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Al Tour la tappa di Torino all’eritreo Girmay, Carapaz in giallo

TORINO (ITALPRESS) – Giornata storica per il Tour de France. Prima vittoria di tappa nella Grande Boucle per un eritreo, ovvero per Biniam Girmay (team Intermarchè-Wanty). Prima maglia gialla per un ecuadoriano, Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Tutto questo è successo nella terza tappa del Tour 2024, la più lunga di questa edizione, disputata in Italia, da Piacenza a Torino, per un totale di 230.8 chilometri. Il ciclista eritreo ha trionfato in volata. Una volata condizionata da una caduta a due chilometri dall’arrivo, per fortuna senza conseguenze particolari per gli interessati, che ha alterato gli equilibri dei vari team del gruppo, che era compatto verso l’arrivo. Girmay ha preceduto allo sprint il colombiano Fernando Gaviria (Movistar), secondo, e il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), terzo.
La maglia gialla di leader della corsa è passata dalle spalle dello sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates) a quelle dell’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) per via dei migliori piazzamenti ottenuti fino a oggi. Restano comunque tutti appaiati in classifica generale, con lo stesso tempo, il nuovo leader della corsa, lo stesso Pogacar, il danese Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike) e il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step).
Grandi emozioni dopo il traguardo per entrambi i protagonisti di oggi. “E’ un sogno avverato per me indossare la maglia gialla. Per il grande rispetto che ho del Tour de France, per me è un momento magico. Volevo cogliere questa opportunità e ci sono riuscito. Abbiamo lavorato bene come team nel finale, che è stato a dir poco spettacolare”, ha detto Carapaz. “Grazie alla squadra per tutto il supporto che mi ha dato. E’ il nostro momento. Stiamo conquistando diverse vittorie e anche oggi è andata bene. Non avevamo mai vinto al Tour e sono felicissimo. E’ una vittoria importante per me e per l’Africa: ho sempre sognato di far parte di questa corsa e magari di vincere una frazione. Saluto la mia famiglia e tutta l’Africa. I piani del team erano altri ma dopo la caduta nel finale è cambiato tutto e io ho provato a vincere la tappa”, ha affermato invece Girmay.
Domani è in programma la quarta frazione, da Pinerolo a Valloire, di 139.6 chilometri: la pattuglia gialla saluterà l’Italia per approdare in Francia e, soprattutto, affronterà le prime vere salite.
– foto Ipa Agency –
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Tre ori per il taekwondo azzurro al “3° Solidarity’s Center Open 2024”

ROMA (ITALPRESS) – Tris d’oro per i tre azzurri in gara al “3° Solidarity’s Center Open 2024”, torneo di taekwondo di classe G1 organizzato a supporto dei rifugiati e dei paesi in difficoltà. Simone Alessio, Ilenia Matonti e Giada Al Halwani, guidati dal direttore tecnico Claudio Nolano, hanno conquistato tre medaglie d’oro, dimostrando ancora una volta la forza e la dedizione del Taekwondo italiano. Il taekwondo azzurro sarà rappresentato da tre atleti ai prossimi Giochi Olimpici. Oltre a Simone Alessio e Ilenia Matonti, la squadra azzurra potrà contare sul campione olimpico Vito Dell’Aquila.
– foto ufficio stampa Fita –
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Ecuador pareggia 0-0 con Messico e vola ai quarti in Copa America

ROMA (ITALPRESS) – L’Ecuador si qualifica ai quarti di finale
della Copa America come seconda del girone B, dopo aver pareggiato 0-0 contro il Messico. A pari punti, sono stati i giocatori di Felix Sanchez a conquistare il secondo posto grazie ad una migliore differenza reti. L’Ecuador, adesso, affronterà
l’Argentina, campione in carica e campione del mondo, il 4 luglio. Nell’altra sfida del gruppo B il Venezuela, già qualificato, ha dominato e vinto per 3-0 contro la Giamaica, e troverà ai quarti il Canada.
– Foto Ipa Agency –
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Georgia ribaltata, Spagna ai quarti contro la Germania

COLONIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il prossimo 5 luglio a Stoccarda sarà la Spagna a giocare contro la Germania padrona di casa nei quarti di Euro2024. Al Rhein Energie Stadion di Colonia, le Furie Rosse battono la Georgia per 4-1, sfruttando il calo fisico e psicologico degli uomini di Sagnol. Dopo l’autogol di Le Normand, la Spagna risponde, nell’ordine, con Rodri, Fabian Ruiz, Nico Williams e Dani Olmo. La Georgia torna comunque a casa tra gli applausi. Per una buona porzione di primo tempo, i tifosi dei Crociati vivono un sogno, grazie allo sfortunato autogol di Le Normand. Al 18′, infatti, il difensore spagnolo, nel tentativo di anticipare Kvaratskhelia, devia in porta l’insidioso cross di Kakabadze. Sino a quel momento, la Georgia non aveva praticamente mai superato la metà campo, dimostrandosi in totale balia del giro palla della Spagna. Dopo il clamoroso svantaggio, i ragazzi di De la Fuente perdono un pizzico di serenità anche se Mamardashvili deve compiere due grandi interventi su Morata e Cucurella. A togliere le castagne dal fuoco ci pensa il solito Rodri: il centrocampista del Manchester City, al 39′, riesce a pareggiare con un preciso tiro dalla distanza. In apertura di ripresa, Kvaratskhelia spaventa gli avversari, provando a sorprendere da centrocampo Unai Simon colpevolmente fuori dai pali: questa occasione, di fatto, rappresenta l’ultimo squillo della Georgia. Al 51′, con cinismo, la Spagna completa la rimonta, quando Fabian Ruiz sotto porta corregge in rete il cross di Yamal. Le Furie Rosse si sciolgono definitivamente e al 75′ Nico Williams assesta il colpo del ko, segnando il 3-1. La Georgia è moralmente sepolta e Dani Olmo aggrava il passivo sul 4-1. La Spagna chiude divertendosi e divorandosi un paio di gol con Yamal. Ora testa alla Germania, appuntamento venerdì alle ore 18.
– foto Ipa Agency –
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Azzurri rientrati in Italia, Buffon “Pass Mondiali? Il minimo”

ROMA (ITALPRESS) – L’avventura azzurra a Euro2024 si è definitivamente conclusa. Dopo la sconfitta di ieri contro la Svizzera negli ottavi e la conferenza stampa di stamane a Iserlohn del presidente federale Gravina e del ct Spalletti, la Nazionale ha fatto ritorno in Italia. Prima tappa a Malpensa, dove l’aereo che trasportava la squadra è atterrato attorno alle 18.30 per far scendere una parte dei giocatori, il ct e il capodelegazione Gigi Buffon, poi un secondo gruppo ha proseguito fino a Roma. Un rientro avvenuto nell’indifferenza: pochi tifosi, nessuna contestazione e anzi qualche timida richiesta di selfie. Fra i giocatori facce scuse e bocche cucite, l’unico a non negarsi alle domande della stampa è stato proprio Buffon. “Con i ragazzi ci parlerà il mister, ci parlerà il presidente, io con loro ho instaurato un bel rapporto in questo periodo, abbiamo sempre parlato – racconta l’ex portiere – C’erano delle cose da poter migliorare, pensavamo di riuscirci in questi 30 giorni e invece non siamo riusciti a decollare come ci aspettavamo”. Sarà dura smaltire la delusione ma bisognerà farlo in fretta, a settembre si riparte con la Nations League, poi ci sarà da guadagnarsi la qualificazione ai Mondiali del 2026: un traguardo da non mancare dopo essere stati spettatori in Russia nel 2018 e in Qatar quattro anni dopo. “E’ il minimo sindacale, quello è l’obiettivo – non si nasconde Buffon – E’ chiaro che devono essere fatti dei passi in avanti, dobbiamo fare degli step convincenti e non andare a singhiozzo come abbiamo fatto in questi ultimi 10 anni”. Questo è il momento delle riflessioni ma anche dei processi, sotto accusa non solo Federazione e allenatore ma anche i giocatori. “Non credo che manchi talento – ribatte Buffon – Il gruppo poteva fare meglio come potevamo fare meglio tutti noi, anche io nel mio ruolo posso aver deluso le aspettative e ognuno di noi si prende le responsabilità del caso”.
– foto Ipa Agency –
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Bellingham e Kane salvano l’Inghilterra, Slovacchia fuori

GELSENKIRCHEN (GERMANIA) (ITALPRESS) – A un passo dall’eliminazione, l’Inghilterra rimonta e batte la Slovacchia per 2-1. Il team britannico accede così ai quarti di finale di Euro2024, nei quali sfiderà la Svizzera. Dopo il vantaggio slovacco siglato nel primo tempo da Schranz, i Tre Leoni riescono a pareggiare nel recupero del secondo tempo, al 95′, grazie a una spettacolare rovesciata di Bellingham, ottenendo poi il defitivo vantaggio con Kane all’inizio dei supplementari.
Avvio di gara elettrico, con tanti falli e un ritmo spezzettato ma comunque intenso nelle due trequarti campo. Il parziale si sblocca al minuto 25, con la Slovacchia che trova Strelec al limite dell’area inglese libero di servire Schranz, bravo con il destro a battere Pickford e portare avanti i suoi. Prova a reagire l’Inghilterra che però trova non poche difficoltà nell’organizzare la sua manovra di fronte ad un impianto ben organizzato come quello degli uomini di Calzona. Si va all’intervallo con poche altre emozioni, al contrario dell’inizio di ripresa, con la bella transizione inglese che porta al cross dalla sinistra di Trippier e al successivo tap in di Foden, che metterebbe in rete il pallone dell’1-1 ma il tutto in posizione di fuorigioco. Gol annullato e Slovacchia che conserva il vantaggio, restando vigile in difesa ma non abbassando il suo baricentro offensivo. Una nuova chance per gli inglesi arriverà al 78′, con la punizione calciata dalla sinistra da Foden e deviata di testa da Kane che però da centro area non inquadra lo specchio della porta di Dubravka. Vicina al gol la squadra di Southgate, così come accade poco dopo, all’81’, con Rice che carica il destro dal limite dell’area colpendo il palo. Forcing finale dei Tre Leoni, che sull’orlo dell’eliminazione riescono a riprendere in mano le sorti della qualificazione grazie alla splendida rovesciata di Bellingham che nell’ultima azione del recupero riporta in parità il punteggio. Si va dunque ai supplementari e alla prima occasione buona è proprio l’Inghilterra a trovare nuovamente la rete, sulla conclusione sporca di Eze che viene deviata di testa da Toney e spinta in porta da Kane. Trama tattica che si trasforma così in una gestione da parte degli inglesi, con la Slovacchia che va però vicina al nuovo pareggio sulla deviazione a centro area di Pekarik che da due passi manda alto il pallone. Ai quarti ci va la squadra di Southgate: niente rivincita con l’Italia ma sfida alla Svizzera.
– foto Ipa Agency –
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Gravina “Avanti con Spalletti, non esiste che si chiedano dimissioni”

ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Fiducia totale, nonostante un risultato negativo. Il presidente della Figc Gabriele Gravina è stato chiaro durante la conferenza stampa all’indomani dell’eliminazione da Euro2024, non si cambia, si va avanti con Luciano Spalletti: “Non ho la cultura di scappare, il senso di responsabilità implica un senso di lucidità. Questo è un progetto pluriennale nel quale è centrale un allenatore che è subentrato da circa 9 mesi, in un panorama che vede poco più di 100 giocatori selezionabili. Sapete benissimo qual è l’indirizzo generale che oggi emerge – ha ribadito -, bisogna continuare a lavorare. Spalletti ha la nostra fiducia, tra 60 giorni inizia un nuovo percorso”, riferendosi alla nuova Nations League 2024-2025. Niente dimissioni, al di là dei problemi strutturali che comunque rimangono: “In 60 giorni non possiamo pensare che possano fiorire i Mbappè o i Messi. Serve la politica della valorizzazione del talento”. Gravina arriverà dunque a fine mandato, alla prima data utile ci saranno le nuove elezioni, tralasciando dunque le richieste di dimissioni arrivate dall’esterno. “Le critiche feriscono tutti, bisogna avere la capacità di prenderne spunto per migliorare e crescere, le critiche costruttive, legittimate da elementi fondati bisogna prenderle in considerazione. Dobbiamo essere chiari, però, su alcuni passaggi, non esiste nell’ambito di una governance federale l’idea che qualcuno possa pretendere dall’esterno le dimissioni, vale per la politica e per tutti coloro che come prima reazione chiedono che Gravina o Spalletti si dimettano. Per quanto mi riguarda la scadenza è prevista a marzo del 2025, alla prima data utile andremo ad un confronto democratico, quella è l’unica sede deputata democraticamente a scegliere una governance”. Alla domanda relativa alla delusione riguardo al gruppo azzurro Gravina ha risposto: “I ragazzi erano delusi e mortificati, ma la delusione più grande è stata quella di non essere riusciti a manifestare in termini concreti i grandi sacrifici che hanno fatto. Sono deluso per la prestazione, questi ragazzi sono il bagaglio sul quale dobbiamo continuare ad investire, sfido chiunque a trovare soluzioni alternative. E’ chiaro che non voglio buttare via tutto il lavoro fatto, i ragazzi hanno bisogno di essere tenuti in grande considerazione per quello che hanno dato”.
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Vauquelin vince a Bologna, Pogacar in maglia gialla

BOLOGNA (ITALPRESS) – Kevin Vauquelin e Tadej Pogacar si sono presi la scena al termine della seconda tappa del Tour de France 2024, disputata in Italia, da Cesenatico (con omaggio a Marco Pantani) a Bologna, per un totale di 199,2 chilometri. Il francese della Arkea-B&B Hotels ha trionfato in solitaria con 36 secondi di vantaggio sul norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility), secondo, e con un margine di 49″ su un altro transalpino, ovvero Quentin Pacher (Groupama-FDJ), terzo.
La maglia gialla di leader della corsa è passata dalle spalle del transalpino Romain Bardet (DSM-Firmenich PostNL) a quelle di Pogacar (UAE Emirates), autore del primo acuto di questa Grand Boucle. Lo sloveno, quest’anno già vincitore del Giro d’Italia, ha animato la lotta fra i big negli ultimi 14 chilometri, sulla salita di San Luca. A tenergli botta il danese Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), il quale ha dimostrato di essere in buona condizione, nonostante la recente caduta rovinosa ai Paesi Baschi.
A riprendere i due campionissimi, nel finale, il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) e l’ecuadoriano Richard Carapaz (EF Education-EasyPost). Leggermente attardati Bardet, ieri vincitore della prima frazione e oggi partito con la maglia gialla sulle spalle, e lo sloveno Primoz Roglic (Red Bull-Bora-Hansgrohe). Stesso tempo ora in classifica generale per Pogacar, Vingegaard, Evenepoel e Carapaz, con lo sloveno nuovo leader in virtù dei migliori piazzamenti ottenuti in queste prime due frazioni. Quinto ora Bardet, a 6″; in top ten, decimo, Giulio Ciccone (Lidl-Trek), a 21″.
Molto contento a fine tappa Vauquelin: “Sapevo di essere in grande forma e ho voluto provare. E’ andata bene e sono felice di aver vinto. Era già un onore essere al via del Tour: è ora motivo di grande orgoglio aver centrato il successo in questa tappa”.
Domani è in programma la terza frazione, sempre in Italia, da Piacenza a Torino, di 230,8 chilometri, la più lunga della corsa gialla del 2024.
– foto Ipa Agency –
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