Home Spettacoli Pagina 98

Spettacoli

Ficarra e Picone “Santocielo è una favola che racconta l’amore”

MILANO (ITALPRESS) – Una commedia ma anche una “favola civile” che racconta l’amore in tutte le sue declinazioni. E’ “Santocielo” il nuovo film di Ficarra e Picone diretto da Francesco Amato che uscirà nelle sale dal 14 dicembre. “E’ il nostro film di Natale, una commedia, una favola che racconta le gesta di Aristide e Nicola. Aristide un angelo e Nicola un professore di matematica. Aristide, interpretato da Valentino, viene incaricato di una missione speciale: deve dare una seconda opportunità al mondo e far arrivare il nuovo Messia, lui è incaricato di scendere sulla terra con il potere magico che gli viene trasferito direttamente da Dio nella sua mano e, toccando il ventre della prescelta, della nuova Madonna, dovrà insufflare nel grembo materno il nuovo Messia. Purtroppo per una serie di eventi toccherà me e metterà incinto me”, racconta Salvo Ficarra intervistato dall’Italpress. “Metterò non solo “incinto” un uomo ma metterò “incinto” un uomo del figlio di Dio, succederanno una serie di cose per cui a scalare e un pò a valanga questo problema riguarderà tutte le persone che ci circondano. Ci sono le due protagoniste femminili, Barbara Ronchi e Maria Chiara Giannetta, che verranno coinvolte da questo problema che darà anche modo di riflettere e pensare al mondo femminile”, racconta Valentino Picone che scherza: “voi non lo sapete ma Ficarra è in un certo senso molto sensibile, lo vedete così…guardatelo, uno non se lo aspetta sensibile, umano, che si preoccupa del prossimo, tutto questo lo cambierà la gravidanza. Io sono biondo non pensando a Barbie ma a Nino D’Angelo, l’ho chiamato e gli ho detto: mi potresti prestare il caschetto di quando eri giovane? Me lo ha messo e io sono diventato il biondissimo Aristide, questo angelo che ha la fissa del canto”. Nelle vesti di Dio c’è Giovanni Storti. “Ci ha regalato una partecipazione straordinaria, interpreta un Dio molto umano in questo film che noi amiamo particolarmente – sottolinea Ficarra -, in questa commedia siamo tutti molto umani a partire da Dio, a tutti gli angeli fino a scendere giù. Abbiamo cercato di raccontare cos’è l’umanità, questa cosa meravigliosa della gravidanza che purtroppo a noi uomini non è dato vivere, è una condizione femminile e, attraverso il film, abbiamo avuto l’occasione di poter parlare di cosa è la donna, che cos’è lo status femminile, di cosa è la famiglia, i diritti e l’amore”. Una favola civile, come ama chiamarla Valentino Picone, in cui si parla dell’amore “in tutte le sue declinazioni, partendo dal massimo amore: un bambino che nasce. Possiamo rassicurare tutti quelli che conoscono il nostro percorso che abbiamo affrontato con molto rispetto e garbo la religione, quello che viene fuori è un Dio che è sicuramente molto più avanti rispetto a certi umani”. Il film è stato girato in Sicilia, a Catania, ma la vicenda è ambientata in un non luogo, infatti, come spiega Ficarra: “non diciamo mai dove siamo, è una storia che nella sua assurdità potrebbe capitare in qualunque parte del mondo perchè è una metafora, una favola civile. Io sono nei panni di una donna gravida e, anche se per finzione, è stato bellissimo, è stata una bellissima esperienza che mi ha aiutato a comprendere meglio le problematiche che può affrontare una donna”. Alla regia Francesco Amato, incontrato dal duo comico “strada facendo”. “Noi abbiamo conosciuto il suo cinema e lui il nostro – conclude Picone -, siccome avevamo questa storia sugli angeli custodi che ci entusiasmava ci siamo seduti a tavolino e abbiamo tirato fuori questa storia, abbiamo voluto fare un percorso coadiuvato da un’altra persona per immergersi completamente in Aristide e Nicola, un pò diversi da Ficarra e Picone ma sempre scemi siamo…”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Sarafine vince X Factor 2023

MILANO (ITALPRESS) – E’ Sarafine a trionfare nella finalissima di X Factor 2023, lo Show Sky Original, prodotto da Fremantle. Si fermano a un passo dalla vittoria, in ordine di classifica, gli Stunt Pilots, Il Solito Dandy, Maria Tomba.
Sarafine è il nome d’arte di Sara Sorrenti, 34enne calabrese d’esportazione che vive a Bruxelles. Cantautrice dallo stile musicale personalissimo, la sua musica è un mix tra elettronica e pop. Scrive, canta, produce, suona tutto in prima persona, per creare una performance completa e unica. Esibizione dopo esibizione ha saputo conquistare tutti trasportando il palco di X Factor in un club, reinterpretando brani come “Eleanor Rigby” dei The Beatles, “Get Up, Stand Up” di Bob Marley and The Wailers, “Tutto il resto è noia” di Franco Califano fino al suo inedito “Malati di Gioia”.
Ad aprire la serata è stato il duetto tra la conduttrice Francesca Michielin e il super ospite della serata Gianni Morandi: si sono esibiti sulle note di un classico come “Un mondo d’amore”.
Morandi poi è tornato sul palco portando un medley di alcuni dei suoi più grandi successi – “Una Vita Che Ti Sogno”, “Se Perdo Anche Te”, “In Ginocchio da Te”, “Apri Tutte Le Porte” – prima di improvvisare “Fatti mandare dalla mamma a prendere il latte”, “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” e “Scende la pioggia”, tre pezzi leggendari cantati insieme ai tre giudici Dargen, Ambra e Fedez, facendo ballare e cantare tutto il pubblico che lo ha omaggiato con una standing ovation.
La serata, divisa in 3 manche, è entrata nel vivo, prima con i rispettivi Best Of dei finalisti, poi nella seconda manche con 4 straordinari duetti dove ogni concorrente si è esibito affiancato da un ospite: Sarafine con gli Ofenbach sulle note di “Overdrive”, Maria Tomba con Myss Keta hanno cantato “Pazzeska”, gli Stunt Pilots con Omar Pedrini su “Sole spento” e Il Solito Dandy con Francesco Gabbani su “Viceversa”.
A chiusura, nell’ultima manche prima del verdetto finale, è arrivato il momento degli inediti, già disponibili sulle piattaforme digitali, pubblicati per Warner Music Italy: Stunt Pilots con “Imma Stunt”; Il Solito Dandy con “Solo tu”, Sarafine con “Malati di Gioia” e Maria Tomba con “Crush”.
Il gran finale ha visto finalmente lo svelamento della classifica con la proclamazione del vincitore. E una pioggia di coriandoli ha travolto Sarafine e il suo giudice Fedez.

– Foto ufficio stampa Sky – credit Virginia Bettoja –

(ITALPRESS).

Prima alla Scala, 13 minuti di applausi per il Don Carlo

MILANO (ITALPRESS) – 13’ minuti di applausi finali (e qualche leggerissimo ‘bo’ per il regista Lluís Pasqual) hanno concluso il ‘Don Carlo’ di Giuseppe Verdi diretto dal Maestro Riccardo Chailly e interpretato da Francesco Meli nel ruolo del titolo e Anna Netrebko in quello di Elisabetta di Valois, che questa sera ha aperto la stagione lirica 2023/24 del Teatro alla Scala di Milano. Assenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni, nel palco reale si sono accomodati, in prima fila, la senatrice a vita Liliana Segre accolta da un applauso all’ingresso nel palco, con accanto il sindaco di Milano Beppe Sala con la sua compagna e il presidente del Senato Ignazio La Russa con la moglie. Dietro di loro hanno trovato posto i ministri Matteo Salvini, Maria Elisabetta Casellati e Gennaro Sangiuliano, e il presidente della Regione Attilio Fontana. Prima dell’inizio dell’opera il sovrintendente della Scala, Dominique Meyer Meyer ha ricordato il riconoscimento della pratica del canto lirico in Italia tra i beni immateriali dell’Unesco. “Da 400 anni l’opera lirica è un veicolo fantastico per far conoscere la lingua e la cultura italiana nel mondo intero – ha detto Meyer -. Lo so bene perché ho imparato un po’ l’italiano riproducendo frasi dei libretti d’opera”. Poi l’inno di Mameli con tutto il pubblico in piedi al termine del quale è stato udito il grido ‘Viva l’Italia antifascista’. Come di consueto sono tanti i personaggi presenti al Piermarini per seguire l’inaugurazione della nuova stagione lirica della Scala, tra questi il regista spagnolo Pedro Almodovar, l’attore francese Louis Garrel, entrambi alla loro prima volta alla ‘Prima’, le cantanti Patti Smith e Ornella Vanoni. Non sono mancati i fedelissimi come il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, il senatore a vita Mario Monti, l’ex presidente del Tribunale dei minori di Milano Livia Pomodoro, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, l’ex ministro Corrado Passera. In platea anche le etoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni con il marito, anch’egli ballerino, Timofej Andrijashenko e Corrado Augias. Contravvenendo alla regola non scritta, alcune donne si sono presentate abbigliate in rosso per dare un segnale nella lotta contro la violenza sulle donne. Il ‘Don Carlo’, trasmesso in diretta su Raiuno, tratta il tema della libertà personale e politica contro l’oppressione dell’assolutismo religioso e statuale e completa il trittico di riflessioni sul potere già affrontato con ‘Macbeth’ e ‘Boris Godunov’. Messa in scena alla Scala per la prima volta nel 1868 è stata più volte replicata al Piermarini dove è stata diretta da Arturo Toscanini, Claudio Abbado, Riccardo Muti e Myung-Whun Chung. A curare la regia di quest’ultima produzione è Lluís Pasqual. In scena oltre a Meli e Netrebko anche Luca Salsi nel ruolo di Rodrigo, Jongmin Park nel ruolo del Grande Inquisitore e Michele Pertusi, colpito da mal di gola durante l’opera come comunicato da Meyer all’inizio del terzo e quarto atto che ha chiesto l’incoraggiamento del pubblico, in quello di Filippo II. (ITALPRESS)
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

Dialetti, premiati i vincitori di “Salva la tua lingua locale”

ROMA (ITALPRESS) – Dizionari, composizioni musicali, testi teatrali, tesi di laurea, racconti, poesie: è ampia e variegata, come da tradizione, la vetrina sull’universo dei dialetti offerta dal premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”. Fra le opere premiate stamattina, nell’undicesima edizione del concorso: composizioni che raccontano leggende, spaccati di vita quotidiana, storie d’amore, temi della solitudine e della vecchiaia e anche due classici: “Il piccolo principe” in dialetto maceratese e “Le avventure di Pinocchio” in vernacolo brindisino; menzioni speciali per i telegiornali in lingua sarda trasmessi da Tg Sardegna 1 e Super Tv Aristanis; premio speciale della Giuria, inoltre, a Nando Citarella, polistrumentista e studioso di tradizioni popolari. La cerimonia si è tenuta nella sala della Protomoteca del Campidoglio.
Sono complessivamente 354 gli autori ad aver preso parte a questa edizione del premio istituito dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia e da Autonomie Locali Italiane-Lazio (ALI), con la collaborazione del Centro Internazionale Eugenio Montale e, per la sezione scuola, dell’ong Eip – Scuola Strumento di Pace. Otto le sezioni, tutte a tema libero, di cui sono stati assegnati i riconoscimenti: “Poesia” (edita ed inedita), “Prosa” (edita ed inedita), “Teatro inedito” e “Fumetto edito”, “Musica” e il premio “Tullio De Mauro” intitolato all’illustre e compianto linguista (già presidente onorario di “Salva la tua lingua locale”) e dedicato a lavori scientifici editi o inediti (saggi, tesi di laurea, studi su dialetti e/o lingue locali e dizionari).
I vincitori – Tullio De Mauro. Primo posto: Gelsomino Molent e Ugo Perissinotto con il “Dizionario Concordiese seconda edizione” (Tipografia Sagittaria, Concordia Sagittaria ( Venezia) 2021) e Giancarlo Porcu con il saggio “Un ribelle nell’ombra. Vita e opera di Pasquale Dessanai” (Il Maestrale, Nuoro, 2023). Poesia Edita: Ombretta Ciurnelli, “Lippe lappe. Cento quartine in lingua perugina” Edizioni Era Nuova APS, Perugia, 2023. Prosa edita: Vito Domenico Bergamo, “Li Cunti de lu Barone”, Autoproduzione. Poesia inedita: Giacomo Vit (friulano occidentale). Prosa inedita: Pierina Gallina, “Il cocal e la çore” (Friulano) Teatro inedito: Basilio Antonio Arona (dialetto di Troina – EN), “I ziti sinni fuiru”. Musica: Claudio Mazzer (friulano), “Vosarìes”. Fumetto edito: Aldo Mereu, La Cròs di Vuardi, Edito da Proloco Forgaria nel Friuli.
Per il presidente dell’Unpli, Antonino La Spina “le lingue locali e i dialetti, tesori preziosi custoditi nei cuori delle comunità, rappresentano un ricco patrimonio culturale da valorizzare e salvaguardare. Ogni parola, ogni espressione tramandata di generazione in generazione, contribuisce a creare l’identità di un territorio, a intrecciare le storie di chi vi abita, a trasmettere emozioni che solo attraverso quelle sfumature linguistiche possono essere appieno comprese. Con l’undicesima edizione del premio letterario nazionale, dedicato ai dialetti, “Salva la tua lingua locale”, l’Unpli rilancia l’azione di salvaguardia e valorizzazione di questi patrimoni culturali”. Luca Abbruzzetti, presidente di ALI Lazio, evidenzia che: “leggere e ascoltare le opere in dialetto e in lingua locale ci fa riflettere sull’unicità dei nostri territori, con le proprie tradizioni e il proprio bagaglio culturale. Impegno delle istituzioni locali è di non disperdere questa ricchezza in un mondo che vive continui processi di trasformazione sociale, ma preservarla per far sì che questa specificità sia patrimonio comune”. Alla cerimonia sono intervenuti, fra gli altri, Miguel Gotor (assessore alla Cultura del Comune di Roma), Maurizio Varriano (presidente Parco Letterario e del Paesaggio Francesco Jovine) Vincenzo Santoro (responsabile dipartimento Cultura e Turismo dell’Anci) e Bruno Manzi, capo di gabinetto Città metropolitana di Roma Capitale. Nel corso della mattinata, inoltre, è stato dedicato un commosso ricordo a Luigi Manzi, tra gli ideatori del premio, recentemente scomparso. L’evento è stato condotto da Adriana Volpe con l’intervento dell’attore e conduttore di “Uno Mattina in Famiglia” (Rai 1), Beppe Convertini. “Salva la tua lingua locale” ha ricevuto i patrocini del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati.
Nel corso delle edizioni sono, complessivamente, oltre 3500 gli autori ad aver partecipato e oltre 4600 le opere esaminate dalle varie giurie; il premio nasce con l’obiettivo di valorizzare scrittori, poeti e autori che si esprimono in dialetto ed in piena armonia con le direttive dell’UNESCO presso cui Unpli è accreditata dal 2012, nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia dei patrimoni culturali immateriali. Presidente onorario di “Salva la tua lingua locale” è Giovanni Solimine, già professore ordinario di “Biblioteconomia” e di “Libro, Editoria, Lettura” presso l’Università degli studi di Roma La Sapienza, e anche presidente della Fondazione Bellonci che organizza il Premio Strega.
Come ogni anno, gli elaborati dei vincitori e dei finalisti delle singole categorie sono raccolti in un’apposita antologia disponibile in formato cartaceo e digitale nel portale salvalatualingualocale.it
Sin dalla prima edizione, i contributi di “Salva la tua lingua locale” sono registrati ed entrano a far parte del canale “Memoria Immateriale”, il canale YouTube che rappresenta l’inventario on line delle tradizioni italiane: un archivio prezioso, unico nel suo genere, fortemente voluto e continuamente implementato dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia. Nel corso dei dieci anni dall’attivazione “Memoria immateriale” ha raccolto quasi duemila video e interviste sui temi della Convenzione UNESCO del 2003 (saperi, tradizioni, artigianato, oralità, riti, conoscenze, pratiche sociali, ecc.), con oltre 3 milioni di visualizzazioni, registrate in Italia e all’estero. Disponibile anche l’archivio sonoro del Premio che accoglie le registrazioni audio inviate dai concorrenti delle sezioni di Poesia Inedita e Prosa Inedita, oltre 200 i contributi disponibili.
Le giurie – Giuria Generale: Salvatore Trovato (Presidente), Luigi Manzi, Giovanni Tesio, Plinio Perilli, Patrizia Del Puente, Tonino Tosto, Gianna Marcato, Rita Caprini. Premio “Tullio De Mauro”: Salvatore Trovato (Presidente), Mari D’Agostino, Cristina Lavinio, Luca Lorenzetti, Giovanni Ruffino. Sezione Musica: Toni Cosenza (Presidente), Andrea Carpi, Elisa Tonelli, Pasquale Menchise, Luciano Francisci, Marco Rho, Rosario di Bella, Matteo Persica.
-foto xi2 –
(ITALPRESS).

I Kasabian tornano in Italia, due date a giugno

MILANO (ITALPRESS) – Torna in Italia la band inglese Kasabian con due uniche date italiane: Gardone Riviera e La Prima Estate, il festival al Lido di Camaiore che li vedrà co-headliner dei già annunciati Fontaines D.C. Appuntamento il 22 giugno al Festival del Vittoriale a Gardone Riviera e il 23 giugno a La Prima Estate al Lido di Camaiore.
La band ha ottenuto negli anni diversi riconoscimenti e raggiunto vari successi, tra cui 6 album numero uno nel Regno Unito, e venduto oltre 5,5 milioni di album in tutto il mondo.
-foto ufficio stampa tour –
(ITALPRESS).

Sanremo, Roberto Bolle super ospite della finale

ROMA (ITALPRESS) – Sarà una grande “stella” a illuminare la serata finale del Festival. Sul palco del Teatro Ariston arriva sabato 10 febbraio come super ospite l’ètoile Roberto Bolle. Lo ha annunciato questa sera al TG1 delle 20 il direttore Artistico Amadeus. Ambasciatore della danza, dalla classica alla contemporanea, Bolle è riuscito negli anni ad avvicinare persone di ogni età a questa espressione d’arte.
“La presenza dell’ètoile Roberto Bolle – dichiara il direttore artistico – impreziosisce la serata finale della 74°edizione del Festival di Sanremo. Sono onorato della sua partecipazione, ringrazio Roberto per aver accettato il mio invito. E’ giusto che il mondo della danza classica ai massimi livelli sia presente in un teatro iconico, dal punto di vista pop, e che i due mondi si possano incontrare”.
“Sono entusiasta di questo invito di Amadeus – dichiara Bolle dalla sala ballo a Londra – che ringrazio profondamente di questa opportunità importante di portare la danza nel tempio del pop. Da sempre, avvicinare quest’arte al cuore delle persone è la mia grande missione e questo invito non poteva essere più gradito. C’è una forte assonanza tra questo straordinario Sanremo, che grazie al suo direttore artistico e conduttore, ha saputo unire le generazioni appassionando e ri-appassionando i giovani e creando ponti artistici, musicali e culturali e quello che ogni giorno cerco di fare io per la danza: appassionare con un’arte antica cuori di tutte le età”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

X Factor, Morandi ospite della finale

ROMA (ITALPRESS) – E’ stato un percorso lungo e intenso, ricco di colpi di scena, quello di X Factor 2023, e ora è il momento della verità per i quattro finalisti Maria Tomba, Sarafine, Il Solito Dandy e Stunt Pilots. Saranno loro a contendersi la vittoria finale nell’ultimo atto di questa stagione, giovedì 7 dicembre alle 21.15 su Sky e in streaming su NOW e in simulcast in chiaro su TV8: un ultimo scontro che sarà deciso soltanto dal voto del pubblico, dopo che l’acceso confronto di queste settimane tra i giudici Fedez, Ambra Angiolini e Dargen D’Amico. Super ospite della finale – nella serata di giovedì 7 dicembre alle 21.15 su Sky Uno e in streaming su NOW (sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go) e in simulcast in chiaro su TV8 – sarà Gianni Morandi.
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

Canto lirico italiano patrimonio Unesco, Sangiuliano”Eccellenza mondiale”

ROMA (ITALPRESS) – Il canto lirico è patrimonio immateriale dell’umanità. Lo ha stabilito l’Unesco, che ha annunciato su X l’inserimento nei suoi elenchi.
“Dopo un lungo e articolato lavoro – ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano – una grande eccellenza della nostra nazione ottiene un altro riconoscimento dall’UNESCO entrando a far parte del patrimonio immateriale. Si tratta di una consacrazione ufficiale di quello che già sapevamo: il Canto lirico è un’eccellenza mondiale, tra quelle che meglio ci rappresentano in tutto il pianeta. E’ una proiezione dell’immaginario italiano per il quale stiamo lavorando su più fronti. Ringrazio il sottosegretario Gianmarco Mazzi per l’impegno che ha profuso nel concludere positivamente la candidatura. Questa bella notizia si associa alla firma dell’ipotesi dello schema di rinnovo del contratto delle Fondazioni lirico sinfoniche, che da 20 anni non veniva rinnovato”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).