Home Sport Pagina 114

Sport

Demiral regala i quarti alla Turchia di Montella, Austria battuta 2-1

LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Sotto la pioggia di Lipsia, la Turchia di Vincenzo Montella batte 2-1 l’Austria di Ralf Rangnick e stacca il pass per i quarti di finale di Euro 2024, nei quali affronterà l’Olanda. Ad aprire le marcature la rete dopo pochi secondi di Demiral, che si ripete nella ripresa su corner e sigla la doppietta alla quale risponde il gol, vano, di Gregoritsch.
Nemmeno un minuto di gioco, infatti, ed è la Turchia a trovare il vantaggio, grazie al corner battuto da Guler e gestito malissimo dalla difesa austriaca, con Demiral che da due passi spedisce il pallone in rete. Risultato che si sblocca e Austria che prova però a ribaltare subito il fronte, andando vicinissima al pari con Baumgartner, che lascia partire una conclusione incrociata di destro che finisce poco distante dal palo alla destra di Gunok. Inizio di gara elettrico, nel quale progressivamente le squadre vanno a stabilizzarsi fino a tornare ad un equilibrio tattico che non lascia spazio ad occasioni nitide fino all’intervallo. Nella ripresa, però, Rangnick inserisce Gregoritsch al fianco di Arnautovic per rinforzare il reparto offensivo austriaco e l’ex Bologna si crea subito un’occasione dentro l’area trovando la bella risposta di Gunok. Si salva la Turchia che al 59′ troverà il raddoppio, ancora con Demiral, bravo a staccare più in alto di tutti su un altro corner calciato bene da Guler. Quando però la partita sembra in pieno controllo della formazione di Montella l’Austria accorcia le distanze, ancora sugli sviluppi dell’angolo deviato da Posch e spinto in rete da due passi da Gregoritsch. 2-1 a Lipsia e finale di assedio da parte dell’Austria, con i turchi schiacciati nella propria area e pronti a ripartire, così come accade nel recupero in cui Yilmaz viene lanciato in profondità ma stoppato dalla parata di Pentz. Da un portiere all’altro, quando sul colpo di testa di Baumgartner è Gunok a tirare fuori un miracolo in tuffo che salva la Turchia e di fatto le consegna la qualificazione ai quarti di finale.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Gakpo e Malen trascinano l’Olanda ai quarti, Romania ko 3-0

MONACO DI BAVIERA (GERMANIA) (ITALPRESS) – L’Olanda mette la parola fine alla favola Romania e si regala i quarti di Euro 2024. La nazionale di Koeman incontrerà il 6 luglio a Berlino la vincente tra Austria e Turchia. All’Allianz Arena di Monaco l’Olanda vince 3-0 contro la nazionale rumena, grazie alle firme di Gakpo e alla doppietta di Malen. I ragazzi di Iordanescu pagano un atteggiamento troppo prudente e rinunciatario nel secondo tempo. In avvio di partita si vede una Romania frizzante e molto aggressiva. Il fuoco di paglia offensivo dei Tricolori dura, però, solo un quarto d’ora. Dall’altra parte, infatti, gli Orange prendono via via le misure, iniziando a fraseggiare tra le linee con qualità. Al 20′, l’Olanda batte il primo colpo, stordendo mentalmente una Romania sin lì impeccabile: dalla sinistra dell’area di rigore Gakpo segna l’1-0, grazie ad un violento destro che buca sul primo palo un imperfetto Nita. La Romania rischia di sbandare, perdendo tutti i duelli sulle corsie laterali. Al 27′ De Vrij, su sviluppo di corner, prende di testa l’esterno della rete; al 44′ Simons non sfrutta il regalo di Racovitan e si divora il raddoppio, incartandosi su sè stesso in area. Fioccano le occasioni per l’Olanda anche nella ripresa, ma i ragazzi di Koeman peccano più volte di concretezza. La Romania pressa poco e si chiude in difesa, con l’idea di limitare i danni e giocarsi il tutto per tutto nel finale. Al 58′ Van Dijk, su sviluppo di corner, pizzica di testa la base del palo: sei minuti più tardi, invece, il Var annulla per fuorigioco la doppietta di uno scatenato Gakpo. Sempre l’ala del Liverpool mette lo zampino sul 2-0 dell’Olanda: al 83′, Gakpo prende il fondo, dribbla Dragusin e serve Malen, libero di segnare a porta vuota. Nel recupero ancora Malen timbra il 3-0 su azione di contropiede. Gli Orange vincono agevolmente, anche aiutati dalla tattica arrendevole degli avversari: la prossima partita sarà sabato alle ore 21.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Pogacar vince sul Galibier in solitaria e torna in maglia gialla

VALLOIRE (FRANCIA) (ITALPRESS) – Tadej Pogacar ha vinto con arrivo solitario la quarta tappa del Tour de France, da Pinerolo a Valloire di 139,6 km. Lo sloveno indossa nuovamente la maglia gialla di leader della corsa sfilandola a Carapaz, giunto al traguardo con oltre 5′ di ritardo. Lo scatto decisivo è arrivato sul Galibier, con Vingegaard che ha provato a rimanere a ruota senza riuscirci. Lo sloveno ha poi aumentato il suo vantaggio nella discesa verso il traguardo. Piazzamento d’onore, con 35″ di ritardo sul vincitore, per Remco Evenepoel, terzo Ayuso e quarto Roglic. Adesso, Pogacar comanda la classifica generale con 45″ di vantaggio su Evenepoel e 50″ su Vingegaard. Si tratta della 15esima vittoria stagionale per il corridore della UAE Emirates, la 12esima al Tour de France. Domani è in programma la 5a tappa, da Saint-Jean-de-Maurienne a raggiungere Saint-Vulbas di 177,4 km.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Abodi “Euro2024? Sorpreso dalla ricerca di responsabilità altrui”

ROMA (ITALPRESS) – “Ero a Berlino e ho vissuto in presa diretta l’amarezza non di una sconfitta, perchè lo sport insegna non solo a vincere ma anche a perdere, ma di una disfatta, di una resa incondizionata, non solo sportiva ma anche morale”. Andrea Abodi, ministro per lo Sport e i Giovani, non ci gira troppo intorno. Ospite di “Non Stop News” su RTL 102.5, usa toni decisi per commentare l’uscita di scena della Nazionale a Euro2024 per mano della Svizzera. “Non c’è stata reazione, non c’è stato un lampo, uno sguardo di quelli che nello sport si vedono soprattutto nei momenti difficili – sottolinea – Bisogna tirar fuori la forza morale che la maglia azzurra deve ispirare e che chi la indossa deve poter rappresentare”. Ma a colpire Abodi è stato anche altro. “La partita ormai è chiusa, siamo tornati a casa, ma la cosa che mi ha sorpreso è la ricerca di responsabilità altrui. Penso che di fronte alla sconfitta il primo fattore che deve emergere sia l’autocritica e da qui ripartire. E’ troppo facile guardare le responsabilità degli altri. Ancora una volta lo sport insegna ad assumersi le responsabilità direttamente e non a trasferirle”. “I giocatori che vanno in campo lo sanno perfettamente, non posso immaginare che non abbiano avuto la capacità di riavvolgere il nastro, rivedere la partita e capire dove si è sbagliato – insiste Abodi – Tra l’altro non si tratta di errori singoli e tattici, la nazionale sembrava assente moralmente. Questo deve smuovere riflessioni, così che possa esserci un punto e accapo”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Malagò “Nella disfatta la responsabilità è di tutti”

ROMA (ITALPRESS) – “Mi è capitato di assistere a sconfitte, ovvio. Ma in uno sport di squadra, con la possibilità di effettuare cinque sostituzioni su undici, la scena mi è sembrata inverosimile: i giocatori in campo hanno trasmesso la sensazione di frustrazione e umiliazione. Sembrava che neanche se ne accorgessero, perchè in genere se sei in difficoltà magari ti fai prendere dalla foga agonistica, invece erano proprio amorfi. Non hanno mai dato l’impressione di metterci anima e cuore”. Giovanni Malagò, presidente del Coni, usa toni duri per commentare al “Corriere della Sera” l’eliminazione della Nazionale da Euro2024 per mano della Svizzera. Spalletti, riconosce, “è stato onesto nell’ammettere di aver sbagliato e che il mestiere del selezionatore è diverso da quello dell’allenatore. Il ct deve saper gestire un gruppo in base alle proprie idee tattiche. Il suo curriculum parla da solo ma è evidente che ha responsabilità”. Questo però non significa che debba dimettersi: “Se ora Luciano dice di essere pronto a rimettersi in gioco per dimostrare di poter ottenere risultati migliori, chi dovrebbe prendere la decisione di sostituirlo? I vertici federali che sono i primi a essere messi in discussione?”. A questo proposito Malagò dice di aver sentito Gravina. “Mi sono permesso di dirgli che non avrebbe potuto dilatare nel tempo questa situazione: l’aria si è fatta irrespirabile. Prima di questa tragedia nazionale, le elezioni federali si sarebbero dovute tenere fra febbraio e marzo del prossimo anno. Le ha convocate invece a novembre, alla prima data utile. Chi chiede le dimissioni deve sapere che, quando un presidente lascia, decade il consiglio che, in attesa di nuove elezioni entro novanta giorni, esercita le funzioni di ordinaria amministrazione. Chi arriverà si prenderà le sue responsabilità e deciderà se accordare fiducia a Spalletti oppure fare altre valutazioni”. In Gravina “ho avvertito delusione. Ho percepito che si è sentito tradito da chi è andato in campo. Il problema piuttosto nel calcio è un altro. Solo in questo sport esiste una legge non scritta, che poi è il prezzo da pagare quando una disciplina è così popolare. In caso di disfatta la responsabilità non è solo di chi va in campo ma anche dei dirigenti”. E un ritorno nel calcio di Malagò? Il diretto interessato chiude: “Il calcio non è nel mio futuro, per natura abbraccio progetti attuabili. Se devo correre una maratona magari in cinque ore la completo ma non gareggio alle Olimpiadi. Da qui al 2026 il mio impegno è verso il mio Paese e i Giochi, diversamente tradirei lo spirito olimpico”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Il Portogallo batte la Slovenia ai rigori e vola ai quarti

FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Portogallo vince 3-0 ai calci di rigore contro la Slovenia e accede ai quarti di Euro2024. Il 5 luglio ad Amburgo sarà quindi la squadra di Martinez a sfidare la Francia. Al Deutsche Bank Park di Francoforte, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari, l’eroe della serata è Diogo Costa, capace di parare tutti i rigori della Slovenia (tre su tre); dall’altra parte Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes e Bernardo Silva sono impeccabili. Proprio CR7 però aveva fallito un rigore al 15′ del primo tempo supplementare, parato da Oblak (con l’aiuto del palo). Lacrime per Ronaldo, poi trasformate in sorrisi a fine gara.
Sin dai primi minuti il Portogallo occupa con veemenza la metà campo avversaria, ma la Slovenia è brava a difendersi con ordine e malizia. La nazionale di Kek, col passare dei minuti, acquisisce coraggio, provando a verticalizzare subito per le punte una volta recuperata palla. Nel recupero della prima frazione arriva la miglior chance per i lusitani: Palhinha colpisce la palla dal limite dell’area e centra la base del palo.
Nella ripresa il Portogallo assedia la metà campo slovena, non riuscendo, però, a calciare quasi mai in porta. La Slovenia allora trova maggiori spazi in contropiede e, al 62’, Pepe è provvidenziale nel disturbo su Sesko, lanciato tutto solo a rete. Al 89’ il muro sloveno rischia di crollare, quando Ronaldo si presenta solo davanti ad Oblak: il portiere dell’Atletico Madrid, però, compie un miracolo e porta la partita ai supplementari. Al 103’ Diogo Jota dribbla mezza difesa slovena ma viene atterrato da Drkusic: l’arbitro italiano Orsato non ha dubbi e concede il rigore. Dal dischetto si presenta Ronaldo, pronto a segnare il primo gol del suo Europeo: Oblak non fa sconti e para il rigore dell’ex Real e Juve. Ronaldo è in lacrime e inconsolabile dopo l’errore. Nel secondo supplementare la Slovenia si dimostra più brillante degli avversari e va vicino al vantaggio al 115’: Sesko ruba palla a Pepe ma solo davanti a Diogo Costa si fa ipnotizzare. Ai rigori proprio Diogo Costa esalta il Portogallo, mentre la Slovenia crolla emotivamente, con gli errori di Ilicic, di Balkovec e di Verbic.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

A Londra esordio vincente per Sinner, ora derby con Berrettini

ROMA (ITALPRESS) – Buona la prima per Jannik Sinner in questo lunedì che ha aperto l’edizione 2024 di Wimbledon, terzo Slam della stagione tennistica. La testa di serie numero uno del tabellone sul Court 1 dell’All England Club ha avuto la meglio in quattro set sul tedesco Yannick Hanfmann con il punteggio di 6-3 6-4 3-6 6-3 al termine di una partita che si è complicata leggermente dall’inizio del terzo parziale in poi, ma in cui il tennista di Sesto Pusteria è stato bravo a trovare l’allungo decisivo nel quarto set. “Sono felice, non è stato un incontro facile contro un avversario che ha giocato a un buon livello – ha dichiarato l’azzurro a caldo nell’intervista post-match -. Una sfida che mi è servita per entrare nel torneo, ora dovrò alzare il livello in vista del secondo turno. Bello giocare da numero uno del mondo. E’ una sensazione particolare, stupenda, ma in ogni partita si parte da zero a zero”.
Mercoledì, quindi, diventerà realtà l’atteso derby azzurro contro Matteo Berrettini. Un incrocio sfortunato di tabellone tra due che avevano entrambi velleità di arrivare fino in fondo nel torneo. Il tennista romano, finalista agli “Championships” nel 2021, ha superato anche lui il round d’esordio in quattro set: 7-6 (3) 6-2 3-6 6-1 lo score con il quale ha estromesso dal torneo l’ungherese Marton Fucsovics.
Vince anche Lorenzo Sonego, abile a battere l’argentino Mariano Navone – al suo secondo torneo di sempre sull’erba – col punteggio di 6-4 7-6 (2) 6-4. Torna poi a due anni dall’ultima partecipazione, e lo fa con una vittoria, Fabio Fognini, che in apertura di programma si è sbarazzato piuttosto facilmente del lucky loser francese Van Assche per 6-1 6-3 7-5, guadagnandosi così una bella sfida contro l’ottavo giocatore della classifica Atp, ovvero Casper Ruud.
Nulla da fare invece per Matteo Arnaldi, che fa il suo ritorno in Italia con diversi rimpianti: vince i primi due set per 7-6 (5) 6-2 ma finisce per subire la rimonta di Frances Tiafoe, 29esimo giocatore del seeding, che si impone nei successivi tre parziali per 6-1 6-3 6-3. Sospeso per oscurità il match di Mattia Bellucci (proveniente dalle qualificazioni), il quale conduceva 2 set a 1 contro il “più quotato” Ben Shelton.
Tra le donne Jasmine Paolini bagna il suo esordio da top-10 in una prova del Grande Slam con una gara convincente contro Sara Sorribes-Tormo, sconfitta in due set (7-5 6-3). Per la toscana il prossimo ostacolo è rappresentato dalla belga Minnen. Eliminata, invece, la compagna di doppio Sara Errani, che si è arresa per 7-6 (3) 6-1 alla ceca Linda Noskova (n°26). Nulla da fare anche per Martina Trevisan, che lotta contro la più forte Madison Keys ma finisce per cedere 6-4 7-6 (4). Tra i big del torneo nessuna sorpresa a livello maschile, con Carlos Alcaraz che esordisce con una vittoria per 7-6 (3) 7-5 6-2 sul qualificato Lajal e Daniil Medvedev che supera l’americano Kovacevic in maniera ancora più netta, per 6-3 6-4 6-2.
Il torneo femminile perde invece alcune delle sue protagoniste più attese. In mattinata era arrivata la rinuncia di Aryna Sabalenka, due volte semifinalista nelle ultime tre edizioni. A distanza di qualche ora sono arrivati anche i ritiri di Azarenka e Alexandrova. Fuori poi la testa di serie numero 8 e finalista degli Australian Open, la cinese Qinwen Zheng, battuta dalla qualificata neozelandese Sun con il punteggio di 4-6 6-2 6-4. Vince e convince, invece, Coco Gauff: la favorita della parte bassa del tabellone ha lasciato tre games (6-1 6-2) alla connazionale Dolehide.
Domani in campo altri 5 azzurri. Si tratta di Musetti, Darderi, Cobolli e Nardi, nel torneo maschile, e della Bronzetti, in quello femminile. In scena sul centrale, fra i vari big, Djokovic e Murray, che hanno dunque superato i recenti problemi fisici.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Un autogol manda ai quarti la Francia, Belgio fuori

DUSSELDORF (GERMANIA) (ITALPRESS) – Basta ancora una volta un autogol ai Bleus di Didier Deschamps, che battono 1-0 il Belgio e staccano il pass per i quarti di finale di Euro2024. Decisiva proprio l’autorete di Vertonghen, fotografia dell’eliminazione dei Diavoli Rossi al cospetto di una Francia presente ma non così precisa. Fase iniziale di partita in cui il pallino del gioco sembra essere in mano alla squadra transalpina, ma senza che riesca a creare particolari occasioni da gol. Il primo lampo arriva invece dal Belgio, con la punizione defilata di De Bruyne che deviata da un giocatore francese costringe Maignan alla parata con i piedi. Rispondono i Bleus, con Thuram che – liberato in area dal cross di Kounde – colpisce di testa ma non trova per poco la porta. Poche altre emozioni in un primo tempo con tanti errori tecnici da entrambe le parti, cosa che non si ripete in avvio di ripresa, quando al minuto 49 Tchouameni scarica dalla distanza il piazzato destro che impegna non poco Casteels in tuffo. Belgio sempre più raccolto e Francia che porta tanti uomini sulla trequarti avversaria ma senza migliorare la qualità della produzione offensiva. Al 71′ è la squadra di Tedesco a farsi vedere in avanti, con Lukaku che si libera sulla sinistra e calcia rasoterra ad incrociare, trovando la parata di Maignan. Risultato che non si sblocca a Dusseldorf, con la Francia che si fa ancora vedere con due conclusioni velenose ma larghe di Saliba prima e Mbappe poi. All’83’ è il Belgio a lanciare un segnale, con la percussione di Doku a favorire la conclusione forte ma centrale di De Bruyne, ben disinnescata da Maignan. Partita che sembra così avviarsi ai supplementari ma a cinque minuti dal novantesimo è Kolo Muani a trovare il guizzo vincente, al termine di un’azione manovrata da parte dei transalpini che si conclude con il tiro non irresistibile dell’attaccante del Psg ma reso vincente a causa della deviazione fatale di Vertonghen che mette definitivamente fuori causa Casteels. E’ l’autogol dell’ex Tottenham a condannare il Belgio e mandare ai quarti di finale la Francia: gli uomini di Deschamps incontreranno ora la vincente tra Portogallo e Slovenia.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).