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Zucchero torna in tour e riparte dalla Royal Albert Hall di Londra

MILANO (ITALPRESS) – Il 31 dicembre Zucchero “Sugar” Fornaciari sarà in concerto al Molo Brin di Olbia, protagonista del Capodanno.
L’artista si prepara a tornare nel 2024 sui palchi con “Overdose D’Amore World Wild Tour”. Si parte con 3 date alla Royal Albert Hall di Londra il 30 marzo, il 31 marzo e l’1 aprile 2024 per poi proseguire in Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Islanda, Bulgaria e altri paesi in via di definizione, fino a toccare l’Italia per cinque eventi negli stadi italiani (prodotti da Friends & Partners): 23 giugno al Bluenergy Stadium – Stadio Friuli di Udine; 27 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna; 30 giugno allo Stadio Franco Scoglio di Messina; 2 luglio allo Stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara; 4 luglio allo Stadio San Siro di Milano.
-foto ufficio stampa Zucchero –
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“Vacanze di Natale” compie 40 anni e torna al cinema

ROMA (ITALPRESS) – Il 30 dicembre, a 40 anni dall’uscita, solo per un giorno torna nelle sale in versione restaurata e rimasterizzata per il cinema “Vacanze di Natale”, la commedia cult di Natale firmata da Carlo Vanzina, prodotta dalla Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis e distribuita da Nexo Digital.
Uscito al cinema nel dicembre del 1983, “Vacanze di Natale” riconquista il grande schermo per una giornata unica: il Vacanze di Natale Day sarà infatti uno speciale appuntamento nelle sale pensato per radunare tutti i fan che ne conoscono a memoria le battute e le scene più esilaranti e che ne ricordano perfettamente la colonna sonora in cui sono presenti alcuni dei brani più celebri di tutti gli anni Ottanta.
Celebrando al cinema i 40 anni di un film che ha fatto ridere e divertire intere generazioni, il 30 dicembre sarà anche il momento per rivivere un rito che per molti anni ha accompagnato i tradizionali festeggiamenti natalizi italiani: andare al cinema in compagnia di amici e familiari per vedere un film tutti insieme. Ed è proprio per tornare indietro nel tempo che Filmauro e Nexo Digital invitano gli spettatori a scegliere un dress code rigorosamente anni Ottanta per rivivere a pieno l’energia di quegli anni.
“Vacanze di Natale” diretto nel 1983 da Carlo Vanzina, scritto insieme a suo fratello Enrico, è una commedia cult, patrimonio dell’immaginario del nostro Paese. Ambientata a Cortina d’Ampezzo e ritmata da una colonna sonora che ha fatto epoca, fotografa con umorismo e leggerezza l’Italia di allora avvalendosi di un cast memorabile: Jerry Calà, Christian De Sica, Claudio Amendola, Stefania Sandrelli, Karina Huff, Guido Nicheli, Riccardo Garrone, Mario Brega, Marilù Tolo, Antonellina Interlenghi, Moana Pozzi e tantissimi altri divertenti interpreti della commedia italiana. Gli arricchiti e i periferici romani, gli sbruffoni milanesi, i pianobar, le cene di Natale, le piste innevate, le gare di sci, le comitive giovanili, le battute fulminanti, fanno di questo film un piccolo romanzo generazionale su come eravamo. E forse su come vorremmo ancora essere.
-foto ufficio stampa “Vacanze di Natale Day” –
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Arriva in tv la docuserie “Raffa”

ROMA (ITALPRESS) – Raffa, la prima docuserie originale dedicata a Raffaella Carrà, è disponibile da oggi (27 dicembre) sulla piattaforma streaming Disney+. La docuserie, prodotta da Fremantle, è diretta da Daniele Luchetti e scritta da Cristiana Farina con Barbara Boncompagni. Ripercorre la straordinaria vita di una delle icone della cultura pop in tutto il mondo. Sarà possibile rivivere sullo schermo, attraverso le voci e il racconto di chi l’ha conosciuta e con preziose immagini di repertorio, la vita, il carattere e il percorso artistico di un personaggio straordinario che ha saputo entrare nell’immaginario collettivo con la sua energia dirompente.
Ma chi è Raffaella Carrà? Chi si nasconde dietro l’immagine della star italiana più famosa e amata all’estero, dietro i 60 milioni di dischi venduti, i successi televisivi, i film e le tournèe internazionali? Simbolo di libertà e di parità tra i sessi negli anni ’70, regina della TV pubblica negli anni ’80 e icona LGBTQ+ negli anni ’90, è un mito che supera ogni barriera culturale e generazionale e che il pubblico di tutto il mondo ha amato per oltre 50 anni. Eppure, Raffaella Carrà è un mistero di cui nessuno possiede la chiave. Riservata per natura e gelosissima del suo privato, è una donna che ha lottato per affermarsi in un mondo di uomini, ma anche una donna che ha amato e sofferto.
-foto Agenzia Fotogramma-
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Musei, Sangiuliano “A Natale aperta la stragrande maggioranza delle strutture, ringrazio i lavoratori”

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ROMA (ITALPRESS) – “La stragrande maggioranza dei musei italiani sarà aperta nella mattinata di Natale. Per i tanti italiani che si sono recati a trascorrere la festività in una città diversa da quella di residenza, e soprattutto per i tanti turisti venuti in Italia per trascorrere le vacanze, è un’occasione per godere del nostro patrimonio. Ringrazio i dipendenti che, su base volontaria, hanno aderito all’iniziativa. Chi vuole potrà trascorrere qualche ora nella bellezza dei nostri straordinari parchi archeologici e musei. La cultura è un diritto di tutti”. Lo ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Ecco i principali siti aperti il 25 dicembre: Parco Archeologico del Colosseo (Anfiteatro Flavio), Parco Archeologico di Pompei, Reggia di Caserta, Pantheon, Museo e Real Bosco di Capodimonte, Villa Adriana e Villa d’Este, Vittoriano e Palazzo Venezia, Parco Archeologico di Ostia Antica, Parco Archeologico di Paestum e Velia, Complesso Monumentale della Pilotta, Galleria Borghese, Gallerie Estensi, Gallerie Nazionali d’Arte Antica, Musei Reali di Torino, Museo archeologico nazionale di Napoli, Museo nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo, Museo nazionale di Matera, Museo nazionale Romano, Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare, Palazzo Reale di Genova, Palazzo Reale di Napoli, Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
I principali luoghi fruibili l’1 gennaio 2024: Parco archeologico del Colosseo (Anfiteatro Flavio e Foro Romano e Palatino), Reggia di Caserta, Parco archeologico di Pompei – Area archeologica di Pompei, Villa d’Este e Villa Adriana, Palazzo Reale di Napoli, Musei Reali di Torino, Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini, Musei del Bargello – Cappelle Medicee, Parco archeologico di Ercolano, Parco archeologico di Paestum e Velia – Museo e area archeologica di Paestum, Galleria Borghese, Museo di Capodimonte, Museo nazionale romano – Terme di Diocleziano, Museo nazionale romano – Palazzo Altemps, Museo nazionale romano – Palazzo Massimo, Complesso monumentale della Pilotta.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Chailly inaugura la stagione 2024 della Filarmonica della Scala

MILANO (ITALPRESS) – S’inaugura lunedì 15 gennaio alle ore 20 al Teatro alla Scala la quarantaduesima stagione di concerti 2024 della Filarmonica della Scala, realizzata con il sostegno del main partner UniCredit. Sul podio c’è il direttore principale dell’orchestra Riccardo Chailly, che impagina un raffinato programma, tutto francese: Et exspecto resurrectionem mortuorum di Olivier Messiaen per orchestra di soli fiati e percussioni è incorniciato da due lavori di Maurice Ravel, Une barque sur l’ocèan e le suite n. 1 e n. 2 da Daphnis et Chloè. Chailly e gli scaligeri interpretano lo stesso programma per la prima data in tournèe del 2024, al LAC di Lugano martedì 16 gennaio.
A proposito dell’imponente brano di Messiaen, cinque sezioni che recano come intestazione altrettante frasi bibliche, il Maestro racconta: «Et exspecto resurrectionem mortuorum è un capolavoro assoluto del ‘900 che non ho mai eseguito con la Filarmonica. In questo momento storico nel quale c’è solo l’incertezza del domani, penso che sia un brano di altissimo valore spirituale. E’ una composizione nata per commemorare le vittime delle due guerre mondiali, e nel finale porta un atto di profonda speranza». Per la prima volta Chailly affronta con la Filarmonica anche le due Suite da Daphnis et Chloè di Maurice Ravel e Une barque sur l’ocèan, uno dei tre Miroirs per pianoforte orchestrati dal compositore. «Anche per Messiaen, infatti, come per Ravel, la musica non è immediata espressione di stati d’animo o raffigurazione di paesaggi. Ma una geometria sonora, con proprie leggi, che suggerisce solo per analogia la realtà che si suppone accennata. Messiaen è una sorta di Machaut del XX secolo. L’esperienza si fa musica assumendo una configurazione geometrica dei suoni, che nei loro intricati rapporti rispecchiano l’intrico del rapporto tra l’animo umano e il mondo, tra il cervello e la percezione del mondo, un abisso insondabile, che le figurazioni musicali possono simbolicamente rappresentare», scrive Dino Villatico nelle note di sala.
Il secondo appuntamento di lunedì 29 gennaio è con l’attesissimo ritorno di Daniel Barenboim, interprete della Sesta e della Settima sinfonia di Beethoven. Sabato 27 gennaio il Maestro è protagonista anche della Prova Aperta straordinaria al Conservatorio in occasione del Giorno della Memoria, il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione Figli della Shoah APS.
– foto ufficio stampa Associazione Orchestra Filarmonica della Scala –
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“Houdini” di Dua Lipa guida la classifica airplay

ROMA (ITALPRESS) – “Houdini” di Dua Lipa si porta al comando della classifica EarOne airplay radio (+1). Perde una posizione e si porta al secondo posto “Bruciasse il cielo” di Blanco. Terzo posto per “Euforia” di Annalisa (+1). Completano la top 10 “Cocktail d’amore” di Mahmood (quarto, -1), “I Believe In Love Again” di Peggy Gou e Lenny Kravitz (stabile in quinta posizione), “Che t’o dico a fà” di Angelina Mango (sesto posto, +1), “Tokyo” di Gaia (settimo posto, +1), “Lil Boo Thang” di Paul Russell (ottavo posto, +14), “2 minuti” di Calcutta (stabile in nona posizione) e “Quando nevica” di Elisa (decimo posto, +2).
Le più alte nuove entrate della settimana sono: “Solite chiacchiere” di Francesca Michielin (posizione 35), “Americana” di Sangiovanni (posizione 47) e “Mwaki” di Zerb & Sofiya Nzau (posizione 53).
“Bruciasse il cielo” di Blanco e “Euforia” di Annalisa (+1) occupano le prime due posizioni della classifica EarOne airplay italiana. Terzo posto per “Cocktail d’amore” di Mahmood (-1).
“I Believe In Love Again” di Peggy Gou e Lenny Kravitz è al comando della classifica EarOne airplay dance. Al secondo posto si conferma “Ti Sento” di Bob Sinclar & Matia Bazar feat. Antonella Ruggiero che precede anche questa settimana “Mercy” di The Blessed Madonna feat. Jacob Lusk.
La classifica EarOne airplay urban è guidata anche questa settimana da “Insta Lova” di Marracash & Guè Pequeno. Occupano gli altri due posti sul podio “Login On Me” di Jack Harlow e “Petit Fou Fou” di Rhove & Anna.
Gli U2 con “Atomic City” guidano la classifica EarOne airplay rock. Al secondo posto ci sono i The Rolling Stones con “Mess It Up” (+1) e The Beatles con “Now And Then” (-1).
“Bubalu” di Feid e Rema guida la classifica EarOne airplay latin. Al secondo posto troviamo “La Falda” di Myke Towers (+2). “Shakira: Bzrp Music Sessions, Vol. 53” di Bizarrap & Shakira (-1) è invece al terzo posto.
La classifica EarOne airplay tv è guidata da “Bruciasse il cielo” di Blanco. Al secondo posto si conferma “Euforia” di Annalisa. Guadagna dieci posti e si porta al secondo posto “La metà della mela” di Ligabue.
“I Believe In Love Again” di Peggy Gou e Lenny Kravitz precede “2minuti” di Calcutta nella classifica EarOne airplay radio indipendenti. Terzo posto per “Occhi lucidi” di Ultimo (+1).
Nelle prime tre posizioni della classifica EarOne airplay TV indipendenti troviamo “Occhi lucidi” di Ultimo, “Fino al giorno nuovo” dei Negramaro feat. Fabri Fibra (+1) e “2minuti” di Calcutta (-1).
-foto ufficio stampa Dua Lipa –
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Super Mario Bros – Il film arriva su Sky

ROMA (ITALPRESS) – Dopo gli incassi record in sala, arriva in prima tv su Sky Super Mario Bros – Il film, blockbuster d’animazione di Nintendo e Illumination, con i due idraulici più famosi nella cultura popolare degli ultimi quarant’anni, martedì 26 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno, in streaming su NOW e disponibile on demand. Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.
Diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic, da una sceneggiatura di Matthew Fogel, nella versione italiana vede la partecipazione il doppiaggio di Claudio Santamaria, che presta la voce all’iconico personaggio di Mario. La versione in lingua originale vanta un cast di grandi star che interpretano gli iconici personaggi della cultura pop, tra cui Chris Pratt (saga di Jurassic World), Charlie Day (C’è sempre il sole a Philadelphia, The Lego Movie), Anya Taylor-Joy (Ultima notte a Soho, La regina degli scacchi), Keegan-Michael Key (Key & Peele), Seth Rogen (Cattivi vicini, An American Pickle), Jack Black (saga di Kung Fu Panda), Fred Armisen (Mercoledì, Portlandia).
-foto ufficio stampa Sky –
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Veronesi “La lirica va difesa da chi vuole politicizzarla”

MILANO (ITALPRESS) – “In Italia ancora c’è da fare un grande cambiamento. L’Unesco ha riconosciuto il canto lirico italiano come patrimonio dell’umanità” ma “noi ci troviamo con una classe dirigente musical-culturale che massacra l’opera lirica. Trovo che sia uno scandalo che, per esempio, in Turandot vengano stravolte le scene e riscritta la trama, quando invece è una storia che dovrebbe essere approfondita ed esaltata dal regista”. Lo ha detto Alberto Veronesi, direttore d’orchestra e presidente del comitato delle celebrazioni pucciniane presso la Presidenza del Consiglio, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’agenzia Italpress.
“La tutela di questo patrimonio – ha continuato – parte dalla classe dirigente del Paese che, dal punto di vista culturale, va cambiata e migliorata. La legge che ha istituito i teatri italiani come enti lirici aveva istituito la figura del direttore artistico come un rinomato musicista. Arrivavi a guidare uno di questi grandi enti lirici finanziati dallo Stato con un curriculum, con una forza, non perchè sei amico del sindaco o perchè sei dello stesso partito. Questa rivoluzione del merito va fatta a maggior ragione oggi, dopo che è stata tolta questa figura negli anni ’90 con la riforma che ha istituito le fondazioni liriche”.
Per Veronesi “è molto importante conoscere la parte economica, cioè avere un vissuto manageriale, però poi ci vuole una distinzione dei due ruoli. Un conto – ha proseguito – è il direttore generale, colui che fa andare bene la struttura per quanto riguarda i conti, un altro è il direttore artistico che deve essere un rinomato musicista”.
A luglio di quest’anno Veronesi, per protesta, ha diretto bendato la Bohème in un allestimento ambientato nel ’68. “Sono riuscito a dirigere, nonostante la benda un pò stretta. L’opera – ha continuato – non ha bisogno di essere vista. Perchè i dirigenti dei teatri sono costretti a politicizzare l’opera? Perchè sono lì per ragioni politiche”. Cosa ha prodotto la protesta? “Tutti cominciano a parlare e porsi il problema del rispetto del testo”, ha spiegato. “Stiamo parlando di autori che sono morti” e “non possono difendersi”. “Oggi – ha aggiunto – c’è questo sport di distruggere”.
Per il direttore d’orchestra occorre, quindi, “riportare il merito a dirigere i teatri”. “I teatri devono tornare a diffondere l’arte musicale – ha evidenziato – e formare i quadri artistici. Queste due cose non vengono più fatte perchè non viene diffusa l’arte musicale ma una sua interpretazione e non vengono più formati i quadri artistici. Gli artisti vengono dall’estero perchè in Italia non c’è più la formazione. Quanti violoncellisti freelance ci sono da Napoli in giù? In tutto il Mezzogiorno sono 11 o 12. Dobbiamo tornare a formare i quadri artistici dando una prospettiva di lavoro. Perchè devi spendere milioni di euro per fare un allestimento che devasta l’opera e non hai i soldi da dare a un’orchestra di giovani del Mezzogiorno italiano? Dobbiamo tornare ai fondamentali. Penso che questo governo guidato da Giorgia Meloni – ha detto – sia un governo che finalmente fa andare il Paese dalla parte giusta perchè non va verso un’ideologizzazione”.
Sul piano politico, Veronesi è un sostenitore di Fratelli d’Italia. “Sono anche iscritto al partito”, ha detto. Però ha anche un passato con il Partito Democratico. “Qualcuno – ha evidenziato – mi ha accusato che seguo il potere. E’ il potere che ha seguito me perchè sono passato a destra quando la sinistra stravinceva dappertutto”.
“Da un punto di vista generale – ha poi affermato – oggi è il centrodestra che porta avanti le istanze dei lavoratori, delle masse, del benessere. La sinistra ormai è elitaria e pensa solo ai diritti dei gay: difende diritti dei gay che ci sono già, è contro il fascismo che non c’è”, ha aggiunto ricordando il loggionista che ha gridato “Viva l’Italia antifascista” al teatro alla Scala. “Quali sono le tue battaglie? Battaglie che non esistono: difendi diritti che già ci sono e sei contro qualcosa che non c’è”, ha affermato.
Nel Paese è in corso una trasformazione culturale. “Quello che sta succedendo adesso è un cambiamento graduale della classe dirigente culturale”, ha detto Veronesi, parlando anche di “rivoluzione del merito”. “E’ una cosa che prenderà un pò di tempo – ha aggiunto – ma che Sangiuliano sta realizzando in maniera determinata. Questo è il futuro di speranza per i tantissimi in Italia che hanno merito, sono bravissimi e hanno grande talento ma non hanno spazio”.
Quali sono gli obiettivi per il prossimo anno? “Ho una tournèe in Giappone – ha spiegato – dove dirigerò La traviata con artisti molto validi. Poi ho una tournèe in Cina dove ci saranno concerti sinfonici incentrati sulla lirica e altri progetti – ha concluso – che riguardano alcune orchestre italiane”.

– Foto Italpress –

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