ROMA (ITALPRESS) – Si terrà il 23 dicembre, al Palazzo dello Sport di Roma, l’ultima tappa del tour Venditti & De Gregori che, in poco più di un anno e mezzo, ha venduto oltre 400.000 biglietti per 86 date in tutta Italia.
I due artisti sono saliti insieme sul palco aprendo ogni concerto con “Bomba o non bomba”, “La leva calcistica della classe ’68” e “Modena”, per viaggiare poi attraverso i loro grandi classici, esibendosi solisti o riunendosi in duetto: tutti brani scritti nella storia che hanno vibrato di nuova vita, scaraventati con pieno diritto nella scena di oggi.
Ogni sera hanno unito, oltre alle loro voci, anche i musicisti con cui da anni collaborano, regalando oltre due ore di concerto con più di 25 canzoni radicate nella memoria collettiva e cantante a squarciagola dal pubblico.
Roma è la madrina che apre e chiude il cerchio: aperto oltre 50 anni fa, quando i fili dei loro destini si sono intrecciati per l’album “Theorius Campus” (1972), riaperto in un nuovo e affascinante intreccio il 18 giugno 2022 con la prima epica data del tour allo Stadio Olimpico, proseguito nei più prestigiosi teatri e anfiteatri, pronto a chiudersi sabato, annodato per sempre in una trama immortale di ricordi emozionanti e melodie condivise.
-foto ufficio stampa tour Venditti e De Gregori –
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Venditti e De Gregori, gran finale a Roma per il tour
Villa Verdi, Mic “Avviato il procedimento di esproprio”
ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero della Cultura comunica che la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le Province di Parma e Piacenza ha avviato il procedimento di dichiarazione di pubblica utilità, finalizzata all’esproprio, del complesso di immobili denominato Villa Verdi, sito in Villanova d’Arda (PC), località S. Agata.
Il procedimento si concluderà entro 180 giorni dalla data di ricezione della comunicazione di avvio da parte dei soggetti interessati. L’amministrazione competente all’emanazione del relativo provvedimento finale è il Ministero della Cultura – Direzione generale Archeologia, belle arti e paesaggio.
“La Villa, appartenuta al Maestro e Senatore Giuseppe Verdi, rappresenta patrimonio fondamentale della Nazione per il valore storico dell’opera del grande compositore e per il ruolo importante avuto nel Risorgimento. Questo bene non può rimanere esposto al degrado e all’incuria, ma deve poter costituire il nucleo centrale di un itinerario museale a disposizione del mondo intero. Per questo, le direzioni competenti del Ministero, confortate da autorevoli pareri legali, hanno deciso l’acquisizione di Villa Verdi al patrimonio pubblico con il punto di non ritorno della dichiarazione di pubblica utilità”, ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
– foto ufficio stampa Mic –
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“Rino Gaetano” in mostra a Roma dal 16 febbraio
ROMA (ITALPRESS) – Parte da Roma il viaggio nel mondo di Rino Gaetano con la prima mostra dedicata al grande cantautore che ha segnato un’epoca nella musica italiana. Iconico poeta dallo stile unico e tagliente, con la sua voce ruvida e con i suoi testi apparentemente leggeri e disimpegnati ma pieni di contenuti, ha saputo graffiare società e politica senza mai nascondersi dietro etichette e maschere.
Autore innovativo, appassionato e dal forte impegno civile, dopo la prematura scomparsa, le sue canzoni, manifesti da cui traspare tutta la sua umanità, sono state riscoperte e diventate veri e propri inni tra le nuove generazioni, usate in teatro, come colonne sonore di film, sono diventate fiction, compilation, street art e festival. La denuncia sociale celata dietro l’ironia delle sue filastrocche resta ancora attualissima. Non ha mai avuto maestri, rappresentava lui stesso l’onda nuova di una corrente senza eguali.
L’artista, calabrese di nascita ma romano d’adozione, verrà celebrato con la grande mostra Rino Gaetano, che sarà ospitata a Roma dal 16 febbraio al 28 aprile 2024 al Museo di Roma in Trastevere, nel quartiere che amò e frequentò fin dai tempi del Folkstudio. Un viaggio straordinario di memoria collettiva al ritmo delle note delle sue stralunate canzoni e dove la sua arte sarà più viva che mai.
La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali è organizzata e realizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Con il patrocinio del Ministero della Cultura e la media partner di Rai che conserva la maggior parte dei filmati che riguardano l’artista e con la collaborazione di Universal Music Publishing Group. A cura di Alessandro Nicosia e Alessandro Gaetano.
Una mostra inedita nata da una ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che ne documentano l’intero cammino artistico e arricchita da ‘tante rarità’ di assoluto valore, concesse per l’occasione da Anna Gaetano, sorella di Rino: documenti, foto, cimeli artistici, la raccolta dei dischi, video, strumenti musicali, oggetti, abiti di scena come l’accappatoio indossato durante il Festivalbar all’Arena di Verona e la giacca in pelle utilizzata a Sanremo, manifesti, la collezione di cappelli. Nel corso dell’evento sarà possibile assistere alle performance live di Alessandro Gaetano che eseguirà alcuni dei brani dello zio che permetteranno ai visitatori di scoprire e vivere la forza della sua musica. La rassegna offrirà allo spettatore l’opportunità di un incontro talmente unico e speciale con l’artista che farà scoprire come la sua voce ci parli oggi più forte che mai.
La mostra sarà corredata da un prestigioso catalogo edito da Gangemi che contiene storia, immagini e anche un lungo elenco di straordinarie testimonianze che aiutano a comprendere tutte le sfaccettature di un uomo considerato uno dei cantastorie di culto della nostra storia.
-foto ufficio stampa mostra –
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Daniel Harding dirige Beethoven e Brahms per Natale alla Scala
MILANO (ITALPRESS) – Sabato 23 dicembre Daniel Harding torna sul podio per il tradizionale Concerto di Natale del Teatro alla Scala, in programma la Fantasia per pianoforte, soli, coro e orchestra di Ludwig van Beethoven con il pianista Kirill Gerstein e la Sinfonia n° 2 di Johannes Brahms. Sono passati dieci anni dall’altro Concerto di Natale diretto da Harding, in programma allora l’Elias di Mendelssohn. Dal suo debutto con Idomeneo di Mozart il 7 dicembre 2005, il Maestro di Oxford è tornato regolarmente alla Scala dirigendo opere (Salome nel 2007, Il prigioniero e Il castello del principe Barbablù nel 2008, i sorprendenti Pagliacci e Cavalleria rusticana con la regia Mario Martone nel 2011, Falstaff con la regia di Robert Carsen nel 2013, Fierrabras nel 2018 e Le nozze di Figaro nel 2021), balletti (Serata Bèjart nel 2010 per il ciclo di balletti diretti da grandi maestri voluto da Stèphane Lissner e Le spectre de la rose insieme alla ripresa di Cavalleria rusticana nel 2014) e decine di concerti con la Filarmonica ma anche con la London Symphony, la Mahler Chamber e l’Orchestra della Radio svedese.
Daniel Harding tornerà alla Scala dal 25 giugno per Turandot con la regia di Davide Livermore e Anna Netrebko protagonista, mentre dal 29 giugno dirigerà il Requiem di Mozart nella Stagione Sinfonica. Gli altri impegni per i primi mesi del 2024 includono il ritorno sul podio della Staatskapelle Dresden, dei Berliner Philharmoniker, della Philharmonique de Radio France e due importanti tournèe europee con l’Orchestra della Radio Svedese e i Mùnchner Philharmoniker. Il Concerto di Natale conclude un anno importante per il Coro scaligero, impegnato nello scorso autunno in una densa tournèe europea con Riccardo Chailly e nella commovente apertura della Stagione Sinfonica lo scorso 9 novembre con i Quattro pezzi sacri prima del nuovo successo verdiano in Don Carlo. Anche grazie alla nuova camera acustica, gli appuntamenti sinfonici che includono il Coro saranno numerosi, dal già citato Requiem mozartiano con Harding ai ciclopici Gurrelieder ancora con Chailly dal 13 settembre. L’ufficio stampa pubblicherà uno speciale della Rivista del Teatro dedicato al Coro nel prossimo gennaio.
foto: ufficio stampa La Scala
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A luglio torna in Italia Nick Mason’s Saucerful of Secrets
ROMA (ITALPRESS) – Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, torna in Italia per 6 incredibili appuntamenti estivi dopo il successo dello scorso anno che tra i vari luoghi l’ha visto di nuovo protagonista a Pompei. Il batterista dei Pink Floyd sarà in tour con il supergruppo che ha formato nel 2018 e che ha l’obiettivo di riportare sui palchi i primi successi dei Pink Floyd, attingendo alla discografia pre-Dark Side Of The Moon e ricreando la stessa atmosfera psichedelica e iconoclasta che i Pink Floyd hanno insegnato a tutte le generazioni. Un ritorno agli albori della band, agli anni in cui Syd Barrett era l’autore dei testi e l’anima di quello che poi sarebbe diventato uno dei gruppi più grandi della storia della musica. Mason ha dichiarato che il gruppo non è una tribute band, bensì un mezzo per “catturare lo spirito dell’epoca” e trasmetterlo al pubblico tramite tracce estratte da dischi come The Piper At The Gates Of Dawn, A Saucerful Of Secrets ed Ummagumma.
Foto: ufficio stampa D’Alessandro e Galli
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“Italia on the Road”, dal 29/12 su RaiPlay game-travel in collaborazione con Aci e Anas
ROMA (ITALPRESS) – Al via “Italia on the Road”, il game travel che vuole rendere protagonisti i luoghi meno noti dell’immenso patrimonio artistico, storico e naturalistico italiano.
Turismo italiano a 4 ruote e sicurezza stradale per promuovere l’offerta del nostro Paese con un turismo destagionalizzato, che mette in luce le province meno note del Bel Paese, attraverso la scoperta di percorsi del nostro territorio che celano occasioni di svago, avventura, cultura e divertimento.
Il programma, ideato e condotto da Metis Di Meo – volto di programmi Rai che raccontano l’Italia – è un percorso a tappe fra avventure e consigli di viaggio. In ogni puntata un testimonial, un personaggio noto al grande pubblico e strettamente legato al territorio, diventa protagonista mettendosi in gioco in una sfida e raccontandoci il territorio attraverso i suoi occhi. Un format originale con racconti di viaggi da fare su 4 ruote, in collaborazione con Aci e Anas, che dal 29 dicembre porterà su RaiPlay le macchine di “Italia on the Road”. Dalla Lombardia alla Sicilia: un concept esperienziale che si propone innovativo grazie alla formula studiata a misura di turista. L’intento è fornire uno strumento “chiavi in mano” per sentirsi protagonisti e come catapultati all’interno dello stesso programma. Consigli di viaggio e istruzioni per l’uso in un percorso che invita a mettersi comodi e prepararsi alla partenza per unirsi, tappa dopo tappa, alla scoperta di abitudini, tradizioni e costumi delle varie regioni. Il viaggio è incentrato sul turismo a quattro ruote di prossimità, per incentivare uno slow turism sostenibile e sicuro, alla ricerca delle radici più antiche che recuperano tradizioni e folklore, promuovendo la sicurezza stradale e i comportamenti corretti alla guida.
Il branded content è promosso da ACI, l’Automobile Club d’Italia, nato più di cento anni fa con lo scopo di favorire l’automobilismo in Italia, oggi in grado di disegnare l’orizzonte strategico di una nuova cultura della mobilità, sempre più sicura e sostenibile. ACI ci porta alla scoperta dei territori grazie alle sue strutture radicate sul territorio, leve strategiche per tutelare e sviluppare l’economia turistica nazionale.
Partner del branded content è Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), per promuovere la cultura della sicurezza stradale, prerogativa del Gruppo. Anas è da sempre promotrice di iniziative concrete di conoscenza e di fruizione del territorio in grado di definire, nel loro insieme, la forza e il valore del nostro Paese.
Sponsor delle puntate è DR Automobiles Groupe, casa automobilistica italiana, che ha intrapreso da anni un percorso di comunicazione teso ad esaltare le bellezze naturalistiche nonché artistiche e culturali nel nostro paese. Per l’occasione mette in campo alcuni modelli del brand EVO.
Il programma, in collaborazione con Rai Contenuti Digitali e Transmediali e Rai Pubblicità, è scritto da Metis Di Meo e Dario Folchi con la collaborazione di Denis Falconeri, direttore di produzione Emiliano Celsi, la regia è di Andrea Conte. Il branded content è prodotto da Lilith Factory, fucina culturale di prodotti media innovativi, didattici e divulgativi.
Angelo Sticchi Damiani, Presidente Aci, afferma: “Il turismo è un motore italiano da sempre fondamentale per l’Italia e per il mondo, soprattutto lungo percorsi ignorati. Lo dimostra la storia, da Marco Polo a Cristoforo Colombo che viaggiavano per terra e per mare, fino a Galileo Galilei e Leonardo Da Vinci che vagavano anche per stelle e pianeti. Oggi il turismo italiano alimenta un giro d’affari di 255 miliardi di euro, pari al 13% del PIL. Lo scorso anno sono stati oltre 54 milioni i viaggi compiuti dagli italiani per turismo, prevalentemente in auto. Oggi, quindi, più che promuovere turismo, va promossa una nuova cultura del turismo, alla riscoperta di tutto il territorio nazionale e non soltanto delle mete più note e affollate, lungo itinerari spesso tralasciati o dimenticati: siamo primi al mondo per siti patrimonio dell’Unesco (58) e 2.400 Comuni sfoggiano almeno una perla museale. Da 118 anni ACI è promotore di cultura di turismo responsabile e sostenibile che, al pari della mobilità sicura, è un fattore chiave per lo sviluppo socio-economico del Paese. Insieme a RAI lanciamo oggi uno strumento divulgativo ed educativo di nuove forme di turismo, che vedono protagonista chi si muove su strada in modo responsabile e sostenibile, alla scoperta e alla riscoperta dell’enorme ricchezza storica, artistica, naturalistica ed enogastronomica che il mondo ci invidia”.
Edoardo Valente, Presidente Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), sottolinea: “La rete stradale e autostradale di Anas, grazie alla sua capillarità sul territorio consente di raggiungere i posti più belli e straordinari del nostro Paese, attribuendo alle infrastrutture viarie un significato che va oltre il mero luogo di passaggio: una visione che mette al centro contemporaneamente il territorio e la strada, che non è considerata solo un nastro di asfalto ma fonte di conoscenza, di sviluppo sostenibile, volano per l’economia e il turismo, generando così nuove prospettive e possibilità per il futuro. La strada non è quindi solo un collegamento tra luoghi e persone, ma è anche un veicolo di bellezza. Il progetto “Italia on the Road”, grazie alla collaborazione con Aci e Raiplay, è un’ulteriore iniziativa di valorizzazione del brand di Anas che favorisce la conoscenza del patrimonio turistico, culturale ed enogastronomico nazionale, per portare alla luce il know-how migliore dell’Italia: il suo territorio”.
“Siamo profondamente innamorati del nostro paese – afferma Massimo Di Tore, Direttore marketing e comunicazione di DR Automobiles Groupe – Pensiamo che sia il più bello al mondo. Crediamo molto nell’italianità, che per noi vuol dire passione, creatività, intraprendenza e tenacia. Questi sono i valori che ci ispirano ogni giorno nel nostro lavoro e rappresentano dunque i caposaldi della nostra politica di comunicazione.
Da anni abbiamo infatti intrapreso un percorso comunicativo che vede contestualizzate le nostre automobili nei luoghi più iconici del paese. Basti pensare ai nostri più importanti spot TV, girati in città come Venezia, Roma, Napoli, Milano, Trento. Lo scorso anno, proprio a dicembre, abbiamo voluto ringraziare i nostri numerosi clienti con una campagna che esaltava il patrimonio artistico, culturale, oltre che naturalistico dell’Italia. Con Rai Pubblicità abbiamo già collaborato alla realizzazione di una scorsa edizione di Linea Verde Explora e abbiamo dunque sposato con grande entusiasmo il progetto di Italia On The Road. Per l’occasione abbiamo messo a disposizione della produzione due modelli appena lanciati in gamma EVO, uno dei nostri 4 brand. La EVO 5 e la EVO 7. Due suv rispettivamente da 4,50 mt e 4,70 mt. Auto full optional di serie, molto confortevoli e dotate del nostro sistema bi-fuel Thermohybrid, che consente di contenere le emissioni di Co2 con un occhio anche ai consumi di carburante. La soluzione ideale, dunque, per viaggiare alla scoperta del nostro paese”.
– foto ufficio stampa Anas-
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Sanremo, Amadeus “Giovani di grandissimo talento”
SANREMO (ITALPRESS) – “Diamo noi stessi per arrivare all’Ariston, ci stiamo divertendo ed è già una soddisfazione essere arrivati qua dove siamo compresi e rispettati”. Vale LP, artista che stasera al Casino di Sanremo cercherà di conquistare uno dei 3 pass per il Festival di Sanremo 2024, parla a nome di tutti i 12 finalisti di Sanremo Giovani. L’evento in onda su Raiuno è il primo appuntamento ufficiale della corsa verso il 6 febbraio, giorno in cui Amadeus darà il via al suo quinto Festival consecutivo. “L’ultimo? Godiamoci questo Festival e facciamo in modo che mi riesca bene e poi ne parleremo”, ha detto proprio il direttore artistico e conduttore che non si è sottratto alle domande che, a onore del vero, hanno riguardato per la maggior parte l’evento di febbraio e non la finale di questa sera. “Stasera ci saranno le 12 esibizioni dei giovani, i 27 big sveleranno i titoli delle loro canzoni e saranno presentati con una breve clip sulla loro carriera. Con Amadeus ci saranno anche i conduttori del Prima Festival, Paola e Chiara che presenteranno il loro nuovo singolo, e i due inviati speciali del programma, Mattia Stanga e Daniele Cabras”, ha riassunto Federica Lentini, vicedirettrice della direzione Intrattenimento Prime Time.
“Questi 12 finalisti sono stati selezionati tra oltre 1200 giovani tra Sanremo Giovani e Area Sanremo: hanno tutti e 12 un grandissimo talento e le loro canzoni sono belle. La scelta della commissione sarà difficile” ha affermato Amadeus chiarendo, dopo aver citato i casi di Big Mama e Mininni chiamati tra i big pur essendo stati sempre “bocciati” tra i giovani, “che non c’è l’obbligo di passare a Sanremo Giovani prima di andare tra i big. Spero che chi arrivi dopo di me mantenga questa regola”. Poi è tutta un’anticipazione di ciò che verrà: dai temi delle canzoni dei Big (“C’è tutto: amore, sentimento, attualità, storie come dei film, può esserci una protesta e qualcosa di autobiografico”), ai 30 artisti in gara.
“Avrei voluto portarne di più: per arrivare ai 27 non ci ho dormito diverse notti. I promossi tra i giovani saranno solo 3, fosse dipeso da me ne avrei portati anche 5”, ha ammesso chiarendo che le serate non finiranno mai prima delle 2 del mattino nonostante non siano contemplati superospiti “che sono i miei 27 big in gara”. Ci saranno, però, alcune modifiche sostanziali nell’economia dei 5 appuntamenti dell’Ariston: la prima serata si ascolteranno tutte le 30 canzoni (“Così saranno tutte disponibili per l’ascolto immediato”), nella seconda e nella terza si esibiranno 15 volta e chi non canta presenta i colleghi sul palco. “Mi è sembrato un modo di consegnare in toto alla musica al Festival di Sanremo”, ha spiegato il direttore artistico. Altra novità riguarda le classifiche che fino alla finale saranno riferite alle singole serate: durante la prima e la quarta sarà resa nota la top ten, nella la seconda e la terza la top five. “Sono all’inizio della serata finale leggerò la classifica completa che i telespettatori potranno rivoluzionare col televoto”, ha spiegato Amadeus anticipando che all’Ariston si parlerà di lotta contro i femminicidi (“E’ un tema su cui sensibilizzare e credo che Sanremo sia la vetrina giusta per far sì che venga preso in considerazione”) e non ci saranno veti social, nonostante le polemiche dello scorso anno sulla pubblicità a Instagram. “Instagram non ha bisogno di pubblicità. I social esistono e se uno vuole togliere i social da Sanremo vuol dire che non vuole essere al passo con i tempi”, ha commentato. Del resto, come ha fatto notare, le polemiche fanno parte del Festival: “Sanremo è come la finale del Campionato del Mondo, le polemiche ne fanno parte. Pippo Baudo, che considero il più grande direttore artistico del Festival e a cui ho chiesto consiglio, mi ha detto: “Se non ci saranno polemiche vuol dire che stai facendo un festival di m…”. Poi Fiorello dice che sono uno swiffer delle polemiche: io non le vorrei, ma arrivano. Però ho un carattere molto impermeabile, vado dritto al mio obiettivo e al centro del Festival non ci sono io, ma la musica”.
-foto Agenzia Fotogramma –
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Restaurata la cupola di Santa Maria in Vallicella a Roma
ROMA (ITALPRESS) – La cupola di Santa Maria in Vallicella a Roma, anche nota come Chiesa Nuova, sta riprendendo vita poco alla volta. A rinascere adesso è la cupola con il dipinto dedicato al tema dell’antico testamento realizzato da Pietro da Cortona che è stata sottoposta a un lavoro di restauro. Alla cerimonia di inaugurazione dell’opera hanno partecipato sia il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, accompagnati dal Soprintendente Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, Daniela Porro. Presenti tra gli altri anche l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Miguel Gotor e il Cardinale Giovanni Battista Re.
Ad occuparsi del lavoro, durato circa due anni inframezzati da varie pause, è stata la Soprintendenza Speciale tramite il finanziamento del Fondo Edifici di Culto, organo del Ministero dell’Interno. Si è trattato di un lavoro che ha unito diverse discipline e diversi studi scientifici, permettendo di delineare l’opera di Pietro da Cortona. Gli studiosi hanno così definito quanto già si conosceva del pittore, avendo a che fare con la sua maniera di realizzare il dipinto che smontava, rimontava, cambiando idea durante le fasi di creazione.
Il restauro interno alla chiesa proseguirà con un altro dipinto dello stesso pittore posizionato nell’abside e poi con le navate.
“È un importante recupero di un’opera che è di proprietà del Fondo Edifici di Culto” ha dichiarato Piantedosi che rivolgendosi a chi si sta occupando del lavoro di restauro ha aggiunto: “È molto bello vedere la cura e la passione che mettete e che mettiamo anche noi del Ministero dell’Interno. Abbiamo tra le nostre missioni la cura dei beni di culto che ci furono assegnati. È qualcosa che rivendichiamo con molta forza perché attiene a una delle missioni storiche del Ministero nella tutela delle libertà di culto e delle libertà civili. Lo facciamo in maniera non accessoria ed episodica e non a margine delle principali attività narrate. La tutela del bello del nostro paese attiene alla valorizzazione della nostra storia di cui dovremmo andare sempre più orgogliosi. Diamo il nostro contributo cercando attraverso la competenza e la passione di valorizzare e tutelare i beni e di riproporli alle future generazioni. Questo è stato fatto qui”. Riferendosi di nuovo a chi si occupa del recupero dei beni interni a questa Chiesa ha concluso “La passione che mettete è emozionante. Senza la passione di chi ama questi beni, tenderebbero ad essere affetti dai malanni che l’usura del tempo propone. Saremo sempre al fianco di coloro i quali esprimono questa passione. L’occasione è stata utile per fare qualche riflessione con il collega Sangiuliano per un’ulteriore iniziativa congiunta per valorizzare i beni culturali del nostro paese”.
Gli ha fatto eco Sangiuliano che ha dichiarato: “Il patrimonio religioso è parte essenziale e fondante del patrimonio della nazione. Come i nostri musei costituisce uno dei punti cardinali di una geografia identitaria della nazione. Se dovessimo scrivere una storia di essa, anche relativa al periodo pre unitario, non potremmo prescindere dalle chiese, dal patrimonio religioso. Questo costituisce anche una straordinaria occasione di sviluppo socio economico”. Il Ministro ha aggiunto: “Questi sono luoghi che costituiscono un unicum nel mondo. La bellezza delle nostre chiese non ha eguali. Trascorrere alcune ore qui dentro è un’esperienza unica soprattutto di arricchimento spirituale”.
-foto xl5 –
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