“Dybala, da ragazzo intelligente qual è, ha chiesto scusa, era giusto farlo”. Massimiliano Allegri conferma che l’attaccante argentino si è scusato dopo il comportamento avuto durante Juventus-Parma. “La società gli ha dato la maglia numero 10 che viene data solo ai grandissimi giocatori e se manca Chiellini è lui il capitano della squadra – ha spiegato il tecnico bianconero in conferenza stampa -, ha avuto un atteggiamento non idoneo e non consono alle sue responsabilità, ma Paulo ha capito e il caso è chiuso”. Allegri non ci sta a sentir dire che i problemi de “La Joya” derivino dal nuovo presunto ruolo che gli ha dato il tecnico. “Non ha assolutamente cambiato posizione, è solo questione di caratteristiche di chi gli gioca accanto, tocca gli stessi palloni, solo che l’anno scorso giocava con Higuain e Mandzukic, quest’anno c’è Ronaldo che ha caratteristiche diverse, ma Paulo gioca gli stessi palloni di prima, si cercano cose che non hanno senso e mi viene da ridere a leggere certe cose”.
L’eliminazione dalla Coppa Italia e il 3-3 casalingo con il Parma sono stati sufficienti per le prime critiche a una squadra che fin qui non ha concesso nulla agli avversari. Massimiliano Allegri sa come va il calcio, ma dopo aver detto che i rientri di Bonucci e Chiellini sono vicini, prende le difese della sua squadra e in particolare del reparto arretrato. “La condizione fisica è buona ed è in crescita. Abbiamo un campionato da vincere e quando sarà il momento penseremo alla Champions League. Abbiamo 60 punti e siamo la miglior difesa del campionato. Abbiamo avuto delle disattenzioni con il Parma, ma la difesa aveva fatto bene ed è stata crocifissa”, sottolinea Allegri che poi annuncia che domani contro il Sassuolo tra i pali ci sarà Szczesny e in difesa potrebbero esserci: “De Sciglio, Rugani, Caceres e Alex Sandro, mentre Cancelo potrebbe essere un ottimo cambio a partita in corso, anche in avanti”. A proposito di reparto offensivo c’è il dubbio “Dybala-Bernardeschi, se gioca il primo ci saranno Emre Can o Bentancur, con il secondo Khedira”.
“Sarà una partita difficile se non saremo bravi a compattarci. Il Sassuolo ha qualità ed entusiasmo e noi non possiamo assolutamente lasciare nessun punto”, sottolinea Allegri, alla vigilia del match di domani in casa dei neroverdi di De Zerbi. “Un allenatore giovane e bravo, uno dei più promettenti – dice Allegri parlando del suo collega -. Le sue squadre occupano bene il campo in ampiezza e sono ben distribuiti. Sassuolo è l’ambiente ideale per lui”.
ALLEGRI “CASO DYBALA CHIUSO, DURA COL SASSUOLO”
ITALIA SCONFITTA 26-15 DAL GALLES NEL SEI NAZIONI
Una prova d’orgoglio che però porta non basta ad invertire la rotta. L’Italrugby, dopo il ko all’esordio con la Scozia, china la testa anche al Galles, che passa sotto i riflettori dell’Olimpico di Roma per 26-15. Due a due il computo delle mete, di Steyn e Padovani quelle di colore azzurro. Il primo tempo si era concluso sul 12-7 per i Dragoni, al quarto posto del ranking mondiale e all’undicesimo successo di fila. Per la Nazionale, invece, si tratta della diciannovesima sconfitta consecutiva nel Torneo, la peggior striscia negativa da quando esiste il prestigioso evento. Parisse e compagni sfideranno per la terza giornata, domenica 24 febbraio, l’Irlanda campione in carica sempre all’Olimpico. L’atmosfera del serale rende la festa dell’ovale ancor più suggestiva, anche se l’Italia, per tre quarti di primo tempo, soffre terribilmente i britannici in ogni fase. I Dragoni fanno la partita anche se tentano la fuga nello score a suon di piazzati: Biggar ha il mirino negli scarpini e, su punizione, va a segno al 2′, 14′, 18′, e 29′. Galles sul 12-0, Italia che suda ma non cede, tantomeno dal punto di vista fisico. Qualche errore degli ospiti in fase offensiva da’ il via alla reazione azzurra negli ultimi sei minuti del parziale. E’ infatti tricolore la prima meta del match: azione di forza davanti ai 22 avversari, Pazienza costruisce e Steyn schiaccia di forza oltre la linea bianca. Allan trasforma ma poi, proprio allo scadere, calcia un piazzato direttamente sul palo. Primo tempo, dunque, che si chiude sul 7-12 e con segnali precisi di riscatto, che persistono in avvio di ripresa. Passano 3′ e Allan non si fa pregare dalla piazzola: acca centrata e Italia a -2 (10-12). Primo cambio per O’Shea, che inserisce McKinley al posto di Allan infortunato, sale la qualità azzurra e la gara sale di intensità. Spazio anche a Traorè e Ruzza per Quaglio e Budd e il Galles, al 14′, pareggia il conto delle marcature. Azione veloce alla mano, Adams si infila nel pertugio giusto e deposita in scioltezza: Biggar non si esime dalla trasformazione per poi lasciare il campo. Sul 19-10 per i Dragoni, l’Italia prova a ripartire a testa bassa ma senza fare la differenza, mentre dalla panchina entrano Barbini, il rientrante Gori e Bigi. Anche il Galles cambia un po’ volto, al 24′ Adams, su errore di Hayward, scivola verso la bandierina per una meta che, dopo il consulto del Tmo, gli viene tolta per un chiaro in avanti. Alla mezzora, però, il Galles timbra la sua seconda meta: Anscombe fa fuori l’ultima linea azzurra e Watkin fa doppia festa, schiacciando e trasformando per il 26-10 degli ospiti. Il merito dell’Italia è di non mollare, tanto che, al 35′, arriva la seconda meta per i ragazzi di O’Shea: perfetta la ‘regia’ di Allan, Padovani vola sulla fascia e fa il suo dovere. Allan, da posizione defilata, non trova l’acca: finisce così 26-15 per il Galles, che allo scadere si vede annullare un’altra meta per un in avanti.
NAPOLI FRENA AL “FRANCHI”, PARI CONTRO FIORENTINA
Zero a zero e un punto a testa per Fiorentina e Napoli al termine di una gara molto bella a livello tecnico e tattico ma che con il passare dei minuti ha visto scemare le occasioni da gol. I rimpianti sono soprattutto per la formazione partenopea, visto che nel primo tempo ha avuto per larghi tratti la supremazia a centrocampo e ha fallito alcune occasioni molto ghiotte per passare in vantaggio. Risultano evidenti gli errori di Insigne (6’) e Callejon (22’), in entrambe le circostanze su cross di Zielinski da sinistra, mentre altrettanto decisiva è stata la doppia parata di Lafont su Mertens all’11’ e al 35’, tanto che Ancelotti ha ‘punito’ il belga sostituendolo dopo piu’ di un’ora di gioco con Milik. I viola hanno puntato tutto sulla velocità di Chiesa e Muriel anche se Meret ha compiuto l’unica respinta su Veretout (27’) servito dal numero 25 gigliato. La ripresa ha visto un Napoli meno veemente negli ultimi venti metri viola, con la stoica prestazione di German Pezzella: il capitano della Fiorentina, impeccabile in difesa, ha chiuso la sua gara a centrocampo, da infortunato e senza poter essere sostituito visto che Pioli aveva terminato i cambi. Ultima chance per gli azzurri a tempo quasi scaduto ma sull’ottima iniziativa di Callejon dalla destra, Milik è arrivato con un tempo di ritardo e ha messo a lato. A festeggiare al triplice fischio finale di Calvarese è così la Juventus che domani potrebbe tornare a +11 sul Napoli, Sassuolo permettendo.
L’INTER TORNA ALLA VITTORIA, 1-0 A PARMA
Basta il gol di Martinez al 79′, due minuti dopo il suo ingresso in campo, per regalare all’Inter la vittoria contro il Parma per 0-1 allo stadio Tardini, nella gara della 23/a giornata di Serie A. I nerazzurri tornano al successo in campionato e blindano il 3° posto a quota 43. I ducali sfiorano un’altra impresa ma devono arrendersi e fermarsi al 12° posto con 29 punti. I ducali arrivano dal 3-3 in rimonta sulla Juventus a Torino e ospitano l’Inter in crisi, reduce da un punto e zero gol nelle ultime tre partite. Alla ricerca di una vittoria casalinga che manca da quattro gare, i gialloblu del tecnico D’Aversa trovano già al 4′ un guizzo per rendersi pericolosi con la deviazione di testa di Kucka. Siligardi completa il tridente con Gervinho e Inglese che, quando innestano le loro giocate, mettono in difficoltà la retroguardia avversaria. I nerazzurri salgono d’intensità con il passare dei minuti, Nainggolan e Joao Mario danno fastidio nella loro posizione tra le linee, con l’ex Roma che al 19′ si coordina e tira senza fortuna. L’occasione più clamorosa del primo tempo però capita al 21′ sui piedi di Gervinho che, dopo una cavalcata e uno slalom tra gli avversari, conclude di destro scuotendo in pieno la traversa. Alla mezzora un altro blitz improvviso dei padroni di casa, Siligardi va al tiro dal limite e trova la deviazione in corner di Vecino. Nel finale l’Inter costruisce con più metodo e si fa vedere con continuità in area, registrando i tentativi di Perisic al 32′ (Sepe copre bene la porta) e di Icardi al 34′ (la manda fuori di molto). A chiudere i primi 45 minuti, la bella azione di Inglese chiusa con un destro largo. Il Parma dimostra di giocare con serenità, la squadra di Spalletti sembra essere troppo contratta. Meno prevedibili e più propositivi, gli ospiti cominciano meglio il secondo tempo. Soltanto la gran parata di Sepe al 47′ ferma l’iniziativa di Nainggolan mentre al 49′ il colpo di testa di Icardi finisce sul fondo. I nerazzurri riescono anche a sbloccare la partita al 54′, con il gol del vantaggio che porta la firma di D’Ambrosio. L’arbitro Irrati però va al Var per rivedere l’azione e decide di annullare la rete per il tocco di braccio del difensore. L’Inter non allenta la pressione, domina la ripresa ma manca di lucidità negli ultimi sedici metri. Almeno finché Spalletti non schiera Martinez che, a due minuti dal suo ingresso in campo, concretizza in rete al 79′ l’assist di Nainggolan dopo una ripartenza fulminea. I nerazzurri vanno anche a un passo dal raddoppio all’84’ prima con il tiro a botta sicura di Vecino (salvato da Gagliolo) poi con il destro di Brozovic che colpisce il palo.
GALLINARI E I CLIPPERS RIMONTANO DA -28
Danilo Gallinari grande protagonista questa notte nella incredibile rimonta dei Los Angeles Clippers sul campo dei Boston Celtics. L’azzurro ha trascinato la propria squadra con 19 punti e 10 rimbalzi. Così i Clippers sono risaliti nel punteggio da meno 28 sino al 112-123 finale. Da segnalare anche l’uscita dal campo anzitempo del leader dei Celtics, ovvero Kyrie Irving, costretto a fermarsi per un problema al ginocchio destro.
Sconfitta invece per i San Antonio Spurs, giunti al quarto ko consecutivo. La squadra di Marco Belinelli, autore di 11 punti, è uscita con le “ossa rotte” dal match contro gli Utah Jazz, che si si sono imposti per 125-105.
Nelle altre gare i Toronto Raptors, nella notte della “prima” di Marc Gasol, hanno vinto a New York sui Knicks; i Washington Wizards hanno espugnato il palazzetto dei Chicago Bulls; mentre i Cleveland Cavaliers hanno perso fuori casa contro gli Indiana Pacers.
(ITALPRESS).
STUHEC ORO IN DISCESA, GOGGIA MALE, BRONZO VONN
Ilka Stuhec vince la medaglia d’oro nella discesa libera femminile valevole per i Mondiali, in corso di svolgimento ad Are in Svezia. La slovena, scesa con il pettorale numero nove, sbaraglia la concorrenza con una prestazione straordinaria e chiude la sua prova con il tempo di 1’01″74. Dietro di lei la svizzera Corinne Suter, che si prende la medaglia d’argento a 23 centesimi da Stuhec. Sul gradino più basso del podio c’è Lindsey Vonn: l’americana, all’ultima gara della carriera, si prende la medaglia di bronzo. Niente podio per le italiane: la prima delle azzurre è Nicol Delago, sesta, a soli 13 centesimi dal terzo posto. In una discesa abbassata alla partenza del Super-G prova tutt’altro che positiva per Sofia Goggia: la bergamasca commette diversi errori e chiude addirittura 15^, davanti a lei Nadia Fanchini 14^. Molto staccata Francesca Marsaglia, 29^, a oltre due secondi dalle migliori.
(ITALPRESS).
RIMONTA ATALANTA, SAMP KO, TORO BATTE UDINESE
L’Atalanta rimonta la Spal, inatteso crollo casalingo della Samp contro il Frosinone, il Torino invece supera di misura e con gran fatica l’Udinese. Dopo il pari per 1-1 tra Bologna e Genoa, non sono mancate le emozioni e le sorprese nelle tre gare pomeridiane della 23^ giornata di A.
La Spal per quasi un’ora tiene in scacco l’Atalanta, passando in vantaggio con l’ex Petagna dopo appena otto minuti. Nella ripresa assalto nerazzurro: Ilicic trova il pari al minuto 57 sull’assist di Zapata, il colombiano completa la rimonta su invito al bacio di Hateboer e tiene la Dea in piena lotta per la Champions. In attesa di Milan-Cagliari alle 20.45, Gasperini è infatti quarto alla pari con Roma e Lazio.
Chi fallisce la grande occasione è la Sampdoria, clamorosamente sconfitta al Ferraris dal Frosinone: decisiva la rete di Ciofani al 25′, di sicuro una delle peggiori partite per la formazione di Giampaolo, scavalcato dal Torino.
I granata, al termine di una gara ricca di colpi di scena, riescono ad avere la meglio sull’Udinese. E’ Ola Aina a regalare i tre punti agli uomini di Mazzarri (espulso), in una gara piena di episodi da moviola e conclusa al minuto 102: il primo, un rigore non assegnato da Guida per un mani apparso evidente di Larsen; nella ripresa, chiaro il penalty assegnato, tramite Var, all’Udinese, ma Sirigu ipnotizza De Paul. Nel finale, Okaka trova il guizzo giusto ma Guida annulla per fuorigioco di Lasagna, giudicato influente al momento della conclusione dell’ex Parma. Recupero monstre, al 98′ espulso De Maio per doppia ammonizione. Alle 18 Juventus-Sassuolo.
Nel luncht match, dopo la vittoria per 1-0 contro l’Inter a San Siro, il Bologna deve accontentarsi di un pareggio per 1-1 contro il Genoa A. Un punto prezioso in ottica salvezza per gli uomini di Prandelli mentre il Bologna non va oltre un risultato che proietta la squadra di Mihajlovic a diciotto punti in classifica. Al Dall’Ara la sblocca Destro, pari di Lerager.
SASSUOLO-JUVE 0-3, BIANCONERI A +11 SUL NAPOLI
La Juventus torna alla vittoria e allunga in testa alla classifica. Al Mapei Stadium Khedira, Ronaldo ed Emre Can regalano alla capolista la vittoria per 3-0 e tre punti utili per tornare sul +11 sul Napoli nonostante la buona prestazione di un Sassuolo gagliardo. I bianconeri, ancora in emergenza in difesa, rischiano grosso già dopo 4’: Rugani viene bruciato sul tempo da Djuricic, fermato solamente da una coraggiosa uscita di Szczesny. Mazzoleni viene richiamato al Var ma non concede rigore, valutando l’intervento del portiere polacco sul pallone. Dopo oltre venti minuti in apnea, la Juventus passa con Khedira. Consigli sbaglia il rinvio, Ronaldo calcia dopo aver combinato con Pjanic e il tap-in dopo la respinta è facile per il centrocampista tedesco che segna l’1-0 al 23’. I neroverdi non snaturano il proprio gioco affidandosi alla regia di Sensi e ai lampi di Berardi ma sono gli uomini di Allegri a sfiorare il raddoppio ancora una volta con Khedira, che in pieno recupero spicca il volo davanti a Consigli e fa la barba al palo. Il match si accende nella ripresa: al 51’ Ronaldo segna sull’illuminante esterno di Bernardeschi ma è in posizione irregolare, al 54’ Szczesny rischia la frittata lisciando il rinvio ma Berardi lo grazia non trovando la porta lasciata sguarnita da centrocampo. Un invasore di campo si fa largo sino a Ronaldo, che però non si distrae e al 70’ mette in ghiaccio la partita. La rete del 2-0 questa volta è valida: imperioso lo stacco del portoghese che anticipa un Consigli non perfetto in uscita. Negli ultimi minuti spazio per Dybala ed Emre Can, con il tedesco che cala il tris dopo pochi secondi dal suo ingresso con un preciso diagonale all’86’. Dopo cinque di recupero il Sassuolo alza quindi bandiera bianca per la decima volta su dodici scontri con la Vecchia Signora.










