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Il 9 febbraio esce in doppio cd la compilation “Sanremo 2024”

SANREMO (ITALPRESS) – Il 9 febbraio esce in doppio cd per Sony Music “Sanremo 2024”, la compilation ufficiale della 74esima edizione del festival di Sanremo; Radio Italia Solomusicaitaliana è radio ufficiale della compilation. L’album contiene tutti e 30 i brani presentati in gara sul palco del teatro Ariston, un viaggio coinvolgente attraverso le canzoni destinate a lasciare un’impronta indelebile nella storia del festival, accompagnate dalle emozioni uniche che solo la musica sa suscitare e che caratterizzano questa nuova edizione. Questa è la tracklist di “Sanremo 2024”: il disco 1 contiene “Fino a qui” (Alessandra Amoroso), “Tu no” (Irama), “Ti muovi” (Diodato), “Pazzo di te” (Renga e Nek), “Sinceramente” (Annalisa), “Mariposa” (Fiorella Mannoia), “Apnea” (Emma), “La rabbia non ti basta” (BigMama), “Casa mia” (Ghali), “Capolavoro” (Il Volo), “Ricominciamo tutto” (Negramaro), “Tutto qui” (Gazzelle), “Onda alta” (Dargen D’Amico), “Pazza” (Loredana Bertè) e “Vai!” (Alfa); sul disco 2 ci sono “I p’ me, tu p’ te” (Geolier), “Autodistruttivo” (La Sad), “La noia” (Angelina Mango), “Tuta gold” (Mahmood), “spettacolare” (Maninni), “Ma non tutta la vita” (Ricchi e Poveri), “Fragili” (Il Tre), “Finiscimi” (Sangiovanni), “Due altalene” (Mr.Rain), “Un ragazzo una ragazza” (The Kolors), “Il cielo non ci vuole” (Fred De Palma), “Click boom!” (Rose Villain), “Diamanti grezzi” (Clara), “L’amore in bocca” (Santi Francesi) e “Governo punk” (Bnkr44).
Anche quest’anno la compilation con le canzoni del festival di Sanremo è una sola, per scongiurare il pericolo pirateria che ha sempre minacciato i dischi della kermesse; è soprattutto la compilation a correre il pericolo maggiore anche se ne vendono sempre meno, come è successo lo scorso anno, facendo comunque l’esordio al terzo posto della classifica ufficiale di vendita, risultando poi la più venduta dell’anno.
Comunque c’è da essere ottimisti perchè, mai come quest’anno, il festival di Sanremo fotografa il mercato musicale attuale proponendo un cast che supera 280 certificazioni platino e comprende anche gli artisti che hanno venduto più album e più singoli nel 2023; a proposito di singoli, c’è da sottolineare che lo scorso anno hanno raggiunto ben 28 certificazioni di platino.
Ormai sono lontani i tempi in cui le compilation del festival di Sanremo venivano pubblicate a distanza di un mese dalla fine della kermesse per non disturbare le vendite degli album di chi vi aveva partecipato.
Stando ai dati di vendita si confermerebbe la crisi del disco fisico e, soprattutto della compilation del festival di Sanremo, che non tira più come una volta quando superavano facilmente i cinquecentomila pezzi venduti (600.000 nel 1996, 700.000 nel 1995); negli ultimi anni la compilation è stata certificata platino nel 2011, 2015 e 2017, oro nel 2012, 2013, 2016, 2018 e 2019, mentre nel 2014, 2020, 2021, 2022 e 2023 non ha raggiunto la soglia minima di vendita per la certificazione; comunque negli ultimi anni il peso del festival di Sanremo sul mercato discografico italiano con album e singoli è raddoppiato passando da una quota dell’1,2% al 2,5%.

foto: ufficio stampa Radio Italia

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Sanremo al via con Amadeus e Mengoni. Sorpresa Ibra, Bertè prima in classifica

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SANREMO (ITALPRESS) – Loredana Bertè in testa nella top five al termine della prima serata del festival di Sanremo. La classifica è stata stilata con il voto della Sala Stampa. Seguono: Angelina Mango, Annalisa, Diodato, Mahmood.
Una serata che ha visto protagonisti i 30 brani in gara, pochi ospiti tra cui Lazza al Suzuki Stage e Tedua sul palco di Costa Smeralda, un momento di commozione con la mamma di Giogiò Cutolo ucciso per una banale lite a Napoli, la sorpresa Zlatan Ibrahimovic e la presenza sul palco della “tigre delle nevi” Federica Brignone, l’omaggio a Toto Cutugno con la sua voce che canta “Gli amori” accompagnata dall’orchestra, le battute di Fiorello che rompe il patto, sale sul palco per poi apparire in Rvm dichiarando che l’altro sé era generato dall’“intelligenza artificiale”. La più bella battuta dello showman, però, è scritta sul green carpet tra l’Ariston e l’Aristonello: “Ama pensati libero, è l’ultimo”.
La prima serata del 74° Festival di Sanremo, il 5° di Amadeus, trova un Marco Mengoni che s’inventa showman tra la scopa di Morandi, il materassino per far planare chi volesse buttarsi giù dalla balconata, il retino da pesca per raccogliere gli spartiti lanciati dall’orchestra, “preserbacini” per baci non vietati, borsette di ricambio se a qualcuno venisse in mente di rubarle e manette per tenere sul palco artisti che vogliono andarserne che finiscono ai polsi di Amadeus. La lunghissima serata segna il via alle 20,45 con la fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo comandata da Fabio Tassinari che si apre, davanti l’ingresso dal Teatro Ariston, con l’esecuzione de “La Fedelissima”. “Manca pochissimo e poi niente sarà più che prima, ascolteremo le 30 canzoni che ci cambieranno la vita”, esordisce Marco Mengoni, il primo “coco” come lo chiama Amadeus che scende dalla scalinata non prima di aver fatto, in cima, il segno della croce. A rompere il ghiaccio del 74° Festival della canzone italiana è Clara, passata da “Mare Fuori 3” all’Ariston, con “Diamanti grezzi” che riprende nell’abito. Passano in total white, Sangiovanni che chiede scusa all’amata con “Finiscimi” e Fiorella Mannoia che accende di ritmi latini l’Ariston con “Mariposa”, si prende un lungo applauso del pubblico. I ritmi balcanici accolgono Zlatan Ibrahimovic, ospite a sorpresa. I La Sad portano il tema della prevenzione al suicidio con “Autodistruttivo”.
Dietro di loro, alla fine dell’esibizione, tre persone reggono altrettanti cartelli che recitano “Non parlarne è 1 suicidio” a sostegno del Telefono Amico, associazione di aiuto per chi è in stato di crisi o emergenza emozionale, spiega Amadeus mentre i La Sad abbandonano il palco gridando: “La musica ci ha salvato la vita”. A sorpresa Zlatan Ibrahimovic, che è stato ospite al Sanremo 2021, si palesa all’Ariston per “proteggere” l’amico Amadeus: “Ti ricordi i casini che hai combinato l’anno scorso?”. Dallo scorso Festival arriva “Due vite”, intonata anche dal pubblico a riprova che è entrata davvero nel cuore della gente, con Marco Mengoni che svestiti momentaneamente i panni del “coco” canta dentro una luna. La gara continua con la ballad di Irama con “Tu no” e il rap di Ghali in “Casa mia” con alieno annesso. In total black i Negramaro, all’Ariston 19 dopo il loro sfortunato esordio tra i giovani, con “Ricominciamo tutto”. Fiorello con il corpo di ballo di “Viva Rai2, Viva Sanremo… (di notte)” spezza il ritmo prima della “regina dell’estate” Annalisa, anche lei in total black, che arriva all’Ariston tra le favorite con “Sinceramente tua”. In black anche Mahmood con “Tuta Gold”. Il bianco è la scelta anche di Diodato che per “Ti muovi” si fa accompagnare in scena da un corpo di ballo. A seguire una inossidabile Loredana Bertè con “Pazza”, Geolier anche lui in black con “I p’ me, tu p’ te”, Alessandra Amoroso con “Fino a qui”, The Kolors con “Un ragazzo una ragazza” e Angelina Mango con “La noia”. Con Dargen D’Amico arriva l’appello per il “cessate il fuoco”. Si esibiscono pure Alfa, Il Volo, BigMama, i Ricchi e Poveri, Renga e Nek, Mr Rain, Bnkr44, Gazzelle, Rose Villain, Santi Francesi, Fred De Palma, Maninni, Il Tre.
-foto Ipa Agency –
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“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi vince il Goteborg Film Festival

ROMA (ITALPRESS) – “C’è ancora domani”, l’acclamatissimo film di Paola Cortellesi, ha vinto il Dragon Award per il Miglior Film Internazionale all’interno della 47esima edizione del Gòteborg Film Festival, principale manifestazione cinematografica dell’area scandinava, che ogni anno attira più di 160.000 visitatori che partecipano a più di 1.000 proiezioni di 450 film.
Il premio è il risultato del voto del pubblico che era presente al Festival. Il film è stato proiettato il 29 e 30 gennaio alla presenza della regista e attrice e dell’interprete Emanuela Fanelli che si sono fermate in entrambe le occasioni per un lungo dibattito con il pubblico. Le due proiezioni hanno registrato il tutto esaurito e il film ha suscitato l’evidente entusiasmo dei presenti in sala. Nei giorni successivi, Paola Cortellesi ha ricevuto l’attenzione dei principali organi di stampa locali.
E’ la prima volta che un film italiano vince il premio per il Miglior Film Internazionale al Festival di Gòteborg. In precedenza, tre pellicole italiane avevano vinto invece il premio Ingmar Bergman per la Migliore opera prima: “Corpo celeste” di Alice Rohrwacher nel 2012, “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante nel 2014 e “Bella e perduta” di Pietro Marcello nel 2016.
“C’è ancora domani” sarà distribuito in trenta sale svedesi dal Folkets Bio a partire dal 1° marzo. Il 26 febbraio si terrà presso l’Auditorium dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma un’anteprima pubblica, per cui le prenotazioni sono andate esaurite in pochi giorni.

foto: ufficio stampa Farnesina

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Sanremo, Amadeus “I trattori? Se vengono li faccio salire sul palco”

SANREMO (ITALPRESS) – I 30 concorrenti del Festival di Sanremo saliranno sul palco soltanto domani sera. Ma al roof del Teatro Ariston dove, dopo 3 anni di trasloco al Casino, è stata riallestita la sala stampa Amadeus e Fiorello, insieme al direttore dell’Intrattenimento prime time Marcello Ciannamea, alla sua vice Federica Lentini e agli amministratori della città di Sanremo, hanno il via alle “danze” tra le risposte serie del direttore artistico e le battute ironiche dello showman siciliano. Si cominciano così a delineare le 4 serate del 74° Festival e le possibili sorprese che potrebbero anche essere irruzioni, a partire da quella dei trattori che stanno mettendo a ferro e fuoco l’Europa, Italia compresa. “I trattori? Se vengono li faccio salire sul palco. Non sono stato contattato, ma la ritengo una protesta giusta e sacrosanta per il diritto al lavoro”, ha ammesso Amadeus d’accordo con il fido Ciuri. “Credo sia giusto ospitare almeno due rappresentanti della categoria sul palco. Il problema è importante e anche grave e bisogna intervenire”, ha aggiunto Fiorello non prima di una delle sue fulminanti battute. “Lo sai sì, chi sarà il primo della fila? Al Bano!”, ha detto rivolto ad Amadeus che ha escluso che il suo Festival possa essere “meloniano” su indicazione dell’ad Roberto Sergio. “L’ho incontrato appena diventato amministratore delegato: mi ha detto di continuare a fare liberamente come negli ultimi 4 e ho assoluta libertà”, ha sottolineato facendo notare di essere “stato criticato sia a destra sia a sinistra”. Dopo aver sgombrato il campo anche da possibili “inciuci” sul voto delle radio che hanno interessi discografici (“Rtl 102,5 con Lorenzo Suraci ha scelto di non esprimere un voto, così non possono esserci problemi”), il direttore artistico ha fatto il punto sulle prossime serate: non ci saranno monologhi di coconduttori, “ma ci sarà spazio per alcuni racconti personali”, ha aggiunto citando Giovanni Allevi, che “si racconterà come testimonial di una battaglia che fanno molte persone nella sua situazione”. Oltre al musicista arriveranno all’Ariston la mamma di Gio’ Gio’ Cutolo, il ragazzo ucciso a Napoli. Stefano Massini e Paolo Jannacci canteranno giovedì una canzone sulle morti sul lavoro. E mercoledì di parlerà anche di Olimpiadi invernali di Milano-Cortina. Entrando nel merito della gara, poi, Amadeus ammette di aspettarsi sorprese dalle donne: “Abbiamo in gara donne meravigliose degne eredi delle grandi come la Mannoia”. Ma anche la cinquina dei finalisti, dice, “è difficile da identificare. Anche io mi diverto a scommettere con me stesso”. Tra questi si dice potrebbe esserci anche Geolier con il suo ‘I p’ me, tu p’ te’, brano cantato esclusivamente in napoletano. “Per farlo partecipare ho cambiato il regolamento”, ammette perché sento “la forza del nuovo movimento napoletano diventato movimento dell’Italia intera”. Per nulla preoccupato dell’intelligenza artificiale (“Può essere di grande aiuto ma non potrà mai sostituire un cantante in gara o un direttore d’orchestra”), Amadeus, almeno a parole, si prepara all’addio. “Sono innamorato di Sanremo e lusingato dall’affetto della Rai e del pubblico. Credo, però, che cinque anni siano sufficienti per chiudere con, mi auguro, una festa bellissima. Resterò comunque innamorato di Sanremo a vita”, sottolinea. A sdrammatizzare tutto ci pensa Fiorello, o Ciuri come lo chiama affettuosamente l’amico Amadeus. “Mi preoccupa questa cosa che quest’anno non sta succedendo niente. L’ospite di sabato potrebbe essere il Codacons. Io però confido: mi ricordo quel sabato meraviglioso (il riferimento è al bacio di Rosa Chemical a Fedez, nda). Stavolta nelle prime file non ci saranno neppure i personaggi. Si siederanno dietro”, ironizza senza dimenticare gli orari impossibili in cui partirà Viva Radio2, Viva Sanremo. “Io sono qui per Viva Radio2, Viva Sanremo che comincerà quando Belzebù finirà”, se la ride il coconduttore della serata finale. “Stavolta presenterò in maniera canonica! C’è un gobbo enorme, sarà che siamo anziani”, dice scherzando poi su John Travolta: “Con me ha già ballato Pulp Fiction (mima il ballo, nda), Grease e La febbre del sabato sera. Io ho una mezza idea per rovinargli la carriera: visto che le sue origini sono italiane è giusto che la finisca qui”, se la ride. E sull’amico Ama, conclude: “Dopo questi 5 anni è l’ora che lui lasci sua moglie e si metta con me”.
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Foto: xg8/Italpress

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Il Volo “Capolavoro dà spazio alle nostre individualità”

MILANO (ITALPRESS) – “‘Capolavorò è un ponte perfetto per allargare il nostro pubblico”. Così Ignazio Boschetto, Piero Barone e Gianluca Ginoble, i tre componenti de Il Volo, parlano così del brano che li vede in gara per la terza volta al Festival di Sanremo dopo la vittoria del 2015 con ‘Grande Amorè e il terzo posto del 2019 con ‘Musica che restà. A segnare la differenza tra le due precedenti partecipazioni e quella al Festival targato Amadeus sono le sonorità con ‘Capolavorò che, in qualche modo, rompe con il passato segnato dal ‘pop liricò. “Non vogliamo snaturarci ma ci teniamo a mostrare che non siamo più i quindicenni di ‘Ti lascio una canzonè e neppure quelli che hanno vinto Sanremo nel 2015”, sottolinea Boschetto. “Siamo cresciuti e sarebbe incoerente con ciò che siamo diventati tornare a Sanremo con una canzone simile a ‘Grande amorè”, aggiunge Ginoble. “In ‘Capolavorò esploriamo quell’anima artistica che ha avuto bisogno di tempo per venire fuori e dare spazio alle nostre singole individualità pur rimanendo in gruppo.
Questo sarà ancora più evidente nel primo disco di inediti che uscirà nei prossimi mesi”, continua Ginoble. “Dopo un anno e mezzo di lavoro e tanti sacrifici ci aspettiamo di fare un gran Sanremo che non significa vincere, ma divertirci e ‘rinfrescarcì un pò”, dicono all’unisono già pronti a salire sul palco dell’Ariston dove piacerebbe loro essere presentati dai La Sad (“Non conosco la loro musica, ma mi piace la loro personalità unica”, afferma Barone), Mamhood, i Negramaro o Alessandra Amoroso. “Ci piacerebbe che ‘Capolavorò, che parla dei sentimenti che danno un senso all’esistenza e fanno sentire vivi, venga cantata per tutte le strade. Il messaggio è semplice ed efficace, che possa piacere o no il genere, il ritornello è molto orecchiabile e può essere dedicato a chiunque”, continuano in coro. Attenzione, però, a definire quella de Il Volo una svolta pop. “Siamo un gruppo dal 2009, ci siamo trasferiti negli Stati Uniti a 15 anni e siamo cresciuti facendo tour all’estero: siamo stati nominati ai Latin Grammy (nel 2011, nda), cantato con Barbra Streisand e abbiamo un nostro repertorio di inediti sconosciuto in Italia. Negli anni la sfida più grande è quella della convivenza: stare insieme artisticamente comporta l’ascolto, il rispetto e il compromesso. Adesso stiamo affrontando un progetto nuovo, per la prima volta un team di autori ha scritto dei brani cuciti su di noi e, siamo noi per primi, a essere curiosi di capire chi siamo diventati uscendo dalla nostra comfort zone», spiega Barone che nega qualsiasi tentazione solistica. “Non ne abbiamo mai avute – continua Barone – nel tempo abbiamo però riconosciuto le nostre diverse personalità artistiche: io più vicina al mondo dell’opera, Gianluca e Orazio più pop”. “La grande forza de Il Volo è la diversità. Credo – conclude Ginoble – che fossimo molto più vecchi da bambini rispetto a come siamo oggi ed è arrivato il momento di spingere un pò in avanti l’asticella rispettando le nostre singole identità”. Singole identità che saranno messe in luce anche nei prossimi appuntamenti italiani all’Arena di Verona dal 9 all’11 maggio, e nelle 15 date di ‘Tutti per uno – Capolavorò con cui tra luglio e settembre gireranno l’Italia.

foto: ufficio stampa Goigest

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Taylor Swift nella storia, quarto Grammy per il miglior album

LOS ANGELES (ITALPRESS) – Taylor Swift ha vinto il Grammy per l’album dell’anno per “Midnights”, uscito nel 2022. La cantante è diventata la prima artista nella storia del premio a vincere quattro volte per il miglior l’album dell’anno. Swift aveva già vinto per “Fearless”, “1989” e “Folklore”. Il riconoscimento per la miglior canzone è andato a Billie Eilish con “What Was I Made For?” mentre per la “Miglior registrazione dell’anno” è stata premiata Miley Cyrus per “Flowers”.
Victoria Monet è stata la migliore artista esordiente dei Grammy Awards 2024.
Nel corso della serata, alla Crypto.com di Los Angeles, anche un fuori programma. Killer Mike è stato arrestato nel corso della cerimonia dopo aver vinto tre premi per la miglior performance rap, canzone rap e album rap dell’anno. Il rapper è stato portato via in manette. Dietro l’intervento della polizia ci sarebbe una lite.

foto: Agenzia Fotogramma

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Un Frecciarossa con livrea dedicata per il Festival di Sanremo

ROMA (ITALPRESS) – E’ partito da Roma Termini un Frecciarossa con livrea dedicata a Sanremo, che accompagnerà giornalisti e dipendenti Rai nella città ligure per partecipare alla manifestazione canora più celebre d’Italia. Alla partenza del treno charter erano presenti, tra gli altri, Luigi Corradi, Ad e direttore generale di Trenitalia e Giampaolo Rossi, direttore generale della Rai. A bordo del treno anche le conduttrici di Rai Radio 2, Ema Stokholma e Andrea Delogu. Una partnership, quella tra Frecciarossa, il treno alta velocità di Trenitalia e Rai siglata sotto l’insegna della sostenibilità e con protagonista il treno. Il Frecciarossa 1000, infatti, è il primo treno AV al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD) basata su un’attenta analisi del ciclo di vita. Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia: fino al 30% in meno rispetto ai treni AV della precedente generazione. L’attenzione alla sostenibilità non si limita alla riduzione dei consumi ma tiene conto anche della riciclabilità dei materiali di cui è costituito, che raggiunge il 94% al termine del ciclo di vita del treno. Con questa partnership, Rai si unisce alle 47mila aziende che l’anno scorso hanno scelto di viaggiare con Trenitalia. Nei prossimi giorni, il Frecciarossa livreato per Sanremo viaggerà sulla rete Alta Velocità per tutta la durata del Festival, per poi ripartire da Sanremo l’11 febbraio alla volta di Roma. Trenitalia ribadisce così il suo impegno nel muovere le persone e connetterle alla cultura, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale e della promozione turistica.
“Il Frecciarossa 1000 livreato ‘Sanremo 2024′ è molto sostenibile, è un treno nuovo che consuma il 30% di energia in meno, e i suoi materiali sono al 97% riciclabili. Pensiamo anche al futuro e alle nuove generazioni, è bellissimo farlo col Festival. Sul treno si canterà e ci si divertirà, perchè serve a portare tutta la Rai che lavorerà nei prossimi giorni al Festival. Abbiamo diverse partnership ma quella con la Rai è particolarmente importante e il Festival è uno degli eventi più importanti. Lancio già una sfida per il futuro: rinnovare anche per il prossimo Festival di Sanremo questa partnership”, ha commentato Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia. “Il Festival sarà un grande spettacolo, con un direttore artistico come Amadeus che ormai è un grande esperto del più grande spettacolo di intrattenimento. Sanremo apre molte cose, è l’immaginario del nostro Paese e la finestra dell’Italia nel mondo. Per il Festival la Rai investe tanto mettendo in piedi una macchina produttiva unica in Europa. E’ un regalo che la Rai fa al nostro Paese, grazie a centinaia di donne e uomini che sono a lavoro da mesi”, ha sottolineato Giampaolo Rossi, direttore generale della Rai.
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– Foto: Italpress/xp3 –

Sanremo, tutto pronto anche per il Festival della canzone cristiana

MILANO (ITALPRESS) – La terza edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 si terrà, dalle ore 15.00 alle ore 18.30, nei giorni 7, 8 e 9 febbraio 2024, nello storico Teatro F.O.S. – Teatro della Federazione Operaia Sanremese, in via Corradi. Il Festival, organizzato dal Cantautore e Direttore artistico Fabrizio Venturi ha ottenuto un rilevante successo mediatico nazionale nelle precedenti edizioni del 2022 e del 2023. Per la sua terza edizione ha ottenuto nuovamente i patrocini delle più importanti istituzioni, tra cui quelli del Senato della Repubblica, della Regione Liguria e della Provincia di Imperia. “Il Festival si prefigge l’intento di diffondere e di far conoscere anche in Italia la canzone di ispirazione cristiana o Christian music, genere che canta il rendimento di grazie a Dio e la gioia della fede. Sant’Agostino scriveva che chi canta prega due volte e, convinti che il canto sia una preghiera di elevato vigore, ci prefiggiamo come obiettivo primario di innalzare una preghiera universale mediante il nostro Festival” ha affermato Fabrizio Venturi, il quale ha aggiunto: “L’attuale edizione sarà all’insegna del disarmo nucleare e della musica strumento di pace e di amore. La Pace nel mondo si realizza mediante il disarmo di tutti i popoli: sarà questo il leit motiv dell’attuale edizione del Festival che, con l’ausilio della Campagna Senzatomica, affronta il tema del disarmo. La Christian Music è in grado di instaurare un connubio creativo tra la canzone e la fede e tra la canzone e la lode a Dio, che fa proprio il linguaggio più potente che Dio ha donato all’uomo, che è la musica. La Christian Music non ha niente di diverso dalla musica che si ascolta tutti i giorni nelle radio, la differenza non è nella musica delle canzoni, ma nei testi, che, in modo esplicito ed implicito, parlano di Dio”. Sul palco, a condurre il Festival, insieme al Direttore artistico Venturi, vi sarà il giornalista Claudio Brachino e il terzetto femminile composto da Susanna Messaggio, Daniela Fazzolari e Francesca Lovatelli Caetani. Il Maestro Vince Tempera, più volte Direttore d’Orchestra del Festival della Canzone Italiana, è il Presidente di Giuria della terza edizione di Sanremo Cristian Music Festival, di cui sarà componente anche il Produttore Sergio Salaorni, il quale seguirà il Festival a distanza, in diretta televisiva. Alla kermesse più importante della Christian Music Italiana parteciperanno 24 concorrenti ed ospiti illustri del mondo musicale e della cultura italiana, tra cui la star internazionale della Christian Music Noel Robinson, la cantautrice Leda Battisti, Finaz di Bandabardò, l’autore Claudio Daiano, il gruppo musicale Santarosa, il cantautore Nothingless, il cantante Carlo Famularo (in arte Carlo Mey), il rocker israeliano Victor Frei, il gruppo dei tre tenori “Il Mito”, la cantante italo-svizzera Sonia Mazza, il prestigioso interprete della canzone classica napoletana Gino Accardo, il cantautore e influencer Phil Bianchi, il soprano Antonia Moldovan e il giornalista e scrittore Luca Arnaù, il cui romanzo “Yeshua Il Prescelto”, riceverà il Premio Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 come “migliore libro su Gesù”.
Durante l’arco del Festival vi sarà anche la consegna di una prestigiosa onorificenza. La terza edizione del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 darà spazio ad un rilevante momento di riflessione relativamente al ruolo che le religioni possono rivestire per quanto attiene il tema della pace, a cui offrirà il suo contributo il noto Professore Paolo Branca del Dipartimento di Scienze Religiose dell’Università Cattolica di Milano e di un intervento, durante la conferenza stampa di presentazione, da parte du Monsignor Gaid Yoannis Lahzi, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco, Presidente
dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus e Rappresentante della Santa Sede nell’alto Comitato per la Fratellanza Umana, nonchè già Responsabile della Chiesa dedicata a San Francesco nella Casa di Abramo. Sarà indetto, difatti, successivamente al Festival, il giorno 16 febbraio al grande Teatro Aurora di Scandicci, in provincia di Firenze, il Convegno dal titolo “A Firenze dopo il festival – Musica e Spiritualità per il Dialogo e la Pace di tutto il genere umano”. La Manifestazione “A Firenze dopo il Festival” si terrà, come sopra indicato, in data 16 febbraio e si aprirà, alle ore 18.30, con il Convegno, di cui sopra, che avrà termine alle ore 20. Ad esso seguirà il Gran Buffet. Successivamente, alle ore 21, si darà corso allo spettacolo con le esibizioni canore dei cantanti che hanno gareggiato al Sanremo Cristian Music 2024 e con la partecipazione degli ospiti d’onore. Durante l’arco della serata saranno narrate dagli addetti ai lavori le tre giornate del Festival appena concluso si, ossia gli aneddoti, le curiosità ed i colpi di scena che hanno caratterizzato la kermesse canora sanremese.
Sarà ricordata anche la missione di Pace, che, il 2 giugno 2023, il Festival della Canzone Cristiana ha voluto effettuare in Ucraina, recandosi a Kiev.(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Festival della Canzone cristiana