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Bagnaia cade, Martin vince la Sprint e allunga in classifica

SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Pecco Bagnaia cade, è costretto al ritiro e vede allontanarsi il Mondiale. Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), invece, adesso ha il titolo a portata di mano. Questo l’esito della Sprint Race del GP di Malesia di MotoGP, gara vinta da Martin che ha preceduto il connazionale Marc Marquez (Ducati Gresini) ed Enea Bastianini (Ducati). Quarto posto per Alex Marquez (Ducati Gresini), quinto Fabio Quartararo (Yamaha). Sesto posto per Franco Morbidelli (Ducati Prima PRamac), settimo Brad Binder (Ktm), ottavo Jack Miller (Ktm), nono Pedro Acosta (Ktm) e decimo Marco Bezzecchi (Ducati VR46). Giornata da dimenticare per Pecco Bagnaia che, dopo aver fatto il record della pista conquistando la pole, è scivolato nel corso del secondo giro ed è stato costretto al ritiro e adesso è a 29 punti da Martin nella classifica del titolo mondiale.
“E’ stata una bellissima giornata, ma è stata una gara difficile. Ho cercato di non fare errori ed è la stessa cosa che proverò a fare domani in un Gp che sarà importantissimo. Ora tutte le mie preghiere, il mio sostegno e il mio pensiero vanno a Valencia”, le parole di Martin al traguardo.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Boston torna al successo, ko i Pistons di Fontecchio

NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo la sconfitta con i
Pacers, i campioni in carica tornano al successo. Boston si impone sul parquet degli Hornets vincendo 124-109. A trascinare i Celtics sono Jayson Tatum e Jaylen Brown, il primo con una doppia doppia da 32 punti e 11 rimbalzi, il secondo con 25 punti. Bene anche White (17), Holiday (14) e Queta (12 dalla panchina), mentre a Charlotte non bastano i 31 di LaMelo Ball e i 23 (dalla panchina) di Mann. In tutto nove i match nella notte Nba. In campo anche l’unico italiano Simone Fontecchio. L’azzurro, partendo dalla panchina, mette a referto 12 punti e 4 rimbalzi nei 20 minuti di gioco, ma Detroit perde ancora (quinta sconfitta in 6 partite) cedendo in casa ai Knicks che si impongono 128-98 con Jalen Brunson che mette a referto 36 punti, mentre sono 21 a testa quelli di Towns (per lui anche 11 rimbalzi) e Anunoby.
Vincono i Lakers che passano a Toronto per 131 a 125 con Anthony
Davis scatenato: per lui 38 punti e 11 rimbalzi, mentre ne fanno
27 LeBron James, 20 Reaves e 19 Russell.
Nelle altre gare della notte vittorie per Cleveland (120-109 a Orlando), Sacramento (123-115 contro Atlanta con i 31 punti per Fox), Brooklyn (120-112 sui Bulls con 32 punti di Thomas), Pelicans (125-118 contro Indiana con 34 punti e 10 assist per Williamson), Timberwolves (119-116 sui Nuggets con 29 punti per Edwards) e Thunder (137-114 sui Blazers con 30 punti per
Shai Gilgeous-Alexander).
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pole sprint di Piastri in Brasile, terzo Leclerc

SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – Oscar Piastri sorprende nelle qualifiche sprint e conquista la pole position del Gp del Brasile. Con la sua McLaren si mette davanti a tutti grazie al miglior tempo fatto segnare in 1.08.899. Niente da fare per Lando Norris e Charles Leclerc, rispettivamente secondo e terzo sulla griglia dei tempi, così come su quella della gara breve del sabato, con un distacco di ventinove millesimi due decimi e mezzo rispetto al poleman australiano. Quarto Max Verstappen, che mette la sua Red Bull davanti alla Ferrari di Carlos Sainz, quinto al termine della sessione. Sesto George Russell su Mercedes, seguito da Pierre Gasly su Alpine e Liam Lawson su Racing Bulls, con Alexander Albon (Williams) e Oliver Bearman (Haas) a chiudere la top ten dei tempi.
– foto Ipa Agency –
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Conte “Atalanta tra le grandi, non faccio miracoli”

CASTEL VOLTURNO (ITALPRESS) – “Insidia mentale con l’Atalanta? E’ una squadra forte che ha vinto l’Europa League. Si è qualificata per la Champions. Deve essere annoverata tra le squadre forti. Va dato merito al club, a Gasperini, di cui ho grande stima. E’ stato anche mio allenatore nella primavera della Juventus e tramite il duro lavoro ha ottenuto i risultati. Non si vince una coppa se non sei forte. Dobbiamo stare molto attenti. Magari loro possono sottovalutare la partita visto che noi non giochiamo in Champions”. Lo ha affermato il tecnico del Napoli, Antonio Conte, presentando la partita di domenica al ‘Maradonà contro l’Atalanta. “Lo scudetto? La mia esperienza dice che non dobbiamo fare dei salti multipli, altrimenti viene a cadere la teoria del lavoro – ha aggiunto in conferenza stampa l’allenatore degli azzurri, primi in classifica – Magari mi sbaglierò, mi auguro di sbagliare. Tappiamoci le orecchie e andiamo avanti. Non so se con l’Atalanta sia una sfida scudetto, siamo due squadre che vogliono andare in Europa. Il nostro obiettivo è di rientrare in Europa dalla porta principale. Loro sono una realtà consolidata e giocano la Champions. In più c’è stata la ciliegina sulla torta con la vittoria della Coppa. Hanno costruito un percorso. Per noi possono essere un esempio perchè hanno messo mattoni e fanno bene”. I partenopei, dopo il ko di Verona, hanno dimostrato di poter competere per il titolo: “Miracoli non ne faccio. So che li fa uno solo, sono cattolico praticante. Noi dobbiamo costruire qualcosa di importante che duri nel tempo. Poi si dice ‘Dio vede e provvedè. Dobbiamo lavorare tanto e non dobbiamo sbagliare niente da questo punto di vista”. Conte, infine, si è soffermato su un concetto a lui caro: “Il Napoli vince o il Napoli perde. Non vince Conte. Sono rimasto basito nel leggere dopo Inter-Juve che Conte gode… Il concetto è noi vinciamo e noi perdiamo. Chi mi conosce sa che mi infastidisce fare distinzioni. Noi siamo una unica cosa. Il primato in classifica? Non mi voglio prendere dei meriti temporanei perchè sono passate solo dieci partite. Dobbiamo essere pronti tutti ad assorbire eventuali critiche. Cerchiamo di essere compatti dividendo i meriti, ma i meriti di cosa, che siamo solo alla decima giornata… Tutti partecipiamo alle vittorie e tutti dobbiamo partecipare alle sconfitte. Esiste noi, noi, noi”, ha concluso Conte.
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Motta “Dobbiamo fare meglio a livello collettivo”

TORINO (ITALPRESS) – “Dobbiamo fare meglio a livello collettivo, compattarci ed essere aggressivi per lasciare meno spazio e tempo agli avversari sia per contrattaccare che per scegliere la migliore giocata. E questo si fa da squadra, per non permettere all’avversario di stare comodo in campo”. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Thiago Motta, alla vigilia della sfida di campionato sul terreno dell’Udinese. “Vlahovic? Insieme agli altri deve fare meglio sia in fase offensiva che difensiva. Questa è la cosa che conta di più, non quanti palloni si toccano – ha aggiunto il mister bianconero in conferenza stampa – Ad Udine dobbiamo andare convinti per fare risultato e scalare la classifica”. Per quanto riguarda la rosa a disposizione, Thiago Motta ha ammesso che “domani non ci saranno nè Douglas Luiz nè Nico Gonzalez. Vedremo per le prossime. Koopmainers? Sta migliorando. E’ chiaro che non è al suo massimo livello, è stato fermo un pò di tempo, però lavora bene e cerca sempre di aiutare la squadra. Per noi è un giocatore importante e vedremo quanto potrà giocare”. “Questo è un momento in cui tutti dobbiamo dare qualcosa in più – ha concluso l’ex mister di Spezia e Bologna – Dobbiamo essere concentrati solo sulla prossima partita, l’Udinese è un’ottima squadra ed in casa ha perso solo contro l’Inter”.
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Super Bagnaia primo nella Practice MotoGp a Sepang

SEPANG (MALESIA) (ITALPRESS) – Francesco Bagnaia, con uno straordinario 1’57″679, ha fissato il miglior tempo nella Practice 1 della MotoGP al Gp della Malesia. Il pilota torinese della Ducati ha preceduto di 5 centesimi lo spagnolo Jorge Martin (Ducati Prima Pramac), scivolato senza conseguenze a 2′ dalla fine della sessione. Terzo un ottimo Enea Bastianini (Ducati) a quasi 2 decimi, quindi l’Aprilia di Maverick Vinales (+0″462). Quinto posto per Alex Marquez (Ducati Gresini, +0″617), sesto Fabio Quartararo (Yamaha, +0″624) che nell’ultimo giro a disposizione ha superato Franco Morbidelli (Ducati Prima Pramac, +0″631). Ottavo posto per Alex Rins (Yamaha), nono Jack Miller (Ktm), decimo Marc Marquez (Ducati Gresini), entrato nella top ten per il rotto della cuffia. Domattina, alle 7.55 italiane, la gara Sprint (qualifiche alle 3.45).
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Tra i fischi dell’Olimpico la Roma batte il Torino 1-0

ROMA (ITALPRESS) – All’Olimpico la Roma non trasforma ancora i fischi in applausi, ma conquista una vittoria preziosa per 1-0 contro il Torino. Un successo che permette ai giallorossi di portarsi a 13 punti in classifica, uno in meno proprio rispetto ai granata. Dopo il 5-1 subìto in casa della Fiorentina, Ivan Juric aveva bisogno di un successo convincente per salvare la panchina: i tre punti arrivano grazie ad un gol (il primo su azione in stagione) di Dybala, ma i problemi da risolvere in casa romanista sembrano ancora tanti. La Roma nel primo tempo domina il possesso palla (68%), soffoca la manovra dei granata ma crea poche occasioni. La squadra di Juric si limita a punire l’unica sbavatura della difesa avversaria. Al 20′ Linetty sbaglia il retropassaggio e serve un assist involontario a Dybala che evita Milinkovic-Savic e segna da posizione impossibile, nonostante l’intervento in scivolata sulla linea di Masina che arriva sul pallone senza riuscire ad allontanarlo dalla porta. Nel primo tempo del Toro ci sono comunque due occasioni importanti. Al 35′ Adams tenta senza successo di impensierire Svilar con un colpo di testa a centro area, mentre cinque minuti più tardi un cross al volo di Vojvoda prende un effetto a rientrare e termina di poco fuori.
All’intervallo Vanoli spende un cambio: fuori Gineitis, dentro Njie. L’attaccante 19enne al 66′ dribbla Mancini e lascia partire un tiro secco col destro verso il palo lontano, ma Svilar è attento in tuffo e respinge. Un minuto prima Juric aveva fatto il suo primo cambio: fuori Pisilli, dentro un fischiatissimo Pellegrini. Fischi anche per Cristante che prende il posto di Baldanzi, mentre Shomurodov ed El Shaarawy sostituiscono Dybala e Zalewski. Più fisicità per una Roma che riesce a difendere il vantaggio contro un Torino mai veramente pericoloso nella ripresa. Quattro i minuti di recupero: la Roma si difende con ordine e Juric contro il suo passato prova a salvare la panchina. L’Olimpico però continua a fischiare.
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Lazio travolgente, successo per 5-1 in casa del Como

ROMA (ITALPRESS) – Brilla ancora la Lazio nel segno del “Taty” Castellanos che torna a segnare dopo un mese e mezzo dall’ultima volta e, con una doppietta, è protagonista nell’1-5 biancoceleste sul campo di un Como mai domo. Un successo che permette ai capitolini di portarsi al terzo posto a quota 19 punti, in compagnia di Atalanta e Fiorentina. Pesante, invece, il casalingo per i lariani di Fabregas. Il tecnico spagnolo conferma Cutrone con il trio Strefezza-Paz-Fadera alle sue spalle, mentre Baroni deve ancora fare a meno di Zaccagni, a cui si è aggiunta l’assenza di Rovella: in campo Noslin e Vecino. Inoltre, prima da titolare in campionato per Pedro, con Dia che parte dalla panchina. I biancocelesti provano da subito a imporre il proprio ritmo e a pungere con Castellanos dopo pochi minuti. L’argentino è protagonista prima della mezz’ora con una sponda di testa che trova il tocco di mano di Dossena: Pairetto assegna il rigore ai biancocelesti dopo l’on-field review. Dal dischetto va proprio Castellanos, che realizza calciando all’incrocio. Il Como subisce il contraccolpo e la Lazio ne approfitta con il solito Tavares che al 31′ serve l’assist a Pedro, che batte un non perfetto Audero. Il Como si vede solo nel finale di tempo con la sponda di Dossena che per un soffio non trova Goldaniga, anticipato da Provedel.
Al rientro dall’intervallo, Fabregas inserisce Da Cunha per Fadera e la squadra di casa cambia volto, guadagnando metri e accorciando al 53′ con la splendida rovesciata di Mazzitelli, con il pallone che scavalca Provedel e bacia il palo interno, prima di insaccarsi in rete. L’ingenuità di Braunoder, che al 62′ commette un secondo fallo da ammonizione lasciando i suoi in dieci, sembra interrompere l’inerzia a favore del Como, ma tre minuti più tardi è troppo irruento anche Tavares, che si merita a sua volta il secondo giallo e ristabilisce la parità numerica. Al 72′ Patric prova a mettere in ghiaccio la partita realizzando il terzo gol biancoceleste insaccando sul secondo palo dopo una spizzata di Dia sull’angolo battuto da Pedro. Cutrone prova a riaprire vestendo i panni dell’uomo assist, ma prima Engelhardt e poi Cerri sprecano tutto mandando sul fondo da posizione centrale con la porta spalancata. All’81’, Castellanos batte Audero in uscita sfruttando l’assist di Dia, mentre nel recupero è Tchaouna siglare l’1-5 finale, che permette alla Lazio di rimanere a -2 dal secondo posto occupato dall’Inter, mentre il Como, nonostante la buona prova complessiva, conserva appena un punto di vantaggio sulla zona retrocessione.
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