valore nei contesti cittadini, passando da una forma di espressione che risponde alle necessità di autoaffermazione del singolo a libera espressione di una città che vuole riappropriarsi dei suoi spazi e, infine, vero e proprio land mark del territorio per creare aggregazione e socialità.
“Abbiamo deciso di celebrare il lancio del nostro ultimo dispositivo glo Hyper Pro attraverso questo progetto di social ARTvertising perfettamente in linea con i valori della marca glo”, racconta Antonino Grosso, Head of Marketing Deployment Italy di BAT Italia. “L’innovazione di glo vive non solo attraverso i nostri prodotti, oggi ancora più innovativi e caratterizzati da features uniche nella categoria di riferimento in Italia, ma anche attraverso il modo di comunicare con i nostri consumatori adulti. Vogliamo offrire alla collettività opere di riqualificazione in grado di stimolare la positività e valorizzare le opportunità offerte dai media digitali. Siamo certi che i cittadini di Milano e Roma sapranno apprezzare questo progetto”.
“Il socialARTvertising è una vera e propria filosofia che, unica nel suo genere, nata in Italia, unisce la comunicazione al potere visivo e culturale dell’Urban Art, alla rigenerazione degli spazi urbani e alle illimitate opportunità dei media digitali. Un modo, insomma, per mettere in connessione i brand con lo spazio urbano e chi lo spazio urbano lo vive ogni giorno, creando un vero e proprio scambio tra i due. Lo dimostrano le due opere di questo progetto: in tutte loro, mentre il brand glo comunica i propri valori e messaggi in maniera creativa, il tessuto sociale urbano fruisce non solo di un’opera d’arte ma anche di una vera e propria operazione site specific, che crea aggregazione ma anche rigenerazione e riqualificazione del territorio” commenta Clara Amodeo.
Le due opere di street art rimarranno on air per tutto il mese di marzo a questi indirizzi: Milano, viale Monza 79 – Roma, via Fortebraccio 19.
-foto ufficio stampa Msl –
(ITALPRESS).

Il 3 marzo torna #domenicalmuseo

0

ROMA (ITALPRESS) – Il 3 marzo si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.
Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, con accesso su prenotazione dove previsto.
Domenica 4 febbraio l’affluenza registrata è stata di 260.945 persone.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

Cristiana Capotondi è “Margherita delle stelle” su Rai1

ROMA (ITALPRESS) – Nel 1964 a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste arrivò per la prima volta una donna: era Margherita Hack che vi rimase fino al 1987, portandolo a una fama internazionale. A raccontarci chi fosse la Hack, ripercorrendo gli anni meno noti della sua vita a partire dall’infanzia e dall’adolescenza, arriva su Rai1 (martedì 5 marzo, in prima serata) Margherita delle stelle, film ispirato al libro “Nove vite come i gatti” scritto dalla stessa scienziata insieme a Federico Taddia, prodotto da Minerva Pictures e Rai Fiction e diretto da Giulio Base. «E’ il biopic di una grande donna che riscopre il genio femminile italiano – afferma la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati – Margherita Hack ha fatto la storia della fisica in Italia, parlando a tutti in maniera popolare. E’ stata una donna libera in maniera totale ma non trasgressiva e molto ironica. Le dobbiamo moltissimo, noi donne ancora di più».
La storia, dicevamo, parte dall’infanzia di Margherita, trascorsa nella natia Firenze, dove la ragazzina incontra Aldo, un bimbo timido e malaticcio che, però, ben presto si trasferisce. Lo ritroverà all’università, alla facoltà di fisica, quando lei è già “diversa” dalle altre ragazze, grazie all’educazione alla libertà trasmessale dai genitori pur negli anni del regime fascista: non indossa le gonne, ama lo sport, è vegetariana e non rinuncia mai a dire la sua. I due giovani si innamorano e si sposano e il loro matrimonio durerà felicemente per tutta la vita.
A spiegare la strada scelta per raccontare la vita lunga e felice della Hack è la sceneggiatrice Monica Zapelli: «Abbiamo messo l’accento sul romanzo di formazione che non si trova altrove dove, invece, ci sono i suoi libri, le sue interviste. Nel servizio pubblico è importante raccontare una formazione come la sua, vorrei che fossero le famiglie insieme a vedere il film». Attenzione, però, non si tratta di un “santino”: «Margherita aveva dei difetti. Ad esempio, decide di leggere il giuramento al Duce quando glielo chiedono perchè le piaceva essere applaudita. E, poi, era una studentessa svogliata che ha studiato fisica solo perchè lo faceva la sua amica». Inoltre, aggiunge sorridendo il regista Giulio Base, «bestemmiava spesso ma questo, certo, non potevamo raccontarlo!».
A interpretare la grande astrofisica è Cristiana Capotondi che definisce questa esperienza «un viaggio verso le stelle. La sua vita è una metafora della nostra. Dobbiamo tutti puntare la stella giusta, cioè mettere le nostre energie in ciò che è più adatto a noi». A proposito di formazione l’attrice aggiunge: «Margherita non si è sottratta alla forza, anche dolorosa, dell’educazione che le è stata data e che la poneva in contraddizione con le compagne di scuola». Quegli stessi «codici di comportamento sono quelli che l’hanno portata a sposare Aldo che la prende per mano e la accompagna verso la stella giusta. La sua storia di realizzazione passa anche per l’altro e questo film restituisce l’importanza del rapporto con l’altro. Viviamo centrati sull’io ma io dagli altri ho imparato sempre tanto». Sul tema della coppia, la Capotondi aggiunge: «Quello che leggiamo oggi sui giornali è una carneficina, non c’è amore, non c’è complicità. La storia di Margherita insegna che si può mettere da parte il proprio ego per l’altro. Aldo ha avuto la forza di proiettare se stesso in Margherita e il percorso di lei è diventato anche il suo percorso. Lui ha scritto dandole la semplicità per arrivare a tutti con concetti difficili. Senza di lui, forse, non sarebbe stata la divulgatrice che è stata».
A interpretare Aldo De Rosa è Flavio Parenti: «In questa storia è tutto anticonvenzionale, non solo il matrimonio: una donna che insegue il proprio desiderio, i genitori vegetariani quando non si sapeva nemmeno cosa volesse dire e Aldo che si mette al servizio dell’amore e della sua donna. E’ una storia importante culturalmente perchè mette in scena idee di possibilità per le generazioni future». Per l’attore, «Aldo è una poesia, un uomo raro pieno di amore. C’è una grande nobiltà d’animo in quello che lui ha fatto. Insomma, stavolta dietro una grande donna c’è un grande uomo».
Oltre all’amore, naturalmente, c’è la scienza: «Io lavoro con molte associazioni e vedo che fino ai 16 anni molte ragazze desiderano studiare le materie scientifiche poi dirottano verso altro. Mi sembra difficile che si tratti sempre di un cambio repentino di idee, è piuttosto un problema culturale» riprende la Capotondi, che sottolinea anche l’importanza avuta dallo sport nella vita della Hack: «Grazie allo sport lei ha imparato a non vergognarsi di vincere». Lei stessa, del resto, è una grande sportiva e gioca a calcio: «Lo sport mi consente di vivere all’aria aperta. Il calcio è un mondo maschile? Sì ma non è solo un problema di genere, è anche generazionale perchè è abitato da uomini che vivono lì da almeno quattro decenni. Io affronto questo con le armi della gentilezza, dell’ironia e della comprensione per raccontare agli uomini cosa sono diventate le donne. Dobbiamo comprendere da dove arriviamo e anche le loro fragilità, anche se non sempre riesco a fare esercizio di gentilezza».
Come tutti i ruoli, anche quello di Margherita Hack le ha lasciato qualcosa: «Da neo-genitore (di Anna che ha un anno e mezzo, ndr) la consapevolezza che molto di ciò che faranno i nostri figli si determina nei primi anni di vita. Perciò un senso di responsabilità e anche di timore». Un’ultima parola è sull’ateismo della grande scienziata: «Era atea ma aveva un dubbio, un perchè al quale il Big Bang non bastava. Però lo spirito di conoscenza non le faceva accettare la risposta più scontata e, cioè, che è stato Dio ad accendere quella miccia. In ogni caso ha amato molto il Creato e l’ateismo non le aveva tolto la contemplazione che ci unisce al tutto».
“Margherita delle stelle” è prodotto da Minerva Pictures e Rai Fiction. Nel cast ci sono anche Cesare Bocci e Sandra Ceccarelli nei panni dei genitori della scienziata.
-foto ufficio stampa Rai –
(ITALPRESS).