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Giovanni Fosti nuovo presidente della Fondazione BEIC

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione Biblioteca Europea di Informazione e Cultura – BEIC, all’unanimità dei presenti, ha nominato tra i propri membri Giovanni Fosti quale Presidente della Fondazione.
Associate Professor of Practice nella Divisione Government, Health & Not for Profit della SDA Bocconi, e Professore a contratto di Economia e gestione delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi di Milano, è Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa Sociale S.r.l., ed è stato Presidente della Fondazione Cariplo dal 2019 al 2023. Ha diretto l’Executive Master in Management della Pubblica Amministrazione (EMMAP) e il Master in Management Pubblico della SDA Bocconi, ed è stato responsabile dell’Area Politiche Sociali e Gestione dei Servizi Sociali del CERGAS (Centro di Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi. Dal 2017 al 2019, è stato Presidente della Fondazione Social Venture – Giordano dell’Amore.
“Sono onorato di assumere la presidenza della Fondazione BEIC – afferma Fosti – consapevole dell’importanza del progetto della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, straordinaria infrastruttura culturale di respiro internazionale. Locale e internazionale, fisico e virtuale, memoria e futuro, persona e comunità, sono intrecci attorno ai quali si andrà a definire il valore del progetto BEIC. Una sfida che potremo affrontare solo condividendola con i mondi della cultura, dell’economia e delle istituzioni. Desidero ringraziare le persone che in questi anni si sono impegnate nella Fondazione BEIC, nel Consiglio e nello staff, per il prezioso lavoro svolto, in particolare, il professor Antonio Padoa Schioppa e il prefetto Francesco Paolo Tronca, già presidenti della Fondazione”.
La nomina di Giovanni Fosti segna un passo significativo verso il rafforzamento della missione della BEIC e il suo impegno a favore della diffusione della cultura.
La sua vasta esperienza e la sua leadership provata saranno fondamentali per guidare la BEIC in questa importante fase della sua evoluzione.
La Fondazione BEIC esprime gratitudine al precedente Presidente Francesco Paolo Tronca per il suo contributo straordinario durante il suo mandato e guarda al futuro con fiducia sotto la guida di Giovanni Fosti.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Repossi racconta Lady D nel libro “Il gioielliere delle principesse”

ROMA (ITALPRESS) – Complice l’ultima stagione di The Crown di Netflix, la principessa Diana torna sotto i riflettori e la sua stella di icona senza tempo è più popolare che mai. La conferma viene dall’asta a Hollywood di un abito disegnato dallo stilista di moda Jacques Azagury e indossato dalla principessa negli anni ’80 ora appena battuto per la cifra record di 1.148 mila dollari. Una cifra che ne fa l’abito della principessa più costoso di sempre. La principessa, quella vera non quella interpretata per la serie di Netflix, l’ha conosciuta bene Alberto Repossi. Il gioielliere italiano divenuto famoso a Parigi e in Costa Azzurra per i suoi gioielli scelti da Royals di tutto il mondo fu infatti tra gli ultimi a vedere Diana quell’estate del 1997 poco prima della fine. Repossi lo racconta, intervistato dalla firma del Corriere della Sera, Enrica Roddolo, nel nuovo libro “Il gioielliere delle principesse” (Cairo). “Quell’estate del ’97, ricevetti una telefonata come altre dall’allora direttore dell’hotel Ritz che mi chiese se a Monaco avessimo degli anelli di diamanti per il fidanzamento di un loro cliente molto importante – racconta nel libro Repossi -. Ovviamente la mia risposta fu affermativa, dopodichè non ebbi più notizie per il servizio che avrei dovuto rendere, così finii per dimenticarmi la richiesta. Durante i primi giorni di quell’estate, senza appuntamento, mentre erano in crociera, Diana e Dodi passarono alla nostra boutique di Monaco…e il figlio di Mr Al Fayed, Dodi, e la principessa, dopo aver chiesto al nostro direttore di boutique se fossi presente, indicarono e scelsero un gioiello che avevano visto semplicemente nella vetrina esterna quel giorno. L’euforia si impossessò all’istante della nostra Maison, intuimmo la portata dell’avvenimento e il conseguente ritorno d’immagine. La scelta di quell’anello di diamanti mi fu confermata dalla principessa stessa e da Dodi Al Fayed, qualche giorno più tardi a Saint-Tropez, durante un incontro privato”.
“L’appuntamento fu fissato a Saint-Tropez, dove erano di passaggio durante la loro estate in Costa Azzurra, perchè volevo verificare la misura del dito della principessa. Diana era la donna del momento, sotto i riflettori planetari. Insomma, avevamo tanti modelli di montature nella nostra Maison, anche più preziose, che avrei avuto piacere di sottoporre alla principessa. Ma lei – ricorda – quella mattina, incontrandomi, non ebbe esitazioni, confermò che quel modello indicato nella boutique di Monaco andava benissimo. Quello che non andava bene era la misura dell’anello, avrei dovuto stringerlo. Ma era agosto, il nostro atelier in Italia era chiuso in piena estate, spiegai quindi che appena possibile avrei eseguito la consegna. Nulla da fare, mi dissero che ne avevano bisogno imperativamente per il 30 agosto”.
Repossi racconta nel libro-biografia di aver dato a Mr Al Fayed anche una serie di cataloghi perchè la principessa aveva visto nella vetrina al Ritz degli oggetti esposti e aveva chiesto un appuntamento per la settimana successiva per rimodellare in chiave più moderna delle “Royalties”, cioè dei gioielli reali che lei possedeva da tempo.
“Dal portiere agli impiegati, io e mia moglie, tutti eravamo letteralmente euforici, un’atmosfera magica. E riuscii persino a prendere, quel sabato sera del 30, l’ultimo aereo per Monte Carlo e concludere così il weekend con nostra figlia Gaia. Felicemente a casa. Ripensai poi alla dinamica di quella sera, che aveva lasciato uno strascico di emozioni indimenticabili”.
Dopo l’incidente mortale di Lady D, Repossi per rispetto nei confronti della principessa, di quella tragedia consumatasi in una notte d’estate, annullò tutte le campagne pubblicitarie di quell’anello, che fu immediatamente ritirato dalle vetrine delle boutique: non si trovava più in distribuzione. “Cancellammo anche dalla produzione la collezione Dis-moi oui – dice Repossi -. Anche se ovviamente ci arrivarono molteplici sollecitazioni a sfruttare l’occasione, in Giappone per esempio, rifiutammo tutte le proposte di nuove collaborazioni e collezioni ispirate all’anello entrato ormai nell’immaginario del mondo perchè legato a quella sventura. Non volevamo lucrare su quell’atroce incidente, volevo solo dimenticare il dolore di quel risveglio, la mattina del 31 agosto, con la notizia della morte di Diana, la “mia” principessa”.
Di più, Repossi, scrive Roddolo nel suo nuovo libro a quattro mani con il gioielliere, ha poi anche collaborato con la fondazione della principessa Diana per contrastare attivamente lo sfruttamento macabro di quell’anello, il proliferare di un commercio di gioielli ispirati al Dimmi di sì, per evitare il proliferare di tante copie o contraffazioni che in quegli anni arrivarono sul mercato. Un mito, quello di Diana arrivato fin qui alla vigilia del 2024. Con l’abito principesco aggiudicato per più di 1 milione di dollari.

– foto cover libro –
(ITALPRESS).

Antitrust, Ferragni “Chiedo scusa, devolvo 1 mln al Regina Margherita”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono sempre stata convinta che chi è più fortunato ha la responsabilità morale di fare del bene, questi sono i valori che hanno sempre spinto me e la mia famiglia e questo è quello che insegniamo ai nostri figli. Gli insegniamo anche che si può sbagliare e che quando capita bisogna ammettere e se possibile rimediare all’errore fatto e farne tesoro. Questo è quello che voglio fare ora: chiedere scusa e dare concretezza a questo mio gesto. Devolverò un milione di euro al Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini”. Così Chiara Ferragni in un video sui social in merito alla sanzione che le è stata comminata dall’Antitrust.
“Ma non basta. Lo voglio fare pubblicamente perchè mi sono resa conto di avere commesso un errore di comunicazione – aggiunge l’influencer -. Un errore di cui farò tesoro in futuro separando completamente qualsiasi attività di beneficenza, che ho sempre fatto e continuerò a fare, dalle attività commerciali, perchè anche se il fine ultimo è buono, se non c’è stato un controllo sufficente sulla comunicazione si possono generare degli equivoci”.
“Come ho detto nei giorni scorsi impugnerò il provvedimento dell’Agcm perchè lo ritengo sproporzionato e ingiusto. Il mio errore in buona fede è stato legare con la comunicazione un’attività commerciale a una di solidarietà. Purtroppo si può sbagliare, mi spiace averlo fatto e mi rendo conto che avrei potuto vigilare meglio, ma se la sanzione dovesse essere come io spero inferiore a quella decisa dall’Agcm la differenza verrà aggiunta al milione di euro – prosegue Ferragni -. Nei prossimi giorni parlerò con il Regina Magherita per capire come l’ospedale utilizzerà la somma da me donata e pubblicherò periodicamente gli aggiornamenti. Il mio errore rimane ma voglio far sì che da questo errore si generi qualcosa di positivo e di costruttivo”.

– Foto screenshot video Chiara Ferragni –

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Paola e Chiara, dal 22 dicembre il nuovo singolo “Solo mai”

ROMA (ITALPRESS) – In attesa di vederle a Sanremo nell’inedita veste di conduttrici del PrimaFestival 2024, Paola & Chiara arrivano in radio e su tutte le piattaforme digitali con “Solo mai”, il terzo singolo inedito – dopo Furore e Mare Caos – delle sorelle più famose del pop italiano fuori venerdì 22 dicembre per Columbia Records/Sony Music Italy. Scritto e prodotto da Paola e Chiara Iezzi con il produttore svedese Stefan Storm, “Solo mai” è una nitida fotografia dell’esistenza umana e delle sue contraddizioni. In questo viaggio emotivo guidato da sonorità synth-pop e dance di matrice prettamente 80s, Paola & Chiara sentono l’urgenza di riflettere sullo struggimento interiore dell’essere umano per recuperare il senso più profondo dell’esistenza, cioè l’Amore, contrapposto alla tendenza verso la competizione, l’appiattimento dei valori e l’ostilità che lentamente distruggono il nostro vivere.

Foto: ufficio stampa Goigest

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Alex Britti in concerto il 18 ottobre al Palasport di Roma

ROMA (ITALPRESS) – Dopo un’intensa estate di concerti con l’Alex Britti Live 2023 che lo ha visto protagonista dei principali festival in giro per l’Italia, Alex Britti annuncia oggi un nuovo, unico e imperdibile appuntamento dal vivo per il prossimo autunno a Roma, il 18 ottobre 2024 al Palazzo dello Sport. Reduce dal successo di Supereroi, il nuovo brano dal sound blues, pop, rap con contaminazioni urban uscito a novembre e delle hit della scorsa estate Tutti come te e Nuda con cui ha inaugurato la sua nuova fase artistica e il suo ritorno sulla scena musicale, Alex è finalmente pronto a riabbracciare il suo pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo per un unico e imperdibile show autunnale nella Capitale.

Foto: ufficio stampa Goigest

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Nastri d’Argento, “C’è ancora domani” è il Film dell’anno

ROMA (ITALPRESS) – C’è ancora domani è il Film dell’anno dei Nastri d’Argento: con questa notizia il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici chiude una stagione straordinaria per i film #soloalcinema, festeggiando il valore eccezionale di un successo e l’exploit sorprendente di Paola Cortellesi che ha conquistato il pubblico e la stampa a tempo di record, con un consenso che continua ad aumentare di giorno in giorno, accendendo inoltre un prezioso dibattito di attualità che va oltre il senso e l’effetto di un film speciale. “Anticipare questa decisione è il modo migliore per esprimere i nostri auguri al cinema italiano” spiega la Presidente Laura Delli Colli a nome del Direttivo Nazionale.
E si legge nella motivazione del ‘Nastro dell’annò: “L’esordio di Paola Cortellesi dietro la macchina da presa, oltre i titoli che saranno votati a Maggio, ha già dimostrato di meritare una particolare sottolineatura di eccellenza con un riconoscimento che premia – oltre il clamoroso risultato degli incassi – l’originalità e il valore di un film che continua a far parlare un Paese. C’è ancora domani ha dimostrato fin dal debutto una vera e propria svolta non solo nel rapporto col pubblico, ma anche nella capacità di leggere nella storia di una donna di ieri temi che toccano un nervo scoperto nella società e nella tragica quotidianità di un tempo che per le donne non sembra aver cancellato violenza di genere nè discriminazione”.
Il Nastro dell’anno, come tradizione, andrà alla regista, anche co-autrice del soggetto e della sceneggiatura e protagonista del film. Con Paola Cortellesi Nastri d’Argento al cast dei protagonisti – con Valerio Mastandrea, Romana Maggiora Vergano, Emanuela Fanelli, Giorgio Colangeli e Vinicio Marchioni – ai co-sceneggiatori Furio Andreotti e Giulia Calenda, ai produttori Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa. E come ogni anno, nella serata dei Nastri d’Argento sarà premiata anche la creatività dell’intera squadra di talento che ha lavorato, nel segno della qualità, per un grande risultato collettivo.
“Sono felice che il Nastro d’Argento per il “Film dell’anno” sia stato assegnato a C’è ancora domani – sottolinea Paola Cortellesi – ringrazio la Presidente Laura Delli Colli e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per questo prestigioso riconoscimento che, oltre a me, celebra tutta la squadra artistica e tecnica e riconosce il valore di ogni singolo contributo. Un Nastro che dedico a tutte le persone che mi hanno dato fiducia sin dal primo giorno e che hanno lavorato al mio fianco con passione e gentilezza”.

foto: ufficio stampa Nastri d’Argento

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Morto l’attore e regista siciliano Sebastiano Lo Monaco

SIRACUSA (ITALPRESS) – Si è spento questa mattina a 65 anni Sebastiano Lo Monaco, grande attore e regista siracusano, profondo conoscitore delle opere pirandelliane e della classicità. Ha dedicato la sua vita al teatro, interpretando innumerevoli ruoli e non disdegnando l’impegno civile con opere, ad esempio, come “Per non morire di mafia”. Ha diretto grandi realtà come il teatro “Pirandello” di Agrigento. Era malato da tempo.
Unanime il cordoglio del mondo della cultura. “E’ una grande perdita. Ciao Sebastiano”, commenta sui social il direttore del Parco della Valle dei Templi di Agrigento Roberto Sciarratta.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Mario Venuti, esce il nuovo brano “Paradiso”

ROMA (ITALPRESS) – Dopo il grande successo della tournèe estiva e l’uscita dei due brani “Napoli-Bahia” e “Segui i tuoi demoni”, il cantautore Mario Venuti si prepara a festeggiare un doppio traguardo nei teatri e nei club italiani con il tour 60 + 40 100% Mario Venuti promosso da Barley Arts, che debutta domenica 17 dicembre a Milazzo (Messina) al Teatro Trifiletti. “Non vado matto per i compleanni e gli anniversari ma stavolta non posso sottrarmi a due ricorrenze concomitanti: i miei 60 anni e 40 di carriera – afferma Mario Venuti – Li festeggerò insieme a voi con un tour nei teatri e nei club. Con il contributo di musicisti di grande versatilità rileggerò alcuni brani del mio repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale delle canzoni. Sarà un concerto più vicino al jazz che al pop rock, e ovviamente non mancherà una spruzzata di Brasile. It has to be a very cool night”.
Accompagneranno Mario Venuti i musicisti Pierpaolo Latina al pianoforte, Giuseppe Tringali alla batteria e Vincenzo Virgillito al contrabbasso. Le note calde e coinvolgenti del jazz si fonderanno con la voce unica dell’artista, creando un’atmosfera intima e allo stesso tempo travolgente. Con la sua versatilità, Venuti proporrà concerti caratterizzati dalle calde sonorità jazz e con uno sguardo al suo amato Brasile e interpreterà i suoi brani più celebri, oltre a tante canzoni italiane, facendo rivivere emozioni e ricordi legati a brani intramontabili. Oltre al tour, da martedì 19 dicembre in radio e disponibile in digitale “Paradiso”, il nuovo brano di Mario Venuti (etichetta Microclima, distribuzione Artist First). Online dallo stesso sul canale YouTube dell’artista il video del singolo firmato da Lino Costa. Musica: Tony Canto – Mario Venuti. Testo: Mario Venuti – Kaballà. Produzione artistica e arrangiamento: Tony Canto. Nel brano, dalle sonorità dolci e avvolgenti che richiamano l’atmosfera natalizia, il cantautore si chiede a cosa serva rimandare la felicità e suggerisce di non aspettare il Paradiso per realizzarla.
“Vale la pena vivere il nostro presente e il nostro mondo, per quanto difficile e pieno di contraddizioni, senza bisogno di sperare in un fantomatico regno dei cieli – spiega Mario Venuti – Il paradiso può attendere, recita il titolo di un vecchio film. Cerchiamo di rendere migliore e ricca di senso la permanenza sul nostro caro, vecchio pianeta terra”.

foto: ufficio stampa Parole e d’Intorni

(ITALPRESS).