FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Finisce 1-1 tra Svizzera e Germania nella terza giornata del girone A. Alla Frankfurt Arena il gol di Fullkrug in pieno recupero nega alla Svizzera una storica vittoria contro i tedeschi; ad aprire le marcature era stato il bolognese Ndoye. Con questo risultato entrambe le squadre passano agli ottavi: la Germania come prima con 7 punti, la Svizzera seconda con 5. Nel primo tempo la Germania domina il possesso palla, creando, però, poche occasioni da gol. Di fronte ai tedeschi si frappone, infatti, una Svizzera intensa, compatta e rapida nelle ripartenze. Gli elvetici trovano il vantaggio al 28′, quando Freuler premia l’inserimento in area di Ndoye: l’ala del Bologna, al volo col piatto destro, sigla indisturbato l’1-0. Sempre Ndoye, tre minuti più tardi, lambisce dal limite il palo alla sinistra di Neuer, sfiorando così la doppietta. Dall’altra parte, la fortuna non assiste i ragazzi di Nagelsmann: la rete di Andrich, al 17′, viene infatti cancellata dal Var, causa fallo di Musiala nel corso dell’azione. Nella ripresa il copione della partita non cambia e la Germania attacca a testa bassa, sbattendo, però, sul muro svizzero. I tedeschi si rendono pericolosi, soprattutto grazie alle soluzioni dalla distanza di Kroos e Musiala. La svizzera, invece, prova a sfruttare l’arma del contropiede, grazie ai neoentrati Amdouni e Vargas: quest’ultimo al 84′ si vede annullare un gol per posizione di fuorigioco. I tedeschi soffrono, ma ci credono fino alla fine: l’uomo dalla provvidenza per la squadra di Nagelsmann è ancora una volta Fullkrug, entrato dalla panchina. Al 92′ l’attaccante del Dortmund raccoglie di testa il cross dalla sinistra di Raum e segna il gol dell’1-1. Un pareggio che fa respirare la Germania, dopo una partita molto complessa. La Svizzera passa da seconda e potrebbe incrociare l’Italia agli ottavi.
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Germania pari al 92′ con la Svizzera e chiude da prima
Novità nell’Italia anti-Croazia, Spalletti cerca la soluzione
Di Antonio Ricotta
LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Stessi uomini, avversari diversi e prestazioni totalmente differenti. Qual è la vera Italia? Non può, non deve essere quella vista contro la Spagna. Serve un altro approccio, un’altra mentalità. Non è tanto questioni di uomini, ma certo gente più fresca corre e lotta di più e anche se l’obiettivo è quello di avere “il pallino del gioco in mano”, c’è da fare i conti anche con la stanchezza di chi ha giocato due partite in cinque giorni. Ci si gioca tutto negli ultimi 90 minuti, basta un pareggio, Spalletti lo sa bene, ma non si vuole fare condizionare dal risultato, non è il tipo, non l’ha mai fatto. Anche i campioni in carica, però, hanno il diritto di fare quattro conti e magari sarà per questo che il parla di una Nazionale che cercherà di avere “più sostanza” a costo di andare a discapito della “bellezza”. E’ una novità per il concetto di calcio che insegue Spalletti, lo stesso ct che dopo il ko con la Spagna aveva detto che l’unica strada che lui è conosce è quella del gioco. Sostanza non vuol dire rinunciare al palleggio e a certe trame, ma qualcosa può dire in ottica formazione. Garantisce sicuramente più sostanza Bryan Cristante, il 12esimo titolare.
A ogni vigilia (è già successo con Albania e Spagna) sembra destinato a giocare dall’inizio, poi va regolarmente in panchina e da prassi entra nella ripresa. Potrebbe giocare al posto di Jorginho, o magari anche a fianco. Il ct oggi in conferenza stampa ha difeso l’italo-brasiliano (“E’ un leader”), ha detto che la prestazione non positiva è anche colpa sua. Potrebbe anche esserci una terza soluzione, quella di vedere Cristante al fianco di Fagioli. Negli ultimi due casi Barella avanzerebbe sulla linea dei trequartisti a discapito di uno tra Pellegrini e Frattesi. Chiesa ha caratteristiche uniche tra i 26 e difficilmente Spalletti ci rinuncerà. In attacco, invece, il terminale offensivo questa volta potrebbe essere Retegui, con Scamacca inizialmente in panchina. Spalletti ha parlato delle differenze tecnico-tattiche tra i due e l’impressione è che l’italo-argentino possa avere qualche chance in più dell’atalantino. Non si tratta di bocciature in nessun caso, ma di dosare le energie e cercare la formula giusta in una determinata partita. E’ necessario per restare in Germania e continuare a difendere il titolo.
Due passi indietro: detto del centrocampo e del reparto offensivo, c’è da discutere di una difesa che ha recuperato Federico Dimarco. L’esterno sinistro dell’Inter, dice Spalletti, verrà valutato nuovamente anche domani ma dovrebbe essere a disposizione. Questo non vuol dire che scenderà in campo dall’inizio come le precedenti due partite. Magari nel discorso della “sostanza” può starci anche l’inserimento di Darmian, uno che può giocare su entrambe le fasce nella difesa a 4, ma anche da ‘braccettò in quella a tre. Si gioca il posto con Dimarco, ma anche con Di Lorenzo che per Spalletti è come un figlio: “Lo conosco bene, faccio fatica a rinunciare a un giocatore con le sue qualità”. I centrali dovrebbero essere ancora una volta Bastoni (“La paura non esiste domani faremo vedere il nostro valore”, ha detto al fianco del ct) e Calafiori, ma tornando al discorso della “sostanza” Mancini e Buongiorno non vanno dimenticati. Insomma tante ipotesi di formazione e una sola certezza, quella data dal ct: “Qualche cambiamento ci sarà”. L’importante è che arrivi il risultato. Alla fine, il discorso…in sostanza è quello.
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Spalletti crede nella sua Italia “Ho visto voglia giusta”
LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – “Ci sono partite che la tua storia la fanno diventare piccola o grande, è da questa sfida qui che poi si possono avere dei risultati importanti: abbiamo fatto delle scelte perchè siamo convinti di avere a che fare con calciatori forti, ho visto la loro voglia di partecipare e di esserci, questa loro disponibilità, questa loro voglia poi va a tradursi nell’essere disponibili a giocare queste sfide”. Così il commissario tecnico della Nazionale, Luciano Spalletti, alla vigilia del match contro la Croazia, in programma alla Red Bull Arena di Lipsia. “Per quello che ho visto, ho notato comportamenti che mi piacciono, è chiaro che la partita dell’altra sera non mi è piaciuta – ha proseguito – ne abbiamo parlato, abbiamo fatto un passo indietro di quello che si era visto nelle ultime partite. Il livello è sempre altissimo, qualsiasi nazionale ha la possibilità di mettere insieme 20 giocatori che sanno leggere la partita, che hanno esperienze importanti, io mi aspetto di vedere che la partita con la Spagna ci ha insegnato alcune cose”. Spalletti non si sbilancia sulla formazione, ma fa ben comprendere come abbia le idee chiare sulle modifiche da apportare alla squadra: “E’ chiaro che l’idea di cambiare qualcosa c’è dopo una partita così, forse ho sbagliato io a non cambiare prima, vista quella che è stata poi la prestazione, ma sembrava talmente bella (quella con l’Albania, ndr) che ho ritenuto un azzardo metterci mano. Sicuramente qualcosa si cambierà”. Gli azzurri recuperano Dimarco, ma il nodo centrale della gara sarà in mezzo al campo: “Si cercherà di avere più sostanza, magari meno bellezza, ma più sostanza, per evitare di consegnarci alla loro qualità, poi è chiaro che la partita la vogliamo fare a metà campo, non nella nostra area di rigore, loro hanno giocatori forti, anche a calciare da fuori, a trovare le posizioni giuste, vogliamo essere attenti e quadrati, ma anche tenere palla”. Spalletti crede fermamente nel suo gruppo e ci tiene a difenderlo da eventuali critiche esterne: “Questi giocatori non me li hanno ordinati me li sono scelti da solo. Di Lorenzo è mio figlio per quanto ci sono stato insieme, faccio sempre fatica a meno di un giocatore che ha le sue qualità, chiaro che debbo analizzare delle cose, ma sono convinto di quello che è il valore dell’uomo e del calciatore. Come recuperare dal punto di vista psicologico? Presto detto se non si fa risultato si va a casa, ma qui si ha a che fare con professionisti a tutto tondo”. Insieme al ct azzurro è intervenuto Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter: “Non esiste la paura in questo sport, non ce n’è motivo. Abbiamo parlato per analizzare quello che è successo, abbiamo capito i nostri errori, quando perdi o ti abbatti o cerchi motivazioni, fortunatamente il calcio dà sempre una seconda chance, non vediamo l’ora di scendere in campo domani. Abbiamo grande rispetto per i nostri avversari, la batosta con la Spagna ci ha lasciato tanto e ci ha aiutato tanto, è quando si perde che deve uscire il vero valore dell’uomo”.
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Italia trionfa nella Nations League donne, Giappone ko 3-1
BANGKOK (THAILANDIA) (ITALPRESS) – Il cielo sopra Bangkok è azzurro. L’Italia batte il Giappone 3-1 (25-17, 25-17, 21-25, 25-20) e conquista la seconda Volleyball Nations League della sua storia. A due anni dall’impresa di Ankara, capitan Danesi e compagne hanno trionfato al PalaHuamark di Bangkok superando un Giappone mai domo al termine di un match che ha visto le azzurre sciorinare il meglio del loro repertorio. Efficace in muro difesa, precisa al servizio e sostanzialmente perfetta in attacco, l’Italia ha coronato nel migliore dei modi un percorso di costante crescita globale iniziato il 15 maggio ad Antalya (3 vittorie e 1 sconfitta), proseguito a Macao (3 vittorie e 1 sconfitta) e Fukuoka (4 vittorie), e concluso, in maniera trionfale, a Bangkok (1 set perso). Per il neo ct azzurro Julio Velasco si tratta di un nuovo successo da aggiungere alle 5 World League conquistate negli anni ’90 alla guida della nazionale maschile, risultato sugellato anche dal primato assoluto nel World Ranking. Finale per il terzo posto alla Polonia, che ha piegato il Brasile per 3-2 (25-21, 26-28, 25-21, 19-25, 15-9). Nella notte, con un volo in partenza da Bangkok per Milano Malpensa (verso le 14:00) con scalo a Dubai, le azzurre rientreranno in Italia per godere di qualche giorno di meritato riposo prima di riprendere la preparazione in vista dei Giochi Olimpici di Parigi 2024.
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Capello “Per battere la Croazia serve personalità”
PALERMO (ITALPRESS) – “Domani contro la Croazia sarà una partita particolare e importante perchè ci giochiamo la qualificazione, loro devono vincere per superare il turno, a noi basta il pareggio, quindi già qualcosa a nostro favore, però credo che la partita si giocherà soprattutto a centrocampo”. Lo ha dichiarato Fabio Capello, intervenuto alla trasmissione prodotta da Italpress “Primo Piano Euro 2024”, condotta da Claudio Brachino insieme al direttore editoriale dell’Italpress Italo Cucci, in onda in serata sulla piattaforma multimediale dell’agenzia e sul network di TV del gruppo Netweek. “La linea mediana – ha aggiunto Capello – è la zona di campo dove loro hanno veramente qualche cosa in più rispetto a noi, grande qualità e grande esperienza. Per cui non dobbiamo lasciare in mano il pallino a loro. Sarà una partita che Spalletti deve preparare proprio su questo punto”. Per l’ex tecnico di Milan, Juventus e Real Madrid un fattore importante è anche quello della rapidità: “Dobbiamo aumentare la velocità perchè loro sono molto bravi, ma abbiamo visto con la Spagna su questo punto qualche problema l’hanno avuto, dobbiamo pressarli per non farli giocare come vogliono loro”.
Infine, Capello ha concluso: “Sarà una partita di grande attenzione e soprattutto ritengo che dovremo fare qualcosa di più in attacco. Voglio suggerire solo una cosa, di allargare un pò il gioco, di non andare centralmente che è molto più difficile. Speriamo che chi sarà in campo abbia la capacità di aprire il gioco e verticalizzare un pò di più. Qualche volta siamo noiosi proprio perchè teniamo troppo la palla. Cosa vuol dire questo? Che i giocatori non hanno la personalità e non vogliono rischiare. Ecco, per me sarebbe meglio rischiare qualche cosa di più per poter raggiungere la vittoria”.
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Primo titolo sull’erba per Sinner, finale amara per Musetti
HALLE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Primo titolo sull’erba per Jannik Sinner. Il campione altoatesino, numero 1 della classifica mondiale e del tabellone, si è aggiudicato il “Terra Wortmann Open”, torneo Atp 500 in scena sui prati della OWL Arena di Halle, in Germania, con un montepremi complessivo pari a 2.411.390 euro. L’azzurro ha superato in finale il polacco Hubert Hurkacz, n. 9 Atp e quinta forza del seeding, in due set con il punteggio di 7-6(8) 7-6(2). Vittoria italiana ad Halle anche nel doppio grazie a Simone Bolelli e Andrea Vavassori. I due azzurri, primi favoriti del seeding, hanno sconfitto in finale i tedeschi Kevin Krawietz e Tim Puetz, seconde teste di serie del torneo, in due set con il punteggio di 7-6(3) 7-6(5), vendicando così la sconfitta patita lo scorso anno. Finale amara invece per Lorenzo Musetti sui prati del Queen’s. L’azzurro, numero 30 del ranking Atp, si è arreso in finale al “Cinch Championships”, classico appuntamento sull’erba londinese del Queen’s, allo statunitense Tommy Paul, testa di serie numero 5, vincente in due set con il punteggio di 6-1 7-6(8).
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Verstappen vince il Gp di Spagna, Leclerc 5° e Sainz 6°
BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Vince e fa sette in stagione, Max Verstappen, che anche con una Red Bull non dominante come spesso accaduto in passato taglia il traguardo davanti a tutti nel Gran Premio di Spagna. Terzo successo nelle ultime quattro gare per il campione olandese, che dopo una partenza in bagarre con la McLaren di Lando Norris – poleman del sabato e secondo alla bandiera a scacchi – conquista nei primi giri il sorpasso sul leader momentaneo George Russell, mantenendo così il vantaggio acquisito per tutta la corsa. Terzo posto per la Mercedes di Lewis Hamilton, seguito proprio da Russell in quarta posizione, con quest’ultimo che nonostante il grande sprint al via non è riuscito a tenere il passo sufficiente per chiudere sul podio. Anonimato e posizioni mantenute rispetto al via per la Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz rispettivamente quinto e sesto, penalizzati da una qualifica non entusiasmante, oltre che da una strategia e gestione gomma non funzionale durante la gara. Segue, in settima posizione, l’altra McLaren di Oscar Piastri, con un deludente Sergio Perez, ottavo sulla sua Red Bull, mentre chiusura di top ten e punti preziosi per le Alpine di Pierre Gasly (nono) e Esteban Ocon (decimo).
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Entusiasmo e cori, tifosi croati invadono Lipsia
LIPSIA (GERMANIA) (ITALPRESS) – Alla vigilia di Croazia-Italia, Lipsia è invasa dai tifosi della “Hrvatska”. Nonostante le difficoltà avute da Modric e compagni nelle prime due gare di Euro2024 (sconfitta con la Spagna e pareggio contro l’Albania), c’è grande entusiasmo tra i sostenitori croati. Rumorosi e colorati, si sono riversati nel centro di Lipsia dove, invece, si vedono pochi italiani in giro. Al Leipzig Stadium attesi oltre 11mila italiani, stessa stima (ma per difetto) per quelli croati, ma sono numeri che vengono fuori dalla vendita dei biglietti riservata alle due tifoserie, difficile fare una stima, ma a giudicare dall’aria che si respira a Lipsia, i tifosi azzurri dovrebbero essere in minoranza. Dal punto di vista dell’ordine pubblico, attenzione sempre alta, ma nessun allarme di rilievo. “Quella croata è una tifoseria che segue in massa la squadra, è piuttosto rumorosa, ma finora non hanno dato particolari problemi – spiega il responsabile della Sicurezza della Nazionale, Giampietro Moscatelli, all’agenzia Italpress -. Stiamo monitorando la nostra tifoseria, lavoriamo a stretto contatto con la polizia tedesca e con quella croata”.
La particolarità, rispetto alle precedenti due partite con Albania e Spagna, è nei rapporti tra le due tifoserie. “Lo scambio di informazioni tra le forze di Polizia è importante. Abbiamo alcune delle tifoserie dei nostri club che hanno buone relazioni con quelle croate, ma ci sono anche rapporti conflittuali tra alcune di loro”, ha concluso Moscatelli.
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