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Francia batte Austria ma non brilla, decide autorete Wober

DUSSELDORF (GERMANIA) (ITALPRESS) – Esordio vincente ma poco scintillante per la Francia, che nel debutto ad Euro 2024 batte per 1-0 l’Austria e conquista tre punti che gli consentono di raggiungere l’Olanda in vetta alla classifica del Girone D. Alla formazione di Deschamps basta un autogol di Wober nel finale di primo tempo, dinanzi ad un’undici comunque compatto e con tanta dedizione come quello allenato da Rangnick. La prima occasione della gara ce l’ha la Francia, dopo nemmeno dieci minuti, con l’azione in ripartenza che libera sulla sinistra Mbappè, rapido ad entrare in area e calciare sul primo palo trovando però la parata di Pentz. La squadra di Deschamps appare estremamente veloce negli scambi e nelle transizioni, ma con poca efficacia in zona gol, di fronte ad un’Austria ordinata e aggressiva. Gli austriaci, infatti, si faranno vedere pericolosamente al 36′, sul servizio di Gregoritsch per Sabitzer, che in acrobazia mette Baumgartner davanti a Maignan, bravo a respingere da due passi con i piedi. Passano però due minuti ed è la Francia a sbloccare il parziale, con l’accelerazione sulla destra di Mbappè che supera Mwene con un doppio passo e mette in area il pallone deviato da Wober nella propria porta. Vantaggio francese ma primo tempo complessivamente in equilibrio, che potrebbe tuttavia svanire al 55′, con la fuga a campo aperto di Mbappè non lucido però a tu per tu con Pentz nell’inquadrare la porta. Occasione clamorosa per il raddoppio dei Bleus, che continuano a spingere e al 68′ vanno ancora vicini al gol con un tracciante incrociato di Thuram ancora parato in tuffo da Pentz. Francia che non riesce a chiudere definitivamente i giochi, in un finale fatto di diverse interruzioni che porteranno ai nove minuti di recupero concessi dalla direzione di Gil Manzano, al termine dei quali è proprio la formazione di Deschamps a spuntarla.
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Azzurri al lavoro verso la Spagna, Frattesi e Jorginho ci credono

Di Antonio Ricotta
ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – Neanche il tempo di archiviare l’Albania, c’è la Spagna da preparare. E bene visto il valore dell’avversario. Gli Europei (anche i Mondiali ma l’Italia da un pò non sa che cosa siano) sono così, nove campioni in carica lo sanno bene, gli altri un pò meno. Comunque vada la partita di giovedì dirà molto sul futuro delle due squadre, anche perchè si scenderà in campo il giorno dopo Croazia-Albania. Non ci sarà da fare calcoli, conta passare il turno, da primi o da secondi, c’è anche l’opzione delle migliori terze, ma sarebbe una sconfitta solo pensarci. Non è da Spalletti, vero è che per lui conta giocar bene più che vincere, ma solo perchè ritiene che quella sia la strada migliore per raggiungere il risultato. Ci sta lavorando su, ha iniziato di fatto oggi, perchè ieri la squadra era divisa in due gruppi. Osserva tutti da vicino, lo ha fatto anche nella penultima seduta diretta, quando in campo c’era chi con l’Albania non ha trovato spazio. Escludere la conferma dell’11 di Dortmund sarebbe sbagliato, ma qualche cambio, magari 2-3 o soltanto uno, non sarebbe una sorpresa. Un pò per gestire le forze, un pò, anzi soprattutto, perchè la Spagna è di tutt’altra pasta.
La difesa potrebbe essere confermata in blocco, anche se Buongiorno e Mancini potrebbero insidiare Calafiori. A centrocampo, mediana o trequarti potrebbe cambiare qualcosa. Jorginho ci sarà, Barella anche, non si può rinunciare alle loro caratteristiche contro la Spagna. Cristante offre maggiore solidità, chissà che non trovi spazio. Al posto di chi?
Forse Frattesi? Pellegrini? C’è tempo per pensarci. Chiesa e Scamacca sembrano intoccabili. Nei 15 minuti aperti oggi alla stampa, poche indicazioni. Una partitella 12 contro 12, con Barella jolly e a campo decisamente ridotto. Un modo per allenare il palleggio e la capacità di sfuggire alla pressione avversaria.
Con Meret e Vicario a giocare la palla con i difensori, in blu Di Lorenzo e Dimarco esterni, in mezzo Mancini, Bastoni e Calafiori.
A centrocampo Jorginho e Cristante, quindi Chiesa, Frattesi e Pellegrini alle spalle di Retegui. Dall’altra parte Bellanova, Darmian, Gatti, Buongiorno e Cambiaso; in mezzo Fagioli e Folorunsho, con El Shaarawy, Raspadori e Zaccagni trequartisti, Scamacca punta. Nulla di particolarmente indicativo, ma una cosa è certa, Spalletti non cambierà la filosofia di gioco della sua squadra.
Ne è sicuro Frattesi, convinto che con la Spagna l’Italia non rinuncerà al “possesso”, ma altrettanto consapevole che, seppur in maniera ridotta rispetto al passato, resta questo il punto di forza delle furie rosse. “La Spagna dal punto di vista individuale è avanti rispetto a noi – ha dichiarato il centrocampista azzurro durante la conferenza stampa a Iserlohn -, dovremo mettere in campo lo spirito italiano che ci accompagna da tantissimi anni, dovremo saper soffrire, saper lottare, se la mettiamo sui duelli individuali è difficile, se puntiamo sullo spirito di sacrifico possiamo fare una grande partita”. Grandi elogi per Yamal e Rodri. Il primo “destinato a diventare un grande del calcio mondiale”, il secondo “il miglior centrocampista del mondo”.
Ci crede Frattesi, sa che si può fare Jorginho. Fu lui a segnare il rigore decisivo nella semifinale del 2021: “Quel rigore alla Spagna mi dà ancora i brividi. Lavoriamo per regalare agli italiani altre gioie così”, ha detto l’italo-brasiliano che ha fiducia in questa Nazionale. “Dobbiamo continuare su questa strada, con la disponibilità di tutti nel mettersi a disposizione del gruppo. Così – garantisce Jorginho – possiamo arrivare lontano”.
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Impresa Slovacchia, Belgio sconfitto all’esordio 1-0

FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Slovacchia batte 1-0 a sorpresa il Belgio all’esordio ad Euro 2024 e raggiunge a quota tre punti nel girone E la Romania, che nel primo pomeriggio ha superato 3-0 l’Ucraina. Alla Frankfurt Arena è un gol di Schranz a far esultare Francesco Calzona nel derby italiano con Domenico Tedesco, ma è anche l’errore iniziale di Romelu Lukaku (a cui vengono annullati due gol) a risultare decisivo ai fini dell’esito finale. Al 2′ dopo un tocco di De Bruyne in area, l’attaccante ha la palla dell’1-0 ma la calcia sul corpo di Dubravka da pochi passi. Un errore pesante, perchè sul fronte opposto, alla prima chance, la Slovacchia non perdona. Al 7′ Doku sbaglia un disimpegno in orizzontale e avvia l’azione dell’1-0: Kucka calcia dal limite dell’area e Casteels respinge, ma il portiere non può nulla sulla ribattuta vincente di Schranz. Gli errori individuali sono tanti e l’occasione per il pareggio del Belgio la serve al 21′ Dubravka. Il portiere regala palla a Trossard, ma il fantasista dell’Arsenal alza troppo la mira e non inquadra la porta lasciata sguarnita. Uno squillo a testa nel finale del primo tempo. Al 40′ Haraslin impegna Casteels con un gran destro al volo, mentre due minuti dopo Lukaku spreca un’altra grande chance a tu per tu col portiere avversario. Al 56′ l’attaccante romanista trova finalmente il gol in spaccata, ma stavolta è il Var a negargli la rete per la posizione di fuorigioco sul colpo di testa di Onana. Bakayoko è la prima mossa dalla panchina di Tedesco ed è lui a sfiorare l’1-1, ma un salvataggio di Hancko protegge il risultato. Nella serata maledetta di Lukaku si aggiunge un altro gol annullato. Il violento tiro di sinistro per il pareggio è bellissimo, ma il Var ristabilisce l’1-0 per un tocco di mano del neo entrato Openda ad inizio azione. Il risultato non cambia. Lukaku e il Belgio torneranno in campo sabato contro la Romania, mentre la Slovacchia il giorno prima dovrà vedersela contro l’Ucraina.
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Fair Play Menarini, a Mori Premio FFGG Studio e Sport

FIRENZE (ITALPRESS) – Continuano gli appuntamenti del Premio Internazionale Fair Play Menarini. Dopo aver annunciato al Coni i vincitori della 28esima edizione, è il momento del Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”. Istituito in collaborazione con il Coni Toscana e i Gruppi Sportivi della Guardia di Finanza, questo riconoscimento viene assegnato ogni anno a giovani campioni che si sono distinti per aver raggiunto risultati eccellenti sia a livello sportivo che in ambito scolastico. Vincitrice dell’edizione 2024 è la campionessa livornese di pattinaggio artistico a rotelle Agnese Mori, premiata nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella Sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani, della sindaca di Fiesole Cristina Scaletti e dell’assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione. “Con soddisfazione premiamo la giovane Agnese Mori, vera e propria promessa del pattinaggio artistico a rotelle italiano ed europeo, il cui nome viene da oggi iscritto nell’Albo d’Oro del Fair Play – dichiara il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – L’edizione di quest’anno del Premio internazionale Fair Play Menarini, così ricco di atleti uomini e donne che con i loro successi e le loro carriere hanno incarnato i più alti valori dell’etica sportiva, non fa altro che consolidare il già saldo legame tra il Premio Fair Play e il territorio della Toscana”. La conferenza stampa di oggi è stata l’occasione per fare il punto sulla nuova edizione ormai alle porte. Anche quest’anno Firenze e Fiesole accoglieranno leggende sportive che nel corso della loro carriera hanno dimostrato di incarnare i più alti valori del gioco corretto. Accanto alle stelle dello sport che saranno premiate a luglio, oggi brilla anche il nome della giovanissima Agnese Mori. Classe 2004, ha alzato al cielo di Roccaraso la Coppa Europa Juniores 2022 di pattinaggio artistico a rotelle, solo pochi mesi prima di conseguire con 100/100 il diploma di maturità al Liceo delle Scienze Umane. Grazie al Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport”, l’atleta del Circolo Polisportivo La Rosa A.S.D di Livorno avrà l’opportunità di allenarsi al Centro Sportivo della Guardia di Finanza di Castelporziano, assieme agli altri due giovani finalisti del Premio: la promessa del basket Guido Pellegrini e Alessandro Cosentino, campione di pattinaggio freestlyle in linea. “La missione del Premio Internazionale Fair Play Menarini è trasmettere alle nuove generazioni i valori sani della competizione – dicono Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Il Premio Fiamme Gialle ‘Studio e Sport’ è la dimostrazione che con impegno, lealtà e rispetto delle regole si può eccellere tanto nell’attività sportiva quanto tra i banchi di scuola”. Il Premio speciale Fiamme Gialle “Studio e Sport” è l’ultimo appuntamento prima delle giornate del Fair Play Menarini. Mercoledì 3 luglio la cena di gala a Piazzale Michelangelo, il più romantico affaccio su Firenze, segnerà il taglio del nastro della nuova edizione. Giovedì 4 luglio gran finale al Teatro Romano di Fiesole con la cerimonia di premiazione gratuita e aperta al pubblico.
– Foto Ufficio Stampa Premio Internazionale Fair Play Menarini –
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Frattesi “Spagna più avanti, serve lo spirito Italia”

ISERLOHN (GERMANIA) (ITALPRESS) – “La Spagna dal punto di vista individuale è avanti rispetto a noi, dovremo mettere in campo lo spirito italiano che ci accompagna da tantissimi anni, dovremo saper soffrire, saper lottare, se la mettiamo sui duelli individuali è difficile, se puntiamo sullo spirito di sacrifico possiamo fare una grande partita”. Così il centrocampista della Nazionale, Davide Frattesi, in conferenza stampa a Casa Azzurri in vista del match contro la Spagna in programma giovedì a Gelsenkirchen. Non sarà facile e sarà una partita diversa rispetto a quella del debutto. “Sicuramente ci saranno maggiori spazi, però ci sarà anche da difendere di più, ma noi vogliamo fare una partita di possesso. Ne avremo di meno rispetto alla partita con l’Albania, perchè la fase di possesso è il punto forte della Spagna. Dovremo essere bravi a sfruttare le occasioni che riusciremo a creare attraverso il gioco”, ha spiegato il centrocampista dell’Inter che parla anche di uno dei talenti più attesi di Euro2024 e non solo per l’età. “Yamal non lo scopriamo adesso, la sua stagione è stata fantastica, quando un giocatore così giovane ha questa personalità è destinato a fare grandi cose”, dice Frattesi in merito al 16enne spagnolo. Più in generale: “Le loro qualità sono le solite, il possesso palla, il palleggio, dobbiamo stare attenti a queste cose e cercare di sfruttare le occasioni che riusciremo a creare”. Secondo Frattesi ci sono due giocatori del passato azzurro con caratteristiche simili alle sue, poi ce n’è uno, giovedì avversario, che è il punto di riferimento per tutti. “Ho seguito Perrotta, ne ho parlato anche con il mister, più recentemente Marchisio. Sono loro i due modelli che ogni tanto mi guardo per capire le posizioni, perchè si può sempre migliorare. Per il resto oggi Rodri è il più forte del mondo in questo ruolo”. Durante la gara con l’Albania, Spalletti si è più volte rivolto a lui per dargli diverse indicazioni. “Come ho preso i suoi richiami? Sicuramente bene, vuol dire che ha fiducia in te, poi chiaramente l’allenatore è quello che vede meglio la partita, in campo noi siamo presi dalla partita e dagli eventi, non ci rendiamo conto della posizione migliore da prendere, il mister cerca di darti una mano e dei consigli, con l’Albania mi chiedeva di uscire un pò dal traffico, di andare prendere palla un pò più basso e un pochino più largo”.
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Unai Simon “Pronti a tutto per battere l’Italia”

ROMA (ITALPRESS) – “Sarà molto difficile per noi batterli. E’ la quarta volta che ci affrontiamo e sempre con il minimo scarto. Sono partite molto intense, sia per noi che per loro sarà molto difficile. Non pensiamo al passato ma a cosa dobbiamo fare per vincere”. Unai Simon, portiere della Spagna e dell’Athletic Bilbao, sa quanto sarà equilibrata la sfida di giovedì per la fase a gironi dell’Europeo 2024. “Non c’è euforia dopo aver battuto la Croazia – prosegue il numero 1 delle Furie Rosse, che al debutto in Germania ha subito parato un rigore a Petkovic – Non ci accontentiamo, vogliamo battere l’Italia. Dobbiamo mantenere quanto buono fatto contro la Croazia e migliorarlo. Un pareggio? No, non ci penso perchè poi ci saranno partite in cui dovremo vincere. Dobbiamo essere pronti a tutto. Luis (il ct De la Fuente, ndr) può portarci molto vicino alla vittoria dell’Europeo”. Unai Simon, che dopo Euro2024 dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico al polso, dice la sua sulle dichiarazioni politiche di Mbappè: “Kylian è un giocatore che ha un grande impatto nel mondo, nella società. Io qui sono un calciatore, un professionista del pallone. L’unica cosa che devo dire è che qui si parla di calcio e si lascia la politica a qualcun altro”.
– foto Ipa Agency –
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Marotta “A rischio default senza i capitali stranieri”

ROMA (ITALPRESS) – “Sono andato da tifoso e da dirigente del calcio italiano e sono rimasto impressionato dal clima che si vive, dall’entusiasmo dei ragazzi e dell’allenatore. Sono molto ottimista per il futuro. Siamo campioni in carica e, come tali, siamo nel mirino dei nostri avversari. Ma è evidente che questo sia un gruppo con basi umane e tecniche di grande spessore”. Così il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta ha raccontato ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport’, su Rai Radio 1, le sue sensazioni sull’esordio europeo vincente della Nazionale di Spalletti contro l’Albania, vissute dal vivo allo stadio di Dortmund. Sul Mondiale per club del prossimo anno si sa ancora poco o nulla: “Le informazioni che abbiamo non sono molto concrete – prosegue il massimo dirigente dei campioni d’Italia – E’ evidente che questo Mondiale per club, motivo d’orgoglio per noi e vetrina importante a livello mondiale, rappresenti un ulteriore sovraccarico dei calendari, problema serio del nostro calcio che si acuirà ancor di più nella prossima stagione. Ci saranno più match con la nuova Champions, per aggiudicarsi la coppa si possono giocare anche 17 partite, inclusi i playoff. Il calendario si comprime sempre di più, andrebbe rivisto e poi la Serie A andrebbe ridotta a 18 squadre. Dobbiamo tutelare il lavoro dei nostri ragazzi, i carichi di lavori attuali non sono più sostenibili. Il rischio di infortunio è altissimo e rischia di pregiudicare anche lo spettacolo”. Per far capire, “nella stagione 2022-23, Barella ha giocato 52 partite da metà agosto a inizio giugno. In più la troppa offerta può generare un effetto negativo, il calcio potrebbe perdere di attrattività”. Tutte le grandi nazionali hanno un campione giovane come Bellingham o Musiala: “Credo che abbiamo un’età media giusta – sottolinea Marotta – Come diceva Buffon, questa è una squadra che ci darà grandi soddisfazioni tra un paio di anni, quando raggiungerà il top della maturità. Si stanno tracciando le basi per far sì che questo gruppo possa continuare, con inserimento occasionali, e che possa darci tante soddisfazioni”. Capitolo Frattesi: “Frattesi è un altro elemento molto valido, è un giocatore molto moderno. Fa della sua forza agonistica il suo fiore all’occhiello ma riesce ad adattarsi bene tatticamente. Il calcio va sempre alla ricerca di giocatori eclettici. Compito di noi dirigenti è cercare e trovare giocatori che abbiano queste caratteristiche”. Circa il ‘Pericolò petroldollari arabi per il prossimo mercato, il presidente nerazzurro ricorda che “lo sport rappresenta un grande rilevante patrimonio della nostra Italia, che va tutelato. Non siamo più l’Eldorado del calcio come a inizio anni ’90, oggi rappresentiamo un calcio di transizione. I nostri calciatori vengono spesso attratti da ingaggi notevoli e diventa difficile trattenerli. La capacità nostra dovrebbe essere quella di sostituirli degnamente e non creare barriere, andando a a pagare giocatori in modo sconsiderato”. Oggi, rimarca, “delle 20 proprietà di Serie A, 10 sono straniere: questo vuol dire che il nostro modello di mecenatismo degli anni 60-70 non c’è più. Dobbiamo prenderne atto, anzi meno male che arrivano capitali stranieri, altrimenti il nostro sarebbe un calcio poco competitivo e a rischio default. Da questo punto di vista è chiaro che questi investitori, come nel caso di Oaktree, manifestano una volontà di mantenere sempre continuità e stabilità nella loro gestione, ma con trasparenza con grande rigidità economico-finanziaria. Mi sembra giusto. No alle spese folli, sì alla valorizzazione dei giovani: questo è il motto che ci deve contraddistinguere”. Tra le spese folli ci sono anche le commissioni agli agenti sempre più care: “Assolutamente sì, nella scorsa stagione abbiamo quasi raggiunto un miliardo di commissioni, un miliardo che va fuori dal sistema e che quindi non prevede ulteriori investimenti. Capisco che debba esistere questa professione, ma spesso si assistono a situazioni non chiare. Vanno regolamentate le azioni di questi professionisti che ormai fanno parte del nostro movimento”. Dopo Mancini e Spalletti, in futuro un altro allenatore nerazzurro come Inzaghi potrebbe sedere sulla panchina della Nazionale: “Inzaghi è molto giovane e ha ancora tempo per fare esperienza. Quest’anno ha fatto un salto in avanti notevole, è un tecnico moderno che coniuga qualità professionali a quelle umane. Ovviamente la pressione esercitata su di lui è tanta, è responsabile tecnico di un club mondiale e come tale si esige si raggiungano certi risultati. Sono molto contento e ottimista per il suo futuro, la speranza è che possa rimanere con noi per tanti anni. Conte al Napoli? Auspico che il nostro campionato sia sempre più attrattivo. Lo è nel momento in cui ci sono più squadre che competono per lo scudetto, allenate da tecnici vincenti. L’auspicio è che ci possa divertire. Poi è chiaro che la speranza è quella di vederci ancora una volta campioni d’Italia”. “Dove e quando sorgerà il nuovo stadio dell’Inter? Il problema degli stadi in Italia è veramente notevole e sentito. Oggi noi abbiamo delle grandi difficoltà, perchè c’è una lentezza burocratica di autorizzazioni che poi porta a far sì che ci sia quasi una fuga di potenziali investitori. Abbiamo stadi con un’età media dii quasi 70 anni. L’auspicio è che si possa trovare una collocazione definitiva, ci stiamo lavorando. Abbiamo individuato la zona di Rozzano, per cui il club che ha esteso fino al 2025 il contratto di esclusiva con la società proprietaria dei terreni. Poi c’è questa proposta da parte del sindaco di consegnare un progetto di riqualificazione dello stadio di San Siro. Vedremo un attimo, ma adesso è un pò prematuro”. Marotta ribadisce che per il rinnovo di capitan Lautaro Martinez è tutto fatto: “Virtualmente ha già firmato. Dobbiamo raccogliere la firma e, siccome è impegnato con la sua nazionale, è questione solo di qualche giorno ma non ci sono problemi. Consideriamo già acquisito il rinnovo di Lautaro”. Infine, sulla Champions League obiettivo principale per la prossima stagione: “Non dobbiamo porci limiti. Siamo l’Inter, rappresentiamo un club storico. C’è da grande orgoglio per la seconda stella, l’obiettivo da perseguire è essere competitivi sempre”, conclude Marotta.
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Gandini “Milano-Bologna massima espressione nostro basket”

ROMA (ITALPRESS) – “Sicuramente oggi la massima espressione della nostra pallacanestro è Milano-Bologna. E’ una tendenza che comunque esiste anche in altri grandi paesi europei, a parte qualche piccola eccezione. Abbiamo avuto un campionato estremamente interessante: Brescia ha fatto una bella stagione, perdendo la testa della classifica solo nelle ultime giornate. Abbiamo avuto anche Venezia protagonista, altre squadre che sono partite male e poi hanno recuperato. Il campionato è stato avvincente, è chiaro che poi quando si arriva alla fase finale e ai playoff, entrano in ballo anche altri fattori. Oggi Milano e Bologna sono le più attrezzate”. Così il presidente della Lega Basket Serie A, Umberto Gandini, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1, sull’indissolubile binomio Milano-Bologna, per il quarto anno consecutivo finale scudetto del campionato italiano di basket. Un basket, quello tricolore, che forse ha una dimensione poco internazionale. “A livello internazionale, l’Eurolega è un club molto ristretto, già farne parte è un privilegio. Le squadre sono molto attrezzate, con roster molto profondi e budget quasi illimitati – prosegue il numero 1 della LBA – La Virtus Bologna ha fatto una bellissima stagione europea, arrivando a giocarsi la qualificazione ai play off via play-in. L’Olimpia Milano è stata colpita da vari infortuni, ha avuto tante difficoltà durante la stagione: vincere il titolo italiano nobilita la stagione. Se la Virtus Bologna giocherà la prossima Eurolega? I rumors che sento dicono di sì, me lo auguro vivamente perchè l’investimento fatto dalla famiglia Zanetti merita quel palcoscenico”. Palazzetti pieni e ottimi numeri stagionali, si sta tornando ai livelli pre-pandemia: “Abbiamo investito molto in visibilità, nel far conoscere le storie e i personaggi che ci sono dietro i successi sportivi. Il campo ci ha dato ragione, i palazzetti si sono riempiti, siamo tornati a numeri pre-pandemia. Mi auguro che sia l’inizio di una nuova ondata che non può far altro che lavorare al meglio per mettere a fattor comune gli interessi di tutte le società. Quest’anno sono salite Trapani e Trieste: oltre alla Serie A, dietro c’è un movimento che ci fa ben sperare, c’è tanta voglia di basket. Quello su cui più contiamo è il desiderio dei grandi consorzi e grandi imprenditori che vogliono portare avanti la forza del basket”. In merito alla costituzione dell’agenzia per la vigilanza economica sui conti dei club professionistici, Gandini sottolinea che “il malumore era dettato dalle modalità di comunicazione, da quello che era inizialmente uscito senza essere stato prima discusso e valutato. Noi siamo una piccolissima parte del lavoro di questa commissione, il grosso sono le tre leghe del calcio. Non cambia granchè: troviamo un aggravio non necessario quello di portare dei costi anche sulle squadre controllate, ma per il resto il nostro giudizio è assolutamente positivo”. Capitolo arbitraggi: “Non è che ci siano le bacchette magiche o la persona che risolva tutti i problemi. Abbiamo sicuramente una difficoltà, il problema della vocazione e della crescita degli arbitri. A mio avviso, hanno fatto una bellissima stagione, hanno lavorato molto bene. Come sempre quelli che vengono messi in risalto sono gli episodi e non la normalità. Qualche volta gli episodi sono quelli che dividono le folle e le opinioni. Spero ci sia una spinta e un ritorno a fare gli arbitri, lavoro indispensabile, ma sicuramente non troppo gratificante”. Gandini è stato dirigente del Milan, sulla cui panchina siederà Fonseca, ed ha poi condiviso anche un periodo con Spalletti alla Roma: “Il Milan ha fatto delle scelte, la proprietà decide come meglio investire le proprie risorse e non hanno fatto male negli ultimi anni. Certo, piacerebbe a tutti essere la squadra dominatrice del campionato e aver risalto a livello europeo: se si può imputare qualcosa quest’anno, il Milan ha fatto meno di quello che avrebbe potuto in Europa. Fonseca è un allenatore esperto, che conosce il nostro calcio, ha fatto esperienza in diversi paesi, ha fatto benissimo allo Shakhtar. Tanti auguri e buona fortuna, affinchè il progetto rossonero torni a essere vincente ovunque. Per quanto riguarda Spalletti, è stato un piacere lavorare con lui. Un eccellente tecnico, un uomo di campo molto attento ai dettagli che sa benissimo come preparare le partite. In Nazionale ha assunto un ruolo da catalizzatore. Il mio augurio – conclude Gandini – è che possa ottenere i grandi risultati già raggiunti con squadre di club: li merita per preparazione e dedizione”.
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